Art. 34 - Aprile 2011

Page 1

Aprile 2011

La foto qui a fianco mostra l’assedio degli studenti alla Regione Abruzzo, al termine della manifestazione del 17 novembre 2010. Un assedio pacifico degli studenti, per chiedere risposte al Commissario alla Ricostruzione e alla Regione Abruzzo. Un atto simbolico importante, che ad oggi attende ancora delle risposte. Un simbolo appunto, insieme alle occupazioni, ai blitz e ai blocchi stradali, della voglia degli studenti di esserci, di contare e di fare valere i propri diritti. Una forza straordinaria dimostrata da tutti noi, in quella fase, che ha dato l’idea di una situazione davvero insostenibile. Un segno di vitalità eccezionale, dopo l’enorme affluenza alle urne dello scorso maggio, che ci mostra lo spaccato di un corpo studentesco che vuole contare nelle scelte che lo riguardano direttamente. Anche la scelta dell’Udu di identificare l’Aquila come “Monumento Universitario” non è fatta a caso. Una scelta che rende simbolica la battaglia per avere una città universitaria, per riprendere il filo di quel discorso interrotto bruscamente il 6 aprile 2009. Un percorso graduale che stava portando gli studenti, seppur tra mille difficoltà, ad esser davvero cittadini dell’Aquila. Ora su molti versanti, come potete leggere negli articoli all’interno, c’è moltissimo da fare: gli enti locali sono chiamati a scelte importanti rimandate da troppo tempo su alloggi, servizi, borse di studio, mobilità, aiuti agli studenti. Non sono possibili altri ritardi. Gli studenti hanno chiesto con forza delle risposte che tardano ad arrivare. Anche l’Ateneo dovrà fare la sua parte, garantendo, nella fase di applicazione della Legge Gelmini, la rappresentanza democratica in tutti gli organi e pieno riconoscimento dei diritti degli studenti. Abbiamo di fronte una nuova stagione di lotte per i nostri diritti,

A voce alta Diritti, democrazia, servizi per gli studenti. Conflitto e rappresentanza. Sempre.

ma non daremo tregua agli enti che devono dare risposte adeguate alle rivendicazioni studentesche. Per noi l’Università è fatta soprattutto dai suoi studenti; la città deve ripartire della sua Università e, appunto, dagli studenti. L’Aquila è una città che ancora non può chiamarsi “Città Universitaria”, ma che può e deve esserlo. Questa è la sfida che abbiamo davanti. Difendere i diritti, migliorare le condizioni studentesche e ricreare una Città Universitaria degna di questo nome. Udu L’Aquila

Articolo 34 della Costituzione italiana:

IN QUESTO NUMERO La riforma, lo Statuto, la Carta dei diritti Lauree abilitanti, tutte le novità Quale città universitaria? Borse di studio - Alloggi Strutture - CAS Mobilitiamoci tutti: l’acqua è un bene comune! Graduatorie GAE, la situazione Flash dalle Facoltà

”La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.“

pag. 2 pag. 3 pag. 4


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.