Editoriale R2-2022

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LETTERA DEL DIRETTORE EDITORIALE La Luna e lo Spazio

Ing. Francesco Marinuzzi

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n questo numero ospitiamo, come focus, ben due articoli sulla Luna a cura di Giorgia Pontetti sulle coltivazioni e di Valentina Sumini su un nostro ipotetico villaggio da costruire sempre sulla Luna. Nell’ultimo anno la commissione aerospazio, con tutti i suoi numerosi membri, presieduta dal collega Giovanni Nicolai, ha organizzato numerosi eventi e seminari sul tema di estremo interesse e fascino. Addirittura, si sta pianificando una rete 4G di telecomunicazione da mettere sul suolo lunare per agevolare le trasmissioni massive di immagini e dati. Dopo circa 50 anni dal primo allunaggio vi è nuovo interesse, probabilmente, anche per la presenza di molte terre rare, sempre più preziose in specifici comparti legati alle nuove tecnologie, terre che non sono distribuite equamente sulla superfice terrestre rischiando così di creare forti dipendenze verso i paesi che le possiedono quali, ad esempio, la Cina. Ma la Luna può anche esser pensata come primo hub verso lo Spazio come, ad esempio, Marte. Il nostro mondo della Terra sta diventando sempre più piccolo sia per la crescita demografica degli ultimi 100 anni sia per l’aumento incredibile delle velocità di trasmissione e trasferimento dei bit e degli atomi. Nei nuovi scenari di infowar o vera e propria guerra in pochi secondi, o decine di secondi, una notizia o un ordigno può raggiungere la parte opposta del pianeta con conseguenze imprevedibili.

O RDIN E DEGLI INGE GNE R I DE LLA P R OVINCIA DI ROMA


Se studiamo la storia delle tecnologie dei Razzi una delle figure principali fu Wernher Magnus Maximilian von Braun prima esperto della missilistica tedesca nazista e, di poi, ritenuto, da molti, capostipite del programma spaziale americano in una alternanza fra dimensioni militari e civili non nuova nella storia dell’innovazione. La stessa internet può esser vista come derivata della rete ARPANET della DARPA (dipartimento della difesa USA). Molte superpotenze militari hanno anche un forte interesse e ruolo nelle tecnologie dello spazio e dei lanciatori: la capacità di lanciare in orbita o a lunghissima distanza con una velocità non intercettabile rappresenta infatti un fortissimo deterrente militare. Viviamo in un mondo sempre più VUCA dove l’ambiguità (A) e l’incertezza (U) sono sempre più costanti facendo sfumare i confini e i significati delle complesse (C) azioni e progetti fra gli estremi delle tipiche dicotomie civile/militare, costruzione/distruzione, cooperazione/competizione. Sicuramente il fattore umano, le competenze e soprattutto gli ingegneri possono svolgere un ruolo fondamentale soprattutto in funzione dei valori etici che guidano le loro invenzioni e soluzioni. Così come nel dopoguerra gli Stati Uniti furono capaci di creare un ecosistema economico e sociale molto attrattivo delle migliori menti e competenze internazionali, oggi la sfida è riproposta in un mondo multipolare dove l’Europa con le sue bellezze naturali e culturali e soprattutto l’Italia può giocare un ruolo decisivo. Ing. Francesco Marinuzzi, Ph. D. Direttore Editoriale

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI ROMA

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