UN’OPPORTUNITA’ IMPRENDITORIALE
ANDRIOLO, ROSSI architetti Augusto Andriolo (Montecchio Maggiore,1974) e Nicola Rossi (Arzignano,1974) nel 2005 fondano lo studio Andriolo, Rossi architetti, consolidando una collaborazione iniziata durante il percorso ac-
Il tema degli investimenti in agricoltura è quanto mai attuale: il settore primario, nelle sue diverse
cademico. L’interesse per la dimensione territoriale e per l’indagine delle correlazioni tra paesaggio
sfaccettature, assume sempre maggiore importanza sia a livello territoriale che economico.
e architettura, manifestate durante gli anni di formazione universitaria, trovano ulteriori occasioni
Si parla oggi di agricoltura multifunzionale, intendendo con ciò quell’agricoltura che oltre ad as-
di approfondimento nella consulenza prestata per lo “Studio di inserimento delle opere mobili alle
solvere alla propria funzione primaria, ovvero la produzione di beni alimentari, è in grado di fornire
bocche lagunari” (progetto MO.S.E.) e per lo studio “Vicenza nel terzo millennio”, commissionato
servizi secondari, utili e indispensabili alla collettività.
dalla Provincia di Vicenza, nel ruolo di collaboratori alla didattica nell’ambito della Laurea Magistrale
Si evidenziano così ambiti di diversa potenzialità produttiva multifunzionale:
a g r i c o l t u r a a r c h i t e t t u r a p a e s a g g i o
- funzioni di gestione del paesaggio, degli habitat e della biodiversità; - gestione delle risorse idriche e dell’equilibrio idro-gelogico; - sicurezza e qualità dell’alimentazione; - mantenimento della vitalità e della identità sociale, con una particolare attenzione al tema della didattica e della agricoltura sociale; - potenzialità energetiche dirette ed indirette e chimica verde. Il concetto di agricoltura multifunzionale viene introdotto per la prima volta in occasione dell’Earth
via ripreso, sviluppato e amplificato, comprendendo misure di aiuto agli investimenti strutturali e infrastrutturali, fino alle più recenti misure di Finanziamento al Settore Primario rappresentate dal Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione Veneto, attraverso il quale vengono canalizzate le risorse europee sul territorio. Così il recente PSR 2014-2020 offre interessanti opportunità sia per gli investimenti che per l’inserimento di giovani in agricoltura. La Misura 4 - Investimenti in immobilizzazioni materiali - sostiene investimenti strutturali (ristrutturazione e ammodernamento di strutture agricolo-produttive) e dotazionali nelle aziende agricole
Si ricordano a riguardo i progetti per il Polo Scolastico di Noventa Padovana, per la scuola d’infanzia a Prato, per la nuova piazza e sede comunale a Quinto Vicentino e per lo stadio Filadelfia a Torino. Le occasioni professionali hanno consentito agli architetti di affrontare vari temi progettuali, evidenziando e consolidando una sostanziale continuità metodologica nell’attraversare scale e registri differenti. Tra questi, tramite la collaborazione con l’agronomo R. de Marchi, lo studio ha avuto
di carattere sia architettonico, sia paesaggistico.
dr. Roberto de Marchi via Donizetti,7 36100 Vicenza - Italia tel 0444.022515
ROBERTO DE MARCHI agronomo
m +39 335.6158566
Libero professionista, si occupa di progettazione del territorio, dalla piccola scala del giardino, alla
email: roberto@de marchi.pro
più ampia della pianificazione paesistica. Il tema delle risorse naturali (suolo, acqua, atmosfera,
www.demarchi.pro
biodiversità) è da sempre al centro del pensiero progettuale, fortemente legato a quello più ampio di Paesaggio. Nel 1987-89 è collaboratore a progetto alla Facoltà di Agraria di Padova, Dipar-
Nello stesso tempo la Misura 6 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese - incentiva la fase
andriolo,rossi
di avvio delle nuova impresa gestita dal giovane agricoltore (Primo Insediamento) e sostiene il
Augusto Andriolo, Nicola Rossi architetti
ricambio generazionale sviluppando contemporanee misure di finanziamento agli investimenti
via Donizetti,7 36100 Vicenza - Italia
per il miglioramento delle prestazioni produttive agricole; per la creazione e sviluppo della di-
tel 0444.022515
versificazione delle attività: sociali (attività legate alla agricoltura sociale e didattica), turistiche
m +39 347.0718098 (Andriolo) +39 338.6914426 (Rossi)
(sviluppo dell’ospitalità agrituristica), produttive (trasformazione dei prodotti), ambientali (cura e
email: info@andriolorossi.it
manutenzione di spazi non agricoli), energetiche.
www.andriolorossi.it
al fine di migliorare la redditività, favorire l’innovazione, migliorare l’efficenza energetica.
valso incarichi pubblici, premi e pubblicazioni.
occasione di misurarsi con la complessità e le risorse del territorio agricolo, attraverso interventi
Summit di Rio del 1992, per essere successivamente ripreso nell’ambito delle discussioni relative alla Politica Agricola Comune (PAC). Successivamente il concetto di multifunzionalità viene via
in Architettura per la Sostenibilità, nella partecipazione a concorsi di progettazione che hanno
timento di Agronomia e Coltivazioni Erbacee. Dal 1997 al 2000 ha partecipato ad un gruppo di riflessione della FAO (Food and Agricoltural Organization) su tema “agricoltura e uso del territorio nelle aree peri-urbane”, svolgendo una missione specifica in Bolivia quale consulente FAO per lo
dr. Roberto de Marchi agronomo
sviluppo rurale nei PVS. Dal 2004 al 2009, ha partecipato, in qualità di docente esperto, al corso di Pianificazione Territoriale, sul tema del Territorio aperto allo IUAV di Venezia, Facoltà di Architettura (Pianificazione Territoriale). Dal 2005 al 2009 è stato referente e coordinatore della Commissione
andriolo,rossi
Urbanistica della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali del Veneto.
architetti
Dal 2013, è responsabile agronomico della Fattoria Sociale “Il PomoDoro” a Bolzano Vicentino (VI).
EDIFICABILITA’, MIGLIORAMENTI FONDIARI, SISTEMAZIONI A VERDE
AGRICOLTURA, ARCHITETTURA, PAESAGGIO
Edificabilità - L’esperienza maturata dai professionisti consente loro di assicurare tutte le com-
Il carattere sempre più diffuso degli insediamenti urbani nella nostra Regione ha messo in luce, per
petenze necessarie alla fase di studio ed elaborazione del Piano Aziendale, alla fase progettuale,
differenza, la preziosità del paesaggio agrario e la necessità, per il suo presidio e la sua vitalità,
al reperimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera.
di tutelare il settore primario.
L’edificabilità in zona agricola è disciplinata dalla L.R. 11/2004 e s.m.i.. In particolare gli articoli
Coltivare la terra è cura e cultura; economia e custodia del paesaggio.
dal 43 al 50 definiscono le procedure, le modalità ed i documenti per la corretta gestione delle
Di più: coltivare è, o meglio dovrebbe essere, occasione per “produrre paesaggio”. Il territorio
attività relative alla richiesta di rilascio dei pareri sui Piani Aziendali. Per costruire residenze o
così come lo conosciamo è frutto del lavoro, della necessità di “addomesticare” il suolo; più
strutture agricolo-produttive in zona agricola è necessaria l’approvazione del Piano Aziendale
quest’opera è accorta, misurata, intelligente, più è in grado di generare forme e relazioni, cioè di
che deve essere presentato da un tecnico abilitato per conto di un’azienda agricola in possesso
essere percepita come paesaggio.
dei seguenti requisiti minimi:
La bellezza di un luogo non è un “di più”, un lusso, ma il riflesso di un ordine, della pertinenza
- iscrizione all’anagrafe regionale;
degli interventi che l’uomo attua su di esso.
- occupazione di almeno una unità lavorativa a tempo pieno regolarmente iscritta nei ruoli previ-
Allo stesso modo i vecchi casolari di campagna, costruiti senza velleità artistiche, sono indiscu-
denziali agricoli presso l’INPS;
tibilmente belli; la loro bellezza non risiede nell’appartenere a tempi lontani e nemmeno nella
- redditività minima (reddito aziendale superiore ad un “reddito soglia” fissato dalla Regione e
suggestione del “pittoresco”; risiede semmai nell’essere ben pensati, ben orientati, ben costruiti:
specifico a seconda della zona altimetrica e del tipo d’intervento).
estetica è adeguatezza.
Miglioramenti fondiari - Intendiamo quegli interventi di riqualificazione agricola e territoriale che portano a nuove sistemazioni idraulico-agrarie, soprattutto in ambito collinare, con la creazione o
fattoria didattica a Villaga: sopra, impianto; sotto, vista generale
sopra:miglioramento fondiario a Montebello, impianto; sotto, fattoria didattica, il tetto-giardino
Presentiamo qui alcune immagini che vorrebbero testimoniare un metodo di lavoro e ciò che intendiamo per fare paesaggio; siamo fermamente convinti che vi sia una continuità, sia di sguar-
il miglioramento delle coltivazioni arboree, quali vigneti, frutteti, oliveti o di complessi di orticoltura
do che di strumenti a disposizione, tra il controllo di uno spazio architettonico e, ad esempio, la
specializzata; l’impianto o il reimpianto di boschi.
modellazione tridimensionale di un suolo in un intervento di miglioramento fondiario.
In molti casi riguardano ambiti interessati da vincolo idrogeologico e/o forestale, sensibili dal punto
Pensiamo anche che, nonostante le politiche urbanistiche agiscano spesso nella convinzione
di vista ambientale: Rete Natura 2000, SIC, ZPS; vincolo paesaggistico ex D.Lgs. 22 gennaio 2004,
che per la valorizzazione del paesaggio sia necessario e sufficiente assicurare il “basso profilo”
n.42. L’attività professionale consiste nella elaborazione progettuale, nella successiva stesura della
degli interventi, il territorio agricolo sia un luogo fertile per fare architettura e paesaggio di qualità:
documentazione necessaria (V.Inc.A, Relazione Paesaggistica), nella assistenza amministrativa
si tratta di chiedersi di volta in volta se, perchè, dove e come modificare e costruire.
ed infine nella direzione dei lavori.
Perchè una copertura piana non potrebbe essere un grande giardino?; o una scarpata un luogo
Sistemazioni a verde - Comprendono tutti gli interventi di valenza paesaggistica, di fruizione e
da cui contemplare un particolare scenario?; oppure ancora, una stalla un edificio che qualifichi
qualificazione territoriale, di connessione tra aree a verde e con il territorio aperto. L’obiettivo è
un paesaggio?
quello di introdurre elementi di naturalità ove possibile.
Solo una stanca consuetudine permette di confondere l’ordinario con l’ovvio: alle spalle del banale
Gli interventi spaziano così dalla sistemazione di grandi parchi pubblici e privati, fino ai piccoli
si nasconde la possibilità di definire spazi che rendano interessante lo stare, l’abitare, il lavoro, il
giardini; dalla creazione di verde innovativo (pareti verticali, tetti verdi, allestimenti di interno), fino
riposo; in altre parole, il tempo.
al verde “tecnico” dei parcheggi inerbiti. Il tutto utilizzando un approccio architettonico, paesaggistico e valorizzando nuove tecniche e materiali.