Dentro 4 novembre 2013

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Settimanale gratuito del venerdì

anno X numero 32 – 4 novembre 2013

SALFA VA VIA PALAZZO IN GUERRA Il caso

Tivoli

Fonte Nuova

Guidonia

Villalba nel degrado residenti in rivolta: già raccolte centinaia di firme

Due famiglie ostaggio in casa Il viale è bloccato da cinque anni

Allarme sicurezza Tra risse e furti, viaggio nella città “far west”

I manifesti sugli indagati dividono il Pd. Guglielmo si dissocia

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Regione

lunedì 4 novembre 2013

Zingaretti non è il più amato d'Italia Scende al secondo posto

Sanità, basta sprechi nelle Asl La Regione mette sotto controllo l'acquisto di beni e servizi delle Aziende sanitarie di Elisabetta Di Maddalena

Numeri da capogiro, sono ben 118 i milioni di euro che la Regione Lazio prevede di risparmiare mettendo in atto l'ultima mossa anti sprechi. Sotto la lente questa volta ci sono le spese delle Aziende sanitarie locali, la stretta riguarda l'acquisto di beni e servizi nelle Asl sottoposti adesso a un maggiore controllo e a parametri più precisi. Solo per i prodotti per l’emodinamica si stima un taglio di 4 milioni di euro all’anno. E' stato fissato il prezzo mas-

simo a cui devono attenersi tutte le Asl e gli ospedali per rifornirsi di materiali per l’emodinamica. E' quindi con l’introduzione del prezzo di riferimento che la Regione intende mettere sotto controllo il settore delle acquisizioni di beni e servizi, impedendo che ci sia una differenza nell’acquisto dello stesso prodotto tra Asl diverse. “Uscire da questa giungla – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - non incide sulla qualità dei prodotti che saranno utilizzati, ma produce risparmi tangibili, perché bonifica l’area degli sprechi”.

Perde la medaglia del vincitore Nicola Zingaretti. Secondo l'indagine Monitoregione di Datamedia sull'apprezzamento dei governatori di Regione per il terzo trimestre del 2013, il democrat non è più il primo. Postazione guadagnata invece da Enrico Rossi, presidente della Toscana (Pd) con il 58% di gradimento che è il presidente di Regione più amato d'Italia. Secondo quindi Nicola Zingaretti, governatore del Lazio (Pd), che passa dalla prima posizione del secondo trimestre alla seconda del terzo con il 57,8% dei consensi. Conferma al terzo posto per Luca Zaia (Veneto - Lega Nord) con il 57,5%.

Via libera alla nuova legge per il cinema Accesso ai fondi più semplice e formazione nelle scuole, è stata approvata la nuova legge per il cinema. E’ cancellato inoltre il Centro regionale per il cinema e l’audiovisivo con un risparmio di circa 2 milioni di euro ogni anno che saranno investiti per far crescere il settore. Per Lidia Ravera, assessore alla Cultura, “si va verso la giusta rotta, per attirare un maggior numero di produzioni nel Lazio. Maggiore attenzione è stata prestata all’innovazione tecnologica, alla distribuzione, alla dislocazione delle sale, alle opere prime, ai film che secondo la normativa europea, vengono definiti difficili”.


Guidonia Montecelio

lunedì 4 novembre 2013

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Rubeis costretto a ripensarci Niente più maxischermi L'assessore Tortora scrive anche al Prefetto: “Un acquisto che non serve alla Protezione civile e fatto a mia insaputa. Il sindaco revocherà l'atto” di Gea Petrini

Niente più maxischermi, il sindaco fa revocare la determina. E' una lettera dell'assessore Antonio Tortora delegato alla Protezione civile a condurre alla clamorosa retromarcia. “Prendo le distanze”, scrive al sindaco e al Prefetto, dall'acquisto “fatto a mia insaputa”. Un guaio bello e buono che prende forma tra il secondo piano della torre e la stanza di Rubeis. Con un assessore che stigmatizza formalmente l'autonomia del dirigente su una spesa da migliaia di euro. La firma è quella del Capo di Gabinetto del sindaco Angelo De Paolis, l'architetto di Marcellina come dirigente decide per “eventuali calamità naturali” di comprare due maxischermi a led di sei metri quadrati ciascuno al costo di 43mila euro. Pezzi di metallo tecnologicamente all'avanguardia da piazzare in strada per veicolare le informazioni in caso di neve, allagamenti e chissà che altro. Una bella

cifra presa dal salvadanaio della Protezione civile. Esce l'articolo sull'ultimo numero di questo giornale e Tortora strabuzza gli occhi. Ci riflette qualche giorno e mercoledì mattina protocolla una lettera stringata ma chiara per Rubeis, De Paolis e anche per il Prefetto. Non vuole avere problemi perché dei led non sa proprio niente. “Comunico la mia estraneità all'acquisto dei due maxischermi e prendo le distanze da simili iniziative effettuate a mia insaputa soprattutto in questo momento di grave difficoltà economica”. Lo

mette nero su bianco, nemmeno il tempo di passare dal protocollo che Rubeis lo convoca, Tortora attraversa la piazza e di fronte al sindaco ribadisce la posizione: “Non posso condividere l'acquisto di due maxischermi per 40mila euro, la Protezione civile non ne ha bisogno, ci servono caschi, il vestiario, la nafta. Da quando io me ne occupo il servizio sta funzionando con ottimi risultati”. L'assessore ricorda gli allagamenti “per i quali ho richiesto dopo 25 anni di fermo di pulire i tombini delle strade”, e ancora la prontezza quando il 7 luglio scorso sono venuti giù dodici pini, il più grande a Villanova. “Il sindaco mi ha dato ragione, ha detto che la determina non serve e la farà revocare. L'intenzione è quella di prenderne cinque o sei schermi più piccoli per veicolare nelle principali piazze della città le attività dell'amministrazione. Ma non useranno i soldi della Protezione civile perché non lo possono fare”. Tortora chiude così, ma in piazza si comincia a scivolare.

Anche i telefoni non si puliscono stracciata la determina da 24mila euro

“Abbiamo dimostrato di non tenerci”. Con l'aria che tira nel Palazzo la via della cautela è quella scelta dagli uffici. Così viene revocata anche la determina di 24mila euro per la sanificazione” di telefoni e tastiere dei computer in Comune. Un costo di quasi 18 euro a postazione (in tutto sono 350) per un lavoro che era stato affidato alla St Global Service. La spesa aveva fatto discutere in ogni dove, anche in consiglio comunale. Così l'assessore Tortora insieme al dirigente hanno verificato “che in realtà l'operazione di igienizzazione, che non è la sanificazione vera e propria, è già compito della ditta che ha l'appalto delle pulizie del Comune”.

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Guidonia Montecelio

lunedì 4 novembre 2013

L’inchiesta della Procura

La Salfa si dimette bufera nel Pdl Sbatte la porta perché il sindaco non ha cacciato la Mariani. Nel pieno del caso giudiziario che coinvolge i vertici dell'Ente l'assessore scatena il terremoto di Gea Petrini

Il boato raggiunge l'apice martedì mattina. Mentre tre dei dirigenti indagati sono a Tivoli davanti al Gip per il caso giudiziario delle fatture false e gonfiate che investe il Comune sotto due amministrazioni, l'assessore Patrizia Salfa si dimette. Lascia la Giunta nel pieno dell'uragano: l'ex missina punta il dito contro l'apparato burocratico dell'ente e contro il sindaco attendista che non prende provvedimenti. Vuole la testa del direttore generale Rosa Mariani, entrata nel ciclone giudiziario in via secondaria e con ruolo marginale, ma simbolo secondo “Patrizia” di ciò

Il giallo

il consigliere ugo Fabri è di fede salfiana. reggeva in giunta l'assessore. Secondo i bene informati ha le dimissioni pronte, sentito al telefono con certa rigidità dice di non saperne niente. poi però non risponde più alle chiamate.

che non va. Tradita dal sindaco che tiene il direttore della continuità sulla sua poltrona, la Salfa catapulta nel baratro la maggioranza. Ferrucci e Pucci escono dall'ufficio del sindaco, è mercoledì mattina, sono due dirigenti sentiti dal Gip, il primo sorridente e il secondo provato, attraversano il corridoio e scendono le scale. Sono giorni senza precedenti, la tensione striscia sui muri, il passo indietro della Salfa sconvolge quel poco di tranquillità. Nel mezzo della tempesta giudiziaria che

in fase ancora di indagini preliminari coinvolge i vertici burocratici dell'ente, l'assessore sdegnata molla tutti, si definisce “incompatibile con un apparato il cui operato non coincide in nessun modo con l’idea che io ho dell’amministrazione. La mia concezione è quella di una organizzazione trasparente e onesta, fatta di persone preparate, che profondono il loro impegno quotidiano nell’occuparsi con passione della cosa pubblica”. Dopo quattro anni di governo diretto, in luoghi strategici, la Salfa si rende conto che la casa di vetro, quella della trasparenza, non esiste. E di ignavia accusa il sindaco e

tutta la sua maggioranza. E' la strada senza ritorno di un rapporto politico, con la minoranza che scalpita, il Pd in assetto da guerriglia con le sue stesse tesi (più o meno), è l'assessore a colpire Rubeis nel modo più letale: “Fin dal principio non ho condiviso la decisione del sindaco di confermare alla guida del vertice burocratico dell’ente un direttore generale che ricopriva gli stessi incarichi nella precedente amministrazione. Gli ultimi avvenimenti non possono che darmi ragione, non è compito mio entrare nel merito di vicende giudiziarie, ma la gravità dei fatti contestati richiedeva una valutazione in sede politica che non c’è stata. E anche l’assoluta necessità che le persone coinvolte in vicende così delicate non rimanessero al loro posto. Per questo non voglio continuare a condividere responsabilità di governo con chi ha l’onere di tali, mancate scelte”. Il partito di maggioranza, PdlForza Italia, si ritrova senza fiato. Consiglieri dilaniati tra chi la vuole fuori dal partito, per le “gravissime accuse”, i nuovi falchi invocano l'estromissione della Salfa da ogni angolo della politica. Poi c’è chi invece sarebbe disposto a sacrificare la Mariani pur di riaverla dentro.

La lettera del direttore generale sull'incompatibilità dei consiglieri e la pitonessa di Guidonia apre la questione morale E' stata il suo braccio armato in Giunta. Salfa, prima bionda poi castana, integerrima con i nemici e fedele con gli amici, per quattro anni prima al Personale e poi alle Attività produttive, ha eseguito gli indirizzi dell'amico Rubeis alla virgola. Utilizzata come arciere nelle lotte a distanza, Rubeis lo ha detto in mille lingue diverse, “la Salfa è il mio assessore non si tocca”, rappresentante in esecutivo della lista civica del sindaco che in consiglio conta su Ugo Fabri, l'assessore non è una che va per il leggero. A novembre del 2009, appena insediata scrive al sindaco denunciando le spese folli da due milioni di euro del centrosinistra, gli chiede di togliersi di torno i nomi sopravvissuti al cambio di gestione. Rubeis non lo fa e parte un logoramento lento dei rapporti, nel Palazzo non è un segreto per nessuno che la Salfa veda nero pensando alla Mariani, la donna numero uno del vertice burocratico va avanti dritta, schiva bordate, d'altronde è il sindaco a volerla lì. Sono anni di veleni e colpi bassi, la guerra delle due donne del Palazzo tiene impe-

gnati a getto continuo. E' la Procura di Tivoli ad accelerare i battiti. La Salfa si sente abbastanza forte da tornare alla carica. Quando Rubeis convoca la conferenza stampa, la linea è chiara: dopo

l'interrogatorio valuterà possibili sospensioni e rotazioni tra gli uffici. La Salfa è seduta in fondo, in compagnia di qualche collega, sembra serena. Convinta evidentemente che Rubeis stia per dire addio alla Mariani. Passa il fine settimana, lunedì assessore e sindaco trascorrono la giornata insieme, tutto fila liscio. Lo stesso pomeriggio però il direttore generale scrive al Presidente del consiglio comunale Stefano Sassano, in base al decreto legislativo del 2013 chiede di avviare la verifica per le possibili incompatibilità dei consiglieri che hanno doppi incarichi. I telefoni impazziscono. E' una mossa politica contro l'opposizione, ad orologeria, dicono concitati i retroscenisti di Palazzo. Passa la notte, e la mattina successiva la Salfa si dimette. Il sindaco ha scelto la Mariani nella faida da piani alti e la pitonessa di Guidonia non ne vuole più sapere. L'assessore ormai ex scaraventa la maggioranza in una dimensione gelida. Se ne va aprendo di fatto la questione morale, ultimo regalo avvelenato per il suo amico sindaco.


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Guidonia Montecelio

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“Sta solo danneggiando il centrodestra” Bertucci contro la Salfa: è stata al comando quattro anni con chi oggi attacca Marco Bertucci toglie alla ribellione di Patrizia Salfa l'alone di moralità, le dimissioni appaiono al capogruppo inspiegabili. “E' stata quattro anni in Giunta, l'unico risultato che ottiene ora è mettere in difficoltà la maggioranza”. “Qualsiasi battaglia stesse conducendo la Salfa, alla quale rinnovo la mia stima e la mia amicizia, doveva continuare a condurla dal posto che ha occupato per quattro anni. Non vedo oggi elementi per i quali arrivare a questa conclusione”. Le indagini della Procura per Bertucci non sono niente di nuovo,

“parliamo degli sviluppi di un procedimento nato già nel 2009, non si comprende perché allora sia rimasta al governo in questo periodo. Così danneggia solo la maggioranza”. Le radici politiche comuni lasciano ancora più basito il capogruppo, “da un'ex missina mi sarei aspettato un approccio garantista, quando c'è un'indagine che ancora non si conclude l'unica cosa da dire può sembrare banale, ma è quella vera e giusta. Cioè che aspettiamo fiduciosi il lavoro della magistratura. La mera indagine non può essere il motivo che spinge un assessore a lasciare

Se non tornano faccio la giunta a sette Il sindaco dà per risolta la crisi con Sassano e non esclude di rivedere la Salfa ma avverte tutti: pronto a tenere le deleghe “Se chi è uscito dalla Giunta rientrerà, bene. Altrimenti la lascio a sette assessori”. Il sindaco di Guidonia Montecelio tenta di salvare la maionese ormai impazzita. In una guerra che coinvolge l'intero Palazzo, la vicenda giudiziaria di sfondo, il passo della Salfa trasforma in puramente politico il pasticcio cittadino. Rubeis è sorpreso, dispiaciuto ma avvisa: nessun allargamento della maggioranza, le deleghe se le terrà in pugno. “Io e solo io deciderò cosa fare”. C'è un pezzo di partito ancora fuori dalla Giunta, il gruppo di Stefano Sassano

non indica l'assessore alla Cultura, dopo quattro mesi la sedia è vuota. La tempesta è passata, ma il sipario non arriva. Ora ci si è messa la Salfa a dare preoccupazioni al sindaco: “I sassaniani avevano ragioni politiche per fare la crisi, e la crisi con loro è rientrata, devono solo darmi il nome. Con Patrizia il pro-

blema è di natura amministrativa. Comunque se rientreranno io sono contento, altrimenti la Giunta rimarrà a sette assessori, d'altronde avevo già in mente di farlo nell'ultimo periodo di amministrazione per quello che stabilisce la legge dal prossimo anno”. E' spaesato per le mosse della Salfa, Rubeis non si aspettava il gesto estremo, ma non vuole farsi travolgere. “Se in Giunta avrò solo sette assessori non cercherò altrove di aprire porte, non prenderò assessori di minoranza per allargare la coalizione. Gestirò personalmente le deleghe”.

Venturiello boccia l’ex missina “Ha sbagliato, troppa fretta” E' “intempestiva” Patrizia Salfa. Sigaro tra le mani, costretto al silenzio in attesa del consiglio di lunedì (se si farà) Michele Venturiello dosa diplomazia e veleni. Sta dalla parte del sindaco, sempre e comunque, a sbagliare è stato l'assessore. Non doveva dimettersi pretendendo di mandare via la Mariani. “Ho appreso con grande dispiacere delle scelte della Salfa, la Giunta perde un componente importante. Rispetto le sue ragioni ma avrei preferito un'altra forma. Ritengo che le dimissioni siano arrivate in modo frettoloso, perché in questo momento tutti dobbiamo avere la capacità di restare calmi e sereni, l'amministrazione vale più di possibili divergenze di vedute con il sindaco”. Venturiello ricorda le due azioni messe in campo per regolare la vita dell'ente, intanto aver istituito l'ufficio acquisti unificato e quindi aver inventariato tutti i beni del Comune. “Le responsabilità amministrative e disciplinari saranno all'ordine del giorno quando l'amministrazione avrà fatti oggettivi sui quali basarsi. La Salfa ha voluto lanciare un monito all'integrità morale ma oggi non ce ne sono le condizioni”.

la Giunta, un assessore che ha condiviso per quattro anni atti con chi oggi attacca. Tra questi la dottoressa Rosa Mariani, e anche a lei rinnovo la mia stima e la mia amicizia. Quindi la questione diventa curiosa”. Anche le modalità sono state stonate, “non ha fatto nemmeno una telefonata al capogruppo di maggioranza. Se non ha ritenuto di consultarmi quindi non darò consigli al sindaco su una delega che di certo non avevo consegnato io alla Salfa. Il problema al limite è per i consiglieri di riferimento dell'ex assessore, se li aveva”.

Tuzi in pole per fare l'assessore Con il clamore degli ultimi dieci giorni sembra passata in sordina la saga della crisi politica di Guidonia Montecelio. La componente di Stefano Sassano è ancora fuori dalla Giunta. Il Presidente, Maurizio Massini e Gianni Tuzi votano con la maggioranza e sono ormai rientrati a pieno giro nelle stanze delle decisioni anche se il passo finale, quello del nome, tarda ad arrivare. Secondo i retroscenisti in pole per andare a occuparsi di Cultura e Pubblica Istruzione sarebbe il sassaniano Tuzi. Consigliere serio e silenzioso, capace però di farsi ascoltare. Ama la chiarezza e preferisce far arrabbiare qualcuno piuttosto che cedere a troppi compromessi. Se fosse confermata l'ipotesi, cambierebbero gli assetti in Aula. A entrare sarebbe Andrea Ciccotti di area lombardiana, cioè Cipriani – Marini. Sassano perderebbe un volto tra i banchi, stravolgendo gli equilibri. A meno di garanzie dalle sponde ex aennine.

Benetti: “In fase di indagine assurdo rimuovere i dirigenti” “Non sono d'accordo con Patrizia Salfa”. A gonfiare le fila dei detrattori dell'assessore ormai ex, c'è il consigliere comunale Mirko Benetti, assente nell'ultimo consiglio sembra avere però le idee chiare sull'intero caso. “Il sindaco fa bene ad essere garantista, siamo ancora in fase di indagini quindi nessuno si azzardi ad improvvisare sentenze”. Benetti però non vuole eludere il problema, “resta inteso che qualcosa è successo e la politica deve dare risposte”. Passo necessario è la nomina di una commissione “fatta da revisori dei conti che non siano azzeccagarbugli” e dopo l'accertamento di leggerezze o irregolarità “solo in quel caso Rubeis dovrebbe prendere provvedimenti rimuovendo le persone coinvolte”.


Guidonia Montecelio

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lunedì 4 novembre 2013

I muti nel consiglio degli scandali De Vincenzi attacca in un’aula surreale: l’opposizione la fanno solo lui e Di Silvio Il Pdl è stordito, Rubeis è l’unico a rispondere. L’assise clou di lunedì pronta a saltare

Le istantanee dell’assemblea dello scorso giovedì. Il presidente Sassano spiega le regole, De Vincenzi legge dall’iPad e Rubeis sul finire perde le staffe.

di Gea Petrini

La maggioranza non ha i numeri, ci sono banchi vuoti. Le facce sono funeree, tesi fino al midollo arrivano in consiglio comunale giovedì pomeriggio a poche ore dall'addio dell'assessore Salfa. E' l'opposizione a tenere in piedi l'assemblea convocata su questioni ordinarie con l'appuntamento a lunedì 4 novembre per affrontare il caso giudiziario che stravolge la pace del Comune. La minoranza c'è ma lascia l'intera battaglia nelle mani di Domenico De Vincenzi. Il candidato sindaco del Pd e il giovane Emanuele Di Silvio sono gli unici a duettare con un Pdl silente e frastornato. Il Presidente Stefano Sassano apre i giochi chiarendo le regole, non è possibile fare i nomi di dirigenti coinvolti nelle indagini della Procura di Tivoli per circa 600mila euro di fatture gonfiate. Delle persone non si può parlare. E' la ragione per la quale il 4 no-

vembre la seduta potrebbe continuare a porte chiuse. Falsi problemi. La maggioranza probabilmente manderà a vuoto la chiamata. Giovedì il dibattito parte. Rubeis decide di non dire nulla. Un silenzio carico di timori aleggia nell'aula con la platea gremita di persone, è De Vincenzi a cominciare, con l'Ipad tra le mani legge. Sono tutti nervosi. E' la lettera con

la quale la Salfa accompagna le sue dimissioni. “Non l'ha scritta un comunista ma un assessore della Giunta Rubeis. Contiene gravi accuse a un sindaco che vedo imbavagliato. Della vicenda si parla in tutta la città, non è investita la politica ma la politica ha la responsabilità di capire come agire. L'assessore che oggi si è dimesso aveva denunciato pub-

Lo scatto

l'immagine simbolo del consiglio di giovedì è michele venturiello, prima fila del pdl - Forza italia, di solito strenuo difensore di ogni mossa rubeisiana. l'avvocato si tiene la testa

blicamente spese folli degli uffici già nel 2009”. De Vincenzi ripercorre la cronistoria, “non capiamo quindi per quali ragioni Rubeis non abbia avviato allora una commissione d'inchiesta e invece lo proponga ora quando sta agendo la magistratura”. Dal banco più alto il direttore generale Rosa Mariani con sguardo serio segue ogni sillaba. “Non sappiamo come finirà, spero bene per ognuna delle persone coinvolte ma il Pd sono anni che ne chiede la rimozione. Non è possibile che si faccia un consiglio comunale con le persone indagate presenti”. La Mariani scatta di lato, parla concitatamente a bassa voce e poi inizia a scuotere la testa, facendo no e ancora no. “Mi hanno detto sia stata chiesta una verifica sull'incompatibilità dei consiglieri, nessuno si è posto il problema se incompatibile sia chi la firma”. Sassano si guarda intorno e non c'è nessun altro intervento. L'opposizione tace. Si alza il sindaco e rivendica

la scelta della “continuità amministrativa” per i dirigenti “perché non c'era e non ci sono fatti accertati che mi spingono a altre decisioni. Oggi nel rispetto di chi è indagato e della magistratura attendo”. Poi parte la carrellata dei ricordi dagli anni '80, “questa amministrazione non è invischiata, la politica non c'entra. Il direttore generale può solo avere la responsabilità di aver vigilato poco. Alla Salfa voglio bene ma le rimprovero di non essere rimasta a continuare le sue battaglie”. Per la minoranza si prenota Di Silvio, centra altri aspetti politici sulle dimissioni dell'assessore, dopo di lui la giostra è finita. Votano sull'Inps e vanno via. La Mariani esce provata insieme al capogruppo Marco Bertucci che le tiene una mano sulla spalla. “Non ho niente da dire, sono solo chiacchiere, io continuo a lavorare”. Voce tirata al massimo, l'umidità è scesa, capannelli fuori: tipica serata della terza città del Lazio.


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Guidonia Montecelio

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I democratici si spaccano per i manifesti sugli indagati Guglielmo contrario: “Uno stile che non mi piace, ma io non ne sapevo nulla Il capogruppo Salomone non mi ha neanche chiamato” di Gea Petrini

Democratici sotto pressione. Sono le parole l'ultimo motivo di lite nel Pd. Il manifesto sugli “indagati” divide il gruppo. Simone Guglielmo si dissocia dal pezzo di propaganda. Il valzer dei veleni non tradisce le aspettative. Nell'unione comunale del partito, dirigenti e consiglieri decidono di mandare in stampa un testo duro. “Indagati”, la scritta a caratteri cubitali campeggia su sfondo rosso, il Pd elenca i dirigenti coinvolti (non per nome) e chiede di rimuoverli, altrimenti si scioglierà il consiglio. Sabato mattina vengono attaccati – circa 500 pezzi – in giro per la città e durano meno di un'ora. Con una rapidità da record la ditta che si occupa di scovare gli abusivi per il Comune li va a stac-

A sinistra il consigliere comunale Simone Guglielmo A destra il capogruppo Rita Salomone

care uno per uno, il Pd d'altronde ha fatto un po' il furbetto, scordandosi di pagare la tassa. Le affissioni fuori norma sono il pane quotidiano a Guidonia Montecelio, ecco perché c'è voluto un minuto per capire che il problema era il contenuto. “Indagati” ha mandato su tutte le furie più di una testa pensante del Palazzo. Con nomi blasonati a chiedere di correre

ai ripari a costo di usare i denti. I manifesti spariscono, raschiati via dai muri. Arriva lunedì e inizia circolare l'indiscrezione che non tutti nel Pd abbiano gradito l'uscita, un paio di consiglieri erano dati in giro per le stanze a prendere le distanze. Il capogruppo Rita Salomone dice di “non saperne niente” perché tutte le aree del partito erano rappresentante nella riunione

La banda di Colleverde, i giovani che amano la musica Il direttore ha appena 30 anni, l'associazione punta a creare tradizione e aggregazione nel quartiere

che ha deciso il da farsi. Non la pensa così Simone Guglielmo: “Io fino a venerdì sera ero a Firenze per la riunione dell'Anci, sabato mattina esco per Guidonia e trovo i manifesti, firmati anche dal gruppo del Pd. Eppure io non ne sapevo niente, il capogruppo Rita Salomone non ha avuto neanche il bon ton di farmi una telefonata mentre ero fuori città, è una questione

di rispetto visto che si sta discutendo di un tema così delicato”. La presenza del collega Ciccotti (di sua stessa sensibilità politica) non cambia nulla, Guglielmo lo precisa, “è solo una scusa, non so poi cosa abbia detto Ciccotti in quella sede”. Il consigliere in questione lunedì mattina in piazza provava a difendere la scelta da un gruppetto di colleghi del Pdl intenti a ripetere “siete solo sciacalli”, ma pallido appariva teso e poco convinto. Guglielmo poi entra nel merito: “Io parto dal presupposto che non possiamo sostituirci agli organi inquirenti e le denunce politiche vanno fatte in consiglio comunale. Quello del manifesto è uno stile che non apprezzo. Altro discorso poi è il fatto che noi dell'opposizione da anni lamentiamo i guasti di questa amministrazione”. E anche il Pd si spacca.

Coca nella teca dell'iguana, preso 23enne Aveva scelto l'iguana per proteggere la droga, il 23enne arrestato dai poliziotti coordinati dal dirigente Maria Chiaramonte. Sette dosi di cocaina per un totale di cinque grammi nascosti nella teca dell'iguana, gli agenti hanno ritrovato in casa del giovane anche il necessario per il taglio della droga.

Ladro di autoradio finisce nei guai di Elisabetta Di Maddalena

Una realtà giovane in tutti i sensi quella dell’associazione bandistica di Colleverde, nata nel 2011 in collaborazione con la pro loco locale, sotto impulso del presidente Gioacchino Argentino. Giovani sono i musicisti e giovane è anche il direttore della banda, Umberto di Giuseppe, classe 1983, che vanta già una prestigiosa collaborazione con la Banda del Vaticano. Due anni di vita per un’associazione che da subito ha abbracciato uno spirito familiare come racconta il presidente Argentino: “Il nostro progetto nasce con l’intento di dare a Colleverde una tradizione bandistica come esiste negli altri comuni. In poco tempo siamo riusciti a raccogliere tante energie e tanti volenterosi musicisti, creando un gruppo che ad oggi possiamo definire affiatato e molto legato”. L’appuntamento fisso della banda è ogni mercoledì sera, quando si ritrovano per le prove generali nell’Auditorium di Colleverde. E pensando al futuro il presidente Argentino avanza un suo desiderio: “Se penso al prossimo appuntamento vedo sicuramente il Concerto di Natale come primo obiettivo, spero di riuscire quest’anno ad unire sullo stesso palco i nostri musicisti con quelli della banda di Capena, gemellata con noi da qualche tempo, perché la musica è soprattutto un elemento di unione e condivisione”.

Sorpreso dai poliziotti con l'autoradio ancora in mano, tenta di scappare ma viene preso dagli agenti. Arrestato un 33enne che fornito di attrezzi aveva appena svaligiato un'auto parcheggiata.

Maxiblitz dei carabinieri all'Albuccione: smantellato il mercato all'aperto di droga Quattro persone in carcere e due ai domiciliari, tre provvedimenti di obbligo di dimora: sono gli esiti della maxioperazione dei carabinieri della Compagni di Tivoli che ha portato alla luce dopo nove mesi di indagini un vero mercato all'aperto di droga all'Albuccione. Nel quartiere giungevano da ogni parte della Capitale veicoli di ogni genere, moto, macchine, perfino mezzi della nettezza urbana e ambulanze, i conducenti si recavano all'Albuccione per acquistare cocaina, hashish o marijuana. La droga solitamente veniva conservata nelle aiuole o nei vasi di anziane inconsapevoli, oppure tra le auto in sosta. Per consegnarla venivano anche usati stratagemmi come quello di appoggiare la dose richiesta sul sedile di uno scooter parcheggiato che sarebbe stato indicato all'acquirente solo dopo il pagamento. Durante l'indagine sono stati operati altri 12 arresti in flagranza, sono state denunciate 7 persone, più di 30 soggetti sono stati segnalati alla Prefettura quali abituali assuntori di sostanze stupefacenti.


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Guidonia Montecelio

lunedì 4 novembre 2013

Il Bollente

Come una discarica

Di tutto e di più

Buste di plastica piene di rifiuti e bottiglie ovunque

Più che una fontana sembra un grande cassonetto

All’interno del parco si trova qualsiasi tipo di rifiuto

Sporcizia, sosta selvaggia e degrado Vita quotidiana a Villalba I residenti raccolgono centinaia di firme, la petizione è per il sindaco “Il quartiere è abbandonato, così ci togliete la dignità” servizio a cura di Nicole Maturi

le teStimonianZe

Villalba vetrina di degrado. I cittadini esasperati dalle infinite segnalazioni rivolte alle istituzioni, stanno raccogliendo firme indirizzate al sindaco Eligio Rubeis. La lettera che accompagna la petizione, avviata sotto la guida dell’organizzatore Massimiliano Annessi, parla chiaro: “La situazione inerente il degrado, l’abbandono nel quale versa questa nostra piccola realtà, ha raggiunto livelli estremi. Non le faremo l’elenco infinito delle carenze contro le quali giornalmente ci ritroviamo a fare i conti, non le sottolineeremo ancora una volta quanto pericoloso sia diventato anche il solo camminare in pieno giorno a Villalba ma, a simbolo di quanto vorremmo denunciarle, le riportiamo l’incresciosa realtà nella quale versa uno dei punti cardine di una cittadina, la sua piazza”. Raccolte già centinaia di firme. La protesta quindi parte proprio dalla realtà di piazza della Repubblica che quotidianamente è invivibile. Negli ultimi anni questo spazio che dovrebbe essere il fulcro della condivisione e dello svago, è diventato ostaggio di macchine in seconda fila, di rifiuti e soprattutto di atti di vandalismo di ogni ge-

elena, 70 anni: “mi sento straniera in casa mia. Ho vissuto villalba quasi dalla sua nascita e ora non riesco più neanche a riconoscerla” la titolare del bar cavallino rosso a piazza della repubblica: “abbiamo paura di andare a lavoro. negli ultimi anni la mia famiglia è stata vittima di aggressioni, il mio è uno stato di disperazione poiché non ci sono controlli” mara, 30 anni, madre di un bimbo di 9 mesi: “non siamo liberi di parcheggiare la nostra macchina sotto casa perché la mattina sopra ci troviamo bottiglie di vetro oppure addirittura urina. Siamo costretti a chiudere il cancello della nostra abitazione con catene per evitare che i nostri secchi diventino per tutti e che si riempiano di rifiuti non differenziati” massimiliano: “gli zingari vengono a lavarsi ripetutamente nella fontanella di piazza della repubblica”

Qui sopra il promotore della petizione Massimiliano Annessi. Nella altre foto altre immagini del degrado nel quartiere di Villalba

nere. I cittadini che aderiscono di giorno in giorno alla petizione sono molti, di tutte le età e tra lamentele e disagi si respira un’aria di paura, la carenza dei controlli è un altro punto dolente. I residenti sono stanchi di vivere in una zona fantasma abbandonata a se stesso. “In piazza purtroppo non ci capita mai di assistere ad un controllo dei documenti, ad un passaggio di una vettura della polizia municipale. E gli scippi avvengono anche in pieno giorno”. Poi c'è il dramma del decoro, una passeggiata si trasforma in uno slalom tra i rifiuti ammassati persino nella fontana, per non parlare del parco Bollente con erba altissima, delle buche che costellano l'asfalto, dell'assenza di un luogo di aggregazione dove poter tranquillamente portare i propri figli a giocare. I cittadini scrivono al sindaco: “Cosa dobbiamo ancora attendere affinché qualcuno ci ascolti? Affinché si restituisca decoro e dignità ad una frazione da tanti abbandonata? Siamo stanchi di iter burocratici, di impedimenti amministrativi, di più o meno occulti interessi. Noi abbiamo solo voglia e desiderio di poterci sedere su una panchina senza il timore che i nostri figli inciampino sui cocci di bottiglia dell’ultimo festino di qualche allegro visitatore”. Manca solo la risposta del Palazzo, sempre che non si aspetti la prossima campagna elettorale.


Tivoli

lunedì 4 novembre 2013

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Asa Spa, operai senza stipendio Stavolta ci pensa il Comune Conti in rosso e pochi incassi, il Cda bussa alle porte di tutte le banche A versare il salario saranno le casse municipali È di nuovo allarme rosso per l’Asa spa. A rimanere ancora una volta senza stipendio sono gli operai che lavorano per la municipalizzata che si occupa di raccogliere l’immondizia in città, che mercoledì hanno fatto partire per l’ennesima volta l’iter che porta alla proclamazione dello sciopero. Ventiquattro ore di panico dovute al ricordo ancora vivo dell’ultima emergenza rifiuti in ordine di tempo: centinaia di sacchi della spazzatura lasciati languire accanto ai cassonetti, lungo strade e marciapiedi, sempre a causa della grave crisi economica che sta vivendo l’azienda, stretta nella morsa dei debiti e dei crediti milionari. Ad intervenire nella serata di giovedì per salvare la situazione è stato il comune di Tivoli, che ha assicurato

carlo valentini, presidente asa spa: “abbiamo chiesto aiuto a tutte le banche ma nessuna ci fa credito” il pagamento di questa mensilità e della successiva in caso di necessità e allo stesso tempo ha convocato un tavolo con le parti previsto per

il prossimo 18 novembre. Al centro dell’incontro il problema del contratto di servizio e dell’avvio della raccolta differenziata porta a porta a

cui è legato il destino dell’Azienda speciale ambiente, anche se il tema caldo resta quello della riscossione dei crediti, che quest’anno

Accertamenti Tia, i ricorsi arrivano alla commissione tributaria Più di 13mila gli atti emessi dalla Andreani Tributi ma aziende e cittadini non ci stanno Inoltre tali avvisi non sono stati sotIl lavoro della Andreani Tributi finitoscritti da un pubblico funzionario, sce sotto la lente di ingrandimento come invece prescrive la legge. Ciò della Commissione Tributaria. A gli atti emessi dalla costituisce causa di nullità dell’atto”. portare i documenti aziende e priA destare qualche perplessità anche vati cittadini che hanno ricevuto le andreani tributi le tariffe applicate, che per gli anni cartelle da parte della società maceratese incaricata di stanare chi non ha mai pagato 2010 e 2011 sono difformi rispetto a quelle deliberate la tassa sui rifiuti. Un lavoro che dovrebbe fruttare dal consiglio comunale. In totale sono stati emessi qualche milione di euro all’Asa spa, che economi- 13.490 atti, ma i dati relativi ai contenziosi ancora camente non naviga in buone acque. Ad oggi però non sono definitivi. Sulla questione è intervenuta qualche problema su quanto è stato rilevato pare anche la politica: “Condivido le perplessità di molti ci sia già, come dice il commercialista Massimo operatori economici tiburtini circa la legittimità Pacella: “I tiburtini si sono visti recapitare un avviso degli accertamenti della Andreani tributi -. Dice di accertamento, atto impositivo tipico della pub- l’ex consigliere comunale di “Io Progetto Tivoli” blica amministrazione, emesso da una società pri- Andrea Napoleoni - Ho più volte ribadito che l'Asa vata senza che questa sia stata autorizzata dal Con- Spa è un carrozzone in pre-fallimento grazie alle siglio Comunale, unico organo legittimato a logiche spartitorie e clientelari che ne hanno conconferire una delega per la riscossione ad un pri- dizionato l'attività -. E continua - Occorre una gevato, secondo quanto disposto dalla legge e come stione manageriale ed un ricorso al mercato per ribadito dalla Corte Costituzionale, dalla Corte di garantire la massima efficienza del servizio e la Cassazione e dalla Corte dei Conti – dice Pacella -. conservazione dei livelli occupazionali”.

13.490

hanno raggiunto la cifra record di 20 milioni di euro. “Stiamo cercando anche un aiuto da parte delle banche, abbiamo chiesto a tutte quelle che si trovano in zona, ma fare credito ad un’azienda che lavora grazie ad una proroga che scade a dicembre è impossibile – dice il presidente della spa Carlo Valentini -. L’obiettivo resta sempre quello di ristrutturare la società, mezzi compresi. Noi incrociamo le dita ma i rapporti con il comune vanno concretizzati in altro modo”. Nel frattempo per il 25 novembre è prevista la sentenza del tribunale fallimentare sul piano di rinegoziazione dei debiti, necessario per evitare il fallimento e creare i presupposti per un futuro decisamente più stabile.

Privatizzazione Acque Albule spa, ancora un ricorso al Tar A dodici anni di distanza la privatizzazione della Acque Albule non smette di suscitare polemiche. A tentare di nuovo la carta del Tribunale amministrativo regionale è Carlo Centani, presidente del consiglio comunale nell’ultimo governo cittadino, che dopo la sentenza con cui qualche tempo fa il Consiglio di Stato ha nei fatti rimesso la palla al centro sulla procedura con cui nel 2001 è stato venduto il 40% delle azioni alla Sirio Hotel srl, ha deciso di riportare tutto all’attenzione dei giudici. “Stavolta l’ho presentato da solo, nessuno ha voluto firmare – dice Centani -. Quello che contesto è il procedimento, perché è stato fatto in maniera poco chiara”.


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Tivoli

lunedì 4 novembre 2013

Sulla Nathan niente case, per ora c’è l’immondizia Mobili abbandonati, immondizia e scarti di materiale edile che hanno trasformato la “Nathan” in una discarica a cielo aperto. È questa la situazione dei terreni che si trovano a ridosso della Villa Adriana, su cui le case ancora non ci sono. Al loro posto, almeno per il momento, sono arrivati rifiuti di ogni tipo, apparsi a poca distanza dal sito archeologico di epoca imperiale fortemente voluto dall’imperatore Adriano. A sollevare il problema è stato il Corpo Nazionale delle Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie (Congeav), che nei giorni scorsi ha effettuato un primo sopralluogo nell’area dove la società Impreme dovrebbe costruire il contestatissimo complesso residenziale a cinque stelle, rimasto bloccato per anni. Una situazione da codice rosso, resa possibile dall’incuria e dallo scarso senso civico di chi preferisce buttare i rifiuti dove capita.

Il caso degli Arci

Bloccate da cinque anni l’odissea di due famiglie Dal 2008 sei persone non possono entrare con la macchina nel viale di casa “Abbiamo scritto anche al Presidente della Repubblica” Ostaggio delle propria casa e della burocrazia. È questa la storia di due famiglie che vivono nel quartiere degli Arci, per cui dal 2008 la vita quotidiana è diventata impossibile. Dopo il crollo dell’acquedotto avvenuto il 24 giugno di quell’anno, la vita di sei persone che abitano in via dei Ruderi Romani, tra cui un anziano e un invalido, è cambiata radicalmente: impossibile traslocare, portare un mobile o semplicemente fare dei lavori nelle proprie abitazioni. Anche far arrivare il gas è un’impresa, visto che i calcinacci e i detriti, rimasti fermi da cinque anni, rendono difficile svolgere qualsiasi tipo di lavoro. “La temperatura di inverno è molto rigida, si scende facilmente sotto lo zero e non possiamo fare

i lavori necessari per l’allaccio del gas, non sappiamo più cosa fare. Anche far entrare un’ambulanza in caso di emergenza è praticamente impossibile. Durante la settimana parcheggiamo nell’area di sosta del ristorante che si trova qui vicino, ma il sabato e la domenica non possiamo e siamo costretti a lasciare le nostre automobili sulla via Empolitana”, raccontano i residenti. Per mettere tutto in sicurezza e liberare l’accesso ci vogliono 1 milione e 200mila euro, ma a parte le promesse finora di cantieri a lavoro non se ne sono visti. "Nel 2010 il Comune ci aveva detto che una strada alternativa l'avevano trovata. Ma fino ad oggi non è partito nulla", continuano. Per cercare una soluzione si sono rivolti

pure al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a cui hanno scritto una lettera nella speranza che la loro vita quotidiana finalmente torni alla normalità. “Ci prendono in giro, non ci danno appuntamenti e siamo costretti a fare tutto da soli -. concludono – Siamo al limite dell’esasperazione”.di Riqualificazione”, o più semplicemente per “Spazza la Piazza”. Si sono ritrovate tutte lì le associazioni che in questi anni hanno lavorato per il territorio: dal Comitato “Città Termale” a Legambiente passando per la più giovane Tivolinet. Da via Cesare Augusto, vie e giardini sono stati ripuliti e restituiti ad una collettività che ancora non ha modo di sentirsi tale.

in breve

Servizio civile, Focus cerca 26 volontari C’è tempo fino ad oggi (lunedì 4 novembre, ndr) alle ore 14 per consegnare la domanda per partecipare ai progetti promossi da FOCUSCasa dei Diritti Sociali. In tutto si cercano 26 volontari da impiegare nel progetto “Nino torna a scuola” e 25 per “Tutela dei Diritti e Advocay”.

Salvatori lascia l’Urbanistica e si sposta in Regione Cambiamenti in vista per Palazzo San Bernardino. A salutare piazza del Governo 1, ancora una volta, è l’architetto Maria Luisa Salvatori, che da lunedì è in aspettativa, non retribuita e senza assegni, causa incarico dirigenziale in quel della Regione Lazio. La dirigente ad interim del settore Urbanistica, tornata da poco nel municipio cittadino dopo una lunga permanenza in Provincia, è stata individuata dal Presidente, Nicola Zingaretti, per il conferimento di un incarico dirigenziale, a tempo pieno e determinato della durata di tre anni.

Colpo alla pasticceria di Villa Adriana i rapinatori finiscono in manette Senza soldi per comprare droga e pane rapinano una pasticceria a Villa Adriana. Sono stati arrestati poco dopo aver consumato il colpo ai danni di un locale commerciale i due malviventi che domenica 27 ottobre hanno preso di mira la cassa del bar Dolce Idea, utilizzando uno scooter rubato delle poste. I due, di 29 e 37 anni, il primo con precedenti penali e il secondo agli arresti domiciliari per spaccio, residenti nel quartiere tiburtino, sono stati trovati dalla Polizia di Tivoli grazie ad una telefonata anonima arrivata al 113, che ha messo gli agenti sulla pista giusta. Con il volto coperto sono entrati nel negozio armati di pistola e hanno portato via 500 euro, l’incasso della giornata, a bordo del motorino rubato un mese prima. Una volta diviso il bottino uno dei due è andato all’Albuccione per compare la cocaina. La “soffiata” ha messo i poliziotti sulla buona strada: le volanti sono arrivate sul posto e dopo un breve inseguimento li hanno raggiunti mentre tentavano di buttare la droga. Gli autori del colpo sono stati arrestati.


Tivoli

lunedì 4 novembre 2013

Tutti insieme appassionatamente. La citazione cinematografica spiega bene quanto si è consumato l’ultima domenica di ottobre in casa Pd, dove il popolo dei democratici riunito a corte ha scelto l’uomo che guiderà il partito tiburtino per il 2014. Lui, Alessandro Fontana, ha vinto come previsto anche dai meno lungimiranti. Difficile scommettere sui cavalli alternativi, come Luigi Didio, nome scelto dal dissidente Piero Ambrosi per fronteggiare l’armata messa in campo dai maggiorenti locali. I festeggiamenti a dire il vero sono cominciati qualche giorno prima, nella fattispecie venerdì sera, quando nel complesso del San Michele si sono ritrovate buona parte delle anime del piddì, tutte riunite all’ombra dell’accordo che ha reso possibile quello che nessuno avrebbe mai immaginato solo qualche settimana fa: seduti intorno allo stesso tavolo si sono ritrovati Marco Vincenzi e l’astorriano Daniele Leodori, tutte e due in arrivo dal consiglio regionale, ed Andrea Ferro, dalla Camera dei Deputati. Il trio, allegro e in grande spolvero, si è autocelebrato tra strette di mani e abbracci fraterni consumati in attesa dell’arrivo del giovane a cui, percentuali bulgare alla mano, sono affidate le sorti del coordinamento provinciale, quel Rocco Maugliani che è garanzia dell’accordo tra l’ex segretario della Federazione dei Ds e il Re, che ha fatto sal-

Stagione di congressi

L’accordone assicura il Fontana bis ma nel Pd la guerra è solo all’inizio Il vincenziano si assicura la guida del partito Ambrosi incassa il 14% dei voti

tare più di qualcuno sulla sedia. Tutto regolare stando alla voci ufficiali, l’unità è quella che conta e Nicola Zingaretti, che in Regione fa il presidente e nel partito conta più di qual-

I GRILLINI BALLANo DA SoLI: NIENTE ACCoRDI PER LE ELEzIoNI Il MoviMento arriva in città e ha le idee molto chiare: l’appuntamento con le urne sarà una volata in solitaria, gli altri possono anche farsene una ragione. È ferma la posizione dei grillini, che in queste settimane si stanno dando parecchio da fare sul fronte mensa e ztl, raccogliendo firme e promuovendo incontri per risolvere il problema dei rincari. L’attività del gruppo viaggia a pieno regime, ma se qualcuno pensava di poter creare una cordata con loro in vista delle prossime elezioni si sbagliava di grosso. “Siamo disponibili al dialogo ma andremo da soli – dicono gli attivisti -. Ci stanno cercando tutti ma per statuto e per etica abbiamo già deciso di non fare accordi. Se ci vogliono votare lo facciano pure”. Il messaggio è chiaro.

cosa, pare che la “pace democratica” l’abbia voluta fortissimamente. Gli altri però non sono rimasti a guardare e prima di entrare e raccontare quale sarà il volto del partito

che verrà, le orecchie dei novelli amici sono rimaste incollate ai cellulari, per capire le mosse del nemico che alla fine la sua candidatura alternativa l’ha presentata incassando il

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14% dei voti. “Il nostro risultato è la testimonianza del fatto che c’è tanta voglia di libertà. Comunque abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati – commenta Piero Ambrosi, che non risparmia qualche stoccata agli ex amici -. Sono contento del fatto che il Pd sia amato da molti stranieri e che sia anche un partito poliglotta, solo a Villa Adriana hanno votato 70 cittadini romeni”. A smorzare le polemiche è proprio Ferro: “Grande momento di partecipazione largamente unitario che ci mette in condizione di vincere e di riformare Tivoli. Le polemiche vanno azzerate, è importante mettere in campo un gruppo unitario”. Trionfante Fontana, che si ritrova a festeggiare il bis: “E’ stato un bel congresso partecipato, vivace, con un forte confronto di idee e progetti e ringrazio tutte le democratiche e i democratici per l’ampio consenso ricevuto. Ora, con la definizione degli organi direttivi, siamo attrezzati per affrontare la sfida per il governo della città. Una sfida complessa, impegnativa. Come PD, però, abbiamo l’obbligo di allargare la piazza Democratica. Dobbiamo costruire uno schieramento riformista ampio ed è fondamentale il coinvolgimento delle forze e civiche di Tivoli per elaborare una proposta di governo in grado di offrire una prospettiva di speranza e di rinascita dopo gli anni bui di Gallotti e del centrodestra”.

Democratici e partecipate sulle Terme cala il silenzio L’ordine del giorno sul Cda della Acque Albule non viene discusso Sorrisi e strette di mano non bastano a siglare un accordo, soprattutto se tra pochi mesi l’appuntamento è quello con le urne elettorali, dove bisognerà mettere una firma pure sui programmi. Il tema caldo, come la storia della politica tiburtina insegna, sono sempre le società partecipate, arrivate pure all’attenzione del congresso cittadino. A chiedere una posizione chiara, un ordine del giorno presentato da Piero Ambrosi sulla faccenda del consiglio di amministrazione della Acque Albule spa, che nel mese di agosto ha visto la defenestrazione di Francesco di Romano, uno dei

membri nominati dal comune quando il sindaco lo faceva Gallotti. La richiesta fatta all’assise dei democratici è semplice: va sostenuta l’azione del commissario prefettizio, Alessandra de’ Notaristefani di Vastogirardi, che ha chiesto il ripristino dei rapporti di forza all’interno del cda, attualmente non rispettati. “L’ordine del giorno, che è stato accolto con grande meraviglia me è stato assorbito ma non discusso”, dice Ambrosi. Insomma i primi nodi arrivano al pettine e per ora sono stati messi solo da parte.


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Comuni

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Nicotera querela l’opposizione In paese scoppia la rivolta Marcellina Sequestrati i volantini di Lundini e Cara sul possibile arrivo dei rifiuti di Palombara. Il sindaco replica infuriato: “L'ipotesi è ancora da esaminare” di Nicole Maturi

Querele, volantini sequestrati e una bagarre da mille e una notte sull'ecocentro di Marcellina. A scatenare il vespaio senza precedenti un punto all'ordine del consiglio comunale di Palombara, convocato per il 25 e saltato per mancanza del numero legale. In sostanza il parlamentino sabino doveva discutere della possibilità di utilizzare Marcellina come centro di raccolta intercomunale di rifiuti e dunque per lo stoccaggio di materiale differenziato quale carta, plastica e vetro. L'opposizione attacca Nicotera e il sindaco passa alle vie legali, facendo sollevare un mare di polemiche. Alessandro Lundini e Cinzia Cara, consiglieri di minoranza a Marcellina, letto il punto all’ordine del giorno nella città sabina hanno preso carta e penna mandando in giro volantini al vetriolo contro le scelte di Nicotera. La denuncia è sulla mancanza d’informazione: “L'amministrazione vuole portare nella nostra isola ecologica - commenta Cara - l'immondizia di altri comuni e noi non ne parliamo né in giunta né il consiglio comunale e tanto meno con i cittadini”. Ma il sindaco reagisce subito querelando i due esponenti per i contenuti dei volantini ritirati in ogni angolo del paese dai carabinieri. Una mossa che ha suscitato una rivolta, basta dare un'occhiata a facebook, il social network è tempestato di commenti contro le “censure” di Nicotera. Il sindaco i mostra indignato: “Io non so assolutamente nulla della convenzione. Noi non abbiamo fatto alcuna delibera di giunta o di consiglio, e la proposta non è mai transitata sulle

scrivanie del nostro Comune. Ho denunciato per diffamazione aggravata i due consiglieri per i volantini che hanno fatto circolare e che i carabinieri hanno sequestrato. Non si possono permettere di dire amministrazione immondizia. La proposta che vuole farci Palombara ancora noi dobbiamo esaminarla. Hanno sollevato un caso prima ancora che arrivasse qualcosa di ufficiale in sede. Il nostro consiglio comunale solo in quel momento potrà discutere dando una risposta, seguendo così l’iter classico che si utilizza nei paesi civili”.

Il sindaco Nicotera (foto sotto) dopo aver ricevuto duri attacchi ha querelato i consiglieri di opposizione Alessandro Lundini e Cinzia Cara (foto a sinistra). Al centro delle polemiche l’ipotesi che Marcellina possa ospitare il centro di raccolta intercomunale dei rifiuti

Palombara

La contesa per il campo sportivo adesso diventa un vero e proprio caso Salta il punto in consiglio ma impazzano le polemiche. Intervengono anche i genitori La polemica sul campo comunale investe il Palazzo. Infatti lo scorso 25 ottobre, data in cui era previsto il consiglio comunale, era prevista la discussione della mozione (protocollo 20993 del 2 ottobre) che verteva sulla gestione degli impianti sportivi. Ma tutto è saltato per la mancanza del numero legare. Assente l’assessore all’Ambiente Siro Margottini e i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula. Se la discussione nelle sede istituzionali è rimandata, non è così nella cittadina. Ad alzare la voce ci pensa il vice presidente della Asd Crecas città di Palombara, Crescenzo Sarnacchiaro, che risponde al “no” del presidente Montagnani alla possibile convivenza nel campo. “A mio avviso due società possono e devono condividere un bene pubblico, così per fare

un esempio in una realtà come Velletri lo stadio comunale è condiviso da ben cinque squadre, stesso discorso a Tivoli, Monterotondo, Santa Lucia, Guidonia, Villanova”. Per quanto riguarda invece il

programma pieno anche questo è contestato dalla Crecas. “Io stesso sono andato a verificare il martedì e il giovedì, e ho trovato il campo vuoto in quelli orari che il presidente dice. Noi non abbiamo ven-

duto chiacchiere, i genitori che ci hanno dato fiducia, lottano con noi per un diritto che gli spetta: il campo”. I vertici della Crecas insistono sull’esigenza di usare il campo poiché la maggior parte dei piccoli iscritti sono di Palombara e dunque vorrebbero evitargli il viaggio fino a Cretone, dove si allenano ora. A parlare è anche un genitore: “I bambini non sono della società di appartenenza, sono di chi li mette al mondo. Se io devo portare mio figlio in un luogo comunale non gestito bene, dove piove dentro gli spogliatoi, dove nei mesi d’inverno non ci sono i riscaldamenti, perché ci è stato detto che i riscaldamenti dentro gli spogliatoi sono un lusso, bene allora sono stato fortunato ad essere ingenuo ed aver allontanato mio figlio”


lunedì 4 novembre 2013

di Francesco Morini

Furti, rapine, sparatorie e risse nei bar. I cittadini di Fonte Nuova invocano interventi per la sicurezza di un quartiere che assomiglia sempre più al far west. Non passa giorno senza che si registri un qualche episodio di microcriminalità. Gli ultimi in ordine di tempo, due furti notturni, uno a Santa Lucia e uno a Tor Lupara: il primo presso un distributore di benzina in via Santa Lucia (dove i ladri hanno addirittura segato la colonnina del self-service per portare via l'incasso). Il secondo in un'agenzia di assicurazioni di via Nomentana, proprio la scorsa settimana. “Senza tener conto - denuncia il titolare di un bar di via Palombarese – dei continui furti nelle abitazioni. Ogni notte sento raccontare di qualcuno a cui i ladri sono entrati in casa. Negli ultimi tempi hanno preso di mira gli appartamenti di Santa Lucia. Gli ultimi episodi si sono verificati in via Palombarese, via Piemonte e via Lago di Como. Sono delle bande specializzate che nel giro di una notte magari rubano in più case vicine, entrando senza alcun problema mentre gli inquilini dormono”. Ma non sono soltanto i furti a preoccupare. “E' diventato pericoloso anche andare a

Fonte Nuova/Mentana

Fonte Nuova Preoccupati per l’aumento dei microcrimini i cittadini chiedono provvedimenti. “Si parlava di una nuova caserma dei Carabinieri. Che fine ha fatto il progetto?”

“Furti, risse e rapine viviamo nel far west”

La promessa del sindaco Di Buò

“Più controlli e videosorveglianza” “Il progetto per la nuova tenenza dei carabinieri ha subito un imprevisto rallentamento ma non è stato abbandonato”. E’ quanto garantisce il sindaco del Comune di Fonte Nuova Graziano Di Buò, che spiega che “purtroppo l’imprenditore che stava realizzando la nuova caserma è deceduto e questo ha inevitabilmente rallentato l’iter. In attesa, stiamo facendo il possibile per garantire la sicurezza ai cittadini con le forze di polizia di cui possiamo disporre. Un altro deterrente sul quale stiamo investendo sono le videocamere di sorveglianza”.

Lo scatto

un tappeto di bossoli di cartucce nella riserva di gattaceca, dove ovviamente la caccia è vietata. “in tanti anni di foto naturalistiche non avevo mai visto una cosa del genere”, commenta giuseppe corte, autore dello scatto.

prendere un caffè. - rincara la dose la signora Carla – Ci sono state risse e addirittura una sparatoria con un ferito. Cosa si aspetta a prendere dei provvedimenti? Gli episodi ai quali fa riferimento Carla risalgono ad alcune settimane fa. Prima una rissa davanti un bar di via Nomentana, per sedare la quale era rimasto lievemente ferito anche un vigile urbano. Poi una seconda violenta lite sempre davanti ad un bar in via dei Platani, che si era conclusa con il ferimento di un giovane colpito da un colpo di pistola ad un piede. Più volte in passato i cittadini avevano lanciato l'allarme sicurezza, invocando maggiori controlli e la più assidua prersenza di forze di polizia sul territorio. E alcuni mesi fa era stata annunciata dal Comune l’imminente arrivo di una tenenza dei Carabinieri. “Sarebbe un deterrente alla criminalità molto importante, visto che garantirebbe maggiori controlli sul territorio. Da tempo però questa iniziativa non si sa più nulla. - concludono al bar. - L'unica cosa che possiamo fare quindi, è sperare che non ci capiti nulla”.

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DUE RAPINE IN PoCHI GIoRNI “Alcuni mesi fa al supermercato abbiamo subito due rapine nel giro di pochi giorni. - racconta Alessandro Sforzi, direttore della Emmepiù di Santa Lucia Tutte e due le volte sono entrati in due con il casco in testa e armati di pistole. Inutile raccontare lo spavento per il personale alla cassa”.

FURTI NoTTURNI NEL NEGozIo DI FIoRI “Nel locale che avevo prima ho subito due furti notturni. - racconta Violante, titolare di un negozio di fiori in via Nomentana. - Sono entrati con l’intento di rubare qualche soldo. Inoltre sento raccontare spesso di furti nelle case, ma purtroppo questo è un problema che esiste un po’ ovunque”.

ABILE TRUFFA CoN EURo FALSI “Pochi giorni fa un giovane mi ha rifilato 100 euro falsi. Ben vestito, è entrato mentre stavo servendo altri clienti e mi ha detto che lo mandava Gianni, il negoziante vicino che conosco benissimo, a cambiare i soldi. Senza pensarci ho cambiato la banconota e solo dopo mi sono accorta della truffa”.

Le scritte naziste sui muri ai mentanesi costano quasi tremila euro

Mentana, Andrea Ciccolini nuovo coordinatore del partito democratico

E’ lungo l’elenco delle vie nelle quali il sindaco Lodi dovrà far cancellare le scritte e gli imbrattamenti di stampo nazifascista. Un intervento di riqualificazione più che mai opportuno, che tuttavia oltre ad offendere, costerà ai cittadini di Mentana quasi tremila euro (2.708,40 euro l’importo esatto).

Si era detto pronto a raccogliere la pesante eredità politica di papà Maurizio e per Andrea Ciccolini, 40 anni, laureato in Economia e Commercio, è arrivato l’importante incarico di nuovo coordinatore del Partito democratico di Mentana. “Per me questa è una grande responsabilità. - ha commentato Ciccolini - Avremo bisogno dell'aiuto di tutti, dei Consiglieri comunali, degli ex assessori e anche di tutti i cittadini di Mentana che avranno voglia di mettere a disposizione la loro passione per il nostro paese. Iniziamo a lavorare”.

Martedì 5 Consiglio comunale E’ convocato per martedì 5 novembre alle 16,30 il Consiglio comunale. Tra i punti all’ordine del giorno anche alcune interrogazioni che saranno presentate dal Partito democratico e della Lista civica Rinnovamento e Cambiamento.


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Sport

lunedì 4 novembre 2013

Tivoli Torna il tifo organizzato ma all’Arci situazione disastrosa di Alessandro Galastri

Piccoli passi in avanti per il riavvicinamento tra il calcio e i cittadini di Tivoli. Durante il corso delle ultime partite, infatti, si sono rivisti a Campo Ripoli molti componenti del tifo organizzato locale. Nel match perso dalla Nuova Tivoli Calcio contro il Villalba, sono stati esposti striscioni di incoraggiamento per i colori amarantoblu da parte della Tibur Crew 1919 e del neonato gruppo della Santa Pirateria Tivoli. Segnali incoraggianti di un rapporto che si sta tentando di ricucire, anche se i risultati delle squadre tiburtine finora non sono stati certo dei migliori. La Nuova Tivoli 1919 e l’Estense Tivoli Calcio sono infatti appaiate nella parte bassa della classifica con pochi punti conquistati nelle partite finora disputate. Ma il capitano della Nuova Tivoli Calcio, Luca Tavani, ha voluto spendere parole che lasciano una speranza al futuro per gli appassionati di questa maglia. “Rivedere un gruppo di ragazzi – le parole del capitano - sostenere i colori della propria città, mi ha fatto venire letteralmente i brividi. In questo periodo gli episodi ci condannano e a nome della squadra mi scuso con la società e con tutti i tifosi, che stanno facendo dei sacrifici straordinari. Prometto il massimo impegno per i prossimi incontri, cercando di ripagare l’immenso sostegno di questi ragazzi”. Purtroppo però da parte di imprenditori e istituzioni mancano risposte forti e azioni volte a ridare splendore al calcio nella città di Tivoli. A prova di questo, basta dare un’occhiata allo stato desolante in cui versano lo stadio Olindo Galli e il Palazzetto Paolo Tosto in località Monitola. Per anni simbolo e arena delle gloriose stagioni in Serie C della Tivoli 1919, l’Olindo Galli oggi è completamente abbandonato a se stesso all'interno della Città dello Sport

dell'Arci. Eppure poco più di una anno fa, l'ex Sindaco di Tivoli, Sandro Gallotti, festeggiava con soddisfazione l'assegnazione dell'appalto vinto dalla Lazio Nuoto per la gestione della grande struttura. Ma le promesse fatte

allora, come le grandi speranze riversate nel progetto, sembrano essersi sgretolate a distanza di breve tempo. La Lazio Nuoto aveva vinto il bando di gara pubblicato dal Comune per la durata di 25 anni. La proposta della

società biancoceleste prevedeva, tra le altre cose, la realizzazione di due campi da calcetto, la realizzazione del manto in erba sintetica sull'attuale campo di calcio in terra battuto, la realizzazione di spazi destinati ad attività

commerciali, una foresteria e l'installazione di pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico. Per ora è in funzione solo il polo natatorio, “e questo grazie al fatto che la Lazio Nuoto ha provveduto da se per i lavori di ammodernamento e avviamento delle piscine”, ricorda il presidente della società Massimo Moroli. “Servono quasi due milioni di intervento straordinario da effettuare sugli impianti, e questi sono a carico del Comune . Se in un primo momento l'amministrazione aveva dato l'ok per garantire almeno una fideiussione a nostro favore, oggi questo è venuto meno a causa del patto di stabilità”. L'ultima carta da giocare rimasta nelle mano della Lazio Nuoto sembra essere quindi "una grande cordata di finanziamenti privati e sponsor. “Ci stiamo lavorando - conclude Moroli -, ma non è certo facile perché l'investimento è importante”.

Calcio Oddi nuovo allenatore dell’Asd Montecelio

Pallavolo Al via la nuova stagione per l’Andrea Doria

Hockey Iene Tivoli alle semifinali di Coppa di Lega

L’Asd Montecelio ha comunicato il nome del nuovo tecnico della prima squadra, che milita nel campionato di eccellenza girone A. Al posto di Claudio Carelli, esonerato dopo gli scarsi risultati ottenuti in questo inizio di stagione, ci sarà Giancarlo Oddi, in passato vice-allenatore di Papadopulo in Serie A, oltre che giocatore e simbolo della Lazio del primo scudetto. Oddi è stato a lungo tecnico nel settore giovanile della Lazio, e possiede quel giusto mix di esperienza e professionalità che rappresentano un lusso in questa categoria e che serviranno per interrompere il cammino negativo dei gialloblù. Grande amico del presidente del Montecelio, Emilio Piervincenzi, Oddi ha accettato con entusiasmo l’incarico e il difficile compito di portare il Montecelio in zone meno problematiche della classifica. “Ho detto subito sì a Piervincenzi – ha dichiarato Oddi – perché lo stimo come persona e come amico e perché il suo entusiasmo deve essere premiato da una squadra che finora non ha saputo o potuto dare quanto la società si aspettava”.

Una nuova stagione alle porte, quella che si appresta a vivere l’Asd Andrea Doria Tivoli Volley, quest’anno impegnata con la sola serie D Femminile nel campionato regionale, dopo che il titolo del campionato di Serie C maschile è stato venduto altrove. Alla guida delle ragazze siede in panchina il nuovo allenatore Stefano Vergari, al quale è stato affidato il compito di proseguire il percorso delle ultime stagioni e di rafforzare la capacità di sviluppare e portare in prima squadra le atlete che nascono e crescono all’interno della società. L’intenso lavoro tecnico e fisico svolto da inizio settembre tra Campo Ripoli e Palestra Baccelli ha consentito al team femminile di avvicinarsi al meglio all’avvio del torneo. Il cammino che si prospetta non sarà dei più facili, ma sotto l’attenta guida di mister Vergari, Randolfi e compagne avranno sicuramente la possibilità di divertirsi e far divertire il pubblico di casa. Partito subito col piede giusto, il team tiburtino quest’anno sarà determinato a ben figurare e come primo obiettivo vuole assicurarsi la salvezza.

Ottima partenza per le Iene Skating Club di Tivoli, squadra che milita nel campionato nazionale di Serie B di hockey inline. Dopo l’ottimo terzo posto ottenuto l’anno passato, le Iene vogliono confermarsi protagoniste anche in questa stagione, confermando i progressi tecnici e di gruppo mostrati già durante lo svolgimento dello scorso torneo. Nonostante la sconfitta subita la settimana scorsa per mano della Nuova Polisportiva Molinese, che si è imposta con un netto 11-2, la squadra allenata da Coach Martina Gavazzi accede alle semifinali di Coppa di Lega che si disputeranno il 18 novembre, con sede ancora da stabilire. Nonostante la netta sconfitta, la squadra ha dimostrato grande impegno contro un team di alto valore. La rosa di quest’anno si è arricchita di pedine importanti: dal portiere esordiente Riccardo Giambra, a Eleonora Raia, unica giocatrice femminile all’interno della rosa. Confermatissimi il capitano Federico Parmegiani, il coriaceo difensore Edoardo Corsetti e i vari Mattoni, Fantini, Frattini e Zaccaria. a.g.


lunedì 4 novembre 2013

Cultura & Tempo Libero

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Il Muro del Canto gira l’Italia Parte il tour di “Ancora ridi” Presto una data anche al Dissesto Musicale. Daniele Coccia: “Suonare in questo territorio è dura c'è un'attenzione alla cultura che è pari a zero”

di Caroline Latini

“Carichi ed emozionati i ragazzi de Il Muro del Canto si preparano in questi giorni alla presentazione live del loro secondo album, “Ancora ridi”, prevista per venerdì 8 novembre sul palco del Circolo degli Artisti a Roma. Dopo l’ottimo riscontro di pubblico e critica con “L’Ammazzasette”, il gruppo guidato dalla voce di Daniele Coccia, già cantante dei Surgery, è impegnato nel turbine promozionale per l’uscita del secondo lavoro discografico, per la cui realizzazione l’etichetta Godfellas ha messo su una vera e propria squadra d’eccezione. Il disco infatti vanta la partecipazione di Tommaso Colliva nei mixaggi, già collaboratore di Muse e Afterhours per citarne solo alcuni. Un disco che non smentisce il carattere originale della band, con testi forti, diretti e spesso crudi, sostenuti da un rock deciso ma sempre colorato

da sonorità derivate dalla musica popolare romana. Cresciuto a Guidonia Daniele Coccia parla con spiccata franchezza degli inizi in periferia: “Nel nostro territorio c'è sempre stata carenza di strutture per fare musica e un'attenzione per la cultura in genere pari a zero e questo è stato un grosso handicap. Ma le cose bisogna guadagnarsele senza l'aiuto di niente e di nessuno, una lezione che nel nostro territorio impari prestissimo. Per questo ai giovani musicisti di zona consiglio di fare un viaggio musicale all’estero, per confrontarsi con altre realtà più competitive e formative”. Ma non manca il legame con il palco che ha sancito il suo esordio musicale nell’ormai lontano 2004 con i Surgery: “Con il tour di ‘Ancora ridi’ gireremo tutta l’Italia, ma presto faremo anche tappa al Dissesto Musicale di Tivoli Terme, uno dei locali che ci sta più a cuore in assoluto”.

‘Il tuo stesso mare’, Paolo Cordaro vince il concorso di Lettori Virali Tante storie raccontate da altrettante voci diverse, quelle degli scrittori in erba che sabato 26 ottobre, in occasione della finale del concorso ‘Parole in Viaggio’ promosso dall’associazione Lettori Virali, hanno letto per i vicoli di Calcata estratti delle loro opere. Tra tutti il racconto ‘Il tuo stesso mare’ di Paolo Cordaro, apprezzato scrittore di Tivoli Terme, ha riscosso il maggior successo riportando a casa l’ambito primo premio. “Incontrarsi in un borgo così suggestivo non poteva che far nascere nuove sensazioni - racconta il vincitore - Calcata è stata una sosta nel cammino dell'emozione. Anche la mia poesia è colma di vicoli e panorami che danno il senso ad ogni viaggio, come quello che affronta il protagonista del mio racconto, un ex detenuto che dopo anni di prigionia si trova in un lungo viaggio in treno verso casa. Un cammino nello sconosciuto mondo moderno verso una meta altrettanto sconosciuta”. L’autore è stato premiato con una targa dalla giuria presieduta dalla giornalista Carolina Drago e composta da Claudio Iannilli e Giovanna Fasanella dei Libernauti, gruppo di lettura di Villa Adriana e da Tiziana Di Sora, presidente di Cantiere in Progress, associazione del viterbese che ha collaborato all’iniziativa. Il presidente di Lettori Virali, Monica zarelli, testimonia l’entusiasmo della collettività di lettori e scrittori puntando lo sguardo verso il prossimo futuro: “Vorremmo far diventare il concorso un appuntamento fisso, continuando a promuovere la lettura e la scrittura. Sarebbe anche bello, visto il successo e l’adesione entusiasta dei nostri Lettori Virali, ripetere l’esperienza in altri borghi. Questo però è solo uno dei tanti eventi culturali che promuoveremo nella stagione appena iniziata”. E fissa già il nuovo appuntamento autunnale con l’AperiLibro il prossimo 8 novembre, presso il ristorante Le Quattro Vigne a Guidonia. c.l.

Direttore Responsabile Gea Petrini

L’oroscopo di Psiche ARIETE: Bacone, sostenitore del pensiero empirista, vi consiglierebbe di basare la conoscenza sull’esperienza sensibile prima di trarre conclusioni. TORO: l’ignoranza era per Socrate una virtù primaria, base essenziale per la vera saggezza. Peccato che per voi si limiterà al non sapere. GEMELLI: nella Critica della Ragion Pura Kant pone al centro dell’analisi il soggetto conoscente, nel vostro caso invece sarà puro egocentrismo. CANCRO: come i filosofi della scuola di Mileto la ricerca dell’archè anche per voi è una costante. Sarete impegnati a cercare la sostanza delle cose.

BILANCIA: difenderete il vostro spirito libero con l’arguzia verbale che caratterizzò Spinoza nel difendere l’importanza della libertà di pensiero. SCORPIONE: non potete pensare di analizzare il vostro essere a priori, come sostiene Heidegger, quello da cui bisogna partire è l’essere nel mondo. SAGITTARIO: Adorno nella Dialettica negativa intende restituire il primato al pensiero legato al contenuto, nesso che spesso perdete di vista nelle vostre riflessioni. CAPRICORNO: Sant’Agostino dovette passare attraverso il dubbio per raggiungere la fede, perciò non lamentatevi dei vostri tormenti, passeranno.

LEONE: “quando colui che ascolta non capisce e colui che parla non si capisce, è metafisica”, diceva Voltaire, abbandonate quindi ogni speranza di leggerezza.

ACQUARIO: vi sentirete molto affini all’umanità di Sartre, condannati ad essere liberi sia agire che non agire implicherà una scelta.

VERGINE: semplificando Shopenhauer il mondo è ciò che vogliamo vedere, spetta a voi quindi il compito di guardare con occhi nuovi la realtà.

PESCI:è il momento di imparare a sperare, d’altronde come disse Bloch “l'affetto dello sperare si espande, allarga gli uomini invece di restringerli”.

Direttore Editoriale Anna Laura Consalvi Editore Società Cooperativa Seconda a.r.l. Sede legale: via M. Calderara, 4 Guidonia Montecelio (RM) Registrazione n. 9 del 10/06/2004 al Tribunale di Tivoli Concessionarie pubblicitarie Cooperativa Seconda Edizioni omnilazio Iscrizione Roc 14300 Contatti cooperativaseconda2@gmail.com edizioniomnilazio@gmail.com Stampa Metrotipo S.p.A. Via Vaccareccia, 27 Pomezia (Rm) Tiratura 10.000 copie



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