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ASTI 1.
LUIGI XII (1465-1498) Testone s.d. D/ Busto con berretto R/ Stemma coronato. MIR 60 Ag g 9,29 Rarissima • Esemplare patinato
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FIRENZE 2.
REPUBBLICA (XIII Sec. - 1532) Fiorino d’oro largo, simbolo stemma Tedaldi (1464, II sem.) Bernocchi 2888/2892 MIR 27/8 Au g 3,49 Inedita • Segnaliamo la presenza, sotto il piede del Santo, di due globetti (?), non riportati dalla bibliografia di settore.
Finora nessuna pubblicazione numismatica aveva contemplato l'esistenza di questo particolare, compreso lo stesso Mario Bernocchi nella sua monumentale opera, nè in alcun fiorino d'oro largo di questo semestre, nè in tutti quegli altri coniati a partire dal 1422 sino alla caduta della Repubblica. Erano invece già noti alcuni fiorini d'oro stretti con impresso "uno" o "tre globetti" tra i piedi del Santo, ma sono tutttavia inquadrabili in un periodo temporale assai più remoto (XIII secolo). La recente scoperta di un altro esemplare simile a quello illustrato, conservato in collezione privata, ci induce a ipotizzare che tale particolarità sia un vero e proprio elemento distintivo di alcuni fiorini d'oro attribuibili al 1464. Le fonti ci testimoniano che nel secondo semestre di quell'anno era stato rimosso il maestro di zecca "pel cattivo governo di quella" e "bisognando provedere di nuovo maestro, et cercando di persona che sia di tale opera bene praticho et intendente, si conosce che di più apti et di più utili huomini che al presente si potessi avere a tale exercitio sarebbe Rinaldo di ser Arrigo di Michele Portigiani, cittadino Fiorentino, il quale per più tempo vi stette e governolla molto bene…" (cit. Bernocchi vol. I, nota 3, p. 45). E' piuttosto chiaro che lo zecchiere in carica ed i suoi collaboratori avessero "falsificato i conii delle monete fiorentine ed in particolar modo quelle d'oro" determinando così un grave danno ai mercanti ed all'immagine del Comune fiorentino: in particolare il Libro della Zecca ci riferisce essere "uno iudeum, qui ferramenta fabricabat, quibus cudebatur moneta; et unum presbiterum, qui faciebat archimiam et erat magister principalis" (ibid. p. 347). Non sappiamo tuttavia quali di questi conii furono oggetto della falsificazione e quali delle monete pervenute sino a noi possano essere riferite a tale evento o siano invece riferibili alla coniazione diretta dal nuovo soprintendente della zecca "speciale": la presenza dei globetti tra i piedi di san Giovanni è comunque un elemento distintivo che suggella e caratterizza il conio di alcuni fiorini, come quello illustrato, che sono attribuibili con certezza al semestre indagato e la cui esiguità degli esemplari noti ci induce a ritenere che siano piuttosto rari (Alessio Montagano)