Il progetto si conforma ai principi di massimo impatto emotivo e minimo impatto ambientale. Il progetto non passa inosservato, ma giocando con le parole si potrebbe anche dire che passa inosservato e che nessuno si accorgerà che esiste….almeno da lontano. L’area di intervento selezionata a livello locale è una striscia stretta e lunga di 160 metri per 50, dietro una collinetta notevolmente visibile nell’approccio con il luogo. L’idea nasce appunto dal non voler toccare un contesto così sensibile, dal non voler rovinare la memoria di un papa che amava tanto questi luoghi….quindi abbiamo scelto di non far vedere l’edificio, se non altro dal percorso di accesso; lo abbiamo “annegato” nel terreno, scavando il lotto, non facendo emergere la sua complessa volumetria (rispettando i luoghi e quindi glissando le polemiche degli ambientalisti), frutto di richieste locali e necessità di gestione, nonché di rappresentanza e
simbolo, richiesto questa volta non solo dalle autorità locali , ma dai pellegrini e dalla chiesa. Ma poi, come nella storia del Papa, tutto diverrà visibile e magnificente…il pellegrino voltandosi, dopo la visita, potrà capire. In quanto la facciata ovest, rivolta ai monti boscosi, non sarà sotterranea ma ben visibile, catturando tutta la luce possibile, e al tempo stessa intima poiché lì nessuna casa sorge, nessuna strada passa. Anzitutto bisogna capire la volumetria da cosa emerge. Nell’analisi delle richieste ci è parso strategico inserire un museo memoriale del Papa, che conterrà oggetti donati (forniti) dalla chiesa e foto. Sarà la chiave della visita ai luoghi, in un atmosfera rarefatta di raccoglimento e intimità, arricchita dalla presenza delle “cappelle spirituali”, luoghi speciali ove sarà possibile la riflessione e la preghiera con la rilassante visuale sui boschi dei monti antistanti.
OFFICINALEONARDO
Wojtyla’s sanctuary
nature light levels relationship continuous space elements wood meeting place outside fireplace looking wall concrete project meeting place curved surfaces slabs covered avoid steel detailed frames lying interior nature wooden glassgeometry plan
Inoltre è assolutamente necessaria la presenza di un ristorante (visti i numeri quantificato in 300 coperti) e un dinamico bar – ristoro, sia per la gestione economica degli spazi* ma anche per un reale servizio alla massa dei pellegrini, richiesto a gran voce dai promotori locali. Funzioni complementari tipo infermeria, biblioteca archivio di studio, servizi igienici ben proporzionati, negozio interno di merchandising connesso, sono del tutto necessarie e standard. Invece la presenza di una sala conferenzeauditorium è auspicabile per i diversi scopi con cui potrebbe essere utilizzata e accanto a questa un’aula che venga a ricoprire la funzione di riunione di massa, evento, messa. Quest’ultima è stata spontaneamente risolta nella struttura stessa dello spazio progettato, venendo a collocarsi nel grande atrio di accesso agli spazi In totale saranno circa 2500 mq inclusi gli spazi di stoccaggio delle merci e di parcheggio dei soli mezzi autorizzati, che entreranno non visti alle spalle della collinetta, inoltrandosi per un percorso sotterraneo. Di qui potranno proseguire per gli altri livelli i mezzi d’emergenza. L’accesso pedonale avverrà tramite percorsi pedonali che partiranno dall’area di parcheggio dei pullman lungo la provinciale, ove non saranno ammesse le auto (come pure nel contesto del piccolo borgo antico) che invece potranno sostare in un parcheggio prossimo al casello autostradale e al nuovo borgo Jenca, sostituite da pulmini gratuiti del servizio pubblico. I pellegrini verranno dirottati verso il retro della collina, ove tramite una rampa si avventureranno nelle viscere del terreno, passando poi attraverso le possenti strutture ipogee a guscio in cemento armato che sosterranno in superficie un prato antropico, interrotto da tagli che porteranno la luce sin nelle profondità, con un indiscutibile effetto drammatico ed evocativo. Il tunnel presenterà dei tagli trasversali che permetteranno di vedere la struttura del complesso i giochi di luce e scorci del paesaggio esterno, prima di arrivare alla grande aula, soprannominata “la cattedrale” per il suo aspetto che ricorda una immensa e suggestiva macchina gotica. Qui il percorso si aprirà su un’eterea passerella in acciaio agganciata alla volta in cemento dello spazio fino a giungere ad uno snodo circolare ove saranno presenti i banchi dell’accoglienza e da cui sarà possibile ammirare lo spazio sottostante, con il corpo gradonato e il percorso di acqua che ne attraversa la piazza ipogea; i pellegrini saranno poi dirottati da qui, sempre tramite una passerella, verso i corpi principali dell’edificio (che in effetti lo si può consid-
erare a tutti gli effetti un complesso composto da due parti di grande presenza interagenti tra loro, ossia la volta con i suoi gusci in cemento e gli spazi connessi e il corpo principale stratificato in tre piastre) La simbologia dello spazio suggerisce un velato racconto della vita del Papa, dalle sue origini terrene fino alla sua assunzione in cielo, nel passaggio attraverso i tre livelli (roccioso, legnoso, vetroso), con la memoria degli strappi che ne hanno caratterizzato la vita impressa nel soffitto e nelle pareti (le grandi aperture che catturano la luce del sole). Percorso il museo, passando per lo shop, si potrà sostare al bar prima di proseguire con i giri esterni per poi tornare al ristorante panoramico su due livelli del complesso. Comunque di qui si esce su dei placidi prati esterni, con una dislocazione degli spazi pensata appositamente per potervi svolgere dei raduni o messe di massa (anniversari di ricorrenze inerenti la vita e la morte del papa), affacciandovisi da una delle balconate dei livelli superiori Una volta qui sarà possibile vedere l’unico prospetto visibile del santuario, quello rivolto verso ovest, con il suo immane pennone che oltre ad assolvere funzioni strutturali di sostegno della grande calotta in cemento armato, svolgerà funzioni di canalizzazione dei fumi e dell’aria condizionata e di sostegno delle luci per gli esterni, oltre a svolgere un’eventuale funzione simbolica di croce e di servizio con la sua stazione barometrica in quota e le antenne telefoniche affittate a un gestore* Le volte in cemento visibili, saranno risolte esternamente a prato, anche eventualmente percorribili, una sorta di prato-giardino antropico, confrontandosi con la naturalezza del contesto e non entrando in competizione con essa. Questo segue anche una tendenza internazionale in atto, con interessanti esempi dall’Inghilterra alla spagna, all’olanda (ma anche dall’italianissima Selinunte, nell’interessante soluzione degli accessi all’area dei templi greci), come abbiamo avuto modo di illustrare in queste pagine a mo’ di esempio per una migliore comprensione del complesso progetto. C’è da osservare che le notevoli ricadute di immagine dell’intervento, la sua sostenibilità da parte della comunità locale, europea ed ecclesiastica, oltre al numero di fedeli che il complesso stesso e i suoi annessi esterni (con le strutture collocate nel nuovo borgo della Jenca di cui si è parlato) potranno richiamare, bastano da soli a giustificare e ad auspicare la qualità e la misura dell’intervento
The project try to combine a maximum emotional impact with a minimal environmental impact. The project area selected is a long, narrow, 160 meters for 50 meters, strip, behind a hill considerably visible approaching the site. The idea born from the will to don’t touch this sensitive context, and ruin the memory of a pope who was so close to this land... .so we chose to don’t see the building, we have "drowned" in the ground, digging the lot, not bringing out its complex massing. It is the result of local demands and needs of management and, of course, representation. A symbol, required by the local authorities, the pilgrims and the church. But then, as in the story of the Pope, everything will become visible and magnificent ... the pilgrim turning, after the visit, will understand. The west facade, facing the green mountains, is visible, it captures the light keeping its sacred identity because there is no house, no road. First we must understand what emerges from the volume. In the analysis of the demands we gave place to a memorial museum of the Pope, featuring items donated from the church and photos. A rarefied atmosphere of silence and intimacy, enhanced by the presence of "spiritual chapels" special places of prayer and contemplation with the relaxing view of the mountains. It is absolutely necessary to have a restaurant (quantified in 300 seats) and a dynamic bar. Complete the program functions such as infirmary, library, archive studies, well-proportioned restrooms, thematic merchandising shops, conference rooms and an auditorium. In total there will be about 2500 square meters including spaces for storage and parking of authorized and emergency vehicles only, which will be unseen behind the hill, served by an underground route. Pedestrian access will be through pedestrian paths, designed from the bus terminal along the main road, where the cars will not be allowed (as well as in the historical village).
The pilgrims will be lead to the back of the hill, where a ramp goes down beneath the ground level. Passing through the massive underground structures in reinforced concrete that will support a grass field, Its cuts will bring light into the very depth, for an undeniable dramatic and evocative scenery. The tunnel has cuts that allow you to see the structure, a complex play of light and views of the landscape outside. It ends to a great hall, dubbed "the cathedral" because of its appearance resembling an immense and impressive Gothic machinery. The symbolism of the space reminds to the story of Pope's life, from his origins until his assumption into heaven, as visitors pass through the three material layers (rocky, woody, glassy). The memory of many efforts that marked his life will imprint ceiling and walls. Visiting the museum, passing through the shop, you can stop at the bar before going on tours outside then return to the panoramic restaurant on two floors of the complex. Anyway here you get out of the building, there will be green and nature. They are especially designed for big ceremony and rites. Once here you can see the only visible elevation, the one facing west, with its huge flagpole it fulfills functions of concrete shell structural support, gas duct and air conditioning, as well as performing any symbolic function of the cross and barometric station or telephone antennas leased to an operator.