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FERRARI

La F12tdf rende omaggio nel nome e nel colore giallo, al Tour de France, che non identifica solo la famosa corsa ciclistica, ma anche un’importantissima competizione automobilistica del passato, seconda per prestigio solo alla 24 Ore di Le Mans. Oggi il Tour Auto è una gara di regolarità per auto storiche. Le Ferrari 250 GT Berlinetta (e GTO) vinsero nove volte tra il 1956 e il ’64 affidate a piloti come

Alfonso de Portago (che morì in seguito nella Mille Miglia), Willy Mairesse, Olivier Gendebien, Jean Guichet, André Simon, Lucien Bianchi. Il Tour Auto prevedeva tratti in circuito, insidiosi percorsi stradali e cronoscalate. Chi vinceva era considerato un pilota completo, al volante di una vera GT eclettica e performante. Si affrontava la strada con prestazioni da pista e oggi questo concetto sta alla base della F12tdf, un concentrato di innovazioni tecnologiche per motore, aerodinamica e comportamento dinamico, racchiuso in linee aggressive. Il V12 aspirato di 6.262 cc eroga 780 CV, 40 in più del modello base, per oltre 340 km/h. Con pneumatici anteriori più grandi rispetto ai posteriori, il conseguente sovrasterzo è compensato dall’innovativo Passo Corto Virtuale (PCV) che permette anche a guidatori meno esperti di godersi la vettura: le ruote posteriori sono sterzanti, ovvero le gomme ruotano sull’asse verticale. La F12tdf utilizza un cambio F.1 DCT speciale e verrà realizzata in 799 unità, tutte già vendute, al prezzo indicativo di 350 mila Euro.

A lato, la quotazione in borsa a New York. Il tempo sul giro a Fiorano è di 1’21”.

Carbonio e Alcantara per gli interni, con comandi tipo F.1

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