Issopo - Hyssopus officinalis

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Hyssopus officinalis L. Lamiaceae (Labiatae) Sinonimi: Hyssopus angustifolius, Hyssopus aristatus, Hyssopus vulgaris

ISSOPO

Altri nomi comuni e regionali: Erba odorosa

■ IL NOME Issopo: dal latino hyssopu(m), greco hyssopos, di origine semitica. Alcuni autori fanno risalire l’origine del nome all’antico ebraico esob o ezob, con il significato di “erba santa”.

■ L’USO DECORATIVO In cespugli o come bordura l’Issopo, pianta perenne normalmente non più alta di un metro, si presta per ottimi effetti decorativi con i suoi piccoli fiori dall’aroma forte e gradevole, azzurri, spesso sfumati di porpora, talvolta rosa od anche bianchi, curiosamente orientati tutti da una sola parte su una specie di spiga che fiorisce da giugno a settembre. Predilige le esposizioni soleggiate ed i terreni calcarei, ma non è troppo esigente. La sottospecie Aristatus, a fiori blu, è particolarmente indicata per il giardino roccioso, ma cresce bene anche in vaso. Le piantine di Issopo sono reperibili direttamente presso le aziende produttrici od i garden ed i vivai, in vasi da 14 centimetri di diametro, da marzo a giugno e da settembre a novembre, la massima disponibilità è in aprile/maggio.

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L’AREA DI DIFFUSIONE Originario di alcune regioni del nord Africa, dell’Asia occidentale, della Siberia e dell’Europa l’Issopo si è diffuso naturalizzandosi un po’ ovunque, comprese le regioni nord americane. Cresce allo stato spontaneo negli incolti assolati. Anticamente si diceva dagli speziali eccellentissimo quello della Cilicia.

Issopo Arabo..........................Zufah-yabis Cinese .........................Shen xiang cao Francese .....................Hiope, Hysope Indiano .......................Hastipippili, Zupha Inglese/Americano....Hedge Hyssop, Isop, Hyssop Persiano......................Ush-naz-daoud Russo ..........................Issop obyknovennyj Spagnolo....................Hisopo, Rabo de gato Suomi ..........................Iisoppi Tedesco......................Eisenkraut, Hyssop, Johanniskraut, Josop, Ysop Turco ...........................Curdukotu Ungherese..................Kerti izsop

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Issopo · Hyssopus officinalis

■ LE PROPRIETÀ MEDICAMENTOSE Plinio cita l’Issopo come rimedio efficace contro i pidocchi ed il prurito della testa; decotto d’Issopo con sterco di gallina, purchè bianco, contro il veleno dei funghi; Issopo con sale contro il morso dei serpenti; Issopo con granchi per provocare le mestruazioni. Ippocrate lo raccomanda nei casi di pleurite; Dioscoride nei casi di asma e catarro, ricordando anche che mangiato con fichi freschi triti ha la virtù di far muovere il corpo e bevuto con vino combatte l’avvelenamento da mercurio. Con l’Issopo si compie la purificazione rituale dei lebbrosi. Santa Ildegarda di Bingen, badessa del convento benedettino di Disibodenberg, nei suoi testi di medicina risalenti al 1136, suggerisce una cura per l’uomo divenuto lebbroso a causa della libidine (!?), con bagni medicati ed unguenti a base di Issopo, altre erbe, sangue mestruale, grasso d’oca, sterco e grasso di pollo! Le sommità fiorite e le foglie sono le parti usate, generalmente in forma di infuso, alle quali si attribuiscono proprietà balsamiche; notevoli qualità bechiche; carminative per la eliminazione dei gas intestinali; diaforetiche, digestive, diuretiche, espettoranti, sedative negli eccessi di asma; stimolanti la secrezione dei succhi gastrici.

L’IMPIEGO IN CUCINA L’aroma deciso ed il sapore piccante dell’Issopo ne hanno fatto apprezzare, più in passato che oggi, la presenza nelle salse e nei ripieni. Alcuni ne aggiungono i fiori alle insalate, altri sostengono che le foglie, in piccola quantità, favoriscono la digestione della selvaggina e delle carni grasse; è nota una ricetta per la pernice all’Issopo.

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Issopo · Hyssopus officinalis

L’IMPIEGO NELLA COSMESI L’Issopo può essere utilizzato per bagni stimolanti e lozioni per tonificare le palpebre e le guance.

Per uso esterno, come decotto, ha azione vulneraria per la cicatrizzazione delle piccole ferite ed effetti straordinari nella cura delle contusioni; “Applicato con acqua calda svanisce i lividi delle percosse” dice Dioscoride, che anche raccomanda un vino ottenuto macerando una libbra di foglie peste di Issopo in un’anfora di mosto. L’impiego dell’Issopo è controindicato negli stati di gravidanza e di ipertensione. ■ ALTRI USI In tempi lontani l’Issopo veniva anche impiegato come repellente per gli insetti, spargendone rametti sul pavimento e sulle coltri. È tuttora utilizzato in profumeria ed è una della cento trenta erbe tradizionalmente impiegate per la preparazione del liquore Chartreuse. ■ CITAZIONI Nel Libro dei Salmi (50,9) Davide penitente invoca il perdono di Dio, implorando: “Aspergimi con l’Issopo, e sarò puro, lavami, e sarò bianco più che neve.”

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Issopo · Hyssopus officinalis

CARATTERISTICHE ED ESIGENZE DELLA PIANTA L’Issopo non ha nessuna particolare esigenza: una comune terra da giardino, sole, quel tanto di acqua che basta e protezione dall’invadenza delle erbacce. Forma di propagazione Da seme

L’uso dei rami di Issopo nelle cerimonie di purificazione è attestato da molti altri richiami del Vecchio Testamento: nelle prescrizioni riguardanti la Pasqua, (Esodo 12, 22); nella purificazione del lebbroso (Levitico 14, 4 ecc.); nell’uso dell’acqua lustrale (Numeri 19, 18 ecc.). Anche nel Vangelo secondo Giovanni (19, 29) nella tragica sequenza finale della crocifissione e morte di Gesù, viene citato l’Issopo: “E i soldati inzuppata una spugna nell’aceto, la posero in cima ad una canna d’issopo, e gliel’accostarono alla bocca.” Non è certo, però, che l’Issopo citato nel Vecchio e Nuovo Testamento sia la stessa pianta conosciuta oggi con questo nome, dato che non è spontaneo in quegli areali. Le Regole Salutari Salernitane, risalenti alla seconda metà del Duecento, enunciano le virtù dell’Issopo nei casi di malattie polmonari, con brevi versi che così suonano vivacemente nella ottocentesca traduzione di Pietro Magenta: Capo LXVI. DELL’ISOPO (sic)

“È l’Isopo un alberetto che di flemma sgrava il petto; se il polmom vuoi che sollevi entro il mel (miele) cuocer lo devi; fama è pur che il suo liquore renda al viso un bel colore.”

Ambiente di coltura Piena aria

Portamento Eretto

°C

Illuminazione Preferisce le esposizioni soleggiate Temperatura Non sopporta il freddo intenso Umidità Preferisce una media umidità del substrato

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