Elfa nel Sacral, LIGHTING_ Days

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LAB_Oratorium | Artisti in residenza

Courtesy Margot Crocco

Nellimya: light art exhibition, luogo d’arte e d’incontro attivo dal 2007 in piazza Riforma a Lugano (Svizzera), intercala nel proprio calendario espositivo un nuovo appuntamento_progetto, il Lab_Oratorium: residenza di ricerca trasversale in campo artistico, intellettuale e tecnologico, una vera officina per artisti rivolta alla Light Art. Di fatto, per un periodo determinato la galleria si presta a diventare vero e proprio laboratorio di sperimentazione e convivenza. La prima esperienza di Lab_Oratorium sfocia nell’esposizione Lighting_Days.

Nellimya: light art exhibition, the art and meeting venue that has been operating in the Swiss city of Lugano’s Piazza Riforma since 2007, has inserted a new project/appointment in its exhibition catalogue. The Lab_ Oratorium is a residential project conducting transverse research in artistic, intellectual and technological fields, constituting a real hive of activity, a workshop for artists interested in Light Art. For a certain period, the gallery is offering its facilities to become a veritable laboratory of experimentation and cohabitation. The first experience of Lab_Oratorium gives rise to Lighting_Days’s exhibition.


Elfa nel Sacral

LAB_Oratorium 17.01 – 20.02.2013

LIGHTING_Days 21.02 – 05.04.2013

Happening 24.03.2013

Piazza Riforma 9 CH-6900 Lugano, Svizzera 2° Piano, vis à vis Municipio


Residenza #1 Ela Franscella in arte/anagramma Elfa nel Sacral Ela Franscella alias Elfa nel Sacral, coreografa e artista interdisciplinare svizzera, è impegnata nella ricerca e nello sviluppo di nuovi linguaggi del movimento danzato, della performance, della video arte e delle arti plastiche. Lavora tra Locarno e Parigi e le sue creazioni si situano all’incrocio di diversi territori e si distinguono per quel misterioso equilibrio, selvaggio e saggio, nel quale l’espressione incontra l’immaginario, l’intelligenza intuitiva e la meditazione. Nel 2008 crea la Mops_DanceSyndrome compagnia di danza contemporanea composta unicamente da danzatori portatori di Sindrome di Down, con la quale sviluppa progetti e scambi culturali a livello europeo. Qui una breve anticipazione di Elfa nel Sacral: “Quando ricerco incontro ed è l’incontro che mi affascina: un cantiere di esplorazione organico e organizzato di ciò che mi giunge dall’universo e mi congiunge a esso. All’origine di ogni mia creazione vi è quest’intenso legame con la materia invisibile dell’essere, che dapprima passa per la danza e il corpo e poi si amalgama con le altre discipline artistiche. Il mio lavoro tra coreografia, video e arte plastica consiste nel captare ed esprimere quest’onda primordiale, quasi ossessiva, e di organizzarla nello spazio e nel tempo secondo la composizione e la forma che più le sono conformi. Questa pulsione si presenta ogni volta in ordine diverso, intercettata mi attraversa e si cristallizza in installazioni e coreografie facenti parte di un’unica grande struttura originaria reinventata, dove il visitatore o lo spettatore potrà avere, lo spero, una parte di rivelazione del suo proprio ‘mistero’.”

Ela Franscella alias Elfa nel Sacral Ela Franscella, the multidisciplinary Swiss artist and choreographer known on the art scene by the anagram of her name Elfa nel Sacral, is focusing on researching and developing new idioms of danced movement and the plastic arts. The works she creates, dividing her time between Locarno and Paris, can be located at the interfaces between several different terrains – Body/ Video/Painting Art and performance – and are distinctive for the mysterious, savage yet sage balance in which expression meets imagery, intuitive intelligence and meditation. In 2008, she created the Mops_DanceSyndrome contemporary dance company, whose dancers all have the Down syndrome, with whom she develops projects and cultural exchanges at European level. This is how Elfa nel Sacral introduces her research in summary. “When I research, I meet and it is this act of meeting that holds my attention: it is a venue for organic, organised exploration of everything that reaches me from the universe and joins me to it. This intense bond with the invisible material of being is at the root of every one of my creations: after first passing through dance and the body, it is now amalgamated with the other artistic disciplines. Blending choreography, video and the plastic arts, my work sets out to capture and express this primordial, almost obsessive groundswell and to provide its organisation in space and time with the most suitable composition and form. The sequence is different every time I encounter this pulsation, which I intercept as it passes through me and is crystallised in installations and choreographies that go toward compiling a single large reinvented original structure, which I hope will enable visitors and spectators to experience something of a revelation of their own ‘mystery’.”


Elfa nel Sacral HAPPENING completamento dell’opera Sacro o profano

Descrizione

3000 legnetti riciclati da pavimentazione esterna dopo 10 anni di sole e intemperie, 8400 segni tra croci/cerchi e fuoco cosmico, 2013


Elfa nel Sacral Sacro o profano

Descrizione

3000 legnetti riciclati da pavimentazione esterna dopo 10 anni di sole e intemperie, 8400 segni tra croci e cerchi, 2013

Dimensioni ø 120 cm.


Elfa nel Sacral Transumanza

Descrizione

Ramina e iuta vissuta 2013

Dimensioni

L. 35 P. 35 H. 110 cm.


Elfa nel Sacral Impermanenza

Descrizione

Videoinstallazione con Cappotti Mandala Mandala danzante_video 2’40“, 2013

Dimensioni

L. 170 P. 50 H. 250 cm.


Elfa nel Sacral Mandala_Clothes

Descrizione

Performance con abiti di Ela Franscella (80 min.). Riprese video Mandala danzante per installazione Impermanenza. Gli abiti sono passati ora in altre mani, 2013

Dimensioni ø 8 m.


Elfa nel Sacral Cordone ombelicale

Descrizione

Installazione con perle, pendenti, cenere e piume di cigno, 2013

Dimensioni

L. 4 m. e 1000 cm3


Elfa nel Sacral Se cerchi la luce, chinati sull’origine dell’ombra

Descrizione

Videoinstallazione con muro originale, costumi e spirali dipinte presenti in Libera me_video e audio 8’40”, 2013

Dimensioni ½ ton.


Elfa nel Sacral CentralitĂ ritrovata?

Descrizione

Cerchi da ginnastica usati, mollette da bucato, 2013

Dimensioni ø 80 cm.


La luce mostra la vera natura di Riccardo Lisi, curatore e critico d’arte contemporanea

Ela Franscella è artista dalle molteplici attività, la cui creazione unisce performance, danza, video ed arte visiva. Mentre nell’ambito delle arti performative usa il suo nome originale, come artista visiva si presenta con l’anagramma: Elfa nel Sacral. Ma il legame tra le varie discipline permane e si nota subito nella prima opera esposta: la videoinstallazione Se cerchi la luce, chinati sull’origine dell’ombra, che nasce dall’importante esperienza che Ela Franscella sta vivendo come formatrice e coreografa della compagnia Mops_DanceSyndrome, composta da giovani affetti dalla sindrome di Down. Nella videoproiezione li vediamo danzare in uno spazio arricchito dalle Spirali, cerchi evolutivi dipinti sulle pareti da Ela/Elfa. Dal centro di tali spirali si avviano i danzatori in movimenti focalizzati sulla propria interiorità, per poi tentare una comunicazione verso l’esterno. Colpisce la capacità raggiunta dai giovani formati da Ela Franscella, che silenti ci parlano in modo sibillino e sciamanico. Il locale in cui il video è stato girato è stato distrutto. Parte delle sue mura le ritroviamo nello spazio espositivo, come componente essenziale dell’installazione, che è completata dall’ascolto via cuffia di Libera Me, una sovrapposizione – operata dalla stessa artista – di un requiem cantato da una voce femminile e di sonorità elettroniche. Anche nel lavoro di Elfa nel Sacral son presenti aspetti performativi. Esempio ne è Sacro o Profano: un cerchio – che come molte sue opere richiama forma e concetto dei mandala, ma in questo caso anche il “paglione”, cioè il bersaglio del tiro con l’arco – in cui man mano l’artista infigge tremila piccoli tasselli di legno in una performance iniziata durante il periodo di residenza e che si svolgerà in presenza del pubblico. I tasselli provengono da pavimenti da esterni ed hanno vissuto calpestio, sole ed intemperie per dieci anni. Ognuno di essi reca segni primigeni – cerchi e croci – apposti in modo gestuale con colori puri. Man mano il cerchio si sviluppa, in una crescita che sarà alla fine congelata da un’azione artistica finale: la combustione del mandala ad opera di un fuoco simbolico che sublima, unifica e rende eterei tutti i simboli presenti nei tasselli.

La prima sala si completa con l’opera Transumanza, scultura luminosa creata in cerchi che si sviluppano in senso ascensionale, formati da materiali semplici come rete metallica e juta vissuta. Un’opera poetica che suggerisce una storia minima ed intima, come la narrazione di pastori che procedono nel buio seguendo la luce delle lucciole. L’altra sala dedicata alle opere di Elfa nel Sacral è in buona parte dedicata alle testimonianze di una performance realizzata a inizio 2013 - tutte le opere esposte son state realizzate appositamente ed esposte per la prima volta. Si tratta del Mandala Danzante, in cui il caratteristico cerchio riquadrato, qui di ben otto metri di diametro, è stato creato dall’artista con i suoi abiti. Un piccolo monitor mostra in un paio di minuti la sua intera creazione e distruzione, durata in realtà 80 minuti. Un ruolo fondamentale in quest’installazione performativa è svolto dai tre “cappotti mandala”, che compongono l’opera Impermanenza. Aperti in forma che ricorda la croce egizia, furono posizionati lungo tre raggi del mandala e nel video Mandala Danzante di Ela Franscella che vediamo danzare al suolo, dentro di essi. E’ una e trina, presente tre volte negli stessi fotogrammi: partendo dal proprio inconscio – come i danzatori di Mops – cerca di acquisire una possibilità di universalità, tramite il principio junghiano della sincronicità. Sul pavimento è posta l’opera Cordone ombelicale, composta da altri oggetti personali dell’artista: perle e pendenti, come una vera croce egizia in ferro, racchiusi dentro un cilindro di plexiglas e che mutano facies se scossi. Un cavo parzialmente luminoso emerge dai suoi poli, immergendosi poi in un sottofondo di cenere mista a piume di cigno: una rappresentazione di elementi di avvio della vita e della genesi dell’artista stessa. A parete sta Centralità ritrovata: torna il cerchio, creato qui dalla luce attorno a cerchi ginnici, in installazioni sintetiche ed accattivanti. Tutte le opere di Elfa nel Sacral qui esposte son dunque nate in un impulso creativo finalizzato in poco più di trenta giorni, nella residenza LAB_Oratorium presso lo spazio di Piazza Riforma a Lugano. E’ qui che la luce è entrata nelle sue opere.


Contributi:

Fotografie Giulia DeBartolomei Sofia Franscella Testo Riccardo Lisi Traduzione Pete Kercher

Coordinamento Mya Lurgo Antonelli Ufficio Stampa Alessia Ballabio Assicurazione opere La Mobiliare

Piazza Riforma 9 CH-6900 Lugano, Svizzera 2° Piano, vis à vis Municipio tel. +41 (0)91 911 88 09 fax +41 (0)91 911 88 02 info@nellimya-exhibition.ch www.nellimya-exhibition.ch


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