Dott.ssa Giulia Pagliaccia
Lo STRETCHING (dall'inglese "to stretch“, allungare) ha attualmente un'efficacia indiscutibile, sia nella prevenzione delle malattie osteoarticolari, sia nella prevenzione degli infortuni, sia nella terapia riabilitativa. Si è notato che in atleti sottoposti quotidianamente a sessioni di stretching, l'incidenza dei traumi diminuisce e migliora l'economia del gesto.
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Sono nate quindi numerosissime tecniche che si differenziano sostanzialmente nell'approccio: GLOBALE o ANALITICO. Al primo appartengono le tecniche cosidette "posturali" (MÊzières, Souchard, metodo Alexander, allungamento muscolare globale decompensato, etc.) che si basano sull’allungamento delle catene muscolari; del secondo fanno parte varie metodiche d'allungamento.
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Lo stretching analitico agisce sul singolo muscolo senza tenere conto del sistema delle CATENE. LE DIVERSE METODICHE DI STRETCHING ANALITICO: Balistico Dinamico Statico Passivo Statico Attivo PNF-CRAC
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IL Più Conosciuto/Utilizzato:
Metodo Anderson: 1. Fase tensione facile di 6-10 secondi 2. Fase tensione di sviluppo 20-30 secondi 3. Fase ritorno graduale alla posizione iniziale . Questo tipo di stretching è adatto a tutte le fasi dell’allenamento ma è consigliato utilizzarlo quando la muscolatura è già calda
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Per ottenere risultati efficaci sarebbe utile dedicare allo Stretching una seduta vera e propria, oppure : Durata almeno 15 minuti Frequenza come seduta 3 volte settimana Serie 2 - 6 per esercizio Durata per esercizio da 10 a 60 secondi
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I muscoli sono collegati l'uno con l'altro dalle fasce che avvolgono i muscoli e dal tessuto connettivo, che a sua volta avvolge ogni componente del corpo. Quando anche un solo muscolo per qualche ragione si accorcia (scarso movimento, traumi, tensioni, stress, dolore, eccesso di movimento, posture scorrette etc.), esso provoca un'azione sull'intera catena muscolare, la quale disturberĂ inevitabilmente tutta la struttura muscolo-articolare, fino ad arrivare agli organi.
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Il dolore o l'infiammazione comparirà nel punto più critico, più "debole" della struttura oppure nel punto dove c'è maggiore compressione articolare, rigidità o tensione. E’ un allungamento muscolare eseguito in una postura che non permetta "compensi“ (meccanismi antalgici che il corpo adotta per sfuggire alle tensioni, ai dolori o a stimoli che reputa pericolosi per la propria sopravvivenza).
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Perché DECOMPENSATO? La parola “decompensato” significa “senza compensi”. I “compensi” sono posture viziate che il corpo mette in atto quando c’è l’accorciamento di un singolo anello. Nello stretching globale decompensato (sia attivo che passivo) si assume una postura priva di compensi (per quanto possibile ovviamente).
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PerchĂŠ DECOMPENSATO? E’ un allungamento muscolare eseguito in una postura che non permetta "compensi“ (meccanismi antalgici che il corpo adotta per sfuggire alle tensioni, ai dolori o a stimoli che reputa pericolosi per la propria sopravvivenza)
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Francoise Mezieres scrisse: si allunga solo ciò che già può allungarsi. Come un elastico vecchio il tessuto si allunga nei punti sani, cioè dove non serve, mentre là dove è deteriorato, nella migliore delle ipotesi non succede nulla. Faremo delle bellissime ”asana” e delle splendide spaccate ma tutte a carico di quella zona che si è potuta allungare, probabilmente extraestendendola e portandola verso il disequilibrio”. Dobbiamo infatti all'intuito e alle capacità della fisioterapista francese Francoise Mezieres la nascita di questo innovativo ed evoluto concetto di allungamento muscolare. Da Mezieres in poi il concetto di stretching è completamente cambiato e sono nate varie metodiche che hanno come fondamento la sua tecnica e i suoi principi. Ad esempio: Rieducazione Posturale Globale (RPG) di Ph. E. Souchard, 13
E’ nostro compito capire quale approccio sia più adeguato, adattandolo alle differenze individuali essendo disponibili a cambiarlo nel momento più opportuno. Ogni “scuola” ha i suoi vantaggi, ma poiché ognuno pone l’accento su una data caratteristica è necessario un approccio integrato. A volte è indispensabile il supporto di medici, educatori, psicologi nonchè il cambio delle condizioni ambientali.
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ESISTONO TANTISSIME SCUOLE E TANTISSIMI AUTORI DI RIFERIMENTO
Kendall Meziére Souchard McKenzie Back School Feldenkraise Bricot … ….. Ma dobbiamo far riferimento a NOI… e alla nostra esperienza! Cercando di Conoscere il più possibile e saper valutare in modo CRITICO E OGGETTIVO 15
E’ nostro compito capire quale approccio sia più adeguato, adattandolo alle differenze individuali essendo disponibili a cambiarlo nel momento più opportuno. Ogni “scuola” ha i suoi vantaggi, ma poiché ognuno pone l’accento su una data caratteristica è necessario un approccio integrato. A volte è indispensabile il supporto di medici, educatori, psicologi nonchè il cambio delle condizioni ambientali.
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PSW: Qizfk5