3 minute read

Meeting di Rimini

Next Article
Alberto Da Zara

Alberto Da Zara

Solidarietà e sacralità della vita in mare i valori della Marina Militare

Meeting di Rimini 2014

Advertisement

Rimini, 25 agosto 2014. Intervento del capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi. (foto di Michele De Simone)

di Giovanna Scotton

Oh, non veniamo col ferro a saccheggiare le case di Libia, e fatta preda a trarla alla riva: non hanno tal violenza nell’anima, tanta protervia, i vinti. Cantava Virgilio oltre duemila anni fa, il terribile naufragio di Enea e dei suoi uomini, approdati stremati sui lidi libici, e della richiesta d’aiuto a Didone, per bocca del venerando Ilioneo . “.. sul flutto levandosi tempestoso Orione, su ciechi banchi ci spinse e arenò, col vento violento, e vinti dal mare, per l’onde, per le impervie scogliere, ci disseminò: pochi qui al lido vostro nuotammo. Ma che popolo è questo? che barbara patria permette una simile usanza? L’asilo della sabbia ci negano, fan guerra, ci vietano di porre piede sul lido!”. Così rispose la regina: “sciogliete l’ansia dal cuore, Teucri, lasciate l’angoscia (….)io partire vi farò confortati, vi darò quanto posso”. Allo stesso modo si apre, con un tragico naufragio che il 3 ottobre 2013 ha restituito alle coste siciliane 366 cadaveri - il sipario, doloroso e dibattuto, sull’ondata migratoria che ha portato il Governo italiano a varare l’operazione Mare Nostrum, il cui coordinamento è stato affidato alla Marina Militare, che ha salvato oltre 120.000 profughi. E immutati restano i valori che hanno portato alla scelta di mare Nostrum: salvaguardia della vita, aiuto a chi si trova in difficoltà, rispetto e dignità umana, soprattutto se chi arriva scampa alla morte e fugge, in cerca di futuro, pace e stabilità, da terre martoriate: le “periferie del mondo” come sono state ribattezzate nel corso dell’edizione 2014 del Meeting dell’Amicizia fra i Popoli a Rimini, dal 24 al 30 agosto. Qui è intervenuto il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, nel convegno “L’immigrazione e il bisogno dell’altro: Italia, Europa, Mondo”, insieme, tra gli altri, a Sandro Gozi, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio per le Politiche e gli Affari europei; monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale; monsignor Silvano Maria Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede per le Nazioni

Rimini, 25 agosto 2014. Personale dei reparti volo della Marina illustrano ad un giovane visitatore il principio d’impiego di Nave Cavour con l’ausilio di un modello in scala. (foto di Michele De Simone)

vai alla pagina web dell’evento sul sito internet www.marina.difesa.it

Unite. Al centro dell’intervento dell’ammiraglio De Giorgi, l’esperienza istituzionale e umana di Mare Nostrum, l’origine, l’evoluzione di questa ondata migratoria e l’organizzazione della missione - dai motivi scatenanti al coordinamento e gestione del fenomeno - fino al punto in cui ha valicato i confini dell’Italia, riconoscendo al Mediterraneo il ruolo di “porta di ingresso” per l’Europa e non per i soli Stati che vi si affacciano. Una professionalità fatta di alta specializzazione in ambienti operativi, quella illustrata dall’ammiraglio De Giorgi al meeting. Ma fatta anche

di flessibilità e capacità di rimodularsi in ambiti civili, al servizio di tutta la collettività, che la Marina Militare ha avuto modo di illustrare attraverso il proprio stand istituzionale, affiancato dal Centro Mobile Informativo, che ha contato oltre 10.000 visite al giorno, tra cui anche, quella del sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi. Presa d’assalto, soprattutto dai più giovani, anche la palestra di roccia, allestita nell’aerea sportiva della Fiera, in cui personale specializzato del Gruppo Operativo Incursori e della Brigata San Marco ha fatto sperimentare ai visitatori alcune tecniche addestrative di questo reparti d'élite della Marina. n

This article is from: