Camminiamo
Insieme
Dodici Morelli, Bevilacqua, Galeazza e Palata Pepoli SETTEMBRE n. 4• 2021
I colori
Paolo Cugini L’estate offre sempre tante occasioni per creare cose nuove, momenti d’incontro e condivisione. Mai come quest’anno, arrivato dopo mesi di lotta al COVID, che purtroppo non è ancora finita, il verbo creare è divenuto così importante. Si è trattato, infatti, di creare situazioni nuove, di pensare momenti aggregativi che tenessero conto delle norme in vigore per proteggerci dalla pandemia. È stato bello vedere
VISITA PASTORALE
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I COLORI dell’estate
lo sforzo di tante persone per mettere in moto degli eventi con l’obiettivo di creare spazi di relazione, così carente nel periodo invernale. Spazi di relazione che sono divenuti importanti soprattutto per le nuove generazioni costrette a trascorrere mesi in casa, senza poter vedere nessuno, se non attraverso un schermo di un PC. E allora ben vengano le feste di paese, le serate culturali e musicali, le gite, i campi estivi, i tornei e tanto altro. Il giornale di settembre vuole essere una restituzione di tutto
ESTATE RAGAZZI
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quello che si è fatto di bello durante l’estate in questa direzione, non solo per fare memoria, ma anche per aiutarci a continuare a sperare. Le tante foto che si trovano all’interno di questo numero sono la testimonianza che insieme è possibile costruire un mondo in cui tutti possono trovare posto. Tanti colori che esprimono gioia, voglia di stare insieme, di guardare in modo positivo il mondo che ci circonda. Coltiviamo questi colori per continuare a costruire un mondo migliore.
EVENTI ESTIVI
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FORMAZIONE
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Camminiamo
visita pastorale
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VISITA DEL CARDINALE ZUPPI ALLA ZONA DI RENAZZO E DI TERRE DEL RENO
Arrivo del cardinale a Dodici Morelli
Giovedì 17 giugno alle 18 è arrivato il vescovo Matteo Zuppi a Dodici Morelli in occasione della visita pastorale alla zona di Renazzo e Terre del Reno. Starà con noi 4 giorni. La visita, infatti, terminerà domenica con la messa delle 10 a Renazzo. In questi quattro giorni il Vescovo Matteo passerà in tutte 14 parrocchie della zona incontrando le realtà ecclesiali, ma anche quelle sociali e giovanili. Bella è stata l’accoglienza sul piazzale della Chiesa di Dodici Morelli con un canto del coro che è stato molto elogiato dal vescovo Matteo. Poi è stata la volta dei saluti da parte di alcuni rappresentanti al’aperitivo svoltosi in piazza, nel bar di fronte alla chiesa. È stato un modo per sentire il vescovo vicino alla gente. Dopo cena presentazione delle problematiche ecclesiali della zona pastorale e risposte del vescovo Matteo. Sintesi della prima giornata: pochi fronzoli, pochissimi cerimoniali e tanta, tantissima sostanza e umanità. Grazie Matteo.
La comunità di Palata Pepoli accoglie il Vescovo Matteo A nome della comunità di Palata Pepoli Le diamo il benvenuto e La ringraziamo per l’opportunità che ci è data, con questa visita pastorale, di presentarle la situazione della nostra parrocchia. Palata è una piccola realtà che, negli ultimi decenni, ha subito un forte calo demografico e un notevole invecchiamento della popolazione. Attualmente conta 739 abitanti, 150 dei quali sono stranieri e appena 200 hanno meno di 30 anni. Per la nostra comunità parrocchiale gli ultimi 15 anni sono stati particolarmente difficili. L’assenza di un prete residente - non compensata da un progetto proiettato al futuro - la mancanza di una guida umana e spirituale, l’avvicendarsi di sacerdoti con visioni ed approcci diversi e spesso discordanti fra loro hanno creato, come Lei sa, disorientamento e sfiducia nella comunità. La liturgia, la catechesi per adulti e bambini, la formazione e tutte le altre attività di carattere spirituale sono state parecchio trascurate o, nel migliore dei casi, autogestite da parrocchiani. Il mancato decollo del progetto della zona pastorale che aveva suscitato tante speranze rischia di trasformarsi nell’ennesima occasione perduta. Stante questa situazione, negli ultimi anni l’impegno si è orientato principalmente in attività di carattere sociale e solidaristico, quali l’organizzazione di “Estate Ragazzi”, le Olimpiadi dei bambini, visite augurali a nonni ed ammalati in occasione delle festività, corsi di alfabetizzazione per donne straniere, ecc… Alcuni parrocchiani si sono fortemente impegnati nei lavori di restauro della chiesa e successivamente negli interventi di ripristino post terremoto di tutti gli edifici della parrocchia. Il recente arrivo del nuovo parroco sta finalmente creando nuove aspettative: l’intenso avvio di programmi di formazione finalizzati a responsabilizzare tutta la comunità, il coinvolgimento di giovani in progetti mirati quali “Oratoriando” e la costante sollecitazione a “crescere” con l’obiettivo di diventare un comunità autonoma, capace di vivere la propria fede, anche in assenza di un parroco, rappresentano lo stimolo per un rinnovato impegno. E’ quindi necessario che questo percorso continui per portarci ad una sempre maggiore consapevolezza. Nel contempo abbiamo però la necessità di conoscere la visione e i progetti futuri per realtà come la nostra. Abbiamo bisogno di essere aiutati a capire quale siano il disegno e le coordinate
Zuppi Palata Pepoli operative che ci possano orientare al migliore sviluppo ed espressione delle nostre potenzialità, siano esse individuali o comunitarie. Desideriamo quindi essere formati e indirizzati per meglio interfacciarci con le molteplici e differenti realtà con cui quotidianamente conviviamo e per affrontare le sfide a cui siamo spiritualmente e umanamente chiamati. Nello specifico, per offrire un paio di esempi, troveremmo utile e formativo conoscere quali percorsi la Chiesa (o, nello specifico, la nostra Diocesi) propone per favorire l’incontro e il confronto con le comunità islamiche del territorio: riteniamo infatti che, dato l’alto numero di famiglie straniere, per lo più nordafricane e pakistane, presenti e ben integrate nel nostro paese, possano esserci i presupposti per avviare un dialogo atto al reciproco arricchimento culturale e interreligioso; per quanto riguarda la realtà interna alla nostra parrocchia, invece, vorremmo essere aiutati nello sviluppo di mezzi più o meno concreti con cui prenderci cura al meglio dei nostri anziani, che rappresentano la fetta più cospicua della popolazione. Ultimo, ma non per importanza, avremmo necessità di conoscere l’odierno stato di attuazione del progetto di zona pastorale: troviamo infatti che esso sia una proficua occasione di crescita per la nostra intera collettività e soprattutto un valido mezzo per la creazione di una rete di contatto e di confronto fra i giovani delle comunità limitrofe.
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visita pastorale
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GRAZIE CARDINALE MATTEO finite Matteo per essere venuto in mezzo a noi a mostrarci il cammino, con quella semplicità disarmante che profuma di Vangelo e ci dà la forza di continuare con gioia, perché sembra proprio alla portata di tutti e tutte. Paolo Cugini
Aperitivo in piazza a Dodici Morelli
C’era chi si aspettava dall’arrivo del Cardinale Matteo nelle nostre comunità, nuove indicazioni pastorali da mettere in atto, nuovi programmi da mettere in agenda. Niente di tutto questo. Il vescovo Matteo ci ha portato, invece, qualcos’altro, che vale molto di più di un programma pastorale: uno stile. Ha colpito molto la sua attenzione a tutti, la sua simpatia, il suo sorriso. Nonostante i tantissimi incontri realizzati in quattro giorni, non ha mai perso il sorriso, la semplicità, la battuta simpatica. È venuto in mezzo a noi per ascoltarci e lo ha fatto con molta attenzione. Si è lasciato coinvolgere nelle situazioni in cui si è trovato. Ha stravolto programmi perché nella sua missione di pastore al centro c’è l’uomo, la donna, soprattutto i più deboli. È dunque questo il messaggio che il vescovo Matteo è venuto a portarci: essere segno dell’umanità di Gesù in tutte le situazioni esistenziali. Portare nel mondo la simpatia del Vangelo, l’attenzione ad ogni singola persona e farlo con gentilezza e attenzione. Mettere al centro dei nostri progetti pastorali il nostro modo di relazionarci, la delicatezza dei modi, la gentilezza, il sorriso: è questa la grande scelta pastorale che il vescovo Matteo è venuto a proporci e lo ha fatto non con discorsi, ma con l’esempio. Grazie in-
Incontro con la comunità islamica
Zuppi con la comunità di Bevilaqua
Accoglienza dei bambini a Dodici Morelli
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I SOGNI SI AVVERANO E… ESTATE RAGAZZI cata di ossigeno positiva dopo i silenziosi e bui mesi della pandemia. Gli stessi animatori, inoltre, si sono occupati responsabilmente dei più piccoli in un’ottica di cooperazione sociale che ha permesso, sia ai più grandi che ai più piccoli, di sperimentare nuove autonomie: i primi nell’accudimento dei più piccoli, mentre quest’ultimi nel sentirsi liberi di fare nuove scoperte. L’ avventura si è poi congedata dalla Comunità con una messa conclusiva, molto sentita e partecipata, nonché interamente organizzata dagli animatori che hanno riproposto i canti conosciuti durante il loro percorso ecclesiale sotto la guida di Don Silvio; tale congedo però sarà solo temporaneo, in quanto, visto il buon risultato ottenuto, ci si è dati un arrivederci all’estate 2022. Sabrina Momenti
Nel mese di giugno, presso il ricreatorio di Bevilacqua, si è svolta la prima edizione di Estate Ragazzi, una vera novità per questa Parrocchia che ha comunque accolto molto positivamente questa nuova esperienza comunitaria. Tale proposta è approdata a Bevilacqua grazie a Don Paolo che ha creduto si potesse realizzare questo progetto e, in poche settimane, si è concretizzato il tutto anche grazie al supporto di tanti volontari che hanno contribuito alla sua buona realizzazione. Estate Ragazzi quest’anno seguiva la tematica tratta dal libro per ragazzi intitolato “Il GGG - Grande Gigante Gentile” scritto da Roald Dahl che proponeva di avere sogni giganti e così, per Bevilacqua, il sogno di realizzare qualcosa di bello si è realmente concretizzato. Sono state tre settimane rallegrate da un team di animatori che ha intrattenuto i più piccoli in un clima di festa e condivisione, tra giochi, balli e laboratori che hanno rallegrato la vita di un’intera comunità. Bevilacqua, in questo modo, si è trovata catapultata in un’esperienza che, per tutti, è stata come una boc-
Accoglienza
ESTATE RAGAZZI A DODICI MORELLI Estate ragazzi è stata, per Dodici Morelli, un simbolo di una ripartenza dopo oltre diciotto mesi nei quali ragazzi di tutte le età hanno incontrato difficoltà nel ritrovarsi e nel passare tempo insieme. Quelli che conoscevano già l’esperienza di Estate ragazzi sono arrivati con un gran carico di entusiasmo e anche i bambini di prima e seconda elementare, per la prima volta entrati a contatto con questo campo, erano pieni di euforia. Questa euforia la si poteva anche leggere negli occhi dei nuovi animatori, in quanto numerosi ragazzi, in questo anno, hanno affrontato questo nuovo impegno come tali. Chi ha vinto? Non ricordo esattamente, ma così come molti altri ragazzi. Ricordo peró perfettamente i momenti che ho passato con i ragazzi, i giochi, le gite e le risate dei bambini che risuonano nel campo; questa è sicuramente la più grande eredità di Estate ragazzi, che ha spazzato via la tensione di questi ultimi mesi. Ci siamo lasciati a malincuore, perché abbiamo tutti trovato tanti nuovi amici, ma ci siamo lasciati con tanto entusiasmo, sicuri di poter portare avanti queste nuove amicizie e con l’attesa di una nuova esperienza nel 2022. Estate Ragazzi 2021 è riuscita davvero a recuperare le tante difficoltà del 2020 e ha dato a tutti una vera sferzata d’energia. Speriamo di rivederci il prossimo anno! Sara Patelli
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Preparativi estate ragazzi
Preparativi estate ragazzi
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UN’ESPERIENZA UNICA!!
L’esperienza di Estate Ragazzi è stata indimenticabile. Ritrovarsi tutte le mattine alle 8.30 e stare insieme fino al tardo pomeriggio, mi ha permesso di vivere in modo nuovo le mie giornate estive. Un momento di preghiera, una merenda all’aperto e poi via a giocare. Ci siamo divertiti molto a sperimentare e gareggiare in giochi fra squadre di colore diverso. E poi, al pomeriggio, la competizione continuava in canti e balli di gruppo. Il mio gioco preferito è stato il calcio. Ma anche gli altri sport non mi dispiacevano. Ping-pong, biliardino, pallavolo o mini-basket. Un’altra cosa che mi è piaciuta tanto sono state le gite. Siam partiti di mattina presto alla scoperta di luoghi interessanti, avvincenti e belli. Credo siano state le tre settimane più belle e indimenticabili della mia vita. Lorenzo Govoni
Settimana di preparazione di Estate Ragazzi
LA BELLEZZA DI POTER TORNARE A SOGNARE INSIEME!
Messa di invio degli educatori
Carissimi, tra le innumerevoli proposte parrocchiali di questa calda estate a Dodici Morelli, non si può non spendere qualche parola per ricordare l’avvincente avventura di Estate Ragazzi! Tre settimane belle intense… di giochi, schiamazzi, gite, caldo, risate, corse, balli, bisticci, scenette, musica, preghiera, divertimento e soprattutto tante tante amicizie!! Ripensando a quei giorni, la prima emozione che mi balza al cuore è la bellezza tanto attesa di poter finalmente tornare a stare tutti insieme: bambini, giovani e meno giovani… dopo il periodo faticoso del covid, così difficile e incomprensibile soprattutto per i più piccoli: è stata forte fin dai primi momenti la gioia e l’immancabile entusiasmo nel ritornare a giocare insieme anche se muniti di mascherina, il poter tornare a vivere un appuntamento insostituibile e magico come quello di Estate Ragazzi! Il tema che ci ha accompagnato quest’anno è stato “il GGG, il Grande Gigante Gentile” una storia tratta dal classico di Roald Dahl che ci ha portato alla scoperta dell’amicizia insolita tra una bambina orfanella e un gigante buono che gira il mondo per regalare sogni alle persone. Proprio dalla scoperta dei sogni che ciascuno di noi porta nel profondo del cuore, proprio dal valore irrinunciabile di imparare a Sognare in grande - anzi in gigante! - si sono strutturate le proposte educative di E.R, insieme a tanti altri stimoli che noi animatori abbiamo cercato di proporre ai bambini durante le attività quotidiane: per esempio, la gioia e la bellezza dell’amicizia anche tra età differenti e tra mondi e culture diverse, il valore irrinunciabile della Gentilezza verso il prossimo, soprattutto verso
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coloro con cui facciamo più fatica a relazionarci; la soddisfazione di riuscire a “sconfiggere i giganti cattivi” mettendo in gioco ognuno le proprie capacità e, soprattutto, condividendo i propri sogni, aiutandosi a “diventare grandi” insieme. “Aiutare a crescere”, “essere di buon esempio” e “prendersi cura dei più piccoli” sono stati, in particolare, le parole guida per i giovani animatori (tra i 13 e i 18 anni) nel loro sperimentarsi come figure di riferimento per i bambini, parole “bussola” per alcuni di loro in un primo approccio al servizio gratuito verso il prossimo. Sicuramente per diversi di questi giovani - che si sono messi a disposizione con prontezza ed entusiasmo sin da inizio giugno - ci sono stati momenti di fatica dovuta alle sfide quotidiane nella relazione tra i coetanei e in quella con i bambini… ma la vera ricchezza dell’esperienza di ER è proprio l’opportunità di crescita personale che ciascun animatore e bambino sperimenta in questi momenti di comunione, condivisione e confronto con gli altri. Un grazie di cuore a questi giovani animatori che sono stati capaci di mettersi in gioco tutti i giorni, anche scontrandosi coi propri limiti e nonostante le immancabili piccole difficoltà che si incontrano in queste occasioni! E grazie anche a tutti i “giganti” che sono stati presenti: mamme, papà e gli specialissimi nonni che ci hanno aiutato durante quelle giornate a realizzare la felicità di tanti bambini! Chiara
Messa di ringraziamento
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PREGHIERA FINALE DI ESTATE RAGAZZI 2021 Signore, quanta differenza fra noi, che siamo così piccoli, e Te, che invece sei un Gigante! Siamo così diversi, così lontani, eppure, Tu vuoi che siamo amici! E allora incontriamoci anche oggi con i tanti compagni di avventure, i nuovi volti che abbiamo appena conosciuto, e gli occhi che Tu ci chiedi di aiutare a far sorridere. Nella diversità che ci distingue e ci rende unici, abbiamo SOGNI molto simili: alcuni sono davvero giganti, pensati per un mondo migliore, senza cattiveria. Altri sono più piccini, ma ugualmente importanti. A Te, che sei Gigante di bontà, Grande nell’Amore, presenza discreta e Gentile nella mia vita, chiediamo di aiutarci ad avere sempre gli occhi della meraviglia e dello stupore, per guardare tutti gli amici come il più grande dei doni e trasformare in dolcezza e tenerezza i loro sogni più scuri. Grazie, Signore, per questi giorni bellissimi che ci hai donato di trascorrere insieme. Aiutaci a non disperdere i tanti doni ricevuti in queste giornate di amicizia. Amen.
Messa di ringraziamento a Dodici Morelli
5-30 Luglio Palata Pepoli
Primo giorno Estate Ragazzi a Palata Pepoli
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La storia dei profeti apre le giornate di Estate Ragazzi con Don Paolo, il quale con la sua chitarra (in versione Eric Clapton), insieme a Samuele all’organo, eseguono canzoni che accompagnano con gesti e movenze che li rendono molto apprezzate dai ragazzi. Terminata la parte spirituale è l’ora di cantare l’inno di Estate Ragazzi, per cui tutti fuori nel cortile, o in aula magna in caso di maltempo, grandi e piccoli insieme agli animatori per esibirsi insieme sulle note di “È un gigante grande, grande… lui è GGG il gigante gentile” Dopo l’inno iniziano le attività e i giochi. I gruppi sono tre: i piccoli della materna, i medi fino alla quarta elementare e i grandi, che vanno dalla quinta elementare fino alla seconda media. I giochi sono vari e occupano buona parte della mattinata, lasciando il pomeriggio per i laboratori. Giulio si è occupato dei laboratori relativi all’educazione stradale, partendo dai più piccoli della materna, coinvolgendoli nella guida di piccole vetture elettriche, mentre con i medi si è prima fatto un incontro per parlare di sicurezza di pedoni e ciclisti, di dispositivi di protezione, proiettando inoltre un video dimostrativo di un intervento degli operatori del 118 su un ciclista vittima di incidente. Per i più grandi, incontro in classe per parlare di sicurezza, delle cause più frequenti di incidenti, dei numeri relativi ai morti sulle strade, per finire con la visione di video di sinistri stradali.
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CHE COSA SI FA PER ESORCIZZARE LA PAURA? Laboratorio di danza a ER di Palata Pepoli Sì racconta una bella storia di fantasmi, streghe e creature del buio e della notte! Mi presento: sono Angela Pellacani Ibridi di Palata Pepoli. Sono un’ex insegnante di Musica della Scuola Media. Quando Rita Lamberti mi ha chiesto se fossi disponibile per organizzare una qualche attività per Estate ragazzi ho nicchiato: “Rita, non sono più a scuola da quasi due anni. Non sono più allenata!” Insomma, Rita mi ha convinta. E la ringrazio tanto. Sul tema della Paura ho avuto un’idea: mettiamo in scena la “Danza macabra” di Saint-Saëns. Non è recitazione, non è balletto: è semplicemente una storia raccontata dai vari temi musicali con movimenti del corpo dei protagonisti che io ho immaginato per questa storia. Lunedì 5 luglio mi sono presentata e ho raccontato al gruppo di 23 ragazzini la storia che io avevo pensato sulla “Danza macabra”. Sono stati fantastici! Subito hanno scelto i loro ruoli, liberamente. C’erano un sacco di fantasmi. Bellissimo, più lenzuola volano e meglio sarà. Il resto è venuto da sé. Io mi sono divertita tantissimo e, spero,
anche i ragazzini. Che, devo proprio dirlo, sono stati attenti e ricettivi. Orologio, violinista, gufi, streghe, pipistrelli, fantasmi... c’erano proprio tutti!!! Quindi ringrazio TUTTI per avermi sopportato e supportato!!! E il nostro Giulio, Fellini-Zeffirelli-Spielberg ecc…, perché questa bella esperienza sia documentata per i posteri. Grazie a tutti‼️ Angela Pellacani Ibridi
Accoglienza a palata pepoli
DANTE, IL MITO D’ORFEO E LA MUSICA INCANTANO La rivisitazione, più o meno veritiera, in chiave moderna del mito di Orfeo e degli altri illustri ospiti “parcheggiati” da Dante nell’Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso della Divina Commedia, ha fatto rimanere a bocca aperta i giovani ospiti di Estate Ragazzi a Palata Pepoli, che mai in precedenza avevano potuto ascoltare ed osservare dal vivo la musica medioevale, le trombe barocche e le cornette ottocentesche. Il 7 luglio scorso presso la Chiesa di Palata Pepoli, la prova generale di uno spettacolo teatrale fatto di versi, musica e colpi di scena dedicati al Sommo Poeta, che andrà in scena in un importante Festival della Romagna a fine estate, è diventata la gradita occasione per far conoscere ai bambini ospiti di Estate Ragazzi un patrimonio culturale ricco ed accattivante, fatto di versi e musica. I ragazzi sono stati accompagnati in un viaggio musicale e poetico dal Concerto Palatino, un ensemble di trombe barocche composto da Martina Dainelli, Bruno Bocci, Marco Tampieri e Michele Santi, musicisti professionisti specializzati nella musica antica oltre a Marco Muzzati, istrionico percussionista ed attore che ha utilizzato timpani, campane, salterio, tamburo e tanti altri strumenti musicali da lui padroneggiati con grande estro. Lo spettacolo è stato presentato al pubblico, a Palata Pepoli, il 26 Agosto 2021.
Officina Trombe a Palata Pepoli
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ARRIVEDERCI
arrivederci Palata Pepoli
gno è stato tanto e, se qualche problema c’è stato, si è cercato di superarlo nel miglior modo possibile. Un grazie va a tutti i genitori che hanno avuto fiducia in noi e agli animatori provenienti da vari paesi: Renazzo, XII Morelli, Reno Centese, oltre a Palata, ecc. Grazie a Rita, Betty, Alice e Samuele che, a vario titolo, sono stati i punti di riferimento di questa bella avventura: ESTATE RAGAZZI 2021!! Grazie a Don Paolo, che ha portato entusiasmo e energia. Arrivederci al prossimo anno! Giulio Bedendi
ESTATE RAGAZZI DI PALATA PEPOLI Ci mancheranno le risate, le urla, le musiche, la gioia e la spensieratezza che solo i giovani sanno regalare. È stato un lungo cammino, durato tutto il mese di luglio, che per la nostra piccola comunità è motivo d’orgoglio. Accogliere così tanti bambini e ragazzi, dalla materna fino alle medie, coinvolgendoli nei laboratori, nei giochi e nelle varie attività non era così scontato, considerando le difficoltà del momento, ma lo sforzo e l’impe-
Centro estivo…
LUGLIO COL BENE CHE TI VOGLIO, VEDRAI NON FINIRÀ! Luglio è stato particolarmente caldo e animato qui in parrocchia a Dodici Morelli! Direttamente dall’esperienza di ER siamo passati alle settimane del centro estivo, seppur con un numero ridotto di bambini -circa una quarantinacoordinati da tre educatori: io, Chiara e Nicola. Anche queste giornate sono state caratterizzate da momenti di gioco e da qualche ora dedicata ai compiti durante i pomeriggi. Abbiamo scandito il tempo tra giochi organizzati da noi educatori (tra i quali menziono “Tiramolla’s got talent” e l’avvincente caccia al tesoro a Galeazza) e tempo libero durante il quale i giochi si creavano spontaneamente tra i bambini: ci sono state ore dedicate ai travestimenti bizzarri per la celebrazioni di matrimoni improvvisati, così come momenti tutti dedicati a esercizi ginnici e balletti, sfide infinite a ping pong e biliardino, le immancabili partite di calcetto, momenti di attività manuali in cui la fantasia si è sbizzarrita più che mai… Non sono mancate le amatissime gite in piscina per prenderci qualche ora di tregua dal caldo e le gite “fuori porta” alla scoperta del piccolo magico borgo di Dozza Imolese e del maneggio “Le Pradine”. Non è possibile descrivere a chi non l’abbia vissuto, lo scorrere delle giornate con le loro tante piccole avventure e i momenti di gioia o di fatica che le hanno caratterizzate… sono comunque certa di parlare anche a nome di Chiara e Nicola nel provare a riassumere questa esperienza, dicendo che la bellezza e la gratificazione di questo servizio - nonchè la cosa più bella e forte che rimane nel cuore una volta terminato - sia proprio la relazione che si crea con i bambini e le bambine a cui inevitabilmente ci si affeziona durante queste lunghe settimane insieme! Li ricordiamo tutti, tutti i loro volti dolci o birichini a cui associamo i tanti momenti insieme, di
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gioco e complicità, di sgridate e riappacificazioni, di chiacchiere e confidenze, di pianti e di coccole… Li ringraziamo per la pazienza di averci sopportato :-) e di averci fatto tornare un po’ bambini anche noi e speriamo di cuore di poterci riabbracciare presto! Grazie anche alle care suore di Galeazza che ci hanno ospitati con tanta premura e gentilezza tutti i martedì del mese, grazie a Matilda e Nicola per avermi accompagnato in questa avventura, grazie a tutta la parrocchia di Dodici Morelli che ci ha fatto sentire super accolti e sostenuti in tutto e per tutto! Matilda
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Spirit-i liberi
“Come il vento nell’erba della prateria noi eravamo parte di questo posto, e ne saremo sempre stati parte.” (Spirit- cavallo selvaggio) È con questa citazione del meraviglioso film-cartone della Dreamworks, “Spirit- cavallo selvaggio”, che vi porteremo con noi alla scoperta della seconda gita. Il 23 luglio, questa volta armati di scarpe da ginnastica, i bambini del centro estivo di XII Morelli sono stati accompagnati presso il centro ippico di Mirabello, “Le Pradine”, non solo alla scoperta della teoria e di questo mondo tutto a zoccoli e criniere, ma vivendo proprio in prima persona l’emozione di pulire, spazzolare, sellare e dunque montare il destriero. Prima regola importante: i cavalli sono animali visibilmente molto più forti e grandi di noi, ma non per questo hanno meno paura, anzi… proprio perché animali erbivori, in natura sono prede succulente e dunque rimangono sempre restii nei confronti di tutto ciò che fa rumore, si muove tanto ed è veloce. Ecco perché accompagnare un bel gruppo di 33 bambini può non sembrare una buona idea all’inizio, d’altra parte però è anche
vero che il cavallo non è un animale arrabbiato e scatenato, lo diventa solo se a monte c’è un’azione compromettente. E giacché serve rigore, rispetto nei confronti dell’animale e delle regole, sapendo che in caso contrario il cavallo potrebbe adirarsi, è con piacere che tutti i bambini hanno appreso e con passione si sono messi a servizio delle esigenze dell’altro, pur essendo un animale. Cosa non da poco! Abbiamo poi proseguito lungo la strada sterrata, oltre il maneggio, arrivando fino all’agriturismo. Qui, sempre mantenendo un religioso silenzio, i bambini si sono avvicinati ai daini dai lunghi palchi, anche in questo caso non è mancata la spiegazione su questi animali. Hanno poi ammirato le lunghe e ampie code dei pavoni, andando poi a caccia del loro elegante piumaggio. Una giornata sicuramente faticosa se pensiamo al sole, alla passeggiata e al fango, ma come dicono anche i grandi pedagoghi, il bambino è un abitante perfetto per la natura, ha voglia di scoprirla, si sporca le mani, si diverte e impara. Ecco perché, pur essendo la prima volta, già fanno parte di questa esperienza e viceversa. Matilda Balboni
PICCOLA GITA A DOZZA
CON I BAMBINI DEL CAMPO ESTIVO DI XII MORELLI sé sui muri delle vie della cittadella. Le sfumature, i vorticosi disegni, i grovigli di colori e la luce del sole contribuiscono a Giovedì 8 luglio, in una calda giornata estiva, i bambini e ra- rendere il cammino un vero e proprio viaggio nella fantasia. E gazzi del campo estivo di Dodici Morelli, o per meglio dire Ti- che fantasia! D’altronde però chi, meglio di un bambino, può ramolla, dopo quasi un’ora e mezza di indovinelli e karaoke sul immergersi in un’avventura del genere? Che si imprime sui bus, hanno avuto il piacere di visitare la magica Rocca Sforzesca muri, ma che porta oltre, lontano. Matilda Balboni di Dozza, sorta nel XII secolo, e le vie colorate della cittadella antica. Con i nasi all’insù hanno percorso l’interno della struttura ammirando i dipinti delle famiglie Campeggi e Malvezzi, lo sfarzoso decoro ma altresì la semplicità di un’eleganza medievale. Si sono coraggiosamente arrampicati sulle ripide scale della torre dove hanno potuto guardare dall’alto le meravigliose colline che ospitano questa imponente struttura. Si sono inoltrati nelle cucine e ancora nella sala delle torture, nelle prigioni e nella sala delle armi ed infine, con stupor, hanno seguito il corridoio segreto che li ha condotti a pochi metri dal covo del drago di Dozza, Fyrstan, il guardiano che riposa vegliando sulla Rocca e sul suo tesoro. La leggenda vuole che dopo essersi rifugiato nel castello, si risvegli per due giorni ogni due anni… e chissà che qualche bambino non abbia visto l’occhio vispo del drago spiare da sotto il suo manto di scaglie argentate. Dopo un pranzetto all’ombra, via che si riparte alla scoperta (e in cerca di una fontanella). Ogni artista ha lasciato un’impronta di
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le gite di estate ragazzi
GITA A PARMA DI ER 2021
Stiamo visitando, durante Estate Ragazzi 2021, luoghi di turismo e città che hanno una proposta culturale. Chi è abituato a pensare ad Estate Ragazzi come un campo estivo, non avendo ben chiara la proposta ecclesiale e spirituale, può ritenere strana e poco propensa una simile iniziativa. Invece ritengo che mostrare ai bambini durante l’estate e, quindi non in un contesto scolastico, le bellezze culturali e paesaggistiche del nostro Paese, sia un bel servizio. La gita di oggi prevedeva la visita a Parma, ricchissima di storia e di cultura. Abbiamo visitato il Duomo, posto in una piazza meravigliosa. Siamo entrati nel Duomo e anche i bambini sono rimasti a bocca aperta per la bellezza degli affreschi e dell’architettura. Abbiamo anche pregato insieme e anche questo per me è significativo.
Siamo poi passati dalla piazza Garibaldi e siamo riusciti persino ad entrare nell’ingresso del Teatro Regio, uno dei più prestigiosi d’Italia. Poi, passando per il palazzo della Pilotta siamo arrivati al parco ducale dove era prevista la sosta pranzo. Con grande sorpresa, però, (avevo controllato ieri sera l’apertura e gli orari) l’abbiamo trovato chiuso a causa del vento. Dopo qualche istante di panico - i bambini stavano già reclamando per la fame - abbiamo avuto la brillante di dirottare sul parco municipale di Reggio. In circa mezz’ora siamo arrivati a Reggio e, alle 13, stavamo già comodamente seduti al parco. Abbiamo poi ammirato la bellissima piazza dei tre teatri e la piazza del Duomo per fare sosta alla gelateria che, in queste gite, non può mancare.
GITA ALLA PIETRA DI BISMANTOVA
GITA AL LAGO DI GARDA 10
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eventi estivi
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La festa del Patrono S.Giacomo
San Giacomo Maggiore viene festeggiato il 25 Luglio, è da diversi anni che se la data cade nella settimana la si porta in domenica. Come mai quest ‘ anno si è deciso di festeggiare il Patrono il giovedi 22 luglio e non la domenica 25? Si é svolta una riunione insieme al nostro parroco Don Paolo dove è emersa una sua idea, una proposta che il consiglio pastorale ha accettato, anzi il saper accettare e capire le sue esigenze
e’ stato il segreto della bellissima festa che poi è nata . Ogni giorno nasceva un ‘ idea ; fra chiamate e messaggi si e’ sempre lavorato insieme, in armonia, per far arrivare a tutti il messaggio di onorare il Patrono e farlo conoscere ai più piccoli e alle nuove famiglie dei bambini del catechismo. La messa è stata fatta alle ore 20.30 , una chiesa proprio in festa dove la partecipazione numerosa ha lasciato nel-
lo stupore tutti. Una gioia grande nel vedere le famiglie dei bambini del catechismo, i tanti giovani davanti in prima fila , attenti all ‘ ascolto e nell ‘ animazione dei canti, ma poi tutta l ‘ assemblea partecipe col le mani alzate seguendo i canti ritmati; davvero si sentiva la gioia di essere in chiesa. Oltre ricordare S.Giacomo , quel giorno era dedicato a una grande discepola “ Maria Maddalena” così l ‘ attenzione è stata data a questa grande donna dove tutta la chiesa onorava quel giorno. Come da tradizione nella festa di S.Giacomo vengono fatti gli anniversari di matrimonio ; a grande sorpresa i nostri parrocchiani e cantori Silvia Avanzi e Giancarlo Balboni sono stati benedetti e premiati per i loro 55 anni di matrimonio e Un altro riconoscimento e ‘ stato dato all ‘ animatrice di Estate Ragazzi Sabrina .........CHE SERATA!CHE EMOZIONE! Finita la celebrazione, tutta l ‘ assemblea è rimasta nel piazzale per un momento insieme, un buon rinfresco con bella musica e tanta allegria. Grazie a tutti! Claudia .T
BEVILACQUA…TORNA IN FESTA! organizzatrici e non solo, generando un sincero fervore grazie al quale c’è stata la facile adesione di numerosi altri volontari, entusiasti di poter contribuire alla buona riuscita della manifestazione. I fondi raccolti verranno destinati a diversi progetti, ovvero sostenere le scuole del paese, effettuare una donazione a sostegno del progetto di ricerca “Protocollo Sarcoma” presso la “Città della Speranza” del Policlinico di Padova ed infine, donare materiale al Reparto Oncoematologia Pediatrico dell’Ospedale di Cona (FE). Irene A Bevilacqua, dal 28 luglio al 2 agosto, si è svolta la manifestazione “Bevilacqua in Festa”, sei giorni di street-food con sottofondo musicale organizzati con l’intento di tornare alla normalità e donare un po’ di vivacità al nostro piccolo paese. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra l’Associazione di Volontariato Bimbilacqua ODV e il Comitato Sagre Bevilacquesi. Durante le sei serate gli ospiti hanno avuto la possibilità di assaggiare i prodotti tipici, in particolare hanno potuto gustare tortellini e tortelloni, piatti tipici del nostro territorio e della più tradizionale Sagra del Tortellone. Per allietare le serate si sono alternate diverse band, portando sul palco diversi generi musicali e creando intrattenimento per adulti e bambini. L’iniziativa ha visto coinvolti i volontari delle due associazioni
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IN BICICLETTA A… BOLOGNA!
CON I RAGAZZI DI BEVILACQUA Non sono certo mancate le sorprese, i colpi di scena, le novità. È questa la sintesi del viaggio di oggi, che aveva per destinazione Cento e ci siamo trovati a Bologna. Ma andiamo con ordine. Mattina appuntamento alle 8 in chiesa a Be-
vilacqua, per mettere la giornata nelle mani del Signore, chiedere la protezione di Gioacchino e Anna, genitori di Maria, dei quali oggi cade la loro ricorrenza. Il viaggio in programma prevedeva due tappe – Renazzo e Cento – in cui, su richiesta di alcuni ragazzi, avrei presentato la situazione socio-religiosa dei fatidici anni ’60-’70 del secolo scorso. Così è stato, con in mezzo la colazione nella piazza del Guercino a Cento. Poi, siccome era ancora presto, abbiamo deciso di accompagnare Elia dai nonni a Pieve di Cento. Sino a qui tutto tranquillo, tutto nella norma. A Cento avevamo salutato Mattia che doveva rimanere per una presentazione al Velodromo. A Pieve di Cento è avvenuta l’illuminazione. Qualcuno, mentre eravamo seduti per dissetarci, ha osservato sulla segnaletica stradale che, per arrivare a Bologna, bastavano 20 Km. “E basta????” Ha sussurrato qualcuno. “Beh dai, allora ci andiamo!”, ha fatto eco un altro. E così, all’improvviso, carichi come delle molle, ci siamo ritrovati in sella con meta niente popò di meno che: BOLOGNA! Qui sono iniziate le scoperte. La prima è che tutto l’itinerario era coperto da
ciclabili molto belle. La seconda è che, una di queste ciclabili – 7 km – era immersa nella natura, in mezzo ad un bosco e fiancheggiando un canale. Finalmente siamo arrivati a Bologna, piuttosto provati e affamati e vedendo sulla strada una moderna costruzione, ci siamo diretti lì. In realtà si trattava della nuova sede del Comune di Bologna, inaugurato nel 2008. Mentre pranzavamo, una signora si è avvicinata e mi ha chiesto: “Da dove venite?” “Da Bevilacqua”, ho risposto. “Posso offrirvi un gelato?” “Ma certo signora”. Siamo poi partiti in direzione centro storico dove abbiamo voluto immortalare la giornata con un selfie sotto il Nettuno, per proseguire verso i giardini Margherita dove abbiamo sostato e riposato per più di un’ora. A qualcuno era ventilata l’idea di ritornare a Bevilacqua in bicicletta, ma è stato stoppato immediatamente e ci siamo diretti alla stazione centrale con direzione Crevalcore. Il tragitto Crevalcore-Bevilacqua è stato l’unico non fornito di ciclabili. In ogni modo, è un percorso fattibile in bicicletta, perché la strada è poco frequentata e noi eravamo tutti in fila indiana. Ci siamo poi ritrovati al punto di partenza, vale a dire, in chiesa per ringraziare Dio. Di motivi per ringraziarlo ne abbiamo trovati diversi e abbiamo rilanciato per un’altra avventura. Ci pensiamo e poi ve la comunichiamo.
TIRAMOLLA MOVIE NIGHT
Si è svolta nelle giornate di mercoledì 28/07 04/08 11/08, presso il campo parrocchiale di Dodici Morelli, l’iniziativa Tiramolla movie nights. Sono stati proiettati i film Inside out, Oceania, e Chi trova un amico trova un tesoro. L’ingresso era completamente gratuito previa registrazione all’entrata o prenotazione telefonica Parallelamente alla proiezione del film era presente un piccolo punto di ristoro. L’iniziativa è stata sicuramente ben riuscita, sorprendendo anche chi l’ha organizzata (la Pro loco Tiramola da poco tempo presieduta da Enrico Govoni). Si ringraziano le persone che hanno collaborato per il clima positivo che si è venuto a creare, tutte le persone che hanno assistito alle tre proiezioni (specialmente quelli della seconda serata che, alle prime gocce di pioggia, sono andati a prendere gli ombrelli e poi sono tornati al campo), ed infine la parrocchia di Dodici Morelli per averci consentito di utilizzare il campo. Si spera che questa sia solo la prima di tante iniziative che, compatibilmente con le restrizioni dovute al Covid 19, verranno portate a compimento nei mesi a seguire come ad esempio Tiramolla by night previsto per il primo week end di settembre. Alessandro Atti
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IN BICICLETTA LEGGENDO IL VANGELO
CON I CRESIMANDI
La mattinata è stata bella. Abbiamo meditato due parabole del Vangelo - quella del tesoro nel campo e quella della perla preziosa - e meditato in tre momenti del viaggio. È stato bello vedere i ragazzi prendere sul serio questo momento di spiritualità e sforzarsi di capire il messaggio di Gesù. Bello anche andare in bicicletta insieme, parlare, conoscersi. Dopo la colazione in piazza a Cento abbiamo fatto ritorno. Qui è avvenuto un primo imprevisto. Un ragazzo del gruppo ha sbattuto con la bici contro un muretto e si è fatto male ad una spalla che si è lussata. Purtroppo sono cose che capitano e gli auguriamo che si riprenda presto. Poi nella strada verso Bevilacqua un secondo incidente. In una bicicletta è caduta la catena e siccome era di quelle tutte chiuse, abbiamo chiamato il nonno che è venuto a prendere la bici e la ragazza. Mettersi in cammino comporta dei rischi; però è affrontando queste situazioni che s’impara ad affrontare la vita. Molti di coloro che riceveranno la cresima tra settembre e ottobre sono in ferie con le famiglie, quindi altre proposte le faremo alla fine di agosto.
VISITA A DON SILVIO
Con un gruppo di ragazzi di Bevilacqua siamo stati a visitare don Silvio, che ora vive alla Casa del Clero, in centro a Bologna. È stato molto contento nel vederci, sorridente. Ha detto di riconoscere tutti i ragazzi presenti. Ci siamo salutati con la promessa di ritornare anche con qualche adulto e lui ha apprezzato. Alla fine dell’incontro, ci ha invitati a pregare insieme con lui con un Padre Nostro.
IL PRIMO TORNEO DI BRISCOLA
A DODICI MORELLI Il primo torneo di briscola della parrocchia di Dodici Morelli è stato un momento comunitario positivo e partecipato. Presenti diverse coppie tra giovani ed adulti. Interessante è che la coppia vincitrice non è né dei giovani né degli adulti, ma un misto: Luca Tassinari con suo nonno Francesco. Ai vincitori i nostri complimenti!
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IL PRIMO TORNEO DI CALCIO INTERPARROCCHIALE L’iniziativa di fare il torneo è stata presa da Don Paolo che è riuscito a coinvolgere noi ragazzi nel progetto. Il torneo di Calcio interparrocchiale organizzato dalla parrocchia di Dodici Morelli ha riscontrato grande successo, infatti vi era sempre un numeroso pubblico che rendeva le partite più emozionanti. Al torneo hanno partecipato 7 squadre provenienti da diversi paesi, suddivise in 2 gironi, il primo da 3 e il secondo da 4 squadre. Sono passate le prime 2 di ogni girone. Nelle semifinali si sono affrontate la squadra Rossa contro quella Azzurra e la Squadra Gialla contro la Bianca, terminata ai rigori
dopo una partita nella quale le difese hanno dimostrato tutto il loro valore vincendo molti duelli contro gli attaccanti. Ne sono uscite vincitrici la squadra Rossa e Gialla che poi si sono affrontate nell’avvincente finale vinta dalla squadra Rossa, il primo tempo è terminato 2-2, molto equilibrato in cui le due formazioni si sono studiate a vicenda, punendo sugli errori delle difese, ma nel secondo tempo sono uscite fuori le qualità della squadra Rossa che ha iniziato a mantenere il possesso del pallone e a creare numerose occasioni da goal, il risultato finale è stato 6-2 per la squadra Rossa.
Classifica marcatori 11 gol Samuel Di Vona 10 gol Gianmarco Tumminelli 10 gol Luca Lai Gianluca
I PRIMI CAMPIONI DEL TORNEO
TIFANDO ITALIA ALL’ORATORIO 14
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MEDIO GREST
Tutte le sere i ragazzi si trovavano nella parrocchia di Dodici Morelli alle 18:30, dove un momento di preghiera condotto da Don Paolo dava inizio alle attività. In seguito i ragazzi andavano a cena, preparata dai grandi cuochi Roberto e Leda. Dopo cena e dopo svariate partite a biliardino, venivano svolti vari giochi preparati dagli adulti, ognuno molto divertente e coinvolgente. Alle 22 il Medio Grest finiva e ognuno tornava a casa, pronto a ritornarvi il giorno seguente. Un grazie particolare a tutti gli organizzatori di questo bellissimo progetto, e anche a Don Paolo che lo ha promosso con grande entusiasmo.
Dal 5 al 9 Luglio, nella parrocchia di Dodici Morelli, si è svolta una bellissima attività rivolta ai ragazzi che avevano appena terminato la terza media, dopo aver finalmente concluso l’esame che li ha costretti a rinunciare completamente o in parte a Estate Ragazzi. Questo progetto è stato chiamato “Medio Grest” e ha coinvolto tutti i ragazzi di terza media delle 4 parrocchie. Gli organizzatori del Medio Grest sono stati Andrea Passerini, Diana Tassinari, Cristina Cirillo, Alex Fallavena e ovviamente il nostro Don Paolo.
FESTA DEL BICENTENARIO DELLA NASCITA DEL BEATO FERDINANDO MARIA BACCILIERI dell’ordine fondato dal Beato Baccilieri. Don Marco nella messa ci ha ricordato che più che essere una tana, dove la gente si nasconde per paura, la Chiesa e la comunità dei cristiani è un rifugio, dove si passa per prendere le forze e poi ripartire. La straordinarietà della figura di don Ferdinando è proprio legata a questa immagine. Quante persone, infatti, sono passate da Galeazza ai tempi in cui don Ferdinando era parroco, per ascoltare un consiglio, ricevere il perdono del Signore e poi ripartire per la vita? Don Ferdinando ha permesso allo Spirito Santo di passare attraverso di lui e, in questo modo, permettere di diffondere il Vangelo in tante parti del mondo grazie alla vita di tante donne che hanno deciso di consacrare la propria vita a Dio. Di tutto questo non possiamo che essere grati al Signore.
Molto bella e molto partecipata la messa del bicentenario della nascita del beato Ferdinando Baccilieri. C’era davvero tanta gente. Soprattutto, si è respirato un bel clima di preghiera, aiutati anche dal bel coro delle suore
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“SAGRA del PESCE di MARE a GALEAZZA” 40° EDIZIONE Organizzata dalla ASD GALEAZZA In un piccolo paese, una grande e viva realtà di rilevanza nel territorio e non solo… Domenica 1 agosto 2021, in tarda serata, si è conclusa la 40° edizione della sagra a Galeazza. Come ormai tradizione, si è svolta in tre fine settimana, e precisamente 16-17-18 22-23-24-25 29-30-31 luglio e 1 agosto 2021. Questa sagra gastronomica conta sempre alcune migliaia di persone che vengono a degustare dell’ottimo pesce di mare, nelle serate programmate. Nel menù si parte dagli antipasti caldi e freddi, ai primi piatti, spaghetti allo scoglio, secondi piatti grigliata mista, fritto di mare, dolci e il tutto accompagnato da buoni vini locali. Chi prepara il pesce, lo cuoce, prepara i piatti, li porta in tavola, sparecchia, lava le stoviglie, ect. ect…, sono tutti volontari del paese e dei paesi vicini; vi sono inoltre anche molti ragazzi e ragazze che aiutano per la buona riuscita della sagra. Del ricavato di questa sagra una quota importante viene utilizzata per la gestione economica del campionato di calcio dilettanti, sia per la prima squadra sia per la juniores, entrambe sostenute anche da alcuni sponsor. La parte rimanente viene utilizzata per investire in attrezzature che servono per la gestione/realizzazione della sagra e in beneficenza. Ogni anno si decide di devolvere il ricavato di una serata della sagra, ad una associazione/ gruppo di volontariato della zona e si collabora in maniera attiva con la parrocchia e le suore di Galeazza. La ASD Galeazza offre la maccheronata serale per la festa patronale (terza domenica di settembre festa della Beata Vergine Addolorata), e offre gli gnocchini fritti con salumi in occasione della festa del beato Ferdinando Maria Baccilieri, fondatore della Congregazione delle suore Serve di Maria di Galeazza, dopo la celebrazione Eucaristica delle ore 20:30 (1 luglio). Inoltre collabora anche con il gruppo che organizza la festa della befana il 05 gennaio alla sera, utilizzando una parte delle attrezzature che vengono usate durante la sagra, per cuocere la salsiccia, scaldare lo gnocco, preparare il tè, il cioccolato caldo… Come si evidenzia, a noi piace cucinare e siamo dei buongustai del cibo…. Ovviamente non manca la collaborazione anche per le attività di preparazione a questi eventi e celebrazioni, in sinergia con le suore. Lo stand che viene noleggiato per la sagra e posizionato nelle vicinanze del campo sportivo, ha una capienza di circa 400 posti a sedere, ma sia quest’anno che lo scorso, si è dovuto ridurre la capienza per rispettare il distanziamento e ottemperare alle disposizioni/protocolli anti Covid 19. Negli anni 2013-2014-2015-2016, lo stand, è stato utilizzato anche per la celebrazione Eucaristica in occasione della festa del beato Ferdinando Maria Baccilieri (01 luglio), in quanto la chiesa era inagibile causa il sisma del 2012. Facendo un sondaggio tra i volontari (adulti e ragazzi) che si adoperano per la buona riuscita della sagra, emerge che il denominatore comune è l’armonia che si crea nel gruppo, in modo particolare i ragazzi trovano un ambien-
te accogliente, cordiale e disponibile. Tra loro si crea un feeling che li porta ad essere uniti e a collaborare in modo positivo. Alcune notizie sulla nascita della società sportiva e sulla sagra del pesce: la società viene fondata nel 1980, da paesani ed ex paesani di Galeazza (soci fondatori), appassionati di sport, in modo particolare del calcio. Chi scrive, nel 1980, aveva 10 anni. Entrai in società nel 1992, ma ho sempre fatto il volontario fin dal primo anno della festa dello sport. La società inizialmente era denominata SPG Galeazza (società polisportiva Galeazza), negli anni poi si è trasformata in ASD Galeazza (associazione sportiva dilettantistica Galeazza). Alcuni anni dopo la fondazione della società, inizia la “Festa dello sport” (veniva montato lo stand in piazza, vicino alla chiesa parrocchiale) che, dal 1993, si è trasformata in “Sagra del pesce di mare”. Primo campionato di calcio dilettanti, (prima partita), in 3°categoria il 05/10/1980 Tiro alla fune dal 1981 al 1993 Gara podistica “Camminata del castello” dal 1981 al 1991 Inizio costruzione campo sportivo 28/04/1983 Inaugurazione campo sportivo 13/10/1985 Attualmente la ASD Galeazza, ha 2 squadre di calcio: la prima squadra che milita nel campionato dilettanti di 1°categoria la squadra Juniores che milita nel campionato dilettanti Juniores provinciali Giovanni Maccaferri socio/vicepresidente ASD Galeazza
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DANTE IN FUGA
Serata a Castello di palata Pepoli
Il 22 luglio scorso, nel parco del castello di Palata Pepoli, alla presenza di un folto pubblico, si è tenuto lo spettacolo Dante in fuga, reading teatrale con Pietro Traldi e Manuela De Meo voci recitanti e Davide Burani all’arpa. L’iniziativa fa parte della rassegna estiva Sereserene, 12 eventi ad ingresso gratuito organizzati e promossi dall’Amministrazione comunale di Crevalcore e realizzati in spazi pubblici e privati di tutto il territorio comunale. Le proposte sono varie: dal reading teatrale, alla musica classica e pop, al cinema all’aperto, alla serata astronomica. A Palata Pepoli, nella suggestiva cornice del castello, in un alternarsi di voci, musiche e immagini, si è voluto celebrare Dante a 700 anni dalla morte, ricordandone la parte della vita più tribolata, quella che l’ha portato all’esilio e a morire lontano dalla patria, l’amata Firenze. Mariarosa Nannetti
L’INCANTEVOLE FASCINO DELLE NEBULOSE INTERSTELLARI Per Palata…e dintorni Lo scorso 20 luglio, sulla terrazza della scuola elementare di Palata Pepoli, a cura dell’Associazione Palata… e dintorni, si è svolta una conferenza e osservazione del cielo a cura di Nicola Borghi, dottorando in astrofisica presso l’università di Bologna e volontario del Gruppo astrofili persicetani. Serata molto partecipata e ricca di spunti sulle nebulose interstellari, con proiezione di im-
magini affascinanti, accompagnate dalle spiegazioni di Nicola che, con semplicità, ha spiegato agli intervenuti i particolari di questa famiglia di stelle. Dopo la parte teorica si è passati all’osservazione del cielo, con un telescopio professionale; le interstellari, purtroppo, non erano visibili, per cui la parte del leone l’ha fatta la luna, vera star della serata. Giulio Bedendi
FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA PATRONO DI PALATA PEPOLI San Giovanni Battista è il Santo patrono della comunità di Palata Pepoli, ricordato e festeggiato dai parrocchiani che per tradizione erano soliti organizzare, oltre alle celebrazioni religiose, una o due giornate di manifestazioni ludiche e di intrattenimento. Negli anni, per varie ragioni e, ultimamente, a causa del covid, la ricorrenza è diventata sempre più marginale e celebrata nella domenica più vicina al 24 giugno. Quest’anno, invece, il Santo patrono è stato ricordato già durante la visita pastorale di Mons. Zuppi, poi in un paio di celebrazioni dedicate. Domenica 20 giugno Santa Messa, accompagnata dalle note dello storico organo “Verati” magistralmente suonato dal M° Marco Arlotti, insieme al M° Michele Santi, alle trombe storiche; le voci erano quelle del coro parrocchiale di Palata Pepoli che, per l’occasione, ha proposto brani del proprio repertorio e alcune novità, senza nascondere un pizzico d’emozione. Al termine della messa un breve ma significativo concerto in onore del Santo patrono e quindi, nel parco dietro la chiesa, un aperitivo per deliziare i presenti con un momento di socializzazione dopo mesi di isolamento. Giovedì 24 giugno, giorno della natività di san Giovanni Battista, alle ore 20.30 Santa Messa, al termine un bellissimo e partecipato momento conviviale, sempre nel parco dietro la chiesa,
con protagonisti l’immancabile gnocco fritto e le famigerate frittelle dell’Alba, vere e proprie delizie per il palato, che sono andate letteralmente a ruba. Ad accompagnare frittelle e gnocchi, vino e bibite e le note musicali del giovane gruppo “Gravity Dyve”. Pare si sia divertito pure San Giovanni, il quale ha dato appuntamento a tutti per il prossimo anno.
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Consiglio Pastorale di Palata Pepoli
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L’ESTATE E L’ASSOCIAZIONE PALATA
Sempre belle e interessanti le “Avventure di Gianni Bandiera” che quest’anno ci ha fatto conoscere le ultime tribù dell’India, attraverso filmati e foto, che hanno incantato i presenti per la bellezza dei colori, dei luoghi e delle storie. Due sono stati gli eventi musicali organizzati dai giovani sulla terrazza della scuola elementare nell’ambito di ROOFTOP CONCERT 2021, con le band: “GRAVITY DIVE” e “CUCKLING PIES”, che con le loro note hanno contribuito a rendere l’atmosfera davvero unica. Nell’ambito delle celebrazioni dantesche, giovedì 26 agosto, “L’angelica Tromba. Musiche e passi della Divina Commedia”, con Marco Muzzati e Michele Santi. Altre idee in programmazione, al momento di realizzare l’articolo non ancora del tutto definite, sono: la proiezione di film all’aperto, con temi riguardanti l’immigrazione, partendo dal film di Roberto San Pietro, “Il Vegetariano” (martedì 24 agosto alle h 21 nello spazio dietro alla Chiesa, alla presenza dell’attore Luigi Monfredini e dell’aiuto regista Daniele Balboni), poi le storiche Olimpiadi dei bambini, alla ricerca dei nuovi Marcell Jacobs, Antonella Palmisano, ecc. Come Associazione ci stiamo occupando del restauro e relativi costi, dello storico organo “Verati”, così da poterlo avere disponibile per la Festa del Nome di Maria, l’ultima domenica di settembre, con l’intenzione di organizzare un concerto. La speranza è che questo lavoro possa rappresentare un piccolo tassello per far conoscere sempre più il nostro paese, la nostra comunità, un impegno in sinergia con la Parrocchia, l’Amministrazione comunale di Crevalcore, il circolo MCL e tutti coloro che intendono contribuire. Giulio Bedendi
… E DINTORNI Covid, tamponi, terapie intensive, mascherine, ricoveri, morti, gel igienizzanti, virologi, vaccini sono le parole più pronunciate da quasi due anni a questa parte. Non è dato a sapersi per quanto tempo ancora dovremo assistere al bombardamento mediatico e non solo, ma in tutti noi c’è la speranza di vedere un futuro a tinte rose. L’estate ha portato un po’ di normalità, si sono riviste fiere, sagre, spettacoli, ecc. grazie ai quali, pur fra mille difficoltà organizzative, si è cercato di ritrovare la socialità perduta. L’Associazione Palata…e dintorni, ha cercato di portare il suo contributo durante il periodo estivo, realizzando diversi eventi che hanno avuto un positivo riscontro. Sono partiti i più giovani i quali, in occasione del campionato europeo di calcio, hanno allestito il maxischermo per vedere le partite dell’Italia nello spazio dietro alla chiesa, non solo giovani però, infatti, partita dopo partita, anche adulti e anziani si sono trovati in un bellissimo momento di aggregazione. Il 9 di luglio era in programma la presentazione del libro scritto dal Cardinale Matteo Zuppi e da Andrea Segrè ma, scherzo da prete?, la serata è stata rinviata per un impegno improvviso del Vescovo. Il 5 luglio è iniziata “Estate Ragazzi”, curata dall’Associazione in collaborazione con la Parrocchia, un mese intero, con bambini e adolescenti, dalla materna fino alla seconda media, alternando momenti di gioco e svago a laboratori di vario genere. Due belle e interessanti serate dedicate alla presentazione di libri: uno di Don Paolo Cugini e l’altro di Paola Cavallari, potete leggere i dettagli in altri articoli. Il 20 luglio Nicola Borghi ci ha parlato del fascino delle nebulose, anche di questa serata potete leggere un articolo dedicato.
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Visioni postcristiane
senza tramandata nei secoli. Scoprirete la sorpresa di un Dio che sceglie un bambino come segno e che questa debolezza, questa fragilità sono l’invito a riconoscersi tali per abbracciare un percorso di fede perché solo la presa di coscienza della nostra pochezza ci farà intraprendere un cammino spirituale autentico. Riconoscere la realtà come plurale, dinamica, non statica e la Chiesa come comunità aperta, accogliente che permette a tutti di esprimersi. E’ un invito anche a ridurre le distanze, a ripulire la tavola della vita da tutto ciò che vita non è, da tutte quelle logiche che incatenano il presente. Una sezione è dedicata ai giovani e alla loro crescita: sì all’educazione no all’indottrinamento, aiutandoli a essere individui che si fanno domande non che si accontentano delle risposte degli altri. Forte è l’accento sulla distinzione tra Gesù e il cristianesimo che si è sedimentato nel corso dei secoli, con un lungo strascico di pratiche e devozioni. Don Paolo prova a immaginare la Chiesa del futuro: forte coinvolgimento dei laici, spazio alle donne nell’ordine sacro, gestione condivisa delle parrocchie: ne esce arricchito e convinto dalla sua esperienza missionaria in Brasile. L’immagine della Chiesa che ce ne dà è molto diversa e lontana da quella vissuta nel mondo occidentale. Non manca nel libro l’attenzione verso gli esclusi e gli emarginati di oggi: i cristiani LGBT. La loro identità omosessuale li rende i poveri di oggi: non ascoltati e esclusi da quella comunità che dovrebbe fare dell’accoglienza il suo primo comandamento. Questo è un libro che parla, ci interroga, non ci fa dormire e credo che don Paolo, anche con qualche provocazione, volesse proprio questo. Mariarosa Nannetti
in dialogo con Don Paolo Mercoledì 21 luglio, nello spazio dietro la Chiesa di Palata Pepoli, alla presenza di un folto pubblico, ho dialogato con Don Paolo Cugini, sul libro di cui è autore: “Visioni postcristiane. Dire Dio e la religione nell’epoca del cambiamento”. L’incontro organizzato dall’Associazione Palata e dintorni e patrocinato dal Comune di Crevalcore è stato accompagnato dalle musiche del maestro Lucio Diegoli, dal canto della soprano Barbara Favali e dalle letture di Giulio Bedendi. Il testo di Don Paolo è ricco di spunti, di piste di riflessione, di stimoli: a inizio dell’incontro, scherzando ma non troppo, ho detto che avevo affrontato questa lettura con lo stesso spirito con cui affrontavo un testo di un esame universitario. È molto denso e ricco: a ogni nuova lettura ti regala qualcosa di nuovo, di inaspettato. Scordatevi di leggerlo sotto l’ombrellone: richiede tempo, pazienza, concentrazione, silenzio, solitudine. Potreste trovarvi qualcosa che non condividete, qualcosa che spezza le vostre convinzioni, qualcosa di troppo avanti. Potreste emergere dalla lettura dicendo: ”Era ora! Da quanto tempo aspettavo qualcuno della Chiesa che dicesse questo sulla Chiesa!” Quello che vi troverete, ai più, non risulterà nuovo: questi contenuti nutrono le sue omelie. Difficile farne una sintesi, più facile proporre alcune suggestioni. Il valore della storia: dai profeti a Gesù: tutti profondamente incarnati nella storia; uomini del loro tempo diremmo oggi. Capaci di leggere e penetrare il tempo che vivevano, attaccati alla realtà, animati dal desiderio di Dio. Liberatevi da tutto ciò che la tradizione ci consegna su Maria, nel libro non troverete traccia di una donna remissiva e accondiscendente nè Giuseppe sarà quella non pre-
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NON SONO LA COSTOLA DI NESSUNO
SERATA A PALATA PEPOLI CON L’AUTRICE DEL LIBRO Valeva la pena esserci. È questo che mi viene da dire il giorno dopo della bellissima serata con Paola Cavallari, curatrice del volume: Non sono la costola di nessuno. Queste notti culturali estive, organizzate in modo eccellente dall’Associazione Palata e… dintorni, sono veramente un grande dono per la comunità. Il testo cerca di prendere le distanze dalla visione patriarcale della realtà, che ha condizionato anche gli autori dei libri biblici e, in modo particolare, i redattori di Genesi. Per questo motivo la Cavallari prende le distanze dalla traduzione veicolata dalla traduzione di stampo patriarcale in favore di traduzioni più attente all’uguaglianza tra donna e uomo. I brani che incontriamo nella Scrittura, anche nel Nuovo Testamento, soprattutto in Paolo, che presentano negativamente la donna, ponendola in situazioni di sottomissione e inferiorità rispetto all’uomo, hanno poco a che fare con la volontà di Dio e molto di più con quella
misogina. Le persone presenti all’incontro sono rimaste piuttosto scosse nell’ascoltare alcuni brani dei padri della Chiesa, riportati dal libro curato dalla Cavallari, che presentano la donna come essere demoniaco, venuta al mondo per tentare l’uomo. Tutta una letteratura che, come sappiamo, ha sostenuto la strage di tante donne in epoca medievale indicate come streghe. Diviene, allora, importante il lavoro di bibliste e teologhe, che guardano il testo biblico a partire dai silenzi delle donne, da ciò che è stato impedito loro di dire e di esprimere, per mostrare che la volontà di Dio non è la disuguaglianza e la sottomissione della donna nei confronti dell’uomo, ma l’uguaglianza, la comunione. Quanto male hanno fatto, per la vita quotidiana di tante famiglie cattoliche, l’interpretazione patriarcale e misogine di alcuni passi biblici usati in modo scellerato per sostenere l’inferiorità della donna rispetto all’uomo! Per fortuna che: “vi sono state donne che hanno saputo resistere e hanno disobbedito, trasgredendo e deviando dalla collocazione designata per loro. Queste voci si pos-
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sono definire voci profetiche, capaci di portare trasformazione di paradigmi collettivi e conversione a livello personale” p.154). Un libro, dunque, la cui lettura è da consigliare non solo alle donne, ma anche agli uomini, per aiutarci a costruire insieme un modo più uguale, conforme alla volontà di Dio e non alla nostra. Paolo Cugini
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IN GITA A REGGIO EMILIA per descriverci alcune icone fatte da lei. I bambini sono rimasti a bocca aperta per la bellezza delle icone. Bocca che poi si è riempita dei buonissimi biscotti preparati da Maura. Mentre andavamo da Maura siamo passati per la biblioteca Panizzi fornitissima di libri. Altro momento importante del pomeriggio la visita alla Basilica della Ghiara. Qui, padre Anacleto, che conosce le suore di Galeazza visto che la Basilica è retta dall’ordine dei servi di Maria al quale le suore di Galeazza sono affiliate, ci ha spiegato alcuni aspetti degli affreschi della stupenda Basilica. Un passaggio obbligato, considerato anche il caldo, è stata la gelateria, dove alcuni hanno assaporato un gusto tipico di Reggio Emilia: Giovanna (è il nome del gusto e non di una persona). Mentre tornavamo alla stazione per il treno, ancora una volta i bambini hanno approfittato delle fontane della piazza del Teatro Municipale per rinfrescarsi un po’. Nella Basilica della Ghiara abbiamo ringraziato il Signore per la bellissima giornata e chiesto la protezione alla Sabato, 12 giugno 2021. Una delle bambine presenti alla Madonna per le nostre famiglie e per le nostre vite. È belgita a Reggio mi diceva che per lei è stata una giornata lo poter vivere giornate come questa. bellissima, indimenticabile. È stata proprio così per tutti. Siamo partiti in treno da Crevalcore, fatto scalo a Bologna per arrivare a Reggio Emilia verso le 11,30. Due passi in città a visitare la piazza dei Leoni ed entrare nella chiesa di san Prospero - patrono della città - per capire di essere entrati in una piccola città davvero attraente. Visita rapida alla piazza del Duomo con a fianco il Municipio dove c’è la sala del Tricolore (proprio a Reggio è nata la bandiera italiana) e così dirigerci al parco della città passando per l’enorme piazza dei tre Teatri per il pranzo. Una giornata calda meritava un posto all’ombra non solo per mangiare, ma anche per divertirsi. Il parco, infatti, è ben munito di giochi per i bambini e sono stati immediatamente utilizzati. Il nostro appuntamento principale del pomeriggio è con i biscotti di Maura - una mia amica consacrata che, tra le altre cose, sa cucinare molto bene - che ci ha accolti con un grande sorriso e ci ha ospitato nella sala al piano terra
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eventi estivi STASERA VADO A MESSA NEL GIARDINO DEL MIO VICINO! Insieme
All’inizio del suo Pontificato Papa Francesco lanciò questa sfida: passare da una pastorale di semplice conservazione ad una pastorale decisamente missionaria. Per realizzare ciò il Pontefice ha ribadito più volte che c’è bisogno di una Chiesa in “uscita” invitando le nostre comunità ad abbandonare i propri confini per offrire a tutti la parola di salvezza che Gesù è venuto a portare. “... Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze, nessuno escluso...” Mt. 22,9. All’inizio di giugno Don Paolo, per mettere in atto le intuizioni di Papa Francesco, ha fatto questa proposta alle nostre comunità: nei mesi estivi le messe feriali si potevano celebrare nelle strade o nei giardini delle famiglie. Le parrocchie hanno risposto invitandolo a celebrare la S.Messa nel proprio cortile. Tutto si è svolto nel rispetto delle norme anti-covid, sempre all’aperto, con mascherine e gel a portata di mano. A XII Morelli è stato invitato in sei famiglie. In tutte le famiglie c’è stato un bel clima di accoglienza e il momento della celebrazione è stato significativo e rilassante, in cui la parola di Dio ha raggiunto i cuori delle persone presenti. Le S.Messe sono sempre state allietate dal canto di alcuni componenti del nostro coro. Terminata la S. Messa c’è sempre stato un momento di convivialità e di conoscenza reciproca perché le persone dopo tanti mesi di isolamento avevano voglia di stare assieme. Questa è stata un’esperienza positiva da ripetere sicuramente l’anno prossimo e cercando di coinvolgere o per meglio dire toccare un numero maggiore di famiglie.
Isabella e Pina
MESSE ALL’APERTO
A PALATA PEPOLI Durante i mesi di giugno, luglio e agosto Don Paolo ha proposto alla nostra comunità di celebrare la messa feriale all’aperto, presso famiglie che si sono offerte di ospitarci. A queste messe
hanno partecipato molte piú persone re i legami affettivi, sociali e cristiani di quelle che di solito sono presenti in della nostra comunità. chiesa alle celebrazioni feriali, infat- Angela Balboni ti le famiglie che ci hanno ospitato si sono date da fare per invitare vicini, amici, parenti e ,in un clima di raccoglimento, ci siamo radunati a pregare in giardini, sotto i portici di condomini, in rioni come in una grande famiglia, dove tutti si sono sentiti accolti, dando la possibilità di partecipare anche agli anziani e a tutte quelle persone che per diverse ragioni non riescono ad essere presenti alle celebrazioni in chiesa. Al termine della messa Don Paolo si è sempre fermato con i presenti per scambiare due parole in modo da poter conoscere le persone, che ancora non aveva avuto modo di incontrare. Personalmente ho apprezzato molto questa iniziativa, ritengo che sia stata positiva e che sia da ripetere, perché ha dato l’ opportunità a Don Paolo di conoscere meglio il paese e i suoi abitanti ma soprattutto perché ha contribuito a rafforzare, ricreare e sviluppa-
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eventi estivi
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GITA PER ADULTI DELLE 4 PARROCCHIE SABATO 11 SETTEMBRE 2021 VISITA ALL’AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA E ALLA LATTERIA SOCIALE SAN BARTOLOMEO (Reggio Emilia) Obiettivo: Conoscere una realtà agricola che da più di quarant’anni lavora sui temi della produzione biologica. Partenza: ore 7 a Dodici Morelli ✔ Arrivo nell’azienda agricola Biogold verso le 8,30 ✔ Visita all’azienda (è fornita di un negozio ed è possibile acquistare i prodotti dell’azienda) ✔ Visita alla latteria sociale per assistere al processo della produzione del Parmigiano-reggiano ✔ Pranzo in un agriturismo della zona ✔ Pomeriggio: visita al centro storico di Reggio Emilia e alla Basilica della Madonna della Ghiara ✔ Ore 20: rientro a Dodici Morelli Costo: 50 euro (comprende il prezzo del pullman e del pranzo) Iscrizioni: Segreteria parrocchiale (si paga al momento dell’iscrizione)
Note: a. la gita è rivolta esclusivamente agli adulti delle quattro parrocchie. Si tratta, infatti, di una gita che, per le sue caratteristiche, risulta pesante per dei bambini (ricordo che per i bambini sono state proposte diverse gite nei mesi estivi). Per questo motivo, è previsto un servizio di babysitteraggio a Dodici Morelli per le coppie che desiderano partecipare. b. Non è possibile recarsi all’azienda Biogold con mezzi propri. Chi intende partecipare all’iniziativa lo può fare venendo in pullman, per evitare una partecipazione che rischierebbe di uscire dal controllo. Saremo ospitati, infatti, in una struttura privata. Notizie: l’esperienza di Cesare Goldoni è stata la prima per la produzione e la commercializzazione di Parmigiano Reggiano conforme alle regole di produzione e controllo dell’agricoltura ed allevamento biologico, secondo il regolamento CEE e gli standard IFOAM / AIAB. Tutto il ciclo di produzione (foraggio, animali, latte e formaggio) è oggi garantito dall’ente certificatore I.C.E.A. che controlla l’osservanza del regolamento di produzione biologica.
IN GITA A MILANO CON GLI ANIMATORI DI ER 2021
La gita a Milano, messa in programma da tempo per gli animatori di Estate Ragazzi delle parrocchie di Bevilacqua, Palata Pepoli e Dodici Morelli, a cui hanno partecipato 24 giovani, è stata a dir poco avventurosa. Abbiamo utilizzato i mezzi pubblici – treni, bus, metro – e questa è stata una grande sfida, soprattutto perché Milano è una grande città. Vedere gli occhi dei ragazzi che, sbucando fuori dalle scale del Metrò per la prima volta vedevano il Duomo di Milano, ha pagato da solo la fatica del viaggio. L’obiettivo era quello di offrire una giornata in cui giovani di varie parrocchie che con generosità hanno e stanno prestando un servizio gratuito per e con i bambini, avessero la possibilità di conoscersi e divertirsi, conoscendo posti meravigliosi. Le loro parole, che trascrivo qui sotto, testimoniano il successo della giornata. Gita bellissima, ho conosciuto nuove persone molto simpatiche. Mi è piaciuta così tanto che quasi mi sembra che il tempo sia volato (Emma, Renazzo). È stato molto bello, prima volta a Milano… L’unica cosa è stato il duomo che non abbiamo visto (piccola pecca) e, per una persona come me, mi sarebbe piaciuto moltissimo vedere la Scala (Alessio, Bevilacqua). La giornata trascorsa a Milano è stata fantastica. Mi è davvero piaciuto visitare una città così piena d’arte e cultura che non avevo mai visto. Mi è piaciuto anche trascorrere la giornata intera con i miei amici e con altri ragazzi che ho conosciuto solo oggi (Emma, Bevilacqua). È stato divertente cambiare svariati treni e, quando siamo arrivati a Milano, è stato
stupendo anche perché è la mia città preferita e oggi è la prima volta che la vedo dal vivo e non dietro uno schermo, gita stupenda (Fabian, Dodici Morelli). Oggi mi sono divertito nonostante le ore di viaggio, è stata una bella gita e un gran momento per stare con i miei amici, è stato un momento in cui ho potuto anche fare nuove amicizie e parlare con altre persone. Secondo me è stata una bellissima gita (Edoardo, Palata Pepoli). La gita di oggi mi è piaciuta molto, soprattutto quando siamo arrivati a Milano e appena abbiamo finito di salire le scale abbiamo subito visto il Duomo… è stata una sensazione emozionante… riguardo all’argomento “socializzazione” mi sono trovata molto bene anche se li conoscevo già tutti (Emma, Dodici Morelli). Questa giornata la descriverei intensa, piena di “vita” e di emozioni. Sicuramente non sono mancati gli imprevisti e i problemi (il più importante è quello del
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treno) ma sono proprio questi che hanno reso questa gita meravigliosa: ricche emozioni felici e gioiose (Gabriele, Dodici Morelli). Non ho mai visitato Milano prima d’ora, e penso che sia una città meravigliosa, con tanti siti e monumenti storici. Non ho apprezzato tanto il viavai tra un tram e l’altro, ma durante il viaggio ho conosciuto meglio alcuni ragazzi delle altre parrocchie. Rifarei molto volentieri una gita del genere (Chiara, Cento). La gita di oggi secondo me è stata bellissima perché ci siamo divertiti a Milano e intanto abbiamo visto anche i vari monumenti e alcuni dei luoghi più importanti della città. Riguardo alla guida turistica don Paolo la valuto come una bravissima guida perché ci ha fatto passare del tempo insieme lasciandoci la libertà di girare anche da soli e ciò è stato molto divertente. Inoltre ci tenevo a ringraziarla oltre a tutto anche per il biglietto che ci ha regalato per il treno (Ludovica, Renazzo).
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ESERCIZI SPIRITUALI
A GALEAZZA . 8-13 AGOSTO 2021 Carissimi/e, vogliamo condividere con voi, qualche spunto che abbiamo vissuto e sperimentato in questi giorni di Esercizi Spirituali. Eravamo circa una cinquantina di suore di ogni età, giovani e diversamente giovani, provenienti dalle varie nostre comunità italiane, ma composte da suore di diversi paesi: Italia, Corea, Indonesia. C’è voluto un bel coraggio ad affrontare il clima di Galeazza in questa settimana così rovente! Ma il calore più forte l’abbiamo sperimentato dentro il cuore. Grazie anche a chi ci ha aiutato nelle riflessioni, don Dario Vivian, un sacerdote di Vicenza, abbiamo potuto dire insieme ai discepoli di Emmaus: “Non ci ardeva il cuore mentre approfondivamo la Parola?”. Abbiamo capito che la realtà della vita, perché sia significativa, deve essere alimentata dall’olio della Parola, che ci aiuta a saper superare le crisi (guerre, egoismi, ingiustizie, delusioni) ed essere così pronte ad accogliere il Signore che ritorna quotidianamente nella nostra vita per offrirci il suo amore sempre nuovo, come un perenne innamorato! Attenzione a non fare come le vergini sagge che non sanno condividere il loro olio con le stolte! La Condivisione è l’atteggiamento sponsale da alimentare sempre. Il Profeta Osea ci ricorda che il Signore ci conduce nel deserto (esercizi, crisi, solitudini...) per dirci: “Ti farò mia sposa per sempre”, ogni momento Dio sceglie me, te, per parlare al cuore e farci sperimentare la freschezza del suo amore. Meditando sul racconto delle levatrici in Es.1,17 abbiamo sentito quanto è importante l’alleanza per costruire progetti di vita e non di morte comandati invece dal faraone: fare alleanza come donne, anche di altre religioni è la scelta vincente. Anche la storia di Rut e Noemi ci parla
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di sorellanza, di solidarietà, sanno mettere in primo piano la felicità dell’altra: il loro coraggio, il superamento di età e di razza, trasformerà il loro vuoto (perdita di mariti e figli) in un futuro fecondo: il figlio di Rut sarà un antenato di Gesù. Interessante l’amicizia di Gesù con Marta e Maria (i discepoli si sono addormentati nel Getsemani, ma le donne no); Maria: l’apostola degli apostoli nella risurrezione. Maria ai piedi di Gesù fa una scelta dirompente: si siede ai piedi di Gesù, “per me vivere è Cristo”: atteggiamento concesso allora solo ai maschi. Il profumo che Maria sparge sul corpo di Gesù, prima della sua agonia, lo aiuterà ad affrontare con più coraggio la morte: noi andiamo avanti per le tante o poche amicizie che abbiamo incontrato e sperimentato! Ma sarà Marta che alla morte del fratello, dialogando con Gesù, saprà arrivare a dire “credo che mio fratello risorgerà”. La vita che nasce dal seme che muore sotto terra è simbolo delle morte di Gesù e paradigma delle nostre morti/resurrezioni. La morte è ancora simile a un parto: dal costato esce acqua e sangue come succede alla nascita: morte che è vita! Invito quindi a trasformare la fatalità in vitalità, trasformare in scelte d’amore tante cose che ci capitano e che non le abbiamo scelte. L’invito per tutte/i e vivere la vita con la ”mano aperta”, amare la vita fino a saperla perdere, per saperla ritrovare e sperimentarla nella sua pienezza. All’interno di questa settimana, alcune nostre sorelle juniores hanno rinnovato la loro scelta a seguire Cristo nella vita religiosa/comunitaria. Ringraziamo il Signore per tutti i segni di amore che ci dona e auguriamoci di ricominciare ogni giorno a “consegnarci” e a “fidarci”. sr. m. Donatella Nertempi di Maria di Galeazza
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I VENERDÌ TEOLOGICI
PALATA PEPOLI, DODICI MOREL- tono su questi temi e che, di conseguenza, ci possono aiutare nel nostro LI, GALEAZZA e BEVILACQUA cammino. Percorso formativo sugli articoli del Tempistica: il percorso si prevede credo della durata di tre anni. ANNO PASTORALE 2021-2023 Obiettivo del percorso: il progetto è rivolto non solo agli operatori pastorali delle nostre parrocchie – catechisti, operatori Caritas, animatori della liturgia, ecc. – ma anche ai giovani e agli adulti che desiderano approfondire i contenuti della propria fede. Per questo, nei prossimi anni focalizzeremo la proposta formativa sugli articoli del Credo. Ci faremo aiutare da alcune teologhe e bibliste che da tempo riflet-
NATO DA MARIA con la prof.ssa Selene Zorzi 12 novembre: Pulire gli occhiali 19 novembre: Maria biblica 26 novembre: I dogmi di Maria CREDO NELLO SPIRITO SANTO con la biblista Maria Soave Buscemi Tre incontri con Maria Soave Busce-
mi. Data da definire perché dipendono dal luogo in cui Soave sarà nella missione, vivendo spesso in zone in cui non prende internet. La speranza è che gli incontri vengano realizzati tra febbraio e marzo. CREDO NELLA RESURREZIONE DELLA CARNE E NELLA VITA ETERNA con la prof.ssa Cristina Simonelli 29 aprile: Perché niente vada perduto 6 maggio: Superare tutto superare tutti 13 maggio: Se ti abbraccio forte… NB: gli incontri saranno in meet: https://meet.google.com/bsi-kzzr-ssx
MANTENERSI IN FORMA NELLO SPIRITO
In questi giorni di Olimpiadi abbiamo sentito, dalle parole dei vari atleti che hanno vinto le medaglie, come alla base di ogni risultato ci sia impegno, dedizione e costante esercizio per raggiungere il proprio obiettivo; mesi o anni a ripetere e perfezionare il proprio esercizio e mantenere la forma fisica e mentale per essere pronti alla competizione. Anche il cristiano deve continuamente allenarsi per tenere in forma… lo spirito, la propria fede, dono ricevuto dal Padre che ha bisogno di essere alimentata, rinforzata e sostenuta perché non si spenga come una candela.
Da anni la Chiesa propone, come forma di allenamento, gli esercizi spirituali: un periodo più o meno lungo, in base alle proprie possibilità, dove ci si ferma, distaccandosi dalla vita quotidiana, per ascoltare la Parola di Dio, meditarla e pregare. Se ascoltare è più semplice, meditare invece richiede uno sforzo in più; bisogna fare silenzio dentro di sé (un luogo silenzioso e tranquillo aiuta), cercare con calma di entrare in contatto con il Padre per capire cosa ci dice attraverso la parola ascoltata, individuare come possiamo applicarla nella nostra vita, pregare e
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dare lode al Padre per quanto ci ha donato e ringraziarlo per essere vicino a noi. Ci sono realtà in cui la meditazione è un esercizio quotidiano, penso alle varie comunità religiose di antica origine dell’oriente che probabilmente hanno ispirato Gesù nel suo ritirarsi in solitudine per ascoltare il Padre e pregarlo prima di ogni evento importante, in ultimo nel Getsemani prima della crocifissione. Sarebbe veramente bello che ognuno di noi prima di compiere un’azione importante si fermasse prima a meditare per avere la giusta energia interiore che aiuta a portare a termine lo sforzo previsto. Eugenio Curati
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ESERCIZI SPIRITUALI PER GIOVANI E ADULTI 2021
CHE COSA SONO GLI ESERCIZI SPIRITUALI? Sono un tentativo d’imitare lo stile di Gesù, che spesso e volentieri ricercava momenti prolungati di silenzio per stare solo con il Padre. Momenti di silenzio che Gesù proponeva anche per i suoi discepoli e discepole: “Venite con me in disparte a riposare un po’” (Mc 6). Una parrocchia o un’Unità Pastorale propone quest’esperienza spirituale per permettere ai fedeli di fermarsi un po’ a prendere fiato, a fare un po’ d’ordine dentro di se, ad approfondire il senso della propria vocazione e del proprio cammino. Il primo è il desiderio di conoscere Dio. Conoscere Dio è il desiderio che deve muovere una persona verso un’esperienza come gli Esercizi Spirituali, perché è in un simile contesto che è possibile maturare una relazione nuova con Dio, più profonda e più vera. Il secondo è la Parola. Durante gli Esercizi Spirituali il testo privilegiato di riferimento è la Parola di Dio. Dedicare tempo alla Parola significa uno sforzo di comprensione verso una proposta che spesso e volentieri conosciamo appena per sentito dire. Confrontarsi con la Parola di Dio, con le sue proposte esigenti significa essere disposti ad essere messi in discussione e a lasciarsi destabilizzare. Il terzo è il silenzio. È impossibile vivere una profonda esperienza con Dio senza la disponibilità al silenzio. Lo stesso Gesù si ritirava in luoghi deserti per pregare. Il clima degli Esercizi Spirituali è immerso nel silenzio per permettere alle persone che vi partecipano di entrare in se stesse e di meglio percepire la voce del Signore.
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Obiettivo:
Camminiamo Insieme Iniziare insieme nella preghiera e nell’ascolto della Parola di Dio l’anno pastorale
Luogo:
suore di Galeazza
Periodo:
23-26 settembre
ORARI: GIOVEDI 23 SETTEMBRE Ore 21: Introduzione degli esercizi spirituali e presentazione del tema Silenzio 22,30: Compieta VENERDI 24 SETTEMBRE 8,30: lodi e prima meditazione 9,30: esposizione del santissimo sacramento 12: reposizione 14,30: Ora media e seconda meditazione 15,30: esposizione del Santissimo Sacramento 17,30: Messa 21: visone del film: Io sono con te SABATO 25 SETTEMBRE 8,30: lodi e terza meditazione 9,30: esposizione del santissimo sacramento 12: reposizione 14,30: Ora media e quarta meditazione 15,30: esposizione del Santissimo Sacramento 17,30: Messa 21: veglia biblica di preghiera DOMENICA 26 SETTEMBRE 8,30: Lodi e quinta meditazione 9,30: Esposizione del Santissimo Sacramento 11,30 Messa 12,30: pranzo comunitario condiviso.
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catechesi
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CALENDARIO CATECHESI SETTEMBRE 2021
Palata Pepoli: Domenica 19 settembre ore 10 (segue la messa alle ore 11,30) La festa d’inizio catechesi è un momento di preghiera, canto e gioco animata dai ragazzi della parrocchia. Nella prima parte dell’anno (settembre-novembre) la catechesi consisterà nella preparazione alla messa.
Incontro genitori cresima settembre ottobre 2021 Bevilacqua: lunedì 30 agosto, ore 20,30 (in chiesa) Dodici Morelli: venerdì 3 settembre, ore 20,30 (in chiesa) Incontro genitori sacramenti 2022 Dodici Morelli: sabato 25 settembre ore 16 (in teatro) Bevilacqua: sabato 2 ottobre ore 15,30 (in chiesa) Palata Pepoli: giovedì 16 settembre ore 20,30 (in chiesa)
La catechesi con il percorso specifico inizierà a partire dalla prima domenica d’Avvento. Questa idea l’abbiamo maturata leggendo insieme il documento dei vescovi italiani sulla catechesi in epoca di pandemia, dove invitavano le parrocchie a differenziare il cammino di catechesi con quello scolare, indicando come inizio per la catechesi, il momento in cui la
Festa d’inizio catechesi: Dodici Morelli: sabato 18 settembre ore 16 (segue la messa prefestiva alle 17,30) Bevilacqua: Domenica 19 settembre ore 11 (prima c’è la messa alle 10)
LA FAME NON VA IN VACANZA
ricevuta da Dio e rende l’uomo simile a Dio perché con il lavoro l’uomo è capace di creare. Il lavoro dà la dignità”. Ad oggi, grazie alla generosità della comunità di XII Morelli, sono stati raccolti in forma di donazioni e offerte per le intenzioni delle S.Messe, 1.800 euro che sono stati utilizzati in parte per l’erogazione di buoni spesa e benzina in favore delle famiglie bisognose delle 4 parrocchie e per la restante parte per il sostegno del progetto ACMOR creato da don Paolo in Brasile.
È proseguita, anche durante il periodo estivo, l’attività del centro di ascolto che ha visto le richieste di assistenza in significativo aumento, anche in conseguenza al protrarsi della crisi dovuta alla pandemia. Le persone che si sono rivolte al centro hanno ricevuto non solo un aiuto economico ed un sostegno morale ma anche un aiuto fattivo nella ricerca di un lavoro, aiuto fondamentale in quanto è sì importante “dare” il pane, ma lo è ancor di più creare le condizioni per potersi “guadagnare” il pane. Ci ricorda Papa Francesco che “il lavoro umano è la vocazione
Chiara e Grazia
SCHEMA LITURGIA DOMENICALE
NELLE PARROCCHIE DODICI MORELLI 1. Domenica: Famiglie (Chiara) 2. Domenica: Giovani (Sara) 3. Domenica: Catechesi (Isabella) 4. Domenica: Adulti (Brunino) 5. Domenica: Coro (Anna E Roberta)
Bevilacqua 1. Domenica: Catechesi (Morena) 2. Domenica: Famiglie (Lucia) 3. Domenica: Superiori (Emma, Lorenzo) 4. Domenica: Pensionati (Germana)
Palata Pepoli 1. Domenica: Superiori (Anna) 2. Domenica: Catechesi (Angela) 3. Domenica: Adulti (Mariarosa, Eugenia E Cristina) 4. Domenica: Ventenni (Samuele) 5. Domenica: Equipe Liturgica 28
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Insieme caritas e missioni UNA FAMIGLIA MISSIONARIA A MALMO
Ciao Paolo, come sai da ormai due anni ci troviamo missionari in Svezia, inviati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. A prima vista può sembrare strano usare la parola “missionari” in una terra come la Svezia. Siamo abituati a pensare i missionari nelle terre del sud del mondo, invece noi siamo stati inviati a nord! Cosa ci stiamo a fare qui? In che senso siamo missionari? Se ripenso all’esperienza missionaria in Brasile vi sono tante differenze relative ai due contesti, ma l’idea di missione è la stessa che abbiamo entrambi vissuto in Bahia: ascoltare in modo attivo la realtà e leggere il Vangelo a partire dalla realtà, mettersi al servizio degli ultimi cercando di fare proprio il loro punto di vista, cercare il Signore già presente (non lo portiamo noi, ma sempre ci precede!). Se vogliamo lo specifico di questa esperienza è il dialogo ecumenico, che in Bahia era molto difficile. Il nostro mandato è quello di camminare con la Chiesa Luterana nella preghiera, nella fraternità e nel servizio agli ultimi. Da un anno viviamo in una Piccola Casa all’interno di una parrocchia Luterana a Malmö insieme a giovani di confessioni cristiane diverse. Con loro preghiamo due volte al giorno secondo la modalità della Comunità Ecumenica di Taizé, abbiamo un incontro settimanale di approfondimento biblico-spirituale e stiamo ristrutturando una stanza con bagno all’interno della nostra casa
per accogliere persone in difficoltà. Malmö è una città multiculturale e multireligiosa con una percentuale di immigrati che sfiora il 40% (in Italia è circa del 9%). La Svezia, che è sempre stata aperta ad accogliere persone che fuggivano da fame e guerra, ha recentemente cambiato atteggiamento e si sta chiudendo in modo molto forte. Abbiamo individuato un’Associazione che lavora con minori non accompagnati i quali al compimento di 18 anni non hanno più diritto ad un posto in casa famiglia. Con questa Associazione stiamo progettando l’accoglienza di giovani che devono trovare lavoro e alloggio. Se non riescono ad inserirsi vengono rimandati al Paese dal quale provengono, anche se là non hanno più nessuno e magari rischiano la morte. Oltre a questo collaboriamo come volontari con altre associazioni e Chiese che operano con persone emarginate che anche qui non mancano, nonostante questa sia una società attenta ai diritti di tutti. In questa esperienza quello che ci fa particolarmente piacere è il clima di grande accoglienza reciproca che abbiamo il dono di sperimentare con le persone con le quali viviamo e collaboriamo. Anche i nostri bimbi Jacopo, di 5 anni e Miriam di 9, sono molto contenti di vivere questa esperienza. Ti mandiamo un grande abbraccio! Mario, Laura, Jacopo e Miriam
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caritas e missioni
Insieme
ACQUA IN MOVIMENTO:
ACQUA PULITA, PORTATRICE DI VITA - EZ 47,1-12
È l’esperienza che ci viene dalla natura, quando l’acqua è stagnante, porta malattie e cattivo odore... ma quando piove e i ruscelli si riempiono portano vita nuova che pulisce, purifica e serve per la nostra sete. È l’esperienza che stiamo vivendo, abbiamo trovato una chiesa stagnante, che si alimentava appena di tradizioni ormai molto lontane dalla vita quotidiana, oppure di novità fatte di molta immagine e poco contenuto: le feste tradizionali dei santi e i nuovi movimenti pentecostali fondamentalisti, nuovo “oppio dei popoli”. Allora ci siamo messi a camminare insieme, abbiamo cercato la fonte dell’acqua viva, abbiamo cominciato a scavare al di là della tradizione religiosa per riscoprire la fede. Non potevamo scavare con le mani, così ci siamo muniti di alcuni attrezzi indispensabili: la Parola del Vangelo e l’incontro con il Gesù della storia, presente ancora oggi nella nostra storia; la Liturgia della Chiesa, specchio per le nostre Comunità di una speranza che ci aiuta a essere fiduciosi e perseveranti, onesti e coerenti con gli insegnamenti di Colui che è risor-
to ed è il Signore dei vivi e dei morti; la Carità, intesa come amore fraterno e attenzione ai più fragili, a coloro che sono messi da parte nella chiesa e nella società. Il cammino è lento, ma lo Spirito del Risorto dove arriva risana e ringiovanisce, dà freschezza e apre prospettive. Nel cammino ci sono ostacoli perché ci chiede di sporcarci le mani, di assumere responsabilità, di esserci non solo come presenza fisica, ma col cuore e la mente: lo Spirito ci chiede di riscoprire l’amore, la passione per il bello, per la verità, per la giustizia, per la vita di ogni fratello e sorella, specialmente di coloro che spesso sono o si sentono esclusi dalla società e dalla chiesa. É questa passione per la vita umana che respiriamo nel Vangelo e che spinge Gesù ad incontrare tutti, specialmente i peccatori e i poveri. É la passione di Dio per i suoi figli. Dissetandoci a questa fonte, ci siamo messi all’opera per una sana bonifica, come nelle nostre terre emiliane e romagnole: abbiamo visitato le famiglie, incontrandole in casa; con un grande sforzo, perché ci sono molti chilometri di acqua e molte ore da navigare, siamo stati fedeli
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all’appuntamento mensile con la Comunità, nella celebrazione della Messa; abbiamo dato fiducia ai giovani e ai laici perché non aspettassero solo il prete, ma ogni domenica celebrassero la fede insieme, in fraternità; ci siamo preoccupati per l’acqua da bere, perché fosse pulita e potabile, per evitare malattie. E così, piano piano, l’acqua della vita ha ripreso a scorrere e a risanare. Ora vorremmo impegnarci in tre passi necessari: la fedeltà, l’approfondimento e la progettazione. Fedeltà a una vita di Comunità che si alimenta della Parola e della Carità fraterna. Approfondimento della fede con una catechesi che sia luce e coinvolgimento delle nostre attitudini e scelte quotidiane. Progettazione per il cammino futuro che nasca dal dialogo con tutti, dal discernimento di quello che è possibile fare e dalla fiducia-speranza nella presenza del Signore risorto che ci sostiene con il suo Spirito. Credo che la pandemia che ci ha travolti tutti, come ci indica il Papa, ci chiede di riprendere il cammino dalla fonte e non dalla stagnazione della nostra fede, per essere davvero “fratelli tutti”. Grazie!
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DODICI MORELLI A TUTTA… TECNOLOGIA! Sempre più spesso sentiamo parlare di “generazione Z” quando si parla dei nostri ragazzi, dei nostri figli, quasi a voler rimarcare una presunta e preimpostata distanza che, obbligatoriamente, deve esistere tra noi e loro. Due mondi opposti predestinati al conflitto? Sono sempre più convinto del contrario, due mondi predestinati a fondersi e collaborare. Come? Basta un semplice e doveroso cambio di punto di vista, condito con un’abbondante voglia di mettere “le mani in pasta” mettendosi in gioco. Troppe ore con i videogames? Guidiamo i nostri figli, fin da piccoli, a sostituire il gioco passivo deciso e preimpostato dalle multinazionali, con il gioco attivo che li veda impegnati a creare i loro videogames sviluppando il pensiero computazionale con il coding e i primi basilari linguaggi di programmazione come Scratch, Lego WeDo 2.0 o similari. Non giocate ai videogiochi, pensate, progettate, sperimentate il vostro videogioco. Avviciniamoci a loro utilizzando insieme i mezzi informatici, mettendoli, fin da subito, in guardia sui reali rischi della rete: dark web, furto di identità, cyberbullismo, clonazione di profili social o di mail, pornografia. Entriamo sempre più nell’ottica che le password sono paragonabili alle nostre chiavi di casa e attiviamo livelli di protezione dei nostri device sempre più alti, i nostri antifurto. Collaboriamo insieme nel realizzare un testo in Word, un foglio di calcolo o un grafico in Excel, una presentazione PowerPoint. Impariamo ad aprire un account mail, ad inviare e ricevere messaggi, ad inviare e ricevere documenti, foto. Affiniamo le tecniche di ricerca su internet e proteggiamoli
da contenuti non adatti alla loro età o dalle sempre più frequenti truffe. Impariamo a dare importanza al tempo decidendo insieme la quantità di esso da dedicare alla tecnologia e quella da dedicare agli affetti, alle passeggiate. alle chiacchiere con gli amici, al confronto con gli adulti, al fare sporcandosi tutte le mani e non solo i due pollici. Una tecnologia che diviene compagna discreta che ci aiuta, ci sostiene, ci semplifica le attività quotidiane, ma che mai deve sostituirsi completamente ad esse. Insieme a Don Paolo, vogliamo organizzare, in autunno, dei laboratori per i nostri bambini, per i nostri ragazzi e per noi adulti divisi per fasce di età ed esigenze, dove le parole d’ordine saranno fare, provare e sperimentare la tecnologia della generazione Z.
Salvatore Dimilta
LUCI D’AUTUNNO
Dall’autunno un percorso rivolto ai giovani per conoscere la dipendenza patologica e riflettere su stili e filosofia di vita.
Dalle prime nebbie autunnali e fino alla fine dell’anno, saranno organizzati nelle quattro parrocchie momenti di confronto e riflessione rivolti ai ragazzi,
sull’importanza di stili di vita improntati alla salute e sull’esigenza di prevenire e contrastare le dipendenze patologiche. L’idea è quella di costruire uno spazio aperto, in cui far rimbalzare idee come fossero palline su un tavolo da ping pong, senza schemi fissi e percorsi unidirezionali, ma cercando di coinvolgere in maniera interattiva un po’ tutti, uscendo dalla logica della lezione frontale classica con un “professore” che parla e i discenti che annuiscono o che dopo poco non ne possono più. Ci sarà un’importante conferenza tenuta dalla Dottoressa Luisa Garofani, espertissima di dipendenza patologica e Direttore del SerD provinciale della Asl di Ferrara, anticipata da alcuni incontri preliminari rivolti soprattutto ai più giovani, nei quali si parlerà di stili di vita e lotta alla dipendenza in un’ottica più filosofica, condotti da Nico Landi della Direzione delle Professioni della Asl di Ferrara, membro del gruppo regionale per il contrasto al tabagismo e conduttore di corsi per l’astensione dal fumo e l’adozione di stili di vita volti alla salute. Seguiranno aggiornamenti e comunicazioni rispetto a date e dettagli logistici e organizzativi. Nico Landi
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AFGHANISTAN, LA SCONFITTA
È difficile ricostruire le vicende che hanno portato all’oggi. Non ho le competenze né gli strumenti di un esperto di geopolitica ma ho, profondissimi, i ricordi di questa storia lunga 20 anni per l’Occidente ma molti di più per l’Afghanistan. Noi la ricordiamo dall’intervento americano ma loro dall’imperialismo sovietico. Quando è cominciata per me? Dall’attentato alle Torri Gemelle e ai tanti altri attentati che ne seguirono e che fecero poi identificare in quella parte di mondo e nel regime talebano la sede e la connivenza con i terroristi. Di quegli anni ricordo la paura degli attentati, i cosiddetti obiettivi sensibili che erano strade, piazze, musei molto frequentati, allora come oggi era meglio evitare le occasioni di affollamento. Di quegli anni ricordo che la lotta al terrorismo, promossa dagli USA ma anche da tante nazioni europee. Ricordo importan-
ti investimenti, in uomini e risorse, i grandi proclami, l’illusione di farcela in tempi rapidi. Ricordo che nel tempo si è persa la consapevolezza di cosa si era andati a fare là. Dei talebani ricordo l’impietosa avanzata che lasciava dietro di sé solo morte e rovina. A loro si deve la distruzione di un patrimonio culturale millenario. Del loro regime rimane come simbolo il burqua che “polverizzava” le donne rendendole invisibili. Donne in casa, che non studiavano, non lavoravano, uscivano solo se accompagnate da un uomo. In questi 20 anni le donne hanno recuperato spazio alla loro vita, riacquistando diritti. In questi 20 anni ci siamo stancati di occuparci di quella parte di mondo: sapevamo che era presidiata, gli attentati a casa nostra erano cessati e a noi tanto bastava. Ci siamo distratti… In questi giorni, con un’evoluzione ra-
pida e improvvisa, anche per gli osservatori più attenti, ci si dichiara sconfitti, si procede a un rapido fuggi-fuggi, si abbandona il popolo afgano a sé stesso e al regime talebano. Di questi giorni ricordo le file a Kabul per fuggire, l’aeroporto preso d’assalto, gli uomini che si aggrappano ai portelloni dell’aereo e cadono nel vuoto. Kabul 2021 come New York 2001. Ricorderò la scomparsa delle donne: non una all’aeroporto, non una in giro per le città. Ma sapremo tradurre l’empatia che oggi, trasversalmente, sembriamo provare per le donne afgane in atti concreti? Saremo in grado di dare accoglienza ai profughi, creare corridoi umanitari, tenere aperte le nostre frontiere?
Mariarosa Nannetti
Il prossimo Sindaco di Cento sarà… Il dado è tratto. Lunedì 4 ottobre sapremo chi sarà il prossimo Sindaco di Cento. O, in caso di ballottaggio, verranno designati i due pretendenti alla poltrona. Che andremo a votare domenica 17 ottobre. Al momento in cui scriviamo, sono cinque i pretendenti. Ma fino a sabato 4 settembre, non è esclusa la possibilità che qualcun altro si possa candidare. Un’ipotetica griglia di partenza vede in pole il Sindaco uscente Fabrizio Toselli. Sostenuto da una sua lista civica, è appoggiato anche dai partiti di centro destra. Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno infatti preferito sposare la continuità schierandosi anch’essi con Toselli, piuttosto che presentare un loro candidato. Dalla parte opposta dello schieramento, troviamo il candidato della sinistra: Edoardo Accorsi. Anch’egli, otre che dal PD, sarà sostenuto da una sua civica. Subito dietro di loro c’è Marco Pettazzoni. Consigliere della Lega in Comune e prima in Regione, è stato espulso dal suo stesso partito alcuni mesi fa e ora si appresta a tentare la scalata al Palazzo Comunale. In quarta posizione, primo in ordine di tempo a decidere di candidarsi a Sindaco, Flazio Tuzet che aveva amministrato il Comune più di dieci anni fa. Infine, colei che potrebbe essere la vera sorpresa delle elezioni, Tiziana Balboni, candidata a Sindaco della storica civica Noi Che.. L’unica donna in corsa. E questo la dice lunga sul processo di alternanza in sede amministrativa. Inutile fare pronostici per poi essere smentiti. Se guardiamo alle ultime elezioni Regionali, vediamo come il centro destra a Cento rappresenti oltre il 60% del corpo elettorale. Occorrerà vedere se alcune divisioni interne mineranno la
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convinzione degli elettori. Preferiamo invece lanciare una proposta. Perché un paio di settimane prima delle elezioni, in piazza a XII Morelli o nel teatro parrocchiale, non facciamo un confronto fra tutti i candidati a Sindaco? Sarebbe bello se questo confronto che in altre tornate elettorali si è svolto a Cento città fosse fatto qui, in una delle frazioni più rappresentative del Comune. D’altronde, se quindici giorni fa abbiamo avuto come ospite Bobby Solo, nulla vieta possano passare di qua, per confrontarsi, i candidati a Sindaco. Buttiamo giù alcuni temi che potrebbero essere trattati. Occupazione e lavoro. Quale futuro per la VM motori, l’industria e l’artigianato locale? Fisco. Solo se equo, si sposa con la giustizia sociale. Ospedale. Sviluppo e prospettive del nostro nosocomio. Agricoltura e Partecipanza. Innovazione e tradizione, per un territorio così densamente abitato. Scuola. Una scommessa da vincere o una sconfitta annunciata? Attività formativa, doposcuola, edifici: quali prospettive? Commercio. Negozi chiusi o in difficoltà. Caos parcheggi e abnorme burocrazia. Giovani. Li vogliamo o preferiamo vadano via da Cento? Sicurezza. Problema reale e falsi miti. Ambiente. Territorio, verde e raccolta rifiuti. Frazioni. Subalterne al centro o motore propulsivo? Ecco. A questi dieci temi che abbiamo individuato un po’ velocemente, se ne potrebbero aggiungere altri suggeriti da voi lettori. Sarebbe bello se questo appello al confronto qui in periferia fosse accolto da tutti i candidati. Subito. Senza remore. Un modo nuovo per dimostrare che un cambiamento è possibile. Massimiliano Borghi
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socio politica UN SORRISO PER GAIA AD “ADELANTE” Insieme
Per la prima volta lo scorso anno maturò in noi, il gruppo Arci Adelante l’esigenza di fare qualcosa che fosse veramente importante. A dire la verità di iniziative ne avevamo già fatte davvero tante, impegnavamo ogni weekend ed ogni momento libero dal lavoro per definire e preparare le iniziative che erano le più disparate, dalla giornata della memoria dedicata a Bartali alle serate dialettali. Dalla serata dedicata a Giulio Regeni alla rassegna cinematografica di Natale ed i concerti dei gruppi locali. Tutte iniziative di qualità e di contenuto culturale ed artistico davvero buoni. I soci e le persone che partecipavano mostravano interesse a questa nuova vita del circolo Adelante, questo ci lusingava molto e ci dava forza e motivazione per aumentare il nostro impegno. Ci sentivamo in grado però di fare di più, non sapevo esattamente cosa e come, ma questa esigenza, questo desiderio aumentava giorno dopo giorno. Capitò una sera, quasi casualmente, che avemmo il piacere di conoscere Gaia e sua mamma Barbara. Rimanemmo a lungo a parlare con loro, la vicenda di Gaia ci toccò davvero tanto. Bastò uno sguardo tra me, Gloria e gli altri del gruppo per prendere una decisione inequivocabile. Le nostre energie, il nostro entusiasmo, la nostra voglia di fare decidemmo in quel momento di impiegarle per aiutare in qualche modo Gaia e Barbara. Mettemmo così in piedi quella serie di iniziative, concerti e spettacoli volti a raccogliere fondi per la loro causa. Fu un successo, la gente rispose in massa a questa chiamata, la solidarietà e l’apprezzamento per le serate furono davvero notevoli. Il risultato ottenuto da “Un sorriso per Gaia” ci lusingò molto, arricchì la nostra esperienza e ci diede una certa consapevolezza delle potenzialità del gruppo che avevamo creato. Durante le serate, ma anche nei contatti precedenti
e successivi, appariva un disegno di fondo che non poteva essere ignorato, il nostro paese stava mettendo in evidenza quanti talenti avesse. La nostra piccola comunità racchiude in sé davvero tante persone con capacità artistiche anche notevoli e questo, in qualche modo, doveva essere raccontato e messo in evidenza. Arriva così la primavera di quest’anno ed iniziamo a chiederci cosa fare durante l’estate. Il periodo era davvero complicato, il circolo era ancora chiuso a causa della pandemia e non sapevamo nemmeno quando si poteva riaprire. Bisognava però scommettere sul futuro, non potevamo lasciare che tutto ciò ci scorresse addosso e stare semplicemente in attesa senza fare nulla. Il mio disegno era abbastanza chiaro su ciò che si poteva fare una volta che le condizioni pandemiche lo avessero permesso, ma non sapevo come metterlo in pratica. Un giorno, una domenica mi pare, verso la fine di marzo ero a passeggio con Gloria ed incontrammo John Strada. Con lui c’erano già stati contatti in passato, diverse volte c’eravamo ripromessi di fare qualche iniziativa ma per un motivo o per un altro non si era fatto ancora nulla. Quel giorno rimanemmo a lungo per strada a parlare e ci mettemmo d’accordo di incontrarci un paio di giorni più avanti per abbozzare qualche iniziativa. Quando ci incontrammo io spiegai a John la mia intenzione di programmare una serie di eventi volti appunto a mettere in evidenza gli artisti di casa nostra, lui compreso. Nacque così l’idea dell’ Adelante Summer Festival. L’idea iniziale fu arricchita da una serie di artisti non propriamente di casa nostra ma che con il nostro paese hanno un legame. L’unica eccezione è Bobby Solo ed a questo proposito voglio raccontarvi l’aneddoto di quando John lo contattò. Una sera, nel periodo nel quale si era alla ricerca dei partecipanti al festival, John venne al circolo e mi disse: “Ma sai che Bobby solo sta programmando un sacco di serate in giro per l’Italia, è un personaggio notevole, vuoi che sentiamo?”. Io sorrisi e dissi:” Ma sì dai, non credo però che venga a Tiramolla, figurati...”. La cosa sembrava finita così, se nonchè due sere dopo John arrivò sorridente dicendo: “ Ma sai che viene Bobby!!!”. Il suo concerto è stato previsto per sabato 21 agosto. Con tante difficoltà e parecchie incertezze alla fine il festival è partito e direi che sta andando bene. Devo dire che per noi tutti si sta rivelando un’esperienza notevole. Abbiamo cercato di racchiudere nelle 11 serate previste una selezione di artisti di qualità veramente elevata. Avremo anche una serata di beneficenza prevista per il 3 settembre, il ricavato lo doneremo all’Istituto Ramazzini di Bologna. Unica nota dolente del festival sono i costi. Abbiamo puntato ad avere una qualità notevole sia per gli artisti, per il service e per tutto quanto è necessario e questo ha inevitabilmente dei costi di tutto rispetto. Conti alla mano l’obiettivo è di chiudere il festival in pareggio e direi che ci stiamo riuscendo. Per me, per noi tutti non c’è la pretesa di avere un guadagno, l’importante è dare al nostro pubblico degli spettacoli di buona qualità. Questo è il vero senso di un circolo culturale... Vittorio
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QUANDO IL DEGRADO NON È SOLO ARCHITETTONICO
Negli ultimi anni il nostro paese ha subito un degrado ambientale e architettonico tristemente rilevante. Diversi edifici posti al centro del paese, quali l’ex-macello e la palazzina della famiglia “Filizen”, sono stati abbandonati e lasciati all’incuria, causando così situazioni pericolose ed igienicamente precarie. Purtroppo è da evidenziare anche la mancanza di aree verdi tant’è che, in quello che viene definito “giardino pubblico”, non cresce nemmeno l’erba e Attila non è passato di qua... Questa situazione dà occasione ai più incoscienti e malintenzionati di compiere atti non pro-
priamente consoni, infatti si sono verificati episodi in cui gruppi di ragazzini sono entrati nell’ex-macello provocando ulteriori danni e mettendo a rischio anche la loro incolumità. Gli stessi che, anche a notte inoltrata, disturbano la quiete con schiamazzi, urla, bestemmie e quant’altro, senza ricevere ammonimenti da chi di dovere! Ecco perché il degrado non è soltanto architettonico ma soprattutto civico. XII Morelli non merita di essere considerata una frazione di serie B! Elisa e Rita Ardizzoni
LIBERTÀ DI SCELTA FINO ALLA FINE. O FINE DELLA LIBERTÀ? Traguardo raggiunto. Da inizio luglio ad oggi, il movimento Radicale ha raccolto le 500mila firme per il referendum sull’eutanasia. Tocca ora alla Corte Costituzionale decidere se la richiesta sia ammissibile. Non riguardando leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, problemi non dovrebbero essercene. Qualcuno potrà obiettare che qui ci sia di mezzo nientemeno che la vita umana, ma i padri costituenti evidentemente non furono sfiorati dall’idea che qualcuno un giorno potesse pensare di sottoporla a un sì o un no su una scheda referendaria. Una volta ammesso il referendum, se vincerà il SÌ, in assenza di una legge che regolamenti il “fine vita”, chiunque potrà chiedere l’intervento del Sistema sanitario per morire e i medici che si prestassero a questo intervento non sarebbero penalmente perseguibili. È sorprendente vedere come in 50 giorni e in piena estate, mezzo milione di persone abbia sottoscritto il referendum. Appare del tutto evidente come nella società si sia incune-
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ata una concezione salutistica della vita in base alla quale ciò che non corrisponde ad un certo tipo di benessere viene eliminato. Fino ad eliminare la vita stessa. È sorprendente e per certi aspetti paradossale, che mentre siam tutti impegnati a difendere la vita umana dal virus del Covid-19, si sia insinuato nella società quest’altro virus molto più subdolo e atroce. Perché alla base di questa concezione efficientistica della vita c’è una debolezza che presuppone una sola risposta. Più amore fraterno. È nella solidarietà che ci si prende cura l’uno dell’altro e che ci si aiuta. Specialmente di chi è più fragile, di chi si trova solo. La domanda che scuote e percuote il cuore dell’uomo nel confronto supremo con la sofferenza e la morte, è richiesta di aiuto per continuare a sperare, quando tutte le speranze umane vengono meno. Scriveva Agostino: “o uomo, puoi fuggire lontano da tutto ciò che vuoi, ma non dalla tua coscienza”. Coscienza che ha un grande alleato: il Vangelo. Ma qualcuno lo legge ancora? Massimiliano Borghi
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LE BOMBONIERE DEL CSO
Il Centro Socio-Occupazionale Gruppo Verde è un servizio del Comune di CENTO, gestito da Open Group Coop Sociale. È ricavato all’interno di un ex casello dei treni, poi ampliato negli anni Ottanta, a Corporeno in Via Nuova 31, in una bella zona di campagna costeggiata dalla pista ciclabile. Al suo interno vi sono ampi spazi ed è circondato da un bellissimo giardino. Il Gruppo Verde ospita persone con disabilità e si caratterizza come servizio di educazione al lavoro attraverso attività artigianali. Esse sono lo strumento per favorire l’espressione individuale, per stimolare e accrescere le abilità ed arricchire l’identità della persona. Tra le tante attività che impiegano i nostri artigiani vi è quella della realizzazione delle bomboniere per ogni occasione, dal Battesimo, alla Santa Comunione, alla Santa Cresima, al Matrimonio e agli Anniversari. La realizzazione di un oggetto, come può sembrare una bomboniera, non è affatto semplice!Bisognerebbe passare una giornata intera con nostri artigiani ed osservare quanta passione mettono nella preparazione del materiale. Vi è il momento della colatura del gesso che diventerà la formina da abbellire le bomboniere, successivamente la realizzazione del biglietto scritto a mano o progettato con programmi di grafica al computer. Si passa poi alla conta dei confetti, al confezionamento del sacchettino di juta o in stoffa, all’aggiunta del fiocco, ed infine al tag con logo del CSO Gruppo Verde. Il progetto è quello di dare il più possibile risalto alle autonomie acquisite nel tempo nei rispettivi ambiti di lavoro, ovvero la gestione dei vari passaggi e la capacità comunicativa. Nonostante le piccole difficoltà e, a volte, qualche imperfezione, dovete vedere la soddisfazione degli artigiani del Centro, nello svolgere questa bella attività! Se vi fa piacere conoscerci meglio, e vedere le tante attività che svolgiamo, potete cercare la nostra pagina Facebook “CSO Gruppo Verde – Open Group”. Iwona Anna Moderska Operatrice del CSO Gruppo Verde Mascia Lenzi Responsabile di Servizio del CSO Gruppo Verde
FRATELLO SOLE E SORELLA LUNA La poesia di Claudio Baglioni Durante i pomeriggi estivi e spensierati trascorsi a passeggiare in riva al mare, saltano alla mente le “canzonette” che, per chi ha superato gli “anta” come me, sono quelle composte ed interpretate da un signore nato a Roma 70 anni fa, che nel suo percorso artistico è partito da “Quella sua maglietta fina...” per passare ad “Avrai”, per arrivare a “Mille giorni di te e di me” (brano che personalmente ritengo un capolavoro e che inserirei nei libri scolastici di antologia). Sì, mi riferisco a Claudio Baglioni, artista poliedrico e poeta, la cui musica viene classificata come “leggera”, ma la sensibilità che trapela dai testi delle sue canzoni, la narrazione dei temi sociali ed il suo stesso impegno per promuovere il dialogo interculturale quale strumento di convivenza pacifica e solidale, hanno un grande peso nel panorama musicale e non solo. Un esempio della sua finezza come scrittore e musicista si manifesta palesemente quando nel
1972 compone il brano “Fratello Sole e Sorella Luna” che farà parte della colonna sonora dell’omonimo film diretto dal maestro Franco Zeffirelli ed ispirato alla vita di San Francesco e Santa Chiara. Il messaggio del santo di Assisi, l’amore che nutre per Dio e per tutto il suo creato, espresso nel “Cantico delle creature”, non poteva essere altrimenti musicato se non così!
Elisa Ardizzoni
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LA FESTA DEI NONNI Il 25 Luglio scorso c’è stata una festa - voluta da papa Francesco - per ricordare “la vicinanza del Signore e della Chiesa alla vita di ciascun anziano, specialmente in questo tempo difficile di pandemia”. È stata l’occasione, per il sindacato dei pensionati della CISL, per rimarcare il ruolo della persona anziana: scrigno di esperienza e valore aggiunto per l’intera comunità. Il fiore ufficiale usato per la festa dei nonni è stato il “nontiscordardimè”, a testimonianza che nessun anziano sia lasciato solo o peggio escluso. Ammetto con rammarico, che “siamo arrivati lunghi” e non abbiamo certamente festeggiato come ci aveva chiesto papa Francesco. Non è stato un problema di pandemia, forse eravamo molto presi dalle scadenze fiscali e burocratiche che ci attanagliano tutti i giorni e che indubbiamente colpiscono soprattutto i più deboli e fragili, i nostri pensionati. Il futuro delle nostre comunità, il benessere e la migliore qualità della vita nelle nostre città e nelle frazioni dipendono unicamente da un patto intergenerazionale in cui tutti i soggetti, nessuno escluso, abbiano ruoli e responsabilità precise e reciproche. La relazione tra nonni e nipoti è fondamentale non
solo come trasmissione di saperi, ma soprattutto per l’educazione delle nuove generazioni. La doppia questione degli anziani e dei giovani si avverte ancora e più acuta in Italia e nella nostra regione che è fra le più longeve. Si tratta di due questioni speculari e correlate che, trattate indipendentemente l’una dall’altra, continuano a restare irrisolte. Troppe volte manca questo scambio, troppe volte si vivono mondi diversi. La festa dei nonni è passata, ma ogni giorno deve essere l’occasione per continuare e mettere a confronto giovani e vecchi, per favorire, attraverso la cultura, l’arte e la rinascita, la “rigenerazione” civile e sociale. Ripensiamo il ruolo dei Nonni e aiutiamo le nuove generazioni a non isolarsi, incentivandole al confronto e al dialogo, alla costruzione di un futuro migliore. Non abbiamo ricette o un percorso prestabilito. È sufficiente sfruttare le opportunità di dialogo nella famiglia, con gli amici, nella scuola e nella società, abbandonando ogni preconcetto. Nando Balboni Resp. Politiche Sociali FNP-CISL
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cicloturismo culturale
LA SPIRALE DELLA CURIOSITÀ
“ In giro per la Bassa alla scoperta di…” CREVALCORE E LE SUE PECULIARITÀ Partiamo quindi per un altro viaggetto. Dalla Rotonda di cui abbiamo parlato nel precedente numero di “Camminiamo insieme” (via del Papa), ci dirigiamo verso Crevalcore seguendo i pittogrammi gialli che sono presenti lungo il percorso e che rappresentano la guida per il Cicloturista che sta affrontando la “CICLOVIA DEL SOLE”. Passeremo a fianco del Cimitero e nei pressi della Chiesa Provvisoria e da lì attraversiamo la Circonvallazione (Via Di Mezzo Levante) e, attraverso via Cavour, ci portiamo in Piazza Marcello Malpighi (da notare che nei pressi del Cimitero dove siamo passati poc’anzi, c’è la sua casa natale con lapide). Marcello Malpighi è stato un medico, anatomista e fisiologo. È considerato il padre dell’Osservazione Microscopica in Anatomia, Istologia, Fisiologia, Embriologia e Medicina. I Crevalcoresi gli hanno dedicato un bel Monumento. Nella storia di Crevalcore, si deduce da importanti studi, vi è stato un periodo molto fiorente, da collocare nel
XVI° secolo, legato al periodo della rifeudalizzazione. Le terre infatti in quei periodi potevano essere acquisite con contratti di enfiteusi! Per questo i Pepoli, i Caprara, i Bevilacqua ed altre famiglie ebbero dall’Abbazia di Nonantola le terre e, dal XVI° secolo, vennero avviate opere di Bonifica, eressero ville e patrocinarono la costruzione di Chiese ed Oratori. Nella stessa Piazza insiste la Chiesa di San Silvestro Papa. Le prime notizie di questa chiesa risalgono al 1230 quando venne costruita una cappella, mentre la torre civica campanaria risale al 1360-80. Il Campanile venne poi rifatto nel 1421. La Chiesa definitiva (quella attuale) venne edificata fra il 1901 ed il 1928 su progetto di Luigi Gulli. Dopo il Terremoto del 2012 la Chiesa fu finalmente riaperta al culto il 23 settembre 2018. Di importanza notevole nella Chiesa di San Silvestro sono: un Crocifisso ligneo del quattrocento, la cosiddetta “Madonna delle Grazie”, un San Giovanni Battista di scuola guercinesca, e la pala d’altare raffigurante il patrono ed infine un ovale con i SS. Domenico e Vincenzo Ferreri di Jacopo Alessandro Calvi. Vicinissimo, in via G. Matteotti, si trova il Teatro che fu inaugurato nel 1881 su progetto di Antonio Giordani. Interessanti sono poi la Chiesa della Concezione, situata in via Lodi, con l’altare maggiore decorato a stucco (Giuseppe M. Mazza) con l’Oratorio della Pietà (importante coro ligneo seicentesco). Importante anche la Chiesa di Santa Croce situata in via Roma e in stile barocco. La ricostruzione recente è del 1772 e recentemente è stata restaurata dopo il sisma del 2012. Una volta visitata Crevalcore ed il suo splendido centro storico, scegliamo di portarci in una stupenda area di riequilibrio
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ecologico (le Vasche dell’Ex Zuccherificio, via Bandita) facilmente raggiungibile superando la località Beni Comunali (possiamo pervenire alle Vasche andando in via Guisa e dopo il sottopasso prendiamo a sx via Bisentolo Sud ed alla sua fine, svoltando a dx in via di Mezzo Levante raggiungiamo in pochissimo tempo via Bandita). Sempre in tema di Aree Verdi,
proseguendo la strada in direzione di San Matteo della Decima, dopo circa 2 km raggiungiamo sulla dx la Località “CAVONE”. Questo era un luogo dove si estraeva la terra utilizzata per la costruzione del tratto ferroviario ora dismesso Decima-Crevalcore, divenuto ora luogo di riequilibrio naturalistico grazie al bacino idrico circondato da piante autoctone che vi si è formato. Qui si trova anche la “Ca’ Granda” di proprietà della Partecipanza Agraria. Si trova sulla destra di via Calcina all’altezza di via Carradona. Percorso: km. 9,85 Tempo di visita : 2 ore Difficoltà: minima (sopralluogo 16/04/2021) Antonio Gallerani
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CONSIGLI PASTORALI SETTEMBRE 2021 Nel mese di settembre avverranno i Consigli Pastorali delle nostre parrocchie. Oltre ad alcuni temi specifici di ogni comunità, cercheremo di mettere a fuoco quelli che possono essere considerati i punti portanti di ogni parrocchia: ● Liturgia ● Catechesi e formazione cristiana ● Caritas Come sempre, oltre ai membri di diritto dei CPP, questi momenti sono aperti a tutti coloro che desiderano contribuire per il cammino della comunità cristiana. Per ogni parrocchia sarà inviato previamente l’ordine del giorno specifico su cui discutere. I CPP inizieranno alle ore 21.
Nel mese di ottobre faremo il primo Consiglio Pastorale Unificato dell’anno pastorale per pensare a qualche iniziativa da svolgere insieme: GIOVEDÌ 21 OTTOBRE. Il luogo indicativamente è la chiesa di Dodici Morelli, ma dipenderà molto dalla situazione COVID.
MERCOLEDÌ 1: Palata Pepoli MERCOLEDÌ 8: Galeazza GIOVEDÌ 9: Bevilacqua VENERDÌ 10: Dodici Morelli
Festa della Madonnina della Valle 2021 Lunedì 4 ottobre Martedì 5 ottobre Mercoledì 6 ottobre Giovedì 7 ottobre Venerdì 8 ottobre Sabato 9 ottobre
ore 20.30 Liturgia della parola (Eugenio) ore 20.30 Liturgia della parola (Antonella) ore 20.30 Liturgia della parola (Giovanni) ore 20.30 Santa messa (Don Paolo) ore 20.30 Celebrazione comunitaria della penitenza (Don Paolo) ore 10.00 Rosario ore 21.00 Concerto in chiesa Domenica 10 ottobre ore 10.00 Messa solenne (Don Paolo) ore 16.00 Vespri Testimonianza mariana (Maria Soave Buscemi) Processione per le vie del paese con la banda e benedizione solenne Esibizione della banda nel piazzale della chiesa e momento conviviale organizzato dai ragazzi di E.R. Lunedì 11 ottobre ore 10.00 Rosario ore 18.00 Solenne messa e processione dalla chiesa al santuario della Madonnina (Don Paolo) Al ritorno saluto con gnocchini nel cortile dell’ex scuola materna con sbanco della pesca La pesca di beneficenza sarà aperta nelle giornate di Venerdì Sabato Domenica Lunedì Obbligo di mascherina ad ogni evento
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PARROCCHIA SANTA MARIA DI GALEAZZA FESTA DELL’ADDOLORATA 2021
VENERDI’ 17 SETTEMBRE Ore 20.00 Celebrazione della Via Matris (con partenza dal giardino del convento – sosta presso il cimitero e rientro per conclusione presso la stazione della “resurrezione”)
DOMENICA 19 SETTEMBRE Ore 10.00
Celebrazione Eucaristica
Ore 17.00 Celebrazione Eucaristica (Don Paolo Cugini ?) con ricordo degli anniversari di professione religiosa di alcune suore Serve di Maria di Galeazza di Galeazza A seguire benedizione solenne con la statua di Maria Addolorata sul sagrato della chiesa Ore 18.15 Aperitivo conviviale offerto da A.S.D. Galeazza nel rispetto delle disposizioni Covid19 (in caso di maltempo verrà annullato)
** dalle ore 16.30 alle ore 20.30 apertura della Casa Museo “F. Baccilieri” **
DIECI
anni di matrimonio
50 anni insieme 40
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Dodici Morelli, Bevilacqua, Galeazza e Palata Pepoli
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NUOVO SCHEMA LITURGICO
A PARTIRE DA DOMENICA 19 SETTEMBRE 2021 DOMENICA Ore 9,30: lodi a Bevilacqua Ore 10: Bevilacqua ore 11,30: Palata Pepoli ore 17,30: Dodici Morelli LUNEDÌ Ore 7,30: lodi a Dodici Morelli Ore 18,15: vespri e messa a Dodici Morelli MERCOLEDÌ Ore 16,30: messa e vespri a Galeazza (cappellina delle suore) GIOVEDÌ Ore 8: lodi e messa (in chiesa a Galeazza) Ore 18,15: vespri e messa a Palata Pepoli VENERDÌ Ore 7: lodi a Palata Pepoli Ore 18,15: vespri e messa a Bevilacqua SABATO Ore 8 lodi a Bevilacqua Ore 17 prefestiva (Dodici Morelli) CONFESSIONI MERCOLEDÌ: 17,30-19 a Galeazza (canonica) • GIOVEDÌ: 17-18 a Palata Pepoli (in chiesa) VENERDÌ: 17-18 a Bevilacqua (in Chiesa) • SABATO: 9-12 a Dodici Morelli (nello studio) 43
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Lunedì 20 settembre
La Parrocchia di Dodici Morelli, in preparazione alle prossime elezioni municipali invita la popolazione all’incontro con:
CARDINAL
MATTEO MARIA ZUPPI dal tema:
FEDE E POLITICA Teatro parrocchiale
Orario: 21
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