Progetti di scuole

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Progetti di scuole School building design

Mauro Frate architetto via dell’Arcoveggio 74/2 int. 6, 40129 Bologna – Italia, tel/fax +39 051 326257 m +39 366 8730361 email: maurofrate@mfastudio.it

Augusto Andriolo, Nicola Rossi architetti via Donizetti,7 36100 Vicenza - Italia tel 0444.022515 m +39 347.0718098 (Andriolo) +39 338.6914426 (Rossi) email: info@andriolorossi.it www.andriolorossi.it



Progetti di scuole School building design

Mauro Frate architetto via dell’Arcoveggio 74/2 int. 6, 40129 Bologna – Italia, tel/fax +39 051 326257 m +39 366 8730361 email: maurofrate@mfastudio.it

Augusto Andriolo, Nicola Rossi architetti via Donizetti,7 36100 Vicenza - Italia tel 0444.022515 m +39 347.0718098 (Andriolo) +39 338.6914426 (Rossi) email: info@andriolorossi.it www.andriolorossi.it


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Indice / index pag 6

Mauro Frate: curriculum / Mauro Frate: curriculum Andriolo, Rossi: curriculum / Andriolo, Rossi, curriculum

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Il progetto degli spazi dell’apprendimento. Il ruolo della sostenibilità nelle attività formative / The design of spaces for

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learning. Role of sustainability in training activities Scuola Superiore a Conegliano (TV) / High school at Conegliano (TV)

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Scuola elementare a Noventa Padovana (PD) / School campus at Noventa Padovana (PD)

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Scuola d’infanzia a Prato / Kindergarten at Prato

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Scuola elementare e media a Casirate d’Adda (BG) / Primary and secondary school at Casirate d’Adda (BG)

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Scuola d’infanzia ed elementare ad Albino (BG) / Kindergarten and primary school at Albino (BG)

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Scuola elementare a Berlingo (BS) / Secondary school at Berlingo (BS)

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Scuola d’infanzia a Sirtori (LC) / Kindergarten at Sirtori (LC)

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Riqualificazione di un asilo nido a Terni / Redevelopment of a nursery school at Terni

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Ludoteca a Milano / Toy Library in Milano

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Prototipo off-site construction a Condino (TN) / Off-site construction prototype at Condino (TN)

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Progetti pubblicati / Published projects

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Mauro Frate, nato a Venezia nel 1962, ha conseguito, con il massimo dei voti, la Laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia (1989), dove da allora svolge attività di didattica e ricerca. Nel 2008 gli è stato affidato un contratto di insegnamento di Composizione architettonica, nel corso di laurea in Architettura per la sostenibilità. Ha tenuto conferenze e seminari e partecipa a giurie di concorsi di architettura sia in Italia che all’estero. Ha partecipato a diverse ricerche universitarie tra cui: “Studi per il progetto architettonico del sistema universitario a Venezia e Mestre”, 1994; “Venezia città degli studi”, 1995; “Studi per il piano strutturale di Cesena: progetto per l’area Barriera Secante”, 1998; “Venezia: infrastrutture e città metropolitana”, 2000; “Progetti per Sarajevo”, 2002. È stato membro del comitato tecnico scientifico di Chi-Quadrato, ricerca sugli Spazi dell’apprendimento sostenibili (Trento 2010-12). Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre tra cui la Biennale di Venezia, Mostra Internazionale di Architettura, “Next School new Entrances”, 2002; alla “Segunda Bienal de Canarias, Arquitectura Arte y Paisaje” Gran Canarias - Las Palmas, 2009. Ha progettato e realizzato negli anni alcuni edifici pubblici, residenziali e commerciali, una serie di progetti di spazi pubblici, progetti per il ridisegno di aree agricole, industriali e storiche ed ha partecipato a numerosi concorsi liberi ed a inviti nazionali e internazionali. Nel 1996 fonda lo studio Architer (con C. Magnani, D. Paccone e P. Vincenti); tra i principali progetti si ricordano: il Piano particolareggiato del centro storico di Cittadella; la Variante generale del PRG del comune di Due Carrare; Il Piano Particolareggiato per il Centro Storico di Montebelluna (TV), il progetto per la nuova sede del Museo di arte orientale di Venezia. Con Architer ha vinto, tra gli altri, il concorso appalto per il Piano di recupero di via dello stadio a Conegliano; il concorso per un’area residenziale pubblica a Montebelluna; Concorso appalto per un edificio residenziale per il Contratto di quartiere II Mestre-Altobello, il concorso per il nuovo polo scolastico di Noventa Padovana; il concorso per la nuova scuola materna di Prato-Ponzano, il concorso per la Riqualificazione dell’edificio ospitante l’Asilo Nido “Il Girotondo” di Terni. 6


Mauro Frate, born in Venice in 1962, he received, with honors, degree in Architecture at IUAV of Venice (1989), where since then he conducts teaching and research. In 2008 he was given a teaching contract in architectural composition at the degree course in Architecture for Sustainability. He has held conferences and seminars and participates in juries of architectural competitions both in Italy and abroad. He has participated in several university research including: “Studi per il progetto architettonico del sistema universitario a Venezia e Mestre”, 1994; “Venezia città degli studi”, 1995; “Studi per il piano strutturale di Cesena: progetto per l’area Barriera Secante”, 1998; “Venezia: infrastrutture e città metropolitana”, 2000; “Progetti per Sarajevo”, 2002. He was a member of the scientific and technical committee of Chi-Quadrato, research on sustainable learning spaces (Trento 2010-12). His work has been shown in several exhibitions including at the Biennale di Venezia, International Architecture Exhibition, “Next new School Entrances”, 2002; at the “Segunda Bienal de Canarias, Arquitectura y Paisaje Art” in Gran Canarias - Las Palmas, 2009. In the years he designed and built some public, residential and commercial buildings, a series of projects of public spaces, master plans for agricultural, industrial and historical areas and has participated in numerous national and international competitions, even on invitation. In 1996 he founded Architer (with C. Magnani, P. Vincenti and D. Paccone); among the main projects: the detailed plan for the old town of Citadella; the variant of the general PRG of the municipality of Due Carrare; The Detailed Plan for the old town of Montebelluna (TV), the project for the new headquarters of the Museo di Arte Orientale in Venice. With Architer won, among others, the competition for the contract of the “Piano di Recupero” for via dello Stadio a Conegliano; the competition for a public housing area in Montebelluna; the competition for the aggreement for a housing building for the “Contratto di quartiere” of Mestre-Altobello, the competition for the new school at Noventa Padovana; the competition for the new nursery school at Prato-Ponzano; the competition for the redevelopment of the building containing the nursery school “Il Girotondo” at Terni. 7


Dal 2009 svolge la sua attività in MFa (Mauro Frate architetto). Tra i lavori più recenti dello studio si ricordano le realizzazioni del Polo Scolastico “Anna Frank“ a Noventa Padovana, del Centro Diurno per Anziani a Mirandola, dei Nuclei residenziali a bassa assistenza per anziani a Medolla, Mirandola e San Felice. È stato insignito del Premio Ecoluogo 2011 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per il progetto Network Rururbano Sostenibile. L’attività progettuale, didattica e di ricerca è documentata in pubblicazioni specialistiche ed in riviste di settore italiane e straniere, nonché dalla partecipazione ad esposizioni, convegni e conferenze. Tra le pubblicazioni si ricordano Mauro Frate, “Trasformazioni sostenibili: considerazioni operative “ - “Sustainable transformations: operative remarks” Saggio in: Strumenti e tecniche per l’architettura sostenibile:B. Albrecht, A.MagrinVenezia 2011, Università IUAV di Venezia Mauro Frate , “La tradizione della consuetudine” Saggio in Maura Manzelle (a cura di), Progetti su misura Workshop FSE 2009, Marzo 2010, Marsilio, Venezia Monica Bosio, Mauro Frate (a cura di), “Strategie per il progetto della città sostenibile”, Marzo 2010, Marsilio, Venezia Benno Albrecht, Mauro Frate, “Disegno urbano sostenibile e adattativo” saggio in: Fabio Labelli e Sara Marini (a cura di), L’architettura e le sue declinazioni, 2008, Ipertesto Edizioni, Verona

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Since 2009 he works in MFa (Mauro Frate architect). Among the most recent works of the office, are mentioned the built project of the school campus “Anna Frank” at Noventa Padovana, the Day centre for the Elderly in Mirandola, Housing nuclei for low care for the elderly at Medolla, Mirandola and San Felice. He was awarded the prize Ecoluogo 2011 by the Ministry of the Environment for the project Network Rururbano Sostenibile. The activities design, teaching and research is documented in specialized publications and in Italian and foreign magazines, as well as from participation to exhibitions, conferences and lectures. Among the publications: Mauro Frate, “Trasformazioni sostenibili: considerazioni operative / Sustainable transformations: operative remarks”, essay in: B. Albrecht, A. Magrin, Strumenti e tecniche per l’architettura sostenibile, 2011, Università IUAV di Venezia, Venezia Mauro Frate, “La tradizione della consuetudine”, essay in: M. Manzelle (a cura di), Progetti su misura Workshop FSE 2009, 2010, Marsilio, Venezia Monica Bosio, Mauro Frate (a cura di), Strategie per il progetto della città sostenibile, 2010, Marsilio, Venezia B. Albrecht, M. Frate, “Disegno urbano sostenibile e adattativo”. essay in: F. Labelli e S. Marini (a cura di), L’architettura e le sue declinazioni, 2008, Ipertesto Edizioni, Verona

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Augusto Andriolo (Montecchio Maggiore,1974) e Nicola Rossi (Arzignano,1974) si laureano presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia discutendo la tesi “Infrastruttura come strumento critico. Riscrittura di una città” sul rapporto tra forma urbana ed infrastruttura. Nel 2003 partecipano alla ricerca interuniversitaria “Infra-Forme insediative e infrastrutture”. Nel 2004 lavorano per il Politecnico di Milano allo studio “Vicenza nel terzo millennio”, commissionato dalla Provincia di Vicenza, e allo “Studio di inserimento delle opere mobili alle bocche lagunari” (progetto M.O.S.E.) per il Consorzio Venezia Nuova. Nell’Anno Accademico 2008/2009 Nicola Rossi è collaboratore alla didattica IUAV presso il corso di Composizione Architettonica tenuto dal prof. Mauro Frate. Nell’Anno Accademico 2010/2011, Augusto Andriolo e Nicola Rossi sono tutors presso il workshop “Space and Learning progettazione e realizzazione di edifici scolastici sostenibili“ presso lo IUAV - Laurea Magistrale in Architettura per la Sostenibilità. L’attività professionale è orientata ad esprimere il ruolo preminente delle relazioni spaziali nella composizione architettonica confrontandosi con progetti a diverse scale. Ad incarichi privati lo studio affianca una assidua partecipazione a concorsi di progettazione, i cui esiti hanno valso riconoscimenti, pubblicazioni ed incarichi pubblici. Nel 2006 Andriolo e Rossi vincono il concorso di progettazione per il “nuovo polo scolastico dell’infanzia” a Noventa Padovana; nel 2008 ottengono il primo premio in occasione del concorso internazionale per una “nuova scuola dell’infanzia in località Ponzano” a Prato e per la “riqualificazione di Piazza IV novembre” a Quinto Vicentino; nel 2012 vincono il concorso internazionale di idee per la “ricostruzione dell’impianto “ex Filadelfia” di Torino. Il Polo Scolastico di Noventa Padovana è stato ultimato nel settembre 2012; il progetto esecutivo della scuola d’infanzia di Prato è stato approvato nell’ottobre 2011. Nel 2014 lavorano allo Studio di fattibilità per la riqualificazione dell’area centrale di Quinto Vicentino. 10


Augusto Andriolo (born in Montecchio, VI, Italy, 1974) and Nicola Rossi (born in Arzignano, VI, Italy, 1974) graduated at the Venice University Institute of Architecture (IUAV), with a thesis entitled Infrastructure as a critical tool. Rewriting a city, on the relationship between urban form and infrastructure. In 2003 they both participated in the inter-university research Settled Infra-forms and infrastructures. In 2004 they worked for the Milan Polytechnic to study Vicenza in the Third Millennium, commissioned by the Province of Vicenza. They were also involved in the study of the insertion of mobile barriers at the mouth of Venice lagoon (MOSE project - Consorzio Venezia Nuova). From 2004 to 2006 they worked in collaboration with ‘Architer’ for projects on a regional scale, detailed plans, executive projects of residential buildings, design competitions. In the academic year 2008-2009 Rossi was the assistant to prof. Mauro Frate, teaching at the IUAV a course of Architecture Composition (second year). In the academic year 2010-2011 Andriolo and Rossi are both tutors at the IUAV: workshop on Space and Learning - design and implementation of sustainable school buildings (Degree in Architecture for Sustainability). The professional activity, carried out as independent architects since 2006, is aimed to express the leading role of spatial relationships in the architecture composition by confronting architectural projects at different scales, through design competitions, public and private works. In 2006 Andriolo and Rossi won the design competition for the New school campus of childhood in Noventa Padovana; in 2008 they obtained the first prize at the international competition for a New kindergarten in Ponzano (Prato), and also for the Redevelopment of Piazza IV Novembre in Quinto Vicentino. The detailed design of the kindergarten of Prato was approved in October 2011; the school of Noventa Padovana was built in 2012; the works for the redevelopment of the central area of Quinto Vicentino took place in 2014. 11


Il progetto degli spazi dell’apprendimento. Il ruolo della sostenibilità nelle attività formative La qualità dell’abitare gli spazi della scuola non ha avuto nel nostro paese, sinora, l’attenzione che la questione merita. Negli ultimi anni è ravvisabile una frenetica attività intorno all’argomento, che trova riscontro concreto nel cospicuo numero di concorsi e gare per l’affido dei servizi di progettazione per edifici scolastici di nuova realizzazione sparsi in tutto il territorio nazionale. Passare la maggior parte della propria giornata entro uno spazio non solo confortevole ma anche gradevole risulterebbe un primo importante stimolo per l’arricchimento emotivo ed intellettuale di studenti ed insegnanti. In realtà negli anni passati si è più e più volte dato corso ad una politica dell’emergenza, che ha costretto le scuole ad essere spesso ospitate in strutture non dedicate: conventi, ex fabbriche, edifici destinati ad appartamenti. Gli stessi edifici nati come scuole vere e proprie, per difetto d’origine o per degrado successivo, sono frequentemente caratterizzati da carenze strutturali che li rendono del tutto inadeguati ai bisogni della vita scolastica. Il dato di riferimento per il dimensionamento degli spazi principali e dei servizi risulta ad oggi essere l’Unità Pedagogica. La classe costituisce il raggruppamento convenzionale previsto dai programmi vigenti per ogni tipo di scuola, ad eccezione della scuola materna che è organizzata in sezioni. Il raggruppamento convenzionale tende a trasformarsi in altri raggruppamenti, determinati non solo in base alla età, ma anche in funzione delle attitudini e degli interessi di ciascun alunno, sia per quanto concerne le attività programmate che quelle libere. Ne consegue che lo spazio tradizionalmente chiamato “aula”, destinato oggi ad ospitare la classe, già organizzata per attività, dovrà in futuro consentire l’applicarsi di nuove articolazioni di programmi e la formazione di nuove unità pedagogiche. Ciò premesso, lo spazio destinato all’unità pedagogica deve essere concepito in funzione del tipo di scuola (che determina quale parte 12


Passare la maggior parte della propria giornata entro uno spazio non solo confortevole ma anche gradevole risulterebbe un primo importante stimolo per l’arricchimento emotivo ed intellettuale di studenti ed insegnanti. Spending most of their day in a space not only comfortable but also pleasant would be a first important stimulus for the emotional and intellectual enrichment of students and teachers.

The design of learning spaces. The role of sustainability in training activities The quality of living spaces of the school has not had in our country, so far, the attention that this issue deserves. In recent years there may be a hectic activity around the subject, which is reflected in the large number of competitions and tenders for contracts to design new school buildings scattered throughout the country. Spending most of their day in a space not only comfortable but also pleasant would be a first important stimulus for the emotional and intellectual enrichment of students and teachers. In fact in the past years, they often have given over and again to an emergency policy, which has forced schools to be often hosted in non-dedicated facilities: convents, former factories, buildings for apartments. The buildings born as schools themselves, due to original flaw or subsequent degradation, are frequently characterized by structural weaknesses that make them completely inadequate to the needs of school life. The reference for the sizing of the primary spaces and services is nowaday the “Unità Pedagogica” (pedagogical unit). The class is the conventional grouping provided by the programs in place for each type of school, with the exception of kindergartens that are organized into sections. The conventional grouping tends to turn into other groupings, determined not only according to age, but also in terms of the attitudes and interests of each student, both in terms of planned activities or free ones. It follows that the space traditionally called “classroom”, conceived to accommodate the class today, already organized for the activities, in the future will have to allow the application of new differently articulated programs and the creation of new pedagogical units. Accordingly, the space for pedagogical unit must be designed according to the type of school (which determines what part of teaching 13


e di attività didattica vi si deve svolgere) e del conseguente grado di generalità o di specializzazione dell’insegnamento. Da questo punto di vista lo sfondo legislativo non risulta agevolare gli orientamenti espressi dai progetti didattici più recenti, che sembrano necessitare di una maggior elasticità nell’interpretazione delle norme, al fine di consentire proposte tipologiche adeguate ai modelli pedagogici messi a punto o in corso di definizione per effetto della recenti riforme. Nelle scuole primarie e secondarie le problematiche riguardano l’ammodernamento delle strutture, collocate spesso in edifici datati dove l’organizzazione degli spazi risulta poco flessibile e la cui ristrutturazione comporta spesso insormontabili difficoltà logistiche. Per questo oggi spesso si preferisce costruire edifici nuovi: risulta del tutto evidente che la celerità dei tempi di realizzazione è un requisito fondamentale per il buon esito di operazioni che, sempre più spesso, vengono finanziate attraverso l’alienazione del vecchio immobile che, a sua volta, va reso disponibile all’utilizzo da parte della nuova proprietà in tempi veloci e soprattutto certi. Anche per quanto riguarda le scuole d’infanzia lo spazio di ogni sezione va conformato in maniera tale da offrire la maggior flessibilità per l’allestimento dei centri di interesse previsti dai programmi didattici, provando a evitare conflitti fra la sua forma e gli elementi della distribuzione ed illuminazione naturale. Tutto lo spazio della scuola deve comunque essere pensato come uno spazio educativo, accogliente, significativo per i piccoli utenti in termini di articolazione formale, che non rinunci a quelle caratteristiche di intelligibilità che favoriscono l’orientamento dei piccoli utenti. Siamo per tanto di fronte ad uno scenario complessivo in forte evoluzione, che coinvolge tutti gli aspetti della progettazione architettonica intersecandola con i processi più propriamente educativi e formativi. Il lavoro che qui si vuole illustrare rappresenta lo sforzo di una ricerca operativa condotta da un cospicuo numero di persone di differenti età 14


Lo spazio deve essere pensato come uno spazio educativo, accogliente, significativo per gli utenti in termini di articolazione formale, che non rinunci a quelle caratteristiche di intelligibilità che favoriscono l’orientamento dei piccoli utenti. The space still be thought of as educative, cozy and significant space for users in terms of formal articulation, that should not renounce to those characteristics of intelligibility that favor the orientation of young users.

activity has to be carried out in it) and the resulting degree of generality or specialization of teaching. From this point of view, the legislative background is not facilitating the guidelines set by the latest educational projects, which seem to require greater flexibility in the interpretation of the rules, in order to allow adequate typological proposals to pedagogical models developed or in development as a result of recent reforms. In primary and secondary schools, the issues concern the modernization of facilities, often located in outdated buildings where the organization of space is not flexible and the renovation would often involve insurmountable logistical difficulties. So today they often prefer to build new estate: it is obvious that the speed in time of execution is a key requirement for the success of operations that, quite often, are financed through the sale of the old property which, at the same time, it should be available for the use by the new property in fast and especially certain times. Also in regard to kindergartens, the space of each section should be shaped in such a way as to offer the most flexibility for the preparation of the centers of interest, as provided by the educational programs, trying to avoid conflicts between their shape and the elements of distribution and natural light. The whole school space must still be thought of as educative, cozy and significant space for young users in terms of formal articulation, that should not renounce to those characteristics of intelligibility that favor the orientation of young users. So we are facing an overall scenario in rapid evolution, which involves all the aspects of architectural design process, crossing it with those proper of education and training. The work that we want to illustrate here is the effort of a research lead by a large number of people of different ages and formations who, with the consciousness that the knowledge in the architectural discipline has the characteristics of a cumulative one, have constantly exchanged 15


e formazioni che, nella consapevolezza che quello della disciplina architettonica ha i connotati di un sapere cumulativo, si sono incessantemente scambiati i risultati delle proprie esperienza. Il lavoro è stato condotto in differenti ambiti, sia accademici che professionali, e in molteplici occasioni si è data l’opportunità di lavoro/osservazione multidisciplinare. Il gruppo di ricerca si è strutturato secondo 3 linee operative, ognuna della quali con una fortissima relazione di interdipendenza rispetto alle altre. Queste sono divenute punti di stazione da cui osservare i progetti degli altri e propri, che hanno consentito di disporre sul tavolo simultaneamente un amplissimo corredo di documenti (testi, disegni, ecc.), chiedendo loro un univoco contributo alle domande poste dalla ricerca.

1 – La costruzione di una timeline di esempi esemplari Osservare la storia della progettazione degli spazi per l’apprendimento meditando su un campione selezionato (best cases): penso ai progetti o alle realizzazioni di edifici scolastici di Hans Scharoun, Richard Neutra, Herman Hertzberger, Aldo Van Eyck, Arne Jacobsen, ed altri ancora, tutti esempi esemplari che, di volta in volta, sulla scorta dei grandi progetti pedagogici di J.Heinrich Pestalozzi, Friedrich Froebel, Maria Montessori, Rudolf Steiner, sembrano lasciare emergere con assoluta chiarezza un atteggiamento volto alle questioni del controllo del livello di comfort in termini di qualità dell’aria e della luce soprattutto che fa intuire il sussistere di una sorta di regionalismo bioclimatico. Questo comune atteggiamento o comunque le comuni finalità sottese a tutti questi progetti mostrano un comune tentativo di coniugare la soluzione architettonica e costruttiva con le esigenze di comfort ambientale e risparmio energetico, valorizzando sia il repertorio tecnico-for16


Tutti gli esempi esemplari sembrano lasciare emergere un atteggiamento volto alle questioni del controllo del livello di comfort che fa intuire il sussistere di una sorta di regionalismo bioclimatico. All examples exemplary seem to leave out an attitude towards the issues of control of comfort that hints at the existence of a kind of bioclimatic regionalism.

the results of their experience. The work was lead in different areas, both academic and professional, and on many occasions you are given the opportunity of multidisciplinary work/observation. The research group has been structured according to 3 operative lines, each of which with a strong interdependent relationship than the other. These have become points of the station from which to observe the projects of others and their own, which allowed to have on the table simultaneously a comprehensive set of documents (texts, drawings, etc.), Asking them a unique contribution to the questions raised by the research.

1 – Building a timeline of exemplary examples. To observe the history of the design of spaces for learning, especially meditating on a selected sample (best cases): I think to projects or achievements of school buildings by Hans Scharoun, Richard Neutra, Herman Hertzberger, Aldo van Eyck, Arne Jacobsen, and many others, all examples exemplary that, from time to time, on the basis of the great educational projects by J. Heinrich Pestalozzi, Friedrich Froebel, Maria Montessori, Rudolf Steiner, seem to leave out with absolute clarity an attitude towards the issues of control of comfort level mainly in terms of air and light quality that hints at the existence of a kind of bioclimatic regionalism. This common attitude or at least the common purpose underlying all these projects show a common effort to combine the architectural and constructively solutions with the requirements of environmental comfort and energy savings, enhancing both the technical and formal local repertoire (tradition / innovation) and the intrinsic potential of the place (energy-providing geographies). From this, it seems that you can infer that the paradigms or rather the part of them 17


male locale (tradizione/innovazione) che le potenzialità intrinseche del luogo. Da ciò pare di poter dedurre che i paradigmi o meglio la parte degli stessi che caratterizzano la scienza che oggi chiamiamo sostenibilità, hanno da sempre fatto parte del processo di progettazione dell’edilizia scolastica. Si tratta dunque di osservare quelli che la letteratura disciplinare propone come i best cases appunto: progetti di edifici per spazi dell’apprendimento considerati esempi esemplari. La difficoltà principale riguarda la costruzione dei criteri di osservazione di progetti distribuiti su un’asse temporale assai lungo, circa 200 anni. La finalità di questa mossa è il rinvenimento e l’osservazione critica di quei dispositivi spaziali peculiari dell’architettura dell’edilizia scolastica, che rappresentano a loro volta l’espressione fisico morfologica degli adattamenti a situazioni climatiche specifiche o il tentativo di inseguire requisiti prestazionali degli ambienti progettati senza affidare il loro conseguimento a raffinatissime soluzioni tecnologiche. Da questo punto di vista individuare ambiti di osservazione relativi ad edifici realizzati o comunque progettati in situazioni climatiche estreme si è dimostrato di maggiore utilità. Si può immaginare di porre sullo sfondo della costruzione dei criteri di lettura e di schedatura dei best cases i documenti LEED Building Certification Rating Systems for School o quanto meno la struttura ed i contenuti delle checklist per le valutazioni previste dai sistemi di certificazione. Una ulteriore verifica circa l’efficacia del approccio proposto si potrà determinare per effetto dell’osservazione dei risultati di alcuni altri importanti lavori di ricerca prodotti in questi anni recenti in alcuni paesi europei (Inghilterra Building Schools for the Future – BSF, Portogallo Parque escolar) o altri negli Stati Uniti: si tratta di grandi programmi governativi per l’ammodernamento del parco degli edifici scolastici dei 18


I paradigmi o meglio la parte degli stessi che caratterizzano la scienza che oggi chiamiamo sostenibilità , hanno da sempre fatto parte del processo di progettazione dell’edilizia scolastica. The paradigms or rather the part of them that characterize the science we now call sustainability, have always been part of the design process of school.

that characterize the science we now call sustainability, have always been part of the design process of school. It is, therefore, to observe those that disciplinary literature proposes as the best cases: projects of building for learning spaces considered as exemplary examples. The main difficulty concerns the construction of observation criteria of projects spread over a board very long time, about 200 years. The purpose of this move is the discovery and observation of those critical space assets that are peculiar of the architecture for school building, that representa the physical expression of morphological adaptations to specific climatic situations or the attempt to chase performance requirements for the designed buildings without entrust their achievement in refined technological solutions. From this point of view to identify areas of observation relative to buildings made or otherwise designed in extreme climatic conditions has proved more useful. One can imagine to put in the background of the construction of the criteria of reading and cataloging of the best cases the documents Building Certification LEED Rating Systems for School or at least the structure and content of the checklist for the evaluation required by certification schemes. A further check on the effectiveness of the proposed approach can be determined as a consequence of the observation of the results of other important research works produced in these recent years in some European countries (UK: Building Schools for the Future – BSF, Portugal: Parque escolar) or more in the United States: they are big government programs for the modernization of school buildings in various countries, posing the paradigms of sustainability as backdrop of still working hypothesis. 19


vari paesi che pongono comunque sullo sfondo delle ipotesi di lavoro li paradigmi della sostenibilità.

2 – Progetto pedagogico: spazi dell’apprendimento Parallelamente a quanto appena descritto si tratta di osservare il rapporto tra gli spazi dell’apprendimento ed alcuni dei grandi progetti pedagogici che stanno ancora attraversando la storia dell’umanità (i metodi Montessoriani, Steineriani ecc.). Forse ancor più si ottiene se sullo sfondo di questa parte del lavoro si pone l’esito di un workshop tenutosi presso la CEFPI a Vancouver nel 1998, nel quale viene presentato un quadro sinottico relativo al cambiamento dei modelli pedagogici nel tempo lungo di 200 anni. Per la prima volta vengono associati ai modelli pedagogici alcuni modelli spaziali e ciò viene rappresentato in un quadro sinottico che noi potremmo implementare con un lavoro più chiaramente vocato all’osservazione dei caratteri spaziali dei differenti patterns. Alcune esperienze più recenti hanno prodotto ulteriori documenti che possono a loro volta rappresentare sfondi (Kenn Fisher Director, Learning Futures, Rubida Research Pty Ltd.: Linking pedagogy and space). L’obiettivo specifico di questa parte delle azioni di ricerca è rappresentato dalla definizione di nuovi layout funzionali complessivi e parziali con l’aspettativa di un progressivo conformarsi di nuove spazialità. La qualità e il ruolo dello spazio architettonico hanno raggiunto una posizione di rilevante interesse rispetto al tema della qualità dei servizi educativi. Si è oramai chiaramente percepito come la qualità di un servizio scolastico ed educativo dipenda anche dall’attenzione prestata alla strutturazione dell’ambiente di vita di bambini/e da parte degli adulti/e. Per facilitare questa “riconfigurabilità” in ambienti di vita è opportuno che l’edificio sia, in un certo grado, elastico, flessibile, manipolabile 20


Si è oramai chiaramente percepito come la qualità di un servizio scolastico ed educativo dipenda anche dall’attenzione prestata alla strutturazione dell’ambiente di vita dei bambini da parte degli adulti. It is now clearly perceived as the quality of a school service and education depends also by the attention given to the structuring of the living environment of children by adults.

2 - Project pedagogical: learning spaces In parallel to what described above, it is to observe the relationship between the spaces of learning and some of the great educational projects that still are in the history of mankind (the methods by Montessori, Steiner etc.). Perhaps even more outcomes, if you get in the background of this part of the work a workshop held at the CEFPI in Vancouver in 1998, in which it is presented an overview on the changes of pedagogical models in a long time of 200 years. For the first time models some spatial models are associated with pedagogical ones and this is represented in a synopsis that we could implement with our work more clearly suited to the observation of the spatial characters of the different patterns. Some recent experiences have produced additional documents that may in turn represent backgrounds (Kenn Fisher Director, Learning Futures, Rubida Research Pty Ltd.: Linking pedagogy and space). The specific objective of this part of research is the definition of new total or partial functional layout with the expectation of a gradual formation of new spatialities. The quality and the role of architectural space have reached a position of considerable interest to the issue of the quality of educational services. It is now clearly perceived as the quality of a school service and education depends also by the attention given to the structuring of the living environment of children by adults. To facilitate this “reconfigurability” in living spaces is appropriate that the building is, in a certain degree, elastic, flexible, manipulatable by teachers and children, avoiding experiences of dispersion and disorientation. It is important that the structural characteristics of the architectural space are understandable and readable for adults and for children, so that it can be easily turn it into an usable space from an educational point of view, a space where meetings, activities, experiences happen framed by an architectural conteiner that facilitates the 21


da parte dei docenti e bambini/e, evitando vissuti di dispersione e disorientamento. È importante che siano comprensibili e leggibili, per gli adulti e per i bambini, le caratteristiche strutturali dello spazio architettonico, affinché sia possibile agevolmente trasformarlo in uno spazio utilizzabile da un punto di vista educativo, uno spazio dove accadono incontri, attività, esperienze incorniciate da un contenitore architettonico che ne faciliti il dispiegamento. Nasce quindi la necessità di integrare le due visioni dello spazio: quella dell’architetto, che costruisce un contenitore agibile e fruibile e coerente in rapporto alle funzioni che in esso si svolgono (pertanto è necessario che chi progetta conosca la vita quotidiana che si svolge in una scuola dell’infanzia); quella degli insegnanti e dei pedagogisti che devono essere messi nelle condizioni di vivere lo spazio come risorsa e non come vincolo alle funzioni proprie della scuola.

3 – Verso nuove spazialità per l’insegnamento Si sono progressivamente costruiti alcuni grandi contenitori tematici dai quali attingere nuovi spunti e riflessioni per innovare la soluzione architettonica: Spazio, forma e flessibilità: un nuovo Layout (verso nuovi quadri normativi di riferimento) Autosufficienza energetica (ecoefficienza energetica, riduzione di sprechi e consumi) Qualità dell’aria e controllo della temperatura Qualità dell’illuminazione (naturale ed artificiale) Qualità dell’acustica e controllo del rumore Qualità dei materiali (durevolezza e requisiti prestazionali) 22


Si sono progressivamente costruiti alcuni grandi contenitori tematici dai quali attingere nuovi spunti e riflessioni per innovare la soluzione architettonica. We have gradually built some large thematic containers from which to draw new insights and reflections to innovate the architectural solution.

deployment. This raises the need to integrate the two visions of space: that of the architect, building a container accessible and usable and consistent in relation to the functions that take place in it (so those who design must know the daily life that takes place in a kindergarten); that teachers and educators who must be enabled to enjoy the space as a resource and not as a constraint to the function of the school.

3 - Towards new space for teaching We have gradually built some large thematic containers from which to draw new insights and reflections to innovate the architectural solution: Space, form and flexibility: a new layout (towards new reference regulatory frameworks) Energy self-sufficiency (energy eco-efficiency, reduction of waste and consumption) Air quality and temperature control Quality of light (natural and artificial) Quality of acoustics and noise control Material quality (durability and performance requirements)

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scuola superiore M. Fanno a Conegliano (TV) committente: Colle di Giano S.r.l.; progetto: Architer (Frate, Magnani, Paccone, Vincenti); cronologia: progetto realizzato dati: 1.125 alunni: 45 aule (2.530 mq), 9 laboratori (990 mq), Aula magna (315 mq ) biblioteca alunni (270 mq); costo: euro 6.000.000,00 Il progetto è parte del “Programma di recupero urbano via Vital, via Stadio” e prevede la realizzazione di un edificio scolastico in sostituzione di quello esistente. Il nuovo edificio si sviluppa su quattro livelli, il primo dei quali èposto a quota -1,25 rispetto al piano stradale. La quota rappresenta a tutti gli effetti il “piano terra” dell’edificio. Questa configurazione consente di costruire un dislivello tra gli spazi aperti della scuola dagli spazi pubblici immediatamente adiacenti. Il piano terra diviene quindi il luogo ideale ove collocare gli spazi ricreativi all’aperto della scuola in una condizione protetta. Particolare attenzione è stata posta all’orientamento degli spazi per la didattica: larga parte delle aule ha affaccio diretto su fronte nord per ottenere una illuminazione naturale diffusa; gli spazi didattici rivolti a sud sono invece arretrati rispetto al filo del fronte principale, per definire un rapporto mediato con gli spazi pubblici contigui. La mediazione/separazione dell’edificio rispetto agli affacci sugli spazi di via del Lavoro è realizzata attraverso uno spazio porticato a doppia e tripla altezza. Il portico diviene perciò elemento peculiare, da un lato condizionando il microclima del fabbricato, dall’altro configurando uno spazio ad uso collettivo e su cui affacciano larga parte degli spazi dei piani superiori dell’istituto. La biblioteca è separata dal corpo degli spazi didattici da una terrazza che diventa un ulteriore luogo di ritrovo all’aperto per gli studenti. L’aula magna si sviluppa su due livelli, e costruisce la “testa” ovest dell’edificio. Gli accessi alla sala sono stati progettati in modo da renderne possibile un utilizzo indipendente dalla scuola. Le aree esterne rappresentano l’accesso all’edificio ed al contempo i principali luoghi di ritrovo collettivo degli studenti. Le finiture delle parti esterne prevedono una pavimentazione con massello in calcestruzzo. I pendii verdi, di raccordo tra la quota pubblica e quella del piano terra, sono caratterizzati da una vegetazione ad arbusti autoctoni ornamentali per rafforzarne il ruolo di filtro rispetto all’esterno. 24


Lo spazio porticato a doppia e tripla altezza costituisce il dispositivo principale: condiziona il microclima del fabbricato e configura uno spazio ad uso collettivo su cui affaccia larga parte degli ambienti. The double and triple height arcade is the main facility: affects the microclimate of the building and set up a space for collective use on which overlooks a large part of the environments.

high school at Conegliano (TV) commissioned by: Colle di Giano S.r.l.; project: Architer (Frate, Magnani, Paccone, Vincenti); project status: completed; details: 1.125 pupils, 45 classrooms (2.530 Sq), 9 laboratories (990 Sq), Great Hall (315Sq), library (270 Sq). Cost: euros 6.000.000,00 The project is part of the “Programma di Recupero urbano via Vital, via Stadium” and involves the construction of a school building to replace the existing one. The new building is on four levels, the first of which is placed at a height of 1,25 at the road level. The level is in the facts the “ground floor” of the building. This configuration allows you to build a gap between the open spaces of the school from public spaces immediately adjacent. The ground floor becomes therefore the ideal place where to place the recreational space outside the school in a safe condition. Particular attention was paid to the orientation of the spaces for teaching: a large part of the classrooms have direct view on the northern front to get a widespread natural lighting; the educational spaces facing south are set back from the edge of the main front, to define a mediated relationship with the contiguous public spaces. Mediation / separation of the building in the front on Via del Lavoro is realized through a porch with double and triple height. The porch becomes this way a peculiar element, first affecting the microclimate of the building, on the other side setting up a space for collective use and onto which a large part of the space of the upper floors of the institute overlooks. The library is separated from the body of educational spaces by a terrace which becomes an additional outdoor hangout for students. The assembly hall is on two levels, and builds the western “head” of the building. The entrances to the hall were designed to make it possible its independent from school use. The outdoor areas are access to the building and at the same time the main collective hangouts of students. The finishes of the external parts provide a pavement with solid concrete. The green slopes, connecting the public level with the ground floor, are characterized by a vegetation with native ornamental shrubs to strengthen the role as filter towards the outside. 25


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sopra: planimetria generale; sotto: vista del corpo di accesso above: general plan; below: view of the entrance

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sopra: prospetti sud e nord; sotto: vista del portico above: southern and northern elevation; below: view of the porch

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sopra: sezione; sotto: vista del cortile interno above: section; below: view of inner courtyard

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sopra: sezione auditorium; sotto: vista interna auditorium above: section of the auditorium; below: view of the auditorium

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polo scolastico a Noventa Padovana (PD) committente: comune di Noventa; progetto: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; 2006 concorso (1° premio), 2013 fine lavori dati dimensionali: n.20 aule, palestra, per complessivi 14.440 mc; importo lavori: euro 3.677.000,00 Il nuovo Polo Scolastico di Noventa Padovana è l’esito di un concorso di progettazione indetto dall’Amministrazione Comunale nel 2006. Nel caso dell’area di intervento si sono immaginati dei luoghi di addensamento dei segni del paesaggio, in una contrapposizione mirata fra l’esistente ed il nuovo. Proponiamo di immaginare il plesso scolastico come un vero e proprio parco le cui regioni di confine e di relazione con la città esistente possano di volta in volta trovare una declinazione attenta con l’esistente. A Sud la fascia di rispetto lungo via Cellini viene interpretata come luogo di attestamento degli accessi alle attrezzature scolastiche e della palestra, quest’ultima collocata in modo da risultare potenzialmente rivolta anche ad utenze esterne. Con andamento est-ovest, si susseguono i corpi di fabbrica della mensa, delle aule didattiche e la manica delle aule speciali. Un corpo lineare si propone come limite dell’edificazione e unisce i quattro corpi di fabbrica con andamento nord/sud conformando, di volta in volta, differenti relazioni rispetto agli stessi. Trovano posto, in sequenza da ovest ad est: la centrale termica, gli uffici amministrativi, il grande atrio di ingresso alla scuola elementare, la biblioteca, il corpo di servizio alla palestra. La profondità degli spazi serventi delle aule didattiche è scandita dai blocchi colorati dei bagni, ognuno dei quali abbinato ad un patio a doppia altezza. L’alberatura definisce volumi complementari all’edificato: “stanze da frutta” individuano aree d’ombra all’esterno e quinte prospettiche all’interno degli ambienti della mensa e delle aule; il perimetro del lotto è segnato da filari di carpini bianchi: in forma naturale in corrispondenza dei parcheggi a bordo strada, in forma piramidata lungo il confine ad est. Il sistema dell’alberatura si chiude con un bosco di frassini accompagnati da bassi cespugli di noccioli, delimitato lungo via marco Polo da un muro verde di pioppi cipressini. La modellazione del terreno è stata utilizzata in modo più forte ed evidente per l’ambito inedificabile a ridosso di via Marconi: uno spazio di relazione con il grande mall alberato, che a sua volta reinterpreta il senso ed il ruolo della permanenza del collegamento fra villa Giustiniani-De Chantal ed il canale Piovego, che dovrebbe a sua volta ambire a diventare uno spazio pubblico ciclo-pedonale di rilevanti dimensioni in grado di ristrutturare relazioni oggi indebolite. 32


Si è immaginato il plesso scolastico come un vero e proprio parco le cui regioni di confine e di relazione con la città esistente possano di volta in volta trovare una declinazione attenta con l’esistente. It is envisioned the school complex as a real park, whose border regions and relationship with the existing city may, from time to time, find a declination careful with the existing.

school campus at Noventa Padovana (PD) commissioned by: comune di Noventa; project: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; 2006 competition (1st prize), 2013 completed; details: 20 classrooms, gymnasium, 14.440 cbm; cost: euro 3.677.000,00 The new School Campus at Noventa Padovana is the result of a design competition held by the City Council in 2006. In the case of the intervention are, we have imagined places to densificate the signs of the landscape, in a targeted contrast between the existing and the new. We propose to imagine the school complex as a real park whose border regions and those in relationship with the city may from time to time find a careful declination with the existing. On the south the buffer zone along Via Cellini is interpreted as a place where to place the access to school facilities and gym, laying here as potentially addressed also to external users. Along the east-west axis, the buildings of the cafeteria, of the classrooms and that conteining special classrooms follow each other. A linear body is proposed as limit of building and combines the four buildings with north / south disposition, conforming different relationships, from time to time. In sequence from west to east, you can find: the thermal power plant, the administrative offices, a large entrance hall to the elementary school, the library, the building at the service to the gym. The depth of the spaces at the service to the classrooms is marked by colored blocks of bathrooms, each coupled to a double height patio. The masting defines volumes complementary to the buildings: “fruit rooms” identify shadow areas and perspective wings within the spaces of the cafeteria and classrooms; the perimeter of the lot is marked by rows of hornbeams: in natural form at the parking on the roadside, in pyramidal shape along the border to the east. The system of masting ends with a forest of ash accompanied by low bushes of hazel, bordered along via Marco Polo by a green wall of poplars. Terrain modeling was used in a more strong and clear way for the coveted Guaranteed field close to Via Marconi: a space of relationship with the big mall with trees, that in turn interprets the meaning and the role of the permanence of the link between villa Giustiniani-De Chantal and channel Piovego, and that in turn should aspire to become a wide public cycle-pedestrian space, able to restructure relations weakened nowaday. 33


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sopra: planimetria generale; sotto: la maquette above: general plan; below: the model

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a sinistra: assonometria d’insieme del progetto di concorso; sopra: vista dall’asse di distribuzione centrale; sotto: la sezione longitudinale come dispositivo di controllo degli spazi esterni left: isometric view of the competition project; above: general view of the central distribution axis; below: longitudinal section as device to control external spaces

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a sinistra: il patio a doppia altezza tra i blocchi-bagno; sopra: l’ingresso, particolare della palestra; sotto: prospetto est left: the double height patio among the toilets blocks; above: the entrance, detail of the gymnasium;

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scuola di infanzia a Prato committente: comune di Prato; progetto: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; 2010 concorso (1° premio), 2011 esecutivo dati dimensionali: 6 sezioni, 4.800 mc; importo lavori: euro 1.967.000,00 II progetto, redatto su incarico del comune di Prato a seguito di un concorso internazionale, rappresenta l’occasione di dare chiara espressione alla relazione tra il sistema del verde che si apre verso il fiume, originando un grande luogo del loisir, e l’asse stradale di Viale Montegrappa, veicolo di relazioni fra questa parte di città ed i sistemi urbani più consolidati delle aree centrali. La giacitura dei corpi di fabbrica a pianta rettangolare allungata, accostati in una sequenza paratattica semplice, configura un edificio chiaramente orientato, con fronti caratterizzate dagli accessi collegati ai percorsi del parco ed altri fronti affacciate sui giardini di pertinenza. I giardini restano individuati da un recinto che si forma per effetto del prolungamento di alcuni dei muri d’ambito degli edifici stessi, esprimendo con grande forza ed evidenza la continuità tra spazi interni ed esterni. I volumi si ricompongono sotto la grande copertura a falde inclinate continue lasciando così esprimere le peculiarità delle singole parti senza rinunciare all’unitarietà della soluzione figurativa. I due volumi dedicati alle attività didattiche sono giuntati da un volume articolato che si costituisce di tutti gli ambiti di servizio e della distribuzione. La struttura delle pareti è composta da un telaio portante e da un rivestimento di irrigidimento in lastre in gessofibra. Il telaio portante è costituito da montanti e correnti in legno d’abete massiccio ad essiccazione controllata di sezione mm 60x160. Negli spazi liberi dei telai, per l’intero spessore della parete (mm 160) vengono inseriti pannelli coibenti in canapa. Tale sistema costruttivo a telaio, coerente con l’impostazione modulare del progetto, rende possibile un notevole risparmio energetico, consente una maggiore velocità di realizzazione ed una forte integrazione tra il progetto architettonico ed il progetto delle strutture e degli impianti. Dalle coperture ed in generale dalle aree esterne, l’acqua piovana è recuperata, immessa nel sistema dei percorsi idrici interni all’area e successivamente riutilizzata. 40


Il progetto esprime una decisa continuità tra interno ed esterno; i differenti spazi sono ricomposti dalla copertura a falde inclinate, evidenziando le peculiarità delle singole parti senza rinunciare all’unitarietà della soluzione figurativa. The project expresses a strong continuity between inside and outside; the different spaces are composed from a gable roof, highlighting the features of the individual parts without sacrificing the unity of the figurative solution.

kindergarten at Prato commissioned by: comune di Prato; project: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; 2010 competition (1st prize), 2011 working drawings,details: 6 classrooms, 4.800 cbm; cost: euro 1.967.000,00 The project, designed on commission of the town of Prato as a result of an international competition, is the opportunity to give clear expression to the relationship between the system of green which opens towards the river, creating a great place of leisure, and the axis road Viale Montegrappa, way to put in relationship this part of the city and the more established urban systems of the central areas. The arrangement of buildings with elongated rectangular plan, put together in a simple paratactic sequence, configures a building clearly oriented, with fronts characterized by accesses connected to the paths in the park and other fronts overlooking the pertaining gardens. The gardens are identified by a fence that is formed as a result of the extension of some of the walls of the scope of the buildings themselves, expressing with great force and evidence the continuity between interior and exterior spaces. The volumes are recomposed under the continuous pitched roof, letting the peculiarities of the individual parts express without sacrificing the unity of the solution figurative. The two volumes dedicated to the educational activities are linked by an articulated volume constitutes in all areas of service and distribution. The structure of the walls is composed of a supporting frame and a stiffening cover in plates of plaster fiber. The frame is made up of uprights and beams made of drying-controlled massive pine with a section of 60x160 mm. In the free spaces of the frames, for the whole thickness of the wall (160 mm) are inserted insulating panels in hemp. This frame construction system, consistent with the approach of the modular design, enables significant energy savings, allows a faster implementation and a strong integration between the architectural design and the design of structures and facilities. From the convers and in general from outside areas, rainwater is recovered, placed in the system of water trails within the area and then reused. 41


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sopra: planimetria generale; sotto: vista dal parco above: general plan; below: view from the park

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a sinistra: assonometria d’insieme; sopra: vista dall’asse di distribuzione centrale; sotto: la sezione longitudinale come dispositivo di controllo degli spazi esterni left: isometric view above: view of the central distribution axis below: the longitudinal section as device to control the external space

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a sinistra: prospetti; sopra: vista d’insieme della maquette; sotto: progetto esecutivo, la sezione trasversale left: elevations; above: general view of the model; below: executive project, cross section

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scuola elementare e media a Casirate d’Adda (BG) committente: comune di Casirate d’Adda (BG); progetto: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; cronologia: 2006 concorso (2° premio); dati dimensionali: volume 9.200 mc; importo lavori: euro 2.092.000,00 Dall’osservazione delle modalità insediative dell’abitato storico prende spunto il posizionamento della parte di nuova edificazione, che si attesta con giacitura parallela all’andamento di via Kennedy; sulla strada un fronte continuo e chiuso si configura come la vera e propria recinzione dell’ambito scolastico. Il nuovo edificio colloca gli spazi della distribuzione uno sopra l’altro con affaccio sul fronte strada , “specializzando” invece il fronte verso il giardino interno all’affaccio degli spazi per la didattica. L’ edificio esprime una doppia articolazione sulle testate: ad est la Palestra, ad ovest l’Aula Polifunzionale. La scelta di semi-incassare sotto il piano di campagna alcune attività consente di non superare l’altezza complessiva di due piani fuori terra e di utilizzare le attrezzature sportive coperte come ambito di relazione, vero e proprio collegamento tra i due corpi scolastici. Il sedime dell’Aula Polifunzionale ruota rispetto all’asse longitudinale del corpo contenente le Aule per la didattica, a cercare le geometrie del centro storico sulla prosecuzione di via Kennedy. Risulta così sottolineato l’accesso alle pertinenze scolastiche dal sistema di spazi alberati formato da Viale Rimembranze ed il primo tratto di via Bergamina. Questa “T” di spazio pubblico rappresenta la naturale relazione col sistema degli spazi centrali spingendosi fino a Piazza Giovanni XXIII. Le parti contro terra si realizzano con muri e solette in calcestruzzo armato, per le parti aeree è previsto l’utilizzo di un telaio misto: parte ancora in calcestruzzo armato, parte in acciaio, con travi in spessore di solaio. Per quanto riguarda la parte basamentale dell’edificio, è previsto un rivestimento su parete ventilata in Ceppo di Grè che nella testata ovest su Viale Rimembranze sale fino a rivestire l’edificio per l’intera altezza.Sulla facciata Sud del nuovo edifico trovano posto, integrati ai serramenti in un sistema di facciata continua, circa 300 mq di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. 48


La scelta di semi-incassare alcune attività consente di non superare l’altezza complessiva di due piani fuori terra e di utilizzare le attrezzature sportive coperte come ambito di relazione, vero e proprio collegamento tra i due corpi scolastici. The choice of some semi-subgrade stories is not to exceed the overall height of two floors over ground, and use the covered space of the exercise equipment as the scope of social life, a real connection between the two bodies.

primary and secondary school at Casirate d’Adda (BG) commissioned by: comune di Casirate d’Adda (BG); project: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; cronologia: 2006 competition (2nd prize); details: 9.200 cbm; cost: euro 2.092.000,00 The observation of the settlement mode of the historical quarter inspired the positioning of the new building, which lies parallel to Via Kennedy: on the road, a closed and continuous front itself assume the role of the real fence of the school ambit. The new building puts distribution spaces one on the other facing the font toward the route, “specializing” the front towards the inner garden as overlooking spaces for teaching. The building expresses a double articulation on the heads: to the east the gym, to the west the multipurpose hall. The choice of partial embedment of some activities under the ground level, let not to exceed the overall height of two floors and use the covered sport equipments as space for the relationships, a real connection between the two school builindings. The plan of the multipurpose hall wheels in relationship to the longitudinal axis of the building containing the classrooms, to search for the geometries of the old town on the continuation of Via Kennedy. It thus underlined the access to school system from the system of masting spaces, consisting of the areas of via Rimembranze and the first section of the via Bergamina. This “T” of public space is a natural relationship with the system of central spaces pushing to Piazza Giovanni XXIII. The parts underground are made with reinforced concrete walls and slabs, for the aerial parts a mixed frame is designed to be used: part again in reinforced concrete, steel part, with beams as thick as the slab. With regard to the base section of the building, there is provided a coating on ventilated wall in ceppo di Grè that in the west head on Viale Rimembranze goes up to cover the building for the full height. On the south façade of the new building about 300 square meters of photovoltaic panels to produce electricity are placed and integrated into a system of curtain wall. 49


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a sinistra: assonometria d’insieme; sopra: profili sotto: vista spazio di distribuzione; dettaglio spazio di distribuzione e facciata continua left: view of the distribution space; isonometric view above: elevations; below: detail of the space of distribution and curtain wall

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scuola d’infanzia ed elementare ad Albino (BG) committente: comune di Albino (BG); progetto: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; cronologia: 2009 concorso dati dimensionali: volume 20.500 mc; importo lavori: euro 6.118.000,00 All’area di progetto è stata riconosciuta la valenza di ambito di connessone tra un doppio sistema di spazi aperti di grande scala quali il Parco dell’Albina verso Nord e l’ambito fluviale del fiume Serio verso Sud. Un ruolo determinante è giocato dalla presenza della asse di via IV Novembre, elemento attorno al quale già oggi si addensano una sequenza di materiali urbani: il Cimitero, l’ex Monastero, un boschetto, il recinto della Scuola Media e la chiesa di S.Pietro. Questo ruolo di elemento gerarchico principale viene confermato e rafforzato dalla scelta di impianto che si potrebbe definire di “recinti nel recinto”. Il programma per la scuola elementare si sviluppa nell’ambito ad Est dell’area di intervento. Un corpo alto un piano, incassato nel terreno rispetto alla quota attuale di via IV Novembre, collega gli spazi delle aule agli spazi di refezione, ed affaccia verso sud con una sequenza di spazi laboratorio e la sezione potenziata per gli scolari diversamente abili. Le parti contro terra sono da realizzarsi con muri e solette in calcestruzzo armato; per le parti aeree è previsto l’utilizzo di tecnologie stratificate a secco (montanti e correnti in legno d’abete di sezione mm 60×160).Per quanto riguarda le caratteristiche degli spazi per l’educazione fisica e sportiva, si prevede l’estroversione del servizio. In un terzo corpo con andamento Nord-Sud, in un ambito affacciato verso le pertinenze della chiesa di S.Pietro, trovano posto la Mensa ed i suoi servizi. La sala refettorio risulta collegata alla scuola elementare attraverso un elemento di distribuzione Est-Ovest ed affaccia anche verso ovest sul Giardino Ecologico con uno spazio didattico attrezzato per educare i piccoli alla raccolta differenziata e a prendere visione delle tecnologie per la sostenibilità (bio-fitodepurazione, ciclo dell’acqua). Si è ritenuto di disporre la previsione per la parte di layout funzionale relativo alla scuola materna nell’ambito più ad Nord ovest. Il progetto prevede la riorganizzazione degli spazi aperti secondo un ridisegno che ne esprima una più chiara integrazione con gli edifici ma anche che favorisca la semplice possibilità di evitare interferenze fra gruppi di scolari di differente grado. 54


L’area è intesa come ambito di connessione entro un sistema di spazi aperti. L’asse pedonale che l’attraversa, elemento gerarchico principale, viene rafforzato dalla scelta di impianto che si potrebbe definire di “recinti nel recinto”. The area is meant as the connection within a system of open spaces. The pedestrian axis running through it, the main hierarchical element, is reinforced by the choice of system that could be called “fences in the fence”.

kindergarten and primary school at Albino (BG) commssioned by: comune di Albino (BG); project: Frate, Andriolo, Rossi, Magnani, Paccone, Vincenti; 2009 competition details: 20.500 cbm; cost: euro 6.118.000,00 The project area has been recognized as field to connect a double system of large scale open spaces, such as the Parco dell’Albina towards north and Serio river to the south. A crucial role is played by the presence of the axis of Via IV Novembre, element around which already a sequence of urban materials gather: the cemetery, the former Monastery, a grove, the fence of the secondary school and the church of S. Pietro. This role of main hierarchical element is confirmed and reinforced by the choice of a system that could be called “fences in the fence”. The program for the primary school is developed within the eastern parte of the area. A single storey body, recessed into the ground if compared to the actual level of Via IV Novembre, connects the spaces of the classrooms to the spaces of school canteen, and south-facing with a sequence of laboratory spaces and section enhanced for scholars with disabilities. The underground parts are made with reinforced concrete walls and slabs; for the aerial parts, stratified dry technologies are designed to be used (uprights and beams of fir wood with section of 60 mm × 160). Regarding the characteristics of the spaces for physical education and sports, we expect to extend the service outside. The canteen and its services are placed in a third body lying on north-south axis, in an area facing toward the appurtenances of the church of S. Pietro. The refectory is tied to the elementary school through a distribution element on the east-west axis and also faces west on Ecological Garden, with an educational space equipped to educate children to the separate wastes and to inspection technologies for sustainability (bio-constructed wetlands, cycle water). We considered to have the provision for the part of functional layout for the kindergarten more in the north-west. The project involves the reorganization of open spaces according to a redesign that expresses a clearer integration with the buildings, and provide simple ways to avoid interference among groups of pupils of different age. 55


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collegamento loc. tecnico scuola media

collegamento loc. tecnico scuola materna

collegamento loc. tecnico dir. didattica

aula insegnanti

sez. potenziata h. grave

centro cottura

scuola elementare

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corpo attivitĂ speciali

spazi per l'educazione fisica


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a sinistra: assonometria d’insieme; sopra: vista spazi didattici scuola elementare; vista aula didattica scuola d’infanzia sotto: dettaglio tetto giardino spazi didattici scuola elementare; dettaglio aula didattica scuola materna left: isonometric view above: view of the educational spaces in the primary school; view of the educational room in the nursery school; below: detail of the roof garden of the educational spaces of the primary school; detail of the educational room in the kindergarten

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scuola elementare a Berlingo (BS) ente banditore: comune di Berlingo; progetto: A. Andriolo, N. Rossi, M. Frate, L. Sternini; cronologia: 2010 concorso E’ parso opportuno immaginare un luogo di addensamento dei segni del paesaggio, in una contrapposizione mirata fra l’esistente ed il nuovo. L’ambito di intervento offre un’opportunità di completamento del sistema delle attrezzature collettive, attestate lungo un asse ortogonale rispetto allo sviluppo lineare del Borgo Antico di Berlingo. Proponiamo dunque di concepire il plesso scolastico non come interruzione, ma al contrario come vero e proprio componente di un parco, in grado cioè di declinare le relazioni con le differenti porzioni della città esistente verso le quali si rivolge. La decisione di mantenere tutti gli spazi su un unico livello appare la più indicata in funzione della creazione di un organismo flessibile e riconfigurabile. La scelta del sistema strutturale in legno, a fronte di molte opzioni alternative, è ricaduta su un sistema in grado di assicurare un montaggio agevole e attuabile in tempi rapidi, ma anche una facile interazione con futuri ampliamenti e una agevole disassemblabilità in caso di riduzione del programma funzionale. L’obiettivo progettuale principale, ai fini della sintesi tra progetto architettonico e caratteristiche tecnologico/impiantistiche, è la concezione di un edificio che sin dalle prime formulazioni integri accorgimenti morfologici volti al risparmio energetico e strategie di controllo climatico passivo, consentendo notevoli riduzioni delle dotazioni impiantistiche. In questo caso la conformazione e l’orientamento delle coperture favorisce l’installazione di campi solari fotovoltaici da abbinare all’impianto geotermico esistente. Date le scelte di natura tipologica, funzionale e costruttiva indirizzate verso un assetto aperto e implementabile per fasi successive, anche gli impianti sono caratterizzati da una natura riconfigurabile, sia nel senso di ampliamento delle reti di distribuzione in rapporto alla crescita dell’organismo edilizio, sia in termini di diversificazione delle tipologie impiantistiche nel tempo in funzione dei mutati requisiti del complesso scolastico. 60


L’obiettivo principale, ai fini della sintesi tra progetto architettonico e caratteristiche tecnologico/impiantistiche, è la concezione di un edificio che sin dalle prime formulazioni integri accorgimenti morfologici volti al risparmio energetico e strategie di controllo climatico. The main objective for the purpose of synthesis between architectural design and technological features / plant, is the conception of a building that, from the early formulations, integrates morphological measures aimed at saving energy and climate control strategies.

primary school at Berlingo (BS) commissioned by: comune di Berlingo; project: A. Andriolo, N. Rossi, M. Frate, L. Sternini; 2010 competition t seemed appropriate to imagine a place where to thicken the signs of the landscape, in a targeted contrast between existing and new. The scope offers an opportunity to complete the system of community facilities, attested along an axis perpendicular to the linear development in the old Berlingo. We propose, therefore, to conceive the school complex not as interruption, but rather as a real component of a park, able to decline the relationships with the different portions of the existing city to which it addresses. The decision to keep all spaces on one level is the most suitable in relation to the creation of a flexible and reconfigurable organism. The choice of the structural system in wood, among many alternative options, fell on a system capable of ensuring an easy and feasible in a short time mounting, but also an easy interaction with future extensions and easy disassembly in case of reduction of the functional program. The main design objective, for the synthesis between architectural features and technological / plant ones, is the conception from the early formulations of a building that integrates morphological measures aimed to save energy and passive climate control strategies, allowing significant reductions in plant equipment. In this case, the conformation and orientation of the covers facilitates the installation of photovoltaic solar fields to match existing geothermal plant. Given the choices around typological nature, functionality and construction, all directed towards an open and deployable for subsequent phases configuration, the systems are also characterized by a reconfigurable nature, both in the sense of expansion of the distribution network of the building in relation to growth, both in terms of diversification of the types of systems over time as a function of the changing requirements of the school complex. 61


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sopra: planimetria generale; sotto: vista dal parco above: general plan; below: view from the park

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asse dei servizi axis of the services

spazi per la didattica educational spaces

spazi estrovertibili extrovertible spaces

arredi fissi fixtures

sostenibilitĂ sustainability

simulazione illuminamento naturale con Ecotect simulation natural illuminance by Ecotect

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l’aula-tipo, con illuminazione naturale da nord e affaccio sul giardino pertinenziale classroom-type with natural northern light and facing the appurtenance garden

l’asse di distribuzione: una “learning street” the distribution axis: a “learning street”; below: sections;

sezioni significative sections

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scuola d’infanzia a Sirtori (LC) progetto: M. Frate, L. Sternini, S. Visentin, F. Bergianti, F. Lanza; 2012 concorso, premio “miglior spazio bambino” La trasformazione dell’ambito rappresenta dunque l’occasione di potenziare la relazione tra il plesso e il sistema della aree centrali del nucleo urbano più consolidato dove trovano posto altre importanti attrezzature collettive (Municipio, Servizi Postali ecc.) e dove il Piano prevede un’altra importante area di trasformazione (AdT3) a ridosso di Piazza Don Brioschi. La sezione trasversale (Nord-Sud) del nuovo insediamento nella porzione di spazio aperto tra i due edifici scolastici si configura come una risalita pedonale di potenziale uso pubblico che, senza interferire con le attività scolastiche, collega la quota di via Risorgimento con la sommità dell’isolato verso via Pineta. Al piede della risalita, in affaccio su via Risorgimento, si concetrano piccoli spazi, alcuni esistenti come l’aula per attività comuni della scuola primaria, altri di eventuale futura edificazione come lo spazio Bambini/Genitori immaginato come attuazione di un eventuale secondo stralcio a completamento dell’offerta delle attrezzature di uso scolastico. Questi locali, in funzione della loro collocazione e natura, possono all’occorenza essere facilmente “estrovertibili” ed aperti ad usi ed orari extrascolastici: rivolti pertanto alle necessità della collettività di Sirtori. Con lo stesso intendimento, in fregio alla risalita che taglia trasversalmente l’isolato scolastico e poi piega verso Ovest, si dislocano altre piccole attrezzature stavolta a cielo aperto: uno spazio gioco per i bimbi più piccoli, una coppia di playground rivolti ai ragazzi delle elementari ed infine uno spazio per piccoli spettacoli che rimodella il pendio verso via Pineta. Anche per la porzione edificata del nuovo insediamento è la sezione trasversale l’elemento mediante il quale si determinano e controllano i principali caratteri della soluzione architettonica. Una prima mossa è il risultato indiretto dello sbancamento di terreno previsto: il sostegno dello stesso è affidato ad un manufatto in calcestruzzo entro il quale trovano posto, in uno stretto e lungo volume, i principali spazi di servizio). Si determina così, attraverso la realizzazione di tale elemento di sostruzione del terreno, l’opportunità di stabilire una quota del piano di imposta delle sezioni didattiche in continuità con le quote su cui si attesta l’edificio della Scuola Primaria. 66


La sezione trasversale è l’elemento mediante il quale si determinano e controllano i principali caratteri della soluzione architettonica. The cross section is the element by which you determine and control the main character of the architectural solution.

kindergarten at Sirtori (LC) project: M. Frate, L. Sternini, S. Visentin, F. Bergianti, F. Lanza; 2012 competition, “best children space” The transformation of the scope is an opportunity to strengthen the relationship between the complex and the system of the central areas in the more consolidated urban core, where there are other important community facilities (Town Hall, post office, etc.) and where the Plan provides another important area in transformation close to Piazza Don Brioschi. The north-south cross section of the new settlement in the portion of open space between the two schools is set up as a pedestrian lift potentially available to public use, without interfering with school activities: it links the level of via Risorgimento with the top of the block towards Via Pineta. At the foot of the slope, in overlooking Via Risorgimento, small spaces are collected, some existing as the classroom for joint activities for the primary school, and others future building as the Children / Parents space, imagined as a possible implementation of the second stage to completion supply of equipment for school use. These spaces, depending on their location and nature, if the need arises can be easily opened for uses and times a part of the school, therefore directed to the needs of the community of Sirtori. With the same intention, on top of the slope that cuts across the school area and then bends to the west, are settled other small equipment, open-air in this case: a recreation area for younger children, a pair of playground for kids of primary school and finally a space for little shows that reshapes the slope towards Via Pineta. Even for the built part of the new settlement, the cross section is the element by which determine and control the main character of the architectural solution. A first move is the indirect result of the planned excavation of soil: the support of the same is assigned to a concrete component within which are placed, in a long narrow volume, the main service areas. This determines, through the realization of this element of the substructure of the land, the opportunity to create a level where the educational sections are placed in continuity with the levels on which the building of the Primary School stands. 67


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sopra: planimetria generale; sotto: vista dall’area gioco above: general plan; below: view from the playground

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a sinistra: assonometria d’insieme del progetto, layout funzionale; sopra: vista dall’aula-mensa, vista dell’aula-tipo; sotto: estroversione degli spazi esterni; left: isonometric view, functional layout; above: view of the refectory-classroom; view of the classroom-type below: extroversion of outer spaces

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riqualificazione di un asilo nido, Terni committente: Sviluppumbria; progetto: M. Frate, M. Pollani, L. Sternini, S. Visentin; cronologia: 2012 concorso, 1° premio Il progetto ha interpretato la lista degli interventi da eseguire sull’edificio esistente come occasione di revisione delle relazioni tra ambiti sostanzialmente già determinati. L’atteggiamento di fondo è stato quello di sfruttare anche la più piccola delle occasioni per aumentare: da un lato il livello di efficienza prestazionale dell’intero organismo edilizio, dall’altro di elevare il livello di comfort offerto ai piccoli utenti in ogni singolo ambiente. Si è trattato dunque di ereditare un layout sostanzialmente definito e strutturato ed attraverso piccole mosse migliorarne i caratteri fisico-morfologici, soprattutto in termini di relazioni fra ambiti: fra stanza e stanza o fra stanza e spazi aperti pertinenziali, inventando dispositivi spaziali capaci di rappresentare la soluzione sintetica di differenti problematiche. Non si è voluto rinunciare al riflettere sulla possibilità di riformulare le relazioni del piccolo edificio con il contesto urbano. In questo senso dal parcheggio attestato su via G. Rossini, verso ovest, si propone di riconfigurare il dispositivo di ingresso all’edificio mediante la costituzione un asse attrezzato che taglia longitudinalmente il giardino di pertinenza e che ha come recapito la bussola di ingresso che a sua volta separa/relaziona gli ambiti previsti per i divezzi da quelli previsti per i lattanti. L’obiettivo di rafforzare e chiarire le forme delle relazioni tra gli spazi rappresenta il tratto comune che connota le scelte di progetto: ciò si esprime nella scelta di immaginare l’insieme delle coperture come un grande dispositivo energifero atto, di volta in volta a collocare campi solari o a modulare la quantità di radiazione solare in ingresso. La copertura è dunque l’esito di un attento studio del modo più opportuno con cui la luce deve illuminare lo spazio. Il manufatto-tetto è stato concepita come una sorta di “lanterna” luminosa, capace di captare la radiazione solare in ogni momento della giornata, seguendo il movimento del sole e mediando l’ingresso della luce diretta attraverso l’articolazione delle sue superfici interne. 72


L’obiettivo di chiarire le forme delle relazioni tra gli spazi rappresenta il tratto comune che connota le scelte e trova espressione nella scelta di immaginare l’insieme delle coperture come un grande dispositivo energifero. The purpose to clarify the forms of relations between the spaces is the common trait that characterizes the choice, and finds expression in the choice to imagine the set of covers like a great energy device.

redevelopment of a nursery school at Terni commissioned by: Sviluppumbria; project: M. Frate, M. Pollani, L. Sternini, S. Visentin; : 2012 competition, 1st prize The project has interpreted the list of actions to be performed on the building as an opportunity to review the existing relations among areas essentially already determined. The basic attitude was to exploit even the smallest of chances to increase on one hand the level of performance efficiency of the entire building structure, on the other to raise the level of comfort provided to young users in each single room. It was therefore to inherit a layout substantially defined and structured and through small moves to improve the physical and morphological characters, especially in terms of relationships among areas: between one room and another or between one room and appurtenant open spaces, creating devices capable to represent the spatial synthetic solution to different problems. We did not want to give up to reflect on the possibility of reformulating the relationships of the small building with the urban context. In this sense the parking in Via G. Rossini, to the west, proposes to reconfigure the entrance to the building by setting up an equipped axis that cuts longitudinally the private garden and has as target the entrance door, that in turn separates / relates the areas for the weaned from those for infants. The aim to strengthen and clarify the forms of relations between the spaces is the common trait that characterizes the design choices: that is expressed in the choice to imagine the set of covers like a great producing-energy device, from time to time, ready to accomodate solar fields or to modulate the amount of solar radiation. Coverage is therefore the result of a careful study of the most appropriate way in which the light must illuminate the space. The artifact-roof has been conceived as a kind of light “lantern”, capable of capturing solar radiation at any time of the day, following the movement of the sun and mediating the entry of direct light through the articulation of its internal surfaces. 73


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sopra: planimetria generale; sotto: vista dal viale d’ingresso above: general plan; below: view of the entrance walkway

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a sinistra: assonometria d’insieme, layout funzionale; sopra: vista dello spazio polifunzionale; sotto: sezione costruttiva; left: isometric view, functional layout; above: view of the multifunctional space; below: constructive section

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ludoteca a Milano committente: comune di Milano; progetto: M. Frate, A. Andriolo, N. Rossi, D. Pellegrini; cronologia: 2014 concorso dati dimensionali: sup. 570 mq Il progetto immagina ogni ambito spaziale, si tratti di uno spazio aperto piuttosto che costruito, sostanziando la possibilità di continue nuove scoperte per i bambini che abiteranno e quindi indagheranno lo spazio. Riteniamo che sia indispensabile offrire stimoli determinando, attraverso gli strumenti dello spazio architettonico, variazioni dimensionali (largo/stretto, alto/basso), variazioni delle condizioni di illuminazione (chiaro/scuro, artificiale/naturale, calda/fredda). La nuova struttura assume il sistema dei percorsi del Giardino “La Biblioteca degli Alberi” come tracciati privilegiati di riferimento/relazione. Considerata la difficoltà di relazioni spaziali con l’intorno nei termini di scala e misura posti dai manufatti preesistenti, si è immaginato un edificio generato da un processo “non compositivo”, “non plastico”, in cui la matrice spaziale, una sorta di albero- pilastro-ombrello con 4 falde discendenti verso l’esterno, viene ripetuta più volte. Il paramento murario avvolge i lati nord, sud ed ovest e rimane aperto verso il parco ad est: l’edificio vuole idealmente rappresentare una sorta di “cristallizzazione” di uno dei boschi che costellano il Giardino. Il dispositivo di sezione, data la configurazione e la scelta di forometrie scientemente collocate, genera una forte selezione dei punti di vista. Il rapporto interno/esterno si determina per relazioni mirate: spezzando e selezionando i punti di vista, anzichè affidarsi ad operazioni di “maquillage verde” dell’immediato intorno dell’edificio. L’ambiente-tipo assume la misura del bambino e prevede uno sfondamento vetrato ed apribile verso l’esterno e verso l’alto; il “cielo” è costituito da controsoffittature fonoassorbenti che assecondano la rastremazione delle travi. Gli ambienti sono identificati da scritte in Braille lungo i corridoi e, per gli ipovedenti più piccoli, da “tacche” di materiali differenti al tatto. 78


L’edificio è generato da un processo “non plastico” in cui la matrice, una sorta di albero-pilastro-ombrello con 4 falde discendenti verso l’esterno, viene ripetuta più volte. Il rapporto con l’esterno si determina spezzando e selezionando i punti di vista. The building is generated by a “non-plastic” process, in which the matrix, a kind of tree-pillar-umbrella with 4 layers descendants to the outside, is repeated several times. The relationship with the outside is determined by breaking and selecting points of view.

toy library in Milano commissioned by: comune di Milano; project: M. Frate, A. Andriolo, N. Rossi, D. Pellegrini; 2014 competition details: 570 Sq The project envisions every area as an open space rather than built space, substantiating the possibility of constant new discoveries for children who will live and then investigate the space. We believe it is essential to offer stimuli by determining, through the tools of architectural space, dimensional changes (wide / narrow, high / low), changes in lighting conditions (light / dark, artificial / natural, hot / cold). The new structure takes on the system paths of the Garden “La Biblioteca degli Alberi” as privileged paths for reference / relationship. Acknowledging the difficulty of spatial relations with its surroundings, in terms of scale and masure posed by existing artifacts, we imagined a building generated by a process “not-compositional”, “non-plastic”, in which the spatial matrix, a kind of tree-pillar-umbrella with 4 layers descendants to the outside, is repeated several times. The wall surrounds the sides north, south and west and remains open to the park to the east: the building wants ideally represent a sort of “crystallization” of one of the forests that dot the Garden. The section, given the configuration and choice of perforated patterns placed with knowledge, is the device that generates a strong selection of points of view. The relationship internal / external causes targeted reports: breaking and selecting the points of view, rather than relying on operations of “green make-up” in the immediate proximity around the building. The room-type assumes the measure of the child and provides a glazed and openable breakthrough outwards and upwards; the “sky” is made of sound-absorbing ceilings that follow the taper of the beams. The rooms are identified by Braille writing down the corridors and, for visually impaired children, from “notches” in materials different to the touch. 79


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STRADA ACCESSO

+125,4

AL PODIO

+125,4

+125,4

edif

icio

ben

i sta

+125,4

bil

i

+125,4

are

ap

ozz

i em

ung

itori

+125,4 +126,5

+125,4

sopra: planimetria generale; sotto: sezione tipo above: general plan; below: section type

+129,1

+125,4

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sostenibilità campi solari

raccolta e riciclo acque meteoriche

sistema costruttivo prefabbricato in acciaio

dispositivo di diffusione luce naturale

soffitto fonoassorbente

spazio (compenetrazione interno ed esterno) cortili: boÎtes à miracle

spazi per attività ludiche

spazio di accesso struttura

spazio giardino recinzione in pali di cor-ten

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a sinistra: assonometria d’insieme; sopra: sezione trasversale tipo; sotto: vista spazi didattici al piano terra; vista spazi didattici al piano primo left: isonometric view above: cross section type; below: view of the educational spaces at the ground floor; view of the educational spaces at the first floor

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progetto off-site construction a Condino (TN) cliente: Provincia di Trento; progetto: M.Frate; cronologia: progetto realizzato; dati dimensionali: 4 classi; importo lavori: euro 700.000; importo della ricerca: euro 2.000.000 Il progetto del prototipo previsto dalla ricerca sugli “Spazi dell’apprendimento” è l’esito dello sforzo per dar luogo a una progettazione integrata, interazione fra i saperi degli soggetti coinvolti (CNR Ivalsa, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Strutturale dell’Università di Trento, FUB – Libera Università di Bolzano Facoltà di scienze e tecnologia) e la continua verifica con le competenza delle Aziende. Il lavoro si è sviluppato intorno ad alcuni temi ritenuti fondamentali: 1 - qualità fisico morfologica intesa come “insieme delle condizioni tipologiche e morfologiche” per garantire: la salvaguardia e la valorizzazione del contesto ambientale; l’adeguatezza degli spazi di relazione con il contesto prossimo (accesso all’edificio; area d’ingresso; atrio; parcheggio); l’ottenimento di un elevato livello di comfort nell’uso e percezione dell’ambiente tramite l’individuazione del rapporto tra utenti, operatori, spazio fisico, nella realizzazione delle loro attività. Dal ciò derivano le scelte della soluzione architettonica; la qualità della luce e dei criteri di illuminazione; il ruolo dei colori e le caratteristiche dei materiali; delle destinazioni d’uso degli spazi collettivi e delle aree esterne; dei criteri di arredo degli spazi. 2 - qualità eco-sistemica ovvero “l’insieme delle condizioni atte a realizzare nel tempo condizioni di benessere dell’abitare della città e in particolare all’interno degli edifici, nel rispetto degli ecosistemi preesistenti nell’ambiente e assicurando un risparmio nell’uso delle risorse naturali disponibili”, perseguita attraverso: l’utilizzo di materiali che non rilasciano sostanze volatili nocive; realizzati con lavorazioni a basso impatto ambientale, con processi energeticamente economici e con ridotto carico aggressivo verso l’ambiente (riflettendo non sul ciclo di vita del singolo materiale utilizzato ma dell’intero manufatto). 84


Il progetto definisce un prototipo, inteso come sintesi ed integrazione tra i saperi dei soggetti coinvolti. The project defines a prototype, intended as a synthesis and integration between knowledge of the subjects involved.

off-site construction prototype at Condino (TN) commissioned by: Provincia di Trento; project: M.Frate; project status: completed; 4 classrooms; cost: euro 700.000

The design of the prototype provided by research on “learning spaces” is the outcome of the attempt leading to an integrated design, interaction between the knowledge of the involved parties (CNR Ivalsa, Department of Mechanical and Structural Engineering, Università di Trento, FUB – Libera Università di Bolzano Faculty of Science and Technology) and the continuous monitoring with the responsibility of the Companies. The work was developed around some themes considered fundamental: 1 - physical-morphological quality as “set of conditions typological and morphological” to ensure: the preservation and enhancement of the environment; the adequacy of the spaces in relationship with the immediate context (access to the building, entrance area, lobby, parking); the obtainment of high level of convenience and perception of the environment through the identification of the relationship between users, operators, physical space, in the realization to their activities. From this, derive the choices of architectural solution; the quality of light and the criteria for lighting; the role of colors and characteristics of the materials; the intended use of public spaces and outdoor areas; the criteria for equipping spaces. 2 - eco-systemic quality or “the set of conditions to achieve over time comfort conditions of living in the city and especially inside buildings, in respect of existing ecosystems in the environment and ensuring a saving in the use of natural available resources“, pursued through: the use of materials that do not release harmful volatile substances; manufactured using low environmental impact, with economic and energy processes to reduce the aggressive load towards the environment (not reflecting on the life cycle of the individual used material but on that 85


In questo senso l ‘organizzazione ed il controllo del risparmio energetico risulta chiaramente influenzato dalle scelte relativa all’orientamento; dal controllo del flusso termico; dall’uso di materiali isolanti ad accumulo termico; dal controllo dell’irraggiamento solare. Allo stesso modo sono stati determinanti: il controllo della qualità dell’aria mediante lo studio dei modelli di distribuzione dell’aria, della ventilazione naturale, del benessere e della qualità termo igrometrica; il risparmio della risorsa energia tramite riduzione delle perdite di calore; il controllo dell’ombreggiamento; il controllo dell’illuminazione naturale; i sistemi di captazione attivi e passivi dell’energia solare; i sistemi di riscaldamento non convenzionali; morfologia, orientamento e distribuzione degli spazi. Infine, per la risorsa acqua: dispositivi per il recupero delle acque grigie; dispositivi per il recupero delle acque meteorologiche; ottimizzazione della distribuzione idrica. 3 - qualità delle fruizioni come “insieme delle condizioni che garantiscono un uso adeguato dell’organismo edilizio da parte degli utenti, con un particolare riguardo all’approfondimento delle questioni inerenti l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche e la sicurezza di utilizzazione” per quanto riguarda: l’area d’ingresso all’edificio; l’accesso all’edificio; i sistemi di collegamento verticale; gli arredi e finiture interne; i servizi igienici. Sono stai individuati spazi e percorsi accessibili secondo i vari tipi di disabilità o meglio diversabilità. La progettazione è stata inoltre informata ai seguenti criteri: - massima affidabilità, manutenibilità, durabilità, sostituibilità e compatibilità dei materiali e dei componenti; - massima qualità e standardizzazione dei componenti meccanici, elettrici ed idraulici; - semplicità nella distribuzione funzionale e riconoscibilità dei percorsi interni; - massima flessibilità degli spazi comuni interni; - massima economia della gestione dell’opera.

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of the entire structure). In this sense, the organization and the control of energy savings is clearly influenced by the choices related to orientation; by the control of heat flux; by the use of insulating or heat accumulating materials; by the control of solar radiation. Similarly were decisive: the control of air quality by studying the patterns of distribution, natural ventilation, the thermo-hygrometer comfort and quality; saving of energy resource by reducing heat loss; shading control; control of natural lighting; system of active and passive solar energy collectors; unconventional heating systems; morphology, orientation and distribution of space. Finally, the water resource: devices to recover of gray water; devices to recollect rain-water; optimization of water distribution. 3 - quality of fruition as “set of conditions that ensure appropriate use of the building by users, with particular regard to the issues deepening of and overcoming the elimination of architectural barriers and safety of use�, in regard to: the entrance area of the building; access to the building; the vertical connection systems; furniture and interior finishes; the toilets. They are identified spaces and accessible routes according to the various types of disability or better diversability. The design has also been informed of the following criteria: - Reliability, maintainability, durability, interchangeability and compatibility of materials and components; - Top quality and standardization of mechanical, electrical and plumbing components; - Simplicity in the functional distribution and recognition of the inside routes; - Flexibility of the interior common areas; - Maximum economy for the management of the building.

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sopra: planimetria generale; sotto: prospetto sud above: general plan; below: southern elevation

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a sinistra: assonometria aula; sopra: sezione trasversale; sotto: vista aula didattica left: isonometric view of a classroom; above: cross section; below: view of a classroom

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sopra: dettaglio sezione; sotto: particolare prospetto nord above: section of a detail; below: detail of the northern elevation

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sopra: dettaglio sezione; sotto: particolare prospetto sud above: section of a detail; below: detail of the southern elevation

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Progetti pubblicati / published projects “La scuola ecosostenibile a Noventa sarà presto realtà”. (EPolis, 14.11.2006) “Ampliamento di una scuola a Casirate d’Adda” (Architetti Lombardia, n.3-4, 2007) “212 progetti per due scuole” (Il giornale dell’architettura n.64, 2008) “GO CIVIC. Nuove scuole per la città delle culture” (Architetti n.8/9 2008) “Un giardino per ogni aula. Ecco i progetti delle nuove scuole” ( Il Tirreno, 13.6.2008 ) “Le scuole multietniche”. Due progetti d’eccellenza” (La Nazione,13.6.2008) - “Scuole materne all’avanguardia” (Il Corriere di Firenze, 14.6.2008) “Assegnate le scuole di Prato. Vincitori i gruppi guidati da Andrea Stipa e Architer” (Progetti&Concorsi”, 16.6.2008) “Riparliamo di scuole/Go Civic 2” (Abitare 26.5.2008) “GO CIVIC Announces Competition Winners” (Bustler - USA, 16.6.2008) “GO CIVIC. Nuove scuole per la città delle culture” Archiportale, 18.6.2008, “Go civic, un concorso che regala due nuove scuole materne a Prato” (ToscanaTV, 12.6.2008) “Go Civic. Presentati i vincitori del concorso” (Professione architetto, 20.6.2008) “Scuola per l’infanzia a Prato, Ponzano” (Europaconcorsi, 23.6.2008) “Go civic: new schools for the city of cultures” (Designboom -United Kingdom, 25.6.2008) “Scuola per l’infanzia a Ponzano” (Architetti n.1-2, 2009)

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