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Le campagne addestrative
di Alice Maria Branca e Riccardo Romano
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Battesimo del mare sulla nave rifornitrice Etna, il diario di bordo. [...]A sedici, diciassette anni, ci è stata offerta la possibilità di provare direttamente cosa significa essere un marinaio, un maresciallo e addirittura un ufficiale
Ogni anno, al termine della sessione scolastica, gli allievi si imbarcano su una nave da guerra della Marina Militare per un periodo variabile dalle due alle tre settimane: è la possibilità concreta di sperimentare l’autentica vita in mare, che all’inizio coronava il termine del triennio, mentre adesso si svolge dopo il 1° e il 2° corso. Il “battesimo del mare”, cioè la prima campagna, avviene su un veliero, solitamente il Palinuro o più di rado il Vespucci, mentre al secondo anno gli allievi sperimentano la vita operativa a bordo di una nave guerra, altresì detta “nave grigia”, preferibilmente della classe Santi, (nave da sbarco anfibio). Nell’estate del 2020, a causa dell’emergenza epidemiologica covid-19, l’attuale terzo corso Astraios, di cui fanno parte i cosiddetti allievi "anzianissimi", ha svolto la prima esperienza sull’Etna, nave rifornitrice di squadra, e la seconda, nel 2021, sul brigantino - goletta Palinuro. Eravamo incerti sull’effettiva possibilità di navigare per via della pandemia. Finalmente è arrivato il via libera da parte del nostro Comandante, il capitano di corvetta Luca Codognotto, a seguito di una quarantena preventiva di due settimane e due tamponi con esito negativo. Ci siamo imbarcati su una nave che sembrava enorme, anche se dopo aver visto gli alloggi ci stavamo ripensando. I nostri turni di guardia viaggiavano sul “quattro-otto”, ossia quattro ore di guardia e otto di riposo. I compiti a noi affidati andavano da quelli svolti dall’ Ufficiale di Guardia in Plancia (UGP), al “lavagamelle” (addetto all’igiene degli utensili da mensa), dalla vedetta al responsabile dei vari Quadrati (luogo dove si consumano i pasti a bordo di una nave della Marina n.d.r.). La grande esperienza che abbiamo tratto dal poter svolgere in prima persona le guardie è stata arricchita dalla possibilità di poterci confrontare con
Le campagne addestrative estive, momento imprescindibile nella formazione di ogni morosiniano.
tutto il personale di bordo di ogni grado: osservando il Comandante della nave siamo riusciti a comprendere cosa significhi la responsabilità di dover gestire un equipaggio di oltre cento persone e dall’Aiutante abbiamo capito che molte volte oltre il grado conta l’esperienza. A sedici, diciassette anni, ci è stata offerta la possibilità di provare direttamente cosa significa essere un marinaio, un maresciallo e addirittura un ufficiale. Oltre alla vita di bordo, l’allora comandante di nave Etna, il capitano di vascello Giovanni Cazzato, ci ha regalato tante esperienze fuori dall’ordinario: l’esercitazione di abbordo in mare da parte della Brigata Marina San Marco, l’esercitazione di volo con elicottero e la possibilità di assistere al rifornimento della Ammiraglia della Marina Militare, la portaerei Cavour. La navigazione a vela è uno step che non può essere saltato: al nostro secondo anno ci siamo imbarcati per due settimane sul Palinuro sotto il comando dell’ex allievo “anzianissimo divinissimo” Antonio Strina, oggi capitano di
fregata. Sarebbe stata un’esperienza completamente diversa da quella del nostro primo anno, questo era chiaro sin da subito. Vivere “passivamente” il Palinuro non è possibile, perché l’anima e la forza di questa nave è il suo equipaggio, che la conduce manovrando giorno e notte le vele. Per quanto la stanchezza sia tanta, una volta che si è tutti in fila con le mani strette intorno alla “drizza” (cima utile per le manovre, n.d.r.) pronti a “issare” le vele all’ordine di “un colpo insieme giù”, il sonno scompare, c’è solo la voglia di fare bene tutto. A bordo di quella nave che sembra uscita da un film dei “Pirati dei Caraibi” abbiamo imparato come un tempo si andava per mare. Lontano dalle luci della civiltà e del mondo ci siamo goduti con lo sguardo verso l’alto, lo spettacolo del cielo notturno limpido e stellato. Un’occasione simile non è da tutti: una navigazione breve e intensa per partecipare a tutte le attività che le navi della Marina Militare propongono. La prova del nove per capire se quella vita fa per te.