Per non perdere il filo

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Vorrei dedicare questa guida alla persona che ha contribuito in modo essenziale e concreto alla sua stesura. Le sono grata per i preziosi consigli e i suggerimenti, le necessarie correzioni, gli affettuosi incoraggiamenti, l’interminabile pazienza e infine per tutto il tempo che mi ha donato. La dedico a lei perché è un’amica speciale che stimo e ammiro per le sue innate e instancabili peculiarità: bravura, tenacia, competenza, passione, disponibilità e attitudine alla condivisione. Grazie, amica generosa, per tutto. Elisabetta Holzer


Testi Schemi e disegni Immagini e foto

Š 2017 tutti i diritti sono riservati Casa Editrice Nuova S1 s.n.c. di Pietro Cimmino Gibellini & C. Via Albertazzi, 6/5 - 40137 Bologna Italy info@nuovas1.it - www.nuovas1.it Numero ISBN 9788889262979 Prima edizione: marzo 2017

Elisabetta Holzer Jeanine Robertson Elisabetta Holzer, Rachel Robertson


Nuova S1



Premessa Ricamo e merletto in generale L’argomento principale di questa guida ruota intorno alle varie fasi della preparazione e della programmazione dei più svariati manufatti. Si elencano le attrezzature necessarie, si parla dell’impostazione e della confezione mettendo in evidenza i vari problemi, si esaminano alcuni filati e tessuti, si affronta il tema delle cifre, delle asole e dei bottoni, si danno alcuni consigli su come fermare, in generale, i fili d’inizio-fine lavoro, e si tratta di molto altro ancora. Questo vademecum nasce grazie all’esperienza o, se si vuole, all’inesperienza personale, agli innumerevoli errori fatti, alle soluzioni trovate, ai tanti appunti raccolti, alle nozioni acquisite e ai piccoli e preziosi trucchi o segreti imparati negli anni da valide maestre di ricamo. L’idea è quella di proporre soluzioni utili a chi oggi si avvicina al mondo del ricamo e merletto e cerca risposte alle varie problematiche che inevitabilmente si presentano. Verranno nominate, marginalmente, varie tecniche di ricamo o merletto per le quali si trovano molti libri specifici in commercio. Il mio obiettivo, in questo caso, è quello di evidenziare tutto ciò che concerne la progettualità di un lavoro e non le tecniche di ricamo in sé, anche se inevitabilmente legate a molte indicazioni contenute nelle pagine che seguono. Qualsiasi progetto si decida di affrontare richiederà impegno, precisione e pazienza, requisiti fondamentali per un buon risultato finale. Se il percorso verrà studiato con cura, preparato e pianificato nei minimi particolari, la meritata e personalissima soddisfazione sarà garantita.

Cucito, ricamo, merletto: strettamente collegati, giustamente separati. Il cucito viene utilizzato principalmente per unire due o più teli di tessuto o altro materiale. Diversi punti di cucito vengono utilizzati, per la confezione, anche nell’ambito del ricamo e merletto. Il ricamo è una tecnica ornamentale e decorativa che con vari punti, eseguiti con filati e/o nastrini di vario materiale, rende unica e ricca una base che può essere di tessuto, di maglia ecc. Con il termine merletto o trina si intende un insieme spesso leggero, vaporoso e aereo, fatto di punti o fili intrecciati o intessuti, in cui si alternano vuoti e pieni. Per l’esecuzione sono necessari supporti diversi, come il tombolo, o cuscini, o cartoncini, preparati appositamente. Si utilizzano filati di cotone e lino, bianchi o colorati, ma anche filati metallizzati. Se occorre, i merletti verranno uniti alla tela in un secondo momento. La passione e l’amore per ago e filo, la voglia di imparare e la curiosità di apprendere i segreti ci guidano nell’esplorazione e nell’approfondimento di una o dell’altra tecnica di ricamo o del merletto che, di volta in volta, si desidera sperimentare. Come per tutte le arti e i mestieri anche nel mondo del ricamo ci si avvale delle molteplici conoscenze del passato. Da quella base si parte per potersi, ognuno con la propria capacità, creatività e fantasia, esprimere al presente con l’intenzione di evolversi e proiettarsi nel futuro, e perché no?, di donare una parte di noi stessi a chi vogliamo bene o di godere della piacevole sensazione di lasciare qualcosa di nostro a chi verrà dopo.

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Premessa

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Premessa

La mia storia, nel mondo del ricamo, in breve

Foto di classe, 3° media

Ripenso spesso al mio percorso, nel campo del ricamo, iniziato poco più di mezzo secolo fa nel collegio dove frequentavo le scuole medie e proseguito, poi, in autonomia, più o meno costantemente, fino al 1995. Del periodo in collegio custodisco gelosamente, ancora oggi, alcune foto, schizzi e ritratti di vario genere e un album di campionature di ricamo e cucito. Nel volgermi indietro mi rendo conto delle mille incertezze, delle tante difficoltà, delle convinzioni sbagliate, delle curiosità non appagate, degli inevitabili errori commessi e radicati nel tempo, della limitata conoscenza e preparazione, dell’impossibilità di trovare, nelle vicinanze, persone preparate e disponibili per consigli utili, sia per il materiale da procurare e utilizzare sia per gli strumenti da usare.

Album di campionature, di ricamo e cucito, del periodo in collegio

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Premessa

L’unico punto fermo era la passione per ago e filo, la gran voglia di imparare e di perfezionarmi sia nel ricamo che nei disegni. Grazie a queste doti, naturali, legate indubbiamente al carattere e alla educazione, ho proseguito il mio cammino come autodidatta. Ho raccolto spesso insuccessi a catena, eppure andavo avanti e producevo continuamente straccetti pieni di campionature che hanno comunque contribuito, grazie anche alle riviste dell’epoca, ad accrescere le esperienze e a maturare alcune sicurezze. Ci sono stati anche periodi di incapacità a procedere con un lavoro. Subivo queste interruzioni con disappunto rischiando più volte il totale disinteresse nelle varie fasi di fermo forzato. In quei momenti mi consolavo con carta e matita, disegnando qualsiasi cosa e spesso, nello specifico, volti, profili e occhi. Allora non sapevo che il ricamo e il disegno erano inevitabilmente legati. L’avrei compreso molto più tardi. Fortunatamente, tra alti e bassi, la passione innata ha sempre mantenuto alto il mio interesse. Dal 1995 in poi ho frequentato varie scuole di ricamo dedicando parecchio tempo al sognato recupero oltre che all’acquisizione di tecniche varie di mio interesse. Ho conosciuto molte maestre brave e preparate, felici di donare il loro sapere. Da ognuna di loro ho imparato tanto partendo intenzionalmente dalle basi e cercando di colmare anche le vecchie lacune. Un abbraccio speciale a tutte.

Campionature più recenti di ricamo classico

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Premessa

Nel 2003 ho dato vita all’associazione RicamArte, a Ferrara, con l’obiettivo di divulgare l’arte del ricamo in zona e di creare un punto di interesse, di scambio, di incontro e di confronto per tutte le appassionate di ricamo e merletto. Proprio a loro va il mio ringraziamento particolare: a ognuna di loro, all’interesse per ago e filo che ci unisce e ci appassiona, all’amicizia che ci lega, alla vivacità e alla dedizione, alle curiosità e alle sperimentazioni comuni, alla disponibilità, alle programmazioni, alla ricerca di risoluzioni, al tempo passato insieme in modo assolutamente piacevole. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile. Il mio percorso formativo è stato ricco di incontri importanti, di avvicinamento a molte tecniche, di studio e di ricerche coinvolgenti, ma è stato costellato anche da inevitabili amarezze. Penso a quelle esperienze negative e mi chiedo se le devo attribuire al mio modo di rapportarmi, o forse è mancato il cosiddetto feeling immediato con la tecnica del momento pur avendo insegnanti validissime al mio fianco. Forse, banalmente, non si era creata quella particolare intesa che nasce tra allieva e insegnante. Forse, come molti sanno, nel mondo del ricamo e merletto non è difficile che si inneschino inutili e dannose rivalità. Forse... chissà? Il tempo è passato ma non riesco a dimenticare che, oltre alla gioia del comprendere, di riuscire e avere soddisfazioni, ho ricevuto chiari e ripetuti dinieghi. I dinieghi producono molteplici emozioni: prima c’è un certo doloroso disappunto, poi, ma decisamente poi, come reazione, è sempre nata la scelta di impegnarmi positivamente con altro, regalando ad ago e filo un nuovo obiettivo, una nuova dimensione con cui riempire la mente e dare sfogo alla creatività affidando il compito a uno dei tanti sogni nel cassetto. A parole sembra un soffio di vento. Grazie a una di queste esperienze dal 2004 ho deciso di dedicare tempo ed energia a una meta nuova per la quale inconsciamente aspettavo il momento opportuno, il Ricamo Estense. Ora ne sono felice. Doveva andare così. Sono convinta: le cose non capitano mai per caso.

Appunti raccolti Ricordo con affetto, un giorno d’estate di molti anni fa. Stavo partecipando a un corso intensivo di ricamo. La maestra a un certo punto si ferma nelle sue spiegazioni, mi guarda e mi domanda: ma tu fai ricamo scritto? La domanda mi fece riflettere. E dovetti ammettere che era proprio così, che è sempre stato così, che sarà sempre così.

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Premessa

Oltre al bisogno di seguire le mani della maestra, per vedere come si fa, devo, in un secondo momento, assecondare la personale esigenza di affidare nozioni, pensieri, disegni e schemi, a penna e quaderno, in poche parole: prendo appunti. Probabilmente questo è il mio modo di apprendere, approfondire e assimilare. Inoltre gli appunti risultano utilissimi come documento da elaborare e, in seguito, consultare; sono, inoltre, una dimostrazione e una testimonianza di una bella vacanza-ricamo. Per ogni corso che ho frequentato, uno o più raccoglitori documentano il cammino fatto. Raccolgo allo stesso modo anche tutte le mie campionature, belle o brutte, piccole o grandi che siano. Ogni ricerca è documentata. Ogni minuscolo pezzettino di tessuto, su cui, per una lunghezza di 3-4 centimetri, ho provato a eseguire un punto qualsiasi, viene applicato a un foglio che dimostra il percorso fatto, e il tutto è quasi sempre corredato di ago e filo. La prova ha il procedimento, passo dopo passo, del punto stesso e riporta tutti i riferimenti necessari per individuare la provenienza, l’utilizzo, il materiale e i filati usati ecc. Ovviamente negli anni tutto questo materiale ha prodotto cartelle e raccoglitori che si sono moltiplicati e accumulati, pieni di nozioni, di campionature e di aghi. So bene che in fondo è poca cosa, ma loro ormai sono i depositari della mia memoria circoscritta all’ambito del ricamo e del merletto. Mi capita sovente di consultare, per la ricerca del momento, queste mie raccolte e di scovare, oltre a quello che cercavo, annotazioni che avevo persino dimenticato. È emozionante trovare tracce di uno studio fatto che la mente aveva temporaneamente accantonato in qualche cassetto. La memoria, appunto. Ecco, in questi casi sono ancora più felice del mio ricamo scritto: della mia abitudine di scrivere, di prendere appunti e di disegnare.

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La fase preparatoria

So bene come ci si sente - e la sensazione non è buona - quando la voglia di iniziare un lavoro viene interrotta di continuo da mille incertezze e l’obiettivo finale si allontana sempre di più. Per questo è mio desiderio condividere le conoscenze, acquisite negli anni, con le persone desiderose di sapere quel che serve, ciò che è utile fare e preparare, o quali valutazioni seguire, prima di iniziare un qualsiasi progetto destinato a essere arricchito con le arti del ricamo o del merletto. Non è possibile, me ne rendo conto, riuscire a toccare tutte le problematiche che si possono presentare nelle varie fasi della progettazione nella sua totalità. L’idea è quella di fornire una piccola raccolta in cui concentrare varie soluzioni per superare, agevolmente e in buona parte, svariati inconvenienti che porterebbero a spiacevoli pause con conseguenti brevi o lunghe interruzioni. Qualche volta, comunque, è necessario arrendersi per un po’ inserendo un intervallo tra l’esecuzione del lavoro e il problema sorto. Le fermate obbligate, per vari motivi, capitano a tutti. Nonostante i buoni propositi e la ragionevolezza che dovrei ormai avere, mi accorgo che ancora, caparbiamente, insisto nel commettere continuamente gli stessi errori.

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La fase preparatoria

Dopo vari insuccessi capisco che l’unica strategia da applicare è: ▷▷ mettere in modalità di attesa per un tempo indeterminato sia il lavoro che crea dei problemi sia la mente che, in fermento, vuol trovare la chiave d’accesso alla soluzione. In pratica applico la regola: considerazione zero, ▷▷ avere fiducia. Potrebbe sembrare strano, ma improvvisamente, dopo settimane o mesi, riaffiora quel lavoro abbandonato e, magicamente, la soluzione al problema è a portata di mano. È pur vero che ci vengono in aiuto molti libri sulle varie tecniche di ricamo e in ognuno di loro si trovano spiegazioni per l’una o per l’altra difficoltà. Anche a me succede di riempire la postazione del lavoro, e non solo, con le varie enciclopedie, con manuali e libri ammassati o stipati, peraltro utili e interessantissimi, ma nell’insieme poco pratici visto che occupano spazio destinato ad altro. Sono sempre alla ricerca di soluzioni o suggerimenti, validi e veloci, in un unico volume. L’idea di questa guida nasce proprio da tale esigenza. Riguardo alla programmazione vera e propria si sottovaluta spesso l’aspetto importantissima della fase iniziale e della sua cronologia come: ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷ ▷▷

la progettazione nel suo insieme, i tessuti da prediligere, i calcoli indispensabili, le misure da rispettare, la scelta dei disegni e degli ornati, il posizionamento degli stessi, la tecnica di ricamo da applicare, i punti da eseguire e accostare, le inevitabili campionature da fare, i colori su cui orientarsi e i filati da utilizzare.

Il momento preparatorio è fondamentale. Molte volte questo tempo non viene nemmeno preso in considerazione o calcolato, spesso è più lungo del previsto, e da molti viene considerato soltanto... tempo perso, ma proprio questo prezioso tempo perso pianifica e agevola le diverse tappe del successivo lavoro. Nelle pagine che seguono si trovano indicazioni di vario genere: ▷▷ si parte da alcune difficoltà, spesso sottovalutate, che ogni addetto ai lavori durante la fase preliminare potrebbe evitare, ▷▷ si cerca di rendere il lavoro più veloce e scorrevole utilizzando le attrezzature giuste, ▷▷ si forniscono informazioni corrette per la scelta dei filati e tessuti, ▷▷ si propongono soluzioni a chi si trova in difficoltà, e infine ▷▷ si ricorda che per ogni problema c’è un rimedio, basta armarsi di pazienza.

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Postazione lavoro Suggerimenti per evitare posture sbagliate Non di rado capita che, per pigrizia, per impegno, per la fretta o semplicemente perchÊ si perde la cognizione del tempo con la piacevole occupazione del ricamo, si badi assai poco al proprio benessere fisico. Si sottovalutano piccoli e fastidiosi disturbi che dovrebbero suonare come campanelli d’allarme.

Posizione corretta Spesso il tempo dedicato al ricamo si protrae per lunghe ore e le posture errate possono incidere notevolmente sulla salute della schiena e delle gambe. A tal proposito è fondamentale assumere e mantenere una posizione corretta per non sovraffaticare inutilmente la spina dorsale.

Amorosi Antonio Mercurio, Giovane che cuce

(Fototeca Zeri, UniversitĂ di Bologna, inventario 120511)

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Postazione lavoro

Si consiglia perciò di: ▷▷ sedersi su una sedia comoda, non troppo alta, davanti alla postazione del lavoro, oppure usare un appoggia-piedi, ▷▷ tenere il bacino il più aderente possibile alla sedia, ▷▷ fare attenzione che i piedi poggino piatti sul pavimento (o sull’appoggia-piedi), ▷▷ verificare che le ginocchia stiano allo stesso livello, o poco più basse, rispetto ai fianchi, ▷▷ fare in modo che la spalliera sia reclinata in un angolo da 100°-110°, usare eventualmente dei cuscini, ▷▷ non curvare le spalle, mantenere la posizione del busto eretta, assicurarsi che la parte superiore e inferiore della schiena poggino sullo schienale, ▷▷ inclinare lievemente la testa in avanti.

Illuminazione È assolutamente indispensabile disporre di una buona illuminazione per evitare o aggravare problemi di vista. Secondo le necessità integrare l’illuminazione naturale con una lampada da tavolo o da terra, posizionata a sinistra del posto di lavoro (a destra per le persone mancine). Il mercato offre una vasta scelta di lampade che vengono incontro a ogni esigenza.

La postazione ideale La postazione ideale dovrebbe essere una postazione ben organizzata. È opportuno avere a portata di mano, senza doversi alzare e allontanare continuamente, tutto l’occorrente per il lavoro. Si utilizzano, allo scopo, appositi contenitori, scatole o cestini, per il vario materiale: forbici e forbicine ben affilate, cartine d’aghi di varie grossezze oltre a un piccolo porta-aghi munito degli aghi occorrenti per i lavori in corso, spilli, punteruoli, uncinetti, un paio di ditali, un metro a nastro, un righello, lenti d’ingrandimento, fogli con matita o penna per appunti, carta lucida per disegni o progetti, carta carbone per il ricalco, filati per il ricamo e per il cucito ordinatamente suddivisi, ecc.

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L’occorrente per lavorare, come rifornirsi Attrezzature, filati, tessuti

Rifornirsi dei tanti materiali utili, in tempi ragionevoli, rappresenta molte volte un problema per gli appassionati d’ago e filo. Spesso la merceria dietro l’angolo non è in grado di soddisfare appieno le richieste della clientela. Probabilmente ciò non dipende da cattiva volontà. La causa principale di solito è da attribuirsi al modesto giro d’affari, alla scarsa richiesta e all’interesse di pochi per i tanti filati esistenti, per gli innumerevoli tessuti oppure per i molti e caratteristici attrezzi che servono per facilitare le specifiche lavorazioni. Per semplificare e agevolare la ricerca dei materiali necessari ritengo possa tornare utile l’elenco, in ordine alfabetico a pagina 237, di alcune mercerie italiane rifornite di ogni cosa. Si potranno trovare attrezzature, filati, tessuti, libri, manuali, riviste del settore e tutto ciò che occorre per le varie tecniche del ricamo e merletto, oltre all’hobbistica in generale. Risulta oltremodo interessante visitare i siti di questi punti vendita. Nell’elenco sono presenti anche i riferimenti a negozi specializzati, tessiture artigianali, editori ecc, sparsi sul territorio nazionale. Molti dei commercianti menzionati sono presenti nelle varie fiere a tema. I loro stand, pieni di mille oggetti e altrettanti colori, di novità, proposte e suggerimenti, offrono alla clientela il meglio del mercato. Una visita equivale a un tuffo nel mondo delle meraviglie, della manualità e dell’hobbistica.

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Attrezzature Apparentemente, per creare manufatti di ogni genere, servono soltanto ago e filo. Una sia pur piccola esperienza ci fa capire che non è così. Ago e filo non possono essere qualunque e ci sono altri strumenti che, se ben scelti, facilitano l’esecuzione.

Aghi L’ago è un piccolo attrezzo essenziale per eseguire punti di ricamo, di merletto e di cucito. Non è immediatamente congeniale a tutti, mani inesperte lo useranno inizialmente con timore ma se l’interesse e la passione vinceranno, questo minuscolo oggetto, supportato dal filo, potrà fare faville.

Indicazioni generali per facilitare la scelta dell’ago. Si deve tenere conto che: ▷▷ gli aghi devono essere rapportati al tipo di filato, alla tecnica di ricamo e alla struttura e compattezza del tessuto, ▷▷ tutti gli aghi dovranno avere la cruna liscia e ben arrotondata per evitare che tagli o sfilacci il filo durante il lavoro, ▷▷ l’ago (di acciaio temprato) deve essere leggermente più grosso del filo per agevolare il passaggio attraverso la tela e per prevenire lo sfregamento sia del tessuto che del filato, ▷▷ per lavori a telaio si consigliano aghi più lunghi, per lavori a mano libera sono più agevoli gli aghi corti, ▷▷ per ricami a fili contati si usano aghi senza punta i quali entrano nel tessuto scivolando nei fori che si trovano tra una trama e l’altra, contando le trame, allo stesso modo ne escono (sfilature, retini, lavori a fili contati ecc.), ▷▷ tutti i filati ritorti hanno bisogno di un ago robusto: quelli poco ritorti perché tendono a sfilacciare, quelli molto ritorti perché possono subire una variazione nella torsione e danneggiare in qualche modo anche il tessuto, ▷▷ filati sottili hanno bisogno di aghi con cruna corta, filati più grossi necessitano di aghi con cruna lunga.

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Attrezzature

La misura degli aghi è indicata da un numero, più grosso è l’ago più basso è il numero. Gli aghi si distinguono per la lunghezza, per la forma della cruna, per la punta. Occorre fare attenzione perché spesso i numeri, se le case produttrici sono diverse, non indicano la stessa misura. È sempre utile avere a disposizione almeno una certa varietà di aghi: ▷▷ corti e sottili con punta n. 10 e n. 11 per ricami su tessuti leggeri, ▷▷ lunghi con punta n. 7, n. 8 e n. 9 per ricamo classico, ▷▷ senza punta e con cruna lunga n. 24 e n. 26 per tutti i lavori a fili contati. In generale: ▷▷ per lavori a fili contati, in dritto filo, rammendo, sfilature ecc. si usa l’ago senza punta, ▷▷ per lavori su linee curve, seguendo un disegno, occorre assolutamente l’ago con punta. In commercio si trovano inoltre aghi per lavori specifici come: ▷▷ aghi curvi per perline, per ricamo su rete, per tappezzeria, ▷▷ aghi per materassi, ▷▷ aghi sottilissimi per infilare le perline, ▷▷ aghi con punta triangolare per la pelle, ▷▷ aghi adatti al punto vapore, ▷▷ aghi con una minuscola pallina in punta per lavori a rammendo su tessuto sfilato o rete filet oppure per lavori a fili contati ecc. Aghi e spilli hanno bisogno di un posto asciutto. Un puntaspilli imbottito di sabbia e/o segatura oppure riempito di polvere di smeriglio proteggerà aghi e spilli dall’umidità e dalla ruggine. Vale la pena ricordare che una volta, neppure tanto tempo fa, per proteggere aghi e spilli si usava la polvere di amianto. Per fortuna oggi si è a conoscenza della sua pericolosità.

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Attrezzature

Per meglio orientarsi nella vasta panoramica del mondo degli aghi e per comprendere meglio l’utilizzo, si propone un breve elenco. Aghi lunghi con punta e cruna corta: utili per ricamo e cucito, chiamati anche aghi da cucito o sharp, da usare con i filati da ricamo. Aghi medi o corti con punta e cruna corta: molto adatti per l’intaglio, il punto ombra e per i piccoli punti ravvicinati del trapunto, chiamati anche aghi Between o aghi da quilting. Si usano per quiltare o per fare l’applique. Il n. 10 si utilizza con filati di seta dal n. 50 al n. 100 oppure per fili metallici. Aghi da modista con punta e cruna corta: adatti per il p. vapore, il p. nodini e per infilare le perline, chiamati anche straw oppure milliner. Sono identici agli aghi da ricamo e cucito, si differenziano per la loro lunghezza e per il fatto che cruna e corpo dell’ago hanno lo stesso diametro. Aghi da ricamo con punta e cruna ovale e lunga: chiamati anche crewel o embroidery, adatti per la maggior parte dei punti del ricamo classico e tradizionale (ricamo in bianco, p. raso, p. pieno, punti ornamentali), molto utili per fare punti ravvicinati e fitti. La misura n. 10 si utilizza con un filo moulinè per eseguire ricami molto fini e tradizionali. Il n. 8 e il n. 9 si usano con 2 fili moulinè, con il cotone da ricamo, con il cordonetto, con il n. 12 dei filati ritorti e con il silk ribbon da mm 2. Il n. 6 e il n. 7 sono indicati per 3 fili di moulinè, per filato ritorto n. 8 e per il silk ribbon da mm 4. Gli aghi dal n. 5 al n. 1 si utilizzano con i filati ritorti n. 5 e n. 3 per lavorare su tessuti rustici e pesanti. Aghi da lana con punta e cruna lunga: adatti per ricamare su stoffe a trama grossa con filati di lana e per il ricamo con nastrini. Sono chiamati anche chenille. Aghi senza punta con cruna ovale e lunga: indicati per tutti i lavori a fili contati (sfilature, p. croce, ricami su canovaccio ecc) proprio perché non devono attraversare il tessuto ma passare tra una trama e l’altra, chiamati anche tapestry o tappezzeria. Aghi da rammendo senza punta con cruna lunga: sono più lunghi e si usano per facilitare il p. rammendo su rete o tessuti sfilati, oppure per rammendare. Aghi con punta a pallina: sono molto ricercati per tutti i lavori a fili contati come le sfilature, il punto antico, lavori su canovaccio ecc. 20


Attrezzature

Il mio amico: l’ago Tra ago e ricamatrice c’e spesso una particolare intesa molto ben raccontata da Gertrud Busch con l’articolo Il mio amico: l’ago (titolo Die Freundin: Die Nadel, anno giubilare 1924-25, fascicolo n. 1 del mese di ottobre 1924, pagine 6-8 della rivista Stickereien und Spitzen, Verlagsanstalt Alexander Koch, Darmstadt (Germania).

È capitato sicuramente anche a voi di chiedervi: è la ricamatrice a guidare l’ago nelle sue evoluzioni oppure è proprio quel sottile attrezzo a far muovere la mano di chi lo adopera? A osservarlo bene è un piccolo arnese, fine e lucido, fedele e sempre pronto all’uso. Non tutti sanno cosa sia capace di creare e averne uno equivale a possedere un tesoro. Quando lo si afferra, e il filo è nella cruna e, nel telaio, è pronto il tessuto disegnato e ben teso, si avverte una leggera e piacevole eccitazione, quasi da febbre da palcoscenico. Ecco che l’ago inizia il suo balletto, nel momento stesso in cui attraversa il tessuto ti trascina con sé senza poter reagire, lo devi seguire. Timidamente appaiono i primi punti sulla tela. Punti festone leggeri e radi afferrano il tessuto, evidenziati qui e là con un secondo passaggio, ma di colore diverso. Punti erba, in file ravvicinate, seguono rigorosamente il percorso tracciato, sicuri del fatto loro. Ora l’ago prende coraggio, non si accontenta più di seguire la linea del disegno. Copre superfici lanciando una rete di fili con punto strega, punto treccia, punto Mossul, o altri punti ancora che coprono o velano le varie zone nel ritmico gioco dei loro tracciati. Ma ancora risulta rado, ancora si intravede troppo la tela di fondo, ora i punti devono essere uniti e produrre un effetto più deciso; e con il punto incrociato li riempie e li sovrappone in modo che risultino morbidi e sollevati dal fondo. Ecco apparire punti come lampi e si invade una superficie vuota nel campo d’azione del disegno. Improvvisamente l’ago si impenna, non c’è niente da fare, un filo di contorno deve essere eliminato visto che la forma ricamata si evidenzia troppo dal contesto. Da un’altra parte, però, appare un nuovo filo di contorno per dare a una zona troppo leggera un po’ di carattere. Chi gestisce il gioco e chi lo esegue? L’ago o la ricamatrice? Il mio piccolo amico, l’ago, non svela il segreto. Spesso sembra che sia lui ad avere le idee chiare su come e dove condurre i vari fili e, a me, non resta che ubbidire.

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Indice Premessa 7 Ricamo e merletto in generale 7 Cucito, ricamo, merletto 7 La mia storia, nel mondo del ricamo, in breve 9 Appunti raccolti 11 La fase preparatoria 13 Postazione lavoro 15 Suggerimenti 15 Posizione corretta 15 Illuminazione 16 La postazione ideale 16 L’occorrente per lavorare, come rifornirsi 17 Attrezzature, filati, tessuti 17 Attrezzature 18 Aghi 18 Il mio amico: l’ago 21 Altri strumenti e attrezzi utili 22 Filati 29 Etichette 30 I filati più usati 30 Torsione “Z” o “S” dei filati 31 Come maneggiare i filati 34 Consigli pratici tratti dall’Enciclopedia dei lavori femminili 36 Suggerimenti simili tratti da Stickereitechniken für Schule und Praxis 36 Divisione dei capi per il mouliné 37 Filati che stingono 37 Consumo approssimativo dei filati 39 Tessuti 42 Il lino 44 Il cotone 45 La canapa 46 Tessitura, armatura, trama, ordito 48 Tessuti a trama regolare 50 Mussola 52 Organza, Bisso di lino, Bissone, Batista 53 Emiane ed Etamine, Hardanger, Bandera 54 Crespo, Tela Buratto 55 Rete a Buratto 56 Tela Aida 57 Parametro count (ct) per tela Aida 58 Parametro count (ct) per tessuti di lino 59 Le stoffe dei F.lli Graziano 61 Elenco dei tessuti 62 I tessuti di Sotema 72 Elenco dei tessuti 72 241


Indice

Avvertenze generali 82 Nota per termini usati nel testo 82 Simbologia delle linee 82 Preparazione e calo dei tessuti 83 Tessuto precedentemente bagnato 83 Tessuto non bagnato 84 Trama, ordito, cimosa (o vivagno) 85 Squadratura del tessuto 86 Vivagni e cimose 87 Impostazione delle misure 88 Centro rettangolare 89 Centrino tondo 90 Centrino ovale 91 Orli o pieghe 92 Piega singola 93 Procedimento per l’angolo 95 Piega doppia 98 L’altezza delle pieghe, Ricamare sulle pieghe 99 Tovaglie 100 Consigli 101 Con piega singola 102 Con piega doppia 103 Misure standard 104 Tovaglie su misura 106 Lenzuola 110 Accorgimenti 111 Confezione, Orlo superiore 113 Orlo inferiore, Orlo laterale 114 Misure standard 125 Federe per cuscini 128 La disposizione dei cuscini 129 Federe per parure da letto 131 Indicazioni pratiche per la confezione a macchina di federe da letto 133 Indicazioni pratiche per la confezione a mano di federe da letto 140 Federe per cuscini d’arredo 148 Occhielli, bottoni 150 Come fare gli occhielli o le asole 150 Bottoni 155 Asciugamani 160 Indicazioni generali 161 Come fare gli orli degli asciugamani 163 Misure indicative e altezza orli per telo da bagno 165 Misure indicative e altezza orli per asciugamano per il viso 165 Misure indicative e altezza orli per asciugamano ospite 165 Misure indicative e altezza orli per lavetta 166 242


Indice

Asciugamani di spugna 167 Finitura con prilletta 168 Tende 170 Prima di impostare il lavoro 172 Arricciatura per tendoni 174 Misure indicative per tende a vetro 175 Come fare gli orli o le pieghe per le tende 178 Punti e tecniche 182 La nomenclatura dei punti e delle tecniche 184 Classifica dei punti 185 Un pensiero doveroso per THÉRĂˆSE DE DILLMONT 187 Disegni e ricalco 190 Trasferimento del disegno 191 Prima di iniziare 191 Misure da rispettare 192 Misure standard 193 Ricalco 195 Vecchi disegni 197 Lo spolvero 198 Monogrammi 200 Iniziali singole 202 Due iniziali 203 La composizione di tre lettere 204 Le iniziali per gli sposi 205 Dimensioni delle lettere 206 Disposizione delle iniziali 207 Come fermare i fili, ricamando 213 All’inizio del lavoro 214 Il cambio filo 219 Fine lavoro 225 Manutenzione dei capi ricamati 227 Smacchiatura 228 Trattamento di macchie specifiche 228 Lavaggio 230 Consigli utili per il lavaggio dei tessuti 230 Simbologia al trattamento dei capi 231 Stiratura 235 Consigli per la stiratura 235 Conservazione dei capi ricamati 236 Elenco mercerie e altri fornitori 237 Bibliografia 238 Indice analitico 245 Ringraziamenti 255

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Indice analitico

A

Aghi Aghi Between (o aghi da quilting): 20 Aghi per lavori specifici: 19 Conservare gli aghi: 19 Elenco aghi: 20 Fiorellino tira aghi: 23 Il mio amico: l’ago (di Gertrud Busch): 21 Indicazioni generali per la scelta: 18 Infila ago: 22 Infilare il filo nell’ago: 36 Aida Conteggio tessuto occorrente: 60 Elenco delle varie tele Aida: 58 Parametro count (ct) per tela Aida: 58 Tela Aida: 45, 57 Alessandro Paganino, Il Buratto: libro de ricami, 1527: 56 Alfabeti Sajou: 206 Alice, nipote di Thérèse de Dillmont: 188 Altezza delle pieghe: 99 Altezza o larghezza del tessuto: 84 Amorosi Antonio Mercurio, Giovane che cuce, Fototeca Zeri, Università Bologna: 15 Angoli, procedimento: 95 Anguissola Sofonisba, Fanciulla che cuce, Fototeca Zeri, Università Bologna: 26 Appunti raccolti: 11 Armatura dei tessuti: 48 Armatura batavia: 49 Armatura diagonale: 49 Armatura levantina: 49 Armatura panama o basket: 49 Armatura saglia: 49 Armatura saia: 49 Armatura satin o raso (da 5, da 8): 49 Armatura spiga: 49 Armatura tela: 48 Armatura twill: 49 Arricciatura per tendoni: 172, 174 Asciugamani: 160 Asciugamani di lino: 161 Asciugamani di spugna: 167 Caratteristiche principali di un buon asciugamano: 161

Finitura con prilletta: 168 Indicazioni generali: 161 Misure (lavetta): 166 Misure (telo da bagno, asciugamano per il viso, asciugamano per ospite): 165 Orli: 163 Set di asciugamani: 161 Asole (occhielli): 150 Asola per biancheria: 154 Come fare gli occhieli o le asole: 150 Taglia asole: 25 Asterisco + Codice colore sull’etichetta = Effetti metamerici: 39 Attrezzature: 17, 18

B

Babbi Cappelletti, Liliana: 175, 239 Bach, Emilie: 188 Baden-Baden: 189 Baffi: 23, 86, 93, 95, 97 Bandera, tessuto: 54 Batista: 44, 45, 48, 53, 70, 79 Bellora: 51 Bergami, Vilma: 84 Between (aghi): 20 Bibliografia: 239 Bisso di lino: 44, 53, 68, 77 Bissone: 51, 53, 64, 73 Blackwork: 50, 66, 75, 76, 167, 184 Boser, Renée: 239 Bottoni: 150, 155 Bottoni con il gambo: 158 Come attaccare i bottoni: 156 Come fare i bottoni: 159 Lista bottoni: 131, 132, 133, 134, 136, 138, 140, 142, 143, 146, 149, 150

Broderie Suisse: 62 Buratto Rete: 56 Tela: 55 Il Buratto: libro de ricami, Alessandro Paganino, 1527: 56 Busch, Gertrud: 21

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C

Calcolo per piega doppia: 98 Calcolo per piega singola: 93 Calo dei tessuti: 83 Cambio filo: 219 Canapa: 46 Canovaccio: 20, 30, 48, 50, 183 Canovaccio Penelope: 50 Carta copiativa (o carbone): 195 Catena (o ordito): 48, 85 Caterina de’ Medici: 50, 62, 72 Cencio: 62, 72 Centrini Centrino ovale: 91 Centrino tondo o sottopiatto: 90 Centro rettangolare: 89 Chenille (aghi da lana): 20 Chiozza & Turchi, fabbrica di saponi pregiati: 229

Cimosa: 45, 85, 88, 172 Cimose parlanti: 85 Circonferenza (disegno): 90 Clamps: 28 Classifica dei punti: 185 Come fare gli occhielli o le asole: 150 Come fare l’angolo: 95 Come fermare i fili A fine lavoro: 225 All’inizio del lavoro: 214 Ricamando: 213 Come maneggiare i filati: 34 Composizione di tre lettere: 204 Confezione di federe per parure da letto: 131 Confezione a macchina: 133 Confezione a mano: 140 Conservazione dei capi ricamati: 236 Consumo approssimativo dei filati: 39 Coprimacchia (misure): 104 Cotone: 45 Batista di cotone: 45, 70 Cotone da ricamo morbido o lanato: 30 Cotone percalle: 48 Cotone Perla (Anchor): 30 Cotone Perlè (DMC): 30

246

Cotone Ricamo: 30 Etamine: 45 Misto cotone-modal: 47 Mussola: 45 Pelleovo: 45 Popeline: 45 Tela Aida: 45 Tele di cotone: 45 Count (numero di fili del tessuto o quadretti della tela Aida contenuti in un pollice): 58 Crespo (tessuto di lino o cotone): 55 Crewel (embroidery) aghi da ricamo: 20 Cuscinetto a piombo: 26 Cuscini Cuscini a cuore: 130 Cuscini in piedi: 130 Cuscini stesi: 129 Disposizione cuscini: 129

D

Darmstadt: 21, 239 Davosa (tela): 51 De Dillmont, Thérèse: 36, 183, 186, 188, 189, 239 Un pensiero doveroso: 187 Del Cossa, Francesco: 182 Deruta sfilato: 64 Dimensioni delle lettere: 206 Disegni Ispirazione: 190 Misure da rispettare collocando i vari disegni: 192 Misure da rispettare per tovaglie, tovaglioli, centri o strisce, lenzuola, federe: 194 Prima di iniziare: 191 Ricalco: 195 Spolvero: 198 Trasferimento: 191 Un esempio: riportare un disegno su una tovaglia: 192–193 Vecchi disegni: 197 Disposizione dei cuscini: 129 Disposizione delle iniziali: 207 Ditale di gomma: 23 Ditali: 23 Divisione dei capi per il mouliné: 37


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DMC: 255 Cotone Perlè: 30 Dollfus, Mieg & Cie: 188 Enciclopedia (Thérèse de Dillmont): 187 Retors d’Alsace: 31 Ritorto d’Alsazia: 35 Dollfus, Mieg & Cie (DMC): 188 Drittofilo: 86, 90, 93, 94, 96, 106, 107, 108, 109, 131, 177, 191, 192, 194, 195, 235

E

Effetto di ordito: 49 Effetto di trama: 49 Elenco Aghi: 18, 19, 20 Elenco dei tessuti: 52 Elenco mercerie: 237 Elisa Ricci: 239 Emiane (di lino): 51, 54, 64, 73, 86, 167 Emilie Bach: 188 Emilie Stiasny, Suggerimenti per come infilare il filo nell’ago: 36 Enciclopedia dei lavori femminili: 36, 183, 186, 187, 188, 189, 239

Etamine (di cotone): 45, 51, 54, 65, 86 Etichette dei filati: 30, 231 Effetti metamerici: 39

F

Fanciulla che cuce, Anguissola Sofonisba, Fototeca Zeri, Università Bologna: 26 Federe: 128 Confezione a macchina di federe da letto: 133

Confezione a mano di federe da letto: 140 Federa a 2 volant: 132, 139 Federa a 3 volant: 132, 140 Federa a 4 volant: 132, 145 Federa all’americana vedi: Federa a sacchetto Federa a sacchetto: 132, 133, 136, 137 Federe per parure da letto: 131 Fermare i fili

Alla fine del lavoro: 225 All’inizio del lavoro: 214 Per il cambio filo: 219 Ferrara, Palazzo Schifanoia: 182 Filati Come leggere l’etichetta: 231 Come maneggiare i filati: 34 Consigli per infilare il filo nell’ago dall’Enciclopedia dei lavori femminili: 36 Consumo approssimativo: 39 Cordonetto: 31 Cotone da ricamo morbido o lanato: 30 Cotone Perla (Anchor): 30 Cotone Perlè (DMC): 30 Cotone Ricamo: 30 Effetti metamerici = asterisco + codice colore sull’etichetta: 39 Etichette dei filati: 30, 231 Filati che stingono: 37 Filati Estaz (Glissen Gloss): 31 Filati in viscosa: 31 Filati Kreinik: 31 Filati metallizzati: 31 Filato mercerizzato: 30 Filato ritorto: 30 I più usati: 30 Mouliné: 30 Retors d’Alsace (DMC): 31 Ritorto fiorentino (Anchor): 31 Seta Mouliné: 30 Torsione “Z” o “S” dei filati: 31 Fili: 82 Fili del tessuto: 82 Fili di ordito: 82 Fili di trama: 82 Fili lasciati: 82 Fili tirati: 82 Filofort: 96 Filza: 96, 214, 215, 216, 219 Finitura con “Prilletta”: 168 Fiorellino tira aghi: 23 F.lli Graziano (telerie): 54, 55, 57, 61, 255 Elenco dei tessuti: 62–71 Floba Floba (misto lino): 51 Floba (misto lino-modal) di Zweigart: 47 Floema (canapa): 46 Fondazione Lisio, Arte della Seta, Firenze: 56

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Font Harrington: 203 Kuenstler: 202 Lucida Handwriting: 200 Old English: 203 Forbici: 25 Lunghe e dritte: 25 Medie a lame dritte e appuntite: 25 Piccole a lame curve: 25 Piccole a lame dritte e appuntite: 25 Francesco del Cossa: 182 Frieda Lipperheide: 56, 239

Per gli sposi: 205 Singole: 202 Tre, vicine o intrecciate: 204 Intaglio: 20, 25, 30, 68, 69, 70, 76, 77, 78, 79 Irmgard Müller: 239

G

K

Garda (tessuto di Sotema): 47, 76 Gertrud Busch: 21 Gigliuccio: 41, 168 Giovane che cuce, Amorosi Antonio Mercurio, Fototeca Zeri, Università Bologna: 15 Gonnella per telai: 28

H

Hardanger Ricamo Hardanger (o ricamo norvegese): 64, 65, 66, 73, 183

Tessuto Hardanger: 54, 65 Harrington (font): 203 Holbein: 50, 184

I

Illuminazione per postazione lavoro: 16 Impostazione delle misure: 88 Indice: 241 Infila ago: 22 Iniziali Composizione: 207 Dimensioni: 206 Due, vicine o intrecciate: 203

248

J

Josef Scheuermann: 188 Judy Brittain: 239

Kuenstler (font): 202 K.u.K. Fachschule für Kunststickerei (Imperiale e Reale Scuola Superiore di ricamo artistico): 188

L

Larghezza o altezza del tessuto (trama): 84 Lavaggio dei tessuti Consigli: 230 Simboli per il lavaggio: 231 Lavetta (asciugamano piccolo, monouso): 161 Misure indicative e altezza orli: 166 Monogrammi per biancheria da bagno: 212 Lavori sfilati: 183 Lente contafili: 26 Lenti di ingrandimento: 24 Lenzuola: 110 Accorgimenti, suggerimenti: 111 Altezza pieghe: 99 Confezione: 113 Dimensioni del materasso: 111 Lenzuolo di sopra: 112 Orlo inferiore: 114 Orlo laterale: 114 1° metodo: 115 2° metodo: 116 3° metodo: 117


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4° metodo (risvolto riportato): 121 Orlo superiore: 113 Lenzuolo di sotto: 112 Lenzuolo con angoli: 113 Orli: 112 Misure standard: 125 Lenzuola da una piazza e mezza: 125 Lenzuola per carrozzina o culla: 127 Lenzuola per lettino: 126 Lenzuola per letto matrimoniale: 125 Lenzuola singole: 126 Misura della caduta: 111 Misura del rimbocco: 111 Misura del risvolto: 111 Liliana Babbi Cappelletti: 175, 239 Linee (simbologia): 82 Lino: 44 Batista di lino: 70 Bisso di lino: 44 Crespo di lino: 44 Crespo (tessuto): 55 Lino 99: 51 Lino 1212: 59 Lino 2000: 51 Lino Assisi: 44 Lino a trama regolare: 44 Lino Belfast: 51 Lino Cashel: 51 Lino-cotone: 51 Lino Dublin: 51 Lino Edinburgh: 51 Lino New Castle: 51 Lino-viscosa: 51 Misto lino Floba: 51 Misto lino Lucan: 51 Puro lino: 65, 69, 70 Puro lino grossezza media: 44 Puro lino leggero: 44 Lipperheide, Frieda: 56, 239 Lista bottoni: 131, 132, 133, 134, 136, 138, 140, 142, 143, 146, 149, 150

Lista occhielli: 131, 133, 134, 136, 137, 138, 140, 142, 146, 149

Lucida Handwriting (font): 200 Lugana (misto cotone-modal di Zweigart): 47 Lunghezza del tessuto (ordito): 84

M

Macchie, elenco e trattamento: 228–229 Madapolam, tela (in figura): 52 Manifattura Tessile Sotema vedi: Sotema Manifattura Tessile

Manufatto su misura: 83 Manutenzione dei capi ricamati: 227 Lavaggio: 230 Smacchiatura: 228 Stiratura: 235 Marianne Stradal: 188, 189, 239 Materasso: 112, 113, 126 Dimensioni materasso: 111 Matita morbida: 26 Metro: 26 Mezzopunto: 50 (La) Mia storia nel mondo del ricamo, in breve: 9 Milliner (aghi da modista): 20 Misto lino: 47, 50, 68, 77, 100, 111, 172 Bandera misto lino: 54 Batista misto lino e cotone: 53 Misto lino Floba: 47, 51 Misto lino Lucan: 51 Pelleovo in misto lino: 80 Misure Impostazione delle misure: 88 Misura della caduta (lenzuola): 111 Misura del rimbocco (lenzuola): 111 Misura del risvolto (lenzuola): 111 Misure da rispettare collocando i disegni: 192

Misure indicative per asciugamani: 165 Misure indicative per tende a vetro: 175 Misure per centrino ovale: 91 Misure per centrino tondo o sottopiatto: 90 Misure per centro rettangolare: 89 Misure per coprimacchia: 104 Misure per striscia o runner: 104 Misure per strofinaccio: 104 Misure per tovaglietta all’americana: 104 Misure per tovagliolo: 104 Misure standard per lenzuola: 125 Misure standard per tovaglie rettangolari (4, 6, 8, 12 posti): 105 Modal: 47 249


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Monogrammi: 200 Alfabeti Sajou: 206 Dimensioni delle lettere: 206 Disposizione delle iniziali Altri oggetti arricchiti con cifre o monogrammi: 212 Biancheria da bagno: 212 Biancheria da letto: 209 Biancheria da tavola: 207 Due iniziali: 203 Iniziali singole: 202 La composizione di tre lettere: 204 Le iniziali per gli sposi: 205 Mouliné: 30 Divisione dei capi per il mouliné: 37 Mouliné seta: 30 Mulhouse, Alsazia: 188 Müller, Irmgard: 239 Mussola: 45, 52, 71, 81 Mussolina (pelleovo o pelle d’uovo): 52 Muster Altitalienischer Leinenstickerei, Frieda Lipperheide: 56, 239 Muster stilvoller Handarbeiten, Emilie Bach: 188

N

Nastro adesivo: 23 Navetta: 48, 56 Neue Muster in altem Stil, Emilie Bach: 188 Nomenclatura dei punti e delle tecniche: 184

O

Occhielli o asole Come fare gli occhielli o le asole: 150 Lista occhielli: 131, 133, 134, 136, 137, 138, 140, 142, 146, 149

Occorrente per il lavoro: 16 Old English (font): 203 Ordito (o catena): 44, 85 Lunghezza della pezza di tessuto: 84 Organza (organdi): 53, 80

250

Orlo a giorno: 71, 80, 81, 94, 97, 98, 100, 101, 103,

111, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 124, 140, 142, 143, 144, 145, 147, 161, 163, 164, 168, 169, 177, 179, 181 Orlo (o piega): 92 Ovale (disegno): 91

P

Paganino, Alessandro, Il Buratto: libro de ricami, 1527: 56 Parametro anglosassone = count: 58 Parametro count (ct) per tela Aida: 58 Parametro count (ct) per tessuti di lino: 59 Parigi: 188 Pelleovo (Mussolina o pelle d’uovo): 52, 71, 80, 81

Penelope (canovaccio): 50 Piega L’altezza delle pieghe: 99 Piega con ricamo: 99 Piega di un centro: 88 Piega doppia: 88, 89, 98 Piega doppia (calcolo): 98 Piega singola: 92, 93 Piega singola (calcolo): 93 Pinze piatte: 22 Polpa (canapa): 46 Pontelagoscuro (FE): 229 Popeline: 45 Posizione corretta quando si ricama: 15 Postazione ideale: 16 Postazione lavoro: 15 Preparazione e calo dei tessuti: 83 Prilletta (finitura): 168 Procedimento per eseguire l’angolo: 95 Punteruolo: 24 Punti, classifica: 185 Punti a cappio: 185 Punti annodati: 185 Punti composti: 185 Punti incrociati: 185 Punti piatti: 185 Punti, strutture di base: 185 Punti e tecniche di ricamo: 182


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Caterina de’ Medici: 50, 62, 72 Classifica dei punti: 185 Holbein: 50, 184 La nomenclatura dei punti e delle tecniche: 184

Punti da canovaccio: 183 Punti d’arazzo: 50, 51, 183 Punto antico: 50, 65, 66, 75, 76, 105, 110, 183 Punto asola vedi: Punto occhiello Punto Bargello: 51, 64 Punto Cavandoli: 184 Punto cordoncino: 24, 154, 222 Punto festone (o punto smerlo): 24, 108, 149, 151, 152, 153, 185, 222

Punto fiamma vedi: Punto Bargello Punto filza: 98, 179, 185, 214, 219, 222 Punto Gobelin: 50 Punto impuntura: 40, 41, 108, 122, 185, 216, 217, 220, 223

Punto Madama: 50 Punto occhiello: 150, 153, 154, 185 Punto ombra: 20, 53, 68, 69, 77, 80 Punto Parigi: 108 Punto pechinese: 185, 223 Punto perlato: 40, 41, 222, 225 Punto quadro: 82, 221 Punto sopraggitto: 96, 142, 143, 154, 179

Q

Q-snaps (telai): 28 Quilting (aghi): 20

R

Renaissancestich: 184 Renée Boser: 239 Rete a Buratto: 56 Rete filet: 19, 28, 56, 224 Reticello: 31, 50, 66, 68, 75, 76, 77, 110, 183 Retini di fondo: 25, 27, 50, 183 Ricalco del disegno (procedimento): 195 Ricamare sulle pieghe: 99 Ricamo

Blackwork: 50, 66, 75, 76, 167, 184 Canusina-ars: 184 Posizione corretta: 15 Ricamo a canovaccio: 50 Ricamo a fili contati: 57, 62, 64, 65, 66, 72, 73, 74, 75, 76

Ricamo classico: 10, 19, 20, 30, 47, 53, 62, 64, 65,

66, 67, 68, 69, 70, 71, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 167, 183, 184, 185 Ricamo d’arazzo: 50 Ricamo d’Assia: 50, 67, 75, 76, 183 Ricamo Estense: 11, 64, 66, 67, 68, 73, 74, 75, 76, 77, 166, 186, 213 Ricamo in rosso: 184 Ricamo Lampugnani: 184 Ricamo Luneville: 184 Ricamo norvegese (o Hardanger): 54, 64, 65, 66, 73 Ricamo e merletto in generale: 7 Ricci, Elisa: 239 Righello: 26 Risvolto riportato: 121 Ritorto fiorentino: 32, 40, 41, 51, 62, 64, 65, 66, 67, 68, 73, 74, 75, 76, 77 Roma: 42 Runner o striscia: 44, 67, 73, 74, 99, 105 Misure standard: 104

S

Salvadito: 24 Sbieco: 85 Sbieco (per finiture): 28, 108 Scheuermann, Josef: 188 Schwendtenwein (ramo parentale materno di Thérèse de Dillmont): 188 Scoccamento: 49 Seta: 20, 28, 29, 36, 37, 43, 48, 53, 56, 71, 80, 81, 148, 171, 184, 186

Seta Mouliné: 30 Sfilato siciliano: 66, 68, 69, 70, 75, 76, 77, 78 Sfilature: 18, 19, 20, 23, 25, 27, 30, 50, 62, 64, 65, 66,

67, 68, 70, 71, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 81, 82, 84, 100, 101, 140, 145, 161, 167, 183, 221, 224 Gigliuccio: 41, 168

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Simbologia al trattamento dei capi: 231 Simboli per il candeggio: 233 Simboli per il lavaggio: 231 Simboli per il lavaggio a secco: 232 Simboli per l’asciugatura: 233 Simboli per la stiratura: 234 Simbologia delle linee, usate nel testo: 82 Smacchiatura dei tessuti Consigli: 228 Trattamento di macchie specifiche (Manifattura Tessile Sotema): 228 Sotema Manifattura Tessile: 47, 55, 58, 255 Consigli per il lavaggio: 230 Consigli per la stiratura: 235 Elenco tessuti: 72–81 Trattamento specifico macchie: 228 Sottopiatto: 90 Spilli: 19, 22 Spola: 48 Squadratura del tessuto: 86 Stamigna: 48 Stiasny, Emilie: 36, 239 Stickereien und Spitzen (rivista): 21 Stickereitechniken für Schule und Praxis: 36 Stiratura dei tessuti: 235 Accorgimenti: 235 Consigli della Manifattura Tessile Sotema: 235

Simboli per la stiratura: 234 Stradal, Marianne: 188, 189, 239 Straw (aghi da modista): 20 Striscia o runner: 44, 67, 73, 74, 99, 105 Misure standard: 104 Strofinaccio: 209 Misure standard: 104

T

Taffetà: 48 Taglia asole: 25 Tamburierarbeit: 184 Tapestry (tappezzeria) aghi: 20 Tecniche di ricamo, lista essenziale: 183 Tela Aida: 57, 60 Tela Buratto: 55

252

Telaio: 27 Gonnella per telai: 28 Telai a cornice: 28 Telai a rullo: 28 Telai a tamburo: 27 Telaio a licci: 56 Telai q-snaps: 28 Telerie F.lli Graziano vedi: F.lli Graziano (telerie) Telo da bagno (asciugamano grande): 161 Tende: 170 Arricciatura per tendoni: 174 A vetro, misure: 175 Binario con anelli: 174 Binario con ganci: 174 Confezionare le tende: 179 Con anelli: 180 Con bretelle: 180 Con fiocchetti: 181 Per l’asta: 179 Per riloga: 180 Fettuccia arricciatende: 180 Nastro riloga (detto: Riloga): 180 Orli: 178 Pieghe: 178 Prima di impostare il lavoro: 172 Sopratenda: 171 Sottotenda: 171 Tende di lino fatte a mano: 171 Tendoni: 174 Termini usati nel testo: 82 Tessitura: 42, 43, 48, 56 Tessuti: 42 A trama regolare: 50 Bandera: 54 Batista: 44, 45, 48, 53 Bisso di lino: 53, 69, 77 Bissone: 53, 73 Crespo: 44, 48, 55, 161 Emiane: 54, 65 Etamine: 45, 51, 54, 65, 86 Floba: 47, 51 Garda: 47, 76 Hardanger: 47, 51, 54, 65 Lugana: 47 Mussola: 45, 52, 71, 81 Mussolina (pelleovo o pelle d’uovo): 52, 71, 81 Nomi e caratteritiche di alcuni tessuti: 52 Organza (organdi): 53, 80


Indice analitico

Pelleovo: 52, 71, 80, 81 Squadratura del tessuto: 86 Taffetà: 48 Tela Aida di cotone: 57, 58 Tela Aida di lana: 57 Tela Aida di lino: 57 Tela Buratto: 55 Tessitura, armatura, trama, ordito: 48 Tessuto da ricamare: 43 Tessuto di canapa: 46 Tessuto di cotone: 45 Tessuto di lino: 44 Tessuto misto lino: 47 Tessuto non bagnato: 84 Tessuto per tovaglie: 100 Tessuto precedentemente bagnato: 83, 101 Tessuto puro lino: 62, 64, 66, 68, 69, 70, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78

Testi per punti e tecniche di ricamo (elenco): 186 Thérèse de Dillmont: 36, 183, 186, 188, 189, 239 Un pensiero doveroso: 187 Torselli: 46 Torsione “Z” o “S” dei filati: 31 Tovaglie: 100 Consigli: 101 Misure standard: 104 Piano tavola: 91, 101, 102, 103, 106, 108, 109,

Trasferimento del disegno Con lo spolvero: 198 Ricalco: 195 Trattamento di macchie specifiche (Manifattura Tessile Sotema): 228 Trine o merletti: 183 Twill (armatura): 49

V

Vaupel & Heilenbeck: 51 Vienna: 188, 189 Vilma Bergami: 84 Viscosa: 47 Filati in viscosa: 31 Lino-viscosa: 51 Vivagno (o cimosa): 87

Z

Zweigart: 47, 51

192, 193, 194, 207

Striscia o runner: 44, 67, 73, 74, 99, 105 Misure standard: 104 Su misura (ovale): 108 Su misura (quadrata e rettangolare, rotonda): 106 Tessuto per tovaglie: 100 Tovaglia con piega doppia (calcolo): 103 Tovaglia con piega singola (calcolo): 102 Tovaglia da 4, 6, 8, 12 posti (misure standard): 105 Tovaglietta all’americana (misure): 104 Tovagliolo (misure): 104 Trama Altezza o larghezza del tessuto: 84 Trama, ordito, cimosa (o vivagno): 85 Trame: 82 Trame lasciate: 82 Trame sfilate: 82, 96 Trame sfilate, trame lasciate (fili di ordito, fili del tessuto): 82

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Per maggiori informazioni o per vedere le ultime novità: www.nuovas1.it www.facebook.com/merlettiericami.nuovas1 www.issuu.com/nuovas1 tel. 051 346050

finito di stampare nel mese di marzo 2017 presso la tipografia Ge.Graf Arti Grafiche di Bertinoro (FC)



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