La resistenza

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La resistenza NonSoloFitness.it

Slide riassuntive

Diego Campaci


La resistenza

Per resistenza si intende la capacità psicofisica dell’atleta di opporsi alla fatica (Weineck - L’allenamento ottimale)

Dott. Diego Campaci

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La resistenza Mitoco ndri

Età Riparti zione fibre

FATTORI NON ALLENABILI Sesso

Volemi a Emogl obina

Capacità tampone

VO2max

ASPETTI Globuli CIRCOLATO rossi RI Irrorazi Ipertrofia one cardiaca

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Enzimi ASPETTI ossidat MUSCOLARI ivi Mioglo bina Alveoli Volume ASPETTI polmon RESPIRATO polmon ari are RI

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VO 2max VO2max (ml/kg/min) Donna (20 anni)

35-43

Uomo (20 anni)

44-51

Lance Armstrong (dopo chemioterapia)

66,6

Derek Clayton – maratoneta 2h09’

69,7

Joan Benoit – campione olimpionico maratona 1984

78,6

Lance Armstrong

85

Bjorn Dehlie (sciatore di fondo)

94

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La FCM (220-et Ă ) La FCM(t) nella valutazione del lavoro aerobico - 60%-70% della FCM = resistenza/lipolisi - 75%-85% della FCM = frequenza cardiorespiratoria - 85%-92% della FCM = incremento potenza aerobica - Oltre il 92% della FCM = incremento capacitĂ lattacida

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Fc – VO 2max % VO2max

% Fc max

% Fc Riserva

90

93

90

85

90

85

80

87

80

75

83

75

70

80

70

65

76

65

60

73

60

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La soglia anaerobica 190 180 170 160

Fc

150 140 130 120 110 100 20

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VelocitĂ

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La soglia anaerobica L’uso della soglia anaerobica • Per competizioni di fondo lungo manterremo una velocità in allenamento compresa fra il 78% e l’85% della soglia anaerobica; • Per competizioni di fondo medio, manterremo una velocità in allenamento compresa fra l’85 ed il 93% della soglia anaerobica; • Per competizioni veloci, quindi su distanze brevi e con ripetute sui 1000m/2000m manterremo una velocità di allenamento compresa fra il 93% ed il 100% della soglia anaerobica; • Per innalzare la soglia anaerobica, o per competizioni su distanze brevi, manterremo una velocità di allenamento compresa fra 100 e 105% della soglia anaerobica; • Per migliorare le capacità aerobiche generali, manterremo una velocità di allenamento compresa fra il 68% e l’80% della soglia anaerobica. Dott. Diego Campaci

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I metodi della resistenza CORSA CON CAMBIO DI RITMO

CARICO PROLUNGATO

METODO DI GARA

INTERVAL TRAINING

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METODO DELLA RIPETIZIONE

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I metodi della resistenza METODO DEL CARICO PROLUNGATO ESTENSIVO • • • •

volumi elevati, intensità basse (<70% Fcmax) migliora metabolismo lipidico adatto per allenare la resistenza di base (periodo preparatorio) atleta non impara a lavorare ad intensità più elevate

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INTENSIVO • • • •

intensità vicine alla soglia anaerobica (75-85% Fcmax) attivazione del metabolismo glucidico allenamento all’utilizzo di una maggior % del VO2max durata: 45-60 min per atleti avanzati - 15-30 min per atleti non avanzati

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I metodi della resistenza CORSA CON CAMBIO DI RITMO •

lavoro continuo nel quale l’intensità cambia continuamente

le accelerazioni periodiche provocano temporaneamente un maggior ricorso alla capacità anaerobica

può includere movimenti e intensità che simulino la partita/gara

miglioramento della capacità di sopportare e compensare temporanee mancanze di ossigeno (Michailov - 1972)

miglioramento sia capacità aerobica, sia anaerobica

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I metodi della resistenza INTERVALL TRAINING

Immagine su gentile concessione del Dott. Michele Calabrese

• • • •

aumento volume cardiaco di 220 cm3 in poche settimane (Reindell, Rosskamm, Gerschler - 1962) rapido aumento del VO2max e, quindi, della prestazione di resistenza miglioramento dell’eliminazione del lattato notevole sollecitazione del metabolismo glucidico

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I metodi della resistenza METODO DELLE RIPETIZIONE •

esecuzione ripetuta di una distanza scelta, che ogni volta viene ripetuta alla massima velocità possibile, dopo aver recuperato completamente la prova precedente

recupero completo —> tutti i parametri ritornano a livello iniziale

intensità elevata

ipertrofia delle FT

adatto alle discipline dove, oltre alla resistenza, è richiesta velocità (es: mezzofondo)

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Allenamento della forza e endurance

CAPACITA’ E POTENZA AEROBICA • Sistema aerobico • Trasporto ossigeno

VO2max

POTENZA E CAPACITA’ ANEROBICA • Capacità glicolitica • Sistemi tamponi • Scorte CP

Soglia anaerobica

ASPETTI NEUROMUSCOLARI • Forza • Controllo motorio • Stiffness muscolare

Efficienza movimenti

PERFORMANCE DI ENDURANCE

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Resistenza all’alta intensità Riadattato da Reuter, B. (2012). Developing endurance. Human Kinetics.

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Nutrizione ed endurance

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Quante calorie? La spesa energetica necessaria per sostenere la contrazione muscolare varia in rapporto a: • tipo di attività • tecnica • intensità • durata • massa corporea • condizioni ambientali (vento, fondo stradale...) • … Nella corsa: Spesa energetica (Kcal) = peso (kg) x km percorsi Fonti: Sjodin, Svedenhag – Applied physiology of marathon running – Sports medicine, 2, 83-99 (1985) Margaria, Cerretelli, Aghemo, Sassi - Energy cost of running –J. Appl. Physiol. 18:367-370 (1963)

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Quali substrati in esercizio

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Quali substrati in esercizio

Wilmore J.H. 1983 Dott. Diego Campaci

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Giorni precedenti la competizione da cosa è limitata la perfromace? Negli esercizi di media e lunga distanza (>2000m): DEPLEZIONE DEL GLICOGENO

Importante iniziare la gara con la MASSIMA DISPONIBILITA’ DI GLICOGENO DISPONIBILE

CARICO DI CARBOIDRATI

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Giorni precedenti la competizione IL CARICO DI CARBOIDRATI E’ una procedura che stimola l’accumulo di glicogeno nel muscolo. Si attua in 3 fasi: • Stimolazione dei muscoli di nostro interesse al fine di intaccare le scorte (circa 7 giorni prima di una competizione) • Si fanno seguire 3-5 giorni di alimentazione priva di carboidrati • Si conclude con 1-3 giorni di dieta iperglucidica prima di una competizione

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Giorni precedenti la competizione IL CARICO DI CARBOIDRATI eventi da 2000 m alla mezza maratona: riposo nelle 24 ore precedenti mezza maratona alla maratona: ridurre l’intensità e la frequenza nelle 36 ore precedenti

aumento riserve di glicogeno fino al 100% miglioramento resistenza fino al 20% Dott. Diego Campaci

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Prima della gara

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Prima della gara Nelle ore immediatamente precedenti la gara CARBOIDRATI A BASSO INDICE GLICEMICO L’assunzione di carboidrati a basso ig prima di un impegno muscolare prolungato porta a: • • • • •

Livelli glicemici più stabili per tempi d’esercizio prolungati Risposta insulinica moderata miglior utilizzo dei grassi Minore produzione di lattato Ritardo nell’insorgenza della fatica Migliore ossidazione lipidica

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Durante la competizione

Quindi: Mantenimento glicemia Idratazione Dott. Diego Campaci

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Durante la competizione Carboidrati, in quali gare?

Sport Nutrition Conference 2011, Mallorca

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Durante la competizione Quali carboidrati ?

La massima quantità di cho utilizzabili da un’unica fonte (glucosio): 60 g/h Con un mix di cho la quantità può aumentare a 108-144 g/h

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Durante la competizione La corretta idratazione è il piÚ importante parametro nutrizionale da considerare per ottenere prestazione e sicurezza Dott. Diego Campaci

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L’idratazione

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L’idratazione • Molto utile la preidratazione: piccole razioni di fluidi da distribuire in circa 30 minuti prima dell’attività • Costanti e controllate razioni di fluidi secondo tempo (quando possibile) e specifiche tendenze alla disidratazione del singolo • non a sensazione

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L’idratazione COME DEVE ESSERE L’ACQUA • A temperatura ambiente (se sopra i 28 gradi o sotto i 10 rallenta l’assorbimento) • Liscia o appena gassata (se c’è troppo gas sotto sforzo si rischia il reflusso) • Sempre con piccole razioni di carboidrati (l’ideale è il 5-6%) • Vicino all’essere isotonica • Sempre con un sapore gradito al singolo atleta (Zanasi, et al., 1997) • Mai fluidi ipotonici e o poveri di sali specie sodio (eccetto che se disidratati durante esercizio)

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L’idratazione

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Durante la gara SPORT DRINKS apportano acqua, elettroliti e carboidrati Caratteristiche generali presenza di fruttosio e maltodestrine presenza di sodio

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Post gara Scopo

Strategia

Reintegrale le scorte di glicogeno

subito dopo:1-1,5 g/kg di carboidrati + 10-20 g proteine

Riparazione muscolare

ogni 2 ore:1-1,5 g/kg di carboidrati + 10/20 g proteine

Ripristino idrico ed elettrolitico

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fino ad arrivare ad un target di 6-10 g/kg di carboidrati

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In allenamento‌ dipende Periodi di allenamento a bassa intensitĂ

Periodi di allenamento intenso

Potrebbe essere utile una dieta a basso contenuto di carboidrati

Dieta ad alto contenuto di carboidrati

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Proteine e endurance Raccomandazioni per l’atleta di resistenza 1,2-1,4 g/kg/die di P per mantenere il bilancio proteico ACSM and ADA. Med Sci Sports Exerc. 2009;41(3):709-731.

Potenziali rischi di un apporto proteico insufficiente: • catabolismo proteico • lento recupero dall’allenamento • perdita di massa muscolare • intolleranza all’allenamento (↑ fatica) • ↑ rischio di sovrallenamento Journal of the International Society of Sports Nutrition 2010, 7:7

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Grazie per l’attenzione 

Dott. Diego Campaci

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