I CODICI OHSAS 18001:2007 – CENNI INFORMATIVI E MODALITA’ APPLICATIVE

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Quaderno

a cura di Ing. G. Presti commissione Ingegneria nei sistemi di gestione revisione testi: Ing. e. Amodeo Ing. M. Cerri

I CODICI OHSAS 18001: 2007 – CENNI INFORMATIVI E MODALITÀ APPLICATIVE ORDINe DeGLI INGeGNeRI DeLLA PROVINCIA DI ROMA


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roma Origine e sviluppo dei codici ohsas 18001 Nel 1999 la BSI insieme a un gruppo di organismi di certificazione e di enti di normazione di vari paesi quasi tutti nell’area di influenza inglese (Australia, Malaysia, Sud Africa) hanno elaborato uno standard normativo, ovvero la OHSAS 18001 (Occupational Health and Safety Assessment Series). La OHSAS 18001 non è una vera norma in quanto nasce al di fuori della normazione ufficiale (ISO), ma poiché si integra con i sistemi di gestione ISO 9001 e ISO 14001 e ha come scopo la certificazione di conformità, diverse imprese in Italia e nel mondo la hanno adottata facendosi certificare sulla base di questi codici. Visto il successo e la diffusione, al termine di una lunga e approfondita raccolta di dati e informazioni da tutto il mondo, la BSI ha aggiornato le norme OHSAS 18001 nel 2007 combinando tale aggiornamento alla promozione dei codici al rango di norma ufficiale inglese.

Caratteristiche generali della norma ohsas 18001 La OHSAS 18001 identifica uno standard internazionale la cui applicazione permette un approccio sistemico alla gestione della sicurezza del lavoro e la tutela della salute. Adottare un

sistema OHSAS per una impresa vuol dire da un punto di vista pratico: • Mettersi in condizione di conoscere a fondo tutti i rischi presenti in Azienda e facilitarne la valutazione; • Acquisire una consapevolezza a tutti i livelli della organizzazione su quanto si sta facendo per ridurre i rischi; • Avere la certezza di non aver solo rispettato la “ cogenza” legislativa, ma soprattutto di aver fatto della Sicurezza e Salute il punto cardine della politica societaria intraprendendo sempre nuove azioni e interventi per ottenere il miglioramento continuo secondo il ciclo di Deming. Le organizzazioni che scelgono inoltre di certificare il proprio sistema di gestione da un ente di terza parte indipendente, dovranno rivolgersi a un soggetto accreditato a tale scopo detto Organismo di certificazione.

Benefici della adozione di un sistema OHSAS per una azienda Fra tali benefici si elencano solo alcuni che si ritengono più significativi: • Miglioramento dell’efficacia e sicurezza concreta di tutti i processi inerenti la produzione e i servizi accessori;

PLAN: stabilire obiettivi per ottenere tale miglioramento DO: finalizzare tali obiettivi e processi CHECK: sorvegliare e verificare che tutti i processi in materia di sicurezza sul lavoro siano rispettati ACT: intraprendere azioni e interventi per migliorare in continuo tutte le prestazioni in materia di sicurezza e salute

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Diminuzione delle ore lavorative perse per infortuni e malattie; • Diminuzione dei problemi durante i controlli ordinari e straordinari da parte degli Organi di vigilanza; • Maggiore considerazione da parte di Clienti e fornitori. Infine si ricorda che l’articolo 30 del decreto 81/08 c.c.m. dal Decreto 106/09 indica che l’adozione e la attuazione “efficace” di un sistema di gestione salute e sicurezza è “esimente” delle responsabilità amministrative, delle persone giuridiche, delle Società e delle Associazioni prive di personalità giuridica di cui al Decreto legislativo 8 giugno 2001 N° 231.

Modalità di sviluppo di una certificazione OHSAS La procedura di valutazione dell’ente certificatore, della quale è stata informata l’organizzazione che si deve preparare adeguatamente a tale necessità anche con l’aiuto di consulenti o strutture specialiste in materia, si svolge in due successivi steps. Nel primo si eseguono: • Controllo che il sistema di gestione tenga effettivamente conto di tutti i pericoli e rischi insiti nell’Azienda; • Verifica di tutti i documenti di “cogenza legislativa”, soprattutto gli Atti Autorizzativi (Certificato di Prevenzione incendi, autorizzazione sistema di terra, etc.); • Verifica del documento di valutazione dei rischi. Nello STeP 2 l’ente certificatore conferma e verifica che: • L’organizzazione si stia impegnando per il conseguimento degli obiettivi; • Siano presenti e applicati tutti i documenti di sistema (vedi paragrafo successivo); • Che siano svolti i controlli operativi; • Sia efficacemente applicata l’ottica del miglioramento continuo. L’Organo di certificazione, una volta accertata la veridicità e giusta applicazione del sistema gestito, rilascerà il certificato che avrà una validità prefissata e dovrà essere sottoposto a rinnovo.

I documenti di sistema La documentazione del Sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro (in seguito SGSSL) è strutturata a livello piramidale in accordo a quanto di seguito descritto: • Il Manuale di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro è il documento cardine dello SGSSL poiché descrive come il sistema stesso è istituito, documentato e implementato; • Le Procedure Gestionali sono documenti

che definiscono le singole attività espletate dalle diverse funzioni e descrivono cosa deve essere fatto e da chi, quando deve essere fatto, le apparecchiature, i documenti ed i materiali utilizzati; Le Istruzioni Operative sono documenti che descrivono nel dettaglio come deve essere eseguita un’attività a livello tecnico-operativo; La Modulistica è composta di un insieme di documenti che servono a registrare ordinatamente i dati oggettivi dell’efficace funzionamento del sistema e a renderli in tal modo disponibili all’Organizzazione.

L’Audit: un passo fondamentale per la applicazione della norma Gli audits sono sicuramente lo strumento più efficace di cui l’Organizzazione si avvale al fine di misurare l’adeguatezza, l’efficacia e la propensione al miglioramento dello SGSSL implementato. Le fasi di esecuzione di audit seguono il seguente iter: • Programmazione della verifica; • Costituzione del gruppo di verifica ed elaborazione dell’eventuale lista di riscontro; • esecuzione della verifica; • Registrazione dei risultati della verifica; Al termine dell’audit, il responsabile del team emette il “Rapporto di audit” nel quale evidenzia i risultati dell’attività condotta e le eventuali carenze riscontrate che dovranno essere sanate da apposite azioni correttive.

Figure chiave della sicurezza nell’ambito OHSAS 18001 Un SGSSL prevede la nomina di alcune figure propriamente caratteristiche e “ volute” dal codice OHSAS. Deve essere nominato un Rappresentante Della Direzione (RDD) con specifiche responsabilità riguardanti il SGSSL e che, indipendentemente da altre responsabilità, ha il ruolo e le responsabilità di assicurare che il SGSSL sia stabilito, attuato e mantenuto attivo in accordo alla norma BS OHSAS 18001. Il RDD è supportato dalla nomina del Responsabile del Sistema di Gestione (RSGS), il quale si occupa dell’implementazione e del mantenimento del SGSSL e quindi ha il ruolo fondamentale di “locomotiva” per la corretta implementazione del sistema.

Applicazione pratica di un sistema OHSAS e’ fuori di dubbio che applicare correttamente e certificare un SGSSL presuppone un lavoro di un certo livello “ingegneristico” sia da un punto di vista “culturale” che “progettuale” per permettere che tale sistema venga implemen-

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roma tato non solo nelle parole ma soprattutto nei fatti. La problematica importantissima di coinvolgere attivamente tutta la popolazione aziendale non è cosa facile. Dal manager fino ai lavoratori tutti devono fare la loro parte in modo significativo dimostrando alla Organizzazione nonché all’ente Certificatore che le procedure, i corsi di formazione e quant’altro necessario sono stati recepiti e “digeriti” da tutti con adatto processo di sensibilizzazione. Non basta sapere che cosa è un “quasi incidente” ma è necessario che dal lavoratore che deve segnalare l’evento, fino a chi lo registra e indaga sui motivi per cui è stato sfiorato un infortunio fino al top management che deve provvedere con gli interventi che possano evitare il ripetersi dell’evento, tutti facciano la loro parte. Chi si occupa di implementare e completare un SGSSL sicuramente si scontrerà con tutta una Organizzazione non abituata ad affrontare le problemati-

che in un modo sistemico, ma solamente in modo che la legge “non mi punisca”, che è ovviamente il modo più sbagliato per affrontare le tematiche di sicurezza sul lavoro. Sarà quindi necessario che chi si occupa della certificazione cerchi innanzitutto di coinvolgere soprattutto il datore di lavoro da cui discende “ tutto”, cercando di sensibilizzarlo al fatto che scrivere e seguire procedure, istruzioni e quant’altro non deve essere visto come un appesantimento del lavoro dell’Azienda. In conclusione chi seguirà l’implementazione del sistema, avrà innanzitutto il compito di accompagnare giorno dopo giorno la crescita della Azienda sotto tutti gli aspetti e verso tutti i lavoratori, in modo che sia sempre chiaro che come “Roma non è stata fatta in un giorno”; così arrivare a una certificazione in SGSSL non è affare di un giorno o di un mese, ma di una applicazione costante e intensiva. ■

Per ulteriori articoli della presente pubblicazione IoRoma visitare il sito: http://rivista.ording.roma.it

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