insieme a te
Numero
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Dicembre / Febbraio
2013 / 2014
L’Ospedale Israelitico Informa
L’evoluzione digitale dell’Ospedale Israelitico. Nuove tecnologie per accedere ai nostri servizi in modo comodo e veloce.
Intervista alla DOTT.SSA D’AMBROSIO Pedodonzia: la corretta cura dentale comincia da bambini
CHIRURGIA DELLA CATARATTA Risultati sorprendenti con la lente intraoculare refrattiva
ETICA MEDICA EBRAICA Intervista al Gastroenterologo Dott. Cesare Efrati
Dietro ogni sorriso c’è una storia vissuta insieme.
Servizio di Odontoiatria
Abbiamo pensato ad un programma di prevenzione e cura a misura di famiglia.
Prenota subito, la prima visita è gratuita. APERTI ANCHE LA DOMENICA FINANZIAMENTI AGEVOLATI
CUP 06.602911 Dal lunedì al venerdì: ore 8.00/20.00 domenica: ore 8.00/13.00 Prenota online su www.ospedaleisraelitico.it
Insieme a te, da sempre.
sommario
“Chi salva una sola persona è come se salvasse un mondo intero.”
Su www.ospedaleisraelitico.it puoi trovare gli approfondimenti, i consigli dei medici e prenotare online la tua visita. Attiva il lettore QR code su smartphone e guarda le interviste degli specialisti dell’Ospedale Israelitico. Segui l’Ospedale Israelitico su Facebook e Twitter. Consulta l’esperto, chiedi un consiglio ai medici intervistati in questo numero attraverso il loro indirizzo di posta elettronica, riceverai una risposta privata via mail.
insieme a te L’Ospedale Israelitico Informa Anno 1 / Numero 5 Dicembre 2013 / Febbraio 2014 Aut. Trib. Roma: n. 301/2012 del 8/11/2012 Direttore Responsabile: Giancarlo Loquenzi Tiratura: 10.000 copie
4 EDITORIALE Il saluto del Direttore Sanitario 5 LENTI INTRAOCULARI REFRATTIVE, UNA GRANDE RIVOLUZIONE PER LA CHIRURGIA DELLA CATARATTA Intervista al Dott. Diego Girardi Referente e Coordinatore Microchirurgia Oftalmica dell’Ospedale Israelitico 7 FOCUS DELL’ESPERTO Servizio di Odontoiatria - La nostra eccellenza è la dedizione al paziente A cura della Dott.ssa Zuraica Lamboglia 8 ORTODONZIA MODERNA, DIVERSE SOLUZIONI DI CURA PER I BAMBINI E GLI ADULTI PIÙ ESIGENTI Intervista alla Dott.ssa Stefania D’Ambrosio Referente e Coordinatrice del Servizio di Ortodonzia dell’Ospedale Israelitico 11
FOCUS DELL’ESPERTO Pallone intragastrico, il dispositivo medico per la cura dell’obesità A cura del Dott. Claudio Cannaviello
13 APPROFONDIMENTO Servizi online: nuove tecnologie per l’eccellenza di sempre A cura della redazione 14
FILO DIRETTO Tutte le informazioni per mettersi in contatto con i reparti e con i tuoi medici
15 “Siamo un team di figure professionali che lavorano insieme per lo stesso obiettivo attraverso un unico metodo di lavoro.” Intervista al Sig. Stefano Burini Responsabile Ufficio Infermieristico 16 CAPACITÀ D’ASCOLTO, COMPETENZA E AFFABILITÀ: COSÌ IL MEDICO CONQUISTA LA FIDUCIA DEL PAZIENTE Intervista al Dott. Cesare Efrati Medico specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva
Direttore Editoriale: Dott. Giovanni Luigi Spinelli
19 TRADIZIONI E SIMBOLI EBRAICI La kasherut e il cibo kasher - La kippah
Redazione, Progettazione grafica e Stampa a cura di: Never Before Italia s.r.l. www.neverbeforeitalia.it
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LA VOCE DEL PAZIENTE Intervista ai pazienti dell’Ospedale Israelitico
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editoriale
Ospedale Israelitico: insieme a te, da sempre. A cura del Direttore Sanitario, Dott. Giovanni Luigi Spinelli
Cari lettori, cari pazienti, desidero aprire il quinto numero di Insieme a te ringraziando tutti voi per l’attenzione che ponete verso questa pubblicazione, per l’interesse che mostrate nel voler conoscere il nostro personale e tutto ciò che permette all’Ospedale Israelitico di garantirvi, da sempre, l’eccellenza della cura. Come avrete notato, abbiamo modificato il look della rivista per comunicare con voi in modo ancora più attuale, coinvolgente e familiare. E con questa uscita abbiamo voluto cominciare ad ascoltare anche voi che ne La voce del paziente ci avete dato la vostra opinione sui servizi e il personale dell’Israelitico. Il nostro obiettivo costante è assicurarvi le migliori prestazioni anche attraverso strumenti moderni sempre più accessibili, come i nostri servizi online (presenti sul sito internet www.ospedaleisraelitico.it) che sono il risultato dell’evoluzione digitale intrapresa già da qualche anno dall’Ospedale Israelitico. Per questo, vi illustreremo nel dettaglio come prenotare velocemente le vostre visite e ritirare con facilità i referti online, e a cosa serve QURAMI, la nostra nuova applicazione per smartphone che elimina le code, e che vi faciliterà la vita snellendo le vostre attese nella nostra struttura. In questo numero abbiamo riservato ampio spazio all’Odontoiatria. Infatti, oltre all’intervista alla Dott.ssa Stefania D’Ambrosio, troverete un approfondimento dedicato al nostro Servizio di Odontoiatria, che rappresenta una delle eccellenze dell’Ospedale Israelitico, grazie agli strumenti di ultima generazione che garantiscono una risposta terapeutica personalizzata, idonea a tutte le esigenze di salute dentale e a tutte le possibilità di spesa. In questo numero vi presenteremo: il Gastroenterologo Dott. Cesare Efrati, l’Oculista Dott. Diego Girardi ed il Responsabile del Personale Infermieristico Sig. Stefano Burini. Desidero infine ringraziarvi per la fiducia che continuate a riporre nell’Ospedale Israelitico e che ogni giorno ricambiamo stando sempre al vostro fianco. Grazie e buona lettura.
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Insieme a te • L’Ospedale Israelitico Informa
intervista
Scrivi al Dott. Girardi per un consulto: info@ospedaleisraelitico.it
Lenti intraoculari refrattive, una grande rivoluzione per la chirurgia della cataratta. Rispetto alla chirurgia tradizionale, qual è la rivoluzione apportata dall’uso delle lenti refrattive nella chirurgia della cataratta? Premesso che l’unica cura della cataratta è chirurgica, l’uso di lenti intraoculari ha segnato una vera e propria rivoluzione in questa terapia. In passato, dopo aver rimosso la cataratta, nel post operatorio si usavano soltanto gli occhiali o le lenti a contatto, che le persone anziane indossavano con molta difficoltà. Dall’inizio degli anni ’80 si è cominciato a usare le lenti intraoculari: una vera e propria rivoluzione nell’approccio alla cataratta e nella sua correzione. Negli ultimi anni si è inoltre diffuso l’uso di lenti intraoculari refrattive. Sono delle lenti che possono correggere anche difetti refrattivi, cioè difetti di vista preesistenti, e dunque far raggiungere al paziente il massimo obiettivo visivo. A differenza di quanto accadeva in passato, i pazienti di 70-80 anni oggi sono molto attivi e hanno delle precise necessità, per esempio continuare a giocare a golf, fare sport, poter guidare. Noi analizziamo le aspettative del paziente, selezioniamo le lenti intraoculari – dette Premium – in base alle sue reali esigenze ed eseguiamo l’intervento chirurgico della cataratta. Quali sono i maggiori benefici e i principali rischi per il paziente che viene curato con questa chirurgia? La chirurgia con lenti intraoculari refrattive non espone il paziente a rischi maggiori di quelli corsi con la chirurgia tradizionale: i tempi operatori sono gli stessi, ciò che cambia è l’inserimento di una lente intraoculare selezionata e scelta
Intervista al Dott. Diego Girardi, Referente e Coordinatore Microchirurgia Oftalmica dell’Ospedale Israelitico.
Guarda la video-intervista del Dott. Girardi
Note biografiche Nato a Napoli l’11 Agosto 1956. Laurea in Medicina e Chirurgia conseguita nel giugno 1980, 110/110 con lode. Specializzazione in Oftalmologia conseguita nel luglio 1984 presso la Clinica Oculistica Università la Sapienza. 1981-1994 - Assistente tirocinante nella Divisione Oculistica dell’Ospedale Fatebenefratelli San Giovanni Calibita a Roma.
1984-1987 - Ricercatore per lo studio dell’effetto terapeutico di frazioni di acido Jaluronico per uso intra ed extra oculare - Fidia Research Lab di Abano Terme. 1992 - Ha eseguito i primi interventi di Chirurgia Refrattiva con laser ad Eccimeri. Dal 1994 - Lavora presso l’Ospedale Israelitico di Roma e, insieme al Dott. A. Ducoli, coordina il Servizio Ambulatoriale di Oculistica nelle diversi sedi.
Dal 2000 - Organizza e gestisce il Servizio di Microchirugia Oculare e Laser Chirurgico, insieme al Dott. A. Ducoli e al Dott. Iarossi. È membro di diverse società oftalmologiche nazionali e internazionali. È autore e coautore di numerosi Lavori scientifici su riviste nazionali ed internazionali. È relatore in diversi congressi oftalmologici. Presta interesse alla Chirurgia del segmento anteriore e in particolare della cataratta che cura secondo le più moderne tecniche di faco-
emulsificazione con microincisione e impianto di lenti intraoculari pieghevoli. Ha effettuato più di 10.000 interventi in qualità di Primo Operatore. Attualmente effettua più di 600 interventi chirurgici l’anno. Esercita attività libero-professionale a Roma presso Centri Ambulatoriali e Case di Cura Private.
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Lo sapevi che La presenza di patologie maculari può compromettere il risultato di un intervento alla cataratta? La macula è la parte centrale della retina responsabile della nostra visione centrale. Grazie ad un esame veloce e non invasivo come un OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) è possibile prevenire tali patologie. Si può effettuare presso le sedi di via Veronese e dell’Isola Tiberina.
a seconda delle esigenze del paziente, ma l’operazione non presenta alcuna differenza dal punto di vista dei rischi chirurgici. I benefici, invece, sono notevoli, perché queste lenti di nuova generazione consentono il raggiungimento di risultati prima quasi impensabili. Secondo le ultime statistiche, è in costante aumento la diffusione dei difetti visivi tra la popolazione. Da medico e studioso della materia, come spiega questo dato? Quest’affermazione è un po’ da appurare: rispetto al passato c’è una maggiore visualizzazione e consapevolezza dei problemi. Prima non esistevano le visite preventive a livello scolastico, e i pazienti iniziavano a rivolgersi all’oculista verso i 14-16 anni. Adesso, per fortuna, il SSN ha previsto le visite oculistiche che rivelano in tempo i difetti visivi. C’è anche una spinta commerciale per cui i vari ottici propongono le visite di controllo gratuite anche nei centri commerciali, e a volte forzano alcune correzioni che, francamente, non sono nemmeno da tenere in considerazione. Inoltre, ricerche su grandi numeri condotte a livello mondiale hanno rilevato che nei paesi orientali come Cina, Giappone e Corea, esiste una miopia occupazionale: persone occupate in lavori manuali di precisione, come inserire un filo nelle perle o assemblare microchip, nel tempo possono andare incontro a uno spasmo accomodativo responsabile di un difetto secondario. Infine, l’uso dei computer ha aumentato i fastidi visivi. Per esempio, i videoterminalisti che 20 anni fa quasi non esistevano, oggi sono davanti al pc per oltre 8 ore al giorno e lamentano dei fastidi. Indagando sulla natura del disturbo, si scopre che spesso è causato da forme lievi di astigmatismo o ipermetropia che si tende, dunque, a correggere. Tutti questi elementi hanno accresciuto la consapevolezza dei problemi, ma non è detto che, in assoluto, i difetti visivi stiano aumentando. Dott. Girardi, cosa l’ha spinta a diventare medico oculista e a dedicarsi, in particolar modo, alla cura della cataratta? Sono diventato medico perché ho respirato aria sanitaria da sempre: mio nonno e mio padre lavoravano in campo medico come ricercatori di molecole farmaceutiche. Quando ero piccolo, mio nonno mi regalò le bende gessate per fare le ingessature, per gioco. Da quel giorno cominciai a ingessare tutti i miei amici per scherzo: ero molto bravo e, crescendo, mi sono sempre più interessato alla medicina come campo d’azione e tipo d’impegno. Ho scelto la chirurgia perché, per inclinazione caratteriale, voglio vedere subito l’effetto di un intervento e la chirurgia lo permette, dà un immediato riscontro del tuo operato: c’è un problema, opero e vedo il
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risultato. La chirurgia oftalmica, nello specifico, è sempre stata un po’ una sfida perché è un campo operatorio talmente piccolo – lavoriamo sull’occhio, che ha un diametro inferiore ai 2,5 cm – che la tecnologia della microchirurgia, il microscopio operatorio e altre strumentazioni estremamente sofisticate, per me sono sempre state una sfida a fare qualcosa di elettivamente difficile. La cataratta, infine, è il campo d’azione a cui ho dedicato più tempo e in cui ho fatto più esperienza perché in passato ho avuto l’opportunità di affiancarmi a grandi chirurghi della cataratta, di approfondire le tecniche di cura e migliorarne la conoscenza. Affinché le cure diano ottimi risultati, è indispensabile conquistare la fiducia dei pazienti. Può raccontarci un aneddoto per farci capire come entra in empatia con loro? Alla base di ogni terapia o soluzione chirurgica ci deve essere un buon rapporto medico-paziente. È importante capirsi, instaurare un dialogo e dare la sensazione che ti prenderai veramente cura di chi si affida a te, e che cercherai di risolvere il suo problema nel migliore dei modi. È questo quello che cerco di fare sempre con ogni paziente: creare un rapporto umano prima che professionale. Vi racconto un aneddoto divertente. Qualche anno fa ho operato una signora di circa 90 anni che aveva perso un occhio a causa di alcune schegge durante un bombardamento, e che all’altro occhio aveva una cataratta brunescente, cioè in stadio molto avanzato. Questa signora non vedeva niente, aveva solo la percezione della luce e del movimento. Nonostante il parere contrario delle sue figlie, a 90 anni la signora decide di provare questa soluzione chirurgica. La figlia me la porta e la signora mi dice: «Dottore, vorrei tornare a vederci, non riconosco più i miei nipoti e le mie figlie». Ho studiato il caso, molto complesso, ho operato la cataratta della signora e il risultato è stato ottimo. Appena l’ho sbendata, la signora si è lanciata verso di me per abbracciarmi, poi ha guardato la figlia e, stupita dai suoi capelli color violetto, ha esclamato: «Figlia mia, ma che ti sei messa in testa, una melanzana?». Questo per dire che la signora riusciva non solo a vedere ma anche a percepire le sfumature dei colori.
“Grazie alle nuove tecnologie e alla competenza dei medici è possibile ridare il sorriso e la serenità anche alle persone molto anziane.”
Servizio di Odontoiatria
focus dell’esperto
La nostra eccellenza è la dedizione al paziente. A cura della Dott.ssa Zuraica Lamboglia, Coordinatrice del Servizio di Odontoiatria dell’Ospedale Israelitico.
Il Servizio di Odontoiatria rappresenta una delle eccellenze dell’Ospedale Israelitico di Roma. Merito delle tecnologie all’avanguardia, dell’aggiornamento costante di ogni singolo specialista e, soprattutto, della dedizione che l’équipe medica dimostra verso la persona, prima ancora che verso il paziente. In quest’ottica di attenzione alla sfera umana nella sua interezza, s’inserisce l’accoglienza riservata a chi affida a noi le sue cure dentali. Nel corso della prima visita – sempre gratuita – i medici del Servizio di Odontoiatria dialogano con il paziente per conoscere la sua storia clinica e delineare un quadro della sua salute generale. È un punto di partenza basilare per comprendere le esigenze della persona, evidenziare quali siano le sue aspettative e definire, insieme, un piano terapeutico sostenibile in tutti i sensi, da quello economico a quello psicologico. L’équipe odontoiatrica dell’Israelitico, infatti, sa bene che alcune patologie possono mettere a dura prova l’autostima e la serenità psicologica. Chi convive con l’edentulia, per esempio, spesso tende a limitare i rapporti sociali, preferendo l’isolamento all’imbarazzo di non poter sfoggiare un sorriso smagliante. I nostri medici odontoiatri, specialisti e assistenti, si avvicinano al paziente con sensibilità e tatto, perché consapevoli di rapportarsi a una persona che necessita delle migliori cure, per ritrovare non solo la salute del cavo orale ma anche una buona qualità della vita.
biocompatibili sono solo alcune delle metodologie adottate dal Servizio di Odontoiatria per assicurare una soluzione terapeutica efficace e senza atti cruenti per il paziente. La gratificazione più grande a tanto impegno professionale e umano arriva dalle migliaia di persone che, ogni anno, scelgono di affidarsi alle cure dentali suggerite ed eseguite dai nostri medici odontoiatri. La costante ricerca di innovazioni diagnostiche, chirurgiche e terapeutiche permette agli specialisti del Servizio di Odontoiatria di rispondere sempre al meglio alle aspettative del paziente, con cure definite su misura e nella convinzione che non esistono trattamenti ideali, ma solo trattamenti sostenibili secondo le reali possibilità e capacità della persona, prima ancora che del paziente.
“Non esistono trattamenti ideali, ma trattamenti sostenibili secondo le reali possibilità di ciascuno.”
La disponibilità umana che l’équipe medica ha verso le esigenze del paziente si affianca all’alta qualità e professionalità dei servizi proposti. Trattamenti all’avanguardia nella prevenzione delle malattie del cavo orale, implantologia non traumatica, chirurgia mini-invasiva, terapie laser e utilizzo di materiali
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intervista
Scrivi alla Dott.ssa D’Ambrosio per un consulto: info@ospedaleisraelitico.it
Ortodonzia moderna, diverse soluzioni di cura per i bambini e gli adulti più esigenti. Cosa rende il Servizio di Odontoiatria dell’Ospedale Israelitico un centro specialistico di eccellenza nel settore? Nel nostro Ospedale il Servizio di Odontoiatria propone trattamenti all’avanguardia nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie odontoiatriche che interessano tutte le età. Per la pedodonzia ci occupiamo dell’età pre-scolare e scolare e dell’ortodonzia sia nei bambini che negli adulti. Ci occupiamo dell’ortodonzia in senso stretto, ma anche di quella prechirurgica e preprotesica, fino ad arrivare all’implantoprotesi. Il nostro approccio avviene sempre nel rispetto dei pazienti con i quali cerchiamo di instaurare un clima sereno e cordiale fin dalla telefonata al call center per prenotare la prima visita. La presenza dei disturbi del cavo orale nei bambini in età scolare e pre-scolare è imputata alla negligenza dei genitori. Cosa ne pensa, e quali consigli darebbe ai genitori per preservare, sin da piccoli, la salute dentale dei propri figli? L’attenzione dei genitori e delle scuole in questo senso è aumentata molto negli ultimi anni, però permangono notevoli abitudini viziate, come l’utilizzo del biberon immerso in sostanze dolcificanti per favorire il sonno: è un’abitudine devastante perché causa carie destruenti nei piccoli pazienti. È quindi molto importante riuscire a fare una prima visita intorno ai 5 anni in modo da intercettare queste cattive abitudini e interromperle il prima possibile. È inoltre indispensabile fare attenzione all’alimentazione. Oggi, purtroppo, i nostri ragazzi sono abituati a mangiare una quantità di dolci eccessiva e questo compromette la loro salute dentale. Altre abitudini che devono essere interrotte entro i 24 mesi di età sono il succhiamento del dito o del ciuccio, per evitare malocclusioni e disturbi cariosi nel cavo orale dei bambini.
Intervista alla Dott.ssa Stefania D’Ambrosio, Referente e Coordinatrice del Servizio di Ortodonzia dell’Ospedale Israelitico.
Guarda la video-intervista della Dott.ssa D’Ambrosio
Note biografiche Nata a Roma l’08 Maggio 1968. Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Svolge attività libero-professionale relativa all’odontoiatria operativa e all’ortodonzia, sia in Lazio che in Abruzzo.
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Si occupa di conservativa, chirurgia estrattiva, protesi mobile e, in particolare, di ortodonzia intercettiva, funzionale, fissa, pre-protesica, pre-chirurgica, estetica linguale (certificata Incognito), e fin dal 1991 di low-friction per pazienti in crescita ed adulti.
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Dal 2008 - Consulenza libero-professionale in odontoiatria operativa e ortodonzia presso l’Ospedale Israelitico. Frequenta corsi post-universitari di perfezionamento nella diagnosi e pratica clinica in Ortognatodonzia.
Partecipa a eventi culturali e formativi in ambito nazionale e internazionale.
Lo sapevi che Il sistema visivo si sviluppa completamente nei primi anni di vita del bambino? È dunque fondamentale eseguire una visita oculistica all’inizio della scuola materna per prevenire eventuali disturbi e garantire una crescita serena dei vostri figli. Prenotate una visita oculistica pediatrica online o al CUP.
“Io e i miei colleghi investiamo gran parte del nostro tempo nello studio e nell’aggiornamento costante. È un grande sforzo, ma la soddisfazione del paziente a fine trattamento è notevole e ci ripaga di qualsiasi sacrificio.”
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Dott.ssa D’Ambrosio, la pedodonzia è una branca dell’odontoiatria che, più di ogni altra, richiede sensibilità e pazienza da parte del medico. In tanti anni di esperienza, immagino lei abbia affinato l’abilità di ottenere la fiducia e la collaborazione dei piccoli. Mi sbaglio? Dal medico al personale dell’accettazione, qui all’Israelitico tutti si relazionano ai bambini con pazienza e gentilezza. In merito a questo, ricordo sempre ciò che mi diceva mio padre, uno stimato dentista: “Prima di essere una brava dentista devi essere un’ottima psicologa”, e questo è vero perché i bambini sono difficili da trattare, bisogna riuscire a parlare il loro linguaggio, e con i genitori cercare di capire le loro ansie: mai essere operativi alla prima visita ma cercare di ottenere la loro fiducia. Poi, dalla seconda visita bisogna agire. Essere ripagati con un abbraccio da parte di un bambino è il regalo più grande che mi si possa fare. Dopo tanti anni di esperienza devo dire che i bambini sono una meraviglia. Io e i miei fratelli siamo seconda generazione di dentisti, e tutti abbiamo una particolare attenzione per la salute dentale dei bambini. I bambini vengono quindi trattati non solo per le patologie cariose ma anche per la prevenzione e la risoluzione delle malocclusioni: ci può dare una rapida panoramica dei diversi tipi di trattamento proposti? L’ortodonzia ha avuto una certa evoluzione negli ultimi anni. Noi ci occupiamo di ortodonzia intercettiva con il trattamento precoce delle malocclusioni, di ortodonzia funzionale con l’utilizzo di apparecchi mobili per riequilibrare, per esempio, la muscolatura della lingua in modo da armonizzare tutto il massiccio facciale, e di ortodonzia fissa con i
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brachets, cioè le placchette che vengono applicate sotto i denti e possono essere in metallo, ceramica o cristalli di zaffiro. A questo proposito, so che avete anche moltissimi pazienti adulti che si sottopongono al trattamento ortodontico, incoraggiati dalla possibilità di avvalersi di terapie all’avanguardia che permettono di ridurre i tempi e di preservare una perfetta estetica del sorriso: ci può dare qualche breve delucidazione in merito? L’ortodonzia negli adulti ha subìto uno stravolgimento negli ultimi anni, una vera rivoluzione perché adesso sono possibili alcuni trattamenti che fino a pochi anni fa erano impensabili. Con le tecniche a bassa frizione, infatti, si ottiene un risultato migliore perché c’è maggiore cura del tessuto parodontale dei pazienti. I tempi si riducono rispetto al passato e, in un breve periodo e senza estrazione, i pazienti adulti possono tornare ad avere un bel sorriso e sono molto contenti di questo tipo di trattamento. La terapia si effettua con i brachets – in metallo o ceramica – posizionati sulla superficie vestibolare dei denti. Per i pazienti più esigenti ci sono le mascherine allineatrici invisibili che vengono indossate per 23 ore al giorno e sostituite ogni 15 giorni. O, ancora, c’è la tecnica incognito, cioè vengono posizionati dei brachets in oro sulla superficie linguale dei denti e il vantaggio estetico è del 100%. Sia io che i miei colleghi investiamo gran parte del nostro tempo nello studio e nell’aggiornamento costante di questi nuovi trattamenti. È un grande sforzo, ma la soddisfazione del paziente a fine trattamento è notevole e ci ripaga di qualsiasi sacrificio.
GASTROENTEROLOGIA
focus dell’esperto
Pallone intragastrico, il dispositivo medico per la cura dell’obesità. A cura del Dott. Claudio Cannaviello, Responsabile del Reparto di Gastroenterologia.
“Nei pazienti che si sono sottoposti al trattamento, è stata registrata una perdita di peso di circa il 20% a distanza di 6 mesi dall’introduzione del pallone intragastrico”
Secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2008 1,5 miliardi di adulti over 20 erano in sovrappeso; di questi, 200 milioni di uomini e circa 300 milioni di donne erano obesi. Inoltre, l’obesità non è più un’emergenza dei paesi avanzati ma si sta diffondendo anche nei paesi in via di sviluppo e tra i bambini. Si tratta di un dato particolarmente preoccupante, perché i bambini oggi colpiti dall’obesità infantile rischiano di diventare gli adulti obesi di domani. L’obesità è, dunque, un problema sociale di portata globale, per questo è più che mai indispensabile trovare soluzioni adeguate. Il pallone si configura come un’alternativa concreta ed efficace ai tradizionali approcci farmacologico e chirurgico che espongono il paziente a un rischio di mortalità pari al 7.6% e i cui risultati svaniscono in fretta. Il pallone intragastrico è un dispositivo medico che aiuta i pazienti obesi a ridurre e controllare il peso corporeo prima di ricorrere a una soluzione chirurgica. Ha una forma sferica, è fatto in polimero di silicone, è elasti-
co ed ha una capacità massima pari a 800 ml. Questo presidio medico viene inserito, sgonfio, nel lume gastrico, in endoscopia e per via orale. Il suo scopo è indurre un precoce senso di sazietà e un parziale riempimento dello stomaco. Il trattamento dell’obesità con il pallone intragastrico dura 6 mesi, al termine dei quali, il dispositivo viene sgonfiato e rimosso per via endoscopica, esattamente com’era stato inserito. I medici del Servizio di Endoscopia dell’Ospedale Israelitico hanno testato questa metodica su circa 50 pazienti, riscontrando risultati positivi e di gran lunga più efficaci rispetto a una semplice terapia dietetica. Nei pazienti che si sono sottoposti al trattamento, è stata registrata una perdita di peso di circa il 20% a distanza di 6 mesi dall’introduzione del pallone intragastrico, e di circa il 10% a distanza di 24 mesi dall’inizio della terapia. Insieme al dimagrimento, c’è stato un miglioramento della sindrome metabolica, una diminuzione dell’insulina resistenza e un calo sia della steatosi
epatica che dell’apnea ostruttiva. Tutte problematiche correlate all’obesità che, tra l’altro, è un fattore di rischio per una serie di condizioni e patologie croniche, come le malattie ischemiche del cuore, l’ictus, l’ipertensione arteriosa, il diabete di tipo 2, le osteoartriti e alcuni tipi di cancro tra cui quello al corpo dell’utero, al colon e alla mammella. Ricorrere al pallone intragastrico significa ridurre il numero di pazienti che devono sottoporsi a interventi di chirurgia bariatrica con tutte le complicanze intraoperatorie che questo tipo di approccio comporta. Come qualsiasi trattamento, anche per l’uso del pallone intragastrico sono necessari un attento monitoraggio e una scrupolosa valutazione clinica da parte dei medici specialisti in endoscopia gastrica.
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Dietro ogni sorriso c’è una storia vissuta insieme.
Servizio di Odontoiatria
Ci occupiamo dei sorrisi che più ti stanno a cuore, quelli dei tuoi figli.
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Insieme a te, da sempre.
servizi online
approfondimento
Servizi online: nuove tecnologie per l’eccellenza di sempre. A cura della Redazione.
“Gli strumenti interattivi introdotti dall’Ospedale Israelitico sono: la prenotazione online di visite ed esami, il ritiro dei referti online e Qurami, l’applicazione elimina code.” Prenota online su www.ospedaleisraelitico.it Noi dell’Ospedale Israelitico conosciamo quanto sia prezioso il tempo dei nostri pazienti, e sappiamo quanto gli impegni quotidiani e gli imprevisti di ogni giorno rischino di far rinviare un appuntamento importante come quello con la salute. Per questo, oltre a offrire i servizi e la disponibilità di sempre, abbiamo intrapreso un processo di evoluzione digitale che, grazie all’ausilio di nuove tecnologie, permette di dialogare con noi in modo facile, veloce, in qualsiasi momento e da qualunque luogo. È un’opportunità ormai alla portata di tutti, grazie alla sempre crescente diffusione di PC, tablet, smartphone e altri dispositivi che facilitano l’accesso al web, favorendo lo scambio di informazioni e la fruizione di nuovi servizi. Gli strumenti interattivi introdotti dall’Israelitico sono: la prenotazione online di visite ed esami, il ritiro dei referti online e Qurami, l’applicazione per smartphone elimina code. Le presentiamo nel dettaglio. Prenotazione online. La necessità di prenotare visite ed esami medici spesso si scontra con la mancanza di tempo o la difficoltà di recarsi fisicamente
in Ospedale. Per questo offriamo la possibilità di effettuare una prenotazione anche sul nostro sito, compilando un semplice modulo, sia per richieste di prenotazione in convenzione con il SSN che per quelle intramoenia. Dopo aver compilato tutti i campi, con un semplice click si può spedire il modulo al personale del CUP – Centro Unico Prenotazioni – che riceve la prenotazione e richiama il paziente entro 5 giorni per confermare data e ora della visita medica. Ritiro referti online. Dopo la visita specialistica, bisogna ritirare i referti medici, e anche per questo c’è un servizio online, appositamente creato per permettere la consultazione dei referti da qualsiasi luogo, senza costi aggiuntivi e nella massima sicurezza. Infatti, nel rispetto della privacy e grazie a un accesso personalizzato, il paziente interessato è l’unica persona autorizzata ad accedere ai resoconti clinici delle sue visite mediche. Qurami. Quando ci si rivolge a una struttura sanitaria per ricevere delle cure, fare la fila diventa a volte un peso estenuante. Per questo noi dell’Israelitico abbiamo pensato a Qurami, l’app
elimina code. È un’applicazione da scaricare sullo smartphone, e per usarla basta aprire l’app, selezionare la sede dell’Israelitico di interesse, scegliere il servizio, segnalare la propria posizione all’interno della fila e confermare l’emissione del biglietto. Qurami invia delle notifiche per dire, in tempo reale, a quale numero è arrivata la coda. Così è possibile recarsi fisicamente in Ospedale, in tempo per il proprio turno, senza aver aspettato ore in fila. L’Ospedale Israelitico di Roma è insieme a te, da sempre, e da oggi anche grazie all’evoluzione digitale. I nostri servizi online sono attivi sul sito www.ospedaleisraelitico.it
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filo diretto
Tutte le informazioni necessarie per mettersi in contatto con i reparti dell’Ospedale e con i tuoi medici. Angiologia
brOncopneumologia
cardiologia
Gastroenterologia
Geriatria
Medicina Generale
ONCOLOGIA
Ubicazione: 2° piano Responsabile: Dott. Gaetano Alberto Murgiano Medicheria di Reparto: 06 65589374
Ubicazione: 3° piano Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro Medicheria di Reparto: 06 65589382
Ubicazione: 2° piano Responsabile: Dott. Francesco Vetta Medicheria di Reparto: 06 65589374
Ubicazione: 3° piano Responsabile: Dott. Claudio Cannaviello Medicheria di Reparto: 06 65589382
Ubicazione: 4° piano Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro Medicheria di Reparto: 06 65589337
Ubicazione: 3° piano Responsabile: Dott. Claudio Pitigliani Medicheria di Reparto: 06 65589367
Ubicazione: 4° piano Responsabile: Prof. Stefano Maria Zuccaro Medicheria di Reparto: 06 65589337
Ortopedia Chirurgia della mano
Ubicazione: 3° piano Responsabile: Prof. Raffaele Sadun Medicheria di Reparto: 06 65589382
U.O.C. Ortopedia e Traumatologia
Ubicazione: 5° piano Responsabile: Prof.ssa Elvira Di Cave Medicheria di Reparto: 06 65589381 I suddetti Reparti si trovano presso la sede dell’Ospedale Israelitico di Via Fulda. Ci scusiamo per gli eventuali tempi di risposta prolungati. Il personale medico ed ausiliario potrebbe essere impegnato in corsia.
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Insieme a te • L’Ospedale Israelitico Informa
intervista
“Siamo un team di figure professionali che lavorano insieme per lo stesso obiettivo attraverso un unico metodo di lavoro.” Qual è il ruolo di un Responsabile Ufficio Infermieristico e cosa significa esserlo all’interno dell’Ospedale Israelitico? Il responsabile infermieristico è quella figura abilitata alle funzioni direttive, è il perno delle motivazioni del gruppo all’interno dei reparti di tutto l’ospedale. Nell’ambito del proprio management infermieristico, il responsabile si occupa del coordinamento, della gestione e dell’organizzazione del personale nei vari reparti e nei vari servizi. Per me, ricoprire questo ruolo all’interno dell’Ospedale Israelitico ha un significato particolare: ho cominciato la mia attività nel 1985 come semplice infermiere professionale, poi sono andato avanti anche facendo dei sacrifici, e grazie alla forza data dalle mie motivazioni personali sono arrivato a ricoprire il mio ruolo attuale. Nell’incarico da lei svolto, oltre alla fiducia dei pazienti è importante ottenere anche la comprensione e la collaborazione degli infermieri. Come si raggiungono questi obiettivi? È un traguardo che si ottiene solo dando disponibilità e apertura: se noi responsabili ci dimostriamo persone aperte, pronte a comprendere e capire le esigenze del personale, riusciamo a ottenere la massima collaborazione da parte di tutti, e solo grazie a questo si riesce ogni giorno ad andare avanti e a lavorare bene nell’ambito dei propri servizi e dei propri reparti. Nei miei incarichi rientra anche l’organizzazione e la gestione dei corsi di aggiornamento professionale, e in questi contesti io promuovo sempre l’importanza del team e dello spirito di squadra. Perché il team è un insieme di figure professionali che, nel rispetto delle proprie specificità, lavorano insieme per lo stesso obiettivo attraverso un unico metodo di lavoro. Qual è la maggiore difficoltà e la più grande soddisfazione riscontrata finora nel suo lavoro all’Israelitico? Tutto ciò che serve a raggiungere un obiettivo non è mai semplice da affrontare, ma una volta arrivati al traguardo siamo tutti molto felici e tranquilli. Uno dei percorsi più difficili intrapresi ultimamente è stato quello dell’accreditamento dell’Ospedale Israelitico: sono state avviate tutte le pratiche amministrative e procedurali per far sì che questo Ospedale avesse l’accreditamento definitivo. È stato un percorso difficile per tutte le figure che hanno operato all’interno dell’Ospedale, però, nel momento in cui l’abbiamo ottenuto, è stata un’immensa soddisfazione. Nel corso degli anni, è cambiato l’approccio degli infermieri verso i pazienti? E se sì, come? Di certo l’applicazione dei protocolli delle procedure ospedaliere ha facilitato l’approccio dell’infermiere verso il paziente, e ha reso il lavoro del personale infermieristico più organizzato e adeguato all’ambito ospedaliero. Con
Intervista al Sig. Stefano Burini, Responsabile Ufficio Infermieristico dell’Ospedale Israelitico.
i nuovi protocolli procedurali, infatti, riusciamo a dare un’assistenza più definita e completa a tutti i pazienti. Al di là dei protocolli, però, sono due le componenti fondamentali che devono essere sempre presenti nei medici e negli infermieri: l’umanità e la motivazione, entrambe indispensabili per far sì che tutto ciò che facciamo ogni giorno sia fatto nel modo giusto.
“Il nostro obiettivo è dare un’assistenza più definita e completa a tutti i pazienti con umanità e motivazione, indispensabili per far sì che tutto ciò che facciamo ogni giorno venga fatto in modo giusto.”
Guarda la video-intervista del Sig. Burini
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intervista
Scrivi al Dott. Efrati per un consulto: c.efrati@ospedaleisraelitico.it
Capacità d’ascolto, competenza e affabilità: così il medico conquista la fiducia del paziente. Dott. Efrati, il Reparto di Gastroenterologia è uno dei fiori all’occhiello dell’Israelitico. Quali fattori hanno contribuito a raggiungere questo traguardo? Credo che il successo sia dovuto essenzialmente al lavoro di squadra, al Dott. Cannaviello che dirige il reparto di gastroenterologia e che da oltre 20 anni è il punto di riferimento per i pazienti e per tutti i colleghi, una presenza costante che dà molta sicurezza a chi lavora con lui; al Dott. Finizio, una persona di grande sensibilità e preparazione, soprattutto nell’endoscopia interventistica e quindi operativa. È una persona molto affabile, che mette a suo agio i pazienti, e in un campo come il nostro in cui spesso il paziente ha timore, lui è un elemento determinante perché sa rassicurare.
Intervista al Dott. Cesare Efrati, Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva dell’Ospedale Israelitico.
Per il team è fondamentale anche il ruolo svolto dalle infermiere che, con grande professionalità, riescono a tranquillizzare il paziente spesso spaventato dagli esami endoscopici, il più delle volte invasivi. Credo che le infermiere diano un apporto determinante al reparto, anche grazie alla figura della caposala, la nostra Margot, che da oltre 20 anni lavora all’interno dell’Ospedale contribuendo all’ottima gestione e organizzazione del personale paramedico. Quindi, per rispondere alla domanda: penso che il nostro successo derivi da questo team in cui ognuno dà il suo apporto, e credo che questo rappresenti il valore aggiunto dell’Ospedale Israelitico, soprattutto per i pazienti.
Guarda la video-intervista del Dott. Efrati
Note biografiche Nato a Roma il 20 Agosto 1974. Laureto in Medicina e Chirurgia presso l’Univeristà degli Studi di Roma “La Sapienza” Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. Dall’Ottobre 2006 è dirigente di I livello presso il Servizio Autonomo di Diagnostica e Chirurgia Endoscopica dell’Ospedale Israelitico di Roma. Già da diversi anni lavora nel campo dell’epatologia occupandosi di epatiti croniche, cirrosi epatica e delle sue complicanze in particolare della Ipertensione portale, dell’Encefalopatia Epatica.
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Diploma Rabbinico presso il Collegio Rabbinico Italiano (sede di Roma). Da circa 10 anni è rabbino officiante volontario presso il Tempio Maggiore di Roma. Esperienze di studio all’estero •
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Insieme a te • L’Ospedale Israelitico Informa
1997 Summer Elective Program presso il reparto di Gastroenterologia del “Mount Sinaii Hospital” di New York (USA). 2002 (Novembre) Stage presso la divisione di Endoscopia Digestiva del Rambam Medical Center di Haifa, Israele. 2003 (Luglio) Stage presso l’accademia di studi ebraici “Jescivat Ha-Kotel”
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di Gerusalemme, Israele. 2005-6 (Ottobre-Gennaio) Observership in ecoendoscopia e CPRE presso la Division of Digestive Diseases del Beth Israel Medical Center di New York. 2009 (Dicembre) Live Endoscopy Corse Amsterdam, Olanda. 2010 (Febbraio) Gastroenterology and Hepatology course 2010: Scottsdale (Arizona, USA). 2011 (Gennaio) Studies in Jewish Medical Ethics Copenhagen. 2011 (Marzo) Gastroenterology and Hepatology course 2011: Orlando (FL, USA).
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2011 (Dicembre) Corso: Capsule Endoscopy in Clinical Practice Beginner and advance user course; New York Society for Gastrointestinal Endoscopy; Albert Einstein College of Medicine, New York. Vincitore di due borse di studio presso Accademia Nazionale dei Lincei. È nel consiglio d’amministrazione della Fondazione Toaff per la cultura ebraica.
Da anni partecipa come relatore e docente a convegni in ambito GASTROENTEROLOGICO E BIOETICO.
Nei giorni scorsi, è partito un corso da lei curato e dedicato all’etica medica ebraica. Perché ha sentito il bisogno di inaugurare un corso del genere, e in quali aspetti l’etica medica ebraica differisce da quella non ebraica? Il corso è stato voluto e curato dalla Dottoressa Miriam Silvera, docente di Filosofia dell’Università di Tor Vergata. Io sono stato chiamato da lei per curare un ciclo di lezioni, perché ho compiuto un percorso di studi in Israele, negli Stati Uniti e in altri paesi nell’ambito della bioetica, e ho scritto un saggio in merito alla posizione ebraica su alcuni dei principali temi a riguardo. Credo che la bioetica sia un argomento di estrema attualità: se ne parla nelle sezioni più importanti dei maggiori quotidiani, dalle problematiche di inizio vita, come l’inseminazione artificiale e la fecondazione assistita, a quelle di fine vita – in particolare l’eutanasia. La millenaria sapienza ebraica è una fonte preziosa e inesauribile di riflessioni sul trattamento degli aspetti più sensibili e spirituali della vita, dalla nascita, allo stato di sofferenza della malattia fino alla morte, e poter applicare questa sapienza ad argomenti così nuovi e attuali, come quelli che la medicina e la tecnologia creano ogni giorno, ritengo sia una sfida da affrontare. Credo che questo sia l’aspetto più importante dell’etica medica ebraica, e penso che quello avviato dalla Dottoressa Silvera sia un corso molto interessante, non solo per gli ebrei ma per chiunque voglia avvicinarsi a questi temi cercando le risposte in fonti così antiche. Oltre a essere un medico, lei riveste anche un ruolo di responsabilità all’interno della Comunità Ebraica. Questo incarico influenza in qualche modo il lavoro svolto presso una struttura come l’Ospedale Israelitico? In parallelo con la formazione medica ho intrapreso un percorso di studi rabbinici al Collegio rabbinico italiano, e adesso svolgo alcune mansioni all’interno della Sinagoga maggiore di Roma, soprattutto durante il sabato e nei giorni di festività ebraica. La mia attività primaria è quella medica, mentre quella rabbinica è più che altro di volontariato, anche se cerco di dare il mio massimo contributo all’interno della Comunità Ebraica. Entrambi i ruoli, quello del medico e quello della figura religiosa, mi pongono a contatto con le persone, ed entrambi i contesti richiedono un approccio simile: mettere al centro l’individuo che, tanto in situazioni di sofferenza fisica quanto in quelle di difficoltà spirituale, mette a nudo le emozioni che di solito tiene nascoste dentro di sé. Credo che un percorso spirituale di formazione che in qualche modo guarda all’interno dell’anima mi abbia aiutato nell’approccio al paziente. Le due cose si sono compenetrate: lo studio della medicina accanto a quello religioso-spirituale.
Basandosi sulla sua esperienza, secondo lei quali sono gli elementi che permettono a un paziente di riporre piena fiducia nel medico? Il paziente si fida di un medico che sa metterlo a proprio agio, sa ascoltare e ha competenza nel saper fare. Io penso che, in un momento come quello attuale in cui la rapidità contraddistingue le nostre giornate, il paziente abbia bisogno di essere ascoltato da una persona che capisca qual è la sua necessità: quando il malato capisce che il medico sa ascoltare e si sta interessando in maniera concreta al suo problema, è già stato raggiunto un primo ottimo traguardo. Accanto a questo, il paziente ha bisogno di trovare professionalità che viene data, secondo me, dalla preparazione e dunque dall’aggiornamento costante. Insomma, chi si rivolge al medico vuole essere ascoltato senza la fretta e la rapidità che purtroppo la società di oggi spesso ci impone e, inoltre, vuole che il medico sia aggiornato nelle tecniche, nelle terapie, in tutto ciò che contraddistingue la sua professionalità. Se il paziente trova questi elementi si fida del medico. Inoltre, quest’ultimo deve soprattutto saper rassicurare il paziente. Spesso basta un sorriso o una stretta di mano per rendere più vicino il rapporto in una situazione che spaventa, come la malattia.
“Il nostro successo deriva da un team in cui ognuno dà il suo apporto, e credo che questo rappresenti il valore aggiunto dell’Ospedale Israelitico, soprattutto per i pazienti.”
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Dietro ogni sorriso c’è una storia vissuta insieme.
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Insieme a te, da sempre.
tradizioni ebraiche
Kasherut e cibo kasher
L’aggettivo kasher o kosher significa adatto, buono, e sebbene possa essere usato in ogni contesto, si è affermato per identificare le pietanze preparate nel rispetto delle regole alimentari ebraiche. L’insieme di queste norme si chiama Kasherut, deriva dall’interpretazione rabbinica della Torah e, dunque, il cibo kasher è buono perché conforme alla legge. La kasherut rientra nella categoria dei chukkìm, ossia di quei precetti che esulano dalla capacità di comprensione umana ma la cui osservanza è necessaria per rispettare la volontà del Signore. Ecco le principali regole della kasherut. Gli animali si dividono in tahor (leciti) e tame (proibiti). È tahor la carne di animali ruminanti e con lo zoccolo spaccato, come il vitello, e sono tame tutti gli altri, come il maiale e il cavallo, oltre agli insetti e ai rettili. È vietato il consumo di sangue perché intaccherebbe la purezza dell’anima, quindi l’animale viene ucciso con un taglio netto dalla trachea all’esofago, in modo da ridurre la sua sofferenza e privarlo velocemente di tutto il sangue. È proibito mangiare il grasso dell’animale, il nervo sciatico, le parti tratte da animali vivi e gli animali malati o con difetti fisici. Quanto ai pesci, è permesso consumare solo quelli con la coda e le squame. La macellazione degli animali prevede il rispetto di uno scrupoloso rito eseguito dallo schochet, il macellaio rituale, mentre ogni processo della produzione del vino kasher dev’essere supervisionato dal Rabbino. Tre passi della Torah raccomandano di “non cuocere il capretto nel latte di sua madre”, per questo gli ebrei non mangiano la carne e i derivati del latte nello stesso pasto e, inoltre, usano stoviglie e spugne diverse per la carne e per i latticini. Infine, durante l’anno sabbatico detto di shemittah, gli ebrei non mangiano vegetali coltivati sui campi di proprietà ebraica.
La kippah
La kippah è il copricapo indossato dagli uomini ebrei osservanti e ha un duplice significato: è un segno di rispetto verso il Signore, e ricorda che ogni azione umana si svolge sotto gli occhi divini che osservano dalla cupola celeste. L’uso della kippah non è previsto dalla Legge ebraica, ma è un’usanza che ha assunto forza di legge in quanto rappresenta un atto di Qiddush haShem, cioè un precetto di santificazione del Nome. In origine la kippah si indossava obbligatoriamente solo in sinagoga, oltre che durante i riti pubblici o privati e in tutte le circostanza che attestano deferenza verso il Signore. Eppure, nel corso del tempo, molti uomini hanno cominciato a indossarla dal risveglio fino all’ora di coricarsi, rafforzando la consapevolezza della presenza divina in ogni momento della vita quotidiana, e comportandosi in piena osservanza del Talmud: “Copriti la testa in modo che il timore del cielo sia su di te”. Nel tempo, quest’abitudine si è rafforzata fino a identificare in tutto il mondo gli uomini ebrei osservanti. In numerose circostanze storiche, grazie al consolidamento di quest’usanza, la kippah ha facilitato il riconoscimento degli ebrei e la loro sorveglianza da parte delle autorità religiose e politiche. Così, da una parte c’erano gli ebrei che cercavano di celare la kippah per proteggere se stessi e la propria famiglia e, dall’altra, gli esponenti dei vari poteri che imponevano l’uso del copricapo per riconoscere subito gli ebrei. In base al tessuto e al colore, la kippah identifica l’appartenenza a un determinato gruppo: i sionisti religiosi si riconoscono dalle kippot serugot fatte all’uncinetto e quasi esclusivamente con righe colorate, mentre i gruppi Haredi indossano kippot di velluto o stoffa. In genere, una kippah grande e nera simboleggia una maggiore aderenza ai valori tradizionali dell’ebraismo rispetto a una kippah più piccola e colorata.
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la voce del paziente
In questo numero abbiamo dato la parola ai nostri pazienti per ascoltare la loro voce, quella di chi ha scelto e continua a scegliere le nostre cure.
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Insieme a te • L’Ospedale Israelitico Informa
Perché ha scelto le cure dell’Ospedale Israelitico? •
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Perché è un ospedale che funziona in modo eccezionale, sono tutti straordinari, dai medici agli infermieri al personale della reception. Poi ci sono affezionata, e ogni volta che ne ho bisogno preferisco venire qui piuttosto che altrove. Per più motivi: perché mi ci sono sempre trovato bene, perché ti chiamano per confermare l’appuntamento, così non lo dimentichi, e soprattutto perché c’è un’assistenza scrupolosa.
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Perché è una struttura ospedaliera in cui le cose funzionano ancora bene, molto bene.
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Perché è un ospedale efficiente e le prenotazioni vengono date in tempi ristretti.
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Perché è l’ospedale migliore di Roma.
Cosa differenzia l’Israelitico dalle altre strutture ospedaliere? •
C’è un clima familiare, il personale medico-infermieristico ti accoglie con calore, e questo per i pazienti è molto importante.
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Senza dubbio l’organizzazione, che qui è precisa e rispettata, e poi l’igiene: tutti gli ambienti sono sempre perfettamente puliti, bagni compresi.
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Sono organizzati meglio, funziona bene e quindi mi trovo bene.
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Gli appuntamenti vengono dati abbastanza presto rispetto agli altri ospedali. Inoltre è pulito, e i medici e i paramedici sono molto cortesi.
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Qui all’Israelitico c’è maggiore cortesia e gentilezza.
Perché si fida dei medici dell’Israelitico? •
Perché i medici sono validi e competenti, mettono il paziente a proprio agio e sanno ascoltarlo. Sarà per questo che vengono a curarsi tutti qui!
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A me piace entrare in contatto con i medici, e qui sanno predisporsi bene al dialogo con il paziente.
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Ogni volta che sono venuta qui ho sempre trovato medici molto competenti.
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Sia io che la mia famiglia abbiamo sempre avuto contatti con medici tutti molto gentili. Qui ho fatto diverse visite e mi sono sempre trovata bene.
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Sono entrato subito in empatia con il primo medico che mi ha curato, e poi anche con le infermiere mi sono trovato bene: scherzavo con loro e rendevano tutto più leggero e piacevole.
I pazienti sono stati intervistati il 27 Novembre 2013 presso la sede dell’Ospedale Israelitico di via Fulda, 14. Nel rispetto del D. Lgs. 196/2003 i dati anagrafici non sono stati resi pubblici.
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informazioni di servizio
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Numeri utili CENTRALINO: 06/655891 OSPEDALE ISRAELITICO VIA FULDA: Direzione Sanitaria 06/65589328 Accettazione Amministrativa 06/65589342 Capo Sala Ambulatori 06/65589514 Capo Sala Day Hospital 06/65589370 Servizio Psico-Sociale 06/65589333 Laboratorio Analisi 06/65589345 Radiologia 06/65589354 Assistenza Domiciliare e Oncologica 06/65589300 Centrale di Ascolto 06/65589402 Hospice 06/65589407 OSPEDALE ISRAELITICO ISOLA TIBERINA: Centralino 06/655891 Direzione Generale 06/68281442 Accettazione Amministrativa 06/68281402 Capo Sala Ambulatori 06/68281423 Ufficio Ragioneria 06/68281476 OSPEDALE ISRAELITICO VIA G. VERONESE: Ambulatori 06/5534101
APERTI DI DOMENICA La domenica, in tutte le sedi, gli ambulatori sono attivi previa prenotazione. Si possono ricevere informazioni sulle prestazioni e le prenotazioni anche via e-mail all’indirizzo: info@ospedaleisraelitico.it
SEDI OPERATIVE Piazza San Bartolomeo all’Isola, 21 - 00186 Roma Via Giuseppe Veronese, 53/59 - 00146 Roma Via Fulda, 14 - 00148 Roma
servizio di navetta gratuito È disponibile un servizio di bus navetta completamente gratuito per l’utente, che consente di raggiungere la sede dell’Ospedale di via Fulda con partenza da Piazza Madonna di Pompei (stazione FS Magliana) e viceversa ogni 10 min. Gli orari del servizio navetta gratuito sono i seguenti: Dalle ore 07,00 alle ore 12,50; dalle ore 13,00 alle ore 14,00 il servizio è sospeso; dalle ore 14,10 alle ore 18,00; alle ore 18,00 il servizio termina. In ogni caso si consiglia sempre di telefonare al numero 06 655891 per avere conferma sugli orari del bus navetta.
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informazioni di servizio Avviso importante Per poter fornire un servizio migliore agli utenti, e tenendo conto delle molteplici richieste pervenuteci, al fine di limitare i disagi e le lunghe file di attesa sia telefoniche che presso i
nostri sportelli, si comunica che l’apertura delle prenotazioni per le diverse prestazioni ambulatoriali in convenzione con il SSN avviene con le seguenti cadenze temporali:
Dal giorno 1 di ogni mese
Dal giorno 7 di ogni mese
Dal giorno 14 di ogni mese
Dal giorno 21 di ogni mese
ORTOPEDIA Visite Iniezioni Endoarticolari Medicazioni Ortopediche
TAC OCULISTICA Visite Tonometria Fondo Oculare Chirurgia Refrattiva Test di Shimmer
ECOCOLORDOPPLER ECOGRAFIE BIOPSIA E AGO ASPIRATO MAMMOGRAFIA MOC ENDOCRINOLOGIA Visite
CARDIOLOGIA Visite Elettrocardiogramma Ecg da Sforzo Controllo Pace Maker Ecocardio Holter Cardiaco Holter Pressorio Aritmologia
RADIOLOGIA Rx DERMATOLOGIA Visite Epiluminescenza Asportazione radicale della cute Crioterapia Laser OTORINOLARINGOIATRIA Visite Rinoscopia Laringoscopia Rinoscopia Fibre Ottiche Asportazione Cerume Lavaggio Auricolare Rinomanometria Esame Audiometrico ALLERGOLOGIA Visite Prick test Patch test NEUROCHIRURGIA Visite FISIATRIA Visite
REUMATOLOGIA Visite Infiltrazioni EMATOLOGIA Visite ONCOLOGIA Visite TERAPIA DEL DOLORE CHIRURGIA GENERALE Visite CHIRURGIA PLASTICA Visite NEFROLOGIA Visite NEUROLOGIA Visite Elettromiografia Elettroencefalogramma
DIABETOLOGIA Visite Visite per Piede Diabetico GINECOLOGIA Visite Pap Test Colposcopia Isteroscopia
GERIATRIA Visite Valutazione Multidimensionale Osteoporosi UROLOGIA Visite Urodinamica Uroflussimetrie Cistoscopie
ANGIOLOGIA Visite Pletismografie Sclerosanti ANDROLOGIA Visite
BRONCOPNEUMOLOGIA Visite Spirometria
CHIRURGIA VASCOLARE Visite
PSICHIATRIA Visite MEDICINA INTERNA Visite
GASTROENTEROLOGIA Visite Colonscopia Gastroscopia
NB: si specifica che se il giorno di apertura delle agende è festivo l’apertura viene posticipata al primo giorno lavorativo successivo. SI RICORDA INOLTRE: Ogni 20 del mese (dalle ore 15:00) si aprono le prenotazioni delle giornate domenicali. Le prestazioni in regime privato possono essere prenotate senza vincoli temporali.
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