L’ESPERIENZA DELLA MOBILITA’ ELETTRICA A ROMA

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Quaderno

L’ESPERIENZA DELLA MOBILITÀ ELETTRICA A ROMA Un breve excursus sui progetti di mobilità elettrica presenti a Roma, con riguardo ai mezzi a pedalata assistita. a cura di Ing. F. Ciaffi commissione Mobilità elettrica visto da: Ing. A. Sales Ing. A. Fuschiotto

Negli ultimi decenni stiamo assistendo a un notevole sviluppo di sistemi di gestione della mobilità, mirati alla cosiddetta “sostenibilità”; questa nuova attenzione alle tematiche ambientali è principalmente dovuta all’uso smodato del trasporto privato e, implicitamente, a tutte le conseguenze nocive che questo utilizzo eccessivo comporta, quali: inquinamento atmosferico e acustico, incidentalità e congestione. In questo contesto si inseriscono quindi tutti i provvedimenti e le politiche orientati alla cosiddetta compatibilità ambientale del trasporto, all’interno delle quali, indubbiamente, l’incentivo alla mobilità elettrica recita un ruolo fondamentale. Proprio alla luce di queste considerazioni, non stupiscono le numerose iniziative nate a Roma negli ultimi venti anni e le politiche intraprese dalle amministrazioni succedutesi in questo intervallo di tempo, rivolte tanto ai cittadini romani quanto ai city users; queste proposte risultano essere, infat-

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roma ti, mirate proprio alla diffusione, anche culturale, di forme di mobilità alternativa, quali bike sharing, car sharing e mobilità elettrica nonché all’inter-modalità tra queste e i sistemi di trasporto su ferro esistenti. Ad oggi, infatti, per quanto riguarda il car sharing, la città fornisce il servizio grazie a 120 vetture e 80 postazioni, ma è in progetto l’allargamento del servizio ad altri 8 Municipi, oltre ai 5 già esistenti, grazie al raddoppio delle postazioni e al triplicamento delle vetture disponibili. e’ intenzione, infatti, delle amministrazioni comunali, introdurre, sulla scia dell’esperienza del car sharing parigino, anche delle monovolume a 4 posti, a emissioni zero in quanto alimentate a motore elettrico, che andranno a connotare in modo sempre più “green” il servizio offerto a romani e city users. Le infrastrutture a servizio delle vetture elettriche, siano esse del servizio car sharing o meno, sono ad oggi rappresentate dalle 102 colonnine diffuse nel territorio comunale. Da non sottovalutare, poi, il servizio di trasporto pubblico offerto dall’Agenzia della Mobilità, che per molti rappresenta l’alternativa più sostenibile a livello ambientale ed economico per gli spostamenti che interessano la città di Roma (stimati al 2013 in circa 6,6 milioni al giorno). Anche in questo caso le amministrazioni hanno

scelto di conferire un’impronta “green” al servizio offerto dal momento che, con particolare riferimento alla mobilità elettrica, oltre ai 30 filobus in servizio sulle linee 60 e 90, la flotta in dotazione all’Atac presenta anche circa 90 minibus urbani, alimentati da motori elettrici. I minibus sono in servizio sul 4 linee che attraversano il centro storico nelle vie più strette e rappresentano un compromesso particolarmente funzionale per la salvaguardia del patrimonio storico culturale, con la conseguente necessità di ridurre gli impatti atmosferici e acustici su una zona già purtroppo profondamente congestionata, e le esigenze di mobilità di romani e turisti nel dedalo di vicoli e vie del centro storico romano. Tra i principali obiettivi per dare slancio alla mobilità “green”, infine, rientra il potenziamento del servizio di bike sharing, nato con propositi ammirevoli nel 2010, ma da subito in difficoltà a causa del furto delle biciclette e delle oggettive carenze della rete ciclabile romana. Tra le varie alternative al vaglio delle amministrazioni, prende corpo la possibilità di implementare un servizio di biciclette a pedalata assistita, introducendo quindi per la prima volta la trazione elettrica come supporto all’utente. La soluzione sembra essere la migliore se pensiamo alla

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ben nota conformazione orografica della città (quasi superfluo citare i famosi 7 colli), e può indubbiamente fare tesoro di alcune sperimentazioni portate avanti in questi mesi. In primis l’esperienza di “Roma-in-bici” a Villa Ada e Villa Borghese, dove è possibile l’affitto di 90 bici elettriche messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con Roma Capitale e Ducati energia. Oppure prendendo come spunto la simile sperimentazione, nata nel luglio 2012 da un accordo tra l’Università Roma Tre (principalmente i Dipartimenti di Ingegneria, economia ed Architettura ) ed enel Green Power Retail, chiamata “Progetto eLebici@ROMA3”. In particolare, enel Green Power è coinvolta nel progetto attraverso la fornitura di 30 biciclette a pedalata assistita, prodotte da Frisbee-TC Mobility, che sono state concesse in comodato gratuito all’Università Roma Tre, la quale, nel frattempo, ha raccolto un campione di 30 studenti, afferenti a tre diversi Dipartimenti: Ingegneria, Architettura ed economia. Pertanto, attraverso la collaborazione di una realtà accademica e di una realtà imprenditoriale, una volta emersa la centralità della bicicletta elettrica come risposta ad una mobilità urbana sostenibile, tanto dal punto di vista economico quanto ambientale, il progetto ha preso vita per rispondere alla necessità di studiare ed analizzare metodicamente l’applica-

zione della bicicletta elettrica in un contesto come quello della città di Roma, storicamente ostico, sia sotto il profilo culturale che urbanistico, a questo mezzo di trasporto. L’idea alla base, infatti, è proprio quella di trasformare gli spostamenti sistematici casa-studio/casalavoro in un elemento di miglioramento della qualità della vita in città attraverso l’uso di biciclette elettriche. La sperimentazione ha visto la sua inaugurazione nel Luglio 2012 e si completerà a fine gennaio 2014, dopo 18 mesi. I risultati raccolti nel primo anno di sperimentazione hanno mostrato come l’utilizzo di questo tipo di mobilità ecocompatibile sia fattibile anche in un contesto storicamente difficile come quello di Roma. A conferma di quanto appena detto, infatti, oltre 17.500 km sono stati percorsi nei primi 12 mesi per un totale di circa 3.800 viaggi. L’analisi economica ha consentito la stima di un risparmio complessivo di circa 110 € per studente (un rapporto di 1€ ogni 7 km percorsi in bicicletta) rispetto all’utilizzo dell’automobile per compiere gli stessi viaggi. In realtà il rapporto potrebbe risultare di gran lunga maggiore se si tenesse conto di costi aggiuntivi quali sosta a pagamento, assicurazioni, tasse etc. I dati più rilevanti, riguardano però le percorrenze medie dal momento che un viaggio standard si attesta sui 20 minuti di durata e i 5 km di lunghezza, confermando pienamente quan-

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roma to affermato dai più autorevoli studi di settore relativamente all’efficacia della bicicletta in ambito urbano sulle brevi distanze. Oltretutto, un’analisi dei motivi che hanno spinto ad effettuare tutti i circa 3.800 viaggi ha mostrato come circa il 65% degli stessi sia stato compiuto per motivi casa-studio/casa-lavoro, a dimostrazione del fatto che la ciclabilità elettrica può essere a tutti gli effetti considerata alla stregua delle modalità classiche per gli spostamenti sistematici dell’ora di punta della mattina. L’eccezionalità dei risultati ottenuti è ancor più accentuata dall’analisi delle condizioni carenti della rete infrastrutturale, dal momento che solo il 12% degli oltre 17.000 km percorsi è stato effettuato su piste ciclabili. I numerosi dati appena descritti, rappresentano il punto di partenza per la seconda fase e la terza fase del progetto, che vedranno la loro realizzazione in seguito alla chiusura dei 18 mesi di sperimentazione e durante le quali cia-

scun gruppo di studio, afferente ad uno dei 3 dipartimenti coinvolti nel progetto, avrà il compito di elaborare quanto emerso e formulare proposte da rivolgere a diversi soggetti. Le proposte saranno, pertanto, mirate a creare una sinergia tra il mondo accademico, le amministrazioni comunali, l’Ordine degli Ingegneri di Roma e il mondo imprenditoriale, al fine di concretizzare l’auspicio di “mettere in pratica la teoria” che dal primo giorno ha spinto il progetto eLebici@ROMA3. Questo progetto, così come tutte le iniziative precedentemente elencate, rappresentano indubbiamente una piacevole novità nel mondo delle politiche sulla mobilità a livello italiano. La presenza di molteplici e integrati punti di vista e obiettivi, può consentire, infatti, la creazione di gruppi di lavoro in possesso di conoscenze multidisciplinari, ma al tempo stesso integrabili, in grado quindi di ottenere risultati lusinghieri e forieri di futuri riscontri. ■

Per ulteriori articoli della presente pubblicazione IoRoma visitare il sito: http://rivista.ording.roma.it

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