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EDOARDO FIVIZZOLI

Spesso si parla di influencer; ma chi sono davvero? Per definizione è un personaggio popolare, soprattutto in rete, che è in grado di influenzare l’opinione pubblica riguardo a un certo argomento. Oggi incontriamo Edoardo, TartaGuida, un influencer del benessere animale e della loro salvaguardia.

Ciao Edoardo! Come tutte le storie partiamo dall’inizio e l’incipit è: chi sei, quando nasci e che bambino sei stato?

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Sono Edoardo Fivizzoli, ma forse mi conoscete come TartaGuida. Sono nato a Milano il 26 luglio del 2000 (si lo so, sono giovanissimo). Sono stato sicuramente un bambino curioso, mi ricordo scoprire cose nuove e avventurarmi in nuovi posti era la mia routine. Sono cresciuto nella campagna lodigiana, un luogo che seppur isolato, mi ha dato la possibilità di vivere diversi ecosistemi naturali.

La tua famiglia che rapporto aveva con la natura?

Da dove venga questa mia passione è un argomento molto dibattuto nella mia famiglia. Mio padre, mia madre, mio fratello e mia sorella sono sportivi, addirittura a livello agonistico. Io sinceramente ho sempre percepito gli sport come qualcosa di noioso che non mi apparteneva. Ad ogni modo, in famiglia Fivizzoli siamo famosi da generazioni per eccellere all’interno di hobby e passioni. Mio nonno, Riccardo Fivizzoli, era un massimo esponente di modellismo di trenini elettrici; mio zio lo era per la grafica e la fotografia artistica, Mia nonna è tutt’ora una fotografa naturalistica e mio nonno materno è stato un ottimo imprenditore della categoria self made. Sinceramente, con un patrimonio genetico così legato alle passioni, era inevitabile una sana ossessione.

Che esperienze hai fatto che ti hanno portato ad avere questa passione?

Ho sempre paura di raccontare la mia storia. Sembra troppo perfetta, è degna della trama di un film Disney. Da piccolo comprai insieme a mia madre una piccola tartarughina d’acqua dolce in un vivaio locale. Da buon bambino curioso iniziai a fare tante domande al negoziante, convinto della sua estrema preparazione in merito. Nutrivo un enorme fiducia nei suoi confronti. Dopo pochi giorni mi accorsi che le informazioni datemi dal negoziante nei confronti di Tartuig la mia prima tartaruga, erano totalmente errate! Dovete sapere che a sei anni sapevo già utilizzare il computer e navigare su internet. Non ci ho impiegato molto per racimolare le informazioni che mi servivano al mantenimento di Tartuig. Deluso dal negoziante, non potevo accettare che fosse così difficile per le persone informarsi. Lo trovavo inaccettabile. Dunque a 10 anni decisi di creare una pagina su facebook chiamata TartaGuida che si poneva l’obiettivo di spiegare alle persone quello che troppi negozianti non comunicavano.

A 12 anni arrivò il primo sito su wordpress si chiamava www.tartaguidaweb.it Abbandonai il progetto tartaguida alle scuole superiori nel 2015, per poi riprenderlo a settembre 2019 durante il mio ultimo anno. Grazie all’alternanza scuola lavoro effettuata in due negozi di animali a Milano, avevo capito che le tartarughe e gli animali esotici avevano bisogno di TartaGuida!

Parliamo del presente, della tua realtà. Cosa significa per te questa passione? Chi è il primo a credere in te?

Questa passione per me significa qua- si tutto, non riesco ad immaginare un lavoro che sia senza animali esotici o natura. Per me lavorare in altri contesti non è mai stata un’opzione valutabile. Dico quasi tutto poiché i progetti con gli animali esotici occupano circa l’80% della mia esistenza, il restante 20% è destinato alle relazioni sociali, divertimento e famiglia.

I primi a credere in me sono stati i miei genitori, pensate che proprio mio padre ebbe l’idea di chiamare la prima pagina Tarta-Guida, e senza saperlo creò quello che oggi è uno dei “naming” più azzeccati.

Quando capisci, il momento esatto, che hai deciso che questa passione poteva diventare il tuo quotidiano e il tuo lavoro?

È stato duro capirlo, come tutti i giovani imprenditori italiani non è facile sostenersi da soli, per di più senza essere benestanti di famiglia, dunque partendo da zero. Nel 2020 al termine del contratto di lavoro con un negozio di animali a Milano, ho capito che far funzionare il progetto TartaGuida sarebbe dovuto diventare una mia necessita. Quale miglior necessità di pagare l’affitto e le spese che tutti noi abbiamo?

Raccontaci un progetto che hai realizzato che ti ha dato soddisfazione.

Scegliere tra tutti i miei progetti aperti e chiusi non è facile, ma se proprio devo il progetto più soddisfacente è sicuramente Tartarescue. È il progetto che ci permette di raccogliere più dati e avere maggior impatto sull’ambiente e sul benessere degli animali. Dunque, in qualsiasi momento di sconforto, mi basta guardare i numeri delle tartarughe ricollocate per vedere un’effettiva utilità sociale.

Quali sono le sfide che devi affrontare per essere riconosciuto come influencer?

Grazie al mio blog www.animaliesoticimilano. it e ai profili social TartaGuida penso di essere già riconosciuto come influencer.

Tuttavia, per me questo è un problema enorme! Vedete io non voglio essere un semplice youtuber da cabaret o intrattenimento, io voglio che TartaGuida raggiunga degli obiettivi concreti in materia di benessere animale.

La vera sfida sarà farsi riconoscere dai ministeri e dalle università per il contributo scientifico apportato; così da poter competere con molti colossi animalisti che prioritizzano le ideologie rispetto alla scienza.

Che rapporto hai con gli altri influencer?

Domanda di riserva? Scherzo! Vado d’accordo quasi con tutti, ma di base sono sempre propenso alle collaborazioni e all’amicizia tra colleghi. Anche se dal punto di vista imprenditoriale, secondo me, molti di loro fanno scelte controproducenti al funzionamento del loro progetto.

Come vedi il settore in cui operi?

Molto complicato. Attualmente il settore socioeconomico del pet sezione rettili e acquari è in uno dei momenti storici più strani. Un’analisi più approfondita richiederebbe troppo tempo per un’intervista.

Tuttavia, di positivo c’è che nel settore rettili-acquari nessuno ambisce ad occupare le mie nicchie di interesse, permettendomi da ormai 4 anni di dominare la scena mediatica senza concorrenti.

Quali sono i punti di forza e quelli di debolezza?

Il mio punto di forza è sicuramente quello di basare l’intero guadagno di TartaGuida in relazione al benessere animale. Mi spiego meglio: un venditore che vende una vaschetta di plastica per una tartaruga d’acqua guadagna soldi eticamente sporchi.

L’intero progetto di TartaGuida si basa sulla generazione dell’utile attraverso il miglioramento delle condizioni di vita degli animali, come ad esempio tramite la produzione dei libri informativi.

Attualmente l’unico mio punto di debolezza è di non avere abbastanza budget per rendere tartaguida un colosso. Tuttavia, sono consapevole di non essere ancora pronto a questa evoluzione, dunque più che debolezza la definirei attesa da tempi tecnici.

Foto e realizzazioni di Tartaguida.

Parliamo dei social e del modo di comunicare. A un certo punto capisci che il mondo digitale è da sfruttare e puoi utilizzare questi canali per comunicare – come cominci?

Mi viene da ridere ogni volta che mi fanno questa domanda. La verità è che non c’è nessun segreto nella mia comunicazione. La ragione del mio successo mediatico (se così lo vogliamo definire) risiede nella semplicità. Tutti cercano di spiegare dei concetti in modo molto difficile pur di apparire competenti nella materia. Io al contrario mi concentro su una comunicazione semplice, immediata! Pur trattando argomenti anche molto complessi.

La collaborazione con OASE come comincia?

Stavo cercando un’azienda produttrice di acquari con cui collaborare, sempre mantenendo alti gli standard di benessere animale. OASE è sempre stata per me un’azienda con prodotti meravigliosi; la Apple della natura. Quando abbiamo ufficializzato la prima collaborazione con l’axolotl kit ero al settimo cielo.

Qual è la domanda più ricorrente che ti fanno sui social?

In realtà non c’è una domanda ricorrente, ricevo una quantità astronomica di richieste di aiuto, consigli, dritte… sul mantenimento degli animali. Una mole talmente alta che mi è veramente impossibile rispondere a tutti, e a volte soffro per questa condizione, perché vorrei veramente essere di aiuto.

La richiesta più strana e divertente che ti hanno fatto?

Mhh, la sapete la storia di quando stavo per comprare una giraffa? Hahahah

Per i lettori che non mi conoscono, sappiate che lavoro molto con le case di produzione per il noleggio consapevole degli animali nei film e negli eventi.

Un giorno un amico proprietario di uno zoo mi propose di aiutarlo ad acquistare una giraffa rescue. Era molto vecchia, proveniente da un circo, le avevano diagnosticato un tumore e le davano solo 5 anni di vita.

Pochi giorni dopo mi arrivò una richiesta di noleggio di una giraffa per un evento a Bologna. Cercai di unire la presenza all’evento della giraffa (molto docile grazie all’imprinting del circo) con le sue spese di acquisto e trasporto per portarla allo zoo del mio amico. Tuttavia, gli organizzatori dell’evento alla fine rifiutarono il preventivo. Ancora oggi non so quella povera giraffa che fine abbia effettivamente fatto.

Come gestisci le recensioni e i commenti?

Le recensioni e i commenti ben fatti sono necessari: li adoro! In particolare, li utilizzo per migliorare i miei prodotti e servizi. Ad esempio, nel manuale guida all’axolotl, le recensioni dei clienti hanno permesso un miglioramento sostanziale del manoscritto.

Hai avuto un momento in cui hai pensato di mollare tutto?

Come ho già detto, per me TartaGuida non è un’opzione. Io non riuscirei ad essere soddisfatto in un’altra formula lavorativa. Dunque, no! Per farmi mollare tutto dovrà veramente succedere qualcosa di estremo.

Proiettiamoci in avanti. Come vedi te stesso nel futuro? Quali sono gli obiettivi per crescere?

Sinceramente, mi vedo a capo dell’azienda TartaGuida, a gestire gli animali e i rettili d’Italia insieme ad uno staff di persone competenti e preparate. Immagino la mia azienda come un mix tra quella dei The show (youtuber) e quella dell’Estetista cinica (Cristina Fogazzi). Far funzionare la macchina con progetti sempre più innovativi, creativi e d’impatto positivo sul benessere degli animali.

OASE ha questo slogan che è il nostro filo rosso.. living water; acqua viva che significato ha acqua viva nella tua vita?

Sposo completamente il concetto di Acqua Viva, pensate che in casa mia, in qualsiasi angolazione tu guardi trovi un acquario o un riferimento naturale. Anche tra gli organismi che preferico, gli animali acquatici mi appassionano nettamente di più, proprio grazie alla necessità di restare in contatto con l’acqua.

Mi spiego meglio: un terrario per quanto umido è un ambiente esterno, relativamente facile da gestire nei suoi processi. Ma con gli acquari e i laghetti invece assistiamo ad un vero e proprio ecosistema che si sviluppa in vasca. Acqua viva batte terra, sempre. E questo deve essere un invito anche alla clientela: cercate di strutturare le vostre vasche imparando i processi che permettono la vita, piuttosto di forzare e alterare la natura con processi chimici dettati da gusti umani.

Hai un consiglio che vuoi trasmettere a chi ha la tua stessa passione?

Ne avrei molti, ma il più urgente è sicuramente legato alla sfera intellettuale degli esotici, soprattutto in tema di rettili. L’anno scorso abbiamo dimostrato come Marto (il mio maschio di tartaruga mata mata) sia intelligente, mi riconosca e abbia una memoria a lungo termine. Di recente hanno scoperto che le tartarughe emettono vocalizzi (non udibili all’uomo) per comunicare.

Il mio consiglio per gli amanti dei rettili e dei pesci è quello di smettere di pensare a loro come “animali stupidi” ma incominciare a percepirli come organismi che comunicano, semplicemente dobbiamo ancora imparare a leggerli. Osservateli, cercate di sforzarvi e capite che cosa un vostro animale vi sta comunicando.

E’ stato un piacere fare questo viaggio insieme!

TartaGuida potete seguirlo nei canali social di Instagram, TikTok, Facebook, YouTube oppure nel suo sito: www.animaliesoticimilano.it

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