A&B n. 1 e 2 anno 2015

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Web Edition

N.1-2 Gennaio Febbraio

2015

Esce del 1949

tti

ollettino di informazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria

COMUNICAZIONE

ALLUVIONE - I DANNI ALLE IMPRESE

AUMENTA L’INFORMAZIONE DAGLI INGEGNERI ALLA LIGURIA

RISARCIMENTI IN TEMPI RECORD MA DOMANDE PIENE DI ERRORI

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MAURIZIO MICHELINI* o abbiamo detto e lo abbiamo fatto: la comunicazione interna verso gli iscritti ed esterna verso le istituzioni e tutti gli altri nostri referenti sarà rafforzata e diventerà un tratto distintivo della Federazione degli Ordini degli Ingegneri liguri per avere un rapporto più stretto con la Comunità. Così nell’ultimo anno il nostro periodico Atti e Bollettino, 66 anni di vita, è passato da bimestrale tecnico a giornalistico di informazione e le nostre iniziative editoriali si sono moltiplicate. Proprio attraverso “A&B”, per dirne solo una, giusto da un anno gli Ordini liguri lanciavano l’allarme - con numerosi editoriali, articoli, servizi giornalistici - sulla necessità di prevenzione del rischio idrogeologico. Da questo numero un nuovo cambiamento: “A&B” esce tutti i mesi, con una formula mista. Due volte via email in Pdf nella formula che vi trovate sotto gli occhi e poi una nel tradizionale formato cartaceo a 36 pagine. Un nuovo sforzo per un’informazione al servizio di tutti. *Presidente Federazione Ordine Ingegneri Liguria

In pochi mesi il gruppo di lavoro dei professionisti volontari dell’area tecnica ha smaltito e fatto rimborsare dalla Filse buona parte delle richieste di risarcimento giunte alla Camera di Commercio genovese. Probabilmente sarebbe stato evaso anche quel 50% di segnalazioni giunto su modelli compilati in modo incompleto o palesemente distorto se fossero state seguite correttamente le indicazioni presenti nei moduli. Il nostro sorprendente viaggio “nell’altra faccia” della burocrazia IL SERVIZIO DI GIANFRANCO SANSALONE NELLE PAG 2-3

il rullo di rolli

I desaparecidos del rimborso e i 20 milioni non riscossi Su quasi 120 milioni di euro di danni segnalati alla Camera di Commercio genovese per le alluvioni di ottobre e novembre scorsi, ben 259 soggetti hanno rinunciato a presentare la domanda per riscuotere oltre 20.600 euro, più del 17% della somma pronta per essere erogata (52,7% per il bando ancora aperto di novembre). Le motivazioni dei desaparecidos possono essere fra le più diverse: da chi si è reso conto di non avere la documentazione sufficiente per sostenere la domanda a chi pensa di essere coperto da un’assicurazione; da chi ha gettato via il materiale danneggiato senza nemmeno fotografarlo a chi, magari con leggerezza, ha chiesto una cifra “a occhio” giusto per provarci. Ma c’è chi vede una realtà molto più preoccupante: persone disorientate che non sanno e non vogliono sapere cos’è l’IBAN o la PEC, sono spariti perché «tanto siamo in Italia e i soldi non li vedremo mai», che si giustificano sostenendo che «nessuno me l’ha detto». Insomma, un mix di rassegnazione e pessimismo che porta, inconsciamente, al rifiuto del cambiamento perché lamentarsi è più facile, ed entrare in «crisi di astinenza burocratica» è doloroso.

La Spezia: una nuova super-sede

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Periodico della Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Liguria n. 1-2 - Gennaio-Febbraio 2015 -

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L’ALTRA FACCIA DELL’ALLUVIONE - NONOSTANTE IL SUPER-LAVORO IN CAMERA DI COMMERCIO METà DELLE RICHIESTE DI RISARCIMENTO È GIUNTA INCOMPLETA O CON CARENZE SOSPETTE

Potevano essere già pagati tutti la fiera degli errori nelle domande GIANFRANCO SANSALONE

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l più singolare è l’imprenditore che ha mandato due perizie firmate da due professionisti diversi per lo stesso danno, ma per un valore accertato diverso (6 mila euro di differenza). Quando è stato chiamato dal professionista incaricato dalla Camera di Commercio per chiedere spiegazioni, ha risposto: «Mah, visto che le facevano gratis, ne ho fatto fare due». Alla domanda: «Scusi, ma perché non ha mandato solo quella più favorevole a lei?», ha rivelato la sua totale buona fede: «Così decidete voi, magari fate una via di mezzo…». «Capisco, ma si rende conto che adesso io devo fare una terza perizia?». «Per me va bene. Ma è gratis, vero?» Storie di ordinaria amministrazione per la squadra di professionisti e tecnici volontari (ingegneri, architetti, periti industriali, geologi, geometri, dottori agronomi e forestali) che da mesi operano al piano terra dell’Ente Camerale in Via Garibaldi, per aiutare a smaltire le pratiche di rimborso relative alle alluvioni di ottobre e novembre 2014 a Genova. Caso isolato? Macché. Ad esempio, c’è la piccola impresa che scrive, nell’apposito spazio del “Mod.E” predisposto con tanto di istruzioni per la compilazione, di aver perso sott’acqua “una vespa del valore di 2.500 euro” e allega solo una foto in cui si vede il veicolo sommerso. Nessun numero di targa, nessun documento attestante la proprietà...e nessuna risposta alla richiesta di integrazione documentale.

Un’altra chiede 25 mila euro per un impianto industriale senza specificare di cosa si tratti. Uno dei periti della squadra chiama il titolare e spiega che bisogna rifare la domanda specificando marca e allegando fatture di acquisto o altri documenti che ne comprovino la proprietà; oltre a foto e perizia che ne dimostrino i danni. Dopo qualche giorno arriva un nuovo “Mod. E” dalla stessa impresa, senza allegati. Descrizione dei danni identica alla precedente, come il valore stimato. Da non credere. Il fatto è che sulle richieste di risarcimento fino a 40 mila euro giunte in Camera di Commercio, quelle compilate correttamente oppure sistemate velocemente e rimandate grazie ai consigli dei “consulenti gratuiti” sono poco più della metà, pressoché tutte già rimborsate dalla Filse. Dottor Sergio Carozzi, lei è il responsabile del Settore attività produttive e commerciali e coordinatore dell’Ufficio alluvioni

Nel bando per i danni sotto i 40 mila euro quasi la metà dei Mod.E è stata compilata genericamente. C’è chi, contattato per rimediare, ha rimandato due volte lo stesso documento scritto nello stesso modo e chi ha allegato due perizie (difformi) «perché tanto sono gratis»

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Così il lavoro dei periti professionisti volontari Per accelerare i rimborsi, il gruppo di professionisti volontari che da novembre lavora in Camera di Commercio a Genova per smaltire le domande di risarcimento e a svolgere le perizie gratuitamente ha adottato tecniche di ingegneria gestionale parallelizzando i processi. Ovvero, le pratiche sono state divise in tre canali: quelle compilate 2/

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correttamente e complete di perizie e allegati, che sono state subito avviate per il pagamento; quelle prive di alcuni elementi tecnici marginali o con errori materiali di calcolo, completabili con l’intervento dell’ufficio dei volontari; infine le pratiche carenti, compilate in modo sommario e prive dei riferimenti richiesti: per non rallentare le precedenti,

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queste ultime hanno seguito un percorso diverso, perché più complesso. La procedura ha consentito di risarcire molto velocemente le imprese alluvionate che hanno seguito correttamente l’iter predisposto, di aiutare quelle con piccole carenze e di mettere in coda solo gli inadempienti, in attesa di integrazione.


della Camera di Commercio. Ne consegue che il resto delle richieste sarebbe già stato saldato se non fosse stato viziato da errori, o difetti forse di altra “natura”, a volte incredibili? «Beh, forse tutte no, ma lavorando a pieno ritmo com’è avvenuto finora, e considerando che ci sono stati giorni in cui mancavano pratiche su cui operare, potremmo dire “quasi tutte”...». Certo, per fortuna, non tutti hanno reagito come il presidente di quella media impresa che al telefono si è arrabbiato rifiutando di fornire alcuni dati per completare la sua pratica sostenendo che fosse una violazione della privacy... La percentuale finora riscontrata di compilazione carente dei Mod.E per le richieste sopra i 40 mila euro è più confortante: intorno al 30%. Ing. Maurizio Michelini, lei è presidente della Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria e sta coordinando il gruppo dei professionisti volontari. Come legge questo fenomeno? «Quasi un caso di “burocrazia al contrario”, di incapacità di molti cittadini e imprese di capire che il denaro pubblico non può essere distribuito a pioggia senza almeno un minimo di documentazione. Forse ignoranza, forse leggerezza e superficialità nonostante la gravità della situazione. Mi chiedo, ad esempio, come sia possibile delegare un soggetto terzo, come molti fanno, a leggere e stampare mensilmente la propria posta via Pec, e pagarlo per questo, per poi lamentarsi con noi degli oneri che deve affrntare quando gli chiediamo chiarimenti. È come dire che io delego il mio vicino di casa a venire la sera a spegnere le luci in casa mia e a controllare che il gas sia chiuso... Ma se un giorno se ne dimentica e muoio nel sonno, di chi è la colpa?» «Quest’anno - aggiunge Carozzi - abbiamo proceduto secondo le norme europee “a copertura del danno” agli alluvionati e non più “a ripristino” (con l’esibizione delle fatture) come nel passato. Ma questo non vuol dire che non ci sia una procedura di verifica e controllo. Stupisce che così tanti non abbiano seguito le indicazioni che pure abbiamo diffuso in molti modi, e i media hanno spiegato a lungo. Che si sappia dunque: la Camera di Commercio riceve le domande, effettua una verifica di merito sul registro delle imprese, compie un’istruttoria sulla pratica avvalendosi della collaborazione dei professionisti volontari e inoltra alla Filse per il pagamento che viene eseguito in pochi giorni. Le imprese in liquidazione o fallimento (o che lo diventano subito dopo aver presentato la richiesta per l’alluvione) non hanno diritto ad alcun risarcimento».

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5 1 - La richiesta di rimborso per un’auto aziendale, valutata nella prima segnalazione 27.600 euro (a) e ridimensionata a meno della metà (b) nella precisazione e documentazione dei danni; 2/3 - Richieste di risarcimento di 4.500 e 700 euro senza alcuna descrizione dei danni subiti; 4 - Una integrazione, altrettanto generica su qualità e quantità dei materiali perduti quanto era stata la prima domanda dopo la quale erano stati chiesti perizie e particolari più dettagliati (ma non allegati); 5 - La richiesta di rimborso, avanzata da un’edicola genovese, per una guaina di protezione: richiesti 600 euro al mq; verifica: prezzo di mercato 60 euro al mq, totale 60 mila euro.

Oltre 3 mila segnalazioni di danno per quasi 120 milioni di euro Alla Camera di Commercio genovese, sono giunte in totale circa 3.100 segnalazioni di danni alle attività economiche per gli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2014. Le domande sono invece 1.740 per il bando regionale di ottobre fino a 40.000 euro, e 260 per quello sopra i 40 mila; il terzo bando (sopra e sotto i 40 mila euro, che comprende anche Chiavari e Valpolcevera) è ancora aperto, oltre un centinaio le prime richieste pervenute. Il totale degli importi richiesti con le 2 mila domande dei primi due bandi ammonta a 99.324.487 euro, per un importo totale delle segnalazioni di 119.941.637 euro. La differenza è di 20.617.150 euro (pari al il 17,19% in termini economici e all’11,66% in termini numerici, visto che le schede di segnalazione di danno sono 2.264, 264 più di quelle che hanno completato l’iter trasformandosi in domande di rimborso). La Regione intanto, secondo i dati forniti dall’assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, attraverso Filse ha erogato 16,8 milioni a 1.364 imprese per il bando da 20 milioni sotto i 40 milioni di danni e 2,5 milioni alle prime 31 imprese per il bando da 24 milioni. La differenza fra chi ha presentato segnalazioni (853) e le relative domande di rimborso (450) per il bando ancora aperto dell’alluvione di novembre, è invece del 52,7%. n. 1-2 - Gennaio-Febbraio 2015 -

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LA SPEZIA NUOVA SEDE PER L’ORDINE DEGLI INGEGNERI

Sala multimediale, così la formazione ci guadagna

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na sede da quasi 200 mq a pochi passi da quella precedente di via Tolone, in pieno centro. L’Ordine degli Ingegneri di La Spezia, il 17 gennaio scorso ha voltato pagina e con una giornata di festa ha inaugurato la sua nuova “casa” in Via Vittorio Veneto 99, tutta pensata all’insegna dei servizi per i soci. A partire dalla grande sala multimediale, oltre 70 mq, per i corsi di formazione: più di 70 posti che possono diventare cento collegandola con gli schermi video alle attigue salette del Consiglio e delle riunioni, tutte dotate di postazioni di proiezione, registrazione e video-conferenza per rendere la comunicazione più efficace e più efficiente. All’inaugurazione, alla quale non ha voluto mancare il presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano, che ha tagliato il tastro assieme al presidente della Spezia Paolo Caruana, erano presenti - oltre a delegazioni degli Ordini deli Ingegneri di tutta la Liguria - anche autorità civili e militari, fra i quali il prefetto Mauro Lubatti e il vescovo Mons. Luigi Ernesto Palletti. L’Ordine, che oggi ha uno spazioso ingresso davanti alla segreteria che può essere un comodo punto di incontro, è dotato non solo di una ricca biblioteca, ma fra

Il taglio del nastro dei presidenti nazionale del CNI Armando Zambrano e dell’Ordine spezzino Paolo Caruana e la nuova sala multimediale (Aba News)

gli altri servizi offre anche una workstation dalla quale gli iscritti possono consultare le norme Uni e acquistarle alle tariffe scontate concordate con il Cni. «Questo spostamento - ha detto il presidente Caruana - ci consentirà soprattutto di rispondere adeguatamente alle nuove e crescenti esigenze di formazione che dobbiamo obbligatoriamente soddisfare dopo la riforma delle professioni. Ora abbiamo lo spazio e le attrezzature adeguate per realizzare in casa i nostri programmi». E quasi come buon auspicio, proprio il giorno dell’inaugurazione è stato tenuto un insoluto e coinvolgente corso, per tutti i presenti, sull’intelligenza emotiva.

Contenzioso settore immobiliare: Intesa nazionale ingegneri-notai Ingegneri e Notai impegnati insieme per ridurre il contenzioso e le procedure amministrative di sanatoria relative alle difformità urbanistico-edilizie e dell’agibilità nelle compravendite di immobili. È la sostanza del protocollo d’intesa firmato dai Consigli nazionali delle due categorie professionali per favorire i cittadini, e contiene fra l’altro le indicazioni circa i contenuti minimi della perizia, che potranno essere integrate dagli ingegneri in relazione alle specifiche esigenze del caso concreto e, comunque, sempre in base alle richieste ricevute dal notaio. La collaborazione tra Cni e Cnn ha come scopo principale prevenire eventuali controversie in questa tipologia di attività sulla spinta del principio di sussidiarietà. I Notai avevano già stipulato un accordo di questo tipo con i geometri che prevedeva perizie tecniche facoltative. 4/

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Molto interessante infine, la donazione, esposta in sede, di foto e progetti dell’impresa Ing. Nino Ferrari con alcune opere realizzate in tutto il mondo. A&B-Atti e Bollettino di Informazione degli Ordini degli Ingegneri Liguria Mensile della Fed. Reg. Ordini degli Ingegneri della Liguria. Reg. Tribunale Genova n. 64 del 25 marzo 1949 Anno LXVI. Variazione in corso. N. 1-2 – Gennaio-Febbraio 2015 Direttore Resp.: Gianfranco Sansalone Presidente FROIL: Maurizio Michelini Segretario: Claudio Firpo Consiglieri: Giuseppe Anselmo, Claudia Bedini, Nicola Berlen, Paolo Caruana, Roberto Orvieto, Domenico Pino, Fulvio Ricci, Marco Sartini. PEC: federazione.liguria@ingpec.eu www.federazioneingegneri.liguria.it Direzione e Redazione: Piazza della Vittoria, 11/10 - 16121 Genova rivista@federazioneingegneri.liguria.it Editore, impaginazione, stampa: Nuova Grafica LP Via Pastorino, 200-202 r - 16162 Genova nuovagraficalp@legalmail.it www.promogenova.it/grafica-lp/ Progetto editoriale e grafico: Agenzia Aba News - abanews@abacomunicazione.it www.abacomunicazione.it Di questo numero, scaricabile in pdf dal sito della Federazione, sono state spedite 10.000 copie agli iscritti agli Albi degli Ingegneri della Liguria, alle istituzioni e ai soggetti di interesse per la categoria. La riproduzione, anche parziale, di testo e immagini è consentita citando la fonte. Il prezzo dell’abbonamento è compreso nella quota di iscrizione annuale agli Ordini della Liguria.


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