OPTIMIST 1|2020
25° Befana day XIII International Euromarina Optimist Trophy 50° Meeting Internazionale della Gioventù International Carnival Race Trofeo Optisud
Raduni 2019/2020 Webinar Optimisti creativi La parola agli ex Optimisti
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Sommario N. 1 - 2020 25° BEFANA DAY
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XIII International Euromarina Optimist Trophy
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50° Meeting Internazionale della Gioventù
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Crotone International Carnival Race - Trofeo Optisud
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Raduni 2019/2020 3o Raduno Nazionale GAN Cadetti
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3o Raduno GAN
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4o raduno GAN
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Raduno Interzonale Centro
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Raduno Interzonale Sud
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Raduno Interzonale Nord
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Creatività Optimist in quarantena
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Ideatori della rivista
Webinar, il nuovo modo di dialogare?
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Direttore Responsabile
Questionari ex optimisti
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Intervista con campioni ex optimisti
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Notiziario quadrimestrale edito dall’A.I.C.O. Registrazione al tribunale di Rovereto n. 212, 20 ottobre 1997 Anno 26 - N. 1
Albi d’Oro Optimist
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Hanno collaborato
A.I.C.O ASSOCIAZIONE ITALIANA CLASSE OPTIMIST Via Aldo Moro, 9 - 38062 Arco (TN) Tel. e fax 0464 521022 www.optimist-it.com - informazioni@optimist-it.com
Presidente Onorario Beppe Bruzzone
Segretario Nazionale Norberto Foletti
Luciano Bursic e Gianni Loperfido
Norberto Foletti
Marcello Paesani D. S. Società Vela La Spezia; Stefano Amadei, Delegato AICO IV zona; Club Velico Crotone; Riky Di Paco, LNI Mandello del Lario; CNAM Alassio; Per le foto si ringraziano: Marcello Meringolo; Simone Gesi; Riky di Paco; CV Crotone; tutti coloro che ci hanno inviato le loro creazioni.
Collaboratori Diretti Norberto Foletti, Letizia Tocchini, Marcello Meringolo, Elena Giolai
Stampa Grafica 5 Via Fornaci, 48 - 38062 Arco (TN) Tel. 0464 518037 - Fax 0464 518507
Pubblicità diretta Segreteria A.I.C.O. Tel. e fax 0464 521022 Il notiziario è distribuito a tutti i soci A.I.C.O., ai circoli velici, agli inserzionisti e a chiunque ne faccia richiesta. Si ringraziano tutti i collaboratori che hanno partecipato gratuitamente alla realizzazione del notiziario.
Tutti siete invitati a collaborare alla redazione di questo nostro giornale! Inviateci i vostri articoli, possibilmente con qualche bella foto. Le pubblicità vanno inviate direttamente all’AICO.
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I delegati di zona ZONA I: Alessandro Maffei Viale Pio Settimo 4/7 16138 Genova Quarto dei Mille Cell. 348.8979400 E-mail: alessandro.maffei17@gmail.com
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ZONA III: Massimiliano Roppolo Via Lanusei, 24 09023 Monastir (CA) Cell. 328.0011536 E-mail: max.roppolo@gmail.com ZONA IV: Stefano Amadei Via Gerolamo Belloni, 94 00191 Roma Ab. e fax 06.35454232 Cell. 339.3974370 E-mail: stefanoamadei@tin.it ZONA V: Giuseppe Falanga Via G. Bonito, 25 80127 Napoli Ab. 081.19139618 - Cell. 392.9815249 Fax 081.76437044 E-mail: giufalanga@me.com
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ZONA II: Dario Domeneghetti Via Sarzanello, 60 19038 Sarzana (SV) Ab. e Fax 0187.621835 Cell. 339.2338886 E-mail: dario.dome61@gmail.com
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ZONA VIII: Alessandra Boscaino Via Delfino Pesce 39 - 70126 Bari Cell 349.1381706 E-mail: a.boscaino@icloud.com
FRIULI V.G.
ZONA IX: Elvira Nicolaj Via Venezia, 25 - 65121 Pescara Tel/Fax: 085.2120949 - Cell. 335.5646192 E-mail: elvira.nicolai@inwind.it
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ZONA X: Micaela Seghetti Via P. Cotechini, 106 C - 63822 Porto San Giorgio (FM) Cell. 339.4020147 E-mail: micaela.seghetti@skianet.it miky@skianet.it
MARCHE
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ABRUZZO E MOLISE
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Segretario: cav. Norberto Foletti - Cell. 347-2205514
Buon vento! Certo nessuno di noi si aspettava un 2020 del genere con la sospensione di tutte le attività per un così lungo periodo. Penso alle due stagioni passate, il 2018 e soprattutto il 2019, nelle quali abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere e di come ci stavamo preparando agli appuntamenti 2020 con un grande entusiasmo, convinti che i risultati sarebbero arrivati. Eravamo pronti ad affrontare il dopo Marco; sicuri e fiduciosi nei confronti
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ZONA VI: Filippo Marafioti Via Antiche Masserie, 12 88900 Crotone KR Cell. 320.9711532 E-mail: filippo.marafioti@gmail.com ZONA VII: Gaspare Roberto D’Alberti Via Emanuele Notarbartolo, 26 - PALERMO Cell. 320.1895843 E-mail: dalbertiroberto@gmail.com
ZONA XI: Antonella Bressan Via degli Spreti, 35 - 48100 Ravenna Ab. 0544.213129 Cell. 338.8707674 E-mail: antonellabressan@libero.it
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della nostra squadra, che senz’altro avrebbe potuto dire la sua negli appuntamenti importanti, come aveva già dimostrato nella prima trasferta internazionale a Torrevieja in Spagna. Ma non ci siamo fatti prendere dal panico ... come saprete nel periodo da marzo a giugno la Classe ha portato avanti molte iniziative che molti di voi avranno senz’altro avuto modo di seguire. La prima è stata invitare i nostri optimisti a far emergere la loro fantasia creando un disegno, un modellino, qualsiasi cosa a tema l’Optimist. Tantissime le fotografie che ci hanno inviato da tutta Italia e anche dall’estero. Ne troverete alcune all’interno del giornalino. Altra iniziativa durante la quarantena è stata l’organizzazione degli undici incontri Webinar on line settimanali, nei quali Marcello Meringolo in collaborazione con Meteda, ha affrontato tutte le tematiche optimist dalle tattiche in regata, al regolamento e a molto altro, ospitando ogni volta tecnici, allenatori ed anche molti dei nostri ragazzi e ragazze. In tantissimi hanno seguito i webinar, con punte di 600-800 iscritti partecipanti. Un successone, senz’altro da ripetere in futuro! Interessanti anche le interviste settimanali con gli ex Campioni optimisti del passato, che potete rivedere su Facebook e ne trovate la trascrizione all’interno del giornalino. L’ultima e più recente iniziativa (che troverete in dettaglio sul prossimo numero del giornalino) è stata l’organizzazione delle due Remore Racing, ancora gestite da Metasail, che hanno avuto un gran successo con 280 partecipanti per tappa da tutta Italia e con 32 Circoli velici coinvolti. Per tutto questo vorrei ringraziare Marcello, Nicolas di Metasail e Letizia della segreteria AICO che hanno continuato a lavorare per far si che l’attività non si fermasse del tutto. Un grazie speciale a Kinder Joy of Moving che ci è stata vicina e ci ha sostenuto in tutte queste iniziative. Ma ora guardiamo avanti. Sappiamo che in tutta Italia le scuole vela stanno ripartendo pian piano e finalmente a livello nazionale abbiamo un programma che, se pur ridotto, è comunque importantissimo per la ripresa. Le selezioni zonali sono state di nuovo messe in calendario e daranno la possibilità di selezionarsi per partecipare alle manifestazioni di interesse Federale come il Campionato Italiano in singolo e a squadre, ed alle tre
ZONA XII: Paola Fachin Castello 6/b 30122 Venezia Cell. 347.1154335 E-mail: paola.fachin@gmail.com ZONA XIII: Daniela Caselli - Vicesegretario Via S. Caterina, 76 - 33037 Pasian di Prato (UD) Ab. e fax 0432.691331 - Cell. 340.7955774 E-mail: casellid@libero.it ZONA XIV: Mirko Bedoni Via Tosin, 15 - 37010 Cavaion Veronese (VR) Uff. 045.8230133 - Fax 045.8233686 Cell. 335.5727430 E-mail: mirkobedoni@studiobedoni.it ZONA XV: Daniela Colnaghi Via G. Oberdan, 40 - 23873 Missaglia (LC) Cell. 392.8461819 E-mail: konny7@libero.it
Coppe Presidente, Cadetti e Primavela, dedicate ai più piccoli. Ad oggi stiamo lavorando per poter completare la stagione, valutando insieme a Kinder se poter fare due o tre tappe del Trofeo Optimist Italia Kinder Joy of Moving 2020. Non è facile, i circoli devono essere tranquilli e disposti ad ospitare le tappe garantendo di rispettare le regole imposte sulle manifestazioni sportive. Location adatte, con grandi spazi per evitare assembramenti, format differente e numeri di partecipanti senz’altro non come prima. Inoltre, ci stiamo anche riorganizzando per far ripartire i raduni GAN cadetti e GAN da settembre. Senz’altro vi terremo informati attraverso il sito web e la pagina FB di classe. L’ultima novità è stata la sostituzione del nostro furgone per le trasferte dei team con uno nuovo. La cosa era stata già decisa e programmata a fine 2019 ed è stata possibile grazie ad un contributo a fondo perduto concessoci dalla Provincia Autonoma di Trento di circa € 14.000 e rivolto a tutte le ASD iscritte al Coni. Come vedete la nostra scelta di diventare ASD e di iscriversi al CONI è stata molto importante e ci offre la possibilità di operare in tranquillità. Un grazie a tutti coloro che ci hanno seguito in questi mesi così difficili e arrivederci presto alle prossime regate.
Associazione italiana c l a s s e OPTIMIST Internet: www.optimist-it.com E-mail: informazioni@optimist-it.com
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25° BEFANA DAY La Spezia, 4-5 gennaio 2020 [ MARCELLO PAESANI D.S. SOCIETÀ VELA LA SPEZIA ] La Società Vela della Marina del Canaletto, nata nel 1919, presieduta da Alberto Andreani festeggia con un grande evento velico la venticinquesima edizione del Befana Day. Il Befana Day, con il patrocinio del Comune della Spezia, è una tradizionale regata, dedicata alla classe Optimist, ormai entrata nel panorama velico nazionale, creata e inventata nel 1995 da Tullio Bigliazzi, velista e all’epoca
direttore sportivo della Societå Vela. Quest’anno hanno partecipato 60 giovani velisti, juniores e cadetti nati tra il 2005 e il 2011 provenienti dalla prima e seconda zona FIV che si sono sfidati nelle acque del nostro Golfo. La regata è stata programmata su due giornate, 4 e 5 gennaio, con un programma di sei prove da disputare. Le condizioni meteo marine e una brezza di 4 - 5 nodi proveniente dai quadranti meridionali hanno reso possibile la disputa di una sola
prova nella giornata di venerdì 4 gennaio e di due prove nella seconda giornata. Alle ore 15 del 5 Gennaio il comitato di regata, su barca giuria gentilmente messa a disposizione dalla Sezione Velica della Marina Militare, presieduto da Franco Manganelli coadiuvato da, Silvio Degli Innocenti, Lorenzo Barberi, Matteo Chimenti, Brusciano Antimo, Cupisti Gian Paolo supportati da terra da Attilio Cozzani ha decretato la fine dei giochi chiudendo la manifestazione con tre prove disputate. Nella categoria juniores, prima e secondo al
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Befana Day due atleti del Circolo Velico Spezia, Valentina Chelli seguita da Leonardo Vanelo. Terzo classificato Alessandro Baldi del Circolo Nautico Quercianella. La categoria cadetti gareggiava per il Trofeo Marina del Canaletto supportato da alcuni concessionari della storica marina (Maioli, Plenis Velis, La Palma, La Marina, MotofiloNautica e la Stessa Società Vela). Il trofeo stesso, alla sua quarta edizione, è stato istituito nel 2017 causa l’ormai imminente trasferimento in località Pagliari e il tombamento definitivo dell’ultimo storico accesso al mare della città, perché rimanga memoria di questo luogo storico di mare e marineria spezzina. Si aggiudica il Trofeo Lorenzo Specchia del Circolo Velico Spezia; secondo Carolina Vulcanile del Circolo Vele Vernazzolesi e terzo Gabriele Salvadori del Circolo Nautico Antignano. Vince il Trofeo Tarros per i migliori passaggi alla boa di bolina Leonardo Vanelo. Premiati anche i due atleti più giovani Gabriele Testai (2011) del CN Marina di Carrara e Ester Bertolani (2010) del CV Torre del Lago Puccini. La sera del sabato, tutti gli atleti e tecnici hanno cenato nel salone della Società Vela con pizza e farinata offerta dalla pizzeria La Pia la Centenaria. Come di consuetudine, a terra per tutti i due giorni cioccolata calda e focaccia per tutti, atleti, tecnici e accompagnatori. Al termine della premiazione che, come da tradizione, prevede la consegna non di coppe ma di importanti regali tecnici, si è svolta anche un’estrazione a premi per tutti gli iscritti alla competizione (vele JSail, albero Optimast, ecc…). La deriva del Cantiere Faccenda è stata vinta da Maddalena Barberi del Circolo Velico Forte dei Marmi mentre il telo offerto da OPTILAND è stato vinto da Andrea Cialdini del Circolo Nautico Quercianella. A sorteggio anche un soggiorno messo a disposizione dal consorzio Welcome to La Spezia vinto da Francesco Baldi del CN Quercianella. Premi anche per gli istruttori accreditati vince un VHF Polmar Marta Di Salle del CV Vernazzolesi e un coltello Leatherman a Mattia Bellico del CN Ilva. La Società vela ringrazia per il concreto supporto ricevuto alla riuscita della manifestazione a tutti i soci presenti, ai partecipanti ed ai genitori oltre a tutti coloo che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. L’ appuntamento è per il 2021, con l’edizione numero 26 del Befana Day, sperando che la nuova ricollocazione possa permettere alla Società di continuare ad organizzare attività di questa importanza nell’interesse dell’attività velica giovanile e della visibilità della città stessa”
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XIII International Euromarina Optimist Trophy Torrevieja - Spagna, 23-26 gennaio 2020 NOTICE OF RACE
La stagione 2020 sta per entrare nel vivo, e anche per quest’anno ci siamo presentati a Torrevieja per il Trofeo Euromarina, come ormai dal 2016 in poi. be governed by: Abbiamo portato per questo evento i ragazzi ules” as defined in the World Sailing (WS) Racing Rules of Sailing 2017-2020 (RRS) easurement Instructions (IM) as part ed of theeuropeo Sailing Instructions. del mondiale 2019, senza natuppendix P will apply. ralmente, i ragazzi che hanno cambiato classe. 1.1 “Informing the Protestee” is changed as follows: Add to rule 61.1(a) “ A boat intending to protest shall inform the Race Committee Rispetto allo scorso anno dove abbiamo at the finishing line immediately after finishing, of the boats she intends to fatto protest.” tutto di corsa, ci siamo presi una giornata in nal Flotation Devices piùpreamble di anticipo, poter far le cose con un Rule 40 and the to part 4 areper changed as follows: The first sentence of Rule 40 is deleted and replaced by: “Each competitor shall attimo di device calma. wear a personal flotation (PFD) according to class RULE 4.2 (a), properly secured at all times while afloat except briefly while changing or adjusting clothing La Spagna nei giorni precedenti, Torrevieja or personal equipment.”(NP)(DP). es of a rule marked as (NP) will not stata be grounds for a protest by aviolenza boat. This changes compresa, era colpita dalla della .1(a). tempesta Gloria, registrando dei livelli di onde aches of a rule marked [SP], the Race Committee or Technical Committee may apply ard penalty without a hearing or a discretionary penalty may be applied by the mai visti finora nel mediterraneo. Siamo riusciti tional Jury with a hearing. A list of these breaches and the associated standard es will be posted the Officialsenza Notice Board. However, the Committee or adonarrivare problemi, maRacenon nascondo cal Committee may protest a boat when they consider the standard penalty to be opriate. A boat that il hasmeteo been penalised withmi a standard penalty can neither be che un po’ preoccupava soprattutto ed by another boat for the same incident nor can another boat request redress for ion. This changes RRS 60.1, 63.1 and A5. pensando che l’aeroporto di Alicante dove è stato and chiuso perof due e is a conflictsiamo between atterrati the Sailing Instructions the Notice Race, giorni… the Sailing tions will prevail, this changes rule 63.7. La giornata pre-regata, abbiamo lavorato per e is conflict between languages, English will prevail. due ore abbondanti sulle barche, nuove del XIII Trofeo Euromarina Optimist Torrevieja. cantiere Blue Blue appena spacchettate. I
ational Euromarina Optimist Trophy, will be held from January 23th to 26th January ieja, Alicante (Spain). Organized by Real Club Náutico Torrevieja with the approval deración Española de Vela, Federación de Vela de la Comunidad Valenciana and añola Clase Internacional Optimist.
ragazzi dopo un po’ di rodaggio sono diventati Alla termine della giornata, sono state compleNOTICE OF RACE una bella catena di montaggio facendo anche tate altre 3 prove, chiudendo la classifica delle The XIII International Euromarina Optimist Trophy, will be held from January 23 to 26 January in Torrevieja, by Real Club with the approval faseOrganized di qualifica con 5 Náutico prove Torrevieja totali. Tutti i ragazzi relativamente presto. Siamo2020 anche riuscitiAlicante ad (Spain). of the Real Federación Española de Vela, Federación de Vela de la Comunidad Valenciana and del Team Italia sono entrati in Gold Fleet, con uscire per fare un controlloAsociación ulteriore, breve, Española Clase Internacional Optimist. pieno merito, per giocarsi la fase finale. perché abbiamo dovuto ancora mettere a posto 1. RULES La terza giornata si apre con un vento molto le stesse. Lisa per non rischiare è stata tenuta The event will be governed by: che ha laRules possibilità di fare solo a riposo visto che non era stata1.1bene primaasdidefined ininstabile The “rules” the World Sailing (WS)dato Racing of Sailing 2017-2020 (RRS) 1.2 The Measurement Instructions (IM) as part of the Sailing Instructions. una prova, vinta da Niccolò Pulito, autore di venire alla regata. 1.3 RRS Appendix P will apply. partenza in ascontrostarter, praticamente La prima giornata di regata, è stata la tipica da theuna 1.4 Rule 61.1 “Informing Protestee” is changed follows: 1.4.1. Add to rule 61.1(a) “ A boat intending topo’ protest shall inform the Race Committee perfetta. Bene un tutta la squadra, ponendo “la quiete dopo la tempesta”, e infatti il vento è at the finishing line immediately after finishing, of the boats she intends to protest.” le basi per un’ultima giornata interessante. stato estremamente leggero e instabile. Regate La quarta giornata, ancora tre prove, con vento al limite, forse anche sotto il 1.5 limitePersonal per molti Flotation Devices 1.5.1 Rule 40 and the preamble to part 4 are changed as follows: decisamente difficile da interpretare, ma aishall tratti, ma così è stato per tutti, quindi The avanti. first sentence of Rule 40 is deleted and replaced by: “Each competitor wear a personal flotation device (PFD) according to class RULE 4.2 (a), properly nostri ragazzi è andato il merito di aver tenuto La giornata risalta le caratteristiche di Pulito e secured at all times while afloat except briefly while changing or adjusting clothing or personal equipment.”(NP)(DP). fino alla fine la concentrazione e portato a Vucetti con poco vento, mettendosi in grande Breaches ofriena rule marked as (NP) not be grounds a protest by a boat. This changes casa unwillrisultato di for squadra decisamente evidenza. Più alterni gli altri ma 1.6 comunque RRS 60.1(a). soddisfacente. trati tutti con almeno una prova tra i primissimi. 1.7 For breaches of a rule marked [SP], the Race Committee or Technical Committee may apply Alessandro Cortese,penalty con may il quarto La seconda giornata, i tempi sono lunghi, astati standard penalty without a hearing or a discretionary be applied posto by the Jury with a hearing. A list of these breaches and the associated standard nell’ultima prova e la contemporanea brutta per i tanti ripetitori (ormai sono International sempre più penalties will be posted on the Official Notice Board. However, the Race Committee or Committee may protestdel a boat when irlandese they considerRocco the standard penalty to be regata bravo Wright e dello convinto che in manifestazioni Technical con questi inappropriate. A boat that has been penalised with a standard penalty can neither be spagnolo Ayarza al mondiale 2019), numeri si debba partire solo la bandiera protested nera, by another boat for the same incident(bronzo nor can another boat request redresssi for this action. This changes RRS 60.1, 63.1 and A5. aggiudica la regata in assoluto, mentre Lisa Vucome poi giustamente il CDR ha fatto alla fine). th
th
1.8 If there is a conflict between the Sailing Instructions and the Notice of Race, the Sailing instructions will prevail, this changes rule 63.7. 1.9 If there is conflict between languages, English will prevail. Notice of Race
XIII Trofeo Euromarina Optimist Torrevieja.
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cetti ottiene il terzo assoluto e una bella vittoria tra le ragazze dove hanno ben figurato anche Federica Contardi terza e Ginevra Caracciolo quinta. In generale molto bene Niccolò Pulito sesto, per tutta la regata in zona podio ha pagato qualche errore di troppo nelle prove 8 e 9. In crescita rispetto all’inizio anche Michele Adorni, che ha affrontato con personalità questo impegno. Bene Alex Demurtas che ha pagato caro il doppio giallo della prima giornata, ma è riuscito a vincere una prova ed essere tra i primissimi quasi sempre. Stesso giudizio per
Tommaso De Fontes che ha pagato qualche partenza non buona e forse un po’ di tensione nel momento chiave. Per lui, resta una seconda giornata da grande protagonista e la certezza che farà tesoro degli errori fatti. Torniamo a casa contenti e consapevoli di aver fatto tutti il massimo. Ci sarà molto da lavorare, ma questo lo sapevamo già. Sono contento di aver visto tanta voglia di fare e nessuno che si è mai tirato indietro nei momenti in cui bisognava tirar fuori gli attributi. Un ringraziamento al Real Club Náutico di
Torrevieja e a Riccardo De Felice di North Sails per il supporto dato al team durante l’evento. Marcello Team: Alessandro Cortese CV Crotone Lisa Vucetti SV Barcola Grignano Niccolò Pulito - Tognazzi Marine Village Federica Contardi - Tognazzi Marine Village Michele Adorni - CC Roggero di Lauria Ginevra Caracciolo - LNI Napoli Alex Demurtas - FV Riva Tommaso De Fontes - CN Nic CAtania
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50° Meeting Internazionale della Gioventù
Circolo Nautico “Al Mare” - Alassio, 22-23 febbraio 2020
Sono stati i gardenesi Alex Demurtas e Mattia Benamati ad aggiudicarsi la vittoria nel Meeting Internazionale Giovanile di Alassio. I due ragazzi, che avevano già chiuso in testa alla classifica dopo la prima giornata di regate, sono stati premiati da Eolo che non si è manifestato e così il nulla di fatto di ieri ha congelato le posizioni. Poche ore dopo è arrivato anche l’annuncio del Governatore Toti che, sospendendo tutte le manifestazioni sportive in Liguria, ha di fatto portato all’ annullamento delle due giornate successive del nuovo format velico “Coach Regatta”, che avrebbe rappresentato l’esordio assoluto per l’Italia per questa nuova formula di competizione per gli Optimist. La flotta, composta da oltre 200 imbarcazioni, ha comunque richiamato per due giorni un gran numero di turisti, curiosi ed appassionati che dalla costa hanno seguito ed ammirato lo spettacolo dei velisti in gara nelle acque della Baia del Sole. Grande la soddisfazione per gli organizzatori e gli amministratori: “Le regate Optimist organizzate dal Cnam - ci ha spiegato Roberta Zucchinetti ex campionessa della vela ed oggi delegata allo Sport del Comune di Alassio- anche quest’anno si sono rivelate come sempre uno spettacolo. Peccato per l’annullamento delle Coach Regate che avrebbero aggiunto ulteriore spessore ad una manifestazione che, di anno in anno, rappresenta sempre più la grande apertura internazionale per gli Optimist”.
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Crotone International Carnival Race - Trofeo Optisud
Crotone, 22-25 febbraio 2020
La quinta edizione della BPER Banca Crotone International Carnival Race è stata una delle ultime regate disputate nel mondo prima del lockdown che ha ‘chiuso’ mare e laghi. Pochi giorni prima che il pianeta si fermasse per l’emergenza sanitaria, lo Ionio ha ospitato il suo magnifico evento giovanile, disputato sotto il sole e, nell’ultimo giorno, anche con i canonici 30 nodi di vento. Condizioni che hanno fatto dire ai partecipanti che Crotone è un autentico Luna Park buono per tutti:
Finale da urlo nel luna park della vela di Crotone gli atleti più esperti si esaltano con queste condizioni e quelli più giovani o ‘leggeri’ imparano a gestire il ‘ventone’ in tutta sicurezza. La BPER Banca Crotone International Carnival Race e dell’Optisud nella categoria Juniores maschile se l’è aggiudicata Alessio Cindolo
(Yacht Club Italiano di Genova) davanti ad Alessandro Cortese (Club Velico Crotone) e Zeno Marchesini (Fraglia Vela Malcesine). Tra le ragazze medaglia d’oro per Ginevra Caracciolo (Lega Navale Italiana Napoli) davanti a Silvia Adorni (CIrcolo Canottieri Roggero di Lauria di Palermo) e Carlotta Cangiano (Real Yacht Club Canottieri Savoia). Nella categoria Cadetti maschile, vittoria per Niccolò Sparagna (Lega Navale di Formia), davanti a Damiano Livoti (Nic Catania) e al
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croato Toma Smircic (Spalato Sailing Club). Successo fra le ragazze per Martina Volpicella (CIrcolo Vela Bari) seguita da Giorgia Saragoni (Società Velica di Cervia) e Siria Spatolisano (Club Velico Crotone). Miglior team Juniores è stato poi designato il Nic Catania, miglior team Cadetti il circolo Savoia di Napoli. Ad Alessandro Cortese (fra gli Juniores) e Timmy Vassallo (fra i Cadetti), infine, il nuovissimo Trofeo Eurocarnival che unisce la Carnival di Crotone e l’Euromed di Malta in una sola classifica e gratifica i vincitori con un meraviglioso premio realizzato dal maestro orafo Romeo. Già note le date della BPER Banca Crotone International Carnival Race 2021 che sarà disputata dal 10 al 13 febbraio e riserverà altre novità ancora rispetto a un’edizione, questa, giudicata da tutti come la migliore di sempre sotto il profilo tecnico, dell’ospitalità e per i contenuti sociali e culturali, a cominciare dalla parata partecipata venerdì sorso da migliaia di persone. Non a caso il presidente della FIV Francesco Ettorre si è trattenuto a Crotone per ben tre giorni insieme al presidente del CONI regionale Maurizio Condipodero. Siamo estremamente soddisfatti – ha di-
chiarato il presidente del comitato organizzatore dell’evento Luigi Borrelli -. Ma siamo anche proiettati a fare ancora meglio, aggiungendo, costruendo altro, rifinendo tutto. Ora festeggiamo la felice conclusione di questa manifestazione ma nei prossimi giorni saremo già di nuovo al lavoro’. I commenti: Crotone? E’ il paradiso della vela. La città? Veramente bella e ospitale. Il circolo? Impeccabile Una critica? Qui si dovrebbero fare più regate. Emanuela Sossi (Atleta olimpionica nella classe 470; mamma di Zeno Marchesini) – Fraglia Vela Malcesine Il paradiso della vela. Organizzazione impeccabile. Anche quando non c’è vento – cosa difficile – ci si diverte. Peccato non aver potuto regatare il primo giorno per l’assenza delle condizioni di sicurezza. Una critica? Bisognerebbe organizzare più regate. L’onda particolare di Crotone permette di parlare di “Città della vela”. Enrico Passoni (atleta olimpionico nella classe FINN) – Lega Navale Italiana di Anzio. Sono ormai quattro anni che porto i miei figli, che sono all’ultimo anno della loro carriera
Optimist, alla Bper Banca Crotone International Carnival Race. A mio parere, è una delle più belle regate di questi anni. In questi giorni non siamo stati troppo fortunati con il vento, alcuni giorni troppo, altri troppo poco. Mentre negli altri anni ci sono state sempre condizioni estremamente favorevoli. Alti i livelli di professionalità dello staff. E poi oltre la regata c’è la città. A Crotone mi sono sempre rilassato tanto, ho mangiato molto bene. Il posto è veramente bello. Non posso che dire bene. Pietro Micillo (istruttore) – Yacht Club Italiano Sono molto contento di essere qui. Le condizioni meteo variabili sono eccezionali. È il primo anno che vengo a Crotone per la Bper Banca Crotone International Carnival Race e sicuramente ci ritornerò, per le condizioni ideali per regatare ma anche per la bellezza della città, per l’accoglienza e la disponibilità dello staff del circolo organizzatore e in generale dei cittadini che da subito ci hanno fatto sentire coccolati. Sotto il profilo tecnico giuria e comitato di regata sono stati molto professionali. Katharina Steinmuller (istruttore) – Potsdamer Yacht Club (Germania). Sicurezza e coordinamento in mare molto
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efficienti. Bellissima la città e la sua costa. Abbiamo fatto molte attività in spiaggia. A Crotone ci siamo divertiti e abbiamo mangiato veramente bene. Mikela Fenech Pace (mamma di Eric) – Malta Young Sailors Club Ancora una volta una bellissima esperienza. Accoglienza calorosa da parte degli amici crotonesi. Condizioni meteo quest’anno meno favorevoli, ma ci siamo divertiti lo stesso. Abbiamo goduto del sole e non vediamo l’ora di tornare il prossimo anno. Ioannis Petranos (papà di Adamantios) – NAOMA (Grecia) Ottime le condizioni meteo a Crotone. Lo staff ci ha dato il massimo supporto sia nell’organizzare la nostra permanenza a Crotone sia durante la regata. Mi è piaciuta molto l’idea di portare i ragazzi delle scuole a prestare assistenza ai regatanti e a contribuire al migliore svolgimento di questa manifestazione. Aiutano e imparano. Ben organizzata e funzionale anche l’accommodation fornita gratuitamente ai primi iscritti alla regata. Molto divertente e coinvolgente la sfilata in maschera di carnevale. Pietro Colazzo (atleta) – Circolo Nautico Lampara Regata difficile ed impegnativa per le condizioni meteo. Un buon banco di prova per gli
atleti. Ottimi i servizi forniti dalle strutture ricettive. La difficoltà di arrivare a Crotone in auto è compensata dal supporto e dall’efficienza organizzativa dello staff del Club Velico Crotone. Mattia Pressich (istruttore) – Reale Yacht Club Canottieri Savoia Vengo in questo Club ormai da tanti anni. Non voglio far perdere l’occasione ai miei ragazzi di partecipare alla Bper Banca Crotone International Carnival Race. Il vento e la particolare onda di Crotone permettono di testare le capacità degli atleti ad ogni livello. Emilio Civita (istruttore) – Lega Navale Italiana Formia Crotone è una città bella e molto ospitale. Ottima l’idea del CVC di garantire l’alloggio gratuito ai primi iscritti alla regata. Il residence a Capocolonna che ci ha ospitati è molto funzionale e si inserisce in un panorama naturalistico davvero spettacolare. Peccato per l’ultimo giorno di regata dalle condizioni meteo instabili. Mario Aquilina (papà di Shaun) – Birzerbbuga Sailing Club (Malta) Le condizioni meteo non sono state delle migliori, in particolare nell’ultimo giorno. Il comitato di regata ha fatto quello che poteva per far regatare gli atleti tutelando al tempo stesso la loro sicurezza. Ernesto Marti-
nez (istruttore) – Circolo della Vela Sicilia Location, vento, accoglienza al top. L’impressione che si ha arrivando a Crotone e in aria di regata è quella di una città ordinata e organizzata. Sono anni che vengo a Crotone e ci torno sempre molto volentieri. Zeljko Vojvodic (istruttore) – J.K. “GALEB” (Croazia)
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È la prima volta che vengo a Crotone e ne sono rimasto piacevolmente stupito. È una costa molto bella che, unita al vento, sempre favorevole, rende davvero piacevole regatare. Sono rimasto colpito da tutta l’assistenza a terra e a mare prestata agli atleti dai volontari. Il prossimo anno tornerò sicuramente con più ragazzi e proporrò un gemellaggio con il nostro Club. Janos Palko (istruttore) – Sailing Club Split (Croazia) Bellissima Crotone. Sono sempre felice di tornarci. La Bper Banca Crotone International Carnival Race è diventata una tappa imperdibile per i miei atleti che possono cimentarsi con un vento e un’onda difficile da trovare altrove. E poi a Crotone si mangia sempre bene, trovi gente estremamente ospitale e un mare invidiabile. Denis Finderle (istruttore) – Diporto Velico Veneziano Vengo ogni anno a Crotone. Un’organizzazione come quella del Club Velico Crotone non si trova da nessuna parte. La gestione delle dinamiche di regata a terra ed a mare si migliora di anno in anno. Walter Kolic (istruttore) – JK Horizont-Porec (Croazia) Sono venuto a Crotone con cinque atleti. Il Comitato di regata ha fatto tutto il possibile per farci fare il maggior numero di prove. Vengo
sempre volentieri a Crotone, per il vento, per la location e per le persone. Sono massime la disponibilità e l’efficienza dello staff del Club Velico Crotone. Davide Comitangelo (istruttore) – Lega Navale Italiana Napoli Organizzazione a terra perfetta. Mai vista tanta assistenza al rientro dei regatanti e tanta attenzione alle loro esigenze. Salvatore Ercolano (istruttore) – Mascalzone latino Organizzazione da 10 e lode. Peccato per le condizioni del tempo che non hanno consentito di regatare come di solito a Crotone. Difficili le scelte del comitato per garantire la sicurezza. Particolarmente critico da questo punto di vista l’ultimo giorno. Guido Sirolli (Presidente del Comitato di regata) – Roma Felice di continuare a far parte del team Club Velico Crotone. Quando vengo a Crotone mi diverto, per il vento favorevole sicuramente, ma anche per la città e per l’entusiasmo che contraddistingue le persone di questo circolo. Stefano Amadei (membro del Comitato di regata) – Roma Sono state giornate difficili da gestire per il comitato tecnico. Le condizioni meteo sono state imprevedibili. Ma le decisioni prese sono state quelle corrette. È sempre bello venire a Crotone, sia per l’assistenza
e il calore del sul suo team che per la bellezza della sua costa. Gianluca Fantini (membro del comitato di regata) – Roma Eccelsa l’organizzazione del Club Velico Crotone. Non paragonabile a nessun’altra in Europa. Tutto impeccabile. L’assistenza alla giuria di regata è stata davvero calorosa. Lo contraddistinguono lo spirito di squadra e l’entusiasmo. Angelo Trusiani (membro del Comitato di regata) – Roma Eccezionale. Al top organizzazione ed accoglienza. La location si presta moltissimo a regatare. È uno dei luoghi più adatti per forgiare giovani velisti. Mi ha colpito tanto l’affiatamento del team. Alfonso Valenti (consigliere VI Zona FIV): Anche quest’anno la regata ha dimostrato le eccellenti doti del campo di regata di Crotone che ha permesso a tutti gli atleti di esprimere le loro peculiarità. Abbiamo avuto un vento da nord con onda formata, poi abbiamo avuto poco vento e infine abbiamo avuto vento da sud che ha invece appiattito il mare. In condizioni così differenti ciascun atleta ha potuto esprimersi al meglio. E il vincitore è stato di sicuro l’atleta più completo. Questo ci permette di dire ancora una volta di aver espresso i massimi livelli della vela giovanile a Crotone.
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Genova Toscolano - Campione Coppa Aico - Marina di Ragusa Follonica Porto San Giorgio
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Responsabilità Sociale
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Raduni 2019/2020
3 Raduno Nazionale GAN Cadetti o
Scarlino, 28/11 - 1/12/2019
[ MARCELLO MERINGOLO ] Anche il terzo e ultimo appuntamento con il GAN Cadetti è giunto al termine, dopo aver portato in fondo tutto il programma previsto. Per questo appuntamento, il tema era il vento oscillante e la tattica di regata applicata alle condizioni meteo. Un tema importante, svolto in una location e un campo di regata certamente adatti a sviluppare quanto volevamo. La prima giornata si è aperta con una veloce attivazione motoria, prima della colazione, per cercare di sensibilizzare sempre più, anche i giovanissimi, a lavorare anche a secco oltre che in barca. Il meteo era incerto ed abbia-
mo deciso di accelerare l’uscita in acqua il più possibile. Per dividere i gruppi, abbiamo fatto una regata di flotta e al termine iniziato la parte divisi. Dopo una breve pausa in acqua, abbiamo iniziato ancora una volta il lavoro tutti insieme. Sin dal mattino, lo scirocco e il ponente si sono ostacolati a vicenda, fino a che, il maestrale ha spezzato questa situazione entrando molto teso (qualche punta fino a 20 nodi). Nonostante fosse molto teso, le oscillazioni sono state notevoli, soprattutto grazie ad una rotazione a sinistra decisa con aumento del moto ondoso. Nelle regate effettuate, molti gli errori dei ragazzi, poi ampiamente dibattuti in
aula nel debriefing, dove sono state discusse diverse proteste. La seconda giornata, abbiamo atteso più tempo a terra, uscendo quando il vento ha iniziato a segnare. Alla fine, ancora un vento di maestrale è entrato, non molto forte, ma più che sufficiente per poter impostare il lavoro che volevamo fare. Le regate sono state molto interessanti, e rispetto al giorno precedente, abbiamo visto alcuni ragazzi più a loro agio con le oscillazioni del vento. Al rientro, ancora tanti video e una lunga discussione sulla giornata. La giornata di domenica, come previsto, un bel vento da E/SE è stato gradito protagonista.
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Dopo una prima ora di lavoro, puramente tecnico dove abbiamo lavorato con grande intensità, siamo passati al lavoro tutti insieme con tre prove disputate. Nelle tre prove, tre vittorie di Erik Scheidt, che ha avuto in Alessandro Ricci e Tomaso Picotti gli avversari più agguerriti. Meno costanti, ma comunque competitivi sono stati Giovanni Bedoni, Tommaso Geiger, Mattia Di Martino e Francesco Tesser. Al rientro dopo aver messo a posto tutta l’attrezzatura, un bel debriefing con la visione di una bolina praticamente completa. Al termine, un intervento di ogni allenatore presente e alcune mie considerazioni finali sul raduno e sul progetto GAN Cadetti, visto che era l’ultimo appuntamento. Conclusioni: - Non abbiamo avuto condizioni meteo facili e regatare era certamente difficile, ma era proprio questo che cercavo. Nei tre giorni, si sono visti diversi passi in avanti, soprattutto
tra i migliori. - Rispetto al primo appuntamento, ho potuto notare qualche passo in avanti anche a livello tecnico. - Era il primo GAN Cadetti senza gli undicenni, e adesso possiamo tirare una riga e fare un piccolo bilancio. Nel complesso, direi che l’esperimento è stato positivo, valutata l’età e l’esperienza dei ragazzi. Il percorso da fare è naturalmente molto ma ci sono buoni segnali. Nel complesso siamo molto contenti anche dei giovanissimi del 2010 che avranno una stagione ancora da Cadetti per crescere. - Chiaramente i raduni sono stati fatti in “bassa” stagione e quindi alcuni avevano meno ore di barca rispetto al periodo centrale dell’anno. L’impegno non è mai mancato e devo dire che ho visto molta partecipazione anche al lavoro fatto in aula. - Siamo riusciti nei tre allenamenti a completare il programma che ci eravamo proposti.
Molto positiva la presenza di diversi allenatori durante questi raduni che hanno potuto lavorare con il nostro staff tecnico. Ringraziamenti: - Al Club Nautico Scarlino per la consueta ospitalità e perfetta organizzazione. - A Maurizio Scrazzolo che era allenatore ufficiale invitato dalla classe con me, e agli allenatori di circolo intervenuti (Stefano Cigui, Edoardo Cingolani, Dario Marotta e Paolo Mariotti) - Alla Classe che ha messo 7 barche a disposizione dei ragazzi, oltre al carrello stradale e al furgone. - Al Cantiere Nautivela, Armare e North Sails per il sostegno al progetto GAN e GAN Cadetti. - a tutti i ragazzi che hanno preso parte al progetto GAN Cadetti e a tutti i genitori e allenatori che hanno favorito lo spostamento dei ragazzi e delle loro attrezzature.
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3 Raduno GAN o
[ MARCELLO MERINGOLO ] Si è chiusa la stagione 2019 con il rituale allenamento di fine anno a Scarlino, giro di boa del percorso del Gruppo Nazionale. Il meteo è stato benevolo e abbiamo potuto completare tutto il programma previsto. Partenze e lavoro sul vento oscillante, questi sono stati i temi che per i tre giorni hanno impegnato i ragazzi intervenuti. La prima giornata si è aperta subito con una parte atletica gestita da Andrea Madaffari, una vera e propria attivazione. Passati al circolo abbiamo armato velocemente e sfruttato al massimo la giornata con ben due ore di lavoro su tecnica e controllo dell’imbarcazione in partenza. Lavoro ripetuto poi tutto insieme prima delle regate finali di giornata. Al rientro prima un debriefing di Beppe Lallai che come
Scarlino, 27-30 dicembre 2019
nelle ultime stagioni, in questo raduno ha dato il suo contributo per parlare della regola 42, ancora una parte di Andrea Madaffari per defaticamento, dopo veramente un bel carico della giornata e poi le considerazioni finali mie e di Michele. La seconda giornata, dopo la parte atletica, si è trasferita in aula, posticipando di un’ora l’uscita per aspettare che la temperatura molto bassa, salisse un po’. In aula, una bella lezione di Michele con dei casi di regolamento, molto partecipata dai ragazzi. In acqua il vento ci ha consentito di fare una buona parte a gruppi e un paio di boline molto difficili da interpretare. Al rientro, dopo una pausa di un’ora per cambiarsi, una bella parte di lavoro atletico con dei circuiti molto intensi che hanno impegnato i ragazzi. Per chiudere la giornata, qualche video e una lezione a 360 gradi sul lavoro
fatto nei due giorni. La terza giornata, ancora un bel riscaldamento, e ci voleva proprio vista la bassa temperatura. La prima parte del lavoro è stata ancora dedicata ai gruppi per poi passare alle regate finali, abbastanza impegnative per le oscillazioni del vento e per un rinforzo sostenuto ad un certo punto dell’allenamento. Chiudiamo rientrando e facendo il punto della situazione in aula, dando appuntamento al nuovo anno e al raduno GAN di Bari, che sarà dedicato al team Race, prevalentemente, come fatto nella passata stagione. Conclusioni: - Gli esercizi proposti sulle partenze sono stati pian piano assimilati e credo tutti siano tornati a casa con qualche certezza in più su come gestire determinate situazioni.
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- Dal punto di vista atletico, c’è sempre più la consapevolezza che sia importante e i ragazzi stessi hanno mostrato impegno e anche che c’è stato del lavoro in questi mesi. - a livello regolamento, c’è sempre molto da lavorare ed aver avuto sua Michele, che Beppe Lallai ha dato una grossa mano sia in aula che in acqua. - per quanto riguarda le regolazioni, ci vuole più attenzione e più continuità per mantenere le vele al massimo delle proprie prestazioni. Ringraziamenti: - Al Club Náutico Scarlino che ancora una volta ha ospitato uno dei nostri raduni, con una logistica ormai collaudata è sempre gradita da tutti noi. - a Michele Ricci e Andrea Madaffari, punti di forza di questo progetto
- a Beppe Lallai che come negli anni passati ci ha dedicato una giornata come al solito con grande competenza - a Francesco Paesani e Paolo Mariotti che sono rimasti con noi per tutto il raduno. Sono intervenuti anche due istruttori della zona ospitante per vedere all’opera i nostri ragazzi, nonostante non siano stati riconosciuti loro crediti formativi … Non sempre abbiamo la possibilità di accontentare le richieste che ci arrivano ma se possiamo lo facciamo volentieri - al cantiere Nautivela per il supporto dato con ben 6 barche messe a disposizione del progetto GAN. Anche la classe ha messo a disposizione 2 barche, un cartello stradale e il furgone. Ogni tanto credo sia doveroso sottolineare i mezzi che mettiamo a disposizione dei ragazzi. - ai ragazzi intervenuti
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4 raduno GAN o
[ MARCELLO MERINGOLO ] Ancora una volta a Bari, dopo il successo delle scorse stagioni, e l’apprezzamento dato dai ragazzi in questi anni, siamo tornati nella città pugliese per il quarto appuntamento del programma di lavoro. La prima giornata, dopo la parte atletica ormai immancabile, non poteva andare meglio, visto che non sono mancati vento e onda. Abbiamo deciso di fare due step di lavoro, uno puramente tecnico sulla conduzione con vento e onda fuori dal porto, prima di iniziare la parte team Race nelle acque interne. La prima parte ha esaltato le qualità tecniche dei migliori che hanno tirato bene fin da subito, mentre i più giovani hanno avuto qualche difficoltà iniziale, ma poi tutti alla fine hanno certamente migliorato le proprie prestazioni. Tornati in porto, dopo la pausa pranzo, ab-
Bari, 6-9 febbraio 2020
biamo iniziato la parte di team Race con Alex Demurtas e il suo team, protagonisti di giornata (con lui, Alessio Cindolo, Silvia Adorni e Luca Bisogni). Al rientro dopo una parte di allungamenti muscolari siamo passati al debriefing, un misto tra considerazioni di carattere tecnico sulla conduzione, per poi passare ai casi avvenuti in acqua nelle regate a squadre con alcuni video. Non posso nascondere di aver dato una “strigliata” a tutti perché ci aspettavamo molto di più nel complesso. La sera poche le energie rimaste e via tutti a dormire. La seconda giornata si apriva con la consueta parte atletica, seguita da un’uscita rapida in acqua. Le condizioni di vento medio/leggere erano particolarmente adatte a fare regate a squadre e siamo andati avanti praticamente tutta la giornata vedendo crescere tutte le squadre match dopo match. Tutti molto più
attenti, e un cambio nel team di Alex, visto che Luca Bisogni influenzato ha lasciato il raduno ed è stato sostituito da Ludovica Montinari del circolo ospitante. Al rientro, il piazzale del circolo è diventata una palestra a cielo aperto e per un’ora abbondante sotto l’attenta guida di Andrea, i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro prima della parte in aula molto ampia. È stata sottolineata una crescita complessiva di tutti, anche dei meno esperti. La terza giornata si è aperta con una bella corsa da trenta minuti, e alcuni esercizi. Appena lasciato l’Hotel, subito in acqua per chiudere gli ultimi match e fare le finali che ha visto prevalere il Team 1 di Alex, Alessio Cindolo, Silvia Adorni e Ludovica Montinari che ha battuto due a zero il Team 6 di Tommaso De Fontes, Lorenzo Ghirotti, Giulia Bartolozzi ed Erik Montemarano. Nella finale 3/4, ha prevalso il team 4 (Cortese,
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Pulito, Livoti e Geiger) contro il Team 2 (Contardi, Vucetti, Gatto e Coslovich). Nella finale 5/6, pari tra i team 5 (Marchesini, Michele Adorni, Cirinei, Goffredo) e Team 3 (Bellomi, Bonifacio, Troiano e Muciaccia). Poco contano i risultati, molto conta che i match sono stati tutti molto combattuti e tutti i team sono cresciuti molto. Un bel vedere alla fine, niente da paragonare ad una prima giornata grigia in generale, ma forse il carico di lavoro fatto fuori dal porto con vento forte e onda aveva lasciato il segno in qualcuno. Lasciamo Bari, contenti e soddisfatti, dandoci appuntamento a Riva del Garda dal 5 al 8 Marzo per il gran finale di questo percorso GAN. Considerazioni Finali: Dopo una prima giornata molto fisica, le altre due giornate abbiamo avuto condizioni più leggere e molto allenanti per il team Race. La prima giornata è stata molto formativa anche
nell’uscita fuori dal porto con un’onda e vento decisamente impegnativi. Sono venute fuori alcune individualità importanti in chiave futura e dopo l’ottima prestazione di Torrevieja, su alcuni aspetti siamo ad un buon punto. Alcuni ragazzi si sono rivelati più battaglieri rispetto al raduno di Carrara dove avevamo fatto un lavoro per certi versi analogo. A livello atletico, la risposta è sempre migliore e c’è la consapevolezza finalmente che è un punto assolutamente su cui costruire la stagione, che sarà certamente impegnativa. Il lavoro in aula è stato molto utile e proficuo. Molte le domande, a volte, per niente scontate. I ringraziamenti vanno al Circolo Vela Bari per la consueta ospitalità e il grande supporto tecnico logistico. A questo ringraziamento aggiungo anche il Comitato VIII Zona che ci ha fatto visita con il Presidente La Tegola e il Segretario Cucciolla, mettendo a disposizione anche un gommone. A Michele Ricci e Andrea
Madaffari ormai protagonisti fissi di questo progetto. Al grande Beppe Palumbo (CV Bari) che ha curato nei minimi particolari la logistica sia a terra che in acqua. Agli Allenatori dei club intervenuti Paolo Mariotti (LNI Ostia), Marco Baruzzi (SC Garda Salo’), Francesco Paesani (YC Riviera del Conero), Enrico Stefanelli (CN Nic Catania) e Marco Lentini (CV Crotone). Un grazie anche a Obiettivo Mare di Vito Mascoli per i gadget consegnati alle squadre, ad Armare per le scotte appena consegnate ai ragazzi, a Nautivela che supporta il progetto GAN con ben 6 imbarcazioni a disposizione. Inoltre a Canottieri Garda Salò e all’allenatore Baruzzi per aver portato le barche della classe fino a Bari, con il carrello AICO. La classe stessa ha messo a disposizione altre che barche, tre rig completi e due set timone e deriva oltre quelli forniti da Nautivela.
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Raduno Interzonale Centro
Scarlino, 5-8 dicembre 2019
[ MARCELLO MERINGOLO ] Anche il raduno interzonale per il centro Italia è stato svolto e con questo il primo giro è completato. Per questo raduno l’obiettivo era lavorare sulla conduzione e valutare il meteo su tattica e partenze. La prima giornata, dopo la parte atletica, abbiamo atteso che un temporale si allontanasse dal golfo, prima di uscire in acqua. Con le giornate così corte, uscendo al volo, siamo riusciti a portare a casa due regate, poi commentate in aula. Al mattino, in attesa del miglioramento del meteo, abbiamo fatto una lunga lezione sul regolamento. La seconda giornata, il meteo è stato decisamente più clemente. Siamo riusciti ad uscire in acqua verso le 10, sfruttando al massimo le ore di luce, facendo sia il lavoro a gruppi che
quello tutti insieme. Una giornata interessante con vento medio leggero e decisamente da decifrare durante le regate fatte. Anche in questa mattinata, i ragazzi hanno lavorato a livello atletico, aumentando i minutaggi di corsa. Al rientro, ampio debriefing con filmati e molti temi trattati, soprattutto dal punto di vista tattico. L’ultima giornata, un buon vento da terra ci ha consentito di fare una buona parte di riscaldamento e alcune regate per chiudere la parte in acqua del raduno. A terra, un breve ma interessante debriefing per tirare le somme di questo raduno e cercare di eliminare alcuni dubbi dei ragazzi. Alcune considerazioni di fine raduno: come rilevato anche per altri raduni, sarà massimo l’impegno da parte dello staff tecnico per il rispetto dell’ambiente che ci circonda. Per que-
sto, è fondamentale essere più responsabili di buttare via la plastica negli appositi cassonetti ed essere di conseguenza più responsabili dei packet lunch. Il gruppo si è rivelato molto interessato agli argomenti proposti, e c’è stata una buona partecipazione ai debriefing soprattutto quelli sul regolamento, animati con dei casi particolari. A livello atletico la strada da fare è molta. Ad ogni raduno sarà sempre presente il lavoro a livello atletico. Abbiamo notato diverse potenzialità in alcuni ragazzi, ma è necessario lavorare con costanza in vista della prossima stagione. Si ringrazia il Club Nautico Scarlino che ha supportato a livello logistico questo incontro; Michele Ricci che ha dato il suo valido apporto sia a livello di regolamento che a livello tecnico e tutti i ragazzi/e che hanno partecipato.
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Raduno Interzonale Sud
Crotone, 19-21 febbraio 2020
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Raduno Interzonale Nord
Mandello del Lario, 6-9 febbraio 2020
Tre giorni di vela vento e divertimento durante il raduno interzonale nord ospitato dalla Lega Navale Italiana Sez. Mandello del Lario. Venti i giovani velisti convocati dall’associazione di classe che in un freddo febbraio hanno riempito il lago di Como coordinati dai tecnici Riky Di Paco e Pietro Micillo. Grazie alle condizioni favorevoli le giornate sono state sfruttate a pieno e tutto il programma, sia teorico che pratico, è stato portato a termine. A meno di un mese dai primi appuntamenti sui campi di regata il raduno ha avuto proprio quest’ultima come oggetto principale. Molto interessanti gli spunti di tattica e strategia emersi durante le lezioni teoriche grazie alla partecipazione attiva degli atleti di tutto il nord Italia. Sono state affrontate effettuate lezioni sullo studio dei termini tecnici in lingua inglese, sempre più attuali al giorno d’oggi. Per quanto riguarda la parte in acqua è stato utilizzato il solito format dei raduni AICO con una prima parte di esercizi e tecnica e la seconda basata su regatine molto interessanti grazie alle condizioni per niente scontate. Il livello dei ragazzi si è rivelato abbastanza alto ma soprattutto molto uniforme agevolando non di poco il lavoro dei tecnici.
Le parti dedicate alla regata sono state particolarmente interessanti grazie anche alla presenza di altre squadre locali che hanno contribuito a portare a termine delle prove con oltre 50 partecipanti. Giornate sfruttate in ogni momento con la giornata di sabato, la più intensa, in cui abbiamo fatto una doppia uscita. Grande soddisfazione anche da parte della
Lega Navale di Mandello e del suo Presidente Michele Belingheri per l’iniziativa di successo. D’obbligo un ringraziamento alla Classe per la fiducia riposta nella sezione Mandellese della Lega Navale; a tutti i ragazzi, ai loro genitori e tecnici che hanno partecipato e alla LNI Mandello stessa che grazie anche alle preparatissime bariste non hanno fatto mancare mai niente al gruppo: dalla colazione alla cena!
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Creatività Optimist in quarantena Il 2020 è un anno che ricorderemo per sempre. Durante il periodo della quarantena, per tenere alto il morale di grandi e piccini, sulla pagina
facebook della Classe è stato fatto un invito a liberare lo spirito creativo ed a inviarci le foto delle “opere”:
il tema? Naturalmente l’OPTIMIST! L’iniziativa ha riscosso un grande successo ed ecco alcune foto che abbiamo ricevuto.
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Webinar, il nuovo modo di dialogare? Era da poco iniziato il lockdown, e una telefonata di Nicolas Antonelli, mi ha informato che Metasail avrebbe voluto aprire questa iniziativa didattica ovvero i Webinar. Consultato il Cavalier Foletti, abbiamo dato la nostra disponibilità, da subito a partecipare all’iniziativa. Da quel momento, è iniziato un vero e proprio lavoro di preparazione del materiale da proporre, che è stato premiato da una partecipazione assolutamente sorprendente. Abbiamo toccato dei picchi di 600 iscritti, per non parlare delle visualizzazioni successive dei vari interventi. Il giovedì pomeriggio era diventato un appuntamento fisso, per far compagnia ai ragazzi, agli allenatori e anche ai tanti genitori e appassionati comuni. Dopo i primi webinar, l’idea di far intervenire i ragazzi del Gan in diretta a supportare la lezione. Altra mossa vincente che ha mostrato anche come gli stessi si siano trovati a loro agio, nonostante non fosse così scontato. Certamente la puntata che ha visto Marco Gradoni protagonista, è stato forse il momento che ha attirato di più la curiosità di molti, ma i temi toccati in generale sono stati molto apprezzati. Tanti sono stati gli apprezzamenti da parte di molti che ci hanno contattato per ringraziarci di quanto fatto. Non era scontato riuscire a fare tutto questo e siamo stati veramente contenti di aver dato anche continuità temporale agli interventi fino alla riapertura dei club, come ci eravamo prefissati. Questo modo di comunicare, ha sorpreso tutti, e ci ha appassionato per tutte queste settimane, e ha dato molti spunti di riflessione sui temi trattatati. Un grazie particolare va a Nicolas per aver gestito questa iniziativa di Metasail, così come vanno ringraziati i relatori (Simone Gesi, Beppe Palumbo, Andrea Madaffari, Simone Ricci, Alberto Pindozzi, Stefano Cigui) e i ragazzi intervenuti (Marco Gradoni, Alex Demurtas, Alessandro Cortese, Federica Contardi, Ginevra Caracciolo, Niccolò Pulito, Tommaso De Fontes, Lisa Vucetti, Michele Adorni, Zeno Marchesini, Silvia Adorni, Alessio Cindolo, Mosè Bellomi, Rebecca Geiger, Gianmarco Livoti, Erik Montemarano). I temi trattati sono stati le partenze, la valutazione di una regata, le andature di lasco e
poppa, la preparazione atletica, le stazze, la preparazione mentale e come prepararsi al meglio ad affrontare una giornata di regate. Le domande sono state tante e hanno animato soprattutto la parte finale di ogni webinar, che poi sono la parte fondamentale di questi interventi. Dopo due mesi abbondanti di Webinar, è arrivato il momento di riaprire i circoli e iniziare di nuovo gli allenamenti. Per le regate ci sarà tempo, perché comunque il virus ha modificato la nostra vita, e condizionerà il nostro prossimo futuro. Durante il periodo del lockdown, il sito optiganitalia era aggiornato quotidianamente e ogni
giorno abbiamo pubblicato dei video didattici che hanno tenuto alta l’attenzione di chi ci ha seguito e fatto virtualmente quell’aria di mare che tanto ci è mancata. In tutte le cose dobbiamo trovare un lato positivo e questo periodo ci ha lasciato un nuovo metodo di comunicazione con gli atleti che certamente utilizzeremo prossimamente. Abbiamo affrontato un qualcosa di imprevedibile, ma dovremo ancora porre molta attenzione ai comportamenti quotidiani per lasciarci alle spalle in maniera definitiva questa brutta storia, che ha cancellato gran parte del calendario delle regate 2020, tra cui anche i mondiali e gli europei a cui tenevamo molto.
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Questionari ex optimisti Cesare Barabino Cosa ti piace di più dello sport della vela? Trovo che sia affascinante la combinazione di diversi fattori che senza una profonda preparazione non possono coesistere. Nella vela vi è l’unione di un intenso sforzo fisico con allo stesso tempo il fatto che ci si trovi in mezzo alla natura, tanto affascinante quanto impegnativa ed infine a queste due si unisce un enorme impegno mentale che richiede di analizzare tantissimi dati, dai più semplici ai più complessi, assieme alla capacità di prevedere come tutta una situazione andrà ad evolversi. Amo la parte scenografica di questo spor t, ma soprattutto ne ammiro la complessità. Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? L’europeo optimist in Galles, una manifestazione che al tempo mi sembrava essere oltre le mie possibilità ma che con tanta dedizione, allenamento e un super team che mi supportava ha portato me e l’Italia alla vittoria del bronzo europeo. Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva? L’ambiente nelle due classi è rimasto praticamente lo stesso, i maggiori cambiamenti riguardano il divario di età tra le due e con esso quindi anche un diverso modo di intraprendere l’attività.
Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist? Non posso dire gli amici perché continuiamo a vederci alle regate e ai raduni delle nuove classi. Ciò che mi manca d’avvero è come, essendo più piccoli, l’unico pensiero fosse quello di imparare il più possibile senza preoccuparsi di altro. Una condizione psicologica molto positiva per l’apprendimento ma che con il passare degli anni risulta sempre più difficile da ricreare. Qual è il risultato più bello della tua carriera? Ho bellissimi ricordi di molti risultati, ma quello che sicuramente ricordo con più piacere riguarda una trasferta per il campionato del mondo laser in Belgio che è stata felice e positiva dall’inizio alla fine e come ciliegina sulla torta si è conclusa con la vittoria del mondiale under 16 e il bronzo assoluto. Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti? Gli direi che è una grandissima esperienza che oltre a farti divertire ti fa crescere come persona, ti forma mentalmente e ti insegna il rispetto per la natura. Come ti vedi tra 10 anni ? Tra dieci anni mi vedo in diversi possibili scenari che pur essendo molto diversi tra loro hanno tutti in comune la presenza dell’attività velica.
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Arianna Passamonti Cosa ti piace di più dello sport della vela? La vela mi ha salvato da molte situazioni, mi ha fatto ritrovare la strada molte volte negli ultimi anni. Il mare è la cosa più importante che ho, mi basta anche solo guardarlo per stare bene. Non so quale sia la cosa che più mi appassiona a questo sport, sono mille le ragioni per cui ho scelto di farne il mio lavoro. Un po’ per le belle persone che ho incontrato, un po’ per la voglia di vincere e di arrivare più in alto che riesco, ma sicuramente è per la sensazione che mi da quando sono in mezzo al mare e respiro quell’aria pulita e guardo quei tramonti. Perché in molti sport si può trovare un bell’ambiente o la voglia di una medaglia, ma nessuno regala quelle emozioni... uscire in acqua con 2 gradi alle otto di mattina, stare ore e ore sotto la pioggia ad attendere, affidarsi ad un vento spesso imprevedibile... ma chi ce lo fa fare??? Beh, questa è proprio la domanda che mi ha sempre spinto a continuare e che mi fa amare la vela. Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? In optimist sono tante le trasferte che ricordo con piacere, è stato il periodo più bello e divertente mai passato in barca. Ma credo che quella che mi sia rimasta più impressa è l’europeo in Ungheria del 2013. Eravamo una bella squadra. È stato tutto perfetto tranne l’ultimo giorno in cui ho perso il podio per pochissimi punti. Ricordo ancora di aver fatto quasi tutte le prove nei primi 5 tranne la prima (che avevo rotto il bozzello) e la penultima (la tensione era alta) e ricordo benissimo Riky di Paco che mi disse che non era finita, che dovevo riscattarmi nell’ultima prova e ce l’ho messa tutta finendo in seconda posizione. Purtroppo il vento non mi ha aiutato e la terza prova di giornata è stata annullata e per una manciata di punti ho perso un podio che sentivo mio già dai primi giorni... è stato terribile... ricordo di aver portato quella delusione per molto tempo, ma la ricordo
comunque come una delle trasferte più belle perché ogni giorno sono uscita in acqua con la voglia di vincere e soprattutto con il sorriso e anche se non è andata come volevo, mi ha insegnato molto e poi ho conosciuto persone fantastiche come Riky, Betti e soprattutto con Vale, amici che mi sono portata dietro e con cui ancora sono in contatto. Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva? Dall’optimist sono passata in 420. La prima grande differenza? Andare con qualcun altro in barca… ammetto che non è stato facile all’inizio, soprattutto per la povera ragazza che era in barca con me. Passare da un singolo (in cui ti senti abbastanza capace) ad un altro tipo di barca dove le cose non dipendono solo da te è stata una bella botta, ma grazie alla mia meravigliosa prodiera (che ancora mi sopporta dopo 6) mi ci sono abituata presto. Poi si cresce e la differenza più grande dall’optimist sei te stesso. Passi dai 13/14 anni ai 18 e anche se sembrano pochi in quel periodo pesano parecchio; l’optimist chiude quella che è la tua infanzia, il 420 rappresenta l’adolescenza ed è stato sicuramente divertente, ma inizi ad essere sempre più indipendente, hai sempre più liberta e questo comporta anche responsabilità. E poi arrivi a dover scegliere il passo successivo... finita la parte divertente e spensierata devi decidere cosa fare nella tua vita e se passare ancora una volta su un’altra barca… io ho scelto il 49er fx e qui le differenze sono veramente tante, quasi niente è uguale al piccolo optimist che timonavo a 14 anni, ma una delle poche cose che rimane sempre è la felicità di uscire in acqua. Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist? Più di tutti mi manca uscire in acqua con la mia Carlottina, la persona grazie alla quale amo questo sport; poi mi manca tantissimo il Gan, penso sia stata la svolta della mia “carriera” in optimist; un gruppo come quello del Gan non l’ho mai ritrovato, la possibilità
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di conoscere e confrontarti con i migliori in quel momento ogni mese. In acqua davamo il massimo, ma a terra eravamo tutti amici (questo un po’ si perde nelle altre classi) e poi ovviamente mi manca la mia barchetta che sembrava così grande… sono stati veramente dei bellissimi anni. Qual è il risultato più bello della tua carriera? Prima di arrivare ad avere un risultato “importante” sono dovuti passare un paio di anni dall’optimist, come Marce ben sa la mia testa prima di darsi un’inquadrata ne ha dovute prendere di batoste. L’esperienza più bella della mia vita sono stati quei due campionati del mondo attaccati: l’ISAF e il campionato del mondo 420. Uno in Cina a Sanya e l’altro in Australia a Fremantle. Ho finito entrambe i campionati (insieme a Giulia Fava) in terza posizione e forse è stata questa meravigliosa esperienza a darmi la carica e la voglia di intraprendere il percorso olimpico. Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti?
Non sono brava a parlare con i bambini, ma gli direi che fare sport è la parte più bella della giornata e che lo sport più bello e divertente da fare è giocare in acqua. Gli chiederei se si diverte quando va in spiaggia d’estate, e gli direi che fare vela è come stare in mare tutto il giorno e che non esiste cosa più bella e divertente. Se la scuola vela è al lago, gli direi di andare a farla al mare... Come ti vedi tra 10 anni? Il mio sogno? Tra 10 anni avrò una famiglia, una medaglia (o due) olimpica e una laurea di Management dello Sport... il lavoro ancora non ne sono certa ahhahaah… A parte gli scherzi, ora mi sto impegnando in un percorso olimpico per Parigi 2024 in 49er FX, mi sto laureando in Scienze motorie e cerco quando riesco di portare avanti una vita sociale e da fidanzata. Per ora son questi i percorsi che devo portare avanti. E ce la metterò tutta ad arrivare a realizzarli... tra 10 anni si vedrà... un saluto a tutti, soprattutto a Zio Norby e a Marce.
Federico Caldari Cosa ti piace di più dello sport della vela ? L’altissima competizione e la cura dei dettagli, in quanto ogni minima regolazione influisca moltissimo Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? L’europeo a squadre a ledro 2016 Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva ? Beh facendo 420 il fatto di essere in 2 cambia tantissimo su srategia, modo di leggere il campo di regate, su tantissime cose. In 420 stranamente vinco di più. Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist? Stare da soli in barca, e il fatto che le minime regolazioni influissero di più.
Qual è il risultato più bello della tua carriera? Penso la vittoria del campionato italiano in 420 o il mondiale di Newport in 420 concluso al settimo posto Il più divertente invece è stato l’europeo a squadre in optimist Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti? Gli direi che è lo sport con la competizione più viva che uno possa provare e in cui ci vuole più grinta in assoluto, da stalloni. Come ti vedi tra 10 anni ? Mi vedo con la barba e stazza permettendo su un 49er (magari alle Olimpiadi)
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Andrea Totis Cosa ti piace di più dello sport della vela? La cosa che mi piace di più della vela è la sua capacità di renderti responsabile, fin da piccolo, a 8 anni sei responsabili di un mezzo, della tua barchetta, e delle tue capacità. Ti regala delle emozioni uniche quando si è in mezzo al mare nel silenzio, e fa conoscere nuove amicizie sparse per tutta Italia, se non per tutto il mondo, cosa che sarebbe molto difficile altrimenti. La vela inoltre, almeno per come la ho vissuta io, ti fa crescere molto, ti fa imparare cose nuove, vedere nuovi posti anche grazie alle regate e crescere molto più in fretta rispetto a un ragazzino normale. E grazie alle barche doppie impari a coltivare un rapporto che va ben oltre all’amicizia, che ti resterà a vita. Grazie ai giorni passati in acqua assieme a condividere vittorie e sconfitte. Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? Non ce ne è una in particolare. Ovviamente non mi potrò mai scordare del mondiale a Riva del Garda, passato con i miei compagni di squadra che ormai erano più che amici oltre che avversari, combinandone di ogni in camera e divertendoci come non mai, riuscendo a combinare pure un amaro secondo posto al mondiale a squadre. Forse anche grazie alla nostra unione
e amicizia che si era formata negli allenamenti precedenti e nel GAN. Al mondiale di riva inoltre ho regatato e conosciuto velisti e amici che ancora oggi incontro sui campi di regata. Poi la mia prima medal race fatta al campion at o del mondo juniores 470 a Portorose. Che dopo un inizio di campionato un po’ a rilento e pesante, siamo riusciti a qualificarci l’ultimo giorno in medal race. E in fine non mi scorderò ma i nem meno dell’europeo juniores 470 a Vilagarcia, il mio primo “risultato” nell’ambito internazionale come equipaggio. Regata bellissima e costante, con una voglia matta di scendere in campo l’ultimo giorno per conquistare il terzo posto assoluto e il primo misto. Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva? La differenza più grande credo che sia data dalla differenza di età tra le varie classi. Si passa dall’Optimist dove l’età varia dai 10 ai 14 anni; poi al 420 dove ci sono ragazzi anche di 19/20anni; e in fine il 470, un ambiente professionistico dove si compete con atleti che hanno anche quasi il doppio della tua età. Ma un elemento comune resta a tutte le classi, l’amicizia e il divertimento di andare in barca, anche perche la maggior parte delle volte gli amici che incontri fin dall’Optimist, te li ritrovi per tutta la vita.
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Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist? Dall’ambiente dell’Optimist mi mancano di più le regate, visto che se ne facevano molte di più e si incontrava più volte gli amici lontani, e le nozioni, che erano sempre nuove, si imparava molto di più e molto più velocemente, mentre ora si impara a perfezionare ogni singolo dettaglio e facendo meno regate si incontra meno gli amici sparsi per il mondo. Qual è il risultato più bello della tua carriera? Il risultato più bello della mia carriera credo proprio sia il terzo assoluto al campionato europeo juniores e il primo posto misto.
Grazie alla vela imparerai a conoscere te stesso, a conoscere nuovi amici e nuovi talenti nascosti che non pensavi nemmeno tu di avere. Ci si sente liberi e sollevati da ogni altro pensiero. In mezzo al mare ci sei solo tu con il tuo equipaggio e niente ti può distrarre. Come ti vedi tra 10 anni? 10 anni è un bel passo avanti, sarebbe il 2030 e avrei 32anni. Non credo di vedermi ancora in barca. Spero proprio di aver affrontato al meglio la campagna olimpica e di non aver rimpianti per ciò che ho fatto. Mi vedo indipendente e con una famiglia
Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti?
Elisabetta Fedele Cosa ti piace di più dello sport della vela? Il contatto con la natura e la sensazione di libertà e spensieratezza che riesco a provare solo quando navigo Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? La regata di Singapore, grande esperienza sia dal punto di vista personale che sportivo Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva? In optimist c’erano molte più regate e raduni con molte barche, mentre in 420 mi sono trovata quasi sempre a lavorare in gruppi ristretti Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist?
I raduni GAN e le trasferte internazionali con la squadra Qual è il risultato più bello della tua carriera? Aver vinto la BMW Opti Team Cup di Berlino, eravamo una bellissima squadra, ne conserverò sempre un bellissimo ricordo Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti? Gli direi semplicemente di provare, penso che la bellezza della vela non abbia bisogno di presentazioni Come ti vedi tra 10 anni? Non ho ancora le idee molto chiare, per ora ho smesso di andare in barca, ma magari un giorno riprenderò
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Mattia Cesana Cosa ti piace di più dello sport della vela ? La cosa che mi piace di più dello sport della vela è che si gira molto per il mondo, se si è a livelli alti, cosi da permettere di fare nuove esperienze e di crescere. Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? La trasferta internazionale che ricordo con più piacere, è stata quando sono andato a Miami a fare l’Orange Bowl , nella quale ho avuto il mio primo risultato a livello internazionale. Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva ? La differenza principale che ho trovato tra l’ambiente Optimist e quello Laser, è che si ci deve auto gestire. In poche parole non c’è più l’allenatore che ti fa le iscrizioni o che ti sceglie cosa mangiare, ma siccome si inizia ad essere più maturi, in teoria, casi inizia ad auto gestire e magari all’inizio se si hanno problemi si chiede a qualcuno di più grande che ha già vissuto queste esperienze. Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist? Dell’ambiente Optimist mi manca molto i raduni nazionali, siccome ci si confrontava con
i più bravi d’Italia, e ci si poteva allenare a livelli molto alti con coach di alto livello e con l’aiuto tecnico dei giudici di regata, come Michele ricci che Simo moltissimo, per quanto riguardano le penalità. Qual è il risultato più bello della tua carriera? Io non ho un risultato più bello, ne ho trecce mi sono rimasti impressi e sono: del meeting del Garda
La vittoria della classe cadetti. La vittoria del campionato nazionale a squadre con finale FVR VS TOGNAZZI. Il trofeo rizzotti con la nazionale che purtroppo abbiamo perso contro gli USA. Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti? Che non é importante quello che sia il 3ine, ma che bisogna divertirsi per far si di arrivare a livelli alti, se è questo l’obbiettivo, senza piangersi addosso se qualcosa va storto, perché alla 3ine è uno sport, e per quanto mi riguarda lo faccio per divertirmi. Come ti vedi tra 10 anni ? Io tra 10 anni non so come vedermi, ma spererei di arrivare ad alti livelli, per quanto riguarda la classe laser, che pratico tuttora o con altre barche.
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Lorenzo Carloia Cosa ti piace di più dello sport della vela ? La sensazione di libertà e la consapevolezza che tutto passa attraverso il proprio impegno Qual è la Trasferta Internazionale che ricordi con più piacere? Dubai - Campionato Asiatico Hvar - Campionato europeo Che differenza hai trovato tra l’ambiente Optimist e quello della classe successiva ? In nessuna classe successiva all’optimist si è seguiti con tanta attenzione; si pensa che poiché si entra nell’età adulta le sfide si affrontino da soli. Invece l’importanza di allenatori preparati rimane determinante.
Qual è il risultato più bello della tua carriera? 2002 Secondo Campionato nazionale Palermo 2002 2003 Sesto al Campionato Euopeo in Croazia Se tu dovessi consigliare a un bambino, di partecipare ad un corso di vela, come glielo diresti? Gli direi così: Sarà un percorso emozionante dove imparerai a fare un sacco di cose, a g iocare con l’acqua, il vento ed una barca; forse qualche volta avrai la sensazione che la strada sia in salita e la salita è dura, ma quando arriverai in cima il panorama sarà mozzafiato. Come ti vedi tra 10 anni ?
Cosa ti manca di più dell’ambiente Optimist? Tutto!!! Senza dubbio i raduni. Si costruiva la squadra e si cresceva, oltre che dal punto di vista tecnico, anche sotto il profilo umano.
Non saprei nello specifico, ma sicuramente in mare!
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Intervista con campioni ex optimisti Luca Bursic Come ti sei avvicinato alla vela? Come tutti, al Lago d’Iseo nella casa al lago. Il padre compra una barca e la ormeggia all’ANS. Avevo 6 anni, tutto è cominciato da lì. Della vittoria al Campionato del mondo nel 1997. Cosa ti ricordi di quell’esperienza? Mi ricordo tutto, molto bene. La sensazione di leggerezza che ho provato quando mi sono reso conto che avevo vinto. Ricordo anche gli abbracci di tutta la squadra e quello di mio padre all’arrivo a terra dal gommone. Cosa ha significato per te l’optimist? Innanzitutto gli amici, che sono anche gli ex avversari. L’optimist è stato uno strumento potentissimo per farmi tanti amici, in tutto il mondo. È stato una scuola di vita. Io ero molto timido e andare in optimist mi ha aiutato a superare le mie timidezze ed a prendere decisioni da solo. Mi ha insegnato la disciplina, il perseguire gli obiettivi. È stato importante più a livello umano che tecnico velico. Ti insegna soprattutto la strategia e la tattica di regata e ti dà tanto feeling. Soprattutto l’ultimo anno secondo me, quando sei grande e pesante e devi affrontare decisioni in situazioni non ottimali, devi essere perfetto dal punto di vista tecnico, a livello di sensibilità di movimenti. Luca sei stato padrino del 1° gruppo nazionale nell’ottobre 2012 a Riva del Garda. Ai ragazzi dicesti: “Andai a quel campionato con due braccia e due gambe come gli altri e me la giocai.” E l’errore più grosso nella carriera da ottimista che ti ricordi ancora? Lo ricordo molto bene. È stato un concorso di colpe tra me e Walter il mio allenatore. Era il
1996. Era un bel periodo per me, avevo raggiunto il mio massimo. Stavo benissimo, ero forte e sicuro. Quell’anno ci fu il passaggio al one design, una barca che si è rivelata molto diversa dalla mia. Ero al mio 2° mondiale in Sud Africa. Chiaramente dovetti prendere una barca charter (one design) e sinceramente non ci eravamo preparati. Le one design erano diverse dalle altre, 4 cm di differenza di centratura, io non andavo avanti. Fino a che il penultimo giorno, mio padre (che non si intendeva di vela) mi disse di mettere più avanti l’albero che secondo lui c’era qualcosa di strano. Così facemmo e cambiò tutto. Il giorno dopo feci 3 primi. Mi è rimasta di traverso, anche se poi ho vinto il mondiale l’anno dopo. Forse avrei dovuto vincerlo l’anno prima, nel 97 l’ho vinto forse per esperienza. Quali sono i punti di forza dell’attività giovanile in Italia? Innanzitutto la geografia dell’Italia. Chilometri di coste, condizioni meravigliose, è naturale che sforniamo tanti talenti. Poi il lavoro che fanno i circoli a livello giovanile è notevole. Anche i circoli più piccoli e la stessa classe AICO: riescono a tirare su dei team che sono veramente forti. Il successo dell’optimist parte dalla base. I genitori, tanti allenatori bravissimi che potrebbero tranquillamente allenare le squadre olimpiche. Riguardo all’annoso problema dei campioni optimist che quando passano di classe non vanno avanti e si fermano cosa ne pensi? Forse ci vorrebbe un’altra diretta per affrontare questo problema. In Italia tendiamo a dare opinioni su cose che non conosciamo. Io la
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penso come te, cioè che la vela è uno sport molto complesso con tante aree di conoscenza che si intersecano, per fare un’analisi corretta devi avere esperienza alle spalle o aver studiato il problema. Partire dagli errori e fare un’analisi incentrata sulle soluzioni, non fare polemica. Non è vero che gli optimisti non vanno avanti. Negli ultimi 15 anni l’Italia ha registrato tante vittorie e 3 atleti su 4 sono ex campioni optimist. Questo succede anche fuori Italia, quasi tutti i campioni anche olimpici sono quelli che hanno vinto in Optimist. Secondo me verso i 17/19 anni c’è una naturale scrematura dovuta a mille ragioni. Il problema forse è la bassa percentuale, che in Italia è sbilanciata al ribasso rispetto ad altre nazioni, tra i campioni giovanili e quelli che arrivano ad ottenere medaglie olimpiche. Per me c’è una sorta di buco nero tra il lavoro dei circoli fino ai 18 anni e la Federazione. Nel mezzo molti atleti si perdono. Tra l’altro questa è un’età molto delicata, bisognerebbe proteggere i giovani talenti. Colpevolizzare l’optimist è assolutamente errato. È solo un alibi per una cattiva gestione dall’altra parte. La vela giovanile italiana è un incredibile bacino che non è sufficientemente supportato. Nella tua carriera hai avuto diversi allenatori. Quali valori ti sei portato dietro e riconosci nel tuo ruolo di allenatore oggi? A chi di loro porterai tuo figlio per fare attività? Sono stato fortunato con gli allenatori. In optimist Walter Kolich dall’inizio fino al 1996 e la cosa che ho imparato di più è il lavoro, la disciplina. Senza il lavoro non si va da nessuna parte. Con Claudio Brighenti ho vinto il mondiale ed ho continuato in 420. La gestione emotiva e delle situazioni. Claudio è un maestro in questo, ha una visione molto chiara delle situazioni. Poi ho lavorato con Andrea Mancini in 420 e 470. Da Andrea ho imparato molte cose tecniche. Aggiungo mio padre che
ha avuto un ruolo fondamentale, anche se non capiva niente di vela. Mi ha trasmesso che la vittoria e il successo non sono cose straordinarie, nella realtà bisogna lavorare molto, ma tutto è possibile. Non devi essere un supereroe. Non so da chi porterei I miei bambini. Abito a Milano e non so neanche se faranno vela. Per ora fanno altri sport ne stanno provando diversi. Il nuoto è obbligatorio per loro fino ai 12 anni almeno. Lo sport è educazione, è scuola di vita. Mi piacerebbe che fossero in mano ad una persona con dei valori, che li renda pensanti ed indipendenti. Mi interessa l’ambiente sano, più che il risultato. Qual’è il campo di regata a livello italiano e internazionale che preferisci? In Italia scelgo Cagliari, che è un posto strepitoso e che ho nel cuore. Amo anche la Sicilia, Mondello, Marsala e Trapani. Quindi Sardegna e Sicilia. All’estero scelgo Kiel, dove anche se fa freddo ed è un campo complesso, mi ha sempre portato fortuna, sia come atleta che come allenatore. L’altro è Oackland, un campo molto vario e assolutamente strepitoso. Tra tutti i ragazzi che hai visto nelle squadre giovanili italiane, con chi ti piacerebbe lavorare in futuro? Giovanissimi non ne conosco. Gli olimpici Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò sono dei fighi. Sono italiani veri, bravissimi, stanno avendo ottimi risultati in una realtà difficile. Poi la squadra italiana del 49er FX ha tre timoniere con un potenziale incredibile. Tutti questi equipaggi dovrebbero puntare al quadriennio successivo, non avrebbero rivali. Margherita Porro una ragazza talentosa, molto semplice che ha voglia di lavorare e ha una grande potenzialità.
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Quanto conta il talento e quanto il lavoro quotidiano? Contano tutti e due assolutamente. Direi 50 e 50. Chi ha talento tende a lavorare meno, chi non lo ha tende a lavorare di più. Per raggiungere una medaglia olimpica, non ci arrivi senza il lavoro, se hai anche talento il percorso è più breve e il percorso è più facile. È fondamentale, anche se da solo non basta.
obiettivo è questo per ora. Nel frattempo stiamo lavorando con un altro equipaggio per le Olimpiadi di Marsiglia con l’FX. Più in là vedremo.
Come gestirai da allenatore il posticipo delle Olimpiadi a causa dell’emergenza Covid? È una questione da affrontare sicuramente. Non mi sento però di divulgare le strategie della federazione per cui lavoro. Credo che la motivazione esterna (di un allenatore, genitore, ecc ...) è importante, ma se la motivazione non parte dall’interno è un problema e la motivazione non passa per uno stop di sei mesi. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Adesso sono concentrato al 100% sulle olimpiadi di Tokyo con la squadra 49er FX austriaca. Da qui all’anno prossimo dobbiamo accrescere le nostre possibilità di ottenere medaglie. Il mio
Giulia Conti Come ti sei avvicinata alla vela? Sono cresciuta a Roma, da piccola ero un terremoto e il mio sport era il tennis, che praticavo anche con buoni risultati. Non sapevo neanche che esisteva lo sport della vela, nessuno in famiglia va a vela. Durante una vacanza a Toscolano Maderno sul Garda, mia madre decise di iscrivermi ad un corso di vela. Il mio primo allenatore è stato Claudio Brighenti nel 1996, che ricordo con grande affetto. Cosa ti ricordi della vittoria all’Europeo Optimist del 1999? Non avevo ancora 14 anni, ricordo che prima di partire mi ero fatta dei ciuffetti colorati in testa con l’idea che avrei vinto e contemporaneamente lanciato una nuova moda. E avevo ragione…
Ho vinto quel campionato non in acqua, ma terra dopo una protesta. Ricordo ancora l’emozione provata uscendo dalla sala delle proteste con Giorgianni che mi festeggia per la vittoria. Cosa ha significato per te l’optimist? L’optimist è stato un modo di esprimere la mia competitività. Al circolo vela Toscolano Maderno ero l’unica femmina e questo per me è stata una spinta in più. Quando hai la barca, che è solo tua, la devi curare, armare, significa prendersi cura di un qualcosa di tuo, prezioso e tra l’altro non economico. Cominci a dare valore ai soldi, a sentirti responsabile. È stato anche far parte di un mondo, di un gruppo i cui protagonisti sono tuttora dei grandi amici.
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Quali sono i punti di forza della vela giovanile in Italia? Senz’altro una grande forza viene dai Circoli velici e dalle scuole vela che creano un ampio bacino da cui attingere. Anche la qualità degli allenatori è un punto di forza. Allenatori in grado di creare una bella atmosfera tra i velisti. Claudio Brighenti, per esempio, era carismatico, sapeva creare gruppo. Anche nei circoli minori si riesce a trasmettere la passione per la vela. Cosa ne pensi dell’annoso problema dei Campioni optimist che si fermano al cambio classe? Penso che ci sia una selezione naturale. La motivazione è il motore che spinge un atleta, il fuoco che ha dentro. Poi è decisiva la determinazione. E il caso, la giusta persona che ti da una dritta giusta al momento giusto… è fondamentale. Walter Cavallucci è stata la persona che mi ha buttato nel match race a 14 anni, uscita dall’optimist. È tutto merito suo che mi ha dato una wild card da dove è partita la mia carriera. Gli devo molto per la mia carriera sportiva. Ricordo che, da singolista pura, scesa dall’optimist volevo andare sul 470, ma il mio Presidente di circolo mi consigliò di andare sull’Europa, che non amavo. Un anno e mezzo sull’Europa, ma non tutto è stato inutile: ho comunque continuato ad andare in barca ed ho imparato a cinghiare, abilità che mi è tornata utile successivamente. Quando eri un’atleta pensavi di diventare allenatrice e di ottenere risultati così presto? No, non ci avevo mai pensato. Anzi, con il mio carattere non proprio tranquillo e un po’ aggressivo, non avrei mai pensato di poterlo diventare. È stato dopo un anno sabbatico senza vela, iniziato dopo le Olimpiadi di Rio, che ho sperimentato quasi per caso un allenamento di cinque giorni per un equipaggio di 49er con
delle ragazze che mi hanno super motivato ad andare avanti ad allenare. Anche a me era piaciuto molto. Poi un’altra esperienza da allenatrice con un equipaggio argentino di 470, che ho anche seguito ai Mondiali di Kiel dove ho sostituito all’ultimo momento il loro allenatore thailandese che aveva avuto problemi con il visto. Un’esperienza tragicomica. Vi dico solo che ne sono successe di tutte… hanno anche scuffiato al traino e spezzato l’albero. È una carriera iniziata col botto! Però è stato proprio lì a Kiel che due ragazze americane mi hanno chiesto di farle da allenatrice e mi hanno proposto di andare a San Francisco ad allenarle. Ci siamo trovate subito bene. È stata una scoperta, anche di una parte di me che non avevo sviluppato come atleta: sul gommone riesco a praticare lo zen, in barca no. Adesso che sei allenatrice, cos’è che diresti alle tue allieve di non fare assolutamente per non sbagliare? A dire il vero una cosa importante sulla quale non mi sono focalizzata abbastanza da atleta, è proprio il sapersi dare la possibilità di sbagliare. Essere consapevoli che si impara molto di più dagli errori che non dalle vittorie. Io non perdo mai: o vinco o imparo. Crearsi degli obiettivi specifici durante una regata e cercare di fare al meglio quelli, tralasciando altri fattori, senza badare al risultato. Sviluppare una mentalità orientata al processo di crescita più che al risultato. Ti togli tanto stress e tanta pressione. Sbagliando s’impara. Cambia la percezione della pressione sull’atleta. Tornando indietro ci presterei più attenzione. Quali sono i campi di regata che preferisci? A livello Internazionale, non mi piace Miami, forse perché lì sono sempre arrivata seconda.
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Palma di Maiorca è senz’altro la più bella, per le ottime condizioni di vento. In Italia, il Garda è un po’ sempre lo stesso, forse perché mi sono formata lì ed è come stare a casa. Cagliari ha condizioni fantastiche, sempre vento, di tutti i tipi e intensità, soprattutto d’inverno. Molto divertente. Anche Marsala non è male. Nella fascia di età dai 19 ai 23 anni perdiamo tanti atleti. Cosa ne pensi? La mia determinazione è sempre stata molto forte. A 18/19 anni avevo fatto già un’Olimpiade, quindi era naturale seguire il percorso. La mia fortuna è stata avere accanto la Marina Militare, se non ci fossero stati loro non so se sarei riuscita a proseguire. Avevo in testa solo le olimpiadi e ho seguito la mia determinazione. Però mi rendo conto che l’età è critica, nuove scoperte, nuove amicizie, più libertà, aperitivi, discoteche, università. I sacrifici incominciano a farsi sentire ed è facile mollare. Per me non è mai stato un problema, la mia scelta era consapevole: io volevo andare in barca. La motivazione, la dedizione e la determinazione sono le cose essenziali. Altrimenti saremmo tutti grandi campioni. Chi è stata l’avversaria più forte? Senz’altro la brasiliana Martine Grael. Sul 49er è stata l’avversaria più temuta e la cosa è stata vissuta da entrambe le parti. Ricordo che in partenza per il Campionato del Mondo in Argentina prima di partire ho voluto superare un mio limite personale (soffro di vertigini), salendo in cima alla Tour Eiffel a Parigi. Arrivata su a fatica, ma motivata a superarmi e a battere la brasiliana, urlavo come una matta. Ma ci sono riuscita e in Argentina ho vinto il Campionato del Mondo e l’ho battuta. È stata comunque una competitività sana la nostra, che ha fatto bene a tutte e due. Quanto conta il talento e il lavoro quotidiano? Solo con il talento non si va da nessuna parte. Senza il lavoro quotidiano che comunque presuppone una motivazione forte, non si va da nessuna parte. Certo il talento è una marcia in più. Impegnarsi al massimo per ottenere risultati migliori sia nello sport che nella vita e nei rapporti di squadra da molti frutti. Anche la routine è importante. L’impegno da risultati più solidi e se dovessi scegliere tra solo
talento o solo dedizione, senz’altro sceglierei la dedizione, 100%. I campioni si costruiscono. Qual’è l’olimpiade che ricordi con più piacere e il sogno nel cassetto come allenatore? L’olimpiade più vissuta e più bella come esperienza è stata la prima ad Atene, l’unica in cui alloggiavamo all’interno del villaggio olimpico. Ogni giorno incontravo campioni e campionesse olimpiche che per me erano miti. Ero diventata la loro mascotte. Mi interessavano più le gare degli altri che le mie e mi sono vista tutte le gare che potevo. Dal punto di vista della prestazione, è stata Londra, dove non mi aspettavo niente. Anche la vicinanza dei parenti e amici a fare il tifo è stata importante. Condividere quest’esperienza con i tuoi cari è senz’altro più bello. Era un periodo per me complicato e tutto sommato il 5° posto è stato un buon risultato. A Pechino abbiamo preso una grande batosta, mi sentivo pronta a vincere ma il campo di regata non era sulla nostra sintonia, si doveva essere molto estreme nelle scelte tecniche. Senz’altro c’è stata una mancanza tecnica da parte nostra, e una grande difficoltà a digerire l’ennesimo quinto posto. Rio mi è piaciuta meno, non mi sono divertita ma forse non ero abbastanza motivata. Infatti è stata l’ultima regata che ho fatto. Peccato che la mia carriera si sia chiusa così. È l’unico rimorso che ho.
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Albi d’Oro Optimist COPPA AICO INDIVIDUALE
CAMPIONATO ITALIANO OPTIMIST
TOURING CUP
CAMPIONATO ITALIANO FEMMINILE
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CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE 1987 Civitanova Marche
Circolo Velico Ravennate Vania Cimatti Alessandro De Muro Alessandro Pezzi Federico Strocchi
1988 Rio Marina
SVOC Monfalcone Daniele Augusti David Tomasin Giampiero Augusti Cristian Selleri Andrea Verzegnassi
1989 Monfalcone
Centro Velico Elbano Alberto Giannoni Matteo Giannoni Benedetta Giannoni Francesco Diversi Massimo Gori
1990 Gravedona
Yacht Club Sanremo Simone Baggioli Dario Bodino Tommaso Maiga Andrea Mannini Enrico Solerio
1991 Reggio Calabria
Circolo Canottieri Roggero di Lauria Fabio Barraja Vincenzo Floridia Paola Floridia Massimiliano Badalamenti Gioia Gange
1992 Civitanova Marche
Fraglia Vela Riva Marco Debiari Luca Debiasi Daniele Bombardelli Mirko Pedrini Mauro Berteotti
1993 Malcesine
Fraglia Vela Riva Marco Debiasi Luca Debiasi Daniele Bombardelli Luca Caini
1994 Reggio Calabria
Nautica San Giorgio Davide Bivi Matteo Bernardini Moreno Damonte Linda Musacci Andrea Viviani
1995 Marina di Ravenna
CV Ravennate Filippo Bergami Filippo Strocchi Michele Mazzotti Lorenzo Maltoni Leonardo Bettancini
1996 Lecco
Società Canottieri Lecco Stefano Severgnini Marco Cavallini Alessandro Rodiani Giorgio Colombo Roberto Gigliotti
1997 Palermo
LNI Bari Mario Zaetta Salvatore Cervellieri Francesco Fornarelli Francesco Lorusso Dario De Silvio
1998 Piombino
Fraglia Vela Desenzano Nicola Barzizza Mattia Pagani Fabio Zeni Giovanni Pizzatti Nicola Pavoni
1999 Cagliari
Circolo Velico Antignano Benedetta Danti Lisa Lardani Michele Orlando Riccardo Stiavetti Giulia Tobia
2000 S. Caterina di Nardò
Fraglia Vela Desenzano Nicola Barzizza Fabio Zeni Leonardo Lupelli Alessandro Iozzi Pierre Angelo Collura
2001 Trieste
Società Velica Barcola Grignano Stefano Cherin Matteo Velicogna Stefania Favretto Jacopo Sivitz
2002 S. Benedetto del Tronto
Circolo Nautico Albenga Enrico Saccucci Paolo Cattaneo Giulio Pareto Martino Tortarolo
OPTIMIST | 53
2003 Sapri
Yacht Club Cagliari Enrico Strazzera Giovanni Meloni Franco Guicciardi Alessio Bacco Piermauro Magnano
2004 Marciana Marina
Circolo Vela Bellano Federico Maccari Antonio Tamburin Oliviero Vitali Rocco vitali Gabriele Viganò
2005 Termoli Associazione Velica Bracciano Boris Bignoli Luca Piccone Simone Spina Piergiorgio Ciceri Matteo Bernard 2006 Gravedona Sailing Team Bracciano Simone Spina Matteo Bernard Piergiorgio Ciceri Alessio Paolucci 2007 Marsala
Circolo Canottieri Tevere Remo Elena Berta Guglielmo Cucchiara Pietro Iavicoli Luca Paolillo Lorenzo D’Amico
2008 Anzio
Circolo Nautico Cervia Vittoria Raulli Karen Simoni Jacopo Fanti Mirco Minotti Francesco Montanari
2009 Trani
Circolo Vela Bellano Maximilian Kuester Rodolfo Di Laghi Filippo Maccari Davide Restelli
2010 Cagliari
Circolo Vela Bellano Maximilian Kuester Rodolfo Di Laghi Giancarlo De Franco Mattia Panigoni Filippo Benvenuto
2011 Ancona
Circolo Vela Bellano Rodolfo Di Laghi Mattia Panigoni Francesco Barberis Nicolò Mazzocchi Tommaso Panigoni
2012 Malcesine
Fraglia Vela Malcesine Patrick Zeni Emil Toblini Dimitri Peroni Kevin Rio Luca Penini
2013 Termoli
Fraglia Vela Riva Davide Duchi Guido Gallinaro Tommaso Salvetta Andrea Spagnolli Alberto Tezza
2014 Genova
Fraglia Vela Riva Davide Duchi Guido Gallinaro Andrea Spagnolli Tommaso Salvetta Matteo Bedoni
2015 Porto San Giorgio
LNI Mandello Riccardo Colombo Davide Falzoni Ruben Lo Pinto Paolo Peracca Alessandro Venini
2016 Marsala
Fraglia Vela Malcesine Gaia Bergonzini Francesco Alverà Alessia Palanti Maximiliano Testa Francesco Novelli
2017 Capodimonte
Circolo Velico Ravennate Edoardo Bocale Alberto Chersoni Nina Ghirelli Camilla Ivaldi Lorenzo Pezzilli
2018 Follonica
Fraglia Vela Riva Mattia Cesana Mosè Bellomi Alex Demurtas Emma Mattivi Valerio Mugnano
2019 Marina di Ravenna
Tognazzi Marine Village Marco Gradoni Federica Contardi Niccolò Pulito Tommaso Mesolella Sophie Fontanesi