Camomilla - Matricaria chamomilla

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Matricaria chamomilla L. Compositae Sinonimi: Chamomilla recutita, Leucanthemum chamaemelum, Matricaria recutita

CAMOMILLA COMUNE

Altri nomi comuni e regionali: Amarella, Antemide Dialetti savonesi: Camamilla

■ IL NOME Camomilla: dal tardo latino camomilla, greco chamaimelon da chamai = a terra, nel significato di basso e melon = mela: quindi piccola mela, per l’odore che ricorda quello di alcune varietà di mele. Matricaria dal tardo latino matricaria, da matrix = utero, matrice; perché usata anche come emmenagogo. Altri dicono da mater = madre. Col nome di Camomilla romana è nota una pianta simile alla Camomilla, a fiore doppio, così denominata dal monaco botanico Camerarius, che la individuò nelle campagna romana nel XVI secolo; successivamente la pianta fu però riclassificata come Anthemis nobilis. Erbari del XV secolo indicano col nome di Matricaria il Tanacetum parthenium. ■ L’USO DECORATIVO È una piantina erbacea annuale, che può raggiungere 50 centimetri di altezza, con le foglie profondamente divise in segmenti stretti (lacinie). Fiorisce da maggio a settembre con capolini gialli contornati da petali (ligule) rivolti verso il basso, come piccole margherite.

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L’AREA DI DIFFUSIONE Originaria dell’Europa meridionale ed oggi diffusa in tutto il mondo, la Camomilla è comunemente presente in tutta Italia ai margini dei campi, dal mare fino alle regioni submontane; può talvolta diventare perfino infestante nelle colture cerealicole. La si distingue dai tanti fiorellini simili perché il ricettacolo fiorale, il capolino giallo a forma di cono, è più alto che largo e dentro è vuoto, come si può facilmente costatare sezionandolo.

Camomilla Danese........................Vellugtende kamille Francese .....................Camomille, Petite camomille Giapponese...............Kami ture Indiano .......................Babonah, Babunphul Inglese/Americano....Common chamomile, German chamomile, Wild chamomile Islandese ....................Kryddbaldursbrà Norvegese..................Kamilleblom Persiano......................Babunah Portoghese ................Camomila Russo ..........................Romas˘ka aptenaja Spagnolo....................Camomila, Manzanilla, Manzanilla loca Tedesco......................Echter Kamille, Hundskamille Turco ...........................Papatya Ungherese..................Kamilla, Székfüorvosi

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Camomilla · Matricaria chamomilla

L’aspetto delicato e vaporoso ed i tanti piccoli fiori dall’odore aromatico penetrante, fanno della Camomilla una pianta, facile da coltivare, che può trovare collocazione in giardino, per bordure o cespugli, in pieno sole e con terreno leggero e drenato. Il prefetto napoleonico conte Chabrol de Volvic, nelle sue celebri Statistiche risalenti ai primi anni del XIX secolo, cita la Camomilla tra le piante nocive che causano gravi danni alla coltura del grano. Presso i garden, i vivai specializzati più forniti e le stesse aziende produttrici che vendono direttamente al pubblico, le piantine di Camomilla si trovano, generalmente in vasetti da 10 o 14 centimetri di diametro, da marzo a maggio.

L’IMPIEGO IN CUCINA La Camomilla è nota a tutti per i suoi impieghi nella medicina popolare, non è invece altrettanto usata nelle preparazioni gastronomiche. Con vino bianco, alcol, zucchero e capolini di Camomilla si può preparare un gradevole liquore digestivo, indicato anche contro l’insonnia.

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■ LE PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE Già nota agli antichi egizi, che la tenevano per pianta sacra al dio sole Rà, usata da Ippocrate, Galeno e Dioscoride, citata nei Capitolari di Carlo Magno, la Camomilla è forse il più popolare tra i rimedi della medicina popolare, che gli attribuisce proprietà antiallergiche, antinevralgiche, antinfiammatorie, antispasmodiche, carminative, decongestionanti, diaforetiche, digestive, emmenagoghe, emollienti, idratanti, sedative, stomachiche, toniche. Infusioni, decotti, macerazioni, clisteri, estratti, tinture e quant’altro a base di Camomilla aiutano la digestione; curano l’insonnia, l’eccitazione nervosa e gli stati depressivi; leniscono scottature, infiammazioni, dolori reumatici, mal d’orecchie, mal di denti, mal di gola, disturbi di stomaco, aerofagia, mal di fegato, dispepsie, coliti; scacciano i vermi intestinali e si ritengono perfino utili contro le febbri malariche. Anche la farmacopea ufficiale riconosce pregi e virtù dell’umile Camomilla: il Ricettario Fiorentino del 1789 annovera un elettuario antifebbrile a base di china e fiori di Camomilla. Per la sua azione calmante nei casi di isterismo e dolori mestruali, la Camomilla è stata anche chiamata “rimedio delle donne”; Ippocrate, considerandone le proprietà ipnotiche, la ritiene utile per alleviare i dolori del parto. Il medico romano Castore Durante, nel XVI secolo, dice della Camomilla: “… risolve, digerisce, mollifica, mitiga i dolori, è antispasmodica nei dolori della vescica e dell’utero, dei reni e del ventre, è antiepilettica, vulneraria e febbrifuga.” CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO AGRICOLTURA DI SAVONA


Camomilla · Matricaria chamomilla

Il napoletano Donzelli, circa un secolo più tardi, scrive che l’acqua di Camomilla “provoca i mestrui, caccia il feto morto, … mitiga i dolori dell’utero, astringe le gengive sanguinolenti, contempera le febbri, ed i dolori del capo” e l’olio di Camomilla “è quasi benedetto per li giovamenti … robora tutte le parti nervose, e seda i dolori anche de i nervi”. Pietro Andrea Mattioli, senese, riportando e commentando i libri di Dioscoride, scrive nel 1557 a proposito “dell’Anthemide, ciò è Camamilla: … bevuta la loro decottione, overo sedendovisi dentro, provoca i mestrui, il parto e l’orina, & le pietre delle reni, bevesi ne i dolori de i fianchi, & nelle ventosità: giova à trabocco di fiele, & à i difetti di fegato … applicate sanano le fistole de gli occhi. Masticate sanano l’ulcere della bocca. Usanle alcuni con olio ne i cristeri …” Ancora Dioscoride cita la Camomilla polverizzata come medicina efficace per il morso delle vipere, con altri rimedi del tempo come, ad esempio, sterco di capra impastato col vino. Resta il dubbio se la pianta in questione sia effettivamente l’attuale Camomilla comune (Matricaria chamomilla) o piuttosto la Camomilla romana (Anthemis nobilis). Con infusi di Camomilla ben caldi, per provocare abbondante sudorazione (fino a quindici tazze a distanza di pochi minuti), e drastici purganti (24 dosi in 12 ore!), verso la metà del XIX secolo è stata sperimentata una cura per il colera, pare con buoni risultati.

L’IMPIEGO NELLA COSMESI Il decotto di Camomilla schiarisce, rinforza e da lucentezza ai capelli; i fiori nell’acqua del bagno hanno effetto decongestionante; una tazza di Camomilla a digiuno, con succo di limone, ha effetti dimagranti e sempre con i fiori di Camomilla si possono preparare un tonico per le rughe ed un olio per le mani arrossate e screpolate. Macerando fiori di Camomilla in olio d’oliva si ottiene un semplice e pare efficace rimedio per le scottature solari.

CARATTERISTICHE ED ESIGENZE DELLA PIANTA La Camomilla non è certo difficile da coltivare, vuole solo un po’ di acqua e deve essere difesa dall’invadenza delle erbacce. Forma di propagazione Da seme

■ ALTRI USI Le nonne in altri tempi mettevano capolini di Camomilla negli armadi, per tenere lontani insetti e tarme.

Ambiente di coltura Piena aria

Portamento Eretto

°C

Illuminazione Preferisce le esposizioni soleggiate Temperatura Sopporta abbastanza bene il freddo Umidità Preferisce una media umidità del substrato

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Ristampa Arnaldo Forni Editore, 1981

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