summer school 2010 book

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European Commission - DG Education & Culture

Lifelong Learning programme

Università Iuav di Venezia Delft University of Technology Escola Tecnica de Arquitectura del Vallès - Universitat Politècnica de Catalunya Universitatea “Ion Mincu” Bucuresti

Werkplaats Typografie / ArtEZ institute of the arts

www.osservatoriodeltadelpo.com

Questo libro è il risultato di un intenso lavoro comune e dello scambio avvenuto tra tutti i partecipanti alla Summer School Delta del Po 2010. Il testo di Introduzione è di Maria Chiara Tosi; il testo in apertura del capitolo Geografie è di Maria Chiara Tosi, i testi contenuti nel capitolo sono di Taneha Kuzniecow Bacchin, Thorsten Schuetze, David Balbas, Marco Malossini, Monica Radulescu, Claudiu Runceanu; il testo in apertura del capitolo Identità del territorio è di Emanuela Bonini Lessing e Armand Mevis, il testo in apertura del capitolo Scenari è di Enrico Anguillari e Marco Ranzato, i testi contenuti nel capitolo sono a cura di Enrico Anguillari e Marco Ranzato. Il testo contenuto nel capitolo dei Focus Groups é di Alfonso Di Domenico. This book is the result of an intensive project of collaboration and exchange with all of the participants at the Delta del Po Summer School, 2010. The introductory text is by Maria Chiara Tosi; the text opening the chapter Geographies is by Maria Chiara Tosi, the texts within the chapter are edited by Taneha Kuzinecow Bacchin, Thorsten Schuetze, David Balbas Alonso, Marco Malossini, Monica Radulescu, Claudiu Runceanu; the text opening the chapter Identity of Territory is by Emanuela Bonini Lessing and Armand Mevis; the text opening the chapter Scenarios is by Enrico Anguillari e Marco Ranzato, the texts within the chapter are edited by Enrico Anguillari e Marco Ranzato, the text opening the Focus Groups is by Alfonso Di Domenico.


Summer School Delta del Po 2010 / Erasmus Intensive Program Building Scenarios in Fragile Territories Porto Tolle (Italy) 27 September – 10 October 2010 responsabile / head coordinator Maria Chiara Tosi docenti / professors Enrico Anguillari, Taneha Kuzniecow Bacchin, David Balbas Alonso Emanuela Bonini Lessing, Marco Malossini, Matelda Reho, Monica Radulescu, Claudiu Runceanu, Thorsten Schuetze. docenti esterni / external professors Sara Ariano, Giancarlo Mantovani, Armand Mevis, Marco Ranzato, Sybrand Tjallingii. tutors / graphic design Christian Jugovac, Sabrina Moretto, Daniele Tonon. Matteo Carli Alberto Oss Pegorar

Ca' Venier caso studio / Ca' Venier case study Mariona Alcaraz Corbella Marta de Marchi Andrea Lipan Angela Lopez Cruz Ana Opris Omar Rebollo Graupera Valerie Saaverda Lux Angela Bedoya Machiel Crielaard Sorina Georgiana Rusu Stefania Girardi Reinhold Lehel Stadler Josep Maria Nogué Estradé

Porto Viro caso studio / Porto Viro case study Miriam Barona Conesa Aura Luciana Istrate Julio Alan Latre Cabrera Emilia Machedon Caterina Mendolicchio Domnita Irina Pata Valentina Andreazzo Anais Ba Mantilla Irati Ezeiza Giorgia Ferlin Volodymyr Kolovanoov Yutig Tai

identità del luogo / identity of the territory Francesco Belloli Daniele Condello Amélie Derveloy Stefano Faoro Laure Giletti Ine Meganck Corina Neuenschwander Alberto Olcese Mark Simmonds Noah Venezia Manuel Zenner

Un ringraziamento particolare a / Sincere thanks and gratitude to Massimiliano Battiston, Licia Bergamin, Daniele Bergantin, Eddy Boschetti, Valentino Bosco, Agnese Cacciatori, Stefano Cacciatori, Maurizio Cavvallari, Giorgio Crepaldi, Giorgio D’Angelo, Eugenio De Grandis, Marica Duò, Isabella Finotti, Silvano Finotti, Maurizio Gobbo, Giancarlo Mantovani, Silvana Mantovani, Laila Marangoni, Luana Milan, Sara Milani, Argia Moretto, Claudio Pavanatti, Lorena Tasso, Adriano Tugnolo, Sandro Vidali.


INDICE / INDEX


07

Introduzione /  Introduction

08

Geografie /  Geographies

30

Scenari /  Scenarios

80

Identità del territorio /  Identity of the territory

100

Focus groups



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ABITARE NEL PARCO: LA NECESSITÁ DI UNO SPOSTAMENTO CONCETTUALE Questo libro raccoglie riflessioni, indagini, comparazioni, progetti e scenari per il delta del Po, un territorio fragile le cui caratteristiche, paradossi e dilemmi appartengono e sono condivisi da molti altri territori deltizi. E’ per questa ragione che il lavoro prodotto viene presentato come sforzo interpretativo e progettuale cui altri territori fragili possono utilmente attingere. Erosione della costa, innalzamento del livello medio del mare e salinizzazione dell’acqua dolce costituiscono i tre principali fenomeni che inevitabilmente, chiunque voglia confrontarsi con le trasformazioni di questo territorio deve tenere presenti. Tuttavia, per riuscire a sottrarre il trattamento di questi fenomeni ad un dibattito solo tecnico, trasformandoli da minacce ed elementi di fragilità in opportunità all’interno di un diverso sentiero di sviluppo, risulta necessario modificare profondamente il modo in cui si cerca di immaginare il futuro del delta del Po. Nel tempo lungo le diverse logiche di acqua e di terra e le diverse strategie e sistemi di attori ad esse relazionate che hanno plasmato questo territorio, hanno fortemente contribuito a frammentare la forma fisica tanto quanto la sua organizzazione. Più di recente molte strategie e programmi hanno saputo fornire solamente risposte specifiche e contingenti rivelandosi incapaci di offrire prospettive unitarie. Tutto ciò ha prodotto una sorta di zoning territoriale che vede giustapposte, talvolta in maniera paratattica, aree agricole, aree dedicate all’acquacoltura, valli e lagune, aree edificate e industriali, zone residenziali e aree dedicate alle infrastrutture turistiche, ciascuna con una forte specificità ed autonomia funzionale, e sostenuta da specifiche strategie e gruppi di soggetti; una sorta di collage dove singole porzioni e singoli attori stentano a collaborare gli uni con gli altri. E’ di qui che abbiamo pensato di partire, immaginando che il potenziale inespresso di questo territorio risieda nella possibilità di integrare le sue principali funzioni: ad esempio, l’agricoltura con il turismo e la produzione di riserve d’acqua dolce per l’irrigazione, così come l’acquacoltura con il turismo e il contrasto alla salinizzazione e all’erosione della costa. Ciò costituisce uno spostamento concettuale importante: dalla separazione verso l’integrazione, dalla specializzazione funzionale alla

multifunzionalità del territorio. E’ attraverso questo spostamento che pensiamo sia possibile innescare lo sviluppo di economie più varie ed articolate e per questa via forse più resistenti e durevoli. Il trattamento delle questioni ambientali non può e non deve evitare questo spostamento concettuale: solamente se una diversa organizzazione e funzionamento del territorio assieme ad un diverso disegno del paesaggio saranno capaci di confrontarsi con queste questioni e utilizzare i vincoli tecnici come occasioni e non come limitazioni, solamente se la comunità saprà farsi carico di tali istanze intraprendendo un diverso e più articolato sentiero di sviluppo, allora abitare in un parco, abitare nel parco del delta de Po, risiedere stabilmente o temporaneamente, lavorare, muoversi, ricevere l’educazione, spendere il proprio tempo libero, potrà rappresentare un obiettivo da raggiungere piuttosto che un destino da subire. Il lavoro presentato in questo libro costituisce l’esplorazione di queste possibilità, un tentativo pur parziale attraverso cui misurare le conseguenze di uno spostamento concettuale che risulta quanto mai necessario, non solo per le ragioni richiamate sopra, ma soprattutto per incrementare la connettività interna di questo territorio, per aumentare le occasioni di scambi e contatti sociali, economici, ecologici e culturali, contribuendo a far uscire il delta del Po da un isolamento che non è più solo geografico, così come è stato per lungo tempo in passato. wPoiché sempre più di frequente e soprattutto nei territori fragili viene privilegiato un approccio capace di incoraggiare e attivare le capacità locali, l’esperienza della Summer School ci sembra possa rappresentare una importante occasione per stimolare il dibattito circa il futuro di questo territorio e rafforzare il ruolo della comunità e la sua capacità di esprimere le proprie potenzialità. Il radicalizzarsi di visioni locali assai conflittuali le une nei confronti delle altre, il continuo arroccarsi dei diversi attori, principalmente di quelli istituzionali su posizioni contrastanti da un lato, e una generale carenza di visioni comuni e di idee di sviluppo condivise assieme a una capacità progettuale fortemente connessa alla specificità dei singoli problemi dall’altro, tendono a non lasciare spazio al dialogo. E’ all’interno di tale situazione che il lavoro proposto in questo libro si inserisce cercando di aumentare i dubbi e facendo intravedere alcune possibilità, diversi sentieri di sviluppo.


GEOGRAPHIES / GEOGRAFIE

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Nonostante i territori deltizi in Europa siano generalmente assoggettati ad alcune importanti fragilità, tra cui assume particolare rilievo la salinizzazione dell’acqua, l’erosione delle coste e l’innalzamento del livello medio del mare, sono riconoscibili alcuni fenomeni che ne segnano profondamente la singolarità come, ad esempio, il progressivo abbandono da parte della popolazione locale, il forte incremento della pressione turistica oppure la contemporanea trasformazione

e rafforzamento del settore agricolo. Somiglianza e differenza sono le parole chiave che hanno guidato la costruzione di una sequenza di mappe attraverso cui descrivere i delta europei, tracciarne i principali caratteri, ma anche individuare i modi in cui vengono affrontate le criticità. Detto diversamente, lo sforzo compiuto riguarda il riconoscimento di come una pluralità di temi, problemi, fenomeni e caratteri di fatto disegni sul territorio europeo differenti geografie, ciascuna delle quali richiede specifiche forme di intervento. Poiché le azioni e le strategie d’intervento elaborate per affrontare problemi simili collocati all’interno di fenomeni e contesti differenti contribuiscono ad arricchire la “cassetta degli attrezzi” cui sovente si attinge nei momenti in cui si deve intervenire a governare le trasformazioni del territorio, accanto alle mappe viene proposta una collezione di progetti e programmi adottati per i diversi delta europei funzionale alla costruzione di un catalogo di buone pratiche. Avvantaggiarsi ed imparare dall’esperienza altrui e contemporaneamente misurare lo scarto tra territori analoghi sulla base della loro capacità di immaginare il proprio futuro: geografie e catalogo delle buone pratiche risultano funzionali anche a questo. / European deltaic territories are generally invested by two different trends: on the one hand by relevant frialties, like the salt wedge, the coastal erosion and the sea level rising, on the other one by phenomena like the emigration, the demand

for an increment of touristic facilities, the transformation and the reinforcement of the agricultural sector. Similarity and difference are the keywords that order the sequence of the maps that describe the European deltas, visualise the most relevant features, show how the weaknesses of the territory are faced. In other words, the goal is to show how a plurality of elements, causes and phenomena create different geographies, requiring specific interventions. Besides the maps, a selection of projects and plans applayed in different European deltas is presented aiming to show a catalogue of best practises. All this make it possible gaining knolledge by others’ experiences and comparing territories according to their ability to imagine and draw their own future.


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IDROGRAFIA / HYDROGRAPHY

bacino idrografico fiume delta 0

250

500

750

1000 KM

estuario


10

SISTEMA DELLE ACQUA ED AREE UMIDE / SYSTEM OF WATER AND HUMID AREAS concentrazione di aree umide

alta bassa

sistema delle acque (Corine land cover 2000) 0

250

500

750

1000 KM

Aree umide (4.1.1)

Corpi d’acqua (5.1.2)

Corsi d’acqua (5.1.1)

Lagune costiere (5.2.1)


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AREE URBANIZZATE E AREE AGRICOLE / URBAN AND AGRICOLTURAL AREAS aree urbanizzate e habitat artificiali

pascoli

terreno permanentemente irrigato

vigneti

terreno arabile non irrigato

risaie

coltivazione annuali e permanenti

altri usi

terreni a coltivazioni miste 0

250

500

750

terreni agricoli con significative aree di vegetazione naturale

1000 KM

terreni agro-forestali


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TRASPORTI VIA ACQUA / WATERWAYS rotte marittime vie fluviali classi UN/EC

0

250

500

750

1000 KM

VII VIa VIb Va Vb IV III I,II

14500-27000 T 9600-18000 T 6400-12000 T 3200-6000 T 3200-6000 T 1500-3000 T 1000-1500 T 650-1000 T 250-650 T


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CATEGORIE IUCN DI SITI NAZIONALI DESIGNATI / IUCN CATEGORIES OF NATIONAL DESIGNED SITES

0

250

500

750

1000 KM

IA

riserve naturali o aree di riserva integrale

IB

aree incontaminate

II

parchi nazionali

III

monumenti naturali

IV

aree per la gestione di habitat e specie

V

paesaggi terrestri e marini protetti

VI

aree per la gestione sostenibile delle risorse


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RETE NATURA 2000 + RAMSAR / NATURA 2000 AND RAMSAR NETWORK NATURA 2000 Direttive uccelli (SPA) NATURA 2000 Direttive habitat (pSCI,SCI,SAC) NATURA 2000 siti appartenenti ad entrambe

aree appartenenti alla convenzione RAMSAR 0

250

500

750

1000 KM

delta


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INONDAZIONI E PORTATA DEI FIUMI / FLOODS AND RIVER DISCHARGE Numero di inondazioni (1998 - 2008) 1

0

250

500

750

2

3

4

5

6

Variazioni previste della portata dei fiumi (rapporto fra il periodo 1961-1990 e lo scenario 2071-2100) %

1000 KM

+40

+20

+10

+5

-5

-10

-20 -40


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SECCHE / DROUGHTS Numero medio di persone esposte annualmente a secche per km/q <4

4-10

40-200

200-400 400-28000

Sfruttamento d’acqua nei bacini fluviali europei (%) 0

250

500

750

1000 KM

>40 (forte sfruttamento) 20-40 (medio sfruttamento)


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STATO DELLE COSTE / COASTAL VALUATION depressioni (da 0 m a -5 m) erosione crescita Innalzamento livello del mare 0

250

500

750

1000 KM

-10.0 -7.5 -5.0 -2.5

0.0

2.5

5.0

7.5 10.0


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THE RHINE DELTA - CHALLENGES AND SOLUTIONS FOR FUTURE DEVELOPMENTS

Fig. 1-1a Relief map of the Netherlands showing height in metres above Dutch Ordinance Datum (NAP). The dark blue colour indicates areas which are below sea level. The green to red colours indicate areas which are located above sea level. Source: Deltacommissie Report.

Fig. 2 Safety assessment of primary flood defences, 2006: the blue lines represent areas that do not comply with the safety standards, while the green lines comply with the standards. Source: Deltacommissie Report.

The main water problems in the Netherlands can be summarized and divided in 3 subject areas, which are all increased by climate change: water surplus (particularly in form of flooding), water shortage, and bad water quality. To be able to manage these problems and to protect the country against flooding, as well as to prevent damage from water deficits and to ensure good water quality, the government of the Netherland set up a new national water agenda. Currently water plans are being implemented, which are designed to ensure the safety of the Netherlands in the coming years, particularly regarding flood and drought. Amongst others, programs such as “Room for the River”, “Working together with Water” and the action plan “Weak Links along the Dutch Coast” are intended to make the water management in the Netherlands climate proof and to facilitate symbioses between different sectors. These include spatial planning, coastal defence, ecology and leisure. Planning, policies and future practices will have to be organised as far as possible in accordance with natural processes, starting from the two major objectives, safety and sustainability. I principali problemi legati all’acqua in Olanda possono essere sintetizzati in 3 questioni, tutte rese più problematiche dai cambiamenti climatici: eccesso d’acqua (in particolare nella forma delle alluvioni), scarsità d’acqua, acqua inquinata. Per gestire in futuro questi problemi e per essere in grado di difendere il paese dalle inondazioni, per prevenire i danni derivanti dalle carenze d’acqua e per assicurare una buona qualità dell’acqua il Governo olandese sta predisponendo una nuova agenda nazionale per l’acqua. I piani e i progetti relativi alla sicurezza dell’Olanda nei prossimi anni, in particolare per quanto riguarda le alluvioni e le siccità sono attualmente in corso di esecuzione. Alcuni programmi come “Più spazio per l’acqua”, “Lavorare assieme all’acqua” e il piano di intervento “Collegamenti deboli lungo la costa olandese” hanno l’obiettivo di contrastare attraverso la gestione dell’acqua i cambiamenti climatici e di facilitare la simbiosi tra I diversi settori. A partire da due principali obiettivi, sicurezza e sostenibilità, pianificazione, politiche e pratiche future devono essere organizzate al più presto in accordo con i processi naturali.


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COASTAL PROTECTION

Fig. 3 North Sea coast protection, Building with nature. The yellow areas describe the extensions of the existing coast with dune areas. Source: Ronald Waterman, Building with nature, 2007.

Fig. 4 Redevelopment of the obsolete docks and industrial areas along the Nieuwe Maas in Rotterdam. The different colours indicate different functions for the urban renewal in waterfront areas. Source: Steef Buijs, Spatial development sketches for the Delta Committee, 2008.

In 2007, a new Delta Committee - the Sustainable Coastal Development Committee - was established to formulate a vision for the long-term protection of the Dutch coast and its hinterland against the consequences of climate change. The challenge is how the Netherlands can be made climate proof over the very long term: safe against flooding, while still remaining an attractive living environment. The task at hand, then, involved looking further than just flood protection. The committee’s vision therefore comprises interactions with life and work, agriculture, nature, recreation, landscape, infrastructure and energy. The emphasis is on development along with climate change and ecological processes; thus, they are cost effective and produce additional value for society. The programme will be embedded, financially, politically and administratively, in a new Delta Act. Twelve recommendations were developed for the short and medium term, which include for instance the coastal protection by the realisation of nature orientated measures, the so-called “building with nature”. Nel 2007, è stato istituito un nuovo Comitato Delta – il Comitato per lo sviluppo costiero sostenibile – con l’obiettivo di formulare una visione per la protezione a lungo termine della costa olandese e del suo entroterra contro le conseguenze del cambiamento climatico. Il problema è come i Paesi Bassi possono contrastare i cambiamenti climatici nel tempo lungo: come possono essere messi in sicurezza contro le inondazioni, pur rimanendo un ambiente attraente. Tale compito ritenuto a portata di mano, è stato poi esteso oltre la semplice protezione dalle inondazioni. La visione del Comitato ha quindi cercato di abbracciare le interazioni con la vita e il lavoro, agricoltura, natura, ricreazione, paesaggio, infrastrutture ed energia. L’accento è stato posto sulla possibilità di tenere assieme sviluppo, processi di cambiamento climatico ed ecologico, come via per rendere redditizie queste trasformazioni e di produrre valore aggiunto per la società. Il programma sarà inserito finanziariamente, politicamente e amministrativamente, in una nuova legge per il Delta. Sono state sviluppate dodici raccomandazioni per il breve e medio termine, tra cui “la protezione del Nord Costa del Mare Costruire con la natura”.


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PROTECTION FROM FLOOD The Spatial Planning Key Decision (SPKD) “Room for the River” is a package of measures, created by the Dutch cabinet to improve the protection from river floods and to improve the overall environmental quality in the river basin region. The river will be given more room at the total of 39 locations covered by the programme. The main objectives are to complete the flood protection measures by 2015 and to improve the overall environmental quality in the river region. The measures include the displacing of dikes and the opening of embanked areas, the deepening of the forelands, the removal of obstacles, the lowering of groins, enlargement of summer beds, the creation of flood channels and the strengthening of dikes. This is a shift from dike reinforcement to river relief, and involves measures on both sides of the existing dikes. Climate change in particular means that also in future investments will be required to ensure the safety of the river Rhine area. The SPKD takes this into account by reserving a small number of areas, which may be needed for river relief measures in the period after 2015. Fig. 5 Map of planning area of the Room for the River Program, with 39 projects indicated. Source: Projectbureau Room for the River.

Fig. 6 Room for the River Program: alternatives and supplemental measures for the short term in the KAN (Arnhem-Nijmegen Junction) and Central Rivers Region. Source: Projectbureau Room for the River.

“Spazio per il fiume” è un pacchetto di misure, creato dal governo olandese all’interno delle strategie di pianificazione territoriale, per migliorare la protezione dalle inondazioni del fiume e per migliorare la qualità ambientale nel territorio del bacino idrografico. In 39 località previste dal programma sarà dato più spazio Al fiume. I principali obiettivi riguardano il completamento delle misure di protezione dalle inondazioni entro il 2015 e il miglioramento della qualità ambientale nella regione del fiume. Le misure comprendono lo spostamento degli argini l’allagamento di territori precedentemente bonificati, l’approfondimento delle golene, la rimozione degli ostacoli, l’allargamento dei pennelli e l’abbassamento dei letti estivi dei corsi d’acqua, la creazione di canali di alluvione e il rafforzamento degli argini. Si tratta del passaggio dal rinforzo degli argini alla riduzione del fiume, e coinvolge le misure su entrambi i lati delle dighe. Una modificazione del clima richiede degli investimenti necessari per garantire anche in futuro la sicurezza del territorio attraversato dal fiume Reno. Il piano in questione tiene conto di tale questione riservando un piccolo numero di aree che possono essere necessarie dopo il 2015 per le misure di soccorso fluviale.


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PROTECTION FROM DROUGHT AND SALINIZATION

Fig 8 Visions for Amsterdam metropolitan region in 2040. The dark blue colours indicate areas in which additional surface water bodies for rain water storage will be implemented. Source: http:// www.metropoolregioamsterdam.nl/files/Impuls%204%20 Klimaatbestendig.jpg

Fig. 9 Site plan of the City of the Sun. The water system (blue colour) has a portion of 25 % of the city area and is based on seasonal and peak storage of rainwater. Source: Hoogheemraadschap Hollands Noorderkwartier, 2005.

REFERENCES - Ministry of Transport, Public Works and Water Management (2007). Spatial Planning Key Decision ‘Room for the River’, Investing in the safety and vitality of the Dutch river basin region. The Hague, The Netherlands. - Ministry of Transport, Public Works and Water Management (2006). Spatial Planning Key Decision ‘Room for the River’, Approved Decision. The Netherlands. - Hoogheemraadschap Hollands Noorderkwartier (2005). Water in de Stad van de Zon. Broschure; Purmerend, The Netherlands. Findings of the Deltacommissie (2008). Working together with water - a living land builds for its future, Full Report. The Netherlands. Schuetze, T. (2008). The water and water supply policy in the Netherlands in preparation for Climate Change. Delft University of Technology. The Netherlands.

The decentralized management of rainwater, particularly in new urban developments, is based on a “three-step strategy”. The aim of this strategy is the creation of seasonal water storage to cope with drought and the decentralized retention of rainwater during heavy rainfall. The strategy was developed by the “Dutch Advisory Committee on Water Management in the 21st Century” in 2001 and was enacted by the Dutch government in a new approach to ensure safety and reduce water related problems in the 21st century. Water management problems should not be shifted to others by following the “three-step strategy for rainwater management”: First priority is for rainwater collection and retention, followed by rainwater retention and storage, and finally the drainage of surplus water. Based on this strategy, some district water boards insist that 10% of the land surface area of new developments consist of open water. Such open freshwater bodies can also suppress salinization in areas, which are affected by upward seepage of salty or brackish water. La gestione decentrata delle acque piovane, in particolare nei nuovi sviluppi urbani, si basa su una “strategia in tre fasi”. L’obiettivo di questa strategia è la creazione di stoccaggio dell’acqua stagionali per far fronte alla siccità e la conservazione decentrata di acqua piovana durante forti piogge. La strategia è stata sviluppata nel 2001 dal “Comitato consultivo olandese Commissione per la gestione delle acque nel 21° secolo” e promulgata dal governo olandese nell’ambito di un nuovo approccio per garantire la sicurezza e ridurre i problemi legati all’acqua nel 21° secolo. I problemi di gestione delle risorse idriche e delle acque meteoriche non devono essere delegati ad altri soggetti, e devono seguire una strategia in tre fasi: la prima priorità è relativa alla raccolta dell’acqua piovana e alla sua conservazione, seguita dalla ritenzione dell’acqua piovana e dal suo stoccaggio e, infine, dal drenaggio delle acque in eccesso. Muovendo da tale strategia, i locali consorzi di gestione dell’acqua insistono sulla necessità che il 10% della superficie relativa alle nuove aree di sviluppo sia composta da riserve d’acqua. L’utilità di tali superfici d’acqua dolce è quella di contrastare la salinizzazione nelle zone interessate da infiltrazioni verso l’alto di acqua salata o salmastra.


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DELTA DE L’EBRE: OSSERVANDO L’OSSERVATORIO

NOTE ALLE IMMAGINI 1. Il catalogo del paesaggio de le “Terres de l’Ebre” costruite dall’Osservatorio del Paesaggio di Catalogna secondo la Llei 8/2005, de 8 de juny, de protecció, gestió i ordenació del paisatge de Catalunya 2. Il patrimonio naturalistico conciliando usi ricreativi del territorio: una passerella d’accesso al mare attraverso le dune e le lagune tutelate. 3. Il porto galleggiante di San Carles de la Rapita: progetto realizzato rispetto della matrice biofisica. 4.Il progetto Zefir: un’ipotesi d’istallazione offshore strutturato in due fasi. fase 1: le turbine eoliche a cinque kilometri dalla costa nel rispetto della ley de costas. fase 2: le turbine eoliche galleggianti a più di cinque dalla costa. 5. Patrimonio in rete: Il recupero delle case di “tapies” nelle risaie e i miradors.

Le “Terres de l’Ebre” rappresentano un territorio morfologicamente integrato che si costruisce a partire dalla contrapposizione e le complementarietà di un sistema “umido” e uno “secco” (a pochi metri l’uno dall’altro), con due modi di gestire l’acqua e due culture in simbiosi. Il territorio “umido” è formato da un paesaggio di fluviale e da un paesaggio deltizio. Quest’ultimo, il paesaggio deltizio, è vocato alla monocoltura del riso che ne determina tempi e stili di vita: dai ritmi del lavoro alla fruizione turistica, dalla gestione delle acque per l’irrigazione alla gestione delle acque per le aree umide soggette a vincoli ambientali. Questa duplicità alimenta una “densità” di pratiche fortemente diversificate rispetto agli stili di vita e alle modalità di sfruttamento delle risorse del territorio. Oltre all’agricoltura si contrappongono due stili turistici diversi: quello naturalistico a bassa densità di consumo delle risorse ambientali che fruisce di una rete di piste ciclabili e punti di osservazione, soprattutto in prossimità delle lagune e quello balneare che si appoggia a nuclei densi di alloggi lungo la costa spesso prossimi alle aree protette. L’Osservatorio del Paesaggio della Catalogna è un ente di consulenza dell’amministrazione catalana, e di sensibilizzazione delle comunità locali in materia di paesaggio. La sua creazione risponde alla necessità di studiare il paesaggio, elaborare proposte e misure volte a promuovere la tutela, la gestione e la pianificazione del paesaggio, nel quadro dello sviluppo sostenibile. I Cataloghi del Paesaggio sono gli strumenti di pianificazione di cui si è dotato l'osservatorio per conoscere il paesaggio catalano e stabilire i valori che possiede, quali fattori lo influenzano, le ragioni storiche di un certo tipo di paesaggio, come il paesaggio si evolve secondo l’attuale dinamica economica, sociale e ambientali. I cataloghi, infine, definiscono i modi attraverso cui migliorare le qualità del paesaggio. Si propone di seguito una lettura degli obiettivi del catalogo del paesaggio per le Terres de l’Ebre, evidenziando alcune relazioni con progetti realizzati nel territorio. Si vuole così verificare se il catalogo ha interagito alle diverse scale e tra i diversi attori territoriali in modo coerente. OQP3. Una gestione integrale dei paesaggi costieri, con interventi volti a generare qualità e nuove identità, migliorando l’accesso all’uso sociale del territorio e rispettando il valore naturale ed estetico.


23 PAESAGGI DI COSTA

PARCHI EOLICI: PROGETTO ZEFIRO

MODESTI INTERVENTI IN RETE

L’evoluzione del porto di Sant Carles de la Ràpita, dal progetto alla realizzazione, mostra come la pianificazione paesaggistica possa favorire una modificazione nel modello d’intervento nel territorio.La realizzazione si mostra più accurata rispetto ai valori naturali ed estetici del paesaggio. Da un lato attraverso il trattamento meno aggressivo nei confronti della linea di costa, dall’altro usando delle banchine galleggianti, si è diminuito l’impatto locale considerando anche la possibilità di modificarlo o rimuoverlo nel tempo. OQP9. Dei parchi eolici e fotovoltaici pianificati in una visione d’insieme a scala regionale e disposti nel paesaggio in relazione ai suoi elementi che lo configurano. OQP10. Un fondo scenico di qualità che mantenga le referenze visuali identitarie per le Terres de l’Ebre. La presenza di mulini a vento in Catalogna è molto dibattuta. La proposta cerca di evitare il problema della percezione di tali elementi nel paesaggio di terra. éer questa ragione il progetto propone di costruire un nuovo spazio antropizzato in mezzo al mare, costituendo, forse, un nuovo paesaggio. Nel progetto in due fasi si dovrà verificare il rapporto visuale con la linea di costa così come nei punti topograficamente elevati. OQP11. Un rete di “miradors” e degli itinerari paesaggistici che pongano in valore le panoramiche più rilevanti e costituiscano delle interferenze con la diversità e le sfumature dei differenti paesaggi delle Terres de l’Ebre. OQP13. Un paesaggio del Delta de l’Ebre che sia vincolato alla conservazione, gestione e rivalorizzazione delle coltivazioni del riso, della rete di camminamenti e tratturi, dei canali e dei sistemi d’irrigazione, del patrimonio architettonico, così come altri valori naturali, storici, estetici e simbolici che questi spazi contengono. Nonostante la materializzazione di ogni progetto possa presentare poca ricerca formale, interessa rimarcare che nell’insieme piccoli e modesti interventi lavorano in rete creando sinergie e generando una buona sensazione di accoglienza sia al cittadino che al viaggiatore. La piccola scala quindi costituisce una strategia con carattere globale e locale allo stesso tempo. Il futuro è che s’interpretino queste possibilità in modo più organico e visibile sia nelle reti materiali che in quelle immateriali.


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DELTA DE L'EBRE: OBSERVING THE OBSERVATORY

IMAGE NOTES 1. The Landscape Catalogue of the "Terres de l'Ebre” by the Landscape Observatory of Catalonia constructed in accordance with the Llei 8/2005, de 8 de juny, de protecció, gestió i ordenació del paisatge de Catalunya 2. The natural heritage conciliating recreational area: a walkway for access to the sea through the legally protected dunes and lagoons 3. The floating port of San Carles de la Rapita: project carried out with respect for the environmental matrix 4. Zefir project: a case of offshore installation in two stages. Phase 1: wind turbines at five kilometres from the coast in accordance with the "ley de costas". Phase 2: the floating wind turbines near than five kilometres from the coast. 5. Heritage networking: recovery of "Tapies" houses in the rice fields and miradors.

The "Terres de l'Ebre" is a morphologically complex territory. It is formed by both the contrast and complementarity of a "wet" and a "dry" system which are situated a few meters apart from each other. The two systems have two different ways of managing water and involve two different cultures which act in symbiosis with those ways of managing water. The "wet" territory is formed by a waterfront landscape and a delta landscape. The delta landscape is dedicated to a monoculture of rice, which involves specific timings and lifestyles: the rhythm in the agricultural jobs versus the rhythm related to tourism; the management of water for irrigation versus the management of the lagoons restricted in the environmental constraints; etc. These dualities highlight a "relative density" of highly diversified practices concerning lifestyle and way of exploitation of land resources. In addition to agriculture there are two opposing types of tourism: a low-density one, linked to local environmental resources, which uses a network of cycle paths and observation points, particularly near the lagoons and the seaside; and an intensive one, linked to the touristic resorts which relies on dense nucleus, often along the coast next to protected areas. The Landscape Observatory of Catalonia is the Catalan administration advisory body, for the awareness of local communities in landscape matters. Its creation responds to the need of studying the landscape and preparing proposals and measures in order to promote the protection, management and planning of landscape in the context of sustainable development. The Catalogue of Landscape is a planning tool which allows a better knowledge of the Catalan landscape and establishes its values, influential factors, the historical origins of each type of landscape. It also lets us understand how each landscape evolves according to the current economic system, social and environmental issues and, finally, it defines the different landscapes and the ways they can improve its quality. It intends to follow a reading of the objectives in the catalogue of landscape for the “Terres de l'Ebre”, linking to some projects in the area. This way, we aim to check whether the catalogue has interacted consequently with the projects at the different scales and with the different local actors. Analysing the Landscape Quality Objectives (LQO) lets us interpret the projects.


25 LANDSCAPES OF COAST

LQO3. Integrated management of coastal landscapes, by steps to create new identities and quality, improving access to social use of the land and respecting the natural and aesthetic values. The evolution of the port of Sant Carles de la RĂ pita, from design to realization, shows that landscape planning can improve a change in the model of intervention in the territory. The realization is much more accurate respecting the natural values and beauty of the landscape. On one hand by the less aggressive treatment near the shoreline, on the other hand by using the floating docks that managed to reduce the local impact, including the possible removal or modification over time. LQO9. To plan wind farms and photovoltaic plants considering the regional scale and arrange that infrastructures in the landscape in relation to the elements that constitute it.

WIND PARKS: ZEPHYR PROJECT

MODEST INTERVENTION IN NETWORK

LQO10. Quality background views which enforce references to the visual identity of the Terres de l'Ebre. The presence of windmills in Catalonia is much debated. The proposal seeks to elude the problem of perception of these elements in the landscape on earth. In this way, the project proposes to construct a new man-made space in the middle of the sea, forming, perhaps, a new landscape. In the project in two phases, should check the visual relationship with the coastal front as well as with the topographically high points. LQO11. A network of "miradors� and scenic routes that gives value to the most significant views of the different landscapes of the Terres de l'Ebre. LQO13. A landscape of the Delta de l'Ebre that is bound to the conservation, management and upgrading of rice cultivation, the network of paths and tracks, canals and irrigation systems, architectural heritage, as well as other natural values, historical, aesthetic and symbolic spaces that they contain. Despite the materialization of each project explain a weak formal research, we point that, overall, small and modest interventions working as network bringing together generate a good feeling of welcome to the citizen and to the traveller. The small scale can led to a strategy integrated with global and regional issues at the same time. The future, and so the suggestion, is that we have to interpret these possibilities in a more organic way both in material and not material networks.


26

THE DANUBE DELTA SPATIAL DEVELOPMENT STRATEGY (DDSDS)

POTENTIAL FOR TERRITORIAL CONNECTION

PERIPHERALITY AND ACCESSIBILITY

Inspired by the French model, the system of territorial planning of Romania is adapting its main instruments to the continuous challenge of the latest phenomena affecting both built and natural environment. The Plan remains the main instrument expressing the global strategy of territorial organization while the clarification of the two concepts of spatial planning and territorial planning generated between 2008 and 2010 a series of studies and researches1 dedicated to the adaptation of the Romanian planning system to the EU practices and expected to produce new methodologies and types of instruments, having the University of Architecture and Urban Planning Ion Mincu Bucharest being involved in the process as one the major actors2. Romania’s integration in the EU is being guided by the general goal of the Strategic Concept of Territorial Development 3 by affirming the regional-continental identity, increasing territorial cohesion and encouraging sustainable development. Developing the role of connector at continental and inter-continental level will capitalize the geographic position while strengthening spatial connections with Central and Western Europe is generated by developing major axes: the Latin Axes - to Spain via Italy, the Danube – Rhine Axes and the Balkan Axes. Within the national development context, the Zonal Territorial Plan and Spatial Development Strategy for Danube Delta 4 is the main instrument used to direct spatial organization and offer solutions to specific territorial problems. The main requirements set by References Terms of the Danube Delta project focused on: improving accessibility in the area, infrastructure development at the harbour and settlement level, support for social and economic development, conservation and protection of natural heritage, identity preservation and promotion of cultural heritage, support for rural development and retraining of workforce. Within the Spatial Development Strategy the formulation of the Program Measures included the institutional responsibilities and the implementation stages by integrating the documents already in force for the delta area and it was focused on the main spatial structure elements. The Danube Delta Reserve is part of the international network of biosphere reserves since 1990, as a result of the UNESCO program “Man and Biosphere”. It represents a living biodiversity


27 ZTP OVERLAPPING BOUNDARIES

THE DANUBE - NATURAL BARRIER URBAN POLES

museum (30 types of ecosystems), the largest and most compact area of reed in the world. Danube Delta ZTP comprises an area of 724 000 ha that includes: the protected area (the Danube Delta Biosphere Reserve), the municipalities having areas comprised in the protected perimeter and the municipalities influenced by the protected area as well. ZTP has to deal with a territory characterized by isolation, the Danube river acting as a natural barrier. Neither the road system nor the railways contribute enough to reduce isolation. 92% of the settlements are rural while some areas have no urban settlements on a radius of 25-30 km. As dominant land uses, the classification comprises the agriculture, forestry, reed and fishing, tourism. Though the agriculture covers an important part of the area, it has a low potential due the soil fragility (the existence of salted and sandy soils). Covering the largest surface of the total area, the reed and fishing area is threatend by the increasing water pollution process and by the ineffective management of the fish resources. The anthropical processes are acting as threats for the environment integrity: the large agricultural and forestry exploitations are affecting the ecological balance and the biodiversity, while the hydro-technical works are affecting the natural flows of water and increase the water pollution. Only 14 of the 37 settlements are protected against flooding by a system of embankments so that the risk of flooding remains high. Tourism might serve as a chance for developing the local economy by valorizing the diversity of, leisure and ethno cultural resources of the area, covering three main tourism areas: DDBR, Macinului Mountains-Isaccea-Niculitel and the lagoon. A right balance between the tourism flows and the ecological capacity of each ecosystem is needed. The high potential for developing tourism and the influence of the development poles nearby (Tulcea, Braila, Galati, Constanta serve as main opportunities for the future of the area. Major transport infrastructure development will include an expressway construction, modernization of the major road network by the rehabilitation of the national road DN 22D. Existent railway is improved by restoring the line embankment section in Medgidia Tulcea, Railway Line: Isaccea - Tulcea - Macin, and the bridge in Braila. Improving the waterways on Sulina Canal will be accompanied by the correction of the Danube flowing path at Tulcea, on maritime


28

INTEGRATION – COORDINATION – TRANSPORT

PROTECT – RECONSTRUCT – ENVIRONMENT

FLEXIBLE- DYNAMIC - NETWORK

Danube on the sector Braila- Sf. Gheorghe and on the Chilia and Sf. Gheorghe Waterways. Together with the modernization of the Danube Delta-Tulcea Airport, the construction of a new airport in Bra˘ ila-Galat˛ i area expected. Enforcement of the regional functions of Tulcea will support the creation of regional partnerships. within the Euroregion, Lower Danube Region, Danube Delta and the border area of the lower Prut River. Coordination of rural tourism is focused on different types of products and high levels of environmental protection. Restoring natural forests while protecting the built environment, preserving and renewing the traditional architecture buildings, consolidation, and development of flood protection works, creating a cultural network are some of the environmental projects formulated for the area. Developing a coherent settlement hierarchy providing access to a wide variety of public services and jobs will increase mobility between isolated villages and urban centers. Projects for the area include upgrading, rehabilitation and modernisation of existing surfaces with irrigation works, implementation of integrated waste management systems, creation and extending the infrastructure network, implementation of solar energy in all town areas, development of the use of biomass in all localities, implementation of pilot projects to ensure recovery wind potential, in terms of high energy efficiency, rehabilitation of existing power stations and distribution network, and modernization of internet and data services. Danube Delta ZPD proposes the development of the primary activities in accordance with the DDBR status of biosphere reserve, consisting in several projects such as: increasing buffer areas to ensure better protection of nature reserves, moving functional piscicultural sites into buffer areas, creating green barriers between buffer areas, all of these with a special interest for maintaining areas’ biodiversity.


29 DIVERSIFIED - EFFICIENT - ECONOMY

/  Tra le strategie di sviluppo nazionale, il Piano Territoriale di Zona e le Strategie di Sviluppo Spaziale per il Delta del Danubio, costituiscono il principale strumento in uso per orientare l’organizzazione spaziale e offrono soluzioni a problematiche territoriali specifiche di un’area che conta 724,000 ha se si include la Riserva del Delta del Danubio, che dal 1990 è parte della rete internazionale della riserva della biosfera del Programma UNESCO sull’Uomo e la Biosfera. Il turismo è considerato un’opportunità per lo sviluppo dell’economia locale potendo valorizzare la varietà di risorse per il tempo libero e di carattere etno-culturale presenti nell’area. Lo sviluppo delle principali infrastrutture per la mobilità includono la realizzazione di una linea ferroviaria ad alta velocità, la modernizzazione della rete stradale principale e il generale miglioramento delle vie d’acqua. Insieme alla riqualificazione dell’aeroporto Danube Delta Tulcea, è prevista la costruzione di un nuovo aeroporto a Braila-Gala. Il rafforzamento della funzioni regionali del

Regarding the secondary activities, there is a special interest for extending the areas availabale by the reconversion of underperforming areas. The newly proposed areas for secondary activities concentrate industrial/technological parks and business centres. Both the improved transport accesibility and tourism infrastructure are contributing to the development of the local economy in settlements of cultural or national interest (Corbu, Istria, Mihai Viteazu, Ceamurlia de Jos, Jurilocva, Sarichioi, Murighiol, Sfantu Gheorghe, C A Rosetti, Chilia Veche, Somova, Niculit˛ el, Luncavit˛ a). Several projects are focusing on the modernization of existing harbours (Tulcea, Sulina) or on developing a network of small harbours in Crisan, Maliuc, Murighiol.

Comune di Tulcea contribuirà alla formazione di una partnership internazionale all’interno dell’Euroregione, la Lower Danube Delta e dell’area di confine del basso Prut. Il ripristino delle foreste naturali così come la protezione del patrimonio immobiliare, la conservazione e rinnovo dell’architettura tradizionale, il consolidamento e sviluppo delle opere di difesa idraulica, l’istituzione di una rete di iniziative culturali sono alcuni dei progetti formulati per la valorizzazione ambientale dell’area. Lo sviluppo di una coerente gerarchia insediava favorendo l’accesso a un’ampia varietà di spazi pubblici e posti di lavoro consentirà di incrementare la mobilità tra gli insediamenti isolati e i centri urbani. Tra i progetti per l’area si possono annoverare il potenziamento, la riqualificazione e modernizzazione delle colture attraverso l’estensione delle reti irrigue, la realizzazione di sistemi integrati di gestione dei rifiuti, la promozione della produzione di energia solare

ENDNOTES 1. Studies and researches on the national and regional spatial planning systems, University of Architecture and Urban planning Ion Mincu (UAUIM) Bucharest and University of Bucharest CICADIT for the Ministry of Development, Regional Development and Tourism, 2009, UAUIM Team: Lect.Liviu Ianasi, Prof.Doina Cristea, Lect.Gabriel Pascariu, Lect. Claudiu Runceanu, Asist. Liviu Veluda, Asist. Adrian Cioangher and Associate Prof. Monica Radulescu as Project Director, CICADIT University of Bucharest coordinated by Lect.geogr.Daniela Zamfir. 2. Strategic Concept of Territorial Development of Romania Document research and proposal elaborated by UAUIM – CCPEC, Project Director Prof. Doina Cristea and URBANPROIECT

National Research Institute onTterritorial Planning, 2008 3. Strategic Concept of Territorial Development (SCDT)- ROMANIA 2030 – Consultation Paper’ROMANIA A COMPETITIVE, BALANCED AND PROSPEROUS COUNTRY’, Ministry of Development Public Works and Housing, 2008 4. Planul de Amenajare a Teritoriului Zonal Delta Duna˘rii, Strategia de amenajare a teritoriului, INSTITUTUL NAT˛ IONAL DE CERCETARE – DEZVOLTARE PENTRU URBANISM SI AMENAJAREA TERITORIULUI URBANPROIECT – BUCURESTI, Sef proiect arh. Constantin Chifelea Beneficiar: Ministerul Dezvolta˘rii Regionale si Locuint˛ ei, 2009


SCENARIOS / SCENARI

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31

The task the Summer School undertakes is above all to single out the resources and critical conditions within the Po Delta region and to plan scenarios for their worthwhile utilization. The actions have been all contend with the “logic of land and water” belonging to a territory that is both fragile as well as affected by important climate changes. These characteristics, one inherent to the region under study, the other caused by its transformations over time, are producing significant effects on the places and the ways of living the Delta. They must determine the direction the construction of the scenarios take. The implicit question is: what future landscapes are there for the Po Delta? Three assumptions underlie this question: In recent years, both in Europe as well as at the local level, a strong awareness has risen over the subject of climate change. This awareness has led to a reinforcement of the bond between a landscape and the quality of life of its inhabitants. Landscape represents an ever greater factor of primary importance in determining the personal and collective well-being of a population and, as such, is an economic resource in which it is worth investing from the point of view of sustainable development. It is a potential value that can be solely expressed by activating and circulating the great quantity of endogenous resources, with the conviction that the will for social cultural and technological development is closely connected to the will for regional development. The above factors reveal important transformations in intervention strategies. In turn, because of these transformations, involvement and communication with the local population is indispensable to the process of observation. The hypothesis is to work on sustainability, integration and multifunctionality as instruments in order to increase the value of territory, not only for tourism, but also for local population. One of the main purpose is to improve the habitability of the territory (in environmental terms, quality and quantity of services, mobility, hydraulic, economic). The plan is to work on constructing scenarios

that take into account two interrelated issues: One is to attempt to construct hypotheses for improving regional water systems, correlating observations on aquaculture with those on agriculture and therefore environmental systems with cultivated terrain. As a result of this work, the second is to attempt to examine how water and environmental systems can co-exist and eventually support the various economies of the Po delta region, such as sustainable tourism practices; agriculture, fishing, boating, and also small industries and energy production, etc.    / Il compito che la scuola estiva si è prefissato è innanzitutto quello di individuare risorse e criticità del territorio del delta del Po e di predisporre scenari per il loro utilizzo virtuoso. Le azioni si sono confrontate innanzitutto con le “logiche di terra e acqua” proprie di un territorio fragile e investito da importanti cambiamenti climatici. Questi caratteri, l’uno specifico del territorio in esame e l’altro dovuto alle sue trasformazioni nel tempo, stanno producendo significativi effetti sui luoghi e sui modi di abitare il delta e hanno guidato la costruzione degli scenari. La domanda implicita è: quali paesaggi futuri per il delta del Po? Questione che tiene sullo sfondo tre presupposti: che negli anni recenti, sia in Europa che a livello locale, si è sviluppata una forte consapevolezza sui temi dei cambiamenti climatici. Che questa consapevolezza ha portato a rafforzare il legame tra paesaggio e qualità della vita delle persone che lo abitano. Ovvero, il paesaggio rappresenta sempre più un fattore di primaria importanza in termini di benessere individuale e collettivo e, in quanto tale, una risorsa economica sulla quale è utile investire nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. È un valore potenziale che si esprime solamente attivano e mettendo in rete la grande quantità di risorse endogene, convinti che la volontà di sviluppo sociale, culturale e tecnologico sia strettamente collegata alla volontà di sviluppo territoriale. Che tutto ciò fa intravvedere importanti trasformazioni nelle strategie di intervento.


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Trasformazioni sulle quali è indispensabile riflettere coinvolgendo e comunicando con la società locale. Si è scelto dunque di lavorare su concetti quali sostenibilità, integrazione e multifunzionalità come strumenti per incrementare l’abitabilità del territorio non solo per i turisti o i visitatori ma anche per la popolazione locale (in termini ambientali, della qualità e quantità dei servizi, della mobilità, economici, idraulici). La costruzione di scenari si confronta con due questioni fortemente interrelate tra di loro: > la volontà di formulare ipotesi di miglioramento idraulico del territorio interrelando strettamente la riflessione sull’acqua con quella sulla terra quindi con i sistemi ambientali e con i territori coltivati a partire da ciò si è cercato di immaginare come il sistema idraulico ed ambientale possono convivere e diventare supporto per le varie economie del delta del Po (come il turismo sostenibile, l’agricoltura, la pesca, il diportismo ma anche la piccola industria e la produzione energetica).


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AREA 1. AGRICOLTURA SOSTENIBILE E TURISMO DI PICCOLA SCALA / SUSTAINABLE DELTA FARMING, AND SMALL SCALE TOURISM

Rosolina Mare

Loreo

Adria

Rosolina

Porto Viro Corbola Papozze

Taglio di Po

Ariano Polesine

Il primo scenario riguarda l’Isola di Cà Venier. Bonificato nel secolo scorso, questo territorio è oggi caratterizzato da grandi appezzamenti agricoli. Le valli da pesca sono prevalentemente usate per l’attività venatroria. L’acqua per l'irrigazione dei campi è presa dai rami del fiume, ma i progressivi problemi di scarsità idrica incidono sulla produzione agricola. Tutto ciò presuppone l’introduzione di nuove forme di agricoltura; di coltivazioni più adattabili che necessitino di meno acqua. Per contro, la progressiva salinizzazione dei suoli e la vicina centrale di Polesine Camerini determinano importanti ricadute sull’ambiente e sulle coltivazioni. Infine, l’Isola di Cà Venier si sta progressivamente trasformando in modo da poter offrire servizi turistici sempre più organizzati: ad esempio, si stà pensando a nuovi complessi turistici nei pressi delle dune litoranee, affacciati sulla laguna. Questi fenomeni sono stati oggetto di studio e discussi con i tecnici e gli amministratori locali. Lo scenario presuppone lo stoccaggio dell’acqua piovana per contrastare l'infiltrazione di acqua salata, assicurare l’irrigazione dei terreni agricoli, migliorare la qualità delle produzioni, aumentare la biodiversità e la qualità ambientale. Le aziende agricole potrebbero diversificare la loro economia integrando servizi per un turismo di piccola scala.

Porto Tolle

Polesine Camerini

/   New forms of agriculture are introduced. More adaptable cultivations lead to less water requirements for irrigation. At the same time rainwater is stored to contrast the salt water infiltration. The sustainable farms are attractiveness for tourism. Activities like agriturism integrate the economy of the famers that are stimulated to increase both the quality of their productions and the spatial quality of the environment. The theme will focus on Isola di Cà Venier as case study. Reclaimed during the last century, the area is today a wide agriculture domain. In few small lagoons the aquaculture is a flourish activity. Water for irrigation is pumped from the River Po but the problems of shortage of water are affecting the agricultural production. Other environmental issues are salt the water infiltration and the fallouts of the near power plant of Polesine Camerini on the ecosystem. Moreover, Isola di Cà Venier is progressively transforming in order to offer more and more tourist services. New mass tourist complexes are raising near the littoral dunes, in the wilderness and lagoons. This dynamics will be studied and discussed with local administrators and technicians.


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NATURAL

threats minacce

- diversità del paesaggio naturale - agricoltura, foresta, valli, lagune, mare - localizzazione (geografica) - patrimonio naturale - diversity of natural landscape - agriculture, forest, valley, lagoon, sea - location (geographical) - natural heritage

- forti e precisi limiti naturali : segregazione - fragilità del patrimonio naturale - strict, strong natural limits: segregation - fragility of natural heritage

- strumenti legislativi per la protezione e la conservazione dell’ambiente - accesso ai fondi della Comunità Europea - presenza di ONG nel campo ambientale - legislative instruments for protection and preservation of environment - access to EU founds - NGO’s acting in the domain of enviroment

- allagamenti - salinizzazione dell’acqua - inquinamento da centrale termoelettrica - dispersione incontrollata delle attività umane - floods - water salinisation - power plant pollution - unctrolled sprawl of human activities interventions

ANTHROPIC

opportunities opportunità

- rete dei canali d’acqua e delle piste ciclabili = mobilità sostenibile - patrimonio archeologia industriale - eredità culturale - relazioni positive tra paesi e ambiente - water network and bicycle path network = sustainable mobility - industrial archeology heritage - cultural heritage - positive relation between villages and environment

- scarsa accessibilità attraverso i mezzi di trasporto pubblici - edifici abbandonati - inquinamento derivante dall’agricoltura - low accessability at level of public transport - abandoned buildings - pollution by agricultur

- riconversione degli ex zuccherifici e delle idrovore - creare un collegamento tra i circuiti di piste ciclabili e i punti di attrazione - rete di vie d’acqua per la navigazione - fondi strutturali della Comunità Europea per le infrastrutture - reconversion of sugar factories and pump stations - create cycle network linking attraction points - strenght water network for navigation - structural EU founds for infrastructures

- decisioni dall’alto - inquinamento dall’esterno - competizione tra insediamenti - top-down decisions - external pollution - competition from settlements

SOCIAL

weaknesses debolezze

- piccole comunità: relazioni interpersonali - presenza di cooperative - small communities: strange interpersonal relations - existence of cooperatives

- decremento della popolazione - mancanza di opportunità lavorative - strutture educative scarsamente accessibili - decrease of population - lack of opportunities for job - difficulty to access at the educational structures - poverty

- trend globali: stili di vita ecologici/ritorno alla natura - global trend: lifestyle eco/back to nature

- abbandono del territorio da parte della popolazione locale - conoscenze ridotte (principalmente legate alla pesca e all’agricoltura) - shrinking population - restricted knowledges (mainly fishing and farming)

ECONOMIC

strengths forze

- attività legate alla pesca - attività legate all’agricoltura - silenzio della natura: un particolare tipo di turismo - established fishing industry - established agriculture industry - silence of the nature: specific kind of tourism

- sviluppo economico scarsamente differenziato - basso livello di cooperazione tra proprietari terrieri - lack of diversity for economic development - low level of cooperation between land owners

- popolazione locale impegnata nella difesa ambientale: opportunità economica - turismo (ecoturismo, agriturismo) - estrazione gas - energia idraulica - agricoltura e acquacoltura - local people involved to nature: economic opportunities - tourism (ecotourism, agritourism) - gas extraction - hydroenergy - agriculture and watercoltur

- abbandono della popolazione: mancanza di forza lavoro - crisi economica globale - shrinking population: lack of work force - global economic crisis


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LANDUSE

CA’ VENIER

USO DEL SUOLO

dikes

beaches

fresh water

floodplans

fish farms

salty water

urbanization

agricultural areas

lagoons

dikes

beaches

dighe

spiagge

fresh water acque dolci

floodplains

fish farms

salt water

urbanization

agricultural areas

lagoons

golene

valli da pesca

urbanizzazione

acqua salata

aree agricole

lagune

ACCESSIBILITY ACCESSIBILITA’

ACCESSIBILITY

main road secondary road comercial port

touristic port

main road

turist port porti turistici

strade principali

secondary road strade secondarie

commercial ports porti commerciali

NODES NODI

NODES

church

agricultural facility

industrial archeology

observation point

historical villasagricultural facility church chiese

industrial archeology archeologia industriale

historical villas ville storiche

casolari

observation point punti di osservazione


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PATTERNS PATTERNS

LANDSCAPE PAESAGGIO

DRY LAND

ZONA SECCA

WETLAND

ZONA UMIDA

LAND USE USO DEL SUOLO

FIELDS AND RURAL SETTLEMENT

CAMPI E INSEDIAMENTI RURALI

FISH FARMS AND PROTECTED AREAS

VALLI DA PESCA E AREE PROTETTE

INPUTS INPUTS

FRESH WATER DAILY PRODUCTS ENERGY

ACQUA ... ENERGIA

FRESH WATER SALTY WATER ENERGY

ACQUA ACQUA SALATA ENERGIA

OUTPUTS OUTPUTS

CEREALS CULTURE LEISURE

CEREALI CULTURA ...

FISH AND CLAMS NATURE LEISURE

PESCE E ... NATURA ...

FISH AND CLAMS NATURE LEISURE

PESCE E ... NATURA ...

STATIC BOUNDARIES LIMITI STATICI

RIVERS BUFFER ZONE DYKES ROADS

FIUMI ZONE DI TRANSIZIONE ARGINI STRADE

ROADS DYKES BUFFER ZONE

STRADE ARGINI ZONE DI TRANSIZIONE

LAGOON BEACH

LAGUNA SPIAGGIA

DYNAMIC BOUNDARIES LIMITI DINAMICI

BUILDT WETLAND

ZONA UMIDA INDOTTA

SEA -

-

-

-

SMALL SCALE ENERGY PRODUCTION

BOUNDARIES LIMITI

MARE

PRODUZIONE DI ENERGIA A PICCOLA SCALA

PATTERN DISTRIBUTION DISTRIBUZIONE DEI PATTERN

DELTA ISLANDS ISOLE DEL DELTA

SEA

CA’ VENIER ISLAND ISOLA DI CA VENIER

ECOTOPS ECOTOPI

WETLAND DRY LAND

Agricolture fragmentation

Water fragmentation

Water uniformity

Frammentazione agricola

Frammentazione idrica

Uniformita idrica


GROUP 1

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The current situation of expensive water management for agriculture on the investigated island in the Po river delta raises the question if the existing agricultural activities can be sustained in future from an economical point of view. This problem could be solved by the creation of a closed water cycle in the area, which could be based on the purification, storage and reuse of water, and which would finally result in a lower quantity of water, to be pumped out of the area. The required energy for pumping activities could be provided by renewable energy systems based on photovoltaic generators which could be combined with water storage, for instance on floating platforms. On the one hand, such measure could provide the required energy for pumping and contribute to the diversification of the energy production. On the other hand it could be attractive for great landowners to invest in such systems due to the selfsufficiency and economical advantages, which are related to investments in renewable energy systems. Furthermore such a new water and energy system could be also profitable for the owners of smaller lots, which are currently suffering from the non-profitability of their agricultural businesses. The implementation of fresh water storage areas in the area can encourage horticulture as an additional main economic activity that could be also combined with agro-tourism. Another important issue are the existing dikes, which surround the island. Built in the past to guarantee human and economic safety by protecting the embanked area from flood, they are experienced also as barriers, which are isolating the island from the surrounding areas. Hence, the dike system has to be transformed in liveable, multifunctional and connecting elements, which will still protect the area from flooding but are not experienced as a barrier. / Il problema del costo della gestione dell’acqua pone la questione se le attuali attività agricole potranno essere sostenute in futuro. Per questo abbiamo pensato a come creare un ciclo chiuso con cui raccogliere, pulire, conservare e riutilizzare l’acqua, per disperderne la minore quantità possibile. Abbiamo immaginato anche di diversificare la produzione energetica, inserendo un sistema combinato di raccolta dell’acqua e di celle fotovoltaiche, per integrare il fabbisogno energetico delle idrovore. Questa soluzione può essere utile anche per convincere i grandi proprietari terrieri a partecipare al progetto, vista il vantaggio economico delle energie rinnovabili. Allo stesso tempo, il nuovo sistema può aiutare i piccoli proprietari a migliorare anche la loro condizione economica, aumentano la competitività dell’agricoltura locale: l’aumento di presenza d’acqua nell’area può incoraggiare l’orticoltura come principale attività economica, che può anche essere combinata con l’agriturismo. Un altro elemento importante è costituito dagli argini che circondano l’intera isola. Costruiti nel passato per garantire la sicurezza degli abitanti dalle inondazioni, sembrano oggi solo una barriera, che causa senso di isolamento e rende alcune aree ancora più lontane tra di loro. Immaginiamo di trasformare questo sistema in un luogo in cui le persone possano vivere, utilizzando al meglio le qualità paesaggistiche del territorio.


CONCEPT

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BRING IT CLOSER

NEW PHYSICAL AND VISUAL CONNECTIONS

CLOSE WATER CYCLE LESS ENERGY USED TO PUMP WATER OUT IF WATER IS PURIFIED AND REUSED INSIDE

HORTICULTURE EXTENDED WATER STORAGE BASIN

WETLAND PARK

FRESHWATER STORAGE IS COMBINED WITH ENERGY HARVESTING,RECREATION & TOURISM

SEASONAL WATER STORAGE IS COMBINED WITH WETLANDS & RECREATION

MULTIFUNCTIONAL ENBANKMENT BUFFER AREA AS RIPARIAN WOODLANDS USED AS A BARRIER TO PREVENT SALINISATION

G

F

M

A

M

G

L

A

S

O

N

D

seasonal rainfall piogge stagionali

period of salinization periodo di salinità

strong rainfall piogge torrenziali

direct irrigation irrigazione diretta

use of stored water uso di acqua raccolta

collection of water raccolta d’acqua

The climate dynamics are becoming every time more intense : from june to august the drought period permit the salty water enter the river, while in the rest of the year will rain more and more strong. Le dinamiche climatiche stanno diventano sempre più intense: da giugno ad agosto il

periodo secco permette all’acqua salata di risalire restoèdell’anno The island “Isola di Cà Venier” is surrounded by water. / il fiume, L’solamentre di Cà nel Venier circondata dall’acqua. tenderà piovere con sempre maggiore intensità. Therefore a system of dikes has beena implemented to protect Originariamente il sistema di argini è stato realizzato the land and its people and their economical activities per proteggere le persone e le attività economiche. La from flooding. Salt-water intrusion from the Mediterranean progressiva salinizazione delle acque del Po sta mettendo see which effects the lower Po river poses a threat to the in difficoltà l’agricoltura, la principale attività dell’isola. agriculture, which is the main activity on the island. la proposta progettuale combina soluzioni tecniche avanzate The concept of the described project is based on the combination con il patrimonio naturale e paesaggistico esistente. of technical solutions with natural heritages and features of Abbiamo individuato quattro diversi tipi di spazio: il bosco the existing landscapes. The concept introduces four different ripariale, le aree umide, i bacini di raccolta stagionale e il spatial tools to the island: riparian woodland, wetlands, seasonal parco energetico. Questi quattro elementi si mescoleranno water storage basins and combined water and solar energy tra di loro espandendo gli attuali limiti esterni. parks. These four elements will be combined with each other Il nuovo sistema crescerà anche all’interno seguendo i tracciati and are expected to expand beyond the existing boundaries. di acqua e di terra esistenti. Differenti tipi di vegetazione This new system can also be transferred to the inland, following agiranno da principali connettori tra i nostri quattro strumenti the existing land and water patterns. Different types of vegetation spaziali integrando il progetto all’ambiente esistente. will act as the main links between the four spatial tools, which will integrate the project in the existing environment.


MASTERPLAN Masterplan

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C A

A’

C’

B

B’

ground / suolo

elements / elementi

land / terra

water / acqua

multifunctional embankment argini multifunzionali

river fiume

horticulture orticoltura

lagoon laguna

aquaculture acquacoltura

seasonal storage raccolta stagionale

sand dunes dune sabbiose

wetland fitodepurazione

riparian woodlands bosco ripariale

main canals canali principali

settlements insediamenti

solar energy energia solare

vegetation / vegetazione

mobility / mobilità

single trees singoli alberi

bike - pedestrian paths percorso ciclo-pedonale

bushes arbusti

boat routes rotte per imbarcazioni

green corridors corridoi ecologici

main connections connessioni principali


41 The multifunctional expanding boundary is a place that integrates differents functions, elements, activities; that modify his size and his level according to the needs and to the facts that happen inside and outside the island. Is the place where people meet, live, stay, make activities, has experience, discovers the landscape, observes natural and anthropic environments. It becomes a potential actractive for tourists that are looking for leisure and relax in a slow rithm place.

/  Il “bordo multifunzionale espanso” è un luogo che integra differenti funzioni, elementi, attività; che modifica la sua misura e la sua altezza a seconda delle necessità e di ciò che accade dentro e fuori l’isola. E’ il luogo dove la gente si incontra, vive, sosta, si rende attiva, fa esperienza, scopre il paesaggio, osserva l’ambiente naturale e quello umano. Diventa una potenziale attrazione per turisti che possono trascorrere piacevolmente il loro tempo libero in un luogo dal ritmo lento.

+2.00

*masterplan description (areas, elements, actors, processes, intervention, strategies...)

+2.00

-2.00

riparian woodland

PO river

riparian woodland

0.00

horticulture fields

expanding dimensions SECTION A-A’

+2.00

0.00

riparian woodland

PO river

riparian woodland

-5.00

-3.00

water storage

-2.00

wetland for water purification

horticulture fields

SECTION B-B’ expanding dimensions

-1.00

horticulture fields

water - energy park

B-B

SECTION C-C’

-2.00

+3.00

expanding dimensions

acquaculture valley


WATER MANAGEMENT

42

riverwater intake

water system

water pump water circulation water purification peak seasonal riverwater intake

urban settlements

seasonal storage wetland main irrigation canals secondary irrigation canals wetland canals

-0.50

-2.00 -1.50

-1.00


PHASING / TIMELINE

43

STEP 1 STEP 1 - infrastructure improvements are the key elements to generate to develop the agro- tourism. - water storage construction in steps related to the landowners’ needs. FASE 1 - realizzaione delle infrastrutture che sono elementi chiave per sviluppare l'agriturismo. - costruzione dei bacini di raccolta in fasi relative alle necessità dei proprietari

1

1'

STEP 2 STEP 2 - extension of bicycle lane system, to improve the quality of life and support the tourism. - new green corridors will allow better space perception and diversify the outdoor activities. FASE 2 - estensione del sistema ciclopedonale, per migliorare la qualità della vita e supportare il turismo. - nuovi corridoi verdi permetteranno una migliore percezione delo spazio e diversificheranno le attività.

1

2 1' 2'

STEP 3 STEP 3 - extension of the last water basins and optimization of the close water cycle. FASE 3 - completamento degli ultimi bacini di raccolta e ottimizzazione del cilo d'acqua chiuso

2

3

2' 3'

KEY INTERVENTIONS

2011 water basin + water storage + energy park extension of the canal system riparian woodlands + wetlands public facilities (education, health) small harbours + beaches facilities new bridge panoramic point public spaces along the water widening the road + green corridor + bus stations cycle lane + sight spots + green corridors

2016

2021

2024


44

OBJECTIVES

ACTIONS Reconnecting the natural corridors along the main canals to preserve the animal’s habitats. Creating a “Green belt” of the island through widening the vegetation surfaces around the boundaries

PROTECTION OF NATURAL ENVIRONMENT

Increasing the number of trees and water surfaces for improving quality of the microclimate. Diversify energy production by constructing a PV energy harvesting in the water storage basins.

ENERGY EFFICIENCY

Building seasonal water basins to collect/ store/ purify/ reuse the water needed for irrigation. Larger number of facilities for the local population (building new schools, health centers, community centers), especially in the small settlementBoccasette, Ca’Vernier, Ca’Zurliani, Pila

HIGH LIFE QUALITY

Creating new public spaces along the green areas.

Improving road infrastructure by growing the transport capacity and the connectivity with the regional roads.

HIGH LEVEL OF ACCESSIBILITY

Supporting sustainable mobility through creating an uniform system of bicycle lanes and pedestrian paths Connecting the Beach area with the main settlements by constructing small harbors to make the lagoon navigable. Higher productivity and profitability of the agricultural land by changing the cereal crops to horticulture

GROWTH OF LOCAL ECONOMY

Diversify the touristic activities : agro- tourism, water- sports, Attracting new investors by developing a tax system that offers facilities for using the local workforce and for opening touristic activities.

ACTORS / RESOURCES - Management of the strategy - Create Public- Private and PublicPublic Partnerships with the other actors - writing projects for attracting the EU Fonds for the infrastructure development - buy a part of the agricultural land - tax facilities for land owners as support for switching to horticulture and agro- tourism

Managing projects related to the water system

MUNICIPALITY OF PORTO TOLLE Land owners

+

“Valli” owners - Be involved in the planning process - Financial contribution as compensation for the rising value of their land - give a part of their land for the new interventions in exchange of compensations

Consorzio di Bonifica

Local Community: - Boccasette - Ca’Vernier - Ca’Zurliani - Pila - Ca’Tiepolo

Tourism Agencies

- Promote tourism - Partnership with the agro- tourism farms

Universities

- Main beneficiaries of the Strategy - Involvement in the planning process

- Provide education to local communities - Study the evolution of Po Delta


NEW CONNECTIONS / NUOVE CONNESSIONI

45

PHYSICAL CONNECTIONS / CONNESSIONI FISICHE new bridge / nuovo ponte

new harbours / nuovi approdi

VISUAL CONNECTIONS / CONNESSIONI VISUALI panoramic points / punti panoramici

visual corridors / corridoi visivi


46

riparian woodland

Salix alba Populus Taxodium

observation decks / punti di osservazione

Tamarix Chephalantus Lythrum salicaria

border

Juncus

fload boardwalks / percorsi galleggianti

wetland


47


GROUP 2

48

Ca’ Venier Island is located between two streams of the Po river: Po di Maestra and Po di Venezia. The island is a natural and a man made area as well. Though it has a rich diversity of natural landscapes, three main problems are affecting the area: the salinisation, the subsidence and the rising of the Adriatic Sea level. During the study, strengths, weaknesses, threats and opportunities were identified. The scenario drawn for Ca’ Venier Island is based on the effects that the salinisation might cause in the area. It explores different ways of conceiving the Island, for the upcoming years in order to propose a change on some of the identities of the area. The following pages will describe the whole process starting from the initial concept, to different spatial qualities, economical opportunities and technical considerations. We hope that this master plan has the capacity to convince the local authorities and population to consider the various potentials of this beautiful territory.   / L’isola di Ca’ Venier, esito di un importante intervento di bonifica, è localizzata tra due rami del Po: Po di Maistra e Po di Venezia. Nonostante essa possieda un’elevata diversità di paesaggi naturali, è afflitta da tre importanti problemi ambientali: la salinizzazione, la subsidenza dei suoli e l’aumento del livello medio del mare. Nel corso dell’analisi sono state riconosciute forze, debolezze, potenzialità e opportunità di quest’area. Lo scenario per l’isola di Ca’ Venier si confronta principalmente con gli effetti della salinizzazione che incidono sulle potenzialità economiche di questo territorio. Esso esplora alcune differenti possibilità di sviluppo futuro, con l’obiettivo di modificare alcuni tratti dell’identità di quest’area. Le pagine successive illustrano l’intera strategia di intervento a partire da una sua concettualizzazione, dal riconoscimento delle diverse qualità spaziali dell’area, dalle opportunità economiche e, chiarendo infine, le soluzioni tecniche proposte per la gestione dell’acqua. La speranza è che questo master plan abbia la capacità di convincere non solo le autorità, ma soprattutto la popolazione, di considerare le importanti potenzialità di questo splendido territorio.


CONCEPT

49

Eco

ANALYSYS

tourism

Lab

eco

b

a developement identity

Villages Agriculture River Sea

Lagoones Boundaries Valleys Scenic connection

b shift

in identity

a

a

b laboratory

fishing


MASTERPLAN

50

B D B

C D C

A

A

massive vegetation groups of vegetation solitary vegetation water storage old dikes new dikes main canal riparian vegetation car and cycle road secondary road cycle road boat connection canals dike house

boundaries

ecology

beach Beach

harbour

spa

Harbour

Spa

ecotourism Ecotourism

agrotourism Agrotourism

infopoint

fish harbour Laboratory

salinization

accessibility

nodes

fish harbour

Infopoint

Fish harbour


51

island with a strong identity, a diversity of patterns and boundaries, an example of developement and maintenance

MAIN OBJECTIVE

Although the time horizon of the Master Plan is 25 years, the development process requires a more generous timeline focused on the salinization problem of the area. The boundaries proposed by the plan are aimed to consider new identities and new ways for the appropriation of the territory, related to the existing social, economical, natural and technical dynamics of Ca’Venier Island. This differentiation of patterns considers different areas for the future development of the island. New water storage areas, experimental and ecological areas are proposed. Water storage areas will be differenced depending on the seasons and the level of rainfall. Experimental areas prepare the development of new crops in order to generate the area sustainability. New ecological zones permit the exploration of different types of tourism and enhancement of the natural landscape. Finally, the evolution of these patterns will influence the economical sector due to the exploration of new technologies in agriculture and aquaculture.

/  Nonostante il progetto interessi un arco di tempo di 25 anni, il processo di sviluppo richiede un orizzonte temporale più ampio, poiché è focalizzato principalmente sul problema della salinizzazione dell’area. La riflessione sui bordi ed i limiti proposta dal in questo lavoro è finalizzata a prendere in considerazione nuove identità e nuove pratiche per l’appropriazione del territorio, in relazione alle dinamiche sociali, economiche, naturali e tecniche che interessano l’isola di Ca’ Venier. Una nuova differenziazione delle matrici territoriali investe varie aree per lanciare il futuro sviluppo dell’isola. Vengono proposte aree ecologiche e sperimentali, oltre ad aree di stoccaggio dell’acqua. Quest’ultime sono differenziate a seconda delle stagioni e del livello delle precipitazioni mentre le prime consentono l’esplorazione di vari tipi di turismo e la valorizzazione del paesaggio naturale. Infine, l'evoluzione di questi modelli influenzerà il settore economico dovuto alla sperimentazione di nuove tecnologie nel campo agricolo e dell’acquacoltura.

1

Diversity of economic activities related with education research and development

2

Diverse use of natural environment for maximizing sustanaible exploitation

3

Complex and diverse infrastructure system connecting major elements in the area and attraction for new activiyty’s and investments

4

Diverse residential units related to nature and connected to public facilities

5

Assumed local identity in accordance with the economic potentialities

river

water storage ecotourism

pattern boundaries

agriculture

laboratory for new crops aquaculture new developement solutions

waterline agriculture

agriculture

medicinal alternatives


WATER MANAGEMENT

52

irrigation river water water storage dikes canals pump station

C C A

A

Water system Water salinisation is one of the biggest problems of the area making improper its’ agricultural use. In dry times land irrigation is needed, the rivers’ salted water damaging the crops. Besides this problem, the saline seepage near the dikes represents another threat to take into account. There is a need to store the fresh water from the river in order to use it in dry times. This water can be stored near the dikes and at the same time generate contra-pressure against the saline seepage of the rivers. Because of the flow of water to the lowest part of the Ca’Venier Island the water basins near the dikes can be used for fresh water provision with a natural flow off. In these basins the water can be purified by helophyte plants. On the lower part of the area, a rain water (resulting from heavy rainfalls) storage is created by lowering the ground level. The soil of this lower part might be used to build the dikes of the fresh water basins. The system serves to purify the water polluted by pesticides and nutrients.

Po di Venezia

water storage living

section A - A’

rain water storage purification

section B - B’

/  Sistema dell’acqua La salinizzazione costituisce uno dei principali problemi di quest’area rendendo difficile l’utilizzo dei suoli per l’agricoltura. Nelle stagioni secche, quando è necessario irrigare i campi, l’acqua salata proveniente dai fiumi danneggia le colture. Oltre a questo problema, l’infiltrazione dell’acqua salata lungo gli argini rappresenta un’altra minaccia da tenere in considerazione. Viene riconosciuta la necessità di accumulare l’acqua dolce da utilizzare per l’irrigazione durante le stagioni secche. Quest’acqua può essere stoccata vicino agli argini generando allo stesso tempo una pressione contro l’infiltrazione di acqua salata dai fiumi. Una riserva d’acqua è localizzata nella parte centrale dell’isola di Ca’ Venier, considerando che la pendenza del suolo indirizza li i flussi d’acqua. Per questa ragione l’acqua vicina agli argini può essere usata come accumulo d’acqua dolce con un naturale flusso di uscita. In questo bacino l’acqua può essere depurata attraverso l’utilizzo di piante elofite. Nella parte più bassa dell’area, viene creata una riserva di acqua piovana (derivante dalle precipitazioni più intense e concentrate) attraverso uno scavo del suolo. La terra di riporto può essere usata per costruire gli argini del bacino di acqua dolce. Il sistema è funzionale a depurare l’acqua inquinata dai pesticidi e dai nutrienti.

agriculture fields


PHASING / TIMELINE In the first phase (2015), main interventions in the area consist in improving the water management system by the creation of 3 water storage areas having to provide the necessary clear water for agriculture. Upgrading the main road, extending bicycle path system, creating a new bridge in the valleys will strengthen the connection between the diverse landscapes, settlements and attraction points. The creation of the Laboratory near Ca’ Zuliani represents a major project that will contribute to educate the workforce and gather the “know how” necessary for future interventions in agriculture. The second Phase (2025) is represented by the extension of water storage areas and the implementation of specific functions on dikes. The development of the “ecoarea” in the NW part of the island will start as well. By end of this phase the area will work as an ecological park providing basic tourist infrastructures. An additional dike will be created near Bocasette increasing the surface of clear water necessary for the agriculture. This phase refers mainly to the extension of boundaries which will affect the nearby patterns. Last scenario shows Ca’ Venier Island in 2050 presenting the evolution of boundaries and the new patterns that they affect.

2015

2025

2050

53 /  Nel corso della prima fase (2015) i principali interventi all’interno dell’area consistono nel migliorare la gestione del sistema delle acque, attraverso la creazione di tre aree di riserva d’acqua dolce. Queste sono funzionali all’irrigazione per l’agricoltura. Alcuni dei principali interventi riguardano il risezionamento della strada principale, l’ampliamento della pista ciclabile e la creazione di un nuovo ponte all’interno delle valli, il rafforzamento della connessione tra i diversi paesaggi, gli insediamenti e i principali elementi attrattori. La creazione di un laboratorio di ricerca nelle vicinanze di Ca’ Zuliani rappresenta uno tra i progetti principali che contribuirà a formare la forza lavoro, oltre che a raccogliere le conoscenze necessarie per futuri interventi all’interno del territorio agricolo. La seconda fase (2025) si sviluppa attraverso l’estensione delle riserve d’acqua e l’avvio di specifiche attività in corrispondenza degli argini. Lo sviluppo dell’eco-area nella parte nord ovest dell’isola avverrà nello stesso modo. Entro la conclusione di questa fase l’area opererà come parco ecologico, e sarà provvista di attrezzature turistiche di base. Un ulteriore argine sarà realizzato nei pressi di Boccasette, incrementando così la superficie dell’area disponibile per la depurazione dell’acqua necessaria all’irrigazione dei campi agricoli. Questa fase si riferisce principalmente all’estensione degli argini che influiscono anche sulle porzioni di territorio agricolo vicine. L’ultimo scenario evidenzia l’evoluzione degli argini nell’isola di Ca’ Venier nel 2050 e il contemporaneo sviluppo di nuove porzioni di territorio.


54

LANDSCAPE PATTERNS The study of the development of different patterns leads the Master Plan different actions towards the existing landscape units in the area. That is how the protection, conservation, and improvement of the landscape becomes important. The actual vegetal patterns are monotonous and we want to create diversity in landscape patterns using vegetation variety within the territory. Despite the fact that we are dealing with a salty soil there are tall, medium and small plants that can grow in such conditions. We want to obtain the effects for a new landscape by using different arrangements of the vegetation. We also need to increase the percentage of green spaces formed by trees and shrubs inside the agriculture land area and to achieve the development of the ecological area with new species of plants whose adjustment will be tested in the laboratory area. In this way, the Master Plan creates new landscape patterns that improve the existent unique places from our area.

/  PATTERNS DEL PAESAGGIO Le strategie del progetto sono state costruite analizzando le varie matrici territoriali (patterns) dell’area e il loro sviluppo. La tutela, la conservazione e il miglioramento del paesaggio assumono una rilevanza progettuale. Il lavoro qui proposto tenta di costruire un paesaggio diversificato utilizzando la varietà ambientale propria dell’area di studio ed incrementandone I valori. Nonostante l’alto grado di salinizzazione del suolo, nell’area sono presenti piante di vario genere, ad alto, medio e basso fusto. Si pensa sia comunque necessario aumentare il numero di “patterns” vegetali (alberi e cespugli) capaci di generare nuove unità ecologiche all’interno delle aree agricole. La sperimentazione di tale dinamica e supportata da un centro ricerca proposto nel progetto. Un processo di lungo termine determinerà un nuovo paesaggio unico nel suo genere.

eco area

eco park

private gardens

agricultural land

environmental corridor

infrastructure joint

water storage

lagoon

ecological landscape

private landscape

infrastructure landscape

natural landscape


55

2

3

1 laboratory

1

Secondary objective:

S E P R

D

Diversity of economic activities related with education research and development.

Program:

Laboratory /R&D center for new tehnologies o

Projects: Upgrading road between Bocasette an Ca’Zuliani

E P R S

D agriculture fields

new developments aquaculture agriculture

D

D

E R

R

Creation of research facility in domain agriculture

S

Legend

Introduction of specific lectures about local activities like agriculture and aquacu into the base education units

E

Creation Education E  education

R

Research R  research

P D

Prezentation P  presentation Extension Development

S

Storage S  storage

of educational unit specialize domain of agriculture and aquaculture

of R&D facility D  development Flooded Creation of Prezentation unit and depo Flooded area S  area buildings Buildings

2 therapeutic center on the beach Secondary objective Diversity of economic activities related with education research and development Program Laboratory/R&D center for new technologies of crops Projects Upgrading road between Boccasette and Ca Zuliani Creation of research facilities in the field of agriculture Introduction of specific lectures about main local activities like agriculture and aquaculture into the base education unit Creation of educational unit specialized in agriculture and aquaculture Extension of R&D facility

3 ecological area

Po di Maaistra

ecological area


56

AREA 2. IL DELTA COME PAESAGGIO MULTIFUNZIONE /  MULTIFUNCTIONAL DELTA LANDSCAPE

Rosolina Mare

Loreo

Adria

Rosolina

Porto Viro Corbola Papozze

Taglio di Po

Ariano Polesine

Agriculture is not more the activity occupying the largest part of the mosaic. Po Delta is the set for a coherence of nature, tourism infrastructures, recreation, water management, and new urban areas. The theme will focus on Isola di Porto Viro as case study. The area has been reclaimed starting from the mid of the last century. New forested areas and small wetlands appeared in the last decade. Agricultural patches and lagoons dominate the matrix. Aquaculture and agriculture are not more the leading economies today, threatened by eutrophication, salt water infiltration, shortage of water irrigation. Organic farming, inshore navigation tourism, holiday villages, eco-tourism, slow mobility, public spaces, servicies, equipments, coexist with production facilities (energy plant; shipbuilding; industry) and big infrastructures used to carry goods (Strada Statale Romea; Po di Levante). The goal is the definition and articulation of the uses of the territory, not only for tourism, but also for the local population according to a total upgrading of the territory and its potentialities.

Porto Tolle

Polesine Camerini

/   Il secondo scenario riguarda l’isola di Porto Viro. Come molti altri, anche questo territorio è stato in larga parte bonificato a partire dalla metà del secolo scorso. Aree agricole, urbane, lagune e valli dominano la matrice territoriale. L'acquacoltura e l'agricoltura, oggi minacciate da fenomeni di eutrofizzazione, di salinizzazione, di carenza di acqua per l’irrigazione, non sono più le principali economie. Come conseguenza il territorio si è progressivamente trasformato in un mosaico in cerca di coerenza, fatto di natura, infrastrutture turistiche e ricreative, opere idrauliche, nuove aree urbane oltre che campi agricoli. L'agricoltura biologica, il diportismo, l’eco-turismo, la mobilità lenta, i servizi, e le attrezzature pubbliche, coesistono con nuove aree produttive (impianti energetici, cantieri navali e industria) e con grandi infrastrutture adibite al trasporto di merci (la statale Romea e il Po di Levante). Lo scenario esplora la possibiltà di ri-definizione e ri-articolazione gli usi del territorio, non solo per il turismo, ma anche per la popolazione locale con l’obiettivo di un miglioramento complessivo del territorio e delle sue potenzialità.


57 strengths forze

weaknesses debolezze

- Porto Viro (la più grande area urbana del Delta) - industria - Strada Romea - manifestazioni locali - attrezzature per il turismo lento - diversificazione delle colture agricole e acquacoltura - prodotti certificati localmente - porti e canali - cantiere navale - edifici abbandonati da ristrutturare - Porto Viro (biggest urban area in the Delta) - industry - Romea road - local celebrations - facilities for slow tourism - diversity in agriculture and water activities - local brand - harbours and canal - shipyard - abandoned buildings that can be reconverted

- mancanza di connessione tra infrastrutture (orizzontali + verticali) - barriere fisiche (Strada Romea) - mancanza di regolazione per uno sviluppo integrato - lack of infrastructure linkages (horizontally + vertically) - physical barriers (Romea road) - lack of a regulation for integrated development

- vivere in un parco naturale - impieghi legati alla tradizione locale - life in natural park - local traditional occupations

- mancanza di trasporti pubblici - mancanza di connessioni - mancanza di iniziative locali - mancanza di opportunità di lavoro - mancanza di attrezzature - popolazione anziana - lack of public transport - lack of links - lack of local initiatives - lack of job opportunities - lack of facilities - aging population

- nuove comunità di fenicotteri - ecosistemi naturali protetti - importante biodiversità nelle aree umide - differenziazione nelle formazioni d’acqua (laghi, lagune, oasis) - condizioni per l’acquacoltura/agricoltura - new community of flamingo - natural ecosystem area preserved - large biodiversity in wetland areas - diversity of Hydrological “formations” (lakes,lagoons, oasis) - conditions for water/agriculture

- interventi artificiali che richiedono manutenzione continua - inquinamento industriale - erosione della costa sabbiosa - privatizzazione molto forte dei suoli - mancanza di gestione - artificial interventions that require continous maintanance - pollution from industries - erosion of the sand band - extreme privatization of the land - lack of management

opportunities opportunità - strada Romea (corridoio commerciale) - vicinanza a Venezia (turismo) - canali (connessioni con le aree esterne) - Romea road (commercial coridor) - proximity to Venice (tourism) - canals (connections with external areas)

threats minacce - vicinanza a Venezia - proximity to Venice

- luoghi più attrattivi per i giovani che provengono da altre regioni - generale percezione di insicurezza del Delta - more attractive places for young people outside the Delta -general perception of the Delta as unsafe

- visione globale per la gestione delle aree protette - global vision for the management of protected area

- aumento del livello medio del mare - acqua inquinata proveniente da monte - subsidenza - consistenti precipitazioni in poco tempo - alluvioni - sea level rises - polluted waters from upstream - subsidence - heavy precipitation in short time - flooding


58

PORTO VIRO

LANDUSE

USO DEL SUOLO

dikes

beaches

fresh water

floodplains

fish farms

salt water

urbanization

agricultural areas

lagoons

dighe

golene

urbanizzazione

spiagge

valli da pesca aree agricole

acque dolci

acqua salata lagune

ACCESSIBILITY ACCESSIBILITA’

main road

strade principali

touristic port porti turistici

secondary road strade secondarie

commercial ports porti commerciali

NODES NODI

church

agricultural facility

industrial archeology

observation point

chiese

archeologia industriale

historical villas ville storiche

casolari

punti di osservazione


59

E D C B

A

- 3.00 - 2.50 - 2.00

- 1.50

- 1.00

- 0.50

A

urban area

B

reclaimed farmland

C

fishing valleys

D

lagoon

E

sea

area urbana

terreni di bonifica

valli da pesca

laguna

mare

subsidence subsidenza

marine levee duna fossile

Romea road ss 309 city of Porto Viro citta di Porto Viro

-1

+3

-1

fresh water acqua dolce

second protection dyke diga di seconda protezione

first protection dyke diga di prima protezione

reclaimed farmland terreni agricoli bonificati

-3

lagoon laguna

+4

-1

+3

brakish water acqua salmastra

-1

seashore dunes dune costiere Adriatic Sea Mare Adriatico

+0

saltywater acqua salata


GROUP 3

60

The Porto Viro island is situated to the north of the Po di Venezia flow into the Adriatic sea. The natural landscape has been shaped through human activity for human settlements, resource exploitation and water protection. The dynamic landscape and poor vision of the land’s potential has lead to water management problems, land subsidence and shrinking population. Our project’s purpose was to create a vision for this area within a 20 years time span and develop the strategy to reach it. The main idea behind our group’s concept was to enhance the connections between landscapes through the water network. By using specific projects where the waterways intersect the different landscapes we aim to strengthen the impact of new activities, facilitate their influence and expansion in the territory. This activation strategy will expand in time and density the network of activation points and also spread from the local scale to the Delta scale. In order to obtain self supporting activities and strengthen the island’s identity the projects will use local resources and better control water maintenance systems. In the end the inhabitants of Porto Viro will have more reasons to stay and exploit their territory more efficiently by taking into thought the uniqueness of the Delta landscape as well as water and land maintenance issues. / The Porto Viro island is situated to the north of the Po di Venezia flow into the Adriatic sea. The natural landscape has been shaped through human activity for human settlements, resource exploitation and water protection. The dynamic landscape and poor vision of the land’s potential has lead to water management problems, land subsidence and shrinking population. Our project’s purpose was to create a vision for this area within a 20 years time span and develop the strategy to reach it. The main idea behind our group’s concept was to enhance the connections between landscapes through the water network. By using specific projects where the waterways intersect the different landscapes we aim to strengthen the impact of new activities, facilitate their influence and expansion in the territory. This activation strategy will expand in time and density the network of activation points and also spread from the local scale to the Delta scale. In order to obtain self supporting activities and strengthen the island’s identity the projects will use local resources and better control water maintenance systems. In the end the inhabitants of Porto Viro will have more reasons to stay and exploit their territory more efficiently by taking into thought the uniqueness of the Delta landscape as well as water and land maintenance issues.


CONCEPT

61

Agriculture

Valley

Lagoon

Nature

Leisure

Industrial

Urban

N

Our group’s concept is to enhance the connections between the different landscapes through the water network. By using specific projects where the waterways pass through the landscapes we aim to strengthen the impact of new activities, facilitate their influence and spread in the territory. This activation strategy can expand in scale and density.


MASTERPLAN

62


VISION

63

In 20 years time the Porto Viro island will expand its activation process to the scale of the Po River Delta and become its core site. The island will exploit its good accessibility and become the gate for entering the Delta area. This strategic position will allow it to have a good dynamic of economical and social processes and to strengthen its physical networks on water (branches, channels, lagoons) and on ground (corridors, dikes, bike lanes, pedestrian paths). The safety of the land will be enhanced and local resources will be better exploited for self supporting activities.

wet park

Po di Venezia

water storage

Porto Viro

water puriďŹ cation

subsidence 0.00

river

urban

Romea

Design projects In order to reach these aims there are several pilot projects that will be implemented. They are mostly soft interventions making use of the existing building infrastructure (cassones, pump stations, etc), local materials (reed, wood) and water sources (Colletore Padano). These autonomous projects will thus have a low environmental impact. As the landscapes are recurrent in the Delta region they can be easily exported to other sites with similiar characters.

agriculture

valley

lagoon beach

sea


64

PROGRAMS AND INTEGRATED PROJECTS

SUBOBJECTIVES

IMPROVED MOBILITY INFRASTRUCTURE

IMPROVED ENVIRONMENTAL CONDITIONS

STOPPED SHRINKING OF POPULATION

ATTRACTIVE AREA FOR PEOPLE AND FOR ACTIVITIES

2

1

Creating an interchange harbour at the intersection between Collettore Padano and Romea Road

2

Modernization of the area situated where Romea Road intersects Po di Levante - factory and harbour

3

Transforming the old sugar factory into a labeling factory for local products

4

Transforming the old pump station at the intersection between Collettore Padano and Po di Levanto into a museum

5

Small harbour with facilities where Colletore Padano intersects Po di Levante

6

Extending the influence area of Romea Road - new commerce/trade/services area proposed

7

Tourist and leisure infrastructure development along Collettore Padano

8

Creating a system of bicycle lanes – improving the existing ones and creating other new ones

9

Program for reusing the abbandoned spaces

6 8

DEVELOP OF ECONOMICAL ACTIVITIES 1 2 3

4 5

6

FACILITIES AND SERVICES FOR LOCALS & TOURISTS 4 5 6 7 11 12

HIGH QUALITY OF LANDSCAPE DESIGN 13 16

LOCAL POTENTIAL PROMOTED 8 9 10 11 12

KNOWLEDGE IN AGRICULTURE & TECHNIQUES WELL-EXCHANGED 14 15

10

Program for opening natural and antropic landscapes to public

LOCAL BUSINESSES AS THE MAIN OCCUPATION OF PEOPLE IN RURAL AREAS

11

Creating a system of urban areas and green spaces along Colletore Padano

12

Creating facilities for tourists in the natural areas of valleys and lagoons

13

Transfoming existing agriculture into horticulture on different plots for a dynamic landscape

3 12

14

Program for creating facilities for improving knowledge

ASSURING THE SECURITY OF THE AREA IN CASE OF FLOODS

15

Creating an educational centre on the right edge of Collettore Padano

16 17 18 19

16

Green zones - parks – used as water storage basins in case of floods

DESALINISATION OF THE LAND

17

New dikes that surround the areas which are used as water storages

19

18

Program for improving the existing dikes

19

Creating rice fields in the areas that can be flooded

20 years


TIMELINE

65

PARTNERSHIPS Municipality, Water Board, Delta Po Park & NGOs parks and water storages Municipality & Private Investors interchange node Municipality, Museums Association & Water Board transforming the pump station into museum Municipality & Ministery of Education facilities for education and knowledge exchange

2010 - 2015

INDIVIDUAL ACTORS Municipality of Porto Viro initiating the complex project - Colletore Padano - Colletore Padano navigable - system of public spaces along the canal bike lanes facilities for locals and tourists in Porto Levante facilities for tourists in valleys and lagoons initiating the planting of rice PARTNERSHIPS Municipality & Private Investors industrial area and harbour Municipality & Private Investors Reuse of the old sugar factory as labeling factory

2015 - 2020

INDIVIDUAL ACTORS Municipality public spaces along the canal fascilities for tourists in valleys and lagoons

PARTNERSHIP Municipality & Private Investors commerce and services in the inuence area of Romea Road

2020 - 2030

INDIVIDUAL ACTORS Municipality public spaces along the canal fascilities for tourists in valleys and lagoons

PERMANENT ACTORS Residents, farmers involvement in creating public spaces - local irrigation systems - planting vegetables, orchards Fishermen facilities for tourists WWF controlling the hunting

GENERAL INVOLVED ACTORS FOR FINANCING

WHO BENEFICIATES?

IMPLEMENTATION METHODS:

European Level - E.U. National Level - Ministeries, NGOs, Regional Level -Veneto Region Local Level - Municipality

Rezidents of Porto Viro Farmers Tourists Private Investors

- Land changings - Expropriations - Concession


66 ACTORS

WATER SYSTEM

activated existing PATTERNS

URBAN

DEVICES

Urban interchange harbour

A

Experimental farming

B

C

AGRICOLTURE


67

ICOLTURE

VALLEY

LAGOON

Floating camping and facilities

D

E


68

A

The wet park is a flooding area used as public space and as a museum to let people get in touch with water risk questions, for leisure and events /  Il parco umido è un'area di esondazione intesa come spazio pubblico e museale, svago ed eventi

B

The Urban interchange is the gate to the Collettore Padano Polesano, a new axis for fluvial tourism. It improves small fishing activities and provides pedestrian connections that generate new visuals of the landscape. /  L'intercambio urbano è la porta d'accesso al Collettore Padano Polesano, un nuovo asse per il turismo fluviale. Introduce piccole attività legate alla pesca e genera connessioni pedonali per nuove visuali sul paesaggio

C

Re/habilitated Casone hosts a training centre and an experimental farming for local soils, with indipendent water storage and purification system as an example of self-managed agricolture /  Il riuso dei casoni ospita un centro di ricerca e agricoltura sperimentale, con un sistema indipendente di stoccaggio e filtrazione dell'acqua come esempio di agricoltura integrata autogestita

D

E

Pump education centre re/uses existing building as Land Reclamation museum and educational activities about water management /  Il centro educativo riutilizza edifici esistenti come museo della bonifica

Camping facility introduces slow tourism in the lagoon area. It consists in floating platforms made by local material and it creates opportunities for small economy /  Il campeggio si organizza su piattaforme galleggianti costruite con materiali della tradizione locale


BRIEF�GUIDE�TO�DESIGN�SOLUTIONS According�to�our�conceptual�vision���we�would�like�to�give�inhabitants�a�choice�of�what�and�where�they�will�able�to�add�facilities�and�plug�ins�as�they�wish� or�need�to��We�believe�that�container�tanks�could�be�use�both�for�shipping�typical�manifactured�goods�away��as�rice�and�salt��honey�and�radicchio��and�adapt� to�solve�every�day�life�needs��especially�seasonally�flux�of�people�like�hunters�or�fishermen�and�tourists�as�well��Is�also�possible�to�choose�the�specific�ma� terial�according�to�the�habitat��like�reeds��wood�or�corten�metal�

69

Come�and�choose�your�wish�list�add�ons��now� Accessorises�and�utilities Living�Utilities or

or

Floating�Camping�Module

Facilities�Module

Software�Menu

Hardware�Menu

General�Utilities

Camping�and�Working�Utilities

The image exemplifies the spread of activation points (pilot projects) in the entire area of the delta, creating an attractive and dynamic area. L'immagine mostra la proliferazione dei punti di attivazione (progetti pilota) sull'intero delta, nell’idea di generare un maggiore dinamismo economico.


GROUP 4

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Po Delta Region is a fragile territory with vulnerable ecosystem, especially in times of Climate Change. The project brings out the concept of optimizing potential spatial value and flexibility by analyzing dynamic interactions between diverse landscapes, water and infrastructure networks as well as nodes. Considering multifunctional water system as the most dynamic element, we generate the scenario and strategy for a sustainable development of Po River Delta Region. In one aspect, we consider various levels of water system, Po di Venezia, Po di Levante, collector, canal network, valleys, lagoons and Adriatic Sea as a dynamic integrated unit which mainly function as irrigation, drainage, navigation, recreation and economic activities. In another, we introduce water as a key element to coordinate interactions and relationships between various elements in an open system. Based on the concept, our strategy focus on enhancing the accessibility by improving the infrastructure and reorganizing water network; mitigating conflicts between different elements from internal and external system; creating possibilities for economic, social and cultural development for both inhabitants and tourists by reshaping flexible morphology; most impotently, striking a balance between human and nature. The masterplan contains different phases of promising and potential development, with special focus on stressing environmental value, reorganizing water network, stimulating economic boost as well as optimizing dynamics. The scenario and strategy generated in this project provide possibility of application in Po Delta Region as well as with global significance / Il territorio deltizio mostra la sua natura fragile a fronte dei recenti cambiamenti climatici. Il progetto si propone valorizzare I diversi caratteri del territorio attraverso l’introduzione di elementi funzionali all’incremento della sua resilienza. I principali elementi sui quali si costruisce il progetto sono i diversi sistemi di “acque” esistenti. L’”acqua” è l’elemento catalizzatore di processi d’ interazione tra elementi di un sistema aperto complesso che si compone di spazi urbani, agricoli, delle valli e lagunari. Il progetto mira a riequilibrare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente del Delta attraverso la costruzione di una morfologia territoriale flessibile alle pressioni ambientali. Le azioni progettuali vanno dal miglioramento dell’accessibilità alla mitigazione dei conflitti tra differenti agenti interni e esterni per lo sviluppo econonico, sociale e culturale più coerente. Il masterplan si articola in fasi differenti e replicabili nel territorio deltizio.


TIMELINE

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bondaries and drainage water flows /  bordi e flussi di drenaggio

topographic direction romea border dike

topographic direction romea border dike

2km

landscape pattern /  struttura

sea

beach

laguns

1st protection dike

2nd defence dike

agriculture

inner dike

collector

inner dike

urban area

Po river

principal dike

landscape patterns / struttura del paesaggio

threats and opportunities /  minacce e opportunità

isolation hide flood erosion inefficient irrigation system

2km


CONCEPT

Nets/ Reti Attivazione atraverso

Features

How

Cohesion/ Coesione Connectivity/ Connettività Porosity/ Porosità Permeability/ Permeabilità

Reorganizing/ Riorganizzare Integrating/ Integrare Optimizing/ Ottimizzare

Caratteristiche

Water systems / Sistemi dell’acqua

Activation by

Considering the region as a dynamic open system, we bring out the concept in a scaling-down approach. Based on the typographic feature and diverse landscapes, we identify the boundaries of different territories with most flexible and potential development possibilities. We analyze the complex networks of both water and infrastructure, then we clarify the most important buffer zones in the intersection and nodes which have the most complex conflicts and also with many potentials. We define Roman Road as the main element which links this area with the whole delta region, taking into account the possibilities to stimulate a series of potential development and opportunities with both economic and social value. The main river branches, Po di Venezia, Po di Levante, and the collector are the vessels which connect different types of elements in the system. The flood defense system creates barriers between different territories. Based on the present situation, we define the main conflict node in the intersection of Roman Road, Po di Venezia, boundary of urban and agriculture. Stating from this, we extend the node to a larger range of buffer zones with many possibilities. / Il concept è il risultato di un'attenta lettura delle strutture del territorio. Si è ritenuto strategico sviluppare l'opportunità di intervenire su alcuni elementi di confine per potenziare flessibilità e le potenzialità. La Strada Romea è il principale collegamento all'interno del territorio del Delta nonché potenziale supporto alle economie dell'area. Il Po di Venezia, il Po di Levante e il Collettore Padano hanno funzione di collegamenti tra gli elementi del Delta. Le opere arginali garanti della sicurezza sono barriere tra differenti territori. L'intersezione tra la strada statale Romea e il Po di Venezia, area di inferenza tra lo spazio urbano e lo spazio aperto dell'agricoltura innesca le successive azioni progettuali.

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River/fiume Canals/canali Collector/collettore Valeys/valli Lagunes/lagune depuration systems/

Come

sistemi di depurazione

Mobility/ Mobilità

Accesibility/ Accessibilità

Development poles /Poli di sviluppo

Integration/ Integrazione Addaptability/ Addattabilità Temporality/ Temporalità Flexibility/ Flessibilità

main roads/ strade principali bike roads/piste ciclabili walking paths/sentieri dikes/ argini

Nods/ Nodi facilities/servizi culture/cultura

Reusing/ Riutilizzare Rehabiliting/Riabilitare Reprogramming/riprogrammare

education/educazione Industry/industria turism/turismo

strategy: connection, intersection, transition / strategia: connessioni, intersezioni, transizioni

Water systems Roads system Our strategy


MASTERPLAN

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" "

"

"

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Horticolture/Orticoltura Exstensive Agricolture/Agricoltura Estensiva Rice Colture/Risaie Fishing Valleys/Valli da pesca Lagun/Laguna

Woods/Sistema Boschivo Basins/Bacini Groynes/Pettini di difesa Water System/Sistema Idrico Slow Mobility/Mobilità Lenta Main Roads/Strade Principali New Urban Area/Nuovi insediamenti abitativi

1. Reorganizing water network Different strategies were brought out according to interactions between water system and diverse landscape, regarding the functions of irrigation, drainage, recreation and economical value. The water strategy creates flexible water storage land and wetland to control floods in combination with agriculture and urban land use, irrigation and drainage canals, pump stations and purifying system. 1. Riorganizzazione del sistema delle acque Diversi sistemi dell'acqua sono organizzati sulla base delle diverse strutture del territorio. L'attivazione di spazi flessibili esondabili, aree umide, bacini di stoccaggio contribuisce alla laminazione delle piene, alla depurazione e alle esigenze irrigue. control floods in combination with agriculture and urban land use, irrigation and drainage canals, pump stations and purifying system.

2. Stressing environmental value The strategy aims at maintaining a balance between natural process and human intervention, tries to generate the solutions for coastal defense, flood mitigation, land subsidence mitigation, salinization mitigation, water quality improvement and biodiversity maintenance. 2.Valorizzazione delle dinamiche ambientali L' equilibrio tra pressioni ambientali e impatti antropici passa attraverso l'attivazione di azioni di dispositivi spaziali che rispondono all'erosione delle coste, al rischio idraulico, alla subsidenza, all'avanzamento del cucneo salino, all'inquinamento delle acque e alla riduzione di biodiversità. 3. Stimulating economic boost We strengthen the linkage between agriculture, industry, urban area, commercial port and tourism as well as improve the efficiency of local agricultural and aquaculture to create more job opportunities, economic value and local identity.

3. Sviluppo di economie locali Il consolidamento delle relazioni tra attività agricole, industriali, urbane, commerciali-portuali e turistiche locali supportano nuove opportunità di lavoro assieme all'identità dei luoghi 4. Increasing accessibility We define main problems by analyzing the boundaries of different landscape, intersection and buffer zones with potential development opportunities; strengthen connection between different land use and landscape pattern; improve accessibility by strengthening the road network and navigation network. 4. Miglioremento dell'accessibilità Gli spazi di transizione tra sistemi di mobilità e infrastrutture d'acqua consentono di connettere i diversi sistemi di mobilità e fruizione del territorio..


SECTIONS

74 1 2 3 4 8

5 1 2

6 7

5

a 6

3 4

b

8

d 7

c

A – city, collector

B– river, park, city

C – river, agriculture, canal, road

D – velley, lagunes

reuse of the excavated land for designing the dikes / riutilizzo delle terreno scavato per rimodellare gli argini

gate of the city integration of collector in the city articulation urban agriculture flood zone, the new agriculture and the lineal park rehabilitation of collector through the agriculture no limits of the dikes connection of the hidraulic system developing the canals accessability of the beach


TOOLBOX

BEACH Providing with safety from erosion, new connection with the “land” and new facilities. PATHS Pedestrian, bike and canoe ways. VIEWTOWER/BIRDWATCHING Constructios for orientation, observation and birdwathcing. AGRITOURISM Specific type of tourism oriented on discovering local lifestyle. CAMPING

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RECONSTRUCTION Reconstruction of the important elements in different land-use sites to optimize the inner potentiale. REUSE Reuse of old, abbandonated and ruined buildings with functional changes. HARBOUR New harbour on the sea coast for new marine connections and fishing opportunities for locals. PRODUCTION REMANAGEMENT Organisation of complete production process of local agri- and aquacultures.


WATER SYSTEM

po

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76

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porto viro

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- irrigation canal - river - valley

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po di ven

IRRIGATION SYSTEMS /  SISTEMI DI IRRIGAZIONE

Reorganizing water network Different strategies were suggested according to the interactions between water system and diverse landscapes, regarding the functions of irrigation, drainage, recreation and economical value. The water strategy creates flexible water storage land and wetland to control floods in combination with agriculture and urban land use, irrigation and drainage canals, pump stations and purifying system. We develop three types of water recycling systems which can efficiently connect multifunctional agriculture with urban drainage system in Porto Viro. These three independent systems aim at providing a more sustainable and flexible water management by reorganizing current canal network.

Riorganizzazione della rete delle acque. Il progetto propone la riorganizzazione dei sistemi delle acque per il drenaggio e l'irrigazione. La vicinanza del contesto urbano di Porto Viro al corso principale del Po richiede un'azione volta a ridurne la vulnerabilità attraverso la definizione di uno spazio dove l'acqua del fiume può fluire e periodicamente esondare. Contemporaneamente le acque di pioggia vengono raccolte e trattenute nelle parti più basse a ridosso delle idrovore. Le acque urbane in uscita dal depuratore sono ulteriormente purificate e stoccate. Complessivamente, le acque trattenute durante l'anno attivano i sistemi di irrigazione a supporto dell'agricoltura nel periodo estivo. Alle infrastrutture dell'acqua sono integrati spazi e attrezzature di carattere ricreativo.


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WATER SYSTEM IN THE URBAN AREA /  SISTEMI DELLE ACQUE NELLE AREA


PHASING / TIMELINE

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Water storage + park + depuration

DEVELOPMENT PROCESS

1 Flooding area 2 Sand beach savung by dune system

INTEGRATION OF SYSTEM

ADAPTABILITY ON TIME

FLEXIBILITY ON USERS

Integration canal + urban space + dunes + park 1st STEP

1 Flooding site arrives to valey area and is integrated in the urban area 3 Integration of Collector in Porto Viro and giving an urban facade to Romea road 4 Start agricultural reform

INTEGRATION OF SYSTEM

2nd STEP

3 Finish collector works in the agricultural strip

LOCAL IDENTITY

LIFE QUALITY

integration production + industry + market

4 Agricultural reform 5 Improvement of production system around Romea road uniting industry and harbour

3rd STEP

REMANAGEMENT OF PRODUCTION PROCESS OF ECONOMY

INTEGRATION OF ECONOMY

4 Finish agricultural reform

NEW JOBS

INTEGRATION IN LANDSCAPE

dikes and new canal

6 Integration of natural spaces in the urban area such as the ancient dunes 7 Construction of new canal trough valeys and building of new bridge to the sandy beach 4th STEP COMPLEXITY OF THE ELEMENT

NEW CONNECTIVITY PERMEABILITY BETWEEN SYSTEMS

REPROGRAMMING OF NEARBY CONSTRUCTIONS


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A NEW DELTA LIVING /  UN NUOVO MODO DI VIVERE IL DELTA


IDENTITÁ DEL TERRITORIO / IDENTITY OF THE TERRITORY

80


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Il delta del Po ha bisogno di un progetto di identità del luogo? Otto designer della Werkplaats Typografie e tre designer dello Iuav hanno sviluppato idee sull'identità (visiva) del territorio del delta del Po. Uno dei principali aspetti presi in considerazione è stata l'ampiezza del territorio del delta di circa 40 per 30 chilometri, con una densità di popolazione di 93 abitanti per chilometro quadrato. Le principali attività alle quali sono dediti sono l'agricoltura, l'acquacultura, il turismo La prima domanda é se quest'area possa essere effettivamente rappresentata da un'identità visiva, come essa dovrebbe essere e che cosa dovrebbe comunicare. In quanto visual designer, sappaimo che il progetto di comunicazione visiva dovrebbe muovere da una necessità, ed interpretarla in modo chiaro. L'impressione che abbiamo avuto durante il nostro soggiorno nel comune di Porto Tolle é stata che le possibilità di sviluppo di quest'area sono ancora molte e poco definite. I cittadini residenti preferiscono un maggiore incremento del turismo, o maggiori investimenti nel comparto industriale, o altro ancora? Quest'area, un sistema fortemente interconnesso di acqua e terra, sembra più che altro un sistema bloccato.Quali siano le prospettive per sbloccarlo, per dar spazio a nuove iniziative, per individuare un modello di sviluppo oppure un altro, sono domande che non hanno risposte univoche. Invece che progettare un'unica identità visiva, abbiamo deciso di riflettere sui molteplici elementi che costituiscono il delta del Po, e di farlo dal punto di vista del visitatore. Ciascuno di noi ha visto cose diverse e può raccontare storie diverse. Storie di terra e di un'utopica città nel mare, di un apparente vuoto e del suo suono in mezzo ai campi, di una città introvabile, di possibili connessioni tra uno zuccherificio abbandonato, 1997 sedie impilate e una piscina, di edifici, case e chiese abbandonate, di bar, musica, sole, spiagge e Beach Boys, degli intrighi tra un architetto, un pianificatore, sua moglie e l'amante di lei, di bandiere di paesi diversi, dello snackbar Elvis, e di come gli abitanti si gurardino fuori e indietro. Queste storie insieme formano un mosaico ed illustrano vari aspetti di un'identità che origina dal territorio del delta del Po.

Does the Po delta area need a visual identity? Eight designers of the Werkplaats Typografie and the three designers from them IUAV have developed ideas on the (visual) identity of the Po delta. One of the most relevant features taken into consideration is the extension of delta territory: about 40 by 30 kilometers, with a density of 93 inhabitants per square kilometer. Now-a-days the main activities of the residing people are agriculture, aquaculture and tourism. The starting point of the project is: should the area be represented by an identity, what would it be and what should it say. Being visual designers, we assume that an identity should start from a need, to be seen in a certain way. The impressions that raised during our stay in Porto Tolle was that the possible development options of this area are still far to be decided. Do people want to develop into a tourist area, attract investors to built factories, or anything else? This area, a system of water and land, feels more like a locked system. What are the perspective to be unlocked, or the perspective for new initiatives, to choose for a direction and let one activity prevail over the other is question without a unique answer. Instead of designing a visual identity, we as a group chose to reflect on the different Po delta features and do this from the viewpoint of the visitor. Each of us saw different things and told different stories. About land and a utopian city in the sea, about emptiness and how this sounds in the middle of a field, about a town which is missing, about connections between a forgotten sugar factory, 1997 stacks of benches, and a pool, about abandoned buildings, houses and chapels, about bars, music, sun, beaches and the Beach Boys, about intrigues of an architect, a developer, his wife and her lover, about flags from different countries, snackbar Elvis, and how a community is looking outside and back. These stories together form a mosaic, and highlight different elements of the identity from the Po delta area.


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Passing Time: The Po River Delta We arrived in the night. Like a blindfolded child, we stumbled unaware through the surrounding area. In the morning, the curtain of darkness was drawn to reveal a vast horizon. The feeling of emptiness was inescapable; everything was flat; absence was everywhere. This vacant landscape sprinkled with the remnants of previous residents and the traces of their fast departure invited exploration. After several afternoons of searching and probing a clearer picture came into focus. Presented here is the discovery of what was left behind. The presentation of these photographs and artifacts proposes a lost narrative open to the interpretation of the viewer. In order to share this feeling of emptiness and the discoveries this feeling gave way to, a small photocopied zine will be published.

Visit 3: The Texas House

Visit 4: The House with a Moat

Visit 6: The House by the Museum

Ine Meganck Corina Neuenschwander Noah Venezia

Visit 9: The Telephone House


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IDENTITY OF AN OVERWHELMING EMPTINESS Building the identity of the territory by: Amplifying the sound Reducing the image.


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Step one: localiSation of the po Delta (emptineSS) (pictureS/auDio)

Step two: relocaliSation of the po Delta BuilDing an inStallation in arnhem, the netherlanDS

Step three: DiffuSion of the po Delta (fullneSS) SpreaDing the po Delta on variouS meDia


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Porto Tolle The Missing City La prima impressione è di entrare in contatto con un territorio nel quale convivono in armonia differenti aspetti. La differenza e la distanza come valori nei quali ricercare il concetto di identità. Un equilibrio senza centro che è allo stesso tempo forza e debolezza. Il comune di Porto Tolle, terzo in Veneto per estensione, è l'esempio di questa situazione. Una municipalità introvabile, senza un centro geografico, ma composta dall'unione di undici piccoli paesi sotto un unico stemma, Porto Tolle, che non è il nome di nessuna delle undici località. L'obiettivo è di evidenziare la multiidentità di quest'area, rendere visibile alla popolazione questa peculiarità, sottolineando anche le contraddizione al suo interno.

Le due immagini raffigurano la ricerca di un ideale punto equidistante fra l'insieme delle aree urbane e gli ampi territori inabitati che costituiscono il comune. Questa rappresentazione esprime visivamente l'individualizzazione della centralità geografica invisibile nella realtà.

The first feeling we had was that of a territory characterized by a balance of different features. Difference and distance are values, originating the identity of this place. A balance without baricentre, that determins its trenght and the weakness. The municipality of Porto Tolle, third in Veneto region because of geographical extention is the result of these conditions. A municipality impossible to be found, without a geographical centre, consisting of eleven small cities united by a unic coat of arms, Porto Tolle, an artificial name that does not originate from any of these cities. The aim of our project is to strenghten the multple identity feature of this area, to make it visible to the local inhabitants, undelining its internal contraddictions.


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The two images visualize the ideal equal distance between the urbanized areas and the inhabited territories of the municipality. This image represents the localization of the geographical centre, invisible in normal conditions.


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Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila giulia Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila Donzella Ca' Venier Ca' Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tol scardovari Donzella Ca' Venier Ca' Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila Donzella Ca' Venier C Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila Donzella Ca' Venier Ca' Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovar giulia Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila Donzella Ca' Venier Ca' Zulian Ca' Tiepolo Ca' scardovari Polesine Camerini Pila Donzella Ca' Venier Ca' Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila giulia anta giulia Mello Santa Giulia Tolle Boccasette Scardovari Polesine Camerini Pila Donzella Ca' Venier Ca' Zulian Ca' Tiepolo Ca' Mello Santa Giulia Tol Donzella Ca' 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BOCCASETTE

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SCARDOVARI atnas

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POLESINE CAMERINI

In queste due immagini l'uso della tipografia è funzionale alla comprensione del territorio di Porto Tolle. Nell'immagine a sinistra viene rappresentata la contrapposizione tra i centri abitati e le aree circostanti, utilizzate prevalentemente a fine agricolo. Quella di destra rappresenta l'esasperazione della disposizione del comune su più isole e della loro collocazione nel delta del Po.

In these images the typography is a means of represeantation and comprehension of the territory of Porto Tolle. The image on the left represents the contrast between the inhabited areas and those dedicated to agricoltural activities. The image on the right exasperates the lay out of the islands that form the municipality, and replace them in the Po delta.

Porto Tolle The Missing City Book Partendo da questo paradosso abbiamo raccontato un'esperienza comune di spaesamento, che in parte anche noi abbiamo provato nella ricerca del centro di questo luogo. Tutti i materiali (carta, immagini, ecc…) che compongono il libretto sono stati raccolti nelle aree della ricerca e utilzzati in modo tale da dare loro un nuovo significato.

Starting from this paradox, our story is based on the common experience of getting lost in this area, while looking for the city centre. Our booklet is made out of materials (paper, images, etc.) picked up in this area, with the aim of giving them a new sense.


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Quell'auto aveva l'aspetto di un giocattolo. Partire al mattino alla volta del Delta del Po, da Rovigo lungo la strada statale, vagando tra i campi, comeuno scolaro in vacanza, alla ricerca del luogo previsto per l'assemblea comunale del pomeriggio. Fermarsi in stazioni deserte, attraversare un ponte, senza avere la minima idea di dove sia la città. Mangiare velocemente qualcosa in un piccolo negozio locale avendo la percezione di essere vicino all'arrivo. Immaginando di essere in largo anticipo, proseguo per alcuni chilometri rimanendo disorientato dalle indicazioni stradali ...sembrava troppo facile aver raggiunto la meta in un territorio tanto esteso.

Supero un fiumiciattolo e un bosco senza avere la minima idea della direzione intrapresa...nomi vari di località invisibili da raggiungere percorrendo pochi chilometri: Cà Zulian, Cà Mello, Boccasette, Scardovari, Donzella, Tolle, Ca' Tiepolo, Pila, Ca' Venier, Polesine-Camerini, Santa Giulia... ... senza riconoscere in queste il nome tanto desiderato. Ma dov'è Porto Tolle? Facili associazioni visive fra il poster di una sagra di paese e il vecchio logo comunale.

Una tazza di caffè è quello che ci vuole per continuare la ricerca, ma una bustina di zucchero contribuisce a confondermi le idee.

Affronto una curva in velocità, ricevendo informazioni differenti dalle varie locandine presenti nel tragitto.All'appuntamento mancano pochi minuti; neanche l'ombra di un centro cittadino, il paesaggio suggerisce un senso di vuoto e spaesamento.

Sorpasso un gruppo di ciclisti guidato dalla fretta di raggiungere in tempo l'appuntamento. Saluto di passaggio un campanile e una fattoria deserta.

Mi fermo alla fermata dell'autobus per verificare la possibilità di raggiungere, in grande ritardo, l'agognata assemblea comunale. Il pannello indica la fermata di Porto

Tolle, ma nei cartelli intorno a me Cà Tiepolo è il nome più ricorrente. Prendo la decisione di aspettare uno dei pochi autobus che transitano da queste parti con l'intenzione di seguirlo fino al capolinea, Porto Tolle appunto. L'appuntamento ormai è saltato, per le conseguenze ci sarà tempo, l'obiettivo primario ora è raggiungere la città invisibile per dare un senso a questo percorso. La corriera di campagna arriva in ritardo, la seguo per pochi km e presto scopro l'arcano: l'ultima fermata è nel centro cittadino. Una voce mi sussurra: "…questa è Cà' Tiepolo ma la chiamiamo Porto Tolle."

Porto Tolle non esiste è solo un nome!

Porto Tolle doesn't exist it's only a name!


PLEASE DON’T LEAVE ME

Working with this area for people living there was the aim of this project. Choosing a place and consider what you can actually do with the local material was a way to show what could be done by the local population.

PLEASE DON’T LEAVE ME


E T E E

This first intervention was made on this beach very closed to ‘Boccasette’ arround half an hour by bike. I choose this place because it inspired me more freedom then anywhere else. I built a bench called “Mirac’olo” with every pieces of wood I could found imbed in the sand who could be seen as waiting for the miraculous.

The second intervention was building a “Casa” with a emergency poncho attached in the trees where there is already a lot of pieces of plactic everywhere although this one could usefull to get protected of the rain.

Delimiting the land and the sea through a tree that felt during a storm some years ago. This underline the limit between the water and the land in 2010, it can’t be moved. I graved the name the area and the date,“Po Delta 2010”.

How does it make you feel to be up to the level of the sea? Construction of the “Ponte” with wood imbled in the sand, 15 cm up to the level of the sea.


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People living in the territory feel part of something bigger. Their own identity is not only in the Po Delta.

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People coming into the territory search for pieces of their own identity. If they’re lucky they can find them everywhere.


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Let's go away for a while* to the Po River Delta, the nearest faraway place*. To be here in the mornin’* is to hear the noise* of the bell in the sky* and to feel the warmth of the sun*. We had good times* on a long promised road*. Last night in my room* I went to sleep*. I should have known better* than to be leaving this town*. There are girls on the beach* and this car of mine* in the parkin’ lot*. Don’t cry* because a young man is gone*. This rocking surfer* will stay in your summer dream*.

*(Brian Wilson/Carl Wilson/Dennis Wilson/Mike Love/Al Jardine)


FOCUS GROUPS WITH LOCAL ACTORS / FOCUS GROUP CON GLI ATTORI LOCALI

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Part of the work done during the Summer School was devoted to structure the discussion and the participation of local actors (institutions, businesses, local groups and associations, schools) in the activities of Observatory with the aim of understanding the role that the it has had in these first three years of testing and how the scenarios developed may or may not lead the debate on the ideas of development of the Delta. There have been four

focus groups were asked to which local institutions, representatives of traders and trade associations, environmental groups, cultures and schools of the Delta. Considering the short time the activities of the Summer School and the informal consultations was selected a small group of actors (30) that could tell the vision of development for the Delta and give indications on the future role of the Observatory . The meetings were organized by dividing the subjects into four homogeneous groups . The Observatory on the Po Delta will promote awareness, protection, landscape planning of the Delta through initiatives and actions that will lead to practical involvement of local actors and the promotion of the landscape in land-use planning policies and town and its cultural, environmental, agricultural, social and economic development. The Observatory on the Po Delta may represent a useful tool to initiate a program of detailed research and develop a portfolio of projects to discuss new ideas for development of the Delta. Specifically, the Observatory will be a tool for the proposal, even provocatively, a series of projects in the Delta with the aim to initiate discussion and work together for a common goal. The Observatory will be the attempt to reduce the conflict between the leading actors of the territory: the scenario-building project with its participatory moments can become engines for the launch of the dynamics of conflict, but at the same time social sharing of spatial processes, in an attempt to overcome this perception of negativity towards the idea of planning and

coming up with solutions to land management that are able to not suppress but rather promote the interests of the actors involved. / Una parte del lavoro svolto durante la Summer School è stata dedicata a strutturare la discussione e la partecipazione degli attori locali (istituzioni, operatori economici, gruppi e associazioni locali, scuole) alle attività dell’ Osservatorio con l’obiettivo di comprendere il ruolo che esso ha avuto in questi primi tre anni di sperimentazione e come gli scenari sviluppati possano o meno provocare il dibattito sulle idee di sviluppo del Delta. Sono stati organizzati quattro focus group ai quali sono stati invitati le istituzioni locali, una


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I. T. C

I.T. Commerciale e Geometri di Adria

Provincia di Rovigo

Ente

Cons di S il ppo

i Po

Ass. Risicoltori Delta del Po

e Polesine

igo

Guide Tu istiche Delta Po Coldiretti Provincia di Rovigo Aqua Società servizi per l’Ambiente

Istituto di Istruzione Superiore di Adria

arco Regionale Delt

Associazion Culturale Magna Charta Porto Tolle Consorzio di Bonifica Delta del Po

Federcoopesca Po to Tolle

mmerciale / I. T. Turistico P.viro

C mune di Porto Viro Comune di Papozze I. C. Por o Viro - Scuola Elementare Comune di Ariano nel Polesine i Papozze

R solin

Comune di Loreo

Co un

Pro Loc Porto Tolle

Comitato Cittadini Liberi WWF R

Taglio

Es ursioni Nautiche Cacciatori

I.C. orto Tolle – Scuola Media

Comune di Porto Tolle Comune di Adria Co une di Corb la

30/09 Focus Associazioni; 04/10 Focus Oper taori Economici; 01/10 Focus Enti Locali; 06/10 Focus Scuole;

rappresentanza degli operatori economici e delle associazioni di categoria, delle associazioni ambientaliste e culturali e delle scuole del Delta. Considerando i tempi ridotti delle attività della Summer School ed il carattere informale delle consultazioni è stato selezionato un gruppo ristretto di attori (30) che potesse raccontare la loro vision di sviluppo per il Delta e esprimere delle indicazioni sul ruolo futuro dell’Osservatorio. Gli incontri sono stati organizzati suddividendo i soggetti in 4 gruppi omogenei.

GLI ESITI DEI FOCUS Coinvolgere attivamente i cittadini nei processi decisionali che riguardano la comunità locale può essere alquanto complesso: questa complessità è emersa pienamente durante i focus group organizzati dove gli attori coinvolti hanno mostrato un basso livello di fiducia nella possibilità di decidere il proprio futuro ed una poca propensione al riconoscimento dei conflitti come occasione di confronto positivo. La gestione del territorio del Delta del Po è stata storicamente oggetto di controversia tra chi ha voluto decidere i destini di tali territori secondo una logica pianificatrice top-down e chi di questi territori ne è abitante.

del Po

I. C. di Loreo – Scuola Elementare

La natura di questo contrasto va ricercata nel fatto che siano state realizzate condizioni d’uso in rispondenza ad esigenze altre rispetto a quelle locali. Tutti gli attori che hanno partecipato ai focus hanno evidenziato un alto grado di incomunicabilità fra tutti gli enti che hanno competenze sul Delta del Po. I Piani previsti per il territorio del Delta sembrano non essere coordinati tra loro (Piano Territoriale Regionale - Piano d’ Area per il Delta, il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Rovigo, i Piani di Assetto Territoriali dei Comuni, il Piano Assetto Idrogeologico Delta del Po ed infine Piano del Parco, non a caso citato per ultimo e fortemente criticato


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da tutti gli enti intervenuti). La critica evidenziata è quella di trovarsi di fronte ad un sistema di piani calati dall’alto che permette all’ente sovra ordinato di aggiungere un vincolo in più degli altri senza cercare di integrare. Tanti enti hanno competenza sul Delta e questo provoca una sovrapposizione di competenze che impedisce molte volte la realizzazione di progetti. Ciò ha generato nelle popolazioni locali un forte sentimento di diffidenza nei confronti degli strumenti di pianificazione, in quanto sono sempre stati percepiti come elementi in grado di sottomettere interessi, opportunità e risorse degli attori sociali e soprattutto come mezzo per escludere le comunità locali nei processi di costruzione del territorio. Tale sfiducia si è consolidata perché è venuta meno la possibilità dei soggetti stessi di interpretare il loro mondo, di attribuirgli senso, di prendersene cura, di averne responsabilità. Infatti è emerso chiaro come il Delta del Po sia un territorio di isole, non solo morfologicamente, ma anche culturalmente. Vi è ancora molta diffidenza nel considerare il Delta del Po come un territorio unico, accomunato dagli stessi problemi e dalle medesime potenzialità di sviluppo. Spesso i progetti per il Delta, oltre che escludere completamente le comunità locali nelle scelte più importanti, sono entrati in conflitto tra loro stessi generando situazioni negative a livello territoriale (accostamento di paesaggi industriali, naturali ed agrari senza una logica comune e coerente, localizzazioni di infrastrutture di interesse

nazionale come la centrale termoelettrica o gassificatori senza prevedere momenti di discussioni con la popolazione e politiche di compensazioni , paesaggi caratterizzati da infittimenti edilizi che confinano con paesaggi di case sparse) che hanno portato l’area a soffrire di una sorta di stato di chiusura verso l’esterno che ha negato agli attori sociali la possibilità di garantirsi una posizione strategica. La mancanza di un obiettivo comune porta al non acquisire capacità di progetto per il territorio e/o indebolire iniziatevi potenzialmente molto interessanti (come p.e. l’ipotesi di prevedere ufficialmente degli itinerari ciclabili sugli argini, dove oggi dovrebbe essere vietato il transito e quindi non esistono quasi mai percorsi segnalati). Vi sono comunque delle motivazioni precise che hanno portato i decisori ad assumere

un tale atteggiamento nei confronti del territorio del Delta del Po: storicamente infatti quest’area è sempre apparsa all’esterno come depressa, difficile e costantemente a rischio; inoltre è sempre mancata -a chi ha osservato il Delta dall’esterno- la capacità di vedervi un territorio unitario, in quanto composto da differenti piccole particolarità territoriali mai ritenute in grado di poter coesistere in un unico sistema. Questa mancanza di unitarietà nasce però dall’interno stesso: le differenti politiche atte a gestire lo sviluppo del Delta non hanno fatto altro che portare avanti pratiche di territorializzazione esproprianti le quali hanno costituito un’eredità percettiva di non unitarietà del territorio che parte dalle stesse comunità locali. Storicamente sembra che la scelte dei poteri (sovralocali e locali) sia stata quella di accentuare l’isolamento culturale e territoriale


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delle popolazioni locali. Molti interlocutori dei focus hanno evidenziato come nel corso degli anni si siano creati delle vere e proprie lobbies (centrale Enel, cacciatori, proprietari terrieri, etc etc ) che hanno difeso questo isolamento e che hanno sfruttato il lavoro come merce di scambio e stroncato i tentativi di sviluppo alternativo alle pratiche in atto. Nel corso degli anni sembra che le istituzioni si siano mostrate deboli nell’ interagire positivamente con queste lobbies ed hanno facilitato soprattutto alcune politiche di sviluppo. Durante i focus tuttavia sono emersi diversi spunti interessanti riferibili ad iniziative svolte in collaborazione tra associazioni di cittadini e associazioni di categoria, tra diversi operatori turistici che hanno catalizzato l’attenzione su un obiettivo comune e attivato processi di sviluppo dal basso. Anche le istituzioni locali

hanno mostrato interessanti tentativi di revisione delle politiche in atto: in particolare si è registrato un’unità di intenti da parte degli esponenti dei Comuni a sud del Po (Taglio di Po, Corbola, Ariano nel Polesine, Porto Tolle come Comune capofila) per attivare un processo di Unione dei Comuni (riguardo ad alcuni servizi e/o settori dell’amministrazione) che sarà formalmente avviato con una serie di incontri tra i consiglieri comunali. Una considerazione specifica merita il Parco Regionale Delta del Po. Durante i focus group è emersa la percezione che quasi tutti gli attori dei focus vedano il Parco come ente lontano dal territorio del Delta, che impone ulteriori vincoli al territorio attraverso un Piano del Parco molto discusso (in fase di rielaborazione) e non propone nuove opportunità di sviluppo. Il Parco Regionale potrebbe essere il soggetto leader attorno al quale coagulare nuovi iniziative per lo sviluppo e la tutela del Delta: l’obiettivo dovrebbe essere quello di integrare le attività storicamente presenti sul territorio come l’ agricoltura, il turismo, la centrale Enel , la tranquillità e la bellezza del paesaggio e considerare la complessità (diversità) territoriale e sociale come un valore e non più un freno allo sviluppo. Molti attori dei focus hanno sostenuto che il Parco dovrebbe evolvere il proprio ruolo, ed oltre a stabilire vincoli dovrebbe creare nuove opportunità di lavoro (anche per porre un argine all’emigrazione) ma allo stesso tempo dovrebbe essere l’ente garante della qualità ambientale del Delta (vigilanza sugli inquinanti della Centrale).

QUALE RUOLO PER L’OSSERVATORIO Alla luce delle considerazioni sviluppate durante i focus da parte del gruppo di attori locali, l’Osservatorio sul Delta del Po potrà promuovere la conoscenza, la tutela, la pianificazione del paesaggio del Delta attraverso iniziative ed azioni che determineranno pratiche di partecipazione degli attori locali e la promozione del paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico. L’Osservatorio sul Delta del Po potrà rappresentare uno strumento utile ad avviare un programma di ricerca dettagliato e definire un portfolio di progetti per discutere nuove idee di sviluppo per il Delta. Nello specifico l’Osservatorio potrà essere uno strumento per proporre, anche provocatoriamente, una serie di progetti sul Delta con lo scopo di avviare la discussione e lavorare tutti assieme per un obiettivo condiviso. L’Osservatorio potrà rappresentare il tentativo di ridurre il conflitto tra gli attori protagonisti del territorio: la costruzione di scenari progettuali con i relativi momenti partecipativi potranno diventare motori per l’avvio di dinamiche di conflittualità ma allo stesso tempo di condivisione sociale dei processi territoriali, nel tentativo di poter superare questa percezione di negatività nei confronti dell’idea della pianificazione e giungere a delle soluzioni di gestione territoriale che riescano a non sopprimere ma bensì promuovere gli interessi degli attori coinvolti.


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