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CHRISTEYNS
Detergenti industriali per lavanderie, industrie food e medicali
www.christeyns.com
Via Aldo Moro, 30Pessano con Bornago (MI)
SETTORE: Chimica e farmaceutica
FATTURATO: 24.400.161 €
DIPENDENTI: 47
FONDAZIONE: 2006
CONTATTI: +39 02 99 765200 info.italia@christeyns.com di sbocco gli ospedali e l’horeca, e l’industria alimentare, con prodotti per la disinfezione delle linee di produzione».
Da un piccolo saponificio a una multinazionale dei detergenti industriali che fornisce soluzioni per la pulizia professionale dei tessuti, per l’industria alimentare, il food retail, l’horeca e i settori medico e Life Sciences. Da un’attività a conduzione familiare nata nel 1946 a Ghent, in Belgio, quando Jules Roberts Christeyns inizia a produrre nel cortile di casa sapone e detergenti per lavanderie professionali, a un’impresa attiva in oltre 50 Paesi, con 46 consociate, 17 stabilimenti di produzione e 9 centri di ricerca e che dà lavoro a circa 1.100 dipendenti. Sono questi la mission e i numeri di Christeyns Italia, presente nel nostro Paese da una quindicina d’anni e che ha uno stabilimento produttivo a Pessano con Bornago. «Il nostro percorso in Italia ha preso avvio da Cernusco sul Naviglio con un team che si dedicava al marke- ting e alla vendita di prodotti che arrivavano dall’estero, in particolare dalla casa-madre in Belgio – racconta Leonardo Innocenti, managing director di Christeyns Italia – Da subito abbiamo puntato soprattutto su alcuni settori come la lavanderia industriale, che aveva come mercati
Volendo crescere in queste aree, la multinazionale belga ha acquistato negli anni un paio di aziende italiane specializzate come la Midac di Gaggiano (MI) e la Sadi Chemical di Lurago d’Erba (CO) che ha una piccola unità produttiva.
«Con la crescita delle richieste da parte del mercato siamo stati co-
Nata a Ghent, in Belgio,
Ecolabel “nel sangue”
Forse è un po’ forte, ma senza dubbio si può dire che Christeyns ha l’ecolabel “nel sangue”. Nel senso che da sempre l’azienda belga ha nel suo Dna la volontà di proporre al mercato prodotti ecosostenibili, che impattino il meno possibile sull’ambiente; e i suoi detersivi sono contrassegnati dal marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea che contraddistingue prodotti e servizi che pur garantendo elevati standard prestazionali sono caratterizzati da un ridotto impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita. Non per nulla uno dei suoi motti è «contribuiamo a un mondo più pulito», utilizzando anche tutte le tecnologie che il mercato mette a disposizione.
Basti dire che Christeyns conta su un team di esperti di igiene che conduce costantemente ricerche approfondite in 4 centri di Ricerca & Sviluppo in tutta Europa per individuare soluzioni che riducano al minimo indispensabile l’impatto ambientale dei prodotti che escono dalle loro fabbriche.
Così come forte è l’impegno nel campo del risparmio, sia sul fronte idrico, con tecnologie e filtri per recuperare, trattare e riciclare le acque reflue nei processi di lavaggio, sia sul fronte energetico, con tecnologie che, ad esempio, consentono il recupero dell’energia termica utilizzata nel processo di lavaggio, oppure con sistemi di produzione di acqua calda attraverso l’energia solare adattabili agli impianti dell’acqua calda esistenti.
stretti a espanderci – continua Innocenti - e nel 2015 abbiamo acquisito lo stabilimento di Pessano per poter incrementare la produzione». Qui oggi viene realizzato il 90% di quello che viene poi venduto sul mercato nazionale a migliaia di clienti: si tratta di circa 11mila tonnellate di detersivi con un livello di domanda che raddoppia in estate, quando l’azienda, tra giugno e settembre, è addirittura costretta a una doppia turnazione. «Comunque, lo spazio per crescere ulteriormente non manca - assicura il managing director di Christeyns Italia – perché se nel settore della lavanderia industriale abbiamo già una quota di mercato di circa il 30%, nel settore food e professional abbiamo ampi margini di sviluppo. Inoltre, contiamo su una piccola quota di mercato in alcuni Paesi dell’Est: anche questo un trend in crescita».
Si può dire lo stesso per i numeri dei fatturati di questi anni, in continuo aumento fino agli oltre 24 milioni di euro con cui si è chiuso il bilancio 2021.
«Ma questi ultimi tre anni, con la pandemia prima e la guerra poi, non sono stati facili – commenta Innocenti – con i budget continuamente da rivedere e i prezzi delle materie prime che mutavano, sempre in salita. Comunque, ne siamo usciti bene nonostante sul mercato ci sia tanta concorrenza».
E per il futuro? «La sfera di cristallo, purtroppo, non l’abbiamo e l’incertezza generata dal conflitto russo-ucraino è pesante – risponde il managing director di Christeyns Italia – Per ora puntiamo a un’ipotesi di budget conservativa, anche se vediamo dei segnali positivi. Incrociamo le dita!».