3 minute read
In Molise nasce il museo-giardino dei meli antichi
IN MOLISE NASCE IL MUSEOGIARDINO DEI MELI ANTICHI Nella provincia di Isernia, un modello di successo della Green economy e dell'agricoltura biologica
ACastel del Giudice, in provintempi remoti. Oggi questi “monumenti cia di Isernia, è più facile canaturali”, spesso sopraffatti dalla moda dere in tentazione. Tutta colconsumistica che omologa le scelte di acpa, bonariamente parlando, quisto, sono ignorati nella dieta umana del Museo - Giardino dei meli antichi. e rischiano l’estinzione. Il Giardino dei Saranno circa settanta le varietà di mele meli, realizzato dal Comune di Castel del dell’Alto Sangro di Molise e Abruzzo, Giudice e dalla società “Melise” con la spesso “dimenticate” o con una produconsulenza dell’associazione “Arca Sanzione molto ristretta, ospitate nel giarnita”, ha come obiettivo la conservazione dino dei meli antichi grazie ad Ermandel materiale genetico e la divulgazione e no D’Andrea, uno dei maestri italiani valorizzazione di ogni uso del frutto, per nella componentistica meccanica di alta renderlo al passo con le esigenze di imprecisione. Insieme al sindaco del paepresa e dei moderni stili alimentari». se, Lino Gentile, ha messo in piedi un Tra le varietà da salvaguardare c’è modello replicabile di green economy e la Limoncella, una cultivar presente in agricoltura biologica. alcune aree del Molise, dell’Abruzzo e
«La diversità biologica e genetica della Campania, soprattutto nell’area - spiega D’Andrea del Sannio (provin- costituisce una cia di Benevento). riserva di geni da Saranno circa settanta La mela è piccola, utilizzare nei pro grammi di migliora le varietà di mele dell’Alto cilindrica e si presenta leggermente mento e di adattaSangro di Molise e Abruzzo appuntita, con bucmento colturale ai cambiamenti climaospitate nell'area cia liscia e poco cerosa. In superficie ci tici in atto. L’Alto sono molte lenticelMolise, per l’intele e ha un colore che grità di buona parte del suo territorio, è va dal giallo-verdognolo al giallo-doraprovvisto di un inestimabile patrimonio to. La polpa è bianca con una consistenarboreo, sia spontaneo che coltivato da za solida e croccante. Il terreno dove cresce meglio è quello della collina e della montagna meridionale; ha un sapore zuccherino, leggermente acidulo; può essere consumata fresca, cotta o trasformata in succhi.
Coltivata ad un’altitudine tra i 600 e i 700 metri, la Zitella è un’antica varietà dell’alto Molise e dell’Abruzzo che si può trovare anche in altre regioni dell’Italia centrale, come le aree collinari e montane della Campania. Si conserva fino a sei mesi in un ambiente buio. Contiene poca pectina ed è adatta alla produzione di canditi, nonostante siano necessarie tante per averne un buon numero.
La buccia giallognolo-rossastra ha una “guancia” rosea. È leggermente appiattita e asimmetrica, ma molto profumata e aromatica con una compatta polpa bianca. Il nome, probabilmente, deriva dal fatto che un tempo le nubili ne utilizzassero la polpa come cosmetico e per profumare armadi e cucine. Ancora oggi le famiglie di Agnone (IS) possiedono un albero di mele zitella. La tradizione natalizia vuole che sia posto sulla tavola un cesto per
f a r assaggiare il frutto agli ospiti e dimostrare in tal germente acidulo. Oltre alle varietà aumodo la propria ricchezza. toctone, tra i filari di Castel del Giudice
Rimanda al mondo delle fiabe la Gec’è la Florina, dal colore rosso, resistente lata, nota per la polalla ticchiolatura e pa vitrea, una sua caratteristica. Ottima Il parco, nel comune di Castel ad altre malattie, ma con un altro punto quando viene consudel Giudice, si occuperà della debole: la variabilimata fresca, perché fa apprezzare appiedivulgazione e valorizzazione tà climatica. Dopo esser stata raccolta no il proprio aroma, di ogni uso del frutto si conserva a lungo. ha una buccia verde La Dolorina ha una e una consistenza soforma più allungata lida. Piccola e piatta, la Tinella, rimane e un colore rosso brillante, mentre la Prisull’albero fino a quando sono cadute miera, che matura a settembre, si carattetutte le foglie. La polpa ha un sapore legrizza per il sapore dolce.
Ci sono, inoltre, le Golden Lasa, Golden Delicious, Golden Orange, Gala Sansa, Gala Galaxy, Fuji Kiku, Red Chief e Renette Canada.
Accanto al museo, sono state collocate anche una dozzina di arnie, utilizzate per formare gli aspiranti apicoltori che riceveranno sostegno e consigli per l’accesso al credito, alla logistica e all’assistenza tecnica prima di poter produrre il miele. Un connubio che sarebbe piaciuto a Lucio Battisti, il quale nell’album “Una giornata uggiosa” (1980) cantava: «Io ti vorrei una mela, vera, semplice, spontanea, rilassante». (G. P.).