Periodico dell’unione delle famiglie trentine all’estero N. 36 • AGOSTO 2015 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 NE/TN Tassa riscossa - Taxe perçue
ONLUS
Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 22 del 12.12.2012 Rivista quadrimestrale
EMIGRAZIONE TRENTINA
Indice SALUTO NUOVO PRESIDENTE Intervista 3 STORIA DI EMIGRAZIONE Umberto Senter 5 STORIE E STORIE Standschützen tirolesi 6 CI HANNO LASCIATO Julio Cesar Jazmin 7 Susanna Senter 7 Sofia Jazmin Paniagua 7 ANNIVERSARI Pierino Bonvecchio 7 INCONTRO CONSULTORI Visita dei consultori 8 DALLA SEDE Memorie Renzo Uber 9 Festa rione San Martino 10 Viaggio di Kristian Pinamonti 11 Visita Norma Da Rui 12 Serate culturali 13 Viaggio in Brasile 16 INTERSCAMBI GIOVANILI Interscambi giovanili 17 DALL’ESTERO Argentina 18 Brasile 21 Paraguay 21 Svizzera 22 GASTRONOMIA Mousse 22 Orzet 22 UN PO’ DI DIALETTO MALE NON FA Giuliano Natali 23 Elsa Timioni 23
Intervista FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO PERIODICO DELL’UNIONE DELLE FAMIGLIE TRENTINE ALL’ESTERO O.N.L.U.S. Via S. Martino 33 - 38122 Trento Tel. e fax 0461-237234 www.famiglietrentine.org info@famiglietrentine.org famiglietrentineonlus@pec.it Skipe: famiglietrentinetrento Direttore Responsabile Roberto Paccher Redazione Giorgia Pezzi Giancarlo Filoso Oskar Enrici Collaboratori Nara Deromedis Mario Pacher Luana Perotto Osvaldo Tonina Grafica e stampa Grafiche Avisio - Lavis
cerca persone Il nostro socio Irio Bini, di Rovereto, è alla ricerca di un suo parente emigrato in Sud America, Settimo Giuseppe Bini nato l’11/09/1861 e sembra arrivato in Argentina tra il 1885 e il 1889. Chi avesse delle informazioni può scrivere una mail all’indirizzo: irio.bini@alice.it o alla mail dell’Ufte: info@ famiglietrentine.org, oppure telefonare al numero di cell: 320 8243131. Si cercano i contatti telefonici e l’indirizzo di Anabella Condini in de Villanueva nata a San Nicolas l’11 dicembre 1962. Ultimo domicilio segnalato: Campo Los Andes (Mendoza) nel 1996. Anabella era figlia del nostro socio Luciano Condini, nato a Trento il 25 dicembre 1921 e deceduto a San Nicolas (Argentina) il 1 ottobre 1972, emigrato in Argentina nel settembre 1949. Presenze segnalate di Luciano: 1954 - BUENOS AIRES - Calle Echeverria n. 1537 (negozio-alloggio). 1957 - ROJAS F.C.G.U. (prov. Buenos Aires) presso Maria Amalia Cabrera. 1960 - SAN NICOLA - Calle Rivadavia n. 888.
Saluto della nuova presidente DOBBIAMO RAFFORZARE I RAPPORTI CON I TRENTINI ALL’ESTERO. Ringrazio di cuore tutti coloro hanno sostenuto l’Unione, sia all’estero che nel territorio Trentino, e che mi hanno affidato il compito, assieme ai consiglieri, di guidare la nostra Associazione. Un particolare ringraziamento lo voglio rivolgere a tutti coloro che per lunghi e difficili anni hanno retto la nostra bella realtà, ed in particolare agli instancabili amici, il Presidente uscente Oliviero Vanzo e la Vicepresidente Rina Bonvecchio, agli affezionati consiglieri Renzo Uber, Marta Bernabè e Ferruccio Bolognani, così come ai nostri numerosi soci e ai validi collaboratori, che hanno fatto si che l’Unione crescesse e potesse essere un apprezzato punto di riferimento per tutti gli emigrati trentini all’estero, in particolare in Svizzera, Brasile, Argentina e Paraguay, per un totale di circa duemila soci. Ringrazio inoltre i consiglieri uscenti che si sono nuovamente resi disponibili e quelli che affrontano questa esperienza per la prima volta. A tutti loro vanno il mio incoraggiamento e un sincero augurio di un buon lavoro, che, ne sono certa, non mancherà e darà a noi tutti e alla nostra base sociale grandi soddisfazioni. Il nuovo Consiglio di amministrazione continuerà nel solco tracciato dai fondatori e dagli amministratori che si sono susseguiti in tutti questi anni, rafforzando i legami con i trentini all’estero, promuovendo iniziative di sensibilizzazione culturale sul territorio trentino, fornendo servizi e consulenze in particolare nei rapporti con le istituzioni trentine, nazionali ed europee. Ma siamo impegnati anche nella costituzione di nuove Famiglie all’estero per individuare le realtà non ancora conosciute o non organizzate. Particolare impegno lo riserveremo, ancor più di quanto fatto finora, ai giovani, figli e nipoti di emigrati, che non hanno conosciuto la nostra terra e non conoscono bene la nostra lingua. Con loro, che rappresentano la nuova realtà dell’emigrazione Trentina, va utilizzato un approccio diverso, più diretto e più moderno, utilizzando i nuovi linguaggi ed in particolare l’informatica ed i social network. Sono strumenti che hanno finalmente ridotto le distanze e i tempi di comunicazione e che consentono alla nostra associazione e ai nostri soci di interagire, con noi e fra di loro, direttamente e in tempo reale. Le positive esperienze dei soggiorni e degli scambi giovanili ci fanno ben sperare; tutti i giovani che sono stati in Trentino, una volta tornati in patria hanno costituito o rafforzato le nostre Famiglie. Questi giovani e a quelli che avvicineremo, dobbiamo dare fiducia perché hanno dimostrato di crederci e di voler lavorare seriamente. Un altro obiettivo della nostra associazione è anche quello di sensibilizzare politicamente i nostri rappresentanti istituzionali in Trentino, a Roma, a Bruxelles e all’estero per tutelare i diritti dei nostri emigrati e valorizzarne le potenzialità. Da sempre affermiamo che i nostri emigrati sono i migliori ambasciatori ed i più convinti sostenitori dell’identità e della qualità trentina all’estero. Molti di loro rivestono ruoli importanti e possono aiutare la nostra terra e la realtà in cui vivono a costruire collaborazioni utili e costruttive, ad avviare rapporti economici e commerciali, a promuovere turisticamente il nostro e il loro territorio. Per questo intratteniamo ottimi rapporti con i Consiglieri provinciali e regionali, con la Giunta Provinciale e con il nostro Presidente Ugo Rossi, ma anche con i Parlamentari trentini e con quelli eletti in Brasile e Argentina, nonché con i nostri europarlamentari. Collaboriamo attivamente con tutte le amministrazioni comunali e con le Comunità di valle del Trentino, allo scopo di rendere le nostre co-
munità sempre più coscienti della loro storia e dei legami con coloro che hanno dovuto o voluto abbandonare la nostra terra. Si tratta purtroppo di una storia che si ripete, sia per coloro che lasciando i loro Paesi vengono in Trentino, sia per i sempre più numerosi giovani che lasciano la nostra terra per studiare o trovare un’occupazione. Un particolare ringraziamento va anche agli uffici del Servizio Emigrazione della Provincia per la disponibilità e la preziosa e qualificata collaborazione che ci hanno sempre riservato. Il progresso della tecnologia, la globalizzazione e la necessità di internazionalizzarci sempre di più ci impongono oggi di garantire, in particolare alle nuove generazioni nuovi servizi, specialmente nel campo dell’istruzione e della formazione professionale, anche attraverso stages e scambi studenteschi. La necessità di conoscere le proprie origini è di fondamentale importanza ed è per questo che la nostra Associazione continuerà a svolgere un ruolo di intermediazione tra l’oriundo e i propri discendenti e ne sosterrà tutte le iniziative che possano portare al recupero di un rapporto scomparso o allentato. Dobbiamo infine impegnarci di più per portare la storia e le sfide dell’emigrazione trentina anche nelle scuole, con l’obiettivo di far conoscere ai nostri giovani una storia drammatica ma anche avvincente, che ha conosciuto tante sconfitte ma anche tante vittorie. Così come dobbiamo favorire la diffusione del portale online della lingua trentina/italiana. In conclusione, l’Unione delle Famiglie trentine all’estero si impegnerà con tutte le proprie forze a mantenere saldo e forte il legame tra le nostre comunità all’estero e la nostra terra trentina. Non dimenticando il passato, ma con uno sguardo al futuro. Carissime amiche e carissimi amici all’estero, so bene che raccolgo un testimone importante, anche se la mia esperienza da Vicepresidente mi aiuterà sicuramente ad affrontare questo nuovo incarico. Ma so anche di avere al fianco una squadra unita ed appassionata, ricca di idee e di voglia di fare, come so di poter contare sull’aiuto e sui consigli degli amministratori uscenti e soprattutto del Presidente Oliviero Vanzo, che hanno dovuto affrontare momenti ben più difficili di quello attuale. So anche di poter contare sul prezioso e qualificato contributo dei nostri collaboratori e dei tanti volontari che ci aiutano. Voglio però dirvi che ho apprezzato e apprezzo ogni giorno di più il calore, la solidarietà e la grande determinazione che mi trasmettete Voi, che date senso al nostro impegno e che ci motivate con il vostro entusiasmo. Non dimenticherò mai i piacevoli momenti vissuti insieme in Svizzera e in Brasile, così come conservo nel cuore le vostre visite in Trentino. Tante sono state e tante saranno le emozioni reciproche, ma tanto e forte sarà soprattutto l’impegno che, insieme, dedicheremo ancora all’Unione e ai suoi progetti. Un abbraccio e un saluto a tutti, anche a nome di tutta l’Unione. La Presidente Giorgia Pezzi
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dalla sede...
Storie di emigrazione... UN EMIGRATO TRENTINO IN SVIZZERA
Nuovi componenti nel consiglio dI amministrazione
Alice Eccli ha 25 anni e di professione fa l’impiegata commerciale. E’ laureata in mediazione linguistica. Socia dell’Associazione dal 2015, dopo aver partecipato all’edizione 2014 degli interscambi giovanili. Vive a Cembra e lavora a Lavis.
Bruno Girardi è nato in Francia nel 1937 da genitori provenienti dalla Val di Sole ed emigrati, appunto, in terra Francese nel 192425. Ha lavorato come vigile urbano di Lavis per 38 anni e contemporaneamente ha sempre collaborato con varie associazioni di volontariato.
Pio Viola ha 48 anni e vive a Cavedago. E’ un avvocato e ha lo studio legale in via Romagnosi a Trento. E’ laureato in giurisprudenza. E’ socio dell’UFTE da anni e ora è stato eletto consigliere dell’Associazione”.
Roberto Sebastiani ha 50 anni ed è un libero professionista operando nel settore del vino e gastronomia occupandosi di organizzazione, gestione e commercializzazione. E’ socio dell’UFTE da ottobre 2014. Vive e opera a Lavis.
Ettore Zampiccoli, 68 anni, laureato all’Università di Padova, è un giornalista professionista. Già redattore dell’Agenzia Ansa di Roma, redattore capo del quotidiano L’Adige, dirigente dell’Azienda di promozione turistica del Trentino. Attualmente è consulente di marketing e comunicazione nel settore turistico. E’ socio dell’Associazione da dieci anni e rappresentante della Niaf (Fondazione italoamericani con sede a New York) per il Trentino-Alto Adige.
Giancarlo Filoso, 54 anni, vive a Barco di Levico Terme. Lavora come operaio presso la Coster Tecnologie Speciali SPA di Calceranica al Lago. Ha conseguito il diploma di congegnatore Meccanico. E’ socio dell’UFTE dagli anni ‘80 e a giugno è stato riconfermato vicepresidente dell’Associazione.
Luana Perotto, 34 anni, è avvocato. Discendente di trentini emigrati nel 1876, è nata in Brasile e si è trasferita in Italia nel 2008. Opera nel settore del personale e si occupa di risorse umane. È laureata in giurisprudenza (UNISINOS - Brasile) e Sociologia - Ricerca Sociale (Università degli Studi di Trento).
Osvaldo Tonina è nato a Vigolo Baselga (Terlago) il 19 ottobre del 1946. E’ pensionato. E’ socio dell’UFTE dal 2005. Promotore e esecutore, in collaborazione con la Madrina Maria del Rosario Castro (Argentina), del progetto UFTE “Scuola Agricola EFA 146 Machagay-Chaco-Argentina, iniziato nel 2010 e inaugurato nel marzo del 2014.
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UMBERTO SENTER Fra i tanti trentini emigrati in Svizzera quasi 70 anni fa, va sicuramente ricordato Umberto Senter di Novaledo che per la sua onestà, laboriosità ed intelligenza, fece onore al suo paese natale e anche a tutto il Trentino. Umberto emigrò nella primavera del lontano 1947 spinto, come tanti altri connazionali, dalle gravi difficoltà economiche post secondo conflitto mondiale. Iniziò con un lavoro fra i più umili, quello di stalliere presso un’azienda agricola in un paesino a pochi chilometri da Berna. Un anno dopo lasciò quel compito per trasferirsi poco lontano con mansioni di giardiniere, ma dovette ben presto ritornare all’agricoltura e sottostare per tre anni ad un duro lavoro che lo impegnava giornalmente per più di 15 ore. Successivamente, dopo aver frequentato alcuni corsi di specializzazione e di lingue, diventò capo squadra ed interprete nel campo edilizio. Entrò così come esperto alla manutenzione nel grande stabilimento per macchine tessili, quello del fratelli Sulzer di Zuchwil Solothurn, e qui svolse per ben 30 anni la sua qualificata attività professionale fino al giorno del suo pensionamento. In questi lunghi anni, nel tempo libero si dedicò molto ai problemi dei suoi conterranei in terra di emigrazione elvetica, divenendo “uomo della prima ora” nella Fondazione della Famiglia Trentina di Solothurn, la prima associazione Svizzera fondata nel 1968. Umberto Senter fu per molti anni anche apprezzato presidente con mansioni socio-culturali in vari settori presso l’ufficio emigrazione e sede madre della provincia autonoma di Trento. Nel giugno del 1992 fu insignito del distintivo d’oro della Regione. Grande appassionato di musica sia classica che lirica, ma in particolar modo di quella sacra, fino a qualche anno faceva parte di due cori dove spesso interpretava anche impegnativi pezzi d’assolo. Per la sua lunga attività canora è stato insignito il 15 settembre 1996, dall’Ordinariato Vescovile di Solothurn e Basilea, della medaglia d’oro “Deo Meo Laudatio”. Umberto è stato insignito anche di un documento di onorificenza per i suoi 40 anni di appartenenza al Coro Parrocchiale di Derendingen Nuterbach in Svizzera e, in occasione della rassegna dei cori del Wasserant, gli è stata conferita la medaglia d’oro. Attualmente ricopre ancora la carica, conferitagli alcuni anni fa, di presidente onorario della Famiglia Trentina di Solothurn della quale fu uno dei membri fondatori. In occasione di una delle sue ultime venute a Novaledo, fu ospite d’onore all’interno di una festa organizzata a Barco di Levico da Giancarlo Filoso, vicepresidente dell’Unione Famiglie Trentine all’Estero e
grande sostenitore di tante iniziative in favore degli emigranti. Umberto ritornava spesso a Novaledo, almeno due volte all’anno per ritrovarsi con gli amici e i coetanei della classe 1930. Ora non più perché l’ultima volta risale a circa sette anni fa. Sia pur godendo ancora di buona salute, anche per lui gli anni si fanno sentire. Il 25 ottobre scorso, Umberto si è incontrato con i trentini in trasferta per l’ ”Incontro con gli Scrittori” a Solothurn. In quell’occasione ha voluto posare per alcune foto ricordo con i suoi ex connazionali e con il sottoscritto, amico e compaesano, giornalista Mario Pacher. Mario Pacher
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Storie e storie...
ci hanno lasciato... La Famiglia di Resistencia, il direttore, il legale rappresentante, gli insegnanti e gli studenti dell’Istituto Educativo Bilingue ``Amici´´ U.E.P nº 41 annunciano tristemente la scomparsa di Sofia Jazmin Paniagua, professoressa di italiano di soli 21 anni. I bambini la ricordano come un’insegnate premurosa nei loro confronti. Siamo vicini alla famiglia e soprattutto a sua madre, signora Patricia Lazcano.
Gli Standschützen Tirolesi – gli eredi degli Schützen di Andreas Hofer
SALVARONO IL FRONTE TIROLESE NEL 1915-1918 Quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria-Ungheria, nel maggio 1915, lo fece in un momento delicatissimo per l’Impero asburgico, durante il quale in Galizia era in pieno corso l’offensiva di Gorice-Tarnow (fu una delle più grandi battaglie del primo conflitto mondiale, che portò gli austro tedeschi a riconquistare i territori perduti dall’inizio della guerra, spostando la linea del fronte in territorio russo) e non era assolutamente possibile spostare truppe dal fronte orientale (Galizia – Serbia - Russia) per coprire l’aggressione Sabauda sul nuovo fronte venutosi a creare con l’Italia. Il Tirolo in particolare si trovava in una situazione preoccupante: considerato secondario rispetto al fronte dell’Isonzo dove l’esercito italiano voleva condurre la guerra, il saliente tirolese si trovava quasi sprovvisto di truppe, con le sole guarnigioni dei forti e qualche corpo di Gendarmeria e Guardia di Finanza a controllo dei confini. Per sopperire alla mancanza di uomini non restò altro che innalzare il limite di età per l’arruolamento nella leva in massa, dai 42 ai 50 anni, e chiamare alle armi i tiratori immatricolati (Standschützen) che per limiti di età o altre motivazioni non erano già stati inquadrati nei reparti regolari dell’esercito. Si trattava pertanto di ragazzi dai 15 ai 19 anni e anziani sopra i 50. Furono gli Standschützen tirolesi paesani a salvare il fronte tirolese, rispondendo in massa e immediatamente a migliaia alla chiamata alle armi dell’imperatore Francesco Giuseppe. Oltre 23.000 si presentarono presso le loro sedi dei Casini di Bersaglio in tutto il Tirolo storico la notte del 23 maggio 1915.
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Nella parte italiana della regione del Tirolo (Tirolo italiano o Welschtirol) furono 6.331 i tiratori immatricolati mobilitati per difendere i confini dall’invasore. Suddivisi in 45 unità tra battaglioni, reparti, compagnie e formazioni, gli Standschützen del Tirolo italiano vennero collocati nei settori dei quali provenivano, sia rispetto dell’antico Landlibell del 1511 al quale i tirolesi rimasero sempre legati, sia perché in quanto esperti del territorio e dei luoghi, essi risultavano di fondamentale importanza per guidare sul territorio gli altri reparti di madrelingua tedesca sopraggiunti per difendere il fronte tirolese. Tennero il fronte quasi da soli (vie erano alcuni reparti dell’Alpenkorp bavarese) per diversi mesi fino a ottobre del 1915, allorquando vennero spostati dal fronte orientale e specialmente dalla Galizia alcuni reparti di Kaiserjäger tirolesi a dar man forte ai nostri eroi armati spesso con vecchi fucili usati per il tiro al bersaglio nei Casini di Bersaglio. Portavano una divisa che li distingueva dai militari normali, essendo loro il residuo di una antica tradizione della difesa territoriale tirolese, sul bavaro di metallo di color argento l’aquilotto tirolese con incisa la scritta “HÄNDE WEG VON TIROL” il monito chiaro “ GIU’ LE MANI DAL TIROLO”. Rimasero al fronte fino all’ultimo giorno di guerra e molti di questi dopo la fine della guerra furono presi dagli italiani nelle loro case e finirono i loro giorni nei campi di concentramento a L’Asinara (Sardegna) e altri campi sparsi in mezza Italia. Osvaldo Tonina
Susanna Senter-Inäbnit, moglie di Umberto Senter, è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari il 14 luglio a Derendingen in Svizzera. Era nata il 12 aprile 1932 sempre a Derendingen. Susanna lascia il marito Umberto Senter, i figli Sefora e Detlef Durchdenwald-Senter, Damiano Senter, Bernardo e Karin Senter-Meister, i nipoti LorisBernhard e Dominik Senter. Riposa nel cimitero di Derendingen.
La Famiglia Trentina di Resistencia è addolorata per la scomparsa di Julio Cesar Jazmin di 46 anni, avvenuta il 13 marzo scorso. E’ stato direttore e docente di lingua italiana dell’Istituto Educativo Bilingue ``Amici´´ U.E.P nº 41. La salma è stata sepolta nel cimitero di San Francisco Solano. Lo ricorderemo sempre come un maestro amato da tutti e con una grande premura nell’insegnamento della lingua italiana. Esprimiamo le nostre condoglianze alla sua famiglia
Anniversari...
Pierino Bonvecchio
Quest’anno decorre il decimo anniversario della morte di Pierino Bonvecchio. Era stato socio sostenitore della nostra Associazione a favore della quale aveva saputo testimoniare con grande discrezione e signorilità le sue doti di generosità. Pierino Bonvecchio aveva dedicato la sua vita alla famiglia ed al lavoro, era costruttore, orgoglioso della sua azienda, iscritta ininterrottamente alla Camera di Commercio dal 1941 ad oggi. Personaggio di spessore, Bonvecchio aveva portato avanti l’azienda fino alla metà degli anni Ottanta e gli anni del suo «boom» sono stati quelli fra i Sessanta e i Settanta quando sedeva anche nel direttivo della sezione costruttori edili di Assindustria. Il nome di Pierino Bonvecchio è legato anche alla costruzione del caseificio Abasciano mentre una delle sue ultime opere è stato il complesso residenziale di Villazzano, quello che si trova lungo la strada poco prima dell’Enaip. A settembre dello scorso anno è stato presentato, presso la Sala Rosa del Palazzo della Regione, il volume dedicato all’archivio aziendale dell’Impresa di costruzioni Pierino Bonvecchio, curato da Roberto Marini per
la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento. La commissione toponomastica di Trento, a gennaio aveva preso al vaglio anche l’ipotesi di dedicargli una via, idea che in futuro verrà sicuramente riproposta.
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dalla sede...
consultori...
CONFERENZA CONSULTORI Dal 23 al 27 febbraio si sono riuniti a Trento i 10 rappresentanti del Trentino all’estero nominati dalla Giunta provinciale. Essi sono espressione delle terre di maggior emigrazione storica del Trentino e rappresentano più di 400.000 discendenti trentini sparsi nel mondo. Per cinque giorni la Conferenza dei consultori all’estero, si è riunita per avviare il percorso della nuova legislatura in tema di emigrazione. Molti i temi e i contesti che i nuovi consultori hanno avuto modo di approfondire e dibattere: • la realtà economica trentina e la sua apertura ai mercati esteri, in particolare alle zone di storica emigrazione trentina; • le politiche nazionali per la nuova emigrazione; • il mondo dei social network per tenere sempre più stretti contatti con le comunità di riferimento. Era presente anche il vice Segretario del C.G.I.E. (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – Ministero degli Affari Esteri) per i Paesi dell’America Latina, Francisco Nardelli, di origine trentina. Fanno parte della Conferenza dei Consultori anche i consiglieri Luca Zeni e Claudio Civettini . Queste le aree rappresentate: il Brasile, l’Argentina, poi Cile, Uruguay, Messico, Stati Uniti, Canada e Australia.
MEMORIE DI RENZO UBER
Consegna del cavalierato a Zurigo
Riunione consultori
Messico: Leobardo Cortes Mànica. Stati Uniti: Luca Dorigatti. Canada: Lucia Flaim Larentis. Australia: Silvano Rinaldi. In serata una delegazione delle Famiglie Trentine all’Estero si è incontrata a cena con alcuni consultori, assieme al senatore Panizza, per approfondire alcune tematiche.
Renzo Uber è nato a Trento il 30 novembre 1929 ed è stato fino a giugno di quest’anno componente del Cda dell’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero. “In breve vi racconto la mia vita, in particolare il periodo che ho lavorato in Svizzera, un momento molto importante per il sottoscritto. Dopo l’apprendistato alle ITI di Trento, nel 1943 ho dovuto lasciare gli studi causa gli eventi bellici. Subito dopo aver fatto il militare nella Marina, che a quel tempo durava 3 anni, ho cominciato a cercare lavoro ma purtroppo non erano tempi facili per trovare un’occupazione. Non avevo esitato a cercare un’alternativa anche all’estero, esattamente in Svizzera, e non passò molto tempo quando mi chiamarono nel settore alberghiero. Dopo due anni ho cambiato lavoro pas-
sando nel settore della filatura e tessitura imparando le diverse trame dei tessuti. Passati altri due anni ho cambiato nuovamente trovando lavoro nel settore della meccanica grazie alle relative conoscenze che avevo imparato a scuola. Tale impiego aveva bisogno di un’estrema precisione ma al sottoscritto dava tante soddisfazioni e durò ben 27 anni fino a raggiungere la pensione. Poi sono rientrato definitivamente in Italia con mia moglie che mi è sempre stata vicino ed ho iniziato a interessarmi dei nostri connazionali in Svizzera. I trentini, negli anni ’70-’75, grazie a un nostro censimento, erano circa 8.150 e questo ci ha dato l’occasione di creare un’associazione di trentini in Svizzera. Questo lavoro fu molto impegnativo ma grazie alla collaborazione dei comuni, del Consolato, dell’Ambasciata e naturalmente con il passa parola dei nostri conterranei, il risultato fu oltre le più rosee previsioni. L’attività svolta da questa associazione ci permise di venire spesso a contatto con le istituzioni per trovare la soluzione ai diversi problemi. Lavorammo moltissimo per formare uno Statuto che rappresentasse nel miglior modo i trentini. Infine ho fatto parte anche del consiglio pastorale della missione cattolica e per due anni sono stato presidente delle “Colonia libera italiana” del cantone di Zurigo. Con questo concludo la mia storia”. Renzo Uber
Questi i nomi dei nuovi consultori
Brasile: Alceu Xenofontes Lenzi (Brasile del sud: Santa Catarina, Rio Grande do Sul); Elton Diego Stolf (Brasile del centro-nord). Argentina: Gustavo Fabián CristofoliniI (Argentina del Nord); Mariano Roca (Argentina del Sud: Buenos Aires Capitale Federale, Province di Buenos Aires, Chubut, La Pampa, Neuquen, Rio Negro, Santa Cruz, Tierra del Fuego). Cile: Omar Andrés Daud Albasini. Uruguay: Maria Laura Vera Righi. unione famiglie trentine all’estero - 8
Cena consultori
VIA CLAUDIA AUGUSTA, 17 38056 LEVICO TERME TN Tel. 0461 706 131 Cel. 339 7747139 Fax. 0461 708151 info@albrenta.com unione famiglie trentine all’estero - 9
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dalla sede... “IL FIUME CHE NON C’è”
festa nel rione San Martino a Trento Sabato 16 maggio l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ha organizzato uno stand nella tradizionale festa “Il fiume che non c’è” nel rione San Martino a Trento. La festa è riuscita molto bene con diverse persone passate a salutarci e interessate all’UFTE. L’associazione, oltre a un piccolo buffet, ha presentato e venduto due tipi di vini argentini. Il ricavato della vendita è stato devoluto a favore del progetto “Acqua scuola inclusiva e mondo più giusto” che si svolgerà ad Eldorado in Chaco (Argentina) e del progetto “Rifugio destinato alle donne vittima di violenza” a Puerto Tyrol in Chaco.
Congratulazioni a Carla Nardelli, nostra collaboratrice brasiliana che si è laureata a pieni voti nel corso di laurea magistrale in Filologia e Critica Letteraria. Il Titolo della tesi è “Da Rovereto a Nova Trento – confronti in diacronia e in diatopia sulle versioni di un testo teatrale in dialetto”. Nella foto Carla Nardelli con Lorenza Fracalossi e Antonella Giordani dell’Ufficio emigrazione della Provincia di Trento.
La redazione e tutto il Cda si congratula con la neo consigliera dell’UFTE Luana Perotto per essere diventata mamma. Complimenti!
Viaggio di Kristian Pinamonti in Sud America PROGETTO CHACO A MORI
Festa di Primavera a Mori Nell’ambito della Festa di primavera promossa a Mori da tutte le Associazioni di Volontariato valligiane, il neoconsigliere dell’UFTE Osvaldo Tonina e Maria de Rosario Castro madrina della Scuola agricola EFA 146 del Chaco, hanno partecipato per conto della UFTE con uno stand, esponendo materiali eseguiti a mano dalle donne del Chaco argentino. Nell’occasione hanno esposto fotografie e materiali riguardanti il loro progetto iniziato nel 2009 e concluso con l’inaugurazione nel 2014 della scuola agricola nel Chaco a Macagay. Alla giornata hanno partecipato gli Schützen di Vezzano che hanno fatto dei gustosissimi strauben molto apprezzati dalla gente, il ricavato è stato devoluto alla Fondazione “Camino in Arco Iris”, il nuovo progetto al quale si sta lavorando per dare un avvenire a ragazze e bimbi vittime di violenza nel Chaco dove esiste una percentuale altissima di questi casi. Assieme ai lati della casetta in legno data per l’occasione dal Comune di Mori alla UFTE per le varie esposizioni del progetto e materiali Chachegni, oltre agli Schützen di Vezzano con i loro strauben c’era il signor 10 - unione famiglie trentine all’estero
Giorgio Pisoni di Calavino col vestito tipico tirolese che scolpiva delle bellissime stelle alpine in legno che la gente comprava aiutando così la Fondazione argentina per il nuovo progetto.
Kristian Pinamonti è un giovane trentenne di Levico Terme che ha deciso di piantare tutto, lavoro, genitori e amici e intraprendere un viaggio in Sudamerica che si ricorderà per tutta la vita. Una storia, che finora lo ha portato a visitare paesi come Brasile, Paraguay, Uruguay, Argentina, Cile, Bolivia e Perù; ritornerà in Italia a fine anno. L’8 gennaio 2015 ha iniziato la sua grande avventura, il suo grande viaggio. Dopo aver letto di altre persone che hanno fatto la stessa cosa su libri, blog e siti e visto film su viaggi ha pensato perché non lo può fare anche lui. Nella prima parte del suo viaggio, Kristian ha voluto conoscere alcuni emigrati di seconda o terza generazione che ancora oggi si sentono molto legati alle loro origini e hanno voglia di conoscere i luoghi di nascita dei loro avi. Per tutto il 2015 viaggerà in lungo e in largo il Sudamerica. «I ritmi di vita sono più tranquilli che in
Trentino, la gente vive meglio ed è più felice. In Brasile la vita non è impossibile - ci racconta - e avendo un lavoro si può avere una bella casa con piscina. Altra differenza sono le misure, qua è tutto enorme, un campo di soia o grano può coprire una superficie come tutto Pergine. Ed è solo di un agricoltore, le città sono megalopoli, come Buenos Aires o San Paolo. Il viaggio di Kristian Pinamonti prosegue fino a raggiungere i tre staterelli della Guyana, Suriname e Guyana Francese. Da lì, poi, ritornerà in Brasile per rientrare quindi a casa, a Levico. Nel prossimo numero del giornalino parleremo della seconda parte del grande viaggio nel Sud America dell’amico e socio Kristian Pinamonti Terme che seguiamo passo per passo grazie al suo blog aggiornato di frequente. unione famiglie trentine all’estero - 11
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Visita di Norma Maria Da Rui Il 2 e 3 maggio ha fatto visita presso la nostra sede di Trento Norma Maria Da Rui con la figlia Paola di otto anni. Norma è vicepresidente della nostra Famiglia Trentina di Benedito Novo in Brasile e ha studiato a Trento nel 2000, dove ha ottenuto la laurea in Gestione Aziendale all’Accademia di Commercio e Turismo ed è corrispondente del Consolato Italiano. Norma ha sempre avuto una grande passione per il Trentino perché la sua mamma è discendente di Albiano di cognome Odorizzi e papà di Mel, Belluno. Sono 8 anni che non ritornava in Italia e per non sopportare più la nostalgia lei e la sua bambina Paola, hanno deciso di intraprendere questo lungo viaggio, per conoscerci tutti. Norma e Paola dopo essere state accolte dal Cda dell’UFTE per il benvenuto ufficiale domenica 3
maggio, insieme al nostro socio Roberto Sebastiani che l‘ha ospitata e alla vicepresidente Giorgia Pezzi è stata invitata dalla nostra Associazione ad un momento conviviale presso il ristorante Cacciatore di Vetriolo Terme. Subito dopo si sono recati a visitare l’Expo di Levico Terme dove è stata salutata anche dal Senatore Franco Panizza. In questa occasione gli è stato consegnato il gagliardetto della famiglia Trentina di Benedito Novo.
Applicativo per conoscere i trentini residenti all’estero La Provincia Autonoma di Trento grazie alla collaborazione del Commissariato del Governo, ha messo a disposizione un nuovo applicativo che riguarda l’anagrafe degli italiani residenti all’estero (A.I.R.E.) I trentini residenti all’estero ammontavano nel 2012 a circa il sette per cento della popolazione, percentuale destinata ad aumentare a seguito dei nuovi emigrati e soprattutto del riconoscimento della cittadinanza italiana ai discendenti dei trentini emigrati prima della Grande Guerra (legge n. 379 del 2000). I dati sono organizzati in modo tale da poterne ricavare una grande messe di informazioni, a livello di singolo Comune, Comunità di valle e Stato estero di destinazione, con raffronti fra gli anni. I dati sono attualmente aggiornati all’anno 2012, ma a breve termine saranno disponibili fino al 2014. L’applicativo è riportato sul sito dell’Ufficio emigrazione (www.mondotrentino.net) dove fra le altre cose si trova l’applicativo nati in Trentino 1815-1923. L’A.I.R.E. è stata istituita con legge 27 ottobre 1988 n. 470 e contiene i dati degli italiani nati in Italia che si trasferiscono all’estero, per i quali l’iscrizione è obbligatoria quando la permanenza all’estero supera i dodici mesi, e quelli che si riferiscono alle persone nate all’estero e che hanno la cittadinanza italiana anche se non hanno mai risieduto in Italia, ed è gestita dai Comuni sulla base dei dati e delle informazioni provenienti dalle Rappresentanze consolari all’estero. L’iscrizione all’A.I.R.E. è un diritto-dovere del cittadino italiano all’estero ed è il presupposto per usufruire di una serie di servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero, nonché per l’esercizio di importanti diritti come ad esempio la possibilità di votare per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’U.E.; di ottenere il rilascio o il rinnovo di documenti di identità e di viaggio ed altre certificazioni; di rinnovare la patente di guida (solo in Paesi extra europei). L’elaborazione dei dati relativi al Trentino è curata dall’Ufficio emigrazione della Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Informatica Trentina. Si ringrazia fin d’ora quanti vorranno segnalare eventuali errori scrivendo a ufficio.emigrazione@provincia.tn.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E’ necessario abilitare JavaScript per vederlo. 12 - unione famiglie trentine all’estero
SERATA A GRIGNO C’è stata grande partecipazione di pubblico alla serata organizzata presso “l’antica Pieve” a Grigno, dall’Emigrazione Trentina assieme all’Unione delle Famiglie Trentine all’estero di Trento il 7 febbraio scorso. Un momento di grandi ricordi fatto coincidere con il centenario dell’inizio della prima guerra mondiale. Nel corso della serata sono intervenuti il prof. Ferruccio Bolognani che ha relazionato sul mondo dell’emigrazione Trentina e il vicepresidente dell’Unione Famiglie Trentine all’Estero Giancarlo Filoso che ha illustrato scopi e finalità dell’Associazione, dei suoi progetti umanitari portati avanti. Filoso si è soffermato poi sull’importanza di non far perdere questa parte importante di storia sofferta dai nostri emigranti. Sono state proiettate anche diverse diapositive riguardanti tutte le famiglie trentine associate, mentre il coro Genzianella di Roncogno ha intonato alcuni canti indicati alla ricorrenza. Parole di elogio per questa iniziativa sono venute dal senatore Franco Panizza, dalla presidente del consiglio regionale Chiara Avanzo, dai consiglieri provinciali Walter Kaswalder e Lorenzo Ossanna, dal sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto e dal suo assessore Nadia Meggio. In quella serata è stata inaugurata anche una mostra fotografica, con una sezione dedicata all’emigrazione di Grigno e Tezze, che è rimasta aperta fino al 28 febbraio.
La serata è stata voluta e coordinata dalla nostra socia Anna Stefani che con l’aiuto di alcuni collaboratori, Iginio Morandelli, Angelo Sartori e della Biblioteca comunale, ha arricchito la mostra con moltissimo materiale visivo e documenti, scovati tra le famiglie del posto. Un grazie perciò particolare a Lei per la buona riuscita della manifestazione. Mario Pacher
SERATA A PERGINE Mercoledì 27 maggio ad ore 20.30 l’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero ha organizzato la terza serata storico-culturale nell’arco del 2015 presso l’Auditorium delle Scuole Don Milani di Pergine Valsugana. La serata dal titolo “Storie di Emigrazione Trentina....Perginese e dintorni” ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico interessato alle proprie origini e tradizioni dei loro avi che all’inizio e nel corso del ’900 sono stati costretti ad emigrare nel Sud America. La conferenza storica è stata allietata da un apprezzatissimo coro Genzianella di Roncogno, e coordinata egregiamente dal nostro socio Alessio Marchiori di Pergine e ha visto come relatore principale il dottor Lino Beber che ha fatto un escursus storico sull’emigrazione trentina e dell’Alta Valsugana in particolare.
La serata ha avuto dei momenti emozionanti quando sono state fatte vedere delle immagini d’epoca con i nostri emigranti costretti a partire lasciando la propria terra.
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Serata a Cembra L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero di Trento ha organizzato una serata sull’emigrazione a Cembra il 13 marzo alla sede della comunità ed è stata seguita da un buon numero di pubblico. Dopo l’intervento dell’assessore alla cultura della comunità di valle Sofia di Crisci e della Luciana Gasperat, consigliera delegata del comune di Cembra, il coro con i suoi splendidi costumi storici ha deliziato il pubblico con 5 canzoni dedicate all’emigrazione. Lo storico Roberto Bazzanella ha raccontato l’emigrazione trentina e della val di Cembra partendo dall’800 con l’emigrazione dei trentini in America e proseguendo con l’emigrazione nelle miniere in Belgio. Il vicepresidente dell’Unione Famiglie Trentine all’Estero Giancarlo Filoso, ha mostrato un piccolo filmato di due famiglie emigrate rispettivamente in Cile, a La Serena e in Nord America, in Pennsylvania. Filoso si è soffermato poi sull’importanza di non far perdere questa parte importante di storia sofferta dai nostri emigranti. Sono state proiettate anche diverse diapositive riguardanti le famiglie trentine associate. Importante è stato anche l’intervento di Alice Eccli, ragazza della val di Cembra e neoconsigliera UFTE, che ha raccontato la propria esperienza degli interscambi giovanili, facendo commuovere il folto pubblico presente in sala con dei ricordi e episodi avvenuti. Alla fine è intervenuta anche l’altra vicepresidente Giorgia Pezzi che ha ricordato l’impegno e le cose che ha fatto l’associazione. Parole di elogio per questa iniziativa sono venute dal senatore Franco Panizza e dal consigliere provinciale Lorenzo Ossanna. Alla fine è stato allestito un ricco buffet molto apprezzato dal pubblico. Oskar Enrici
Incontro con i sindaci Catarinensi promotore di questa iniziativa. Con l’occasione ci è stato consegnato un pacco contenente, parte di produzione discografica della Corale “La Rimembranza” della Famiglia Trentina e Bellunese di Taiò. Per contraccambiare, ho consegnato a tutti i sindaci il nostro stendardo accompagnato dal biglietto da visita ribadendo la nostra piena disponibilità e collaborazione rivolta agli interscambi. Infine ho augurato a nome della nostra Associazione una lieta permanenza in Trentino e un arrivederci, facendo presente che ci stiamo attrezzando per l’organizzazione di videoconferenze, per una più efficace Venerdì 20 marzo l’Unione delle Famiglie Trenti- collaborazione. ne all’Estero ha incontrato presso il Grande Hotel Ringrazio, la nostra socia e collaboratrice Carla NardelTrento una delegazione di dieci sindaci dello stato bra- li, che oltre ad aver aiutato Antonella Giordani nelle siliano di Santa Catarina e appartenenti all’Associazio- traduzioni, per tutta la giornata, durante la visita al ne A.M.A.V.I. (Consorzio Comuni). Comune di Vigolo Vattaro e alla casa di S. Madre PaoliEssi hanno fatto una visita istituzionale in Trentino, na, ha tradotto anche il mio intervento. per vedere l’organizzazione dei servizi nei Comuni Giancarlo Filoso trentini, dai tributi alla raccolta rifiuti, il sistema e le modalità d’intervento della Cooperazione trentina, la realtà dell’agriturismo trentino e la filiera delle produzioni biologiche. Il gruppo di sindaci proviene da un’area dove vivono numerose comunità composte in larga parte da persone oriunde trentine. Oltre la metà dei primi cittadini brasiliani in visita in questi giorni in Trentino porta infatti cognomi trentini e quattro di loro sono oriundi trentini. Nell’incontro, si è parlato di possibili scambi, soprattutto culturali e cooperativistici tra comuni, tra i quali Levico Terme che ha subito avanzato l’ipotesi di farsi Visita del gruppo di imprenditori turistici religiosi di Nova Trento alla casa natale di Madre Paulina a Vigolo Vattaro con il nostro consigliere dell’Ufte Roberto Sebastiani.
EVENTI FUTURI L’Unione delle Famiglie Trentine all’Estero, da questa edizione del giornalino, incomincerà a dare delle informazioni sugli eventi in programma. Al momento dell’uscita del bollettino l’associazione sta organizzando diverse serate, in particolare mercoledì 18 settembre alle 20.30 al teatro comunale a Centrale di Bedollo, a Vigo Meano, una serata con Loredana Cont a Cles il 7 novembre e il 20 novembre Mario Sandri della Famiglia Trentina di Solothurn organizza una serata sull’astronomia.
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interscambi giovanili VIAGGIO IN BRASILE E INCONTRO SINDACI CATERINENSI
MEETING E CONVENTION 21 MARZO 2015 FLORIANOPOLIS - S. CATARINA Per iniziativa della Famiglia Trentina di Florianopolis e Circolo Italo-Brasiliano di Santa Catarina, sabato 21 marzo 2015 si è tenuto il 2° incontro delle Associazioni italo-brasiliane dello Stato di Santa Catarina. Le due istituzioni, che da diversi anni operano nella vita associativa della comunità cittadina, hanno avuto come scopo principale quello di informare e chiarire le missioni degli organi ed istituzioni del governo italiano presenti nella giurisdizione consolare di Paranà e S. Catarina, includendo i diritti, i doveri e le responsabilità che hanno i cittadini italiani nei confronti di tali Istituzioni. A seguire, è stata definita la riunione congiunta delle Famiglie Trentine del Brasile, Argentina e Paraguay. A questi due incontri di notevole rilievo, hanno partecipato la vicepresidente dell’U.F.T.E. Giorgia Pezzi ed il Senatore Franco Panizza. Grazie alla collaborazione di tutti ed in particolar modo di Joao Andreata, presidente della Famiglia Trentina di Florianópolis, si sono potute unire le varie Famiglie Trentine all’Estero con la sede madre di Trento. E’ stato anche il modo per presentare le varie attività associative ed i lavori svolti dalle diverse comunità. Questo è stato finalizzato anche per rafforzare e incentivare la vicinanza e la collaborazione tra le Associazioni e le Famiglie all’Estero. Poco prima che si parlasse della storia dell’Associazio-
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ne, siamo riusciti a raggruppare tutti i rappresentanti delle famiglie e poter interagire tra di loro, affrontando temi economici, sociali e culturali. Anche se le distanze sembrano oggi superate, la possibilità di conoscersi e toccare con mano gli usi e costumi “trentini” di una volta, non è paragonabile alle comunicazioni via web. Il Senatore Panizza ha manifestato e dato il suo contributo per proseguire nel rilascio della cittadinanza italiana, mentre Giorgia Pezzi ha sottolineato la forza umana e lo spirito di cui gode in questo momento l’Associazione. La numerosa partecipazione e la testimonianza da parte delle autorità presenti sono state motivo di orgoglio e di grande stimolo per continuare a fare sempre di più sia in loco che all’estero. All’incontro hanno partecipato anche il Senatore Fausto Guilherme Longo, l’Onorevole Fabio Porta e Renata Bueno, il Console Italiano Enrico Mora di Curitiba, il Viceconsole italiano Attilio Colitti, i Consultori della Provincia Autonoma di Trento Alceu Lenzi e Elton Diego Stolf, il Presidente del CGIE Walter Petruzziello, il Presidente del Comites Luis Molossi, il giornalista della rivista italiana del Brasile “Insieme” Desiderio Peron, il Presidente del Circolo Italo/Brasiliano di Santa Catarina Alessandra Carioni ed il suo Vice Presidente Franco Gentili ed infine l’Onorevole Carmen Zanotto eletta nel Parlamento a Brasilia. A loro un vivo ringraziamento per la partecipazione e per le parole di incoraggiamento. Giorgia Pezzi
INTERSCAMBI GIOVANILI 2015
LEVICO TERME
Dopo il pranzo di benvenuto offerto dall’UFTE al Bicigrill di S. Giuliana di Levico, si è concluso domenica 19 luglio al ristorante Panarotta di Vetriolo il soggiorno di tre settimane per i 22 ragazzi provenienti dal sud America e rientrante nel progetto degli “Interscambi giovanili” organizzato dalla Provincia Autonoma di Trento. Come ci ha testimoniato la responsabile dell’Ufficio Emigrazione Antonella Giordani, “Si tratta di una iniziativa che mette in contatto diretto i giovani residenti in Trentino con giovani di origine trentina residenti all’estero. I ragazzi venuti in Trentino ancora lo scorso 3 luglio e che sono ritornati nelle loro terre martedì 21 luglio, di età compresa fra i 18 e i 35 anni, sono stati selezionati fra tutti quelli che a suo tempo ne avevano fatto richiesta. Sono stati ospitati presso famiglie disponibili ad accoglierli di tutto il Trentino e questi ragazzi a loro volta ricambieranno, entro i due anni successivi a questa prima fase, l’ospitalità presso le loro case all’estero. Sono tutti giovani discendenti dalla seconda alla quinta e anche sesta generazione e che coprono quindi le diverse emigrazioni nel tempo. Quest’anno abbiamo una composizione fatta di persone che sono emigrate in tutta l’America del nord, centrale e sud America dal 1875 in poi, ma in passato abbiamo avuto anche discendenti di famiglie emigrate in Bosnia dal 1881 e fino al 1970 circa, dalla Svizzera e di altri Stati. Tutte le nostre valli, ha continuato la coordinatrice signora Giordani, hanno dimostrato grande sensibilità a questa iniziativa, in particolare la Valsugana, la valle di Non e la Vallagarina e la maggior parte dei giovani venuti quest’anno non erano mai stati in Italia
e nemmeno in Europa. Un particolare degno di nota che desidero sottolineare, è che molti ragazzi venuti dal Brasile, a distanza di 140 anni parlano ancora il dialetto trentino, tant’è che lo stato di Santa Catarina l’ha riconosciuto come patrimonio universale”. Presenti all’allegro incontro anche i vertici dell’Unione Famiglie Trentine all’Estero, l’ente che ha collaborato in questo progetto. In particolare Giorgia Pezzi e Giancarlo Filoso che concordemente hanno affermato: “Con questo progetto noi abbiamo fatto da supporto per far conoscere a questi ragazzi le terre dei loro avi e tutto quello che offre il Trentino”. Il sindaco di Borgo Fabio Dalledonne: ”Si tratta di un progetto eccezionale. Il fatto più significativo è forse quello di far conoscere a questi ragazzi i nostri usi, costumi e tradizioni. Mi ha colpito molto sentire un ragazzo discendente da una famiglia di Samone, parlare il dialetto valsuganotto di 150 anni fa”. A questo punto si è avvicinato a noi un giovane, tale Juan Pablo Sotelo discendente da una famiglia di Levico Terme e residente in Argentina nella città di Avellaneda, che con giusto orgoglio, mostrandoci la sua carta di identità rilasciata giovedì 16 luglio 2015 dal comune di Levico Terme a firma del sindaco Michele Sartori, ci ha dichiarato di essere ora cittadino levicense a tutti gli effetti. “Mio nonno, Joas Pietro Moschen, ha detto, è partito da Levico nel 1878 ed è arrivato nel 1879 ad Avellaneda, una città di 30 mila abitanti popolata e in parte costruita dagli emigranti trentini e friulani”. Mario Pacher unione famiglie trentine all’estero - 17
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Alcuni emigrati trentini in ARGENTINA L’artista Alfredo Santiago Pertile, nato il 4 settembre 1915 a Puerto Tyrol e morto il 21 settembre 1990. E’ discendente di Angelo Pertile di Borgo Valsugana, che era partito da Trento a 52 anni e arrivato a Resistencia nella Provincia del Chaco nell’anno 1879. La sua infanzia e l’adolescenza, Alfredo la trascorse insieme ai suoi genitori e ai suoi nonni a Puerto Tyrol facendo lavori nelle campagne e mantenendo le sue origini tirolesi. Diplomatosi all’istituto d’arte, subito dopo divenne professore di arte. Fu il primo insegnante a tenere un corso di arte nel Chaco e fu anche il primo direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Resistencia tanto che ora l’istituto porta il suo nome. Il 7 maggio 1973 sposò Terminda Cristina Gonzales ed ebbero tre figli: Mario Abel Pértile (medico), Aldo Dante Pértile (medico) e Elda Aida Pértile (commercialista e deputata Provinciale).
Famiglia Trentina di Rafaela Storia del coro di San Vigilio di Rafaela
Mario Gadotti è nato a Lavis il 4 gennaio 1907 (sua mamma era Maria Fronza e suo papà Giovanni Gadotti). Da giovane emigrò in Argentina e arrivò a Quitilipi, nella provincia del Chaco. Si sposò con Emilia Natta ed ebbero tre figli: la figlia maggiore Maria Margarita Gadotti purtroppo è deceduta, Alberto Gadotti è l’attuale presidente della Famiglia Trentina di Quitilipi ed Elda Pia Gadotti, socia fondatrice del Circolo Trentino del Chaco. Tra i suoi numerosi nipoti da ricordare Orlando Gadotti, creatore della bandiera della Provincia del Chaco.
L’Unione delle Famiglie Trentine dell’Argentina (Formosa-ChacoCorrientes e Misiones) ha fatto una mostra dal titolo “La ricostruzione dell’identità attraverso la fotografia”. Fra le foto il signor Luigi Larcher nato il 29 dicembre 1908 a Ruffrè in Val di Non. La fotografia, che vedete sotto, è stata scattata nel 1922 davanti a casa sua con la sua famiglia ed alcuni amici. Fra loro riconosciamo Anna Larcher, Gennaro Larcher, Rosalia Larcher, Barbara Larcher, Luigi Larcher, Basilio Larcher (padre) e Ernesto Larcher (con la fisarmonica). Luigi Larcher era emigrato da solo in Argentina. Attualmente sono più di 40 discendenti tra figli, nipoti e pronipoti.
Famiglia Trentina di Eldorado - Misiones Josè Luis Raota L’Unione delle Famiglie Trentine dell’Argentina (ChacoCorrientes e Misiones Formosa) rende omaggio ad un grande artista di fama internazionale discendente del Trentino, originario di Barco di Levico, nato nella provincia del Chaco; ci riferiamo al vincitore del Premio Pulliltzer, il signor Josè Luis Raota. 18 - unione famiglie trentine all’estero
Lionel Bussolon La Famiglia Trentina di Misiones festeggia la nascita del figlio di Aldo Bussolon e nipote di Achille Bussolon nativo di Pian della Vallarsa. La Famiglia si complimenta con la mamma e il papà e con il più piccolo di tutti, il bambino Lionel che andrà ad aumentare la generazione dei trentini residenti all’estero.
Coro San Vigilio Il coro di San Vigilio ha ripreso la sua attività. La Famiglia Trentina di Rafaela ha reso noto ai suoi membri e alla comunità che l’attività del coro è ripresa il giorno 5 marzo 2015. Le iscrizioni sono aperte ai nuovi membri e le prove saranno il giovedì dalle 20,30 alle 22,30 nella società italiana (Pueyrredón 262). Per maggiori informazioni scrivete alla mail: corosanvigilio@hotmail.com. Il coro maschile San Vigilio è nato nel marzo 2004, grazie all’interesse, all’entusiasmo e al desiderio di un gruppo di discendenti trentini che cercavano di mantenere e rivitalizzare il canto della terra lontana dei loro antenati. Il 28 agosto dello stesso anno il coro ha fatto il suo debutto con un gruppo formato da voci maschili, sotto la direzione della Prof. Veronica Ghiano. Anche se l’idea originale era quella di cantare canzoni alpine, si è deciso di ampliare il repertorio con canti argentini e latinoamericani. Nel corso della sua vita il coro ha preso il nome di San Vigilio, dal patrono di Trento, e ha partecipato a vari incontri corali a Rafaela, nella vicina località di Santa Fe e nelle province di Cordoba e Entre Ríos.
Benvenuta Clarita!
Clara Sofia Rudolf è nata il 17 marzo 2015 ed è figlia di Vanessa Panizza e Cristian Rudolf, nipote di Marino Panizza (emigrato da Vermiglio) e Maria Elena Peralta. Clara ha anche un fratello che si chiama Renzo. Lo hanno annunciato Vanessa (Tesoriere) e Maria Elena (Vicepresidente) membri del Consiglio Direttivo della Famiglia Trentina di Rafaela.
Cena della Famiglia Trentina di Rafaela Sabato 11 Aprile, il coro maschile San Vigilio di Rafaela ha organizzato la cena annuale vissuta in un clima di vera amicizia e gioia. Gli stessi coristi hanno cucinato, servito ai tavoli e cantato, ma questa volta non lo hanno fatto con la solennità di un coro, ma in un modo assolutamente informale guidata dalla carissima Prof. Veronica Ghiano.
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Juan Carlos Zanoni, figlio di emigrati trentini Eugenio Zanoni, figlio di Giovanni Zanoni e Caterina Zadra è nato il 29 dicembre 1910 a Cis, in valle di Non. Ha partecipato come militare alla Seconda Guerra Mondiale nella campagna d’Africa contro l’impero britannico. Fu imprigionato dagli inglesi e ha passato un brutto periodo mangiando scarafaggi e topi. Trascorsi questi brutti anni si sposò nel mese di ottobre 1948 con Maria Zanoni Zadra (figlia di Giorgio Zadra e Olimpia), anch’essa di Cis. Eugenio, invitato da suo zio Serafino Zanoni, decise di emigrare a Rafaela il 19 dicembre 1948 arrivando in Argentina il 7 gennaio 1949. Arrivato a Rafaela incominciò subito a lavorare in un’azienda di frigoriferi della città. Dopo alcuni mesi si è trasferita anche sua moglie arrivando in Argentina il 14 giugno 1949. Maria Zadra non viaggiava da sola perché era incinta di Juan Carlos che nacque il 2 luglio 1949 a Rafaela. Purtroppo il 19 luglio, dopo poche settimane dal parto morì la moglie di Eugenio. Juan Carlos e suo padre per due anni e mezzo hanno vissuto dallo zio Serafino Zanoni e sua moglie. Il padre di Juan Carlos aveva incontrato Rosa Santoni e si era risposato. Eugenio Zanoni morì il 10 agosto 1978. Juan Carlos ha iniziato a lavorare a 14 anni nel commercio e lavorò per 44 anni nel settore. Ha sposato
Cristina Diaz il 24 maggio 1975 dalla quale ha avuto 3 figli: Cristian Fernando, Juan Pablo e Jorgelina Natalia. Cristian si é sposato con Anabel e hanno 2 figli: Mirko e Luca. Juan Carlos da 18 anni fa parte del consiglio direttivo della Famiglia Trentina di Rafaela. Ricorda i primi anni come un bel momento, ricevevano frequentemente visite dall’Italia. Con orgoglio ricorda che la Famiglia Trentina di Rafaela aveva un programma alla radio LT 28 Rafaela, e si chiamava “l’Italia nel cuore” e veniva sempre trasmesso la domenica. A lui è sempre piaciuto cantare, prendendo le prime lezioni al Collegio San José. Ha cantato in diversi cori ma il suo più grande orgoglio è quello di essere stato uno dei fondatori del coro maschile di San Vigilio.
DALl’ARGENTINA
Censimento Famiglia Trentina di Resistencia La Famiglia Trentina di Resistencia informa che è incominciato il censimento degli emigrati trentini 2015/16. Vi aspettiamo da lunedì al venerdì dalle ore 17.30 alle 20.00 in via Saavedra, 134 a Resistencia. Portate fotocopia della carta d’identità (anziani) e documentazioni dell’immigrato/vecchie foto/ approdo/ passaporto vecchio ecc. Si può chiamare per telefono al seguente indirizzo: 0362-4431073/0362-4572486 o al cel./Whatsapp: 03624223233. Aggiorna i tuoi dati per essere informato delle attività trentine ed eventuali benefici di borse di studio che si realizzano attraverso la provincia autonoma di Trento.
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DAL brasile
Famiglia Trentina di Benedito Novo A febbraio è stato festeggiato il 58° compleanno di Harry Dallabrida, ex sindaco di Benedito Novo e attuale presidente della Famiglia di Benedito Novo. Harry è stato festeggiato da più di 100 amici che gli hanno fatto una bellissima festa a sorpresa con musica dal vivo e da mangiare un buonissimo Churrasco (simile alla Fiorentina), oltre a delle buonissime torte. Alla festa erano presenti diversi politici e presidenti di diverse associazioni, tutta la famiglia di Harry e Jurema Dallabrida, Norma e Paola Da Rui e tutti i carissimi amici di Harry.
Compleanno Harry Dallabrida
DAL paraguay
Nadia Dorigoni: il mio Trentino visto e vissuto da vicino La mia esperienza con gli interscambi giovanili originari dal Trentino è stata straordinaria e soprattutto mi ha permesso di conoscere al meglio le mie origini. E’ l’occasione per sentirsi più trentina, ciò che erano una volta i miei nonni. “Mi sento Heidi” è stata la prima cosa che ho pensato quando sono arrivata a Trento con il disegno animato delle montagne di Heidi e i laghi alpini dove vivevano i miei nonni. Se potessi definire le persone del Trentino in brevi parole posso dire che sono delle persone che conservano le proprie tradizioni. Quando ho visitato il Museo degli Usi e Costumi a San Michele ho visto che hanno mantenuto gli oggetti che utilizzavano tutti i giorni. La modalità di vita di quel tempo può far capire il passato e creare un futuro migliore per il progresso della società. Ho condiviso con gli altri ragazzi la testimonianza simile e il luogo d’origine. Questa stessa caratteristica viene osservata nella testimonianza di Scorsese nel suo documentario “Il mio Viaggio in Italia”, dove racconta la storia dell’immigrazione della sua famiglia e le influenze del cinema italiano nel suo viaggio cinemato-
grafico. Il regista newyorkese di origine siciliana, ringrazia i film del neorealismo italiano che fanno vedere in particolare il silenzio dei loro nonni sulle loro origini. Nadia racconta il suo viaggio, 14 ore di volo dal Paraguay all’Italia. Si immagina la situazione dei suoi nonni che hanno dovuto lasciare la famiglia, la terra per imbarcarsi e navigare per giorni in precarie condizioni l’oceano Atlantico per arrivare in un posto sconosciuto dove parlavano un’altra lingua. Queste barche sono state testimonianze di dolore sradicamento, ma di immenso coraggio. A 24 anni ho scoperto che il Trentino è totalmente diverso da quello che mi avevano raccontato da questa storia triste. Nonostante la crisi economica che ha colpito l’Italia, la provincia di Trento è una delle più prospere e ordinate di tutte quelle che ho visto nel mio tour in Italia. Nelle tre settimane del mio soggiorno mi hanno fatto sentire parte del Trentino, soprattutto mi ha colpito la cordialità della gente non solo dalla famiglia che mi ha ospitato e organizzatori dello scambio ma anche per strada, nei bar per bere un caffè o chiedere indicazioni. Un esperienza che mi ha fatto sentire orgogliosa delle mie origini trentine. unione famiglie trentine all’estero - 21
dialetto...
dall’estero... dalla svizzera
LE NOSTRE POESIE
Festa sociale della Famiglie Trentina di Solothurn Domenica 28 giugno 2015, presso il Blockhaus di Derendingen, ha avuto luogo la tradizionale festa sociale della Famiglia Trentina di Solothurn. Già la mattina presto sono arrivate le persone componenti del direttivo per dare una mano con l’ottima organizzazione che da sempre contraddistingue l’associazione trentina. È stata una bellissima festa, un momento di aggregazione tra tutti i soci e simpatizzanti che dopo un gustosissimo pranzo a base di polenta, spezzatino, formaggio e vino trentino, dolci di ogni genere, hanno fatto le foto di rito e fissato l’appuntamento per il prossimo anno, certi di bissare con la stessa passione che ci contraddistingue. Un ringraziamento particolare va a tutto il direttivo e a coloro che hanno partecipato e hanno reso possibile la realizzazione di questa bellissima festa. Vito Agosti
gastronomia
Mousse di frutto della passione (maracuja) dal Brasile
INGREDIENTI 1 lattina di latte condensato zuccherato la stessa misura (1 lattina) di succo concentrato di frutto della passione (si trova nei negozi etnici) la stessa misura (1 lattina) di panna da cucina PROCEDIMENTO Frullare i 3 ingredienti per qualche minuto (fino ad ottenere una crema omogenea). Versare la mousse in una ciotola e lasciar raffreddare in frigo per un paio d’ore.
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orzet a la trentina ra minest Questa caldata liore s g i m a risult ssivo. o succe n r o i g l i
LA COLPA l’ài vista mi, dalbòn l’ài vista coi mè òci l’è sta’ na stéla che la usmàva dré la luna a sconfionàr qoel brigolàr de pés ‘n te ‘l ciel fin dré da ‘l mont ‘n do che ‘l tendeva ‘n redesèl el le à ciapade tute, ‘nsèma, e s’è fat nòt le se è lagàde tör par giro da na fàda che la ga ‘l mus che cambia cìfe dì par dì fasèndo creder che fus colpa de ‘n sol cép ma tut de ‘n trat el sbròca ‘n sgiànz de istà broènta e ‘n te ‘n sfiantùgem tut bolìfe a scarmenón fòrsi stanòt se è delibrà valguni e ‘l ciel l’è a strìse istess a i scuri de preson l’ho vista io, davvero l’ho vista, con i miei occhi è stata una stella che pedinava la luna | a strattonare quel brulichio di pesci nel cielo | fin dietro al monte dove era tesa una rete | le ha prese tutte, insieme, e s’è fatto buio | si son lasciate prendere in giro da una fata | col viso che cambia aspetto giorno per giorno | facendo credere che la colpa sia del sole fiacco | improvvisamente esce un caldo raggio d’estate | ed in un lampo una fontana di lucciole sparpagliate | forse stanotte qualcuno si è liberato | e il cielo è a strisce come le imposte di una prigione
INGREDIENTI Orzo perlato grosso – fagioli di Lamon Porro – sedano – carote – zucchine – patate Osso di prosciutto crudo o pancetta stufata PREPARAZIONE
SENTIRSI DIR PAPÀ
Ammollare e lessare i fagioli al dente; Tagliare le verdure a dadolata. Ammollare per c.a. ½ h l’orzo perlato. In una pila da fuoco mettere poco olio, l’osso di prosciutto e a distanza di 5’ una dall’altra: porro, carote, patate, zucchine. Lasciare cuocere a fuoco dolce per c.a. 1H quindi aggiungere l’orzo e i fagioli. Far riprendere il bollore, abbassare la fiamma e cuocere per c.a. 1H e ½. A cottura ultimata deve risultare una minestra cremosa; a piacere si può aggiungere poco latte o spessirla con poco burbagnè e cuocere ancora per qualche minuto.
Che poreti che i era ‘sti ani, quande che i nostri noni i neva al de là del mar ‘n zerca de laorar. ‘L vedo sul bastimento, ‘n mezo ai emigranti, ‘l nono Mansueto! Restava ch’ la nona coi tosati e elo ‘l vedo col so’ fagoto de poche robe, coi so’ ricordi, la so’ passion, le lacrime, ‘n quel longo viazo sul mar, tra le borasche e le paure, verso ‘Brasile a far tante fadighe. E tutti i dì a suar, a taiar fora i alberi nei boschi, a far su strade, a tirar bore da la matina a l’albezar, fin a la sera. Chissà le lacrime che sarà nà ‘n quel piato ‘nte l’ora de magnar! No aver lì ‘ntorno i so’ tosati, con quei oceti azuri o ‘n poco scuri e quei rizoti biondi! Che voia de sentirse dir: “Papà!”... E den ‘nte le barache, de sera, ‘n quele selve scure, al ciaro de candela, i averà parlà ‘ntra lori del so’ paese, de la so’
TEI, ANEMA ti che sès i mè penséri vèi chi e bala ‘nsèma a mi destrigandome pasion desmentegade ‘n de i tò òci e pò lasa le bolìfe che sia lum ‘mpizàde ‘mpò, daighe ‘n soldo al sonador che ‘l ne ‘n sònia una depù e pò cònta chiche ès ti co i tò làori odor de pèrsech tèi, ànema Giuliano tu, ragazza tu che sei i miei pensieri vieni e balla assieme a me distruggendomi la passione dimenticata nei tuoi occhi e lascia che le faville siano luci sempre accese, dai un soldo al suonatore che ce ne suoni ancora una e poi racconta chi tu sei con le tue labbra odor di pesca Giuliano “Diaolin” Natali
tera, de la so’ zente. E forsi, per sentirse pù vezini, i averà cantà “ La Valsugana” coi oci lustri. Chissà come i contava le giornae, contenti de quele ormai za passae! E dì per d’ se sgrandiva quel muciato dei so’ guadagni, però i passava pian i ani! Ma ‘l dì che po’ i tornava ‘n le so’ tere, che feste ‘n quee case: aver ‘ntorno quei cari so’ tosati, co quei cceti azuri o ‘n po’ pù scuri e quei rizoti biondi, sentirse dir: “Papà!” E da quel so’ fagoto che nel tornar a casa l’era più grosso , vegneva fora ‘n poco de cafè corai rossati e mori per far recini, carobole e ‘n pochi de soldi fati coi so’ suori, i so’ strapazi e tanto stranio de la so’ dona e dei so’ tosati. Era tornà da la Merica ‘l papà e, ‘ntra quei muri fumegai e scuri, la luce, ‘l sole e la felizità.
Elsa Timioni in Dandaro - deceduta nel 2012 unione famiglie trentine all’estero - 23
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