COPIA OMAGGIO
Cultura, turismo, folclore e manifestazioni in Umbria Il CIttadino - Periodico di informazioni - Registrazione Tribunale di Perugia n° 24/98 del 2/09/’98 - Anno 27 - N° 6 - dicembre 2009 Direttore Responsabile: Alberto Mesca - Condirettore: Gilberto Scalabrini - Redazione, Direzione e Amministrazione: Nuova PromoEdit S.r.l. Via Monte Acuto, 49 - Foligno (Pg) - Tel. 0742/321011 (2 linee r.a.) fax 0742/321012 - P. IVA 02987340540 - www.nuovapromoedit.it - www.incittadinoumbria.it Pubblicità: Mario Bonucci - Stampa: ROTOPRESS INTERNATIONAL s.r.l. - Loreto (AN) - Tiratura 30.000 copie
Lettera aperta a Babbo Natale Caro Babbo Natale, il 25 dicembre si avvicina ed io vorrei scriverti una lettera diversa... Al posto dei soliti regali natalizi vorrei dei regali importanti per la mia città, Foligno e per tutti i comuni del nostro comprensorio: Bevagna, Montefalco, Spello, Trevi, Nocera Umbra e Valtopina. Vorrei che i centri storici e le vetrine splendano tutto l’anno, non solo per Natale; vorrei incontrare più turisti in giro per le città attirati da tante manifestazioni in più da organizzare; vorrei meno delinquenza per le strade, vorrei più pulizia nelle città, vorrei che i lavori di pavimentazione di Foligno siano fatti in maniera veloce per non intralciare il lavoro dei commercianti utilizzando uomini e mezzi sufficienti; vorrei che il palazzo comunale di Foligno torni finalmente al vecchio splendore che tutti ci ricordiamo, (dopo 12 anni
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Il Natale come speranza per il futuro di Daniela Mariani
’atmosfera natalizia anche quest’anno, volenti o nolenti, ci travolge inevitabilmente in questo delicato periodo dell’anno. E’ il periodo nel quale ci si sofferma a pensare: “Siamo già a dicembre....!”. Un periodo delicato, si. Credo sia questo il termine più giusto. Per molti non è semplice affrontare i preparativi per le imminenti festività, sia per problemi economici, sempre più frequenti e diffusi, sia per la mancanza di una spensierata propensione interiore che non sempre abbiamo in tasca. Ogni anno, di fatto, diventa sempre più complicato conciliare i pressanti problemi legati alla vita quotidiana, con l’arrivo del Natale, specialmente quando questo viene vissuto in modo non sereno, quando viene quasi imposto. Non c’è nulla di peggio di qualcosa che arriva ineluttabilmente, nonostante ci si senta assolutamente impreparati; può addirittura assu-
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mere caratteristiche ingombranti e spiacevoli. Per affrontare in maniera degna il Natale occorre essere in uno stato di grazia ed avere la ferma volontà di accogliere a braccia aperte questa festa tanto attesa che, da una piccola indagine, viene vissuta in modo appagante solo da una minoranza di persone, per lo più bimbi o giovanissimi, a patto che anche questi, siano scevri da gravi incognite esistenziali. Il Natale è per tutti una cosa seria, impegnativa. Devi necessariamente cedere alla corsa sfrenata per i regali, molto spesso destinati a gente che non stimi, ma verso la quale hai comunque degli obblighi, devi essere pronto ad affrontare interminabili, quanto noiosi convivi con parenti che per il resto dell’anno ignori per la loro notoria antipatia, riunioni familiari imposte che hanno il potere di compromettere l’equilibrio interiore anche dell’individuo più stabile psicologicamente,
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dalla prima pagina credo che la città lo meriti); vorrei più lavoro e più benessere per tutte le famiglie, in particolare per i giovani del nostro territorio. Chiedo che giornali e televisioni parlino di notizie importanti e non solo di Trans-Marrazzo, ecc. Chiedo che la giustizia sia severa con chi sbaglia garantendo la certezza della pena, soprattutto con chi causa incidenti mortali sotto l’effetto di droga o alcool. Chiedo inoltre la pacificazione politica a tutti i livelli, maggiore interesse della classe politica per gli italiani e per i loro problemi quotidiani. Basta con le contrapposizioni! Lavoriamo tutti insieme per risolvere i nostri problemi. Chiedo troppo?
Un mio personale augurio e ringraziamento agli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione di questo giornale. Alberto Mesca
ma soprattutto devi essere pronto al perdono verso tutti coloro che in qualche modo, con estrema disinvoltura ti hanno ferito o tradito. Questo si che è lo scoglio più difficile da superare…. quello che ci obbliga ad un duro confronto con noi stessi e con le nostre più recondite debolezze nonché con un gravoso esame di coscienza che non per tutti costituisce una impresa facile. Eppure a Natale la parola d’ordine dovrebbe essere proprio il perdono; avere cioè la forza di tramutare i sentimenti meno decorosi, ma così umani come l’odio, l’avversione, la rabbia in emozioni più nobili come la fiducia o addirittura l’affetto verso coloro che hanno avuto, nei nostri confronti, atteggiamenti arroganti e distruttivi fino al punto di procurarci ferite profonde e difficilmente rimarginabili. Non è facile, lo so. Anche per questo il Natale può ricoprire un ruolo scomodo, perché ci mette nella non semplice condizione di imporci emozioni che non nutriamo sinceramente. Provate a parlare di perdono a tutti coloro ai quali è stato “strappato” un figlio, a coloro che hanno subito soprusi di ogni genere. Provate a parlare di perdono alle donne che quest’anno, in numero maggiore rispetto al passato, sono state violate o prevaricate da uomini sempre meno umani e sempre più folli. Provate a parlare di perdono ai bimbi ai quali è stata devastata per sempre la vita da mostri mascherati da uomini che di umano hanno solo il nome
anagrafico, ma non la stessa rispettabilità. Provate a parlare di perdono a tutti coloro che piangono ancora per le ferite indelebili subite nel cuore e nel corpo, da inique quanto ripugnanti guerre fatte in nome di chissà quale “giusto” diritto. Provate a parlare di perdono a coniugi traditi da compagni di vita che con comportamenti disinvolti e offensivi hanno piantato chiodi incandescenti nei loro cuori, togliendogli la volontà di continuare a vivere. Potrei continuare a lungo l’elenco di coloro che non sono disposti al perdono, ma capisco che non è celebrativo del Natale un atteggiamento del genere e non voglio pensare a questa Festa, la più bella dell’anno, solo in questi termini.
Il mio vuole essere un semplice appello a tutti coloro che stanno pensando al prossimo Natale in modo negativo. Un invito affinché, ognuno di noi, scavando nel proprio cuore, possa trovare un angolino, magari nascosto, dove, nonostante tutto e tutti, splenda un raggio di sole destinato ad illuminare nuovamente gli animi di coloro che si sono persi nel buio della disperazione e della non voglia di vivere. Una luce che ci guidi nei momenti più tristi e possa alleviare le sofferenze di qualunque natura esse siano. Questo è anche il mio augurio per ognuno di voi, che in questo delicato momento dell’anno, vi trovate, volenti o nolenti, alle prese con il Natale e con i consueti, quanto pesanti bilanci di fine anno. Auguri.
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Mismetti, il primo Natale da Sindaco di Nando Mismetti Sindaco di Foligno
ono trascorsi meno di sei mesi dalla mia elezione a sindaco e penso perciò sia doveroso anche dalle pagine de “Il Cittadino” che ci ospita e ringrazio rendere conto ai folignati di questo primo periodo di attività amministrativa. Ci siamo da poco lasciati alle spalle un settembre ricco di piacevoli eventi (Quintana, Segni Barocchi e Primi d’Italia) che hanno coinvolto migliaia di persone nelle numerose iniziative delle varie rassegne. Sul versante delle manifestazioni di largo richiamo, ribadisco che resta confermato l’accordo con la FIDS (Federazione nazionale danza sportiva) per lo svolgimento a Foligno delle gare nazionali. Prosegue anche il positivo
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rapporto di collaborazione con il Centro di selezione e reclutamento nazionale dell’esercito, una delle strutture italiane di eccellenza presenti in questo territorio. E parlando di eccellenze, vorrei segnalare l’apertura al pubblico del Centro italiano per l’arte contemporanea, nel recuperato edificio dell’ex centro latte, che attualmente ospita i lavori di famosi artisti di livello internazionale nella mostra “Spazio tempo immagine”, mentre a partire dal 19 dicembre Palazzo Trinci presenta un’esposizione antologica del maestro Ugo Nespolo e di George Lilanga, considerato il Picasso africano. Per quanto riguarda le opere pubbliche e le infrastrutture, voglio ricordare che è finalmente iniziata la ristrutturazione del complesso edilizio del vecchio ospedale, mentre stanno andando a completamento gli interventi sulle ‘casermette’ di Colfiorito. Hanno, intanto, preso avvio i lavori di pavimentazione del centro storico e quelli relativi ai progetti del PUC/2, che complessivamente movimenteranno oltre 65 milioni di euro, con il preciso scopo di abbellire e modernizzare la nostra città. Lo stesso si dica per la viabilità extra urbana, i cui lavori per il raddoppio viario della SS. 77 sono già iniziati. Tutto ciò - è bene che i cittadini lo sappiano - in un contesto finanziario altamente penalizzante per gli enti locali.
Basti pensare che il Comune di Foligno, ha dovuto registrare una riduzione nel bilancio 2008/2009 di circa 4 milioni di euro per minori trasferimenti e per il mancato introito da ICI e dovrà sopportare per il bilancio 2009/2010 un’ulteriore riduzione di circa un milione di euro. Questo, in un momento in cui occorrerebbero, invece, maggiori risorse per lo sviluppo, la formazione e il sostegno ai disagi sociali delle famiglie e delle imprese. Ho affrontato tale argomento, perché deve essere chiaro a tutti dove si annidano le responsabilità delle difficoltà che dovremo affrontare. Ma, poiché, anche in periodi duri, non voglio che venga meno in tutti noi l’ottimismo della volontà, segnalo alcuni interventi che andranno a compimento nel 2010, che contribuiranno a cambiare in meglio l’aspetto di Foligno. Prenderanno avvio fra pochi mesi i lavori per la realizzazione della Piastra Logistica per un ammontare complessivo di circa 30 milioni di euro. Si tratta di un’importante infrastruttura, che modernizzerà il sistema del trasporto delle merci, mettendo a rete la viabilità stradale con quella ferroviaria e aeroportuale. Nel 2010 andranno anche a compimento i lavori del palazzo municipale, che sarà finalmente restituito alla pubblica fruizione dei cittadini con servizi moderni ed efficienti.
Completeremo, e non sembri poca cosa, anche il circuito museale mediante l’acquisizione di tre nuovi contenitori di grande valore storico architettonico. Parlo del complesso monastico di S. Caterina, della settecentesca chiesa della SS. Trinità dell’Annunziata, sita in via Garibaldi e dell’Antiquarium di Colfiorito, che ospiteranno servizi e attività culturali. E’ con questo spirito di ottimismo che auguro a tutti i miei concittadini un sereno periodo natalizio ed un anno nuovo pieno di salute, di serenità e di prosperità sociale.
Foto di Sara Rossi
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Alle tradizioni non si rinuncia QUANDO È NATO... IL «NATALE»
Per i cristiani dell'occidente il Natale è il giorno in cui si celebra la nascita di Gesù Cristo, e cade il 25 Dicembre (9 mesi dopo l'annunciazione, il 25 marzo). Nei giorni intorno a quella data, da sempre si tenevano antichissimi riti popolari e contadini, legati ai cicli della natura, celebrati in corrispondenza del solstizio d'inverno, il giorno piu' corto dell'anno, da cui inizia una nuova rinascita. Nei giorni in cui le giornate si allungano, in molte culture si festeggiava il dio Sole, ancora nel 275 d.C. l'imperatore Aureliano stabili' che il 25 dicembre si celebrasse tale divinità. Questo giorno divenne quello della nascita di Cristo solo nel IV secolo. Se ne trova la prima documentazione nella Depositio Martyrwm, un calendario liturgico del 336. Papa Leone Magno (440-461) contribui poi alla definitiva affermazione di questa festa.
ALBERO DECORATO Verso il secolo XI, nell'Europa dei Nord, sì diffuse l'uso di allestire rappresentazioni (sacre rappresentazioni o misteri) che riproponevano episodi tratti dalla Bibbia.Nel periodo d'Avvento, una rappresentazione molto richiesta era legata al brano della Genesi sulla creazione. Per simboleggiare l'albero «della conoscenza del bene e del male» del giardino dell'Eden si ricorreva, data la regione (Nord Europa) e la stagione, ad un abete sul quale si appendevano dei frutti. Da quell'antica tradizione si giunse via via all'albero di Natale dei giorni nostri, di cui si ha una prima documentazione certa risalente al 1512 in Alsazia. L'abete di Natale assunse gradatamente anche un significato nuovo: venne a simboleggiare la figura di Gesù, il Salvatore che ha sconfitto le tenebre dei peccato: per questo motivo si è cominciato ad adornarlo di luci. CORONA D'AVVENTO L'uso della Corona d'Avvento è da collegarsi ad un'antica consuetudine germanico-precristiana, derivata dai
riti pagani della luce, che si celebravano del mese di Yule (dicembre). Nel XVI secolo si diffuse tra i cristiani divenendo un simbolo di questo periodo che precede il Natale. La Corona d'Avvento è un cerchio realizzato con foglie di alloro o rametti di abete (il loro colore verde simboleggia la speranza, la vita) con quattro ceri. Durante il Tempo di Avvento (quattro settimane) ogni domenica si accende un cero. Secondo una tradizione, ogni cero ha un suo significato: c'è il cero dei profeti, il cero di Betlemme, quello dei pastori e quello degli angeli. La corona può venire appoggiata su un ripiano o appesa al lampadario. L'accensione di ogni cero è accompagnata da un momento di preghiera. Si conclude con un canto alla Madre di Gesù.
di ulivo e di fico vennero sostituiti da regali vari. Tale tradizione, presente ancora ai nostri giorni, si riveste in occasione del Natale di nuovi significati richiamando, attraverso il gesto del dono, l'amore di Dio che ha donato suo Figlio all'umanità intera.
I REGALI Gli abitanti dell'antica Roma erano soliti scambiarsi, in occasione di feste e a capodanno, dei regali chiamati strenne. Tale consuetudine si ricollegava ad una tradizione secondo la quale, il primo giorno dell'anno, al re veniva offerto in dono un ramoscello raccolto nel bosco della dea Strenna . Questo rito augurale si diffuse tra il popolo e, ben presto, i rametti di alloro,
LA «STELLA DI NATALE» Questa pianta appartiene alla specie delle Euforbiacee, il suo nome scientifico infatti è: Euphorbia pulcherrima, ma è anche chiamata Poinsettia. È una pianta arbustiva che deve la sua bellezza in particolar modo al colore rosso vivo delle grandi battree fogliari disposte a forma di stella. Fiorisce da dicembre a marzo.
IL CEPPO Soprattutto in passato, nella notte di Natale, si accendeva nel caminetto un gran ceppo di abete per rendere confortevole l'ambiente in segno di ospitalità, di accoglienza alla venuta del Figlio di Dio.
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Eventi natalizi in Umbria
lcuni eventi legati al Natale in Umbria, godono di risonanza mondiale, come l'Albero di Natale di Gubbio. Il mese di Dicembre, l'Umbria è considerata una buona meta per visitatori e turisti. Dal 08 Dicembre al 06 Gennaio PERUGIA - 'Buon Natale Borgo Bello' 'Invito alla solidarietà...' Iniziative per celebrare il Natale e l'Epifania, in luoghi diversi della città, manifestazione promossa dall'assoc. 'Borgo Bello'. 07 Dicembre PACIANO - Chiesa Santa Maria Assunta Concerto di Natale omaggio a Luigi Tenco e Sergio Endrigo. Presentazione del calendario e
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mostra mercato di prodotti natalizi a cura della Scuola secondaria di primo grado di Paciano. Orario: dalle 17.00 08 Dicembre PACIANO - Chiesa Santa Maria Assunta 'Soul Christmas 2009' con Nate Brown & One Voice, nell'ambito della rassegna Umbria Gospel Festival. Ingresso libero. Info: www.trasimenoblues.net. Orario: 21.30 Fino al 31 Dicembre AMELIA - Convento di SS.Annunziata Presepe artistico permanente di Juan Maria Oliva. Si trova a 4 km. da Amelia ed è visibile su appuntamento dalle 9.00 alle 21.00. Info: 0744.970010 Fino al 31 Dicembre
GUBBIO - Chiesa di Sant'Agostino Presepe permanente il corpo centrale è costituito dalla Natività, i paesaggi e le costruzioni richiamano quelli del territorio. E' dotato di vari effetti che ne accrescono la spettacolarità. Orario: 9.00-12.30 / 15.00-18.00. La sera del 7 dicembre accensione dell’albero di Natale più grande del mondo. Viene spento il 10 gennaio successivo. Fino al 31 Dicembre PENNA IN TEVERINA - Centro Storico 'Presepe artistico permanente' Nato da un'idea del Parroco Don Tonino, progettato e realizzato da Divo Pettorossi in collaborazione con gli 'Amici del Presepe' è da molti definito un capolavoro tra le rappresentazioni in miniatura per la sua bellezza e il suo realismo. Di tipo meccanico con 70 statue in movimento e 50 fisse. Dall'alba al tramonto, dla giorno alla notte, gli scenari che si susseguono consentono allo spettatore di immedesimarsi nelle scene di vita raccontate e diventarne così protagonista. Ingresso libero. Info: 0744.981453. Orario: 8.00/20.00 Dal 01 Dicembre al 24 Dicembre PERUGIA - Piazza del Circo Mercatino delle Strenne. Il mercatino dei regali natalizi, vi si può trovare tutto ciò che è attinente alle festività natalizie: decorazioni, giocattoli, dolciumi, articoli da regalo.
Dal 04 Dicembre al 06 Gennaio CITTA' DI CASTELLO - Palazzo Vitelli a Sant'Egidio 'Tavole Natalizie' esposizione artigianato artistico di qualità. Ingresso libero. Info: www.bizzirri.it Dal 06 Dicembre al 14 Dicembre CITTA' DI CASTELLO - Palazzo del Podestà 'Mercatino di Natale con presepi, addobbi e strenne; inoltre presso il Centro di Aggregazione Giovanile alle 17.00 ci sarà un appuntamento dedicato ai bambini. Orario del mercatino: 9.30-13.00 / 16.00-20.00, nelle giornate del 6-7-8 e 12-13-14 dicembre. Dal 06 Dicembre al 23 Dicembre PERUGIA - Rocca Paolina, Piazza Italia 'Natale in...' Mostra mercato natalizia, oltre 100 proposte della migliore tradizione dell'artigianato artistico e della produzione enogastronomica non solamente umbra. Un'occasione unica per regali di Natale originali e raffinati. Orario: 10.00-20.00 Fino al 06 Gennaio ASSISI - Teatro Metastasio 'Greccio, Notte di Natale 1223' 'Il Presepe Vivente di San Francesco' musical di Carlo Tedeschi. Ogni sabato, 7-24-26-31 dicembre e 13-5 gennaio alle 21.30 e ogni domenica e 8 e 25 dicembre e 6 gennaio alle 16.30. Spettacolo in due tempi. Info: www.chiaradidio.it - 075.815381. La sera del 31 capodanno a teatro con panettone e spumante.
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Il nostro pranzo di Natale Antipasto - Crostini al tartufo
Ingredienti per 4 persone: 8 fette di pane - 50 gr di burro - 30 gr di parmigiano grattugiato - 15 gr di tartufo nero - 1 cucchiaio di cipolla tritata - sale - pepe. Preparazione: Fate fondere la metĂ del burro in un tegamino e poi unite il parmigiano e la cipolla tritata. Lavorate a crema il burro rimasto con un pizzico di sale e pepe. Tostate le fette di pane nel forno e bagnatele con il composto di burro fuso e formaggio. Lasciatele raffreddare e quindi cospargetele con qualche scaglia di tartufo Primo piatto - Tortellini in brodo
Ingredienti per 8 persone: - 600 gr di farina - 8 uova - 2 litri di brodo - 300 gr di lombo di maiale - 100 gr di prosciutto crudo - 100 gr di mortadella - 100 gr di parmigiano grattugiato - 50 gr di burro - 50 gr di midollo di bue - 1 petto di tacchina - noce moscata - sale - pepe Preparazione: Fate la fontana con la farina e nel mezzo, rompetevi 6 delle 8 uova. Lavorate il composto energicamente, unendo anche qualche cucchiaio d'acqua ed un pizzico di sale. Una volta ottenuto un impasto liscio e consistente, tirate la sfoglia sottile con un mattarello. Poi ricavate dei dischetti del diametro di 2-3 cm. Preparazione del ripieno: fate rosolare la carne di maiale in una casseruola con la metĂ del burro, salate leggermente, spruzzate con poca acqua e cuocete per 5-6 minuti a fiamma moderata. Quindi fate lo stesso anche per la carne di tacchino. A questo punto tritate: lombo, tacchina, mortadella, prosciutto e midollo; unitevi le uova, la metĂ del parmigiano, pepe, noce moscata e il resto del burro; amalgamate per bene. Disponete un mucchietto di ripieno su ogni disco di pasta, piegate i tortellini e sigillate i bordi, premendo con le dita. Portate il brodo ad ebollizione, lessatevi i tortellini per una decina di minuti e portate in tavola, cospargendo con il resto del parmigiano.
Secondo piatto - Cappone ripieno
Ingredienti per 4 persone: - un cappone giĂ pulito, - carne trita, 300 gr - pan grattato, q.b. - prezzemolo, q.b. - noce moscata, q.b. - uovo, 1 - parmigiano grattuggiato, q.b. - aglio, 1 spicchio sale, pepe, q.b. Per il brodo - cipollina, 1 - chiodo di garofano, 1 - costa di sedano, 1 - foglia di alloro, 1 carota. Preparazione: Disossate il cappone, rovesciate il collo e le ali. Mettete la carne trita in una bacinella. Unite il prezzemolo precedentemente tritato con l'aglio. Aggiungeteci l'uovo e un cucchiaio abbondante di parmigiano grattuggiato. Regolate di sale e pepate. Unite un pizzico di noce moscata. Amalgamate con del pan grattato in caso l'impasto non risulti troppo consistente. Farcite con il composto l'interno del cappone. Cucite con spago da cucina l'apertura. Ricopritelo con una garza sterile. Legatelo bene. Preparate un brodo con una cipolla steccata con il chiodo di garofano, sedano, carota e la
foglia di alloro. Adagiateci il cappone e lessatelo per circa due ore. Potete, a fine cottura, passare il cappone al tegame con del burro per farlo dorare. Quindi servire. Dolce - Rocciata Ingredienti per 4 persone: farina gr. 200, zucchero gr. 150, alcune mele mature, 2 cucchiai d'olio extra vergine di oliva, 1 cucchiaio di cannella in polvere, cioccolata in polvere. Preparazione: tagliate le mele a dadini non troppo piccoli e conditele con un etto di zucchero, cannella e cioccolato in polvere, mescolando bene. Sulla spianatoia impastate la farina con 2 cucchiai di olio, lo zucchero rimasto, e aggiungere acqua fino a formare una pasta morbida. Dopo averla ben lavorata, fatela riposare per qualche minuto e poi stendetela con il mattarello.
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Disponete le mele nella sfoglia che verrà arrotolata su se stessa. Se volete potete aggiungere sopra le mele della marmellata, secondo i vostri gusti. Ponete il rotolo su una placca imburrata attorcigliandolo. Mettete la rocciata sulla placca in forno caldo per almeno mezz'ora; togliete la torta dal forno e spolverizzate con zucchero a velo.
Maccheroni Dolci
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non troppo fine, si condisce con lo zucchero, le noci tritate, il cioccolato grattugiato, il cacao in polvere, l’alchermes, la buccia del limone. Tutto questo impasto va mescolato bene e tenuto almeno una notte a riposare in maniera tale che tutti gli ingredienti si amalgamino bene tra loro. Nell’acqua salata di fanno cuocere le pappardelle, poche alla volta, si scolano e si condisce con la mollicata, poi si mischiano altre pappardelle e altra mollicata fino ad esaurimento. Alla fine si mette della mollicata sopra e un po’ di miele allungato con acqua. Il piatto si guarnisce con qualche goccia di alchermes. Prima di consumarla sarebbe bene aspettare che sia ben fredda. I Dolci Tradizionali
Per i maccheroni dolci si fa una sfoglia semplice con acqua e farina, stesa non troppo sottile e tagliata a strisce larghe e non troppo lunghe, tipo pappardelle. Per la mollicata occorrono: pane, noci, cioccolato fondente, cacao, zucchero, alchermes, buccia di limone e cannella. Si procede grattugiando il pane raffermo
Le buone maniere a tavola
rriva come tutti gli anni il fatidico momento del Pranzo di Natale con la famiglia, come vuole tradizione. Nelle occasioni di pranzi in famiglia è bene non confondere l’informalità con la totale rinuncia alle buone maniere. Se siete voi a organizzare il pranzo, o il cenone, cercate di assegnare i posti con dei segnaposti, magari in tema e fatti da voi. Eviterete di far ritrovare lo zio sessantenne accanto alla cuginetta sedicenne avida di confidenze con la coetanea, o meglio far ritrovare persone che in passato hanno avuto dissapori (cosa spesso frequente) e che si vedono per cortesia solo alle feste sedute vicine. Non pretendete che i vostri ospiti mangino tutto, soprattutto se le porzioni sono molto abbondanti. E soprattutto non vi offendete se qualcuno preferisce rinunciare a qualche portata perchè è a
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dieta. Di cattivo gusto è anche coinvolgere gli altri membri della famiglia per convincerla a fare un’eccezione. Se siete state tanto in gamba da preparare voi stesse la pasta fresca fatelo notare con discrezione, ma non passate l’intero pranzo a spiegare agli ospiti quanto tempo ci è voluto, a che ora vi siete alzate per prepararla, ecc. Gradiranno lo stesso senza conoscere tutti i particolari della preparazione. Se siete invitati, cercate di assaggiare tutto quello che la padrona di casa ha preparato. E fate valere le regole dello stare a tavola, anche se si tratta di parenti. Non confondete allegria e risate, sempre benvolute, con confusione e urla.
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Le radici di un sogno di Cristiana Mariani Presidente dell’Associazione “Innamorati del Centro”
'associazione nasce dal sogno di riportare il Centro Storico alla vivacità e all'eleganza di un tempo, quando le vie del cuore di Foligno pullulavano di famiglie e ragazzi a passeggio. Comincia così il percorso di un gruppo di amici, nel febbraio del 2007, che impostavano una campagna di comunicazione controcorrente basata su una realtà positiva del centro storico che è culminata, alla fine di marzo 2007, con la costituzione dell'Associazione Culturale "Innamorati del Centro". L'intento è sempre quello di creare eventi ludici e culturali facendo re-innamorare i folignati della propria città. Caratteristica primaria degli eventi è che sono gratuiti e fruibili a tutti, nella convinzione che la cultura può parlare un linguaggio comprensibile al maggior numero di persone possibile. Ora, a tre anni dalla costituzione, l'Associazione "Innamorati del Centro" è diventata una realtà tangibile nella
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città di Foligno e riesce a mantenere sempre vivo l'interesse sul centro storico grazie all'impegno volontario di commercianti e semplici residenti. A tal fine, con il patrocinio del Comune e con l'aiuto di alcuni sponsor ed Enti, anche quest'anno ha creato e realizzato numerosi eventi. In primis la "Notte Rosa" conosciuta oramai livello interregionale, ma anche "La Befana dei Bambini" il 5 gennaio, "San Valentino" il 14 febbraio, "Cocktail sui Tetti" il 2 marzo, "Mercanti in Piazza" il 18 aprile, "Barocco e Neobarocco in Vetrina" dal 5 al 13 settembre e l'ultimo nato "Sposa nel Cuore" il 24 e 25 ottobre a Palazzo Trinci e dintorni. Quest'ultimo ha visto la partecipazione dei migliori professionisti regionali del settore sposi. Il Nostro Natale prevede, inoltre, numerose iniziative come la filodiffusione, il "Mercatino di Natale", musiche e animazioni di strada, nonché la "Befana dei Bimbi" con un occhio di riguardo per la solidarietà, presente da sempre ad ogni Nostro evento.
IL PROGRAMMA DI NATALE A CURA DELL’ASS. “INNAMORATI DEL CENTRO” 28 novembre - 8 gennaio Filodiffusione nelle principali vie del centro storico 8 dicembre - 6 gennaio Tutte le domeniche pomeriggio: fiabe sotto l’albero in collaborazione con la cooperativa La Locomotiva. Piazzetta Piermarini. 17 dicembre - 24 dicembre Mercatino di Natale in piazza Matteotti 6 gennaio Befana dei Bambini in collaborazione con il corpo dei Vigili del Fuoco di Foligno e la cooperativa La Locomotiva. Piazza della Repubblica e le vie del Centro Storico.
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Foligno si veste a festa di Claudio Bianchini
’ vero, in giro c’è aria di crisi, ma l’atmosfera natalizia che infonde nei cuori e nell’animo speranza ed amore, riuscirà a farla dimenticare ma soprattutto, darà a tutti una mano per cominciare un anno nuovo, migliore, e certamente più sereno di quello appena trascorso. E così Foligno si veste a festa, indossa il suo abito più bello, tira a lucido il suo centro storico – cuore pulsante della città che tornerà vivo e vitale – si accende di luci sfavillanti, si colora, si riempie di profumi e di suoni per un Natale di speranza, solidarietà e ovviamente … di divertimento per grandi e piccini, nella migliore delle tradizioni. Sabato 28 novembre si accenderanno le mille luci del nuovo addobbo, che daranno alle vie della città un’atmosfera magica e di grande suggestione: un effetto che sarà un mix tra ghiaccio e neve, ma – ed è questa la magia – capace di scaldare i cuori. Piazza della Repubblica, un po’ il “Salone delle Feste” di tutti i folignati (e dei numerosi visitatori) verrà illuminata da originalissimi “lampadari” che daranno un ulteriore tocco di stile ed eleganza. Torna anche l’Albero di Natale, dopo qualche anno di assenza, e sarà nuovamente un punto di riferimento…non
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solo simbolico. Un abete di circa sette metri, messo a disposizione dalla Comunità Montana del Subasio e che, passate le feste, verrà di nuovo messo a dimora nei boschi delle nostre montagne, dopo qualche giorno di inaspettata celebrità. Il Natale del 2009, si trasformerà in una sorta di avvincente “Festival dei Bambini” – perche in fondo, si sa, la festa è tutta loro – in calendario, una ricca serie di novità e appuntamenti assolutamente da non perdere. Il “paese dei balocchi” sarà in Piazzetta Piermarini lungo Corso Cavour: quat-
tro attrazioni per un vero e proprio mini luna park, e al centro – anche qui – tornerà un grande Albero di Natale per dare al tutto un’atmosfera ancora più accogliente. Altre piazze del centro storico si trasformeranno in sale giochi all’aperto - grazie all’animazione curata dall’associazione Albero Magico -: spettacoli di magia, palloncini, laboratori di pittura e quant’altro potrà sfornare la fantasia. Martedì 8 dicembre appuntamento a Porta Romana, sabato 12 bambini protagonisti in Piazzetta Don Minzoni, domenica 13 tutti a Piazza San
Francesco, e poi ancora: sabato 19 di nuovo a Piazzetta Don Minzoni per chiudere in allegria, domenica 20 alla Piazzetta delle Poste Centrali. Babbo Natale non arriverà lungo le rive del Topino con la classica slitta da neve trainata dalle nordiche renne, ma a bordo di una lussuosa carrozza ottocentesca con la quale – domenica 13 e domenica 20 dicembre – sfilerà per le strade addobbate di Foligno, consegnando doni e dolciumi ai bambini che lo andranno a salutare lungo il percorso. E poi la musica: immancabile colonna sonora del periodo natalizio. Al bando le soporifere melodie sdolcinate e super inflazionate; a scuotere le serate folignati sarà il ritmo travolgente e coinvolgente della magicaboola brass band, a suon di jazz, funky e blues. Una band itinerante composta da quindici elementi, che ha girato in lungo e largo – riscuotendo onori e successi - non solo l’Italia, ma l’Europa intera. Melodie e note alle quali nessuno potrà resistere, e che diffonderanno allegria in tutte le strade, con un tour del centro storico, previsto per sabato 5 e sabato 12 dicembre. Luminarie, attrazioni, divertimenti per bambini, tanta buona musica e … delizie per il palato, per un programma dove ce n’è davvero per tutti i gusti. Quest’anno al posto dei soliti dolcetti natalizi come panforti, panettoni, pandori e torroni, a farla da padrone saran-
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no i prodotti tipici agroalimentari del nostro territorio. A Piazza del Grano – luogo quanto mai adatto - verrà allestita una mostra mercato dei “Sapori di Colfiorito” per promuovere e valorizzare al meglio le produzioni dell’altipiano folignate. Un’idea regalo che i buongustai sapranno certamente gradire, ma non solo, per una pausa shopping o per uno spuntino en plein air, le donne di Colfiorito proporranno degustazioni di lenticchie e delle prelibate Frittelle con la celebre Patata Rossa. Gli stand saranno aperti da giovedì 17 a giovedì 24 dicembre. Nella stessa settimana, sarà riallestito nella vicina Piazza della Repubblica, all’ombra del restaurato torrino, il “Mercatino dei Sogni” con oltre cinquanta espositori provenienti dall’intera regione. Tra i banchi si potrà andare alla ricerca dell’idea regalo
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più originale, del pensierino dell’ultimo momento, dell’oggetto originale, magari realizzato a mano da abili artigiani. Non sarà una fiera del consumismo che guarda soltanto agli affari, alcune bancarelle verranno infatti riservate ad enti e associazioni attive sul fronte della solidarietà e del sostegno ai più svantaggiati, perché anche questo è Natale. Tutto questo (e molto altro ancora) sarà il Natale di Foligno ’09: giorni di festa per non pensare alla crisi, ma soprattutto, per guardare al futuro con più speranza, e all’insegna della solidarietà, per un 2010 che possa portare a tutti gioia e soddisfazioni. Buon Natale Foligno! Al momento di andare in stampa in nessuna istituzione locale è disponibile il programma delle manifestazioni di capodanno.
Un Natale di festa per i bambini e di speranza per i meno fortunati l periodo delle festività rappresenta per il tessuto economico della città, un’occasione decisiva e talvolta determinante per il settore. Le associazioni di categoria, in collaborazione con il Comune di Foligno, cercano di fare il massimo per rendere Foligno quanto mai accogliente ed attrattiva, e dimostrare così, che la città della Quintana può essere - e sarà ancora la Capitale umbra del Commercio. “Abbiamo scelto strategicamente di puntare il massimo delle attenzioni sui bambini – spiega il presidente territoriale della Confcommercio, Aldo Amoni – con delle iniziative a loro mirate e ideate su misura. Un Festival dei Bambini con luna park, piazze magiche, Babbo Natale che arriverà in carrozza e tanti doni e dolciumi per tutti. I bimbi sono sempre i protagonisti del Natale, e sono loro che coinvolgeranno le famiglie a vivere un’emozionante dicembre sotto il torrino. Non abbiamo tralasciato nulla – sottolinea con soddisfazione Amoni – le luminarie sono le migliori che abbiamo mai avuto, la musica saprà coinvolgere un pubblico di tutte le età, e poi un intero mercato sarà dedicato al gusto, dove saranno valorizzati al meglio i prodotti della nostra montagna. Oltre alle infinite proposte dei nostri negozianti – spiega il numero uno della Confcommercio – affi-
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ancheremo il sempre valido ed atteso Mercatino dei Sogni, che attira centinaia di visitatori ed offre merce di tutti i tipi, e per tutte le tasche”. Un Natale scaccia crisi è quindi il regalo dei commercianti alla città. La Confartigianato invece, sceglierà di rivolgere la sua attenzione ed il suo operato a favore dei soggetti più deboli e svantaggiati…a chi resta a guardare, sentendosi purtroppo ancor più solo e maggiormente emarginato, questo mondo di luci, suoni e profumi. “I commercianti sono l’85% degli operatori economici della città, e spetta quindi a loro gestire il programma rileva il presidente Giovanni Bianchini-. Gli artigiani saranno al fianco dei bisognosi della Caritas – annuncia – perché Natale non può essere solo shopping e divertimento, ma anche e soprattutto periodo di riflessione e occasione di solidarietà e fratellanza”. La Confartigianato organizzerà una serie di iniziative il cui ricavato porterà gioia e speranza ai nuovi “ultimi”, donando anche generi alimentari e beni di consumo, perché rinasca anche nel loro animo fiducia nel futuro.
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I presepi viventi in Umbria a tradizione tutta italiana del Presepe risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223, a Greccio, ne realizzò la prima rappresentazione con un presepe vivente. Il Presepe è una rappresentazione ricca di simboli. Alcuni di questi provengono direttamente dal racconto evangelico. Sono riconducibili al racconto di Luca la mangiatoia, l'adorazione dei pastori e la presenza di angeli nel cielo. Di presepi viventi se ne possono trovare rappresentazioni in tutta la nostra regione. Tra i più noti e visitati però segnaliamo quello di Marcellano, di Assisi, di Passignano sul Trasimeno, Avendita e Cerreto.
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Avendita (loc. di Cascia) 26 dicembre, ore 16.30
E' stato definito un "presepe nel presepe", apprezzato non solo per l'unicità ma anche per l'originalità delle scene in gran parte recitate con passione dagli abitanti del luogo che faranno rivivere ai visitatori la magica atmosfera della Natività. Passignano sul Trasimeno 26 dicembre, - 1-6 gennaio
Marcellano di Gualdo Cattaneo dal 25 dicembre al 6 gennaio In un susseguirsi di scene, animate da bambini, giovani e adulti, vengono ripercorsi quei momenti che hanno lasciato un segno tangibile nella storia del mondo. Armenzano di Assisi 26 dicembre, - 1-6 gennaio Il tema, ripetuto ogni anno, è quello di ricostruire la vita comune della gente ai tempi della Natività con personaggi impegnati nel rivivere scene di arti e mestieri dell'epoca. L'ambientazione delle varie scene o botteghe è fatta all'interno della parte "vecchia" del borgo medioevale fino alla rocca di Passignano.
Presepe vivente di Marcellano viene realizzato all'interno del Castello che risale al XII° secolo. L'ambientazione è estremamente suggestiva, grazie al fascino del Castello stesso ma soprattutto all'accuratezza con cui vengono ricostruite le scene di vita quotidiana del Presepe.
Cerreto di Spoleto 26 dicembre, ore 17 - 1-6 gennaio, ore 17 La notte della vigilia di Natale, il primo dell’anno e il giorno dell’Epifania, Cerreto si trasforma un teatro per la rappresentazione, della nascita del bambinello attraverso quadri viventi, che riproducono alcuni mestieri artigianali del passato.
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La pittoresca via dei pastori a Napoli ia San Gregorio Armeno è la celebre strada degli artigiani del presepe, famosa in tutto il mondo per le numerose botteghe dedicate all’arte presepiale. La via e le botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno ed il visitatore è così ricondotto ogni volta alla magica atmosfera natalizia. Il Natale a Napoli è anche una visita a “San Gregorio Armeno”. Questa è una tappa obbligatoria per ogni turista italiano o straniero appassionato di arte presepiale di passaggio a Napoli.
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La strada Passeggiando lungo i Decumani di Napoli nelle settimane che precedono il Natale non si può non notare come tutta l’attenzione sia rivolta verso un’ antica e storica via della città, nota oggi per le tante botteghe artigiane che l’hanno resa famosa nel mondo: via San Gregorio Armeno, la via degli artigiani del presepe. La via congiunge perpendicolarmente due decumani, il Maggiore e quello Inferiore, e basta seguire i loro percorsi per giungere a quel caleidoscopio di colori, suoni, voci che è la via dei presepi: venendo da via Duomo, vi si arriva attraverso il Decumano Maggiore (via dei Tribunali) o il Decumano Inferiore (via San Biagio dei Librai). Soluzione più semplice, per i turisti in giro con la metropolitana, è invece quella di scendere alla fermata di Piazza Dante della Linea 1 del metrò e pro-
seguire per Port’Alba e da lì, attraverso via San Sebastiano, raggiungere Via Benedetto Croce (sempre una parte del Decumano Maggiore noto anche come Spaccanapoli), proprio all’altezza del campanile della chiesa di Santa Chiara e proseguire nella direzione opposta a quella che conduce a Piazza del Gesù Nuovo. Le botteghe, i pastori ed i presepi Difficile descrivere a parole o con immagini la moltitudine di botteghe, negozietti e bancarelle coloratissime che affollano Via San Gregorio Armeno: si è subito sopraffatti dalla quantità e dalla varietà dell’offerta. Qui si può trovare di tutto per il pre-
sepe: dalle casette di sughero o di cartone in varie dimensioni, agli oggetti “meccanici” azionati dall’energia elettrica come mulini a vento o cascate, dai pastori di terracotta dipinti a mano a quelli alti 30 cm con abiti in tessuto cuciti su misura. Ci sono pure i pastori venditori di frutta, di pesce, il macellaio e l’acquaiola; ma pure il pizzaiolo “robotizzato” che inforna la pizza, i classici come Benito ed i Re Magi e naturalmente la Sacra Famiglia, con il corredo di bue ed asinello, in tutte le dimensioni, fatture e prezzi. Ma accanto a vere e proprie opere d’arte, frutto del lavoro di famiglie artigiane che si tramandano il mestiere da intere generazioni, si trovano oggetti a dir poco kitsch, che
però denotano la fantasia e l’ironia dei napoletani: la statuetta (ma sarebbe meglio dire la caricatura) del politico o del VIP del momento è oramai divenuta uno dei classici sulle bancaralle di via San Gregorio Armeno. Alcuni artigiani si sono specializzati nella realizzazione di questi pastori sui generis e non appena un personaggio sale alla ribalta della cronaca, ne creano il relativo pastore, molto spesso enfatizzandone qualche particolare legato all’evento che lo ha reso famoso. Come non dimenticare Maradona con il suo pallone negli anni d’oro della squadra di calcio del Napoli o l’allora giudice Di Pietro e la schiera di politici condannati dell’era di Tangentopoli. Gli innumerevoli presepi esposti catturano l’attenzione di grandi e piccini. Le botteghe offrono principalmente tutto il materiale necessario per costruirsi oppure per espandere il proprio presepe. Chi vuole, però, può naturalmente acquistare un presepe già fatto, comprando poi separatamente i pastori con cui addobbarlo. Via San Gregorio Armeno può essere naturalmente visitata durante tutto l’anno: le gran parte delle botteghe sono sempre aperte e hanno in mostra i loro manufatti, benchè in numero ridotto. Però negli altri periodi dell’anno è possibile osservare i pastori ed ammirare gli artigiani a lavoro con maggior calma rispetto al periodo natalizio, dove il grande afflusso dei turisti rende la strada molto affollata.
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L’antico suono delle zampogne di Gilberto Scalabrini
i chiediamo: il Natale è ancora una festa cristiana? Di cristiano è rimasto solo il rito che si ripete, la festa comandata. Tutto il resto è ateo o, se preferite, agnostico, profondamente laico. Il Natale è un tripudio di malcelata economia dell’opulenza, dove il consumo e lo spreco sono sotto gli occhi di tutti. Lo sguardo, da giorni, si perde fra le vetrine colorate, cariche di luci, mentre l’occhio si fa catturare dalla merce in esposizione. Ogni strada è un percorso a caccia di emozioni. Di statico, c’è solo l’atmosfera; attesa e vagheggiata soprattutto dai giovani. Tutto il resto è cornice, perché c’è in giro troppa violenza. Si è rotto perfino il “pallone”. Non solo quello dei grandi, ma anche dei piccoli. Basta fermarsi in uno stadio, seppure anonimo, dove giocano i bambini, e ti accorgi che la prima “scintilla” parte dai genitori sui figli che gareggiano. Una scintilla che diviene “follia familiare” sugli spalti del quartiere, contro arbitri ed allenatori per avere ragione di un torto. Per questi genitori, se i risultati non arrivano è sempre colpa di qualcuno. Non esiste niente di più diseducativo davanti agli occhi dei loro bambini, quando i genitori manifestano tutta la loro rabbia,
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aggressività verbale e talvolta anche fisica. I genitori intelligenti, invece, dovrebbero sdrammatizzare sempre un episodio di sconfitta ed incoraggiare ad un maggiore impegno. Di fronte a questi “messaggi”, non possiamo poi meravigliarci se i tifosi barbari del calcio mettono a ferro e a fuoco le città. Dal canto mio, ammiro quei giovani che sorridono e riscaldano il proprio cuore davanti al suono di una zampogna, vera e magica melodia dell’atmosfera natalizia. Sono ormai pochi gli zampognari che vengono da lontano, segno evidente che anche questa tradizione sta scomparendo. Come tutte le cose belle. Ricordo la mia infanzia, quando li incontravo per strada, con il
loro incedere lento, solenne, quasi sacerdotale. I pantaloni di fustagno, il cappello a larghe falde, ben calcato sulla testa, il mantello nero, a ruota, la zampogna ben stretta al petto, il movimento delle grosse dita e il fiato che finiva nel bianco otre da cui si sprigionava un suono… di favola. Una melodia che andava diritta al cuore. Avanzavano con grossi scarponi, che sembravano accennare passi di danza. Avanzavano in compagnia dei pifferai, che si fermavano e allungavano la mano verso il viandante. Belle figure, che portavano con sé l’odore della montagna, che sapeva di resina. Erano pastori provenienti dal Lazio e dell’Abruzzo che, a dicembre, si trasformavano in suona-
tori, scendevano a piedi lungo i tratturi, attraversavano vie e vicoli, entravano nelle case, annunciavano a tutti il grande Evento con un semplice suono. Semplice, ma capace di trasportarci in un mondo magico. Dopo aver finito, si asciugavano con mossa repentina le labbra, si aprivano ad un sorriso natalizio, accettavano l’offerta e scomparivano, lasciandosi dietro di loro l’eco delle note. Da qualche anno, da quando gli anziani zampognari sono scomparsi o sono troppo vecchi per ripetere l’incanto, molte zampogne sono state appese al chiodo. Soffriranno di malinconia? Noi crediamo di si, perchè la zampogna ha occupato un ruolo importante nel patrimonio culturale. È stato uno dei tanti tasselli che ha composto le tradizioni dei nostri paesi e delle nostre genti. Oltre la musica, anche l’arte è stata alimentata, con numerose opere artistiche di insigni pittori, dalla cultura popolare degli zampognari. Purtroppo, questa tradizione sta lentamente morendo. Un giorno, non molto lontano, nessuno saprà più cos’era una zampogna. Forse, lo sentiremo raccontare da qualche nonno, oppure lo leggeremo in qualche libro. Allora, non resterà altro da fare che immaginare e sperare che possano nuovamente tornare le vere tradizioni di questa bella festa.
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L’oroscopo del 2010 di Luisiano Agnes Ariete: Anno in cui raccogliere i frutti del 2009, non mancheranno piacevoli sorprese nel campo del lavoro e per quanto riguarda l'amore e le persone che ti stanno vicino sarai un valido punto di riferimento e non dovrai farne a meno. Toro: segno che nell'anno 2010 godrà di un influsso positivo in tutti i campi, a cominciare dal lavoro per proseguire con l'amore. Non lasciarsi scappare le occasioni che quest'anno non mancheranno, e cogliete l'occasione per espandere il vostro ambiente di relazioni. Gemelli: in ripresa da un 2009 non proprio felice. Il nuovo anno sarà più dolce del precedente anche se non propriamente perfetto, dovrai riacquistare la fiducia che ti era venuta meno. Dovrete saper riallacciare vecchie relazioni con quello di nuovo che avrete appreso dall'esperienza. Godrete di una buona salute, ma non approfittatene troppo. Cancro: il 2010 porterà qualche sorpresa non sempre positiva e del turbamento, il campo lavorativo richiederà
maggiore impegno e in amore raccoglierai i frutti del 2009, che, se avrete saputo mantenere la calma nei momenti meno facili, potrebbero essere tanti e non di poca rilevanza. Leone: si avvereranno i progetti sui quali si era tanto lavorato, grazie ad una maggiore maturità finalmente acquisita. Scelte oculate da fare per quanto riguarda il denaro, mentre gli affetti vivranno dell'inerzia positiva dello scorso anno.
2009. Attenzione e cautela saranno indispensabili. Ma il vostro oroscopo 2010 nel complesso è senza dubbio positivo. Scorpione: tante saranno le occasioni da non lasciarsi sfuggire, da saper cogliere l'anno 2010 fortunato che porterà con sè tante sorprese sfruttate solo con un'adeguata apertura mentale. Non lasciatevi sfuggire buone occasioni per pigrizia o per paura della novità: ogni lasciata è persa, e il 2010 ve lo dimostrerà. Davvero un buon oroscopo 2010.
Vergine: un anno 2010 veramente positivo per questo segno; da cogliere l'occasione per fare progetti di lungo termine su più versanti: investimenti affettivi ma anche progetti di lavoro. Un 2010 pieno di fortuna, ma dovete cercare di non trascurare la vostra salute che nel corso dell'inverno potrebbe portarvi qualche sorpresa, che dovrete cercare di non somatizzare troppo. Oroscopo 2010 nel complesso davvero molto positivo.
Sagittario: le grandi fortune del precedente anno 2009 non si ripeteranno nel 2010 e sarà fondamentale sapersi riadattare alla normalità. Saper affrontare la sfortuna con la maturata esperienza del passato, ma non siamo poi così drammatici, il vostro oroscopo 2010 può essere interpretato come un semplice ritorno alla vita di ogni giorno, in particolare dal secondo semestre dell'anno.
Bilancia: anno non troppo difficile, passerà tanto in fretta che nemmeno ve ne accorgerete, ma richiederà pazienza e perseveranza. Non avventurarsi in nuovi campi e cercare di vivere delle rendite del
Capricorno: il 2010 è un occasione per andare incontro al futuro e dimenticare il passato. Cambiamenti che porteranno molta felicità, prosperità, e voglia di vivere la vita, come magari
avreste voluto fare nel 2009 ma non sempre vi è stato possibile. La vostra situazione sentimentale potrebbe trovare la svolta nel secondo semestre 2010. Acquario: concentratevi sui piaceri della vita e dimenticate la non troppa fortuna dell'anno 2009. Questo è un anno per riflettere e pensare al vostro futuro, ma non mancheranno buone occasioni per mostrare agli altri chi siete. La vostra situazione lavorativa andrà migliorando nettamente a partire dal secondo trimestre dell'anno. Pesci: un 2010 ricco di fortuna che darà tante soddisfazioni dal lato affettivo; tante soddisfazioni saranno date dagli amici anche se la vostra razionalità sarà messa alla prova, e le fortune che vi capiteranno saranno difficili da valutare.