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MY SUPERCAR - NUOVA VITA PER LA 250 GT SWB

My Supercar

NUOVA VITA PER LA 250 GT SWB

RESTAURATO DA FERRARI CLASSICHE L’ESEMPLARE N. 2521GT

Foto Ferrari

Junichiro Hiramatsu è uno dei più grandi collezionisti Ferrari al mondo. Il suo parco auto comprende supercar come la F40 o la Enzo, ma anche la SP1 disegnata da Leonardo Fioravanti, l’esemplare unico realizzato per lui sulla base della F430. Tra i pezzi pregiati, anche la splendida 250 GT SWB n. di telaio 2521GT in acciaio, guida a sinistra, costruita l’8 giugno 1961: la 10a in ordine cronologico. Hiramatsu è venuto in possesso di questa vettura nel ’90, acquistandola dal collezionista statunitense Arthur Montgomery, ma in precedenza l’auto ha avuto anche altri proprietari. Vediamo l’intera cronologia, in base alle informazioni note. L’acquirente originario fu l’italiano R. Ceschina nel 1961. Poi dal 1966 l’auto emigrò in USA, passando diverse volte di proprietà: da Gary Wales (Detroit) a P. Kinsey; poi negli anni ‘70 da T. Clark a Ed Weschler (Nashotah, Wisconsin); al concessionario Joe Marchetti nel 1981 e infine nel 1982 ad Arthur Montgomery. Quest’ultimo la fa restaurare da Francois Sicard, SF Restoration (Ridgefield, Connecticut). Il 23 agosto dell’84 Montgomery iscrive la 250 GT SWB alla settimana motoristica di Pebble Beach: prima, all’International Ferrari Concours, poi il 25/26 a Monterey e in pista a Laguna Seca. Nel 1990 la vettura cambia nuovamente paese e arriva a Nagoya. Hiramatsu l’ha usata più volte in eventi in Giappone, quali il Ferrari Festival ad Aida il 18 novembre 1990; il Concours Forza Ferrari a Suzuka l’8 aprile ’95; i 50 Anni Ferrari il 31 maggio 1997 e il 1° Giro del Giappone per autostoriche dal 15 al 17 maggio 2004. Poi arriviamo ad oggi e alla decisione di fare un make-up completo da Ferrari Classiche, nel 60° della sigla 250; ovvero dei modelli stradali e da corsa che dal 1952 al 1963 hanno montato il celebre V12 di 3000 cc disegnato da Gioachino Colombo. Disegnata da Pininfarina e costruita da Scaglietti, la 250 GT Berlinetta passo corto (Short WheelBase) fu presentata al salone di Parigi del 1959. Lo sviluppo fu affidato a Giotto Bizzarrini, Carlo Chiti e al giovane Mauro Forghieri, che realizzarono più tardi la 250 GTO. Le versioni da corsa furono costruite in alluminio, con motore più potente: celebre quella blu e bianca di Rob Walker per Stirling Moss. Nel 2008 una 250 GT SWB Berlinetta è stata battuta all’asta a Monterey da RM per 4.510.000 dollari. Oggi il valore è ulteriormente salito. Sopra, la vettura all’interno di Ferrari Classiche prima della consegna. Il reparto si occupa direttamente del restauro, inoltre emette il Certificato di autenticità e l’Attestato per vetture di interesse storico, che comprendono i modelli stradali con almeno vent’anni e tutte le auto da competizione.

Il 30 gennaio 2012 Junichiro Hiramatsu ha ritirato a Maranello, la sua 250 GT SWB n. di telaio 2521GT perfettamente restaurata. A lato e sopra, la vettura fotografata a Fiorano.

A lato e sotto, le fasi della cerimonia di consegna: la vettura viene svelata nello show room, poi si avvia all’uscita passando dal celebre ingresso di Via Abetone Inferiore 4, per effettuare la prova sul circuito di Fiorano.

Il reparto Ferrari Classiche è stato istituito nel luglio 2006. Gli uffici e l’officina hanno sede in quella che precedentemente era la fonderia Ferrari e coprono un’area di 950 metri quadrati all’interno dello stabilimento di Maranello.

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