Webcast & Production -Estate 2013

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Estate 2013 - Supplemento a Broadcast&Production 2/2013

Editore: NewBay Media Italy Srl - Direttore Responsabile: Andrea Rivetta - Stampatore: Sady Francinetti s.n.c.

Radio tradizionali si tuffano nella Rete

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Communication multimédia - Tél. +33 (0)5 57 262 264 TriCaster, TriCaster 455, TriCaster 855, TriCaster 8000 ed il logo TriCaster sono marchi della NewTek, Inc. Copyright © 2012 NewTek, Inc. e 3D Storm. Tutti i diritti riservati, le specifiche del prodotto possono essere soggette a modifiche senza preavviso. Immagine non contrattuale.

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TriCaster è una soluzione completa e integrata per la produzione dal vivo. Un sistema che permette di realizzare simultaneamente uno streaming sul web, un segnale video Broadcast, e registrare la vostra produzione in HD o SD. Un mixer video multi camera, set virtuali, titolazione, grafica multi livello e effeti multi canale. Per conoscere il rivenditore autorizzato NewTek a voi più vicino contattate 3D Storm: info@newtek-europe.com, +33557262262

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NEWS

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TV per dispositivi connessi: come rompere le catene dell’unicast Con la proliferazione dei dispositivi connessi, aziende di telecomunicazioni, operatori televisivi su digitale terrestre, satellite e via cavo, fornitori di contenuti di tutto il mondo vogliono estendere i loro tradizionali servizi di broadcasting TV che attualmente fanno verso dispositivi connessi su reti a banda larga (IP). Le reti a banda larga (sia su rete fissa che mobile) includono Cavo, DSL, FTTH, FTTC e LTE. Le attuali tecnologie di video streaming richiedono, fino ad oggi, meccanismi di distribuzione su reti IP tramite HTTP, ovvero tramite tecnologie che si possono tutte collegare a meccanismi di video progressive download. Queste tecnologie sono basate su protocollo TCP, che ha come fondamento la garanzia del trasporto end-to-end di qualsiasi tipo di contenuti (dati di qualunque natura e formato). È per questo motivo che le tecnologie di bit rate adattive sono così importanti per lo streaming via HTTP. La tecnologia di streaming deve necessariamente penalizare la qualità video per assicurarsi che il flusso non si blocchi, come quando avviene un evento di buffering. Come naturale conclusione, quando molti flussi unicast cominciano a congestionare una rete, la qualità deve inevitabilmente diminuire per tutti. Si tratta di un classico caso di

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“tragedia del bene comune” per la distribuzione digitale. Maggior successo un servizio ottiene in questo contesto, peggiore ne risulta la qualità in termini di risoluzione (bit rate). Ma purtroppo ogni qual volta si invia un flusso di bassa qualità (bassa risoluzione) su di un dispositivo connesso con capacitá di visualizzazione in HD, l'esperienza visiva ne risulta essere a livelli inaccettabili, e come conseguenza gli utenti terminano di sintonizzarsi. Questo si traduce in tempi piú ridotti di visione del contenuto, il che incide direttamente sulle entrate derivanti dalla pubblicità, ovvero su scadenti servizi in abbonamento .

Gli attuali modelli di business e di pricing per l’Unicast Le cause principale circa l'incapacità del TCP di sostenere la qualità sono la latenza e la congestione sulle reti best effort. Il modo più comune per mitigare ció è quello di implementare l'infrastruttura di caching il piú vicino possibile all'utente finale. Si tratta di un approccio molto costoso dal punto di vista degli investimenti in infrastrutture che, combinate con i costi relativi alla banda su Internet, crea modelli di business non prevedibili. Il proprietario di contenuti

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solitamente distribuisce questi flussi sulla base di uno dei due seguenti modelli: a) Per traffico distribuito = Euro per Gigabyte consegnato; b) Per traffico di picco = Euro per Mbps di picco. La cosa spiacevole è che entrambi questi modelli sono altamente volatili in base a tre variabili che sono difficili da prevedere: a) Il bitrate medio che l’audience consumerà; b) Il tempo medio di visione; c) Quanto grande sará l’audience. Gli operatori televisivi per servizi TV tradizionali (ovvero su reti broadcast tradizionali) non soffrono per tali vincoli. La qualità è fissa ed i costi di distribuzione sono altrettanto fissi e scalabili, consentendo loro, in tal modo, di creare modelli economici stabili e controllabili.

Le sfide nell’uso del Multicast per servizi IPTV a qualità broadcast Per l’IPTV, il Multicast consente di replicare gli stessi mezzi efficienti tipici del broadcasting televisivo. Tuttavia l’IPTV è stato fino ad oggi relegato a reti dati "controllate" o reti "private" che hanno un QoS molto rigoroso con forti vincoli di bassa latenza e di bassa perdita di pacchetti. Tali vincoli determinano nuovamente alti costi di distribuzione. Quando operatori tradizionali IPTV, via cavo, via satellite o via DTT cominciano ad offrire i loro servizi verso dispositivi su banda larga (Internet), questi efficienti metodi di trasporto che utilizzano tecnologie tradizionali di streaming non sono più disponibili. Quando qualsiasi settore industriale raggiunge un punto di svolta di questa portata, é richiesta una tecnologia dirompente per attraversare il baratro. In questo caso, viene richiesta alla banda larga

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Le notizie le trovi anche in www.webcastandproduction.it una tecnologia che offra tutti i vantaggi di scalabilitá, qualità, e economicitá tipiche del broadcasting TV tradizionale.

Qualità e interessanti modelli di pricing dalla Broadcasting TV alla Banda Larga Octoshape ha sviluppato una tecnologia che consente applicare gli stessi criteri di scalabilitá, qualità e pricing del broadcasting TV tradizionale ai serivzi di distribuzione audiovisivo su reti IP a banda larga. Il cuore del sistema è stato costruito da zero al fine di puntare alla massima qualità di un servizio di streaming. Il sistema utilizza un nuovo approccio alla distribuzione video, basato su meccanismi di ingestion degli standard tecnologici per lo streaming (come HLS, HDS, RTMP eccetera) ma confezionati su un livello di trasporto basato su UDP, invece che TCP. L’UDP dà il vantaggio che il profilo di throughput non venga soggetto alla perdita di pacchetti o alla latenza, come viceversa avviene nel caso del TCP. Pertanto l’utilizzo della tecnologia di Octoshape può raggiungere i seguenti obiettivi: - Highest Quality: la massima qualità possibile su una determinata capacità di banda; - Sustained Quality: maggior sostenibilitá della qualità, determinando una “user experience” analoga a quella della TV tradizionale; - Global reach: distribuzione globale, senza la necessità di utilizzare infrastrutture di reti il piú vicino possibile all'utente finale; - Maggior stabilitá delle prestazioni su reti WiFi e reti 3G/LTE. È ben noto tuttavia che l’UDP di per sé non ha le stesse riconosciute capacità del TCP in termini di affidabilità. Per questo motivo, Octoshape ha creato e brevettato un innovativo sistema resiliente di codifica dei flussi dati, che crea un meccanismo di trasporto affidabile su UDP, per ottenere le migliori prestazioni e qualità senza il rischio di perdere dati. Questo meccanismo di resilienza permette ad Octoshape di

distribuire contenuti audiovisivi in modo molto più flessibile rispetto ai tradizionali metodi HTTP. Piuttosto che essere dipendente da un server per una connessione con un client, un client può ora vedere più fonti da cui ricevere i dati. Il client può ricevere piccoli segmenti di dati da più fonti, dando priorità a quei dati che provengono da fonti di alta qualità, e viceversa dando bassa prioritá per quei dati che provengono da fonti con bassa qualità. Questo crea una struttura a “maglia elastica” in modo tale che la user experience del video consumer risulta sempre protetta. Utilizzando questo metodo, Octoshape ha cominciato a ottimizzare ulteriormente l'efficienza dei fornitori di servizi, sfruttando meccanismi basati su standard IETF di video delivery nell’ambito della infrastruttura di routing che il fornitore di servizi ha già implementato nelle loro reti. Un flusso di questi dati in streaming può essere ora iniettato in una dorsale multicast nativa del fornitore di servizi. A titolo di esempio, questo significa che un fornitore di servizi, invece di aver bisogno di gestire 100.000 flussi Unicast a 2 Mbps ciascuno

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(ovvero 200 Gbps), ora avrá solo bisogno di trasportare solo una piccola porzione di quel traffico in tutta la loro spina dorsale tramite Multicast. È importante qui notare che non viene suggerito che, al fine di implementare il Multicast nativo, il prestatore di servizi debba garantire il QoS per il supporto del Multicast (come avviene nel caso di reti IPTV); viceversa, utilizzando la tecnologia Octoshape il Multicast puó essere impiegato con successo su reti di distribuzione a banda larga “best effort” (reti Internet). Storicamente, il Multicast deve essere implementato su ogni router affinché possa essere funzionale, ma utilizzando Octoshape e le nuove tecnologie come l’AMT (Automatic Multicast Tunneling), questo requisito non è più necessario. L'utente otterrá sempre la massima qualità video e la tecnologia Octoshape distribuirá i dati video dalla fonte ottimale.

La prossima fase per il Video Delivery Le tecnologie innovative di Octoshape consentono oggi di fornire servizi di video streaming su reti a banda larga con la qualità, la scalabilitá ed il controllo dei costi che sono tipici del broadcasting televisivo tradizionale, per qualunque tipo di dispositivo connesso e per tutto il mondo. Con gli attuali modelli di pricing tradizionali, così difficili da prevedere, una tecnologia come questa non è solo dirompente sul mercato, ma pone anche le basi per modelli di business redditizi per servizi a banda larga. Per ulteriori informazioni su ciò che sta facendo con Octoshape unitamente ad altre imprese innovatrici del settore, visitare il sito www.octoshape.com

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FOCUS

Radio su Web nel mondo

Radio Mitre: powered by GSelector RCS trasforma il broadcaster argentino in una realtà "Anycaster" multipiattaforma di Guillermo Chialvo Responsabile tecnico e IT di Radio Mitre S.A. Buenos Aires, Argentina. Radio Mitre si è guadagnata un posto stabile nell'etere argentino con più di 85 anni di attività. Era però arrivato il momento di ripensare completamente al modello di business, con l'idea di far diventare Radio Mitre e La 100 fra le più popolari ed ascoltate emittenti in Argentina. Il nostro modello di business prevede una programmazione musicale continua, in grado però di tenere conto delle preferenze musicali dei nostri ascoltatori e, anche, dei loro consigli. Siamo e vogliamo continuare ad essere una stazione "gratuita", senza nessun canone di abbonamento. E la divisione che vende spazi pubblicitari della nostra radio è ovviamente in prima fila per consentirci di proseguire in questa scelta. Ci siamo dati l'obiettivo di trasformarci da una azienda di broadcasting in un "Anycaster"; una sfida ambiziosa, sicuramente, ma sono contento di poter dire che a breve ci riusciremo. Anche grazie al contributo fondamentale della piattaforma GSelector di RCS.

Uno strumento fondamentale Tutti i giorni circa 2 milioni di persone si sintonizzano sulle nostre frequenze, e considerando che la nostra intera programmazione viene diffusa anche via Internet si comprende come questo numero possa essere nella realtà ancora più grande. Abbiamo pensato molto al valore aggiunto che si potesse celare nella distribuzione via Internet dei nostri programmi: fin da subito non abbiamo visto questa modalità come un semplice canale aggiuntivo per veicolare i nostri contenuti, ma abbiamo colto l'importanza strategica che poteva avere la raccolta di dati sugli ascoltatori, come pure sulle loro preferenze. Analizzando questi dati abbiamo preso la decisione di creare sia canali musicali che canali giornalistici "all news". Ma non tre o quattro: abbiamo chiamato la nostra piattaforma "iRadios", e su questa gli ascoltatori possono scegliere fra un menù di 430 diversi canali di programmazione. Registriamo complessivamente circa 250.000 visitatori

unici al mese, per un ascolto complessivo di 1 miliardo e seicento milioni di minuti per ogni mese. Con questi numeri, era richiesto che ogni persona del nostro staff si impegnasse al massimo per riuscire a realizzare un risultato di alta qualità, anche dal punto di vista della programmazione e delle scelte musicali. Ci serviva quindi uno strumento di programmazione che fosse all'altezza di questi compiti. Il sistema GSelector di RCS è stato la nostra scelta, e si è rivelato perfettamente all'altezza delle nostre aspettative. È in grado di valutare ogni singolo brano musicale in ogni posizione della programmazione, valutando e allocando centinaia di migliaia di slot per ogni singola sessione di programmazione. Con la necessità di creare e gestire centinaia di canali su Internet, ognuno con le proprie caratteristiche distintive, avevamo davvero bisogno di un prodotto che fosse il primo della classe. Dopo averlo provato, devo dire che GSelector sembra stato progettato dopo aver ascoltato le nostre necessità. Ruben Corda, il presidente della nostra società, ed io siamo andati cinque anni fa al NAB di Las Vegas per vedere che cosa proponesse il mercato, e anche per vedere i diversi prodotti in azione. Siamo rimasti particolarmente colpiti dal GSelector. Quando sono maturati i tempi per un cambio radicale nella nostra struttura di programmazione, la scelta di GSelector è stata questione di un attimo, anche grazie alla buona esperienza che avevamo maturato nel passato con RCS. Il tema, tutto il progetto è stato seguito dal responsabile del supporto tecnico RCS in lingua spagnola Adrian Guanipa, e dal responsabile RCS per l'America latina

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Horacio Gonzales. Hanno seguito tutte le fasi dei lavori insieme a noi, e si sono occupati delle attività di formazione. Abbiamo importato circa 100.000 brani musicali da CD, e con questi abbiamo popolato il sistema. Abbiamo poi sviluppato la programmazione dei vari canali impostando con GSelector un diverso formato per ciascuno di essi. La programmazione che ne risulta trae benefici evidenti dal lavoro che viene effettuato e dagli schedules che vengono proposti dal GSelector. Con un completissimo database che include i nomi e le caratteristiche degli artisti, dei brani, e diversi metadati aggiuntivi, e che fa parte del sistema di programmazione musicale, il sistema GSelector che consente un grande risparmio di tempo. Siamo da sempre convinti delle ottime caratteristiche di questa piattaforma, e ogni nuova versione o aggiornamento aggiunge sistematicamente delle caratteristiche che, prima o poi, si rivelano preziose per il nostro lavoro. Per ulteriori informazioni: www.rcsworks.com

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Jag Radio fa un passo avanti con ProStream La stazione radiofonica dell'Università del South Alabama conferma che il Telos ProStream è comodamente portatile e facile da usare di Louie Gannon Responsabile tecnico di Jag Radio, università del South Alabama. Mobile, Alabama. Jag Radio, la stazione radio universitaria gestita dagli studenti, ha scelto di essere una radio esclusivamente on-line fino dal momento della sua fondazione, avvenuta nel mese di ottobre 2010. Il sito di questa emittente è www.jagradio.net. Quando abbiamo cominciato, potevamo contare solo su un piccolo scaffale nel laboratorio di post produzione radiofonica dell'Università e su un computer usato che non voleva più nessuno. Oggi abbiamo il nostro studio radiofonico esclusivo, che noi chiamiamo "The bunker". Il computer che utilizziamo è sempre di seconda mano, ma è decisamente migliore del primo, e abbiamo fatto dei decisi passi avanti per quanto riguarda la tecnologia che utilizziamo. L'ultimo esempio dei nostri progressi, è l'encoder audio ProStream di Telos Systems. Non appena l'abbiamo messo in produzione c'è stato subito chiaro che questo componente, da solo, avrebbe fatto una grande differenza.

Un suono cristallino L'encoder viene fornito con tutto quanto serve per iniziare da subito a utilizzarlo; beh, una cosa mancava nella scatola: il manuale. Ma sono riuscito subito a scaricarne una copia da Internet e mi sono messo subito a cercare di capire come ottenere il massimo dall'apparato che aveva davanti. Anche se poi mi sono detto: però è sempre meglio averne anche una copia su carta, dei manuali. È bastata una veloce chiamata al servizio di

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supporto di Telos, e il giorno dopo ho ricevuto una copia stampata ufficiale. L'installazione è stata effettuata senza alcun problema. Anche perché il tempo necessario (da quando abbiamo aperto la scatola a quando l'apparato, collocato nel rack, ha terminato il processo di boot, sono passati circa 15 minuti. Le operazioni di configurazione, invece sono state un po' più lunghe. Il motivo principale sta nel fatto che l'intera operazione deve essere effettuata utilizzando il pannello frontale, con la necessità di selezionare ciascuna lettera e ciascuno numero ruotando la manopola frontale. La cosa migliore sarebbe sicuramente stata utilizzare l'interfaccia LAN, ma quando ho provato a collegarmi non sono riuscito a venirne a capo. Ho richiamato allora il supporto tecnico di Telos: mi hanno guidato passo passo e ci sono riuscito senza difficoltà. Un consiglio per tutti coloro che non possono contare su un dipartimento IT interno e nemmeno hanno competenze specifiche sulla configurazione di sottoreti IP: scaricatevi una copia del manuale Telos Z/IP ONE e date un'occhiata al capitolo nove, che vi spiegherà rapidamente come fare. Non sarebbe male se con le prossime versioni del firmware fosse possibile utilizzare la porta USB di cui la macchina è dotata per effettuare le operazioni iniziali di setup. Superata questa prima difficoltà legata alla conversione, tutto il percorso di configurazione è filato via liscio, come meglio non si potrebbe. Dopo, è stato

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sufficiente collegare il cavo di rete, fare il restart di Shoutcast, e senza fare altro eravamo già operativi. Ero già molto soddisfatto per il risultato che aveva ottenuto, ma subito dopo sono andato a curiosare nel menù del processore Omnia, e quello che ho provato mi ha letteralmente sorpreso! Il ProStream vale senz'altro i soldi che costa, e lì varrebbe anche se fosse dotato della sola sezione di processing. Ho navigato lungo fra le diverse possibilità di impostazione, per provare a vedere cosa fosse possibile fare con i vari preset. Poi mi sono seduto, e ho ascoltato il risultato. E sono rimasto a bocca aperta. Il suono era chiaro, limpido e definito. Ho fatto alcuni test con alcuni classici del rock, e potevo chiaramente distinguere un singolo strumento. I passi erano ben presenti, ma equilibrati, e il suono che usciva dal processore era estremamente naturale, pur essendo esattamente definito. La nostra audience è aumentata di più del 200% da quando abbiamo installato il ProStream. Abbiamo ricevuto molti complimenti per la qualità del suono che caratterizza il nostro streaming. Le persone che lavorano a Jag Radio sono stupite per la grande differenza nella qualità del suono (e anche nell'affidabilità) che questo nuovo processore sia permesso di raggiungere.

Portatile Il ProStream e anche l'ideale per le produzioni in esterna. Per varie necessità ci è capitato di portare il ProStream fuori

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Radio su Web nel mondo dagli studi, ad esempio nella sala stampa dello stadio quando trasmettevamo le partite di football. E anche per questo tipo di applicazioni il risultato è stato a dir poco eccellente. Prima di poter contare sul ProStream lo streaming era realizzato utilizzando un computer portatile. Solo connettersi al server era un incubo: servivano 20 minuti di tempo solo per riuscire a stabilire una connessione affidabile. Adesso, con il ProStream, passano solo 10 minuti da quando apriamo la porta dello studio allo stadio a quando iniziano le trasmissioni.

Considerato anche quanto costa, il ProStream è qualcosa che nessuna emittente, anche le più piccole stazioni rionali o le più piccole radio universitarie, può permettersi di non avere. È un investimento, vero, e il miglioramento complessivo nella qualità del suono, unito alla consistente riduzione delle risorse computazionali necessarie per far funzionare la messa in onda, rendono il ProStream un vero "must" per ogni stazione radiofonica. Per ulteriori informazioni contattare: www.telos-systems.com

Un solo processore Aura 8-IP per tutti i segnali Il processore multicanale che gestisce tutti i segnali del gruppo Neversink, onair e online di Bud Williamson Titolare di Neversink Media e di Digital Radio Engineering. Port Jervis, New Jersey. Fotografia della radio nel 2012: dimenticatevi i tempi in cui esisteva un solo, semplice, diretto collegamento dalla consolle di messa in onda al processore, da questo al ponte radio, e dal ricevitore del ponte al trasmettitore. L'unica cosa che c'era da fare era ascoltare il segnale che andava in onda: e fino a che in aria c'era un buon segnale, automaticamente voleva dire che andava tutto bene. Mano a mano che le tecnologie digitali hanno preso piede, il vostro vecchio segnale (uno solo) in onde medie o in Fm è via via diventato un bouquet sempre più numeroso di canali, alcuni dei quali trasmettono in analogico e altri in digitale (HDRadio). E poi tutti questi canali, analogici e HD radio, vengono trasmessi anche in streaming: comprenderete come basti poco per arrivare ad una ventina di percorsi diversi di segnale all'interno di una sola stazione. Ovviamente ognuno di questi segnali deve passare per un processore di messa in onda, poi serve un altro processore per il monitoring in studio (non è possibile utilizzare il segnale trasmesso in aria per via dei diversi ritardi che si aggiungono nella catena di processamento e di

trasmissione). Aggiungiamoci i vari encoder e decoder PPM ed ecco che nei diversi rack non c'è più posto nemmeno per uno spillo.

Multicanalità Neversink Media Group gestisce tre segnali Fm e due segnali AM dalla propria sede di port Jervis, nel New Jersey. Ci troviamo esattamente alla confluenza degli stati di New York, new jersey e della Pennsylvania (dove termina il territorio di Catskills e inizia quello di Poconos... o viceversa, dipende dai punti di vista). Due dei segnali Fm sono dei traslatori per il segnale in onde medie, e abbiamo poi un servizio Fm a parte dedicato a coprire il territorio di Poconos, nella sede di Stroudsburg (Pennsylvania). Ogni stazione richiede ovviamente una ridondanza per il ponte radio di collegamento, e anche un sistema per processare i vari flussi audio. Come spesso succede, lo spazio che avevamo a disposizione nei rack era piuttosto limitato, e il pensiero di dover aggiungere ulteriori apparati per processare i segnali mi faceva venire il mal di pancia. Non era l'unico problema: un processore da una

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RU, di fascia "entry", ed in grado di fare quello che ci serviva poteva costare da $ 1600 in su (circa €1200), e come minimo che ne servivano sei, forse anche otto. L'opzione di continuare ad utilizzare i vecchi, stracotti, processori analogici che risalivano agli anni ‘80 non era più praticabile. Nelle proprie sedi Neversink utilizza tipicamente le consolle Audioarts; mi è però capitato, quasi per caso, di vedere all'opera un altro prodotto di Wheatstone, che ha subito attirato la mia attenzione: si tratta del processore multicanale Aura8-IP. È un apparato da una unità rack, in grado di processare individualmente fino a otto diversi segnali contemporaneamente. Sembrava troppo bello per essere vero, e agli inizi pensavo che il numero di otto segnali fosse un po' "sparato", e che nell'utilizzo effettivo questo numero avrebbe dovuto essere congruamente ridimensionato. Ebbene, mi sbagliavo. Questo processore può funzionare sia in configurazione stand alone che come parte del più complesso sistema AoIP WhearNet-IP che possiate immaginare. Il sistema di processamento dei segnali all'interno dell'Aura8-IP è strutturato con un AGC a tre bande separate, un compressore, e un imitatore sempre tre bande. Conoscevo bene i processori Wheatstone, fra l'altro uno di questi era già installato in una delle nostre catene Fm, e dava ottimi risultati anche dal

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Radio su Web nel mondo punto di vista della qualità del suono; così ho deciso di approfondire quello che poteva fare l'Aura8-IP. Speravo di aver trovato la soluzione giusta per tutte le mie necessità di processamento segnali e di Streaming su Web. Mi sono convinto rapidamente che, probabilmente, avevo davanti quello che mi serviva. È stato molto semplice configurare l'Aura8-IP. L'interfaccia utente di questa macchina è estremamente facile ed intuitiva, persino familiare, visto che sono riuscito a fare l'intera operazione senza nemmeno aprire il manuale. Sono disponibili sei contro né per ciascuno degli otto processori (AGC, compressione, densità, loudness, e i controlli separati per toni alti e toni bassi). I preset che arrivano dalla fabbrica coprono praticamente tutte le necessità, da uno moderato gain riding per la protezione del ponte fino a un intervento particolarmente spinto dei processori per il segnale destinato alle cuffie degli operatori. I preset sono molto ben organizzati per categorie, è davvero molto semplice scegliere quello che meglio si presta alla specifica condizione operativa. E ancora più semplice perché, invece che da sigle

anonime, i preset di fabbrica sono identificati dà dei nomi estremamente intuitivi. Personalizzare i diversi valori memorizzati nei preset di fabbrica è davvero semplice: i diversi controlli disponibili per il suono possono rapidamente aggiungere o diminuire il valore di ogni parametro, ascoltando immediatamente gli effetti che si producono sul suono. L'interfaccia utente visualizza inoltre le misure ed i dati per ognuno dei vari percorsi di segnale configurati, e i diversi processori possono essere selezionati dalla tastiera virtuale che è disposta all'estremità superiore dell'interfaccia utente. Il completo set di ingressi e uscite disponibili è composto da un mix di connessioni analogiche e digitali, e come se non bastasse da un ingresso analogico si può prelevare un'uscita digitale. Davvero una versatilità a tutta prova. Il suono ha una timbrica piacevolmente "analogica", senza quelle asprezze che alcune volte caratterizzano i processori digitali. Mi piace molto il fatto che l'Aura8-IP riesca a gestire il suono in modo ottimale, prevenendo le situazioni di clipping anche nelle uscite di streaming.

Lo streaming audio ha una buona gestione degli artefatti anche ai più bassi bitrate, e a conferma di questo abbiamo ricevuto molti complimenti per la qualità sonora dei nostri Streaming. Un altro aspetto estremamente positivo è che il processore Aura8-IP è completamente integrato nel sistema Blade WheatNet-IP, per cui quando dovessimo decidere di effettuare in futuro un upgrade completo di tutta la nostra infrastruttura, migrando verso una piattaforma IP, il nostro Aura8-IP potrà costituire un elemento del nuovo sistema. Sono estremamente soddisfatto della qualità acustica dei nostri segnali per il broadcasting e per lo streaming. Insieme al consistente risparmio di tempo e di spazio rack che ci ha permesso di conseguire, credo veramente chel'Aura8-IP costituisca uno dei migliori acquisti che io abbia mai effettuato. Per ulteriori informazioni: www.wheatstone.com

Onseeker inaugura un nuovo catalogo per presentare le proprie app Onseeker ha recentemente introdotto una nuova struttura di prezzi per le proprie Mobile Radio Apps, ampiamente scalabile in base alle funzionalità incluse. Onseeker ritiene in questo modo di avere fatto un deciso passo avanti verso gli operatori con minori possibilità, consentendo in questo modo praticamente a tutti di approcciare il mercato della mobile audience. In aggiunta alla revisione della struttura dei prezzi, sono state aggiunte nuove funzionalità personalizzabili, e ancora nuove opportunità per la generazione di revenues, incrementando quindi l'appetibilità e le potenziali forme di creazione del valore associate allo Streaming in mobilità. La Mobile Radio App di Onseeker è disponibile nella versione Basic, ad un costo annuale di licenza pari a $ 1000 (circa €750), Standard ($ 2500, circa € 1900), e Premium ($ 3000, circa €2250). Ognuno di questi offre funzionalità di

streaming audio, gestione metadati e statistiche dell'audience. Un ulteriore evoluzione, comune a tutti i tipi di licenza, include la possibilità di immagini che ruotano e notifiche Push, tutte

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liberamente associabili ad uno scheduling specifico. I prezzi di cui sopra sono validi per l'impiego contemporaneo sulle due piattaforme iPhone ed Android. Se si sceglie di limitare l'utilizzo ad una sola di

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Progettato come soluzione flessibile per la radiodiffusione e la produzione, OnAir 1500 combina una superficie di controllo intuitiva con I/O adattabili ad ogni esigenza, fornendo una console digitale con il massimo rapporto qualità prezzo.

Disponibile nelle versioni da 6 e 12 fader, OnAir 1500 è caratterizzato dalla tecnologia Studer e da un’interfaccia utente basata su anni di esperienza, dotata di display OLED e funzionalità USB.

NANO SCORE Flessibilità Compatta Il core dell’OnAir 1500 racchiude sia il motore audio che il sistema di controllo, il tutto contenuto in una struttura dalle dimensioni contenute. È in grado di ospitare tutte gli I/O analogici e digitali, unitamente a 2 slot opzionali per le schede I/O dello standard D21m, rendendo superflui ulteriori pannelli di breakout.

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Radio su Web nel mondo

queste due piattaforme, il costo si riduce del 50%. Onseeker assicura che questa flessibilità consente di ritagliare esattamente il pacchetto di licenza e di servizi più adatto alle proprie necessità. Le stazioni radio possono in ogni momento attivare o disabilitare le diverse caratteristiche, e possono cambiare la disposizione delle icone secondo i criteri di propria scelta. Le opzioni di scheduling prevedono che le emittenti possano definire i tempi di "start" e di "end" per le immagini rotanti, consentendo quindi alle stazioni di ottenere la massima coerenza nel branding e nelle promozioni riducendo al massimo la necessità di interventi

manuali. Onseeker dà inoltre ai propri clienti la possibilità di muovere le immagini rotanti nella modalità "tap and slide", collegando determinate icone a eventi o notifiche normalmente accessibili altre sezioni. I clienti delle versioni standard e premium possono in aggiunta esplorare nuove opportunità di revenues attraverso la tecnologia Quu Interactive. Il framework di Quu Interactive combina una playlist interattiva con brani musicali, artisti e altre informazioni musicali con la possibilità di accedere rapidamente a coupon, prodotti reclamizzati ed eventi sponsorizzati. Questo consente di inviare agli ascoltatori

di mobilità tutte le informazioni relative al contenuto in onda, consentendo inoltre di raggiungerli con una pubblicità mirata che possa garantire nuove risorse alle stazioni radio. I clienti delle versioni Basic e standard possono inoltre liberamente selezionare alcune funzionalità aggiuntive (due per la Basic e cinque per la standard). La versione Premium, invece, è corredata di serie da tutte le opzioni rese disponibili da Onseeker, e comprende l'aggiornamento e l'aggiunta gratuita di ogni nuova funzionalità che venisse raggiunta nel futuro. Per ulteriori informazioni contattare: www.onseeker.com

StreamGuys è lo streaming di KALW L'emittente basata a San Francisco viene ascoltata da migliaia di ascoltatori on-line e in mobilità di Matt Martin, General Manager di KALW (FM) San Francisco - KALW (FM) è la più antica stazione a modulazione di frequenza a carattere non commerciale fra quelle situate a ovest del fiume Mississippi, ed è stata inoltre la prima stazione di San Francisco a trasmettere in FM. Trasmettiamo una programmazione mista e siamo associati al network NPR. Copriamo la parte centrale della Bay Area, anche se con un trasmettitore da soli 1.900 W non abbiamo una potenza sufficiente ad arrivare fino ai confini di un territorio che rappresenta il quinto mercato in ordine di importanza dell'intera nazione. L'impossibilità di raggiungere per limiti di copertura una percentuale significativa di quella che Arbitron considera la nostra audience potenziale è stata una delle ragioni che ci ha spinto ad implementare rapidamente un sistema di streaming. È questa una considerazione tutto sommato comune a molti broadcasters, che si prefiggono di raggiungere non solo gli utenti seduti davanti ad un computer, fisso o mobile che sia, ma soprattutto di raggiungere quegli utenti che, di fatto, vivono in mobilità e hanno con loro uno smartphone. Siamo riusciti a realizzare un sistema che permette di distribuire in streaming contenuti audio con qualità elevata, sia verso dispositivi "on-line" che

in mobilità, e questo si è rivelato un investimento estremamente produttivo.

Locale e Nazionale KALW ha lanciato il proprio sistema di streaming on-line diversi anni fa, affidandosi ad un grande operatore che offre servizi CDN. Siamo successivamente passati a StreamGuys sulla base delle ottime impressioni che abbiamo raccolto su di loro da colleghi di radio pubbliche, che ne parlavano molto bene. StreamGuys si è sempre

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caratterizzata per la propria peculiare piattaforma di streaming media, che si è rivelata una vera marcia in più e ci ha consentito di aumentare la nostra audience on-line sia in ambito regionale e nazionale. E questo ci ha portato nuove entrate da parte di nuovi soggetti distribuiti in tutta la nazione. KALW si fa un pregio di essere allo stesso tempo un operatore locale e un operatore globale, con una programmazione che associa programmi molto popolari prodotti in proprio, fra cui "Your Call",

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"Crosscurrents" e "99% Invisible" (uno show praticamente unico che parla di temi di design e scaricato più di 2 milioni di volte su iTunes) con programmi prodotti dalla BBC, dalla CBC e da altri broadcasters internazionali. Anche dal punto di vista strategico non mancavano i motivi per rendere più forte la nostra piattaforma di streaming, mettendo in condizione molti più ascoltatori di ricevere la nostra programmazione, così diversa e così innovativa. In aggiunta allo streaming on-line dei programmi che trasmettiamo in aria, StreamGuys ci ha anche aiutato a realizzare il nostro sistema di "Local Music player", che permette lo streaming on-demand basato su Flash. I visitatori del sito possono scegliere fra 16 diversi programmi musicali specifici, fra cui "Bluegrass Signal", "Africa Mix", "Music from Other Minds", e riascoltare la puntata più recente di ognuno di essi. Tutte le puntate vengono immediatamente caricate sulla piattaforma di streaming cloud-based di StreamGuys non appena la trasmissione on-air è terminata, ed il contenuto viene così archiviato per la fruizione ondemand. StreamGuys ci anche aiutato a diversificare i nostri flussi online in diretta, lanciando nuovi servizi MP3 e Windows Media per il delivery multipiattaforma. Gli ascoltatori possono accedere agli stream dal nostro sito web e da una moltitudine di dispositivi mobili. Gli utilizzatori di dispositivi iOS possono utilizzare la app gratuita Public Radio Player, disponibile sull'App Store di iTunes. Gli utilizzatori di dispositivi Android e BlackBerry possono accedere agli stream tramite la app gratuita TuneIn. La nostra audience online è aumentata di più di dieci volte dopo che siamo migrati alla piattaforma StreamGuys. Attualmente, la nostra distribuzione di files MP3 registra fra i 10.000 ed i 12.000 ascoltatori unici per ciascuna settimana, rispetto ai circa 600 ascoltatori che ci raggiungevano ai tempi della precedente CDN. Il sistema Flash Player per l'ascolto on-demand continua a generare interesse, con centinaia di ascoltatori settimanali. Aggiungiamo a questo che StreamGuys si sta dimostrando anche un sistema molto flessibile nella struttura dei prezzi, e in grado di costruire di volta in volta dei nuovi applicativi per lo streaming per soddisfare le nostre richieste sempre in diverse. I costi che ci richiedono per questi sviluppi si rivelano sempre

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economici. Diversi ascoltatori da Atlanta, Salt Lake City, e Princeton sono stati fra i primi a rispondere positivamente alla campagna di adesioni che abbiamo recentemente lanciato. I loro commenti che hanno fatto particolarmente piacere: naturalmente ritengono interessante la programmazione di KALW, ma diversi hanno sottolineato come la qualità dell'audio on-line dei nostri programmi di sia decisamente superiore a quella delle loro stazioni locali. Credo che questa sia una importante riprova di quanto sia necessario poter contare su una presenza in streaming efficace, affidabile e di notevole qualità.

Il supporto tecnico Disporre di una efficace struttura di Streaming radio on-line è fondamentale anche per garantire una migliore continuità dell'ascolto da parte del nostro pubblico tradizionale. Infatti, molti dei nostri ascoltatori riescano a ricevere i nostri segnali Fm a casa ma non n ufficio, o viceversa. Mettere a disposizione la nostra intera programmazione su un sistema on-demand consente ai nostri ascoltatori locali di recuperare e scaricare rapidamente quello che non hanno potuto ascoltare in diretta. Lo streaming on-line è inoltre in grado di fornire dati di audience puntuali, molto più precisi di quelli che è possibile ottenere con i tradizionali metodi di rilevazione dell'audience Fm. StreamGuys offre due strumenti per analizzare i dati di ascolto e le tendenze in atto. SGMon fornisce i dati che dal nostro punto di vista hanno un valore immediato, indicando chiaramente il numero di visitatori registrato su qualsiasi periodo di tempo. Utilizziamo spesso questo strumento per analizzare il trend di ascolto, e per capire come o perché certi programmi riescano a perdere o guadagnare ascolti rispetto al programma precedente. Il secondo strumento, SG Reports, è in grado di fornire dati più completi e statistiche più approfondite, che riescono a identificare gli indirizzi IP unici, i diversi riferimenti geografici, il modello del ricevitore utilizzato, e diversi altri valori e ci permettono un'analisi molto più approfondita della stratificazione e della composizione dei nostri ascoltatori. Stiamo ancora imparando ad utilizzare questo strumento in modo da ricavarne davvero il massimo, ma entrambi questi prodotti offrono, in aggiunta a quanto sopra, la possibilità di

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definire e costruire report assolutamente personalizzati. Riescono ad avere una efficacia impressionante già alla prima occhiata, anche solo guardando i dati riferiti ad un orario particolare oppure all'andamento dell'audience di un programma specifico lungo l'intera durata dello stesso. Anche il supporto tecnico si è sempre rivelato eccezionale, molto al di sopra del livello di attenzione che eravamo abituati a ricevere dal nostro fornitore precedente. StreamGuys è sempre estremamente rapida nelle risposte, ma anche estremamente disponibile, come ad esempio nei casi in cui un problema che stiamo riscontrando è causato da una anomalia alla nostra rete interna. Ad esempio, la scorsa settimana, abbiamo avuto un problema di connettività di rete sulla nostra linea T1: StreamGuys, che pure non aveva alcuna responsabilità in quanto stava accadendo, che ha dato un immediato supporto, e che ha guidato passo passo fino ad individuare la necessaria soluzione. A breve, che hanno poi inviato diversi report che ci hanno permesso di comprendere cosa fosse effettivamente successo. Mi ha davvero impressionato il fatto che, invece di dire "non è un problema causato da noi", focalizzandosi unicamente sulle proprie obbligazioni contrattuali, si sono dati da fare per assicurarsi che l'intero streaming potesse diventare più stabile, in modo permanente. Il nostro approccio alla tecnologia più avanzata può essere quello di posizionarsi a metà della curva. Siamo una piccola stazione con un budget di marketing veramente ridotto, e non possiamo ovviamente posizionarci fra i top player del mercato radiofonico. Ma è ovviamente la nostra responsabilità, è anche nostro preciso obiettivo, rispondere alle aspettative degli ascoltatori e farci trovare in quella porzione di spazio (digitale) dove gli ascoltatori stessi sono disposti a trovarci. StreamGuys ha avuto una parte fondamentale nel conservare i costi a un livello per noi sostenibile, consentendoci al tempo stesso di esplorare nuovi modi per veicolare i nostri programmi in modi diversi dalla nostra canonica antenna. Per ulteriori informazioni contattare: www.streamguys.com

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Radio su Web nel mondo

L'entusiasmo di Kraze FM per AdsWizz Il broadcaster canadese è rimasto sorpreso dalla semplicità con cui è possibile inserire e sostituire messaggi pubblicitari nella propria programmazione di Amanda Gould, Station Manager di Kraze FM Red Deer, Alberta. Era il 2011 e per la nostra emittente Kraze FM, una stazione radiofonica che trasmette soprattutto musica contemporanea ed è gestita dal gruppo L.A. Radio, eravamo alla ricerca di una soluzione tecnologica che ci potesse aiutare ad aumentare la nostra visibilità e ad attrarre maggiori investimenti pubblicitari da parte delle imprese attive sul nostro territorio. In sostanza, eravamo la ricerca di un partner che ci potesse aiutare a trovare il modo migliore per riuscire ad entrare sempre più in contatto con gli ascoltatori che risiedono nelle strette vicinanze della nostra sede. Abbiamo condotto le nostre ricerche, al termine delle quali abbiamo scelto la soluzione AdsWizz di Digital Audio Solutions, una piattaforma tecnologica che ci consente di inserire messaggi pubblicitari mirati all'interno di un singolo flusso Internet richiesto dai nostri ascoltatori: in questo modo abbiamo la possibilità di indirizzare verso ogni ascoltatore tipo di messaggio pubblicitario più rispondente agli interessi di questi. Uno dei più grandi vantaggi che abbiamo riscontrato nell'impiego di AdsWizz è che la loro tecnologia che permette di cambiare completamente il concetto con cui insediarono i messaggi pubblicitari nella nostra programmazione. In sostanza, usando il sistema AdsWizz chiamato Targeted Ad Insertion, mentre sul flusso che viene inviato al trasmettitore Fm va in onda un generico comunicato pubblicitario, tipicamente indirizzato alla totalità dei nostri ascoltatori, su ciascun flusso Internet che in quel momento è stato attivato da ascoltatori on-line, possiamo sostituire il messaggio "nazionale" con una messaggio specificamente indirizzato al luogo da cui ciascun ascoltatore si è collegato alla nostra piattaforma di Streaming, in tempo reale, senza che l'ascoltatore si possa accorgere di nulla. Questa funzionalità è inclusa nella piattaforma AdsWizz di Digital Audio Solutions, ed è perfettamente compatibile con il nostro sistema StreamOn che gestisce lo Streaming attraverso una Content Delivery Network. La tecnologia di AdsWizz è in grado di accedere alla

profilazione di ciascun ascoltatore, basata sul genere (maschio o femmina), età, profilo demografico, e luogo dal quale è stata effettuata la connessione. In base a questi criteri ciascuno dei nostri inserzionisti, che siano un ristorante o un rivenditore di auto, possono essere sicuri che i propri messaggi pubblicitari verranno indirizzati ai propri potenziali clienti di riferimento.

Una piattaforma, non un programma Un altro dei grandi vantaggi che abbiamo trovato nella piattaforma AdsWizz è che ci permette di gestire una gran quantità di formati per i messaggi pubblicitari: contenuti video, audio, immagini statiche come pure qualsiasi combinazione di questi tre elementi. In aggiunta possiamo anche offrire ai nostri inserzionisti la possibilità di effettuare sia il pre-roll che il mid-roll, come pure la possibilità garantita di far ascoltare i propri messaggi pubblicitari attraverso qualunque tipo di ricevitore con esso, compresi quelli basati su sistemi operativi iOS e Android. AdsWizz è inoltre perfettamente compatibile con tutte le principali piattaforme di streaming server, tra cui Icecast, Shoutcast, Wowza Media, Adobe Flash Media Server, e supporta inoltre i più diffusi formati di encoding audio: MP3, AAC/AAC+, Ogg e altri. Anche il sistema di Advertising Analytics offerto dalla piattaforma AdsWizz si è rivelato particolarmente interessante: di fatto ci ha rivelato nei minimi dettagli lo stato reale della nostra base di ascolto, con una vista chiara e onnicomprensiva. In aggiunta, lo strumento di analisi in tempo reale dei flussi e delle risposte degli utenti che permette di fotografare ed analizzare immediatamente il riscontro dei nostri ascoltatori. Siamo convinti che il sistema AdsWizz che abbia dato un enorme vantaggio competitivo rispetto alle altre emittenti locali per quanto riguarda la raccolta di pubblicità locale e la capacità di attirare inserzionisti. Garantisce a ognuno di essi la

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possibilità di monitorare in tempo reale l'andamento delle risposte degli ascoltatori alle proprie campagne pubblicitarie, e consente inoltre di individuare quali cambiamenti effettuare, inclusi il dove e il come, per ottimizzare l'efficacia delle campagne in corso. I nostri clienti hanno potuto immediatamente rendersi conto di quanto sia importante poter avere un riscontro chiaro e immediato di quanto "renda" ogni messaggio trasmesso, in quanto realmente gli possa rendere ogni dollaro che investono nella pubblicità con noi. Per i nostri inserzionisti è stata veramente una piacevole sorpresa, sia per lo strumento in sé, sia per i risultati che hanno potuto riscontrare. La tecnologia AdsWizz si è davvero rivelata una marcia in più per quanto riguarda anche la nostra capacità di attirare investitori in molti segmenti di mercato, anche completamente diversi tra loro, come ad esempio i mercati dell'auto e delle costruzioni edili. Possiamo davvero dire che tutti quanti scelgono di investire con noi hanno visto un chiaro riscontro economico in termini di aumento dei propri risultati. Non possiamo quindi che consigliare a tutte le emittenti che sono alla ricerca di un modo per incrementare le proprie entrate pubblicitarie sulla piattaforma Web di dare un'occhiata molto da vicino al sistema AdsWizz di Digital Audio Solutions. Per ulteriori informazioni, contattare: www.adswizz.com

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THE WIRELESS

MASTERPIECE.

DIGITAL 9000 - World Class Goes Digital. Il nuovo riferimento per le trasmissioni radio senza filo. Un sicuro investimento per il futuro: * sistema wireless digitale con audio High Definition (HD) * „masterpiece“ nelle aree broadcast/live e teatro per grandi sistemi multicanale * qualità audio mai raggiunta * nuove capsule ME 9002, ME 9004, ME 9005 a condensatore e MD 9235 dinamica * modalità Long Range (LR) per ambienti con molte interferenze * semplice utilizzo tramite touch screen (TFT) di grandi dimensioni * compensazione automatica delle perdite del cavo d‘antenna * controllo remoto di tutte le funzioni tramite software


FOCUS

Radio su Web nel mondo

Backbone porta su Web la Major League Lacrosse Una storia di audio simulcast sul web di un’emittente televisiva tematica di Chris Day, Direttore Broadcast & Digital Media di Major League Lacrosse Boston - L'estate 2011 non è stata come tutte le altre. A Major League Lacrosse avevamo pensato di trasmettere il segnale audio delle nostre produzioni televisive anche attraverso un sistema di streaming Internet. In sostanza, dovevamo prendere un feed audio dal segnale televisivo che trasmettiamo inviarlo alla nostra stazione radio, in un modo che fosse estremamente semplice e anche economico. In quell'estate ci è capitato un autentico colpo di fortuna. Ci è capitato di incontrare Richard Cerny e Paul Kamp di Backbone Networks, e quello che ci hanno mostrato che sembrava veramente molto interessante. Il loro software sembrava veramente in grado di soddisfare tutte le nostre esigenze. Abbiamo ormai una intera stagione alle spalle realizzata utilizzando i software Backbone, e adesso possiamo veramente dire che la prima impressione era stata quella giusta. Il software Backbone rende veramente facile effettuare ogni tipo di Streaming, che si tratti di programmi dal vivo come pure di programmi registrati o materiale di archivio, da caricare sui loro server. I programmi pre-registrati possono essere mandati in onda ad un'ora prestabilita, come con un normale sistema di scheduling, oppure possono essere inseriti all'interno di una playlist e mandati in onda a rotazione.

I primi passi Attraverso due client basati su Macintosh, il software Backbone Radio permette di fatto di realizzare sia una automazione che una sistema di broadcasting cloud-based. Backbone Radio effettua lo streaming utilizzando i sistemi Quicktime, HLS e Shoutcast, e supporta diversi tipi di "ricevitori", come gli iPhones, i terminali Android, gli Ipad, Roku, e più di altri 200. La possibilità di ricevere il nostro segnale di mobilità era per noi una caratteristica molto importante, in quanto abbiamo riscontrato che una parte significativa dei nostri ascoltatori si collega a noi attraverso un'applicazione mobile. Lo staff di Backbone ci ha aiutato molto a configurare il software su un Mac, ed è stato di grande

aiuto per consentirci di attivare tutto il sistema rendendolo operativo in pochi giorni. I primi simulcast sono "andati in onda" senza il minimo problema. Per attivare lo streaming in diretta dovevamo semplicemente collegate fra loro due computer utilizzando gli ingressi per microfono e cuffia, e da questo momento in poi il segnale veniva inviato in diretta sul Web attraverso il software Backbone Radio.Dopo avere sperimentato quanto fosse facile trasmettere l'audio del segnale televisivo in simulcast sul Web, abbiamo pensato che in un sistema di questo tipo avrebbe potuto consentirci anche di effettuare un collegamento fra uno stadio e la sede della nostra emittente. Con l'aiuto dello staff di Backbone siamo riusciti a realizzare un kit per la produzione esterna sufficientemente piccolo e comodo da poter essere trasportato senza difficoltà nei booth dei diversi stadi, che potesse rapidamente essere configurato ed attivato per inviare in diretta il nostro segnale alla sede centrale. Questo kit era composto da un Macintosh, un mixer Alesis MultiMix 8 USB, alcuni microfoni Shure SM58 e qualche cuffia. Il kit completo può essere facilmente riposto e trasportato in uno zaino, e una volta giunti a destinazione può essere reso pienamente operativo in una ventina di minuti. Ovviamente, la parte fondamentale è poter disporre di un connessione a Internet affidabile. Backbone che ha aiutato a misurare l'affidabilità della connessione che avevamo a disposizione, oltre alla banda che realmente ci era necessaria, e dopo aver definito con precisione questi parametri siamo riusciti a produrre eventi sportivi dal vivo impiegando solamente un tecnico, il produttore e due speaker. L'appetito viene mangiando, quindi dopo aver trovato il modo migliore per trasmettere i nostri eventi, abbiamo pensato che sarebbe stato utile aggiungere al nostro palinsesto

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qualcosa che mi potesse aumentare l'appetibilità. Abbiamo pensato allora a qualche momento prima o dopo diversi incontri sportivi da trasmettere rigorosamente in diretta. E ancora una volta Backbone aveva la soluzione giusta, ed era più vicina di quanto potessimo pensare. Utilizzando alcuni elementi del nostro kit per la produzione in esterna siamo riusciti ad allestire una sorta di studio dal quale trasmettiamo in diretta un programma che accompagna all'incontro sportivo vero e proprio, un flash di alcuni minuti durante l'intervallo, e un approfondimento dopo partita, insieme a tutti gli aggiornamenti in diretta che ci arrivano durante la partita stessa. La tessera conclusiva di questo mosaico era trovare il modo migliore per riuscire a includere i commenti ed i contributi di alcuni ospiti interno dei nostri programmi. Potevano essere giocatori ed esperti da qualunque parte della nazione, e ci serviva una soluzione che ci consentisse di collegarli alla nostra sede di Boston nei cui studi produciamo i nostri programmi. Backbone stava lavorando a una sistema che ci avrebbe consentito di fare esattamente quello che ci serviva, e non appena è stata disponibile una versione "beta" di questo software non abbiamo immediatamente messo alla prova; è accaduto verso la fine della stagione. Vogliamo far continuamente crescere la nostra stazione. MLL Radio può essere ascoltata tramite TuneIn, e vorremmo trasformarla in una emittente che trasmette in modo continuativo durante l'intero campionato, e come obiettivo finale anche per tutto il resto dell'anno. Per ulteriori informazioni visitate: www.backbone.com

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