Mental Training e Postura - dott.ssa Raffaella Frisario

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Definizione di Postura !  Posizione che il corpo assume nello spazio, sia come atteggiamento rispetto all’ambiente che come relazione spaziale tra i vari segmenti scheletrici. Essa viene identificata come l’atteggiamento che il corpo assume per adattarsi all’ambiente (Nart A. e Scarpa S.). !  La postura è una risposta globale di accomodamento ad un certo ambiente, una correlazione tra gli aspetti corporali e mentali del comportamento (Tribastone).

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Definizione di Postura !  La postura è la posizione che ciascun individuo assume rispetto al suolo, all’ambiente circostante ed al vissuto emozionale e può essere influenzata da diversi sistemi funzionali. !  La postura è un modo di stare nel mondo affrontare il mondo vivere nella realtà (Traetta 1979). !  La postura è strettamente legata alla vita emotiva fino ad essere l’espressione stessa per il mondo esterno, non solo attraverso la mimica facciale e gestuale ma anche attraverso la disposizione corporea nel suo insieme(GAGEY PM , WEBER B. 2000).

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Definizione di Postura !  La postura è l’espressione di un vissuto ereditario, di un vissuto personale, della formazione e deformazione culturale, di memorie dei propri traumi fisici ed emotivi, del tipo di lavoro e di sport a cui siamo assoggettati nel tempo; postura è il modo in cui respiriamo, il modo in cui stiamo in piedi, camminiamo, ci atteggiamo e ci rapportiamo con noi stessi e con gli altri (D. Raggi 1998). !  La Postura è il risultato dell’interazione funzionale tra le componenti biomeccaniche, neurofisiologiche, psicologiche e psicomotorie dell’individuo, che si evidenzia con gli atteggiamenti statici e dinamici dei segmenti corporei, variabili in relazione agli obiettivi da perseguire e agli stimoli dell’ambiente. Dottoressa Raffaella Frisario


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Afferenze Sensoriali Il nostro corpo riceve una serie di afferenze diverse in modo tale che il Sistema Tonico Posturale venga stimolato a ricercare delle compensazioni funzionali.

Informazioni MuscoloScheletriche

Informazioni Cranio-Sacrali

Informazioni Oculo-Motorie Informazioni Podaliche

Informazioni Psico-emozionali

Informazioni Stomatognatiche

Informazioni Articolari

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Psicosomatica !  In questa relazione daremo particolare spazio ai problemi psicosomatici correlati ai disequilibri posturali per meglio comprende i fattori di disturbo muscolo-scheletrico e somatoemozionali. !  Mentre Freud con la psicoanalisi poneva attenzione alla produzione verbale dei pazienti, il suo allievo psichiatra Wilhelm Reich, introdusse anche l’osservazione del corpo (l’espressione degli occhi e del viso, la qualità della voce e vari tipi di tensioni muscolari). !  Descrisse per primo quello che noi oggi chiamiamo “linguaggio del corpo”. !  Reich osservò che appena questi pazienti iniziavano la terapia, la postura del corpo si modificava. !  Le tensioni muscolari cambiavano: le spalle e le braccia delle persone depresse si rilassavano, le mascelle diventavano meno costrette e i denti meno serrati. !  La correlazione mente-corpo-emozione-postura divenne più chiara. Dottoressa Raffaella Frisario


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Psicosomatica !  Wilhem Reich, ha introdotto il concetto di armatura caratteriale. !  Sosteneva che il carattere si esprime negli atteggiamenti posturali, nelle posizioni che si assumono, nelle espressioni e nei comportamenti tipici della persona. !  L'armatura caratteriale influenza lo sguardo, il tono della voce, il ritmo delle parole, la respirazione, la postura provocando rigidità muscolari croniche. !  Alexander Lowen, psichiatra e psicoterapeuta, ha perfezionato il concetto, evidenziando come ogni blocco emotivo possa comportare un blocco nel flusso di energia, ostacolando respiro e movimento.

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Psicosomatica !  I conflitti emotivi si strutturano nel corpo sotto forma di tensioni muscolari croniche e come tutte le armature, anche quella caratteriale limita la motilità, la sensibilità. !  Attraverso una respirazione inadeguata causa un aumento dell'ansia e dell'irritabilità. !  Più tardi il lavoro di Reich venne portato avanti da un suo allievo Alexander Lowen che introdusse il concetto di “bioenergetica”. !  Lowen oltre alla pressione e manipolazione delle tensioni muscolari croniche fece uso di alcune posizioni di stress che potevano aiutare queste rigidità a rilassarsi.

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Psicosomatica !  Lowen potè osservare come i blocchi muscolari impedivano il libero scorrere dell’energia,

quell’energia corporea che quando viene a

mancare determina perdita di vitalità e personalità dell’individuo. !  Infatti le persone con aspetto energetico bloccato si sentono depresse, sempre in lotta con se stessi e costantemente in difficoltà relazionale con gli altri.

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Psicosomatica !  Per questi soggetti diventa difficile provare piacere. !  La vita diventa grigia e tetra, di conseguenza l’approccio energetico con la realtà è influenzato negativamente. !  Organi di senso, braccia e mani, gambe e piedi, pelle e organi sessuali, subiscono della mancanza di questa energia provocando blocchi e rigidità muscolari che sono inconsce. !  I blocchi nella gola e nelle mascelle impediscono di piangere e gridare, ma impediscono anche di cantare o di gridare di gioia ; !  i blocchi nelle spalle e nelle braccia frenano il colpire, ma anche il desiderio di abbracciare;

desiderio di aggredire o di

!  i blocchi in vita impediscono di piangere e gridare altrettanto bene di quanto limitano il respirare ed il sospirare; !  la contrattura dei muscoli della gamba e dei piedi blocca la spinta alla ribellione, ma diminuisce anche la capacità di stare in piedi e di essere indipendenti. Dottoressa Raffaella Frisario


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Disturbi Somatomorfi !  Disturbo di Somatizzazione: (storicamente collegato all’Isteria o Sindrome di Briquet): è un disturbo polisintomatico che comincia prima dei 30 anni, che dura per più anni e che è caratterizzato dalla associazione di dolore e sintomi gastro-intestinali, sessuali e pseudo-neurologici; !  Disturbo Somatoforme Indifferenziato: è caratterizzato da lamentele fisiche non giustificate e dura almeno 6 mesi, ma non raggiunge la soglia per la diagnosi di Disturbo di Somatizzazione; !  Disturbo di Conversione: comporta sintomi ingiustificati di deficit riguardanti le funzioni motorie volontarie e sensitive, i quali potrebbero suggerire una condizione neurologica o medica generale; fattori psicologici appaiono collegati con i sintomi o i deficit;

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Dr. John E. Sarno e la relazione corpo - mente !  La maggior parte dei problemi articolari non è dovuto a patologie ossee ma alle tensioni nervose. !  All’origine vi è un meccanismo psicologico che blocca l’emergere delle emozioni di: Ansia – vergogna – sensi di colpa - rabbia - paura. !  La mente si distrae da una sofferenza più profonda colpendo muscoli, nervi, tendini e legamenti.

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LA SINDROME MIOSITICA DA TENSIONE (S.M.T) !  La SMT riguarda l’infiammazione di diversi tessuti muscolari striati. !  Causata da fenomeni emotivi con effetti fisici. !  Non cadere nella esagerazione opposta che il dolore è tutto nella testa. !  Relazione dolore = infortunio/lesione è molto radicata nella nostra cultura. !  La SMT COLPISCE MUSCOLI, NERVI TENDINI , LEGAMENTI !  Attacchi acuti prevedono spasmi (diversi dai crampi come eziologia ma simili come dolore) e dovuti a carenza di ossigeno. Dottoressa Raffaella Frisario


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CONDIZIONAMENTO E SMT !  Condizionamento classico e operante (Pavlov – Thorndyke – Skinner); !  ASSOCIAZIONI INCONSCIE; !  Automatismi (Salire in macchina – sedersi – sdraiarsi – andare a letto ecc); !  Condizionamenti anche nel non fare una cosa. Per alcuni diventa un’ossessione.

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DISTURBI EQUIVALENTI ALLA SMT !  Stati preulcerosi - ulcera peptica – ernia iatale; !  Colon spastico – sindrome del colon irritabile; !  Cefalea tensiva– emicrania – eczema – psoriasi; !  Prostatite – acufeni – capogiri - minzione frequente – asma – rinite allergica; !  Chi soffre di questi disturbi deve sempre rivolgersi a un medico anche se, gli stessi disturbi, fanno parte di un meccanismo palesemente psicologico.

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FISIOLOGIA DELLA SMT !  La fisiologa della SMT parte dal cervello tramite le emozioni come ansia rabbia ecc… !  Il Sistema Nervoso Autonomo (sottosistema del cervello in cui avvengono le principali funzioni involontarie come il battito cardiaco, la secrezione di succhi gastrici ecc…) riduce il flusso sanguigno verso certi muscoli, alcuni nervi, tendini o legamenti generando dolore o altre disfunzioni. !  Tra le dirette conseguenze vi è l’ischemia (meno sangue , meno ossigeno e quindi dolore , torpore, formicolio, debolezza, ecc). !  Da qui L’IMPORTANZA DELLA RESPIRO NELLA GINNASTICA POSTURALE. Dottoressa Raffaella Frisario


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COME MIGLIORARE DA SMT È importante lavorare su alcuni aspetti: 1) Consapevolezza da parte del soggetto di ciò che sta vivendo - presa di coscienza e analisi coerente; 2) Self talk – parlare al proprio cervello; 3) Ascolto attivo , empatia, relazione, comunicazione efficace; 4) Tecniche corporee; 5) Tecniche di rilassamento e respirazione. Dottoressa Raffaella Frisario


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ELEMENTI SCATENANTI LA SMT !  SCARSA AUTOSTIMA; !  ATTACCAMENTO MANIACALE AL LAVORO; !  SENSI DI RESPONSABILITA’ ECCESSIVI (spesso le persone colpite da questa sindrome sono persone brillanti, ambiziose , capaci, perfezionisti); !  ANSIA; !  RABBIA – RISENTIMENTO; !  NARCISISMO (egocentrismo – «Super IO» – essere il mito di se stessi); Dottoressa Raffaella Frisario


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ELEMENTI SCATENANTI LA SMT

!  SENSI DI COLPA; !  VERGOGNA; !  DISTURBI POST TRAUMATICI; !  MA PIU DI TUTTI L’ANSIA E LE SUE VARIABILI.

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Ansia L’ANSIA E’ ALLA BASE DI TUTTE LE NEVROSI

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Ansia

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LE DIAGNOSI CONVENZIONALI (PAG. 128 DEL LIBRO DI TESTO)

!  Molte diagnosi sono fonte di apprensione per i pazienti e come abbiamo appena visto l’ansia, la paura e altre emozioni correlate hanno un ruolo centrale nel peggiorare e cronicizzare la sindrome dolorosa.

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L’Epidemiologia del Mal di Schiena !  L’80% circa degli individui durante la vita soffre di mal di schiena con diversi livelli di gravità. !  Solo il 20% presenta un danno anatomo - patologico oggettivamente diagnosticabile a livello vertebrale, che possa giustificare la rachialgia. (Es: ernia del disco, spondilolisi, stenosi del canale vertebrale ecc) !  Scarsa relazione tra fattori traumatici e insorgenza della sintomatologia dolorosa. !  Il legame tra danno anatomo - patologico e il dolore è enormemente variabile. !  La lombalgia funzionale (idiopatica) rappresenta la stragrande maggioranza delle lombalgie riscontrabili nella pratica clinica. !  Marcati segni di discopatia con riduzione dello spazio intersomatico e con assenza/presenza di dolore prendono il nome di artrosi. A volte l’artrosi non è la causa reale del dolore ma ne rappresenta una sorta di giustificazione accettabile o capro espiatorio. Dottoressa Raffaella Frisario


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INTERNATIONAL SOCIETY FOR THE STUDY OF THE LUMBAR SPINE -2005

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Dolore Fisico e Dolore Psichico

!  Situazioni di ansia, depressione, paura ecc.. Possono insorgere come conseguenza del dolore percepito dal soggetto e possono aggravare il quadro sintomatologico. !  Meccanismi psicofisiopatologici partecipano alla persistenza del dolore e quindi alla cronicizzazione della sofferenza del soggetto.

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L’Ostacolo Nonostante le precedenti teorie siano accettate nella pratica clinica, ancora oggi si stenta ad applicarle. Le maggiori autorità nel campo delle algie vertebrali richiamano l’attenzione sui precedenti aspetti, infatti, Nachemson (noto medico) al congresso internazionale del S.I.R.E.R. ha affermato: “La conoscenza della psicologia è più importante della conoscenza della biomeccanica del lombalgico, almeno per i pazienti con dolore cronico. Siamo troppo legati al presunto problema fisico nonostante diversi studi abbiano dimostrato sia irrilevante in questi pazienti”. Dottoressa Raffaella Frisario


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Disturbi Somatomorfi !  Il D.S.M. (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) contempla i Disturbi Somatoformi: Disturbi la cui la caratteristica comune è la presenza di sintomi fisici (da cui il termine Somatoforme) che non possono essere pienamente attribuibili ad una condizione medica diagnosticabile. IL DISTURBO ALGICO: disturbo caratterizzato dal dolore come punto focale principale della alterazione clinica, dove

vi è motivo di ritenere che qualche

fattore psicologico abbia un importante ruolo nell’esordio, gravità, esacerbazione o mantenimento del dolore stesso.

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Disturbi Psico-fisio-patologici IPOTESI EZIOPATOGENETICHE: !  Ipotesi MUSCOLO - TENSIVA !  Ipotesi POSTURALE !  Ipotesi PSICONEUROENDOCRINA

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Ipotesi Muscolo Tensiva !  L’ipotesi eziopatogenetica più facilmente comprensibile del dolore senza base organica dimostrabile è l’ipotesi muscolo - tensiva. !  Diversi autori hanno postulato una sorta di “stato miotensivo psicogeno” in pazienti con lombalgia senza base organica riconoscibile. Lo stato di miosite muscolo tensiva è responsabile della dolorabilità continua (rapporto tra dolore e contrattura muscolare). !  La contrattura muscolare prolungata osteggia il sistema vascolare favorendo uno stato di ischemia e di accumulo di metaboliti a livello muscolare, sostanze irritanti per i tessuti e i nocicettori che a loro volta incrementano lo stato di contrattura muscolare. Ne consegue un circolo vizioso dove il dolore alimenta lo stato di contrattura muscolare e viceversa. In questo circolo vizioso di dolore la contrattura crea uno stress psico - emotivo che non si differenzia molto da uno stress fisico, entrambi possono causare contratture muscolari. Dottoressa Raffaella Frisario


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Circolo Vizioso Ipotesi Muscolo Tensiva

E’ da notare che mentre gli stress fisici sono generalmente consci e tendono ad avere una durata minore, gli stress emozionali sono perlopiù inconsci e persistono a lungo. Dottoressa Raffaella Frisario


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Tecniche La sindrome di miosite da tensione indica che la rachialgia è prodotta preminentemente da una contrazione muscolare indotta da ansietà profonda. Questa tipologia di persone trae giovamento con tecniche basate sul rilassamento muscolare quali: Training autogeno, distensione immaginativa, rilassamento muscolare progressivo , mindfulness, visualizzazione, Ipnosi.

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Lettura Psicofisiopatologica !  Recenti studi sulla cefalea muscolo tensiva nella zona cervicale (Scoppa e Nicotra 1999) hanno messo in evidenza una significativa presenza di una componente psichica in senso ansioso e\o depressivo con tendenza costante alla conversione psicosomatica nella totalità della popolazione dei pazienti esaminati. !  Le tensioni muscolari possono quindi essere intese come modulatori di patologia psicosomatica. !  Non è difficile ipotizzare un passaggio da una disfunzione muscolare ad un danno organico rilevabile. Infatti la muscolatura tesa e contratta cronicamente comprime in modo abnorme le sottostanti articolazioni favorendo così i processi patogenetici quali ad esempio quello dell’artrosi. !  Lowen e Reich sostenevano la tesi del conflitto emozionale irrisolto e probabilmente represso, trattenuto, inibito, che porta a tensione muscolare cronica. Dottoressa Raffaella Frisario


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Ipotesi Posturale !  Ipotesi collegata alla precedente sul piano fisiopatologico essendo il concetto di postura connesso a quello di tensione muscolare. !  La modificazione cronica dello stato di tensione muscolare, di cui si è fatto cenno precedentemente, riveste un notevole interesse sul piano clinico per le possibili modificazioni morfologiche e posturali a cui potrebbe condurre. !  LA POSTURA NON E’ SOLO LA RISUTANTE DI COMPLESSI MECCANISMI NEUROFISIOLOGICI E BIOMECCANICI MA E’ ALTRESI’ L’ESPRESSIONE DEL PROPRIO MODO DI GESTIRE LE EMOZIONI ED I PROPRI RAPPORTI INTERPERSONALI.

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CONSEGUENZE DELLA MUSCOLATURA CRONICAMENTE CONTRATTA !  TRAZIONE ABNORME SULLE REGIONI INSERZIONALI E SU QUELLE ADIACENTI CON IRRADIAZIONE SU TUTTA LA CATENA CINETICA; !  MODIFICAZIONI NELL’ARMONIA MUSCOLARE DI TESTA CON COLLO – COLLO CON TRONCO –TRONCO CON ARTI ECC… !  Ci troviamo quindi in presenza di problematiche generate da Atteggiamenti posturali legati a determinati tratti caratteriali ed emotivi del soggetto. (Reich 1942 –1945 \ Lowen 1958 – 1975 Koren e Rosenwinkel 1992 - Dekel 1996 ecc.)

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Conseguenze…

!  Una postura alterata, con allineamenti non fisiologici, una postura non ergonomica, protratta nel tempo, può dar luogo a lombalgie posturali. !  Es: soggetto ipercifotico = algie dorso lombari !  Soggetto iperlordotico = algie lombo sacrali !  …

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Apparato Locomotore

Composto da: !  Ossa !  Muscoli !  Articolazioni

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La Colonna Vertebrale !  7 VERTEBRE CERVICALI !  12 VERTEBRE TORACICHE !  5 VERTEBRE LOMBARI !  5 VERTEBRE SACRALI !  3-5 VERTEBRE COCCIGEE !  2 CURVE LORDOTICHE !  2 CURVE CIFOTICHE !  32-34 VERTEBRE

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Catene Muscolari !  Il nostro Sistema Nervoso Volontario si occupa di movimenti (e non di singoli muscoli) per poter lavorare in modo coordinato sia statico che dinamico. !  I nostri gruppi muscolari sono, il più delle volte, pluriarticolari e si sovrappongono gli uni agli altri formando così delle catene muscolari (P. Souchard).

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Catene Muscolari !  Alcuni muscoli si contraggono per produrre movimento, altri si contraggono per bilanciare il corpo, ed altri lo fanno per stabilizzare la colonna vertebrale e tenerla in posizione “sicura”.

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I Muscoli del Core !  La capacità di mantenere un'adeguata stabilità ed un buon controllo neuromuscolare nella regione evidenziata nell’immagine sottostante, prende il nome di core stability. !  Tale controllo della muscolatura addominale e lombare viene ad assumere un ruolo primario nella prevenzione e nel recupero di patologie muscolo/ scheletriche, nel controllo della postura ma anche nel miglioramento della performance sportiva.

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Muscolatura Addominale !  La parete addominale è di fondamentale rilevanza estetica e funzionale.

!  Gli addominali comunemente detti sono rappresentati dal retto dell’addome, il m. obliquo interno, il m. obliquo esterno, il m. trasverso.

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Ileopsoas !  Spesso la lombalgia è dovuta ad un eccessivo accorciamento del muscolo ileo-psoas che facendo punto fisso sul femore

provoca

l’iperlordosi del tratto lombare causando il frizionamento della parte spinale delle vertebre interessate (spesso sfociando in spondilolisi e/o spondilolistesi). Dottoressa Raffaella Frisario


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LA LOMBALGIA QUALE PATOLOGIA BIOPSICO-SOCIALE !  Una ricerca effettuata dall’Università di Goteborg ha portato alla conclusione che la lombalgia è come la colite o alcuni tipi di ulcere e cioè di origine psicosomatica. !  Questa conclusione arriva da un medico ortopedico, il prof. Nachemson Alf L., direttore del dipartimento di ortopedia di Goteborg, una delle massime autorità in questo campo. !  Nello specifico questo medico afferma che i dolori alla schiena o di una sua parte (cervicale, dorsale o lombare) sarebbero l’ espressione locale di ansia, stress, depressione o di altri disagi psicologici. Dottoressa Raffaella Frisario


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LA LOMBALGIA QUALE PATOLOGIA BIO-PSICO-SOCIALE !  La spiegazione sarebbe legata alla tensione che si accumula nelle due fasce di muscoli che sorreggono la colonna vertebrale. È conclamato che, in situazioni di tranquillità, la schiena assume un atteggiamento di riposo, fino ad apparire quasi gobbi. Mentre, non appena riceviamo uno stimolo imprevisto ci mettiamo subito sull’attenti, i muscoli della schiena si tendono e la schiena si rettifica con il conseguente cambio di postura. !  Se andiamo a studiare a fondo quest’ultima reazione risulta essere abbastanza naturale in quanto strettamente legata alla nostra evoluzione come esseri umani e quindi appartenenti al mondo animale. !  Invece si è notato che, quando si vive in situazioni di stress costante per via di alcune circostanze della vita (problemi sul lavoro, conflitti emotivi, conflitti familiari, stati d’ansia, eventi stressanti come la nascita di un figlio o anche solo il traffico in città), i muscoli della schiena si tendono in maniera eccessiva fino a dar luogo ad un mal di schiena che può diventare cronico. Dottoressa Raffaella Frisario


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Lombalgia: Una possibile lettura simbolica. !  Un mal di schiena cronico, dal punto di vista simbolico, può comunicarci che «non ce la facciamo più a caricarci tutto sulle spalle». !  Per esempio, un lavoro troppo stressante o una serie di problemi a cui non ci si sottrae, ad esempio Raffaele Morelli, psichiatra, psicoterapeuta, filosofo e saggista italiano, affermava: «Commettiamo l’errore di sottoporci a sforzi eccessivi perché non rispettiamo i limiti, abusando delle nostre energie, la sofferenza che questo atteggiamento ci provoca si esprime nel rachide, che si blocca per interrompere proprio quei comportamenti che a lungo andare potrebbero danneggiare ulteriormente la nostra salute, in quanto i recenti stili di vita ci obbligano a sostenere dei ritmi che non sono i nostri».

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Northwestern Universityof Chicago Grazie alla RMN ,i studiosi della Northwestern University of Chicago hanno verificato nelle persone con dolore cronico una perdita di materia grigia pari a circa 1,3 cm cubici per ogni anno di sofferenza. (l’equivalente della perdita fisiologica in 10-20 anni di età)

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Antiversione del Bacino !  L’antiversione del bacino facilita l’inspirazione e l’intra-rotazione dei femori.

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Valgismo delle Ginocchia e del Piede Conseguenze dell’intrarotazione dell’arto inferiore: !  Rotule medializzate !  Antiversione del bacino !  Proiezione in avanti di L3 !  Iperlordosi lombare !  Iperlordosi cervicale !  Ipercifosi di compenso dorsale (Bricot, 1996) Dottoressa Raffaella Frisario


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Retroversione del Bacino !  La retroversione del bacino facilita l’espirazione e l’extra-rotazione dei femori.

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Varismo delle Ginocchia e del Piede Conseguenze dell’extrarotazione dell’arto inferiore: !  Rotule lateralizzate !  Retroversione del bacino !  Verticalizzazione del sacro !  Dorso piatto (Bricot, 1996)

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Attenzione!

L’allineamento della pelvi in antiversione o retroversione non sempre corrisponde a una o più patologie degli arti inferiori.

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La Valutazione Posturale !  Conoscere gli assi e i piani di riferimento risulta indispensabile ai fini di una valutazione posturale. Sui piani di movimento si possono effettuare delle valutazioni posturali accurate e individuare eventuali alterazioni specifiche.

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Valutazione Posturale su Piano Frontale o Coronale !  Tentorio del Cervelletto !  Base Buccale !  Stretto Toracico Superiore !  Diaframma Respiratorio !  Triangolo della Taglia !  Valutazione delle SIAS !  Valutazione delle Ginocchia !  Valutazione delle Caviglie !  Valutazione dell’Appoggio Plantare. Dottoressa Raffaella Frisario


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Scoliosi La scoliosi è una patologia tridimensionale generata da un movimento di torsione vertebrale. CAUSE: Idiopatica (70-75% dei casi ) Congenita Traumatica Psicofisiologica Turbe emotive TIPOLOGIE: SCOLIOSI LOMBARI 24% SCOLIOSI DORSO-LOMBARI 16% SCOLIOSI COMBINATA A DUE CURVE 37% Dottoressa Raffaella Frisario


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Principali Allineamenti Posturali

! Cifo - Lordotico ! Flat – Back ! Sway – Back ! Iperlordotico ! Allineamento Ideale

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Postura - Atteggiamento Cifo-Lordotico Il soggetto si presenta su piano sagittale con spalle anteposte, scapole alate (abdotte), addome rilassato in avanti, bacino in antiversione e quindi con l’accentuazione delle 4 curve del rachide. Muscoli Allungati e deboli: Erettori spinali, obliquo esterno, meno gli ischio-crurali (non è detto che siano deboli). L’addome non è detto che sia allungato. Flessori anca sempre brevi sia da seduti sia in piedi. Muscoli Brevi e Forti: Estensori del collo, pettorali, flessori dell’anca. I muscoli della zona lombare sono un po’ meno brevi dei flessori anca. Dottoressa Raffaella Frisario


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Postura – Atteggiamento Flat Back La caratteristica principale di questa postura specifica è la sua rigidità. Il soggetto si presenta su piano sagittale con verticalizzazione delle vertebre, nonché l’appiattimento delle 4 curve del rachide. Muscoli Allungati e deboli: Flessori dell’anca. Muscoli Brevi e Forti: Ischiocrurali, di solito regione addominale è forte. Sebbene la zona lombare possa essere allungata, di solito questi muscoli non sono deboli. Dottoressa Raffaella Frisario


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Postura - Atteggiamento Sway Back Il soggetto si presenta su piano sagittale con una chiusura del tratto toracico e con il bacino in retroversione. Muscoli Allungati e deboli: Flessori anca, obliquo esterno, flessori collo, «estensori dorsali». Muscoli Brevi e Forti: Ischiocrurali, fibre superiori obliquo interno. I muscoli della zona lombare sono Forti ma NON Brevi!

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Postura - Atteggiamento Iperlordotico Il soggetto su piano sagittale presenta vizi posturali che interessano l’allineamento della pelvi con le annesse compensazioni dell’arto inferiore. Muscoli Allungati e deboli: Retto dell’addome. Ischiocrurali, ma non è detto che siano deboli. Muscoli Brevi e Forti: Lombari e flessori anca

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Allineamento Ideale L’allineamento ideale è un modello a cui ambire durante la stesura di una programmazione di ginnastica posturale. Il soggetto in questione dovrebbe ipoteticamente possedere una perfetta armonia tra le varie catene muscolari che lo compongono.

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Principali Test di Valutazione Posturale !  Filo a Piombo !  Bending Test !  Test di Rotazione del Capo !  Test di Flessibilità del busto in Avanti !  Test di Bassani !  Fukuda Test !  Test del Fenicottero !  Test di Reversibilità !  Manovra di Lasegue !  Test di Thomas !  Test di Convergenza Podalica Dottoressa Raffaella Frisario


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Paramorfismi !  Sono vizi posturali la cui caratteristica è quella di essere corretti oppure essere contenuti nella loro evoluzione; !  Di solito si manifestano come rigidità muscolari; !  Possono presentare una componente psico-emotiva.

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Dismorfismi !  Sono vizi posturali la cui caratteristica è quella di presentare

una

“deformazione strutturata”; !  Non possono essere corretti con un intervento posturale; !  P o s s o n o a v e r e o r i g i n e congenita oppure essere il risultato di un paramorfismo trascurato. Dottoressa Raffaella Frisario


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IPOTESI PSICOSOMATICA PSICONEUROENDOCRINA !  Numerose ricerche cliniche e sperimentali dimostrano come uno stress psicologico possa contribuire allo sviluppo di numerose malattie. !  La stimolazione emozionale comporta un’alterazione (in aumento) degli ormoni circolanti a livello plasmatico. !  Lo stimolo che attiva il processo neuroendocrino può essere esterno all’individuo (ambientale o psicosociale) o interno (intrapsichico). !  In condizioni normali l’attivazione è temporanea ed episodica con ripristino dei valori precedenti in tempi brevi. !  In caso di attivazione emozionale mantenuta nel tempo senza eliminazione dello stimolo disturbante può verificarsi una condizione di attivazione cronica con modificazioni significative del normale schema di reazione agli stimoli e possibilità di entrare in una condizione di malattia. Dottoressa Raffaella Frisario


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INIBIZIONE DELL’EMOZIONE

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Piede e Postura !  Lo studio dell’area celebrale del piede dimostra come essa sia costituita per 2/3 da un’area sensoriale e per 1/3 da quella motoria. Il piede è dunque sia un effettore sia un recettore, ossia riceve ed esegue dei comandi (risposta motoria), tramite i muscoli, e, nel contempo, interagisce col resto del corpo fornendo costanti informazioni provenienti dagli esterocettori cutanei presenti sulla sua pianta e dai propriocettori dei suoi muscoli, tendini e articolazioni. Dottoressa Raffaella Frisario


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Gradi di Movimento !  La caviglia e le articolazioni del piede permettono movimenti caratterizzati da tre assi e tre gradi di libertà, ciò permette di orientare la volta plantare in tutte le direzioni, adattandola alle asperità del terreno.

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Piede Adattativo o Causativo? Nell’ambito delle problematiche posturali, il piede può presentarsi in tre modi diversi: !  Come elemento causativo e quindi responsabile principale dello squilibrio posturale; !  C o m e e l e m e n t o a d a t t i v o riducendo uno squilibrio che viene dall’alto; !  C o m e e l e m e n t o m i s t o p r e s e n t a n d o contemporaneamente un versante causativo ed uno adattivo. Dottoressa Raffaella Frisario


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Piede Piatto In passato si indicava per piede piatto l’abbassamento della volta plantare, specie il crollo interno dell’arcata mediale evidente sotto carico. Tale ter minologia è tuttora in uso da molti professionisti, tuttavia in virtù delle recenti acquisizioni, specie in ambito posturale, sembra più appropriato parlare di eccesivo svolgimento e geometria elicoidale della struttura podalica, con conseguente maggiore appoggio al suolo. Queste anomalie agiscono negativamente sui recettori gravitari perché non permettono la corretta recezione degli stimoli ambientali. Oltre alla funzione meccanica viene quindi alterata anche la funzione sensoriale podalica. Dottoressa Raffaella Frisario


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Piede Piatto

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Piede Cavo Possiamo considerare da un punto di vista morfologico il piede cavo come l’alterazione opposta al piede piatto. Si ritrova in esso un innalzamento della volta plantare con conseguente prominenza dorsale, ciò comporta una superficie d’appoggio ridotta, in genere limitata al tallone e all’avampiede, con esclusione dell’appoggio intermedio, atteggiamento a griffe delle dita e possibile dislivello tra avampiede e retropiede. Un eccesso di avvolgimento retro-avampodalico con accentuazione della “apparente” disposizione ad arco.

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Il Piede Cavo

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Adattamenti Posturali in Gravidanza !  L e spalle tendono maggiormente a chiudersi in avanti; !  Le anche si spostano indietro per compensare lo spostamento in avanti del centro di gravità; !  Le ginocchia si flettono e le caviglie si inclinano posteriormente; !  Come risposta ad un equilibrio precario e allo spostamento in avanti del baricentro la maggior parte del peso si distribuisce sul retropiede. Dottoressa Raffaella Frisario


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Postura in Gravidanza !  Durante la gravidanza la lombalgia è presente frequentemente, soprattutto nei mesi che precedono il parto con una frequenza che si aggira fra il 50% ed il 90% delle donne. !  La patologia è risultata inoltre di lunga durata e spesso disabilitante, protraendosi anche dopo il parto con una frequenza di circa il 25-40% dei casi, facendo pensare che alcune delle modificazioni corporee persistano anche dopo la gravidanza.

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Respirazione !  Una corretta dinamica respiratoria gioca un ruolo fondamentale non solo durante l’esecuzione degli esercizi ma nel corso di tutte le attività quotidiane. !  Il muscolo diaframma è un muscolo impari disposto trasversalmente a separare la cavità toracica da quella addominale; !  Ha forma laminare con una forte convessità verso l’alto; !  Il diaframma è il più importante dei muscoli inspiratori; !  La sua contrazione tende ad appiattire la sua convessità superiore, portandosi dietro i polmoni Dottoressa Raffaella Frisario che aumentano il loro diametro longitudinale.


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Biomeccanica Respiratoria

Inspirazione Eupnoica:

Espirazione Eupnoica:

"  Diaframma;

"  Inibizione dei muscoli inspiratori eupnoici;

"  Intercostali esterni; "  Scaleni; "  Sternocleidomastoideo.

Espirazione Forzata:

Inspirazione Forzata:

"  Intercostali esterni; "  Dentato posteriore inferiore ;

"  Gran dentato;

Muscoli della parete addominale:

"  Piccolo dentato posteriore superiore;

"  Retto dell’addome;

"  Elevatori delle coste; Dottoressa Raffaella Frisario

"  Grande e piccolo pettorale.

"  Obliqui Esterni ed Interni; "  Trasverso Addominale.


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Prevenzione !  La ginnastica posturale è di per sé poco utile se non si riescono a trasferire i principi del mantenimento di una corretta postura anche nel corso delle attività quotidiane. Compito primario di un istruttore dovrebbe essere quello di indirizzare l’atleta o il paziente ad un corretto utilizzo del proprio corpo.

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Prevenzione

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Ginnastica Posturale !  Mira alla presa di coscienza delle parti del SE’ e alla riorganizzazione delle funzioni motorie vitali come la dinamica respiratoria e la dinamica di scarica del peso del corpo sul terreno. !  La riorganizzazione posturo-cinetica, pone le basi per la coordinazione globale e specifica per i movimenti fini e di precisione. !  Utilizza movimenti ed esercizi ad ampia escursione articolare in varie posizioni con esecuzioni lente e controllate. !  In essa alcuni dei principi fondamentali sono: coordinazione, controllo, equilibrio.

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Propriocezione Diversi autori in passato hanno descritto la propriocezione: !  La propriocezione contribuisce alla gestione dei programmi motori […] e alla stabilità articolare dinamica (Mc Gill 1998); !  La propriocezione riguarda la percezione del movimento e la posizione delle articolazioni nello spazio (Lephart, Swanik, Boonriong, 1998); Può essere, quindi, considerata la capacità di percepire il corpo nello spazio.

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Come si Allena la Propriocezione? !  Attraverso le situazioni destabilizzanti create attraverso gli esercizi specifici per l’equilibrio, vengono nuovamente stimolati i diversi recettori a riattivarsi, per riappropriarsi della loro funzione. Un allenamento che miri a sviluppare la funzione sensitiva e recettiva del piede, che stimoli le afferenze cutanee, articolari, legamentose e muscolari, porta indubbiamente con sé diversi vantaggi: maggiore ergonomia nei movimenti e nel mantenimento della posizione eretta, migliore equilibrio e prevenzione delle cadute, miglior controllo posturale. Dottoressa Raffaella Frisario


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Grazie per l’Attenzione Dottoressa Raffaella Frisario Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate Email: raffaellafrisario@gmail.com

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