Periodico dell’unione delle famiglie trentine all’estero - Nr 39 dicembre 2016

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N. 39 - DICEMBRE 2016

Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 NE/TN Tassa riscossa - Taxe perçue

ONLUS

Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 22 del 21/12/2012 Rivista quadrimestrale

LIE TRENTINE ALL’ESTERO PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIG

FAMIGLIE TrentinE GRAZIE A...


SOMMARIO

SOMMARIO IL SALUTO DELLA PRESIDENTE DEGLI AUGURI SPECIALI... ANNIVERSARI STORIA DELLA FAMIGLIA BROZ STORIA DI GABRIELA RAÍZES DE BENTO GONÇALVES DALL’ARGENTINA Famiglia Las Varillas Famiglia Rafaela Famiglia Resistencia Famiglia Timbò DALLA SVIZZERA CERCA PERSONE GASTRONOMIA DAL PARAGUAY Storia di Elisabetta Deavi CANZONE

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DIRETTORE RESPONSABILE Paola Zalla

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REDAZIONE

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Oskar Enrici

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Nara Deromedis Giancarlo Filoso Luana Perotto Giorgia Pezzi

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Osvaldo Tonina COLLABORATORI

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Silvana Bertona Ana Clara Ribeiro Sousa Patricia Lanzziano Broz Vito Agosti Leonardo Klock GRAFICA E STAMPA Grafiche Futura

COME DIVENTARE SOCI UFTE MODALITÀ DI TESSERAMENTO ANNO 2017 - Bonifico bancario di Euro 10,00 sul conto corrente intestato all’Associazione Unione Famiglie Trentine all’Estero - Onlus - Trento presso la Cassa Rurale di Trento sul seguente IBAN: IT42 M083 0401 8070 0000 7772 897 inviando poi la ricevuta tramite posta elettronica a: segreteria@famiglietrentine.org - Sottoscrizione tessera di Euro 10,00 presso gli uffici della Sede di Trento in Via S. Martino 33

DIRITTI SOCIO L’adesione, come previsto dall’art. 5 - soci ed adesioni - dà diritto al Socio di ricevere gratuitamente la nostra rivista, unitamente ad essere informato sulle eventuali iniziative e relative Assemblee, alle quali si potrà partecipare con diritto di voto. Inoltre, rappresenta anche una forma di sostegno economico per l’Associazione.

“Si ringraziano l’Archivio Ufficio Stampa della Provincia, Roberto Sebastiani-Consigliere dell’UFTE e Giancarlo Filoso-Vicepresidente UFTE per aver messo cortesemente a disposizione materiale fotografico. Si ringrazia altresì il dott. Giovanni Longu per la gentile collaborazione.”


IL SALUTO

IL SALUTO DELLA PRESIDENTE Grazie per essere sempre presenti e vicini alla nostra Associazione e saperne interpretare lo spirito con iniziative che lasciano senza parole. Mi riferisco in particolare alla proposta lanciata dal socio Ferruccio Bolognani, che sarà oggetto di approfondimento nelle pagine di questo numero del nostro giornalino. Ci state indicando la strada per consolidare le fondamenta dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero e creare i presupposti per rendere la nostra realtà associativa omologa al nostro tempo e capace di raccogliere le istanze dei discendenti che vogliano conoscere la terra dei loro avi. A tutti voi dico grazie per la pazienza. A tutti voi dico grazie di esserci. A tutti voi stringo idealmente la mano con la promessa di essere presente e attenta alle vostre sollecitazioni. Come rafforzativo di questo impegno nelle pagine successive troverete la lettera di auguri che vi abbiamo mandato lo scorso anno, rivista solo in pochissimi punti. In questa speciale occasione e con questa speciale formula si vuole rinnovare il patto stretto dalla sede madre di Trento con le Diramazioni che hanno raccolto/raccolgono tanti oriundi per condividere un comune sentire e costruire opportunità, soprattutto per le nuove generazioni. Quest’anno siete venuti in tanti a trovarci e a qualcuno siamo ri-

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a parte di tutto il Consiglio di Amministrazione auguro Buon Natale e Buon 2017 a tutti Voi, cari Presidenti delle nostre Famiglie, cari Soci, cari Consultori.

usciti a restituire la visita, come è accaduto con il nostro Vito Agosti felice di ospitarci all’annuale festa sociale organizzata dalla Famiglia Trentina di Solothurn. Un sentito grazie va alla Presidente della Famiglia Trentina di Las Varillas Alicia Mora de Tosolini e alle sorelle Norma e Susanna che sono state un pomeriggio intero nella sede dell’Unione, dove hanno raccontato storie di famiglia, parlato del loro padre che diceva di provenire da Cavedine e del famoso Mariano Dallapè, zio della sua bisnonna Clementina Berlanda, produttore di fisarmoniche. Poi ancora la bella festa alla Scuola primaria «Italo Calvino» di Vigo Meano che ha avuto come protagoniste la nostra Marcela Valler e la Famiglia Trentina di Rafaela per un emozionante incontro a distanza, possibile grazie alla collaborazione della cara maestra Marta Battistel ed al collega Sergio Oliver. Salutiamo con affetto anche il Signor Cleto Tamanini, originario di Vigolo Vattaro, venuto a trovarci dal Brasile su proposta del nostro caro presidente della Famiglia Trentina di Taiò Fiorello Zanella. A giugno abbiamo avuto il piacere di avere tra noi anche Zusana Ghisleni e il marito Paulo, amici della Famiglia Trentina di Florianopolis. A inizio autunno abbiamo avuto la felice sorpresa di ospitare nel-

la sede della nostra Associazione la presidente della Famiglia trentina del Paraguay Elisabetta Deavi che ha incontrato alcuni consiglieri e soci. Da sempre affezionatissima all’Unione ha portato l’attenzione sui temi che le stanno particolarmente a cuore: giovani, istruzione, università. Infine è stato per ben un mese in Italia lo storico collaboratore della nostra Associazione Oscar Lenzi e come sempre è venuto a trovarci, travolgendoci con la sua verve e la sua spinta propulsiva. Ci ha portato i saluti della nipote Gabriela che ci ha fatto visita a luglio in occasione degli interscambi giovanili ai quali ha partecipato con grande entusiasmo. Ciao Gabriela ti salutiamo con immenso piacere e porgiamo un affettuoso augurio di buone feste a tutti i ragazzi del programma degli Interscambi giovanili edizione 2017 ed in particolare ai partecipanti affiliati alle nostre Famiglie Hernando Arias Garollo, Jorge Bruno De Philippis, Diane Cristina Perini, Cesar Emilio Degadillo Enciso e Adriana Maria Costa Recalde. Di nuovo Buon Natale e Buon 2017 a tutti voi. La Presidente GIORGIA PEZZI

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AUGURI

DEGLI AUGURI SPECIALI Cari Presidenti delle Famiglie Trentine di Resistencia Margarita Bussolon, Puerto Tirol Gustavo Borchichi, Quitilipi Machagai Elido Avancini, Posadas Mirtha Luchini, Eldorado Quirino Asson, Reconquista/Avellaneda Maribel Moschen, Funes Libardi, Rafaela Juan Carlos Zanoni, Las Varillas Alicia Carmen Mora, Arroyito Rosa Bosetti, Luque e Calchin Rosa Perrone Bosetti, Villa Allende Carlos Bonvecchio, Farroupilha Eduardo Luis Slomp, Santo Antao Ineri Delci Copat, Florianopolis Joao Andreata De Souza, Joinville Nilton Dorval Uber, Benedito Novo Harry Dallabrida, Rio Dos Cedros-Timbò Dimas Nones, Rio Do Sul Edite Da Silva Klug, Taio Moacir Menestrina, Assuncion Elisabetta Deavi, Solothurn Vito Agosti, ancora una volta è arrivato Natale, festa che unisce e ci ricorda quanto sia importante condividere sogni, speranze, gioie e a volte difficoltà. Si conta di più e si è più forti, quando si sta insieme. Questo è lo spirito della nostra Associazione che, non a caso, anche nel nome porta la parola UNIONE e FAMIGLIA. Le distanze contano meno quando ci si parla e cercare di mettere a fuoco insieme scelte, obiettivi e strategie per il futuro. Capire, confrontandoci in ogni occasione, quali siano gli strumenti migliori per affrontare le sfide che i nuovi scenari internazionali pongono. La domanda è «come possiamo essere più vicini a voi? Come possiamo guardare insieme al futuro?». Le risposte sono arrivate da sole nel constatare l’intraprendenza di molti oriundi, persone in prima linea ogni giorno, capaci di creare opportunità, collegamenti solidi fra il nostro Trentino e i Paesi del mondo dove vivono i Trentini. Aiutateci, suggeriteci soluzioni e proposte. Dal confronto nascono grandi opportunità. Il Vostro prezioso supporto sarà un formidabile punto di partenza per impostare progetti di sviluppo che sapranno far crescere NOI e VOI. INSIEME! È con questo spirito di condivisione che a nome del Consiglio di Amministrazione Vi auguro Buon Natale e Buon Anno. Che sia per tutti un 2017 di SERENITÀ. La Presidente

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AUGURI

UNOS DESEOS ESPECIALES Queridos Presidentes de las Familias Trentinas, di Resistencia Margarita Bussolon, Puerto Tirol Gustavo Borchichi, Quitilipi Machagai Elido Avancini, Posadas Mirtha Luchini, Eldorado Quirino Asson, Reconquista/Avellaneda Maribel Moschen, Funes Libardi, Rafaela Juan Carlos Zanoni, Las Varillas Alicia Carmen Mora, Arroyito Rosa Bosetti, Luque e Calchin Rosa Perrone Bosetti, Villa Allende Carlos Bonvecchio, Farroupilha Eduardo Luis Slomp, Santo Antao Ineri Delci Copat, Florianopolis Joao Andreata De Souza, Joinville Nilton Dorval Uber, Benedito Novo Harry Dallabrida, Rio Dos Cedros-Timbò Dimas Nones, Rio Do Sul Edite Da Silva Klug, Taio Moacir Menestrina, Assuncion Elisabetta Deavi, Solothurn Vito Agosti, una vez más ha llegado la Navidad, fiesta que une y que hace recordar que tan importante es compartir sueños, esperanzas, alegrías y dificultades. Sé es más importante y sé es más fuerte cuando estamos unidos. Este es el espíritu de nuestra Asociación, que no por casualidad, también en el nombre lleva las palabras UNIÓN y FAMILIA. Las distancias cuentan menos cuando se habla y se busca focalizar juntos la mejor elección, objetivos y estrategias para el futuro. Comprender, apersonándose en cada ocasión, de cuáles son los mejores instrumentos para enfrentar los retos que colocan los nuevos escenarios internacionales. Las preguntas son “Cómo nos podemos acercar más a Ustedes? Cómo podemos ver el futuro juntos?”. Las respuestas llegaron por sí solas en reconocer el ingenio de muchos oriundos, personas en primera línea cada día, capaces de crear oportunidades, con vínculos sólidos entre nuestro Trentino y los países del mundo donde viven los Trentinos. Ayudándose, sugiriendo soluciones y propuestas. De esta relación nacen grandes oportunidades. Su valiosa ayuda será un formidable punto de partida para plantear proyectos de desarrollo que nos harán crecer a Ustedes y a nosotros JUNTOS! Y con este espíritu de compartir y en nombre del Consejo de Administración, les deseo una Feliz Navidad y un Buen Año Nuevo. Que sea para todos un 2017 de SERENIDAD. La Presidenta Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

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AUGURI

ALGUNS desejos especiais Queridos Presidentes di Resistencia Margarita Bussolon, Puerto Tirol Gustavo Borchichi, Quitilipi Machagai Elido Avancini, Posadas Mirtha Luchini, Eldorado Quirino Asson, Reconquista/Avellaneda Maribel Moschen, Funes Libardi, Rafaela Juan Carlos Zanoni, Las Varillas Alicia Carmen Mora, Arroyito Rosa Bosetti, Luque e Calchin Rosa Perrone Bosetti, Villa Allende Carlos Bonvecchio, Farroupilha Eduardo Luis Slomp, Santo Antao Ineri Delci Copat, Florianopolis Joao Andreata De Souza, Joinville Nilton Dorval Uber, Benedito Novo Harry Dallabrida, Rio Dos Cedros-Timbò Dimas Nones, Rio Do Sul Edite Da Silva Klug, Taio Moacir Menestrina, Assuncion Elisabetta Deavi, Solothurn Vito Agosti, mais uma vez chegou o Natal, uma festa que nos une e nos faz lembrar o quanto é importante compartilhar sonhos, esperanças, alegrias e muitas vezes momentos dificeis. Somos mais importantes e mais fortes quando estamos juntos. Este é o espírito da nossa Associação, que, não surpreendentemente, também em nome carrega a palavra UNIÃO e FAMILIA. Distâncias importam menos quando nos falamos e procuramos formular juntos escolhas, objectivos e estratégias para o futuro. Entender, comparando-nos em todas as oportunidades, quais são as melhores ferramentas para enfrentar os desafios que os novos cenários internacionais propõem. A questão é “Como podemos estar mais perto? Como podemos olhar juntos para o futuro?”. As respostas vieram sozinhas em reconhecer a desenvoltura de muitos nativos, as pessoas na linha de frente todos os dias, capazes de criar oportunidades, laços sólidos entre o nosso Trentino e os países do mundo onde vivem os Trentinos. Ajuda-nos, sugerir-nos soluções e propostas. Das comparaçoes nascem grandes oportunidades. Os seus valiosos apoios serão um ponto de partida excelente para a criação de projectos de desenvolvimento que faram crecer seja NòS que VòS. JUNTOS! É com este espírito de compartilhação que, em nome do Conselho de Administração desejo-lhes um Feliz Natal e Feliz Ano Novo. Que seja para todos um 2017 de muita serenidade. A Presidenta

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anniversari

ANNIVERSARI No s� l�� muert�� l�� �e en su dulce calma la paz disfrut� de la tumba fría, muert�� s� l�� �e tienen muerta el alma e vi��n todavía ... Alf�sina St��ni

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’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero di Trento ha ricordato il primo anniversario della scomparsa di una nostra cara Persona, del nostro Presidente che aveva ripreso in mano l’Associazione dopo un lun-

go periodo difficile e l’ha riportata in sella, in onore della propria storia e di chi essa rappresenta: Oliviero Vanzo. GRAZIE OLIVIERO!!! Ti ricordiamo sempre con tanto affetto e nostalgia.

ARIO

RS ANNIVE

UN PENSIERO AGL

I AMICI CHE CI HANNO LASCIATO...

SONO VENUTI A MANCARE ALL’AFFETTO DEI LORO CARI... FERNANDA CAPPELLETTI in KASWALDER

Ci ha lasciati per sempre la Signora Fernanda Cappelletti in Kaswalder. Veramente dispiaciuti per l’improvviso trapasso al sonno eterno della carissima amica e sostenitrice dell’UFTE, ci stringiamo affettuosamente al marito dottor Emilio, ai figli Christian, Walter e Mirko.

ROBERTO SUAREZ

L’11 agosto ci ha lasciato per sempre Roberto Suarez. Aveva formato parte del Coro Masculino San Vigilio della Famiglia Trentina di Rafaela. Le nostre condoglianze alla sua famiglia e ai suoi amici. Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

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STORIE...

LA STORIA DELLA FAMIGLIA BROZ

RACCO

NTATA

PATRIZIA BRO Z

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ualche mese fa abbiamo avuto la fortuna di incontrare una persona speciale, Patricia Lanzziano Broz. È nata subito una grande amicizia fra lei e l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero: è diventata nostra socia attiva e ci sostiene con grande generosità. È in Tren-

DA LANZZIANO

tino con la simpaticissima figlia Lina impegnata in un percorso universitario che le sta dando grande soddisfazione. Brave Patricia e Lina e grazie del vostro prezioso supporto. Patricia ci ha mandato la storia di una parte della sua famiglia. Le belle immagini inserite a corredo di

questa particolarissima storia di famiglia ci portano in un’altra parte del mondo per conoscere anche il quotidiano di Patricia. Un racconto emozionante, scritto in prima persona che molto volentieri pubblichiamo.

tuto sentire finalmente fra i muri le parole della Zia Corina Broz, raccontata con molta commozione nel libro di Daniela Stoffella (1993). Giá da alcuni anni il fratello maggiore Severino, lavora con altri di Obra in una fonderia del ferro in Belgio e, nel 1926, finito il militare, Virgilio decise di raggiungerlo. A volte nell’emigrazione si sono seguite anche vie meno note, é il caso della Colombia, dove per

sbaglio é arrivato mio nonno Virgilio Broz nel 1928, voleva andare in Columbia (Stati Uniti). Era stata lei, Corina, ad accompagnare Virgilio alla corriera. “L’era inverno, fredo, gh’era la neve. L’ho compagná col brasoloto (slittino) dai Zendri zó fin ala coriera. Aveva un vestito di cotone, gli scarponi ed una sciarpeta fatta a mano, Mi diceva: “Va´a casa che te ciapi fret!” Ma non ero capace di muovermi, forse

Quando trovai per caso la mia carissima cugina Margarita Bussolon, Presidente delle Famiglie Trentine a Resistencia in Argentina, mi ha messo in contattato con la sede Madre delle Famiglie Trentine a Trento. Il suo entusiasmo contagioso mi ha trasmesso il desiderio di far crescere nella comunitá la consapevolezza e la riconoscenza verso tanti emigranti che hanno contribuito allo sviluppo del Trentino anche nel luogo dove sono rimasti. Come quando un sogno a lungo inseguito alla fine si avvera, cosí il giorno in cui sono arrivata davanti alla casa di mio nonno Virgilio Broz a Obra di Vallarsa, mi sono sentita dentro tutta la gioia per questo primo traguardo raggiunto, ma anche tutta la responsbilitá per una realtà nuova, felice di camminare sulla strada fatta tante volte dai miei antenati. Aperta quella porta di casa ho po-

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STORIE...

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sentivo che non l’avrei piú rivisto.” Da quel momento la famiglia d´origine non ha piú saputo niente di lui. Nel 1960, quando ormai tutti lo pensavano morto, Virgilio ha scritto, si era sposato con la signora Ana Delgado ed aveva cinque figli e per descrivere la zona di Vetas Santander in cui abitava in una lettera scrisse: Guarda il Pasubio, io abito come sul Pasubio, con pecore e cavalli. Virgilio in Colombia ha fatto tante strutture per miniere d’oro, ha lavorato come cercatore d’oro, dormiva sulla miniera piú grande d’oro della Colombia che era sua, ma non ha guadagnato tanti soldi, perche l’oro non aveva il valore di adesso. Poco piú tardi Virgilio con la sua famiglia é stato costretto a trasferirsi a Bucaramanga, perché

ina Martin Lanzziano, 22 anni, frequenta il corso di Laurea Magistrale in Gestione delle Organizzazioni e del Territorio (GOT) presso il Diparti-

mento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli studi di Trento. Ha ottenuto una borsa di studio dalla Provincia Autonoma di Trento.

non sopportava piú l’altezza (3.350 m), e nel 1961 é morto di 59 anni, prima che nascesse il suo sesto figlio, Fabio.

Ho potuto toccare con mano quanto ha fatto mia mamma Dolly Broz per ricostruire la nostra cittadinanza tanto tempo fa con mio papá Emigdio Lanzziano anche lui italiano. Loro hanno conservato e trasmesso ai loro figli, emozioni, storie, racconti per recuperare quella cultura quell’identità “Trentina”. Ho poi capito che per noi emigrati questo recupero non é un fatto folcloristico, non é il soddisfacimento di una curiositá se pur legittima e positiva, ma é soprattutto la convinzione che conoscere l’origine, l’aver toccato con mano emozioni, problemi, anche drammi che costituiscono elementi fondamentali di un bagaglio che mi ha fatto crescere in questi luoghi dove si é costruita la vita.”

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DALL' ESTERO

LA MIA ESPERIENZA IN TRENTINO...

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scire dall’ordinario, dal conosciuto e vivere qualcosa completamente differente da ciò che immaginavo; una nuova esperienza in cui ho imparato molto in solo 21 giorni. Casa nuova, 10 paesi riuniti e persone meravigliose! Posti incredibili che non dimenticherò mai. Un “diverso” che è diventa-

COME È ST ATA LA MIA ESPERIENZA IN TRENTINO

to una esperienza unica con molti insegnamenti e buone storie da raccontare. Ho imparato, ho conosciuto le mie radici, nuove culture e costumi, ho fatto nuove amicizie e questo è molto gratificante. Alla fine, più che i ricordi indimenticabili, mai torniamo gli stessi dopo un’esperienza eccezionale nella nostra vita. Ci tra-

sformiamo e evolviamo in ogni apprendimento, in ogni contatto con lo straordinario. Non ci sono modi per poter trasmettere qualcosa che ha significato tanto in semplici parole. Posso solo dire che oggi è tutto nostalgia: nostalgia della famiglia che mi ha accolto, dei luoghi che ho conosciuto e principalmente nostalgia delle amicizie! La NOSTALGIA che doveva essere di qui è passata a essere di lì!!! Voglio ringraziare ogni persona che è stata presente in questa esperienza di vita. È stato incredibile e indimenticabile. Grazie per tutti i momenti, per tutti i sorrisi, questi sono i migliori dettagli che conserverò sempre con me. Infine lascio un pensiero che secondo me riassume lo scambio. GABRIELA CRISTINA LENZI RIO DOS CEDROS SANTA CATARINA - BRASILE

“Il val��e de�e c��e n� sta nel �mpo che durano, ma ne�’in�ns�à che accadano. ��r �esto ci s�o m��enti indimenticabili, c��e inspiegabili e pers�e inc��parabili”. Fernando ���oa


DALL' ESTERO

...la storia di GABRIELA

COMO FOI

MINHA

EXPERIÊNCIA NO TRENTINO

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air do comum, do conhecido e viver algo totalmente diferente do que imaginei; uma experiência inovadora, aonde aprendi muita coisa em apenas 21 dias. Casa nova, 10 países reunidos e pessoas maravilhosas! Lugares incríveis que jamais esquecerei. Um “diferente” que se tornou em uma experiência única com muitos aprendizados e boas histórias para contar. Aprendi, conheci minhas raízes, novas culturas e costumes, fiz novos amigos e isso é muito enriquecedor. Afinal, mais do que lembranças inesquecíveis, nunca voltamos o mesmo depois de uma experiência marcante em nossas vidas. Nos transformamos e evoluímos em cada aprendizado, em cada contato com o extraordinário. Não há meios de poder transfrir

algo que significou tanto em meras palavras. Simplesmente posso dizer que hoje é tudo saudade: saudade da família que me acolheu, saudade dos lugares que conheci e principalmente saudade das amizades! A SAUDADE que era para ser daqui passou a ser dali!!! Quero agradecer a cada pessoa que esteve presente nesta expe-

riência de vida. Foi incrível e inesquecível. Obrigado por todos os momentos, por todos os sorrisos, são esses os melhores detalhes que guardarei sempre comigo. Por fim deixo uma frase que para mim resume o intercâmbio. GABRIELA CRISTINA LENZI RIO DOS CEDROS SANTA CATARINA - BRASIL

“O val�� d� cois� não está no �mpo �e el� duram, m� na in�nsidade �e ac��cem. P�� i�o existem m��ent�� ines�ecí��is, cois� inexplicá��is e pe�o� inc��pará��is”. Fernando ���oa


DALL' ESTERO

RAiZES DE BENT L’evento “RAÍZES DE BENTO GONÇALVES” è un’iniziativa della Famiglia Trentina di Santo Antao, promossa a partire dal 2014, quando è stato simulato l’arrivo delle prime 20 famiglie di emigranti trentini al municipio di Bento Gonçalves. L’iniziativa all’epoca faceva parte del programma di commemorazioni che andava in scena a Natale nella Prefettura Municipale. Nel 2015 in occasione della seconda edizione dell’evento la rievocazione è stata dedicata alla distribuzione dei terreni agli emigranti arrivati in Sud America.

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Nel 2016 all’interno del programma del RAÍZES DE BENTO GONÇALVES sono stati celebrati i 126 anni di emancipazione del municipio. Gli eventi in calendario per questo speciale appuntamento hanno valorizzato l’aspetto culturale. Grande emozione ha suscitato lo spettacolo LA NUOVA VITA IN COMUNUTÀ PER L’EMIGRANTE TRENTINO E ITALIANO NELLA VILLA DONA ISABEL. Lo spettacolo ha riprodotto gli antichi “filòs”, incontro degli emigranti che chiacchieravano e cantavano nelle colonie vicine. In queste occasioni alcune perso-

ne decisero di costruire la Chiesa per pregare e trovarsi alla domenica. All’evento Raizes di Bento Gonçalves hanno partecipato attivamente su invito della Famiglia Trentina di Santo Antao, le comunità di Caminhos de Pedra, Vale dos Vinhedos. La manifestazione si è svolta nella Casa delle Arti della Città, il giorno 7 di ottobre del 2016 alle ore 20 con la presenza del Prefetto Municipale Guilherme Pasin e altre autorità con la presenza di un numeroso pubblico.


DALL' ESTERO

NTO GONcALVES

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DALL'ARGENTINA

DALL'ARGENTINA ANDRES BA

LDESSARI

NIPOTE DI ORIUNDI TRENTINI

VITTORIA E CIRILLO BALDESSARI

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ndres Baldessari è argentino anche se i suoi nonni paterni erano di San Lorenzo in Banale nel Trentino. Architetto di professione e pompiere volontario, attualmente è comandante dei vigili di Rafaela della provincia di Santa Fe. Dal 16 settembre fino al 2 ottobre ha avuto la possibilità di partecipare con altri 16 vigili del fuoco volontari, provenienti da diverse province argentine (Santa Fe, Buenos Aires, Cordoba e

La Pampa), al corso avanzato in caso di incendi strutturali e idrocarburi a Roma. Il corso è durato due settimane e ha avuto due fasi distinte: la prima settimana presso la Scuola di Formazione Operativa di Montelibretti dove si è avuta una formazione pratica in simulatori di fumo, incendio in casa, incendio e soccorso di persone in aereo, ecc... La seconda settimana, più teorica, ha avuto luogo al Cappanelle ed è stata dedicata interamente alle strut-

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bre 2016. Il suo impegno ora continua perché si è iscritta al corso di laurea di Psicologia Sociale.

ongratulazioni a Maria del Rosario Castro per il conseguimento della laurea in Orientazione Sociale il 9 dicem-

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a Famiglia Trentina di Las Varillas e dintorni, nella Provincia di Córdoba, saluta con tanta allegria ed emozione la nascita il 4 ottobre 2016 di Lourdes Gioia Venturi, primogenita di Franco Leonelo Venturi e della mamma María Inés Servino. Le radici paterne della bim-

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ture crollate, elementi instabili, tipi di costruzioni, teoria di instabilità, segni di comportamento con il fuoco, valutazione degli interventi, ecc... Inutile ribadire l’importanza di questo scambio in cui si sono condivise le tecniche di lavoro con i colleghi italiani. Tutti si dedicano a questo lavoro con la stessa passione, dedizione e impegno. Andres Baldessari

ba vengono dal Comune di Avio (Trento) dove è nato il suo trisavolo: Ruggero Maria Valentino Venturi (1854-1921), il cui padre fu il Dr. Giuseppe Francesco Venturi (1818-1897). Quest’ultimo fu protagonista del Risorgimento Italiano insieme al suo fratello Carlo Venturi (1828-1866).


DALL'ARGENTINA

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Sign��e, sia la mia v�a luce, b�tà ed am��e

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ome ogni anno, la Famiglia Trentina di Rafaela dà il benvenuto alla primavera con la carovana delle fisarmoniche. Un ringraziamento partico-

l 9 ottobre Agustín Ma-

letti, figlio di Marcela De Philippis e Diego Maletti, ha ricevuto la sua prima Comunione nella Cattedrale San Rafael di Rafaela.

Agustin è pronipote di Anna Giuliani, nativa di San Lorenzo in Banale e arrivata in Argentina il 17 febbraio 1931. La sorella Luisina, i nonni, i cugini e gli zii si sono riuniti alla celebrazione in un momento così importante per Agustin.

lare ai musicisti, al comune di Rafaela, al Senatore Dr. Alcides Calvo, al conduttore Oscar Demonte e al giornale La Opinión.

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l 5 giuno 2016 è stato battezzato Felipe Panizza nella parrocchia di Fatima a 3 mesi dalla nascita. Felipe Panizza è figlio di Melina Haspert e Andres Panizza, nipote di Marino Panizza.

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ome ogni anno la Famiglia Trentina di Rafaela ha organizzato la Festa delle Culture assieme alle famiglie lombarde, piemontesi, alla societá ita-

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i congratuliamo con Mariana Rosalia Ponton, figlia della nostra Presidente della Famiglia Trentina di Resi-

liana, ai tedeschi, francesi, svizzeri, spagnoli, boliviani, criollos, aborigini, ecc... I trentini hanno offerto la torta di mele, le noci, il vin brulé e il limoncello.

stencia Margarita Bussolon, per il traguardo raggiunto con il conseguimento della Laurea in nutrizionismo.

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DALL'ARGENTINA

DALL'ARGENTINA

TANTI AUG U

RI PIA!

PIA LARCHER DATA DI NASCITA: 17/12/1926 A RUFFRÈ, VAL DI NON NOME DEL PADRE: PIETRO LARCHER NOME DELLA MAMMA: ADDOLORATA LARCHER FRATELLI: MARIA, ENRICO, ARGENTINA E ROSALIA

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ncora piccola, all’età di 5 anni, Pia partì da Trento per arrivare a Buenos Aires insieme a sua madre e ai suoi fratelli Maria ed Enrico. In quei anni la situazione economica della Repubblica Argentina era particolarmente difficile e dovettero cambiare più volte luogo nella provincia di Santa Fe (Villa Maria, Selva, Campo Crespo). A Tartagal, in provincia di Salta il 10/10/1940 Pia sposò Luigi Larcher anche lui nato a Ruffrè il 29/12/1908. In cerca di migliori condizioni e di un lavoro degno arrivarono a Resistencia dove presero residenza definitiva a

Villa Maria vicino alla chiesa di San Roque. Dal loro matrimonio nacquero 4 figli: - GERMÁN RAMÓN LARCHER 09/08/1942 sposato, due figli e nipoti, è deceduto il 26/01/1982 - PIETRO BASILIO LARCHER 29/06/1947 sposato, tre figli e nipoti è deceduto il 11/02/1999 - MARCOS ENRICO LARCHER 21/07/1952 sposato, tre figli e nipoti è deceduto 09/03/2016 - LUISA MARIA DEL CARMEN LARCHER nata il 17/12/1958 è sposata a ha avuto due figli, Cynthia e Luis Casamayor. È direttrice dell’Istituto Educativo Bilingue

Pía guerrera incansable de esta vida, admirada, respetada, valiente, que camina siempre al frente aunque todo sea cuesta arriba. Madre abnegada llena de amor, que haces a un lado obstáculos, que despides al conformismo, y alejas al dolor. Mujer, que no te dejas vencer, ni por muerte, ni enfermedad,

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Amici, ha avuto il suo primo nipote il 10/11/2016 da suo figlio Luis e Rocío Palma. Il lavoro di Pia dentro la comunità trentina è stato molto intenso negli anni prima con il Circolo Trentino del Chaco e poi con la Famiglia Trentina di Resistencia per 14 anni dove attualmente collabora come Revisora dei conti. I nostri più sinceri auguri verso una persona che ha dedicato parte della sua vita verso la sua terra d’origine a ricordo della sua famiglia ed ai suoi amici. Tanti auguri Pia

que su mirada siempre en lo alto está, que a sus hijos no dejará perder. Pía, que al trabajo tienes de aliado, porque tus manos siempre se han esforzado para dar una vida mejor. Quiero darte hoy una corona de respeto, tejerte un vestido con mi admiración, escribir de tu vida una canción, para que seas recordada como un buen ejemplo. Pía, niña, hija, madre, esposa, hermana, amiga, no estás sola, no te rindas.

a Famiglia Trentina Timbò e il circolo Trentino di Rio dos Cedros hanno organizzato una bellissima sfilata mostrando

l’orgoglio e l’emozione portando gli usi e i costumi importati dai loro antenati.


D A L L A SV I Z Z E R A

SVIZZERA: META PREFERITA DAI NUOVI EMIGRATI ITALIANI L

a Svizzera è da centocinquant’anni una delle destinazioni principali degli emigrati italiani. Ne sono arrivati milioni e questo merita una spiegazione, anche per cercare di superare certi pregiudizi che, soprattutto in passato, consideravano la Svizzera un Paese ostile agli immigrati. Perché, dunque, tanti migranti italiani preferiscono la Svizzera?

LOGICA EMIGRATORIA E PROBLEMI DI ACCOGLIENZA

Anzitutto, il fenomeno migratorio italiano non andrebbe spiegato secondo un modello interpretativo ideologico di scontro fra capitalismo proletariato (sfruttamento), ma semplicemente all’interno della logica di scambio tra economie forti ed economie deboli, secondo le regole tipiche del mercato libero in cui domanda e offerta si richiamano

reciprocamente. La Svizzera, da parecchi decenni appartiene al gruppo delle economie forti ed attrae tradizionalmente immigrati dai Paesi vicini. Talvolta nei Paesi di arrivo gli immigrati non sono bene accolti, soprattutto quando i flussi sono di grandi proporzioni rispetto alla popolazione indigena. La Svizzera, sotto questo punto di vista, non costituisce un’eccezione.

In passato gli italiani in particolare hanno dovuto superare enormi difficoltà per farsi accettare, talvolta sono stati vittime di scontri, disagi, discriminazioni, emarginazioni, minacce. Basti pensare alle iniziative xenofobe degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, ma anche ad alcuni atteggiamenti xenofobi di oggi. Tutto ciò, però, non giustifica certi giudizi che ancor oggi si sentono e si leggono su una presunta ostilità quasi congenita,

addirittura razzista, degli svizzeri contro gli stranieri. Se davvero la Svizzera fosse quella specie di luogo di tormenti e privazioni descritto da taluni critici frettolosi e superficiali non si capirebbe perché molti stranieri, italiani in primis, continuano a venire in questo Paese. Ancora oggi la Svizzera è una delle destinazioni europee preferite dagli emigranti italiani e ne accoglie ogni anno un numero di poco inferiore a quanti ne accolgono mediamente la Gran Bretagna (dove Londra sembra diventata la tredicesima città italiana) e la Germania. La comunità italiana (con passaporto italiano) stabilmente residente, in calo dai primi anni Settanta del secolo scorso, da una decina d’anni ha ripreso ad aumentare ad un ritmo sostenuto.

IMMIGRAZIONE ITALIANA IN SVIZZERA, OGGI

Era dal 1972, con qualche eccezione, che il saldo positivo annuale dell’immigrazione italiana in Svizzera era scomparso dalle statistiche demografiche svizzere. 35 anni più tardi si assiste a una specie di ritorno al passato, sotto questo punto di vista, perché nuovamente il numero di italiani che arrivano supera quello di quanti la lasciano per rientrare in patria. Sono stati infatti 8540 i

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D A L L A SV I Z Z E R A

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vonne Agosti, nel tempo libero coltiva la sua grande passione: la line dance. In questo tipo di danza, che ri-

nuovi arrivati dall’Italia nel 2007 contro 6327 che vi sono rientrati definitivamente. In questi ultimi anni gli arrivi dall’Italia sono stati, secondo l’Ufficio federale di statistica (UST): 10.226 nel 2010,10.651 nel 2011,14.098 nel 2012,17.662 nel 2013, 19.006 nel 2014, 18.894 nel 2015. Nello stesso periodo, la popolazione residente con passaporto italiano, tenendo conto dei rientri in Italia e dei naturalizzati

entra nella categoria dei balli di gruppo, i singoli ballerini si dispongono, tutti rivolti da uno stesso lato, in file parallele ed eseguono le stesse coreografie senza che vi sia contatto fisico. Le coreografie si basano per lo più su musiche di genere country e pop. Dall’agosto del 2012 Yvon-

ne frequenta corsi di line dance presso la scuola Line Dance Point Sektion Schönbühl di Berna (www.linedance11is.com/) ed è membro del gruppo spettacolo Rusty Nails. Fino ad ora Yvonne Agosti ha imparato circa 120 coreografie. Si dedica al suo hobby due o tre volte alla settimana, allenandosi con il gruppo, partecipando a corsi oppure ad eventi come il Trucker- und Countryfestival a Interlaken, l’Openair Linedancenight Schlosshof Köniz e l’SCWDA Linedancefest a Langenthal.

(che non figurano più nelle statistiche migratorie), è passata da 290.691 (al 31 dicembre del 2010) a 311.700 (2015).

un futuro quantomeno dignitoso. Questa prospettiva non eliminerà certamente le difficoltà e i disagi, specialmente iniziali, ma saranno accettati più facilmente che in passato perché si sa che rientrano nel prezzo pattuito con sé stessi per sfuggire alla disoccupazione e all’incertezza del futuro. E poi, si sa anche che, in fondo, la Svizzera è nei confronti specialmente degli italiani un Paese amico e accogliente. Giovanni Longu

PERCHÉ TUTTI QUESTI ARRIVI?

Certamente per le condizioni economiche e sociali che non favoriscono l’occupazione soprattutto giovanile, ma anche perché la Svizzera offre ancora posti di lavoro interessanti e ben remunerati, favorisce la ricerca e lo sviluppo, consente di pianificare

Vito Agosti


DALLA SEDE...

CERCA PERSONE

LO

L APPE

CARI AMICI, SOCI, SIMPATIZZANTI E NON, DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO CHIEDIAMO L’AIUTO DI TUTTI PER RINTRACCIARE I DISCENDENTI DI: • STANISLAO VIVIANI partito da Villa Rendena nel 1920 circa. Le ultime notizie che ha dato di sé sono giunte da Buenos Aires dove è molto probabile che abbia stabilito la sua residenza. Non si conosce la data di nascita precisa tuttavia quando è partito doveva avere circa vent’anni. • PIETRO PAOLO PACHER nato a Levico il 17/05/1859 emigrato in America nel 1884. Non si è mai saputo con precisione dove sia approdato dove abbia fissato la sua dimora. Potrebbe essere sbarcato in Argentina. • PLACIDO CARLO PACHER nato a Levico il 23/06/1860 emigrato in America nel 1886. Non si è mai saputo con precisione dove sia approdato e dove abbia fissato la sua dimora. Potrebbe essere sbarcato in Argentina. Si ringrazia anticipatamente quanti ci offriranno prezioso supporto.

GASTRONOMIA CON O T T RISO I BOSCO FRUTTI D

INGREDIENTI 400 gr. di riso 150 gr. di frutti di bosco 1 bicchiere di vino bianco secco 1 cucchiaino di olio di oliva Mezza cipolla 30 gr. di burro

PREPARAZIONE Preparare brodo vegetale. In una pentola versare l’olio di oliva, aggiungere la cipolla e a fuoco lento farla imbiondire. Unire quindi i frutti di bosco: more, lamponi e ribes. Amalgamare e aggiungere il riso e quando risulterà tostato unire il bicchiere di vino bianco secco. Mescolare e aspettare che il vino evapori. A questo punto aggiungere un mestolo di brodo caldissimo. Cuocere il riso continuando a unire il brodo. Con il procedere della cottura i frutti di bosco formeranno una specie di marmellata. A metà cottura assaggiare e regolare con sale e pepe. Questo risotto può essere abbinato a mele pastellate che ben si accostano con il gusto un po’ aspro (mirtillo rosso) dei frutti di bosco. Romeo Dell’Eva

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D A L PA R A G U AY

UNA STORIA DAL PARAGUAY...

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a Rai Italia America ha dedicato un servizio a Elisabetta Deavi, presidente della Famiglia Trentina di Asuncion in Paraguay. Un video veramente bellissimo ed emozionante dove Elisabetta esprime il proprio orgoglio e la sua emotività nel ricordare la terra d’origine. In seguito abbiamo pubblicato il riassunto di questo video cer-

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cando di trasmettere il suo desiderio di rintracciare più emigrati trentini possibili in Paraguay e Sud America perché ha ancora il Trentino nel cuore. Per chi volesse vedere l’intervista può cliccare sul seguente link: http://www. rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ ContentItem9b3ca1cdd5bf-4bae-8ed9-c03611a8b4a1. html#p=. Elisabetta Deavi si è trasferita vent’anni fa dal Trentino al Paraguay per motivi di lavoro ed ora vive ad Asuncion assieme al

marito e ai figli. Elisabetta è presidente della Famiglia Trentina del Paraguay e nella sua casa ha costruito uno spazio per la sede dell’associazione. Orgogliosamente dice che ogni persona può recarsi a casa sua a leggere e do-


D A L PA R A G U AY

...LA STORIA DI ELISABETTA DEAVI

cumentarsi sul Trentino come se fosse una piccola biblioteca visto che sono disponibili moltissimi libri. Quando ha saputo di rimanere a lungo in Paraguay, Elisabetta si è sentita proprio persa e si è recata

all’ambasciata italiana per vedere se vi erano residenti trentini in Paraguay. Coloro che vivevano stabilmente erano veramente pochissimi, tre o quattro. Allora nel tempo libero ha iniziato a cercare nell’elenco telefonico tutti i cognomi trentini residenti nel Paese e ha incominciato a contattarli, alcuni erano gentili, altri no. Nel momento in cui è uscita la legge 379 del 2000 che prevedeva la possibilità ai discendenti trentini di accedere alla cittadinanza ita-

liana ha riscontrato più di mille trentini in Paraguay. È stato un bellissimo lavoro che Elisabetta ricorda volentieri e che continua a farlo per tenere viva la memoria e il ricordo dell’amato Trentino. Oltre ad essere presidente della Famiglia Trentina, coltiva anche la sua passione, ovvero l’arte, soprattutto lavorando con l’argilla e la carta. All’autore dell’intervista ha fatto vedere un quadro che per lei rappresenta l’esattezza, l’ordine e la puntualità. Infine racconta che il suo sogno oltre a quello di poter ritornare in Trentino è quello di poter organizzare un convegno tra Paraguay e Trentino nel settore universitario o lavorativo per far conoscere di più il Trentino al Paraguay. Lei ha ancora il Trentino nel cuore perché è la sua Terra, la sua origine e anche la sua montagna che la porta dappertutto soprattutto dove le montagne non ci sono…


M U S I CA

PICCOLA CANTA DI NATALE

YOUTUBE: Piccola Canta di Natale https://www.youtube.com/watch?v=hYDcSJUhtGM Parole di Carlo Geminiani

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Musica di Bepi De Marzi


M U S I CA

Le stele in zielo, passa piano piano e nele case scure ancor se sogna. Ghe xe soltanto, sveja, ‘na zampogna che riva dal passato: de lontano. Natale che passa, Natale che viene, volemose bene. Un anno che viene, un anno che va

tarillallallera, tarillallallarà. Xe l’aria de Natale. Un menestrelo la santa nenia canta del Signore le brassa verzi in croçe, verzi el core e basa el to vizin: xe to’ fradelo. Natale che passa... Unione delle Famiglie Trentine all’Estero

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ONLUS N. XXI - GENNAIO 2017


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