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La merenda pane e olio?
Dovremmo imparare dai bimbi ad essere più curiosi
Condivido con grande piacere uno dei più bei ricordi da mamma-olearia: quando la mia bimba di 4 anni, durante la sua merenda preferita con pane e olio, ha provato a descrivere il gusto creando l’aggettivo “pizzicante” e descrivendo il profumo con le parole “sa di inverno”. Con queste semplici parole ha aperto il mio mondo non solo sulla straordinaria capacità descrittiva dei bambini, ma anche sulla loro capacità assoluta di distinguere i sapori e i profumi ed apprezzarne il valore.
Le mie figlie hanno sempre avuto la fortuna di poter scegliere diversi tipi di extra vergine per arricchire le loro pietanze, privilegiando sin da piccolissime i fruttati intensi e i piccanti medio/alti, senza disdegnare perfino note di amaro che vengono invece erroneamente ritenute al solito “troppo forti” per i palati non maturi. Dovremmo imparare dai bimbi ad essere più curiosi nell’esplorare i profumi e i sapori dell’olio extra vergine di oliva, con meno pregiudizi e più trasparenza. Educhiamo loro, invece, a sperimentare nuovi sapori: avremo dei consumatori più consapevoli domani.