5 minute read

I PRIMI 50 ANNI DELLA 250 GTO

DA AMELIA ISLAND A LE MANS

Di Ed Heuvink e Andrea Cittadini - Foto HCMedia

Il 2012 è stato caratterizzato dal 50° anniversario della Ferrari 250 GTO, vettura entrata nella leggenda, capace di 300 CV e 290 km/h di velocità massima. Dopo aver ricevuto l’omologazione speciale per soli soli 36 esemplari nel 1962 (da qui la denominazione di Gran Turismo Omologata) dominò le competizioni Gran Turismo conquistando tre titoli mondiali Costruttori consecutivi dal 1962 al 1964. Ha le quotazioni più alte in assoluto, tanto da aver stabilito un nuovo primato. L’ultima trattativa privata ha visto la vendita di un esemplare da Eric Heerema, uomo d’affari di origine olandese che vive in Inghilterra, al collezionista americano Craig McCaw, per la bellezza di 35 milioni di dollari. Si tratta della 250 GTO realizzata per Stirling Moss, colore verdino pastello, perché questa era la tinta ufficiale del Moss UDT-Laystall Racing Team. Purtroppo il quattro volte vice-campione del mondo - oggi 82enne - non l’ha mai potuta provare. Dopo il terribile incidente a Goodwood nell’aprile del 1962, fu costretto a dire addio alle corse (almeno come professionista) e al contratto con la Ferrari per guidare una F.1, perdendo l’ultima chance per vincere il titolo iridato, come avrebbe meritato. Questa 250 GTO ha partecipato ad una sola gara, nel 1962, a Le Mans, con Innes Ireland. Aveva cambiato proprietario l’ultima volta dieci anni fa per 6,8 milioni di euro: un chiaro esempio di come certe auto storiche rappresentino un vero investimento. Nel 1990 una 250 GTO è stata aggiudicata all’asta al prezzo record di 10.756.833 dollari. Primato che è resistito per 18 anni fino a essere superato nel 2008 da quello di una Ferrari 250 California del 1961, venduta a Maranello da RM Auctions e Sotheby’s per 10.910.592 dollari. Risultato battuto nel 2011 a Pebble Beach da una 250 Testa Rossa del 1957, giunta a quota 16,39 milioni di dollari. La ricorrenza della GTO fa il paio con il 60° della 250 GT, la sua progenitrice, che comprende quei modelli stradali e da corsa che dal 1952 al 1963 hanno portato la cifra 250 e montato il celebre V12 di 3000 cc. disegnato da Gioachino Colombo. L’apice dei festeggiamenti per il 50° anniversario della 250 GTO si è raggiunto in Francia: dopo aver attraversato Champagne e Ardenne, 23 GTO hanno percorso il leggendario tracciato di ReimsGueux, per approdare poi all’abbazia di Hautvilliers. Successivamente dopo qualche giro di pista a Monthléry, sono transitate nei regali castelli di Villandry e Chambord, nella Loira. Infine in luglio,

ospiti d’onore alla “Le Mans Classic”. Il primo appuntamento internazionale di rilievo, è avvenuto oltre oceano a inizio anno con il Concours d’Elegance di Amelia Island, in Florida. Per la 17° edizione, Bill Warner ha cercato il meglio del meglio. Ecco quindi 12 250 GTO, con giudici d’eccezione Mauro Forghieri e Luigi Chinetti Jr. Nel 1961 la Ferrari realizzò una 250 Sperimentale con motore Testarossa e carrozzeria per la 24 Ore di Le Mans (telaio 2643GT). Questa vettura azzurra (n.12), fu guidata da Tavano e Baghetti, senza completare la corsa. Pochi mesi dopo l’11 febbraio 1962 Stirling Moss la portò alla vittoria nella Daytona Continental di 3 Ore. Il mese seguente una vera 250 GTO (telaio 3387) debuttò nella 12 Ore di Sebring con Phil Hill e Olivier Gendebien. Entrambe erano in mostra ad Amelia Island. Anche le altre dieci GTO esposte hanno una storia particolare. Ed Davies, ha guidato la sua (telaio 3705) lungo le strade della Florida, per arrivare al Concours. James McNeill che ha dal 1967 la n. 11 ex-Surtees (telaio 3647) – la usa sulle strade di New York. Un altro modello blu, è quello di Ulf Norinder, ex-Targa Florio del ’63 (telaio 3445); nel 1964 Jackie Stewart e Chris Amon corsero la 12 Ore di Reims con questa GTO, che l’attuale proprietario Chris Cox ha restaurato nei colori della Svezia. All’inizio degli anni ’60, la Ferrari costruì poche 250 GTO con la carrozzeria della 330LM; alcune con motore 3 litri e altre con il 4 litri, e qualche esemplare ha fatto passerella ad Amelia Island. Sul green di fronte al Ritz-Carlton Hotel, sono sfilate anche le principali rivali della GTO, ovvero le Cobra del compianto Carroll Shelby, alla presenza dell’expilota Bob Bondurant vincitore a Reims nel ’65 e a Pergusa, e del designer Peter Brock. Tra gli altri giudici del Concorso d’Eleganza presenti, Brian Redman (e la sua Porsche n. 12 Gulf), David Hobbs, Gerard Larrousse, Derek Bell, Hurley Haywood e Ray Evernham. Il 2012 è un anno di anniversari: Mercedes-Benz celebra il 50° della 300SL “Ali di gabbiano”; tra le auto ammirate al Concours, anche quella appartenuta all’attrice Nathalie Wood. La Corvette festeggia invece il 60°, e la mitica americana era rappresentata da prototipi inediti. Infine gli amanti del racing, in omaggio al 60° della 12 Ore di Sebring e al 50° della Rolex 24 at Daytona, hanno potuto ammirare le sport usate dall’inglese Vic Elford, che vive in Florida, al quale è stato dedicato un tributo alla carriera. Primo al Nürburgring, a Daytona, a Sebring, alla Targa Florio e anche al Rally di Montecarlo (Porsche 911). Quindi Porsche 917, 908, Alfa Romeo 33/3, ma anche la Chaparral 2J, con motore Chevy da 700 cavalli, cambio semi-automatico a tre rapporti, due ventole da 43 cm di diametro nella coda, alimentate da un motore addizionale da 45 cavalli. Lo scopo delle ventole era risucchiare l’aria dalla parte bassa della vettura per generare effetto suolo.

This article is from: