Friedrich
Lo sguardo infinito
Le rocce aspre e perenni del Riesengebirge. Come sono giunto sin qui? Riconosco questi luoghi remoti, mi sento parte di essi, spettatore e interprete di questa straordinaria visione.
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Sono un bambino, mai pago dello stupore e della meraviglia che destano in me questi spazi infiniti. I miei passi si inerpicano leggeri sulla pietra antica e silenziosa.
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La vastità dei luoghi non mi smarrisce, così come non m’inquieta la solitudine. Sono qui per una ragione.
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Alla sostanza caduca del mio essere corrisponde la materia perenne delle vette e delle rocce azzurre.
Il vento trasporta le nuvole e avvolge le montagne di un sipario intermittente.
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La nebbia accarezza ogni cosa, la sento fin dentro il respiro. Perdersi, per ritrovarsi in questa parte di eternitĂ .
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