Camminiamo Insieme ottobre 2021

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Camminiamo

Insieme

Dodici Morelli, Bevilacqua, Galeazza e Palata Pepoli OTTOBRE n. 5• 2021

Paolo Cugini

CHI È COSTUI?

Il mese di ottobre è per la Chiesa cattolica il mese missionario. Nel nostro immaginario il missionario è una persona che va in terre lontane ad annunciare il Vangelo. In un certo senso, questo modo di pensare non è sbagliato, anche perché la missione indica un cammino di uscita verso un luogo sconosciuto e che s’immagina privo della presenza del Vangelo. Se queste sono le premesse, allora possiamo tranquillamente considerare i nostri territori delle vere e proprie terre di missione. Chi conosce, infatti, Gesù? La domanda non vale solo per i non praticanti, ma anche per coloro che si considerano cattolici e frequentano le parrocchie. Che

CON IL VESCOVO

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cosa troviamo nelle cosiddette comunità parrocchiali? Sagre fatte di serata a tavola a mangiare (che è una cosa ottima, certamente!), celebrazioni liturgiche con pochissima attenzione alle novità apportate alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II (che cos’è questa roba qua, il Concilio?), un po’ di catechismo per i bambini incamminati verso un sacramento, la cresima che, invece di essere la porta di entrata nella Chiesa, ne diviene invece il passaggio definitivo di uscita dalla stessa per la stragrande maggioranza. E poi qualche processione nel giorno del patrono o della patrona, senza chiedersi troppo se hanno ancora senso queste tradizioni religiose per annunciare il Vangelo nel nuovo contesto culturale. Il risultato di tutto

CARITAS E MISSIONI

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ciò è una diffusa ignoranza su quello che dovrebbe essere la fonte di un’esperienza di fede, vale a dire il Vangelo, la proposta sconvolgente di Gesù Cristo. Forse è per questo che non siamo troppo preoccupati ad annunciare il Vangelo a coloro che ancora non lo conoscono, che è la stragrande maggioranza della nostra popolazione, perché noi stessi non lo conosciamo bene. Ne abbiamo sentito parlare, certamente ma, al di là di qualche celebrazione domenicale, più in là non andiamo. Il mese missionario, allora, più che agli africani o agli aborigeni, serve a noi, per fermarci qualche istante e tentare di approfondire la conoscenza di Gesù, della sua proposta di vita e la scoperta che un altro stile di vita è possibile.

CATECHESI

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FORMAZIONE

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incontro con il Vescovo

Insieme

DON MATTEO. UN ITALIANO CARDINALE

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caritas e missioni

Insieme

Messaggio per la Giornata Missionaria «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20)

PAPA FRANCESCO

Lo stile inconfondibile del nostro amato cardinal Zuppi, ancor una volta ha sorpreso e fatto breccia nel cuore delle oltre duecento persone che a fine dicembre hanno riempito la chiesa di XII Morelli per ascoltarlo parlare di “Fede e Politica”. L’incontro, voluto da don Paolo per fornire una chiave di lettura in vista delle imminenti elezioni del Sindaco di Cento, è stato particolarmente illuminante. Il cardinale ha iniziato la sua “chiacchierata” parlando di tempo e spazio. “Il tempo è superiore allo spazio” ha esordito don Matteo. Per poi meglio precisare che: “Il tempo rappresenta quello che oggi manca ma che ritroveremo in base alle scelte che facciamo da subito. Lo spazio è l’immediato, il consenso a cui il più delle volte il politico ambisce. Sbagliando. La politica deve essere efficace nel trovare soluzioni senza cadere nella logica del profitto e nel portare avanti progetti di lungo periodo, che permettano anche alle prossime generazioni di beneficiare del lavoro che oggi svolgiamo”. Diversi i punti trattati nel corso della serata. Con ampi riferimenti al Magistero di Papa Francesco. E, in ultima battuta, a Peppone e don Camillo. La solidarietà e la difesa del bene comune, che contraddistinse tutta la vita di questi due “avversari” politici, dovrebbe esser presa ad esempio ancor oggi dai nostri politici. Perché, come diceva Papa Paolo VI “la politica è la più alta forma di carità”. Massimiliano Borghi

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Cari fratelli e sorelle, quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato. La relazione di Gesù con i suoi discepoli, la sua umanità che ci si rivela nel mistero dell’Incarnazione, nel suo Vangelo e nella sua Pasqua ci mostrano fino a che punto Dio ama la nostra umanità e fa proprie le nostre gioie e le nostre sofferenze, i nostri desideri e le nostre angosce (cfr Conc. Ecum. Vat. II, Cost. past. Gaudium et spes, 22). Tutto in Cristo ci ricorda che il mondo in cui viviamo e il suo bisogno di redenzione non gli sono estranei e ci chiama anche a sentirci parte attiva di questa missione: «Andate ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli» (Mt 22,9). Nessuno è estraneo, nessuno può sentirsi estraneo o lontano rispetto a questo amore di compassione. Nella Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra ogni anno nella penultima domenica di ottobre, ricordiamo con gratitudine tutte le persone che, con la loro testimonianza di vita, ci aiutano a rinnovare il nostro impegno battesimale di essere apostoli generosi e gioiosi del Vangelo. Ricordiamo specialmente quanti sono stati capaci di mettersi in cammino, lasciare terra e famiglia affinché il Vangelo possa raggiungere senza indugi e senza paure gli angoli di popoli e città dove tante vite si trovano assetate di benedizione. Contemplare la loro testimonianza missionaria ci sprona ad essere coraggiosi e a pregare con insistenza «il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe» (Lc 10,2); infatti siamo consapevoli che la vocazione alla missione non è una cosa del passato o un ricordo romantico di altri tempi. Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano capaci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore, che li faccia andare alle periferie del mondo e diventare messaggeri e strumenti di compassione. Ed è una chiamata che Egli rivolge a tutti, seppure non nello stesso modo. Ricordiamo che ci sono periferie che si trovano vicino a noi, nel centro di una città, o nella propria famiglia. C’è anche un aspetto dell’apertura universale dell’amore che non è geografico bensì esistenziale. Sempre, ma specialmente in questi tempi di pandemia, è importante aumentare la capacità quotidiana di allargare la nostra cerchia, di arrivare a quelli che spontaneamente

non li sentiremmo parte del “mio mondo di interessi”, benché siano vicino a noi (cfr Enc. Fratelli tutti, 97). Vivere la missione è avventurarsi a coltivare gli stessi sentimenti di Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi sta accanto è pure mio fratello e mia sorella. Che il suo amore di compassione risvegli anche il nostro cuore e ci renda tutti discepoli missionari.

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caritas e missioni

Insieme

Non possiamo tacere sulle cose viste e udite

Ottobre è il mese missionario, leggo il messaggio delle POM, dice: Gesù è la nostra Missione, con la sottolineatura “Non possiamo tacere sulle cose viste e udite”. Qui in Brasile è chiaro viviamo e vediamo aspetti contraddittori, disuguaglianze a tutti i livelli che la pandemia ha acuito. Io assieme a Suor Maddalena e due ospiti più anziani della Casa abbiamo ricevuto la terza dose del vaccino, una cosa straordinaria. La pandemia sembra adesso un po’ più controllata; il 40% della gente è vaccinata completamente. C’è da ricordare che i morti dall’inizio sono vicini ai 600 mila. La situazione economica sociale complessa con un’inflazione che ha portato ad un rialzo dei prezzi esagerato: vedi benzina e generi alimentari basici. La fame purtroppo è tornata, e le politiche di aiuto socio-assistenziali sono molto scarse. Come chiesa, ricevendo aiuti da entità straniere, abbiamo fatto ceste basiche per portare un po’ di sollievo. Nelle comunità abbiamo ricominciato a fare i sacramenti, in particolare battezzare quei gruppi di adolescenti che già si stavano preparando prima della pandemia. Il vescovo Dom Estevam mi ha chiesto di iniziare una nuova parrocchia, sarà dedicata a san Giuseppe Operaio e Aparecida. Ci sarà una celebrazione ufficiale il giorno della Madonna Aparecida, il 12 di ottobre, la patrona del Brasile. Lui vorrebbe costruire una chiesa ma per il momento usiamo un tendone, per dare un’idea di chiesa fatta meno di mattoni e più di pietre vive che devono essere i cristiani. Il desiderio è quello di vivere una conversione pastorale animata dalla missione, farsi prossimi della gente e cercare in questo forme creative per annunciare il Vangelo. In Casa di Carità viviamo un tempo particolare, le sorelle sono tutte in congedo, in Italia e Madagascar; è rimasta solo ir. Alessandra, ci dà una bella mano Marinella, volontaria missionaria arrivata in Bahia in maggio; sta facendo un po’ di

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tutto ma con quella leggerezza che la contraddistingue. Poi abbiamo alcune ragazze, in cammino vocazionale, che sono una presenza importante. In questi giorni anche i tre novizi gesuiti che fanno una esperienza di servizio per tre settimane. La mancanze delle sorelle è occasione per i volontari vedere di fare un passo in più, una chiamata ad assumere più responsabilità. Il vescovo ci ha chiesto se non valeva la pena prendere due persone stipendiate per occuparsi della cucina e della lavanderia. Stiamo guardando di mettere in pratica questa proposta. Io continuo a fare due giorni dal mercoledì al venerdì al progetto Levanta-te: comunità terapeutica di recupero di tossici e alcolisti. Accompagnarli nel cammino è importante per esercitare in particolare il ministero della riconciliazione e avvicinarli anche all’Eucaristia celebrata e Adorata. Piccoli passi per un cammino di conversione che comincia in questi 9 mesi di comunità, ma che poi deve continuare quando tornano nelle loro famiglie e comunità. Mi sono incontrato con Vanessa e famiglia in Nova Redenção; è stato bello celebrare in questa comunità dove per 10 anni sono stato parroco, ritrovare persone che avevo seguito in quegli anni. Bene vi saluto con piccola scoperta, in Evangelii Gaudium, il Papa mi ha stupito, con questa affermazione: “ che come comunità cristiana dovremmo inquietarci e dispiacerci che ancora molta gente non conosce l’amicizia con Gesù, la consolazione e speranza che viene da Lui.” Um Abraço Fraterno Padre Luigi Ferrari Ruy Barbosa (Bahia-Brasile) 25/09/2021

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catechesi

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LETTERA AI GENITORI ALL’INIZIO DELL’ANNO CATECHISTICO

Carissimi genitori, madri e padri, siamo all’inizio dell’anno scolastico e, come sempre, nelle parrocchie riparte il cammino della catechesi in vista dei sacramenti. Sappiamo molto bene che per una famiglia non è facile gestire tutti i percorsi – scolastici, sportivi, religiosi e altri – non è facile, anzi. Per questo motivo, affinché la proposta che, come comunità cristiana desideriamo rivolgere ai vostri figli, non sia qualcosa che piova dall’alto creando malumori, riteniamo importante vederci per confrontarci insieme. Nel frattempo, fin da giugno, con le catechiste e i catechisti ci siamo incontrati per leggere le ultime indicazioni della Chiesa sul tema specifico del cammino dell’iniziazione cristiana. Nel nostro primo incontro, partiremo da queste indicazioni dei vescovi italiani e di Papa Francesco. Le scelte che faremo, avranno, dunque, come punto di riferimento non tanto delle nostre idee, ma la parola autorevole e significativa che nella chiesa cattolica hanno il Papa e i vescovi. Il desiderio che ci muove all’inizio di quest’anno consiste nel creare comunità accoglienti, in cui tutti ci sentiamo coinvolti e responsabili per fare in modo che i bambini trovino un ambiente sereno. D’altronde, era

proprio questo che Gesù faceva quando metteva i bambini al centro e invitava i discepoli e le discepole ad accoglierli. Per fare questo, abbiamo bisogno della collaborazione di tutte e tutti. Vi aspettiamo, quindi, a questo primo incontro che abbiamo indicato per ogni comunità parrocchiale. Don Paolo

Catechismo a Palata

Domenica 19 settembre a Palata è ripreso il catechismo. Voi direte: e allora? Sembra normale che, come ricomincia l’anno scolastico, così ricominci anche il catechismo. E invece no, non è normale, perché da alcuni anni sia per l’esiguo numero di bambini, ma soprattutto per la mancanza di catechisti, chi era interessato al catechismo doveva rivolgersi alla parrocchia di XII Morelli. Quest’anno

grazie alla disponibilità di alcuni giovani, supportati dall’aiuto di qualche adulto, il catechismo si fa in parrocchia. Per molti genitori questo fatto in concreto si traduce in una maggiore comodità, ma per la nostra comunità invece è molto importante, perché significa che è viva, che è in grado di annunciare il messaggio di Gesù nella realtà dove si vive. Per molti di noi genitori il catechismo

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è considerato come uno dei tanti impegni che scandiscono la vita dei nostri ragazzi o spesso una tappa obbligatoria per poter ricevere i sacramenti, dimenticandoci invece del suo valore principale, ossia di far crescere i nostri figli secondo un modello di vita in cui al centro c’è il rispetto dell’uomo, della vita e del mondo seguendo l’esempio di Gesù. Io sono una di quegli adulti che si è resa disponibile ad aiutare i nuovi giovani catechisti in questo difficile compito. Qualcuno mi ha chiesto perché lo faccio, visto che ho già dei figli grandi e sono molto impegnata. Mi sono offerta non perché mi reputi più preparata o migliore di altri, ma semplicemente perché sono credente e penso che far crescere i figli secondo valori cristiani sia una ricchezza e non un elemento di cui vergognarsi e soprattutto perché sono nata e cresciuta in questa comunità e spero che possa contribuire a far sì che i giovani, con la loro fede e il loro entusiasmo diventino i futuri pilastri della nostra realtà cristiana Angela Balboni


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catechesi

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Cresime a Bevilacqua

Domenica 12 settembre, nella comunità parrocchiale di Bevilacqua, 10 ragazzi hanno ricevuto la S. Cresima, confermando la loro fede e impegnandosi a camminare sui passi di Cristo. La santa Messa è stata celebrata da Mons. Enzo Brena che ha cresimato i ragazzi e ha saputo catturare l’attenzione di tutti con le sue parole semplici e dirette, creando una bella atmosfera di serenità e da Don Marco Garuti che, oltre ad essere stato sacerdote concelebrante, ha fatto da padrino a uno dei ragazzi! In questi anni, non sempre facili nelle relazioni a causa dell’emergenza che conosciamo, noi catechiste abbiamo cercato di accompagnare i nostri ragazzi nel percorso di catechesi incoraggiandoli a cercare l’amicizia con Gesù e a rendersi sempre disponibili verso gli altri. Con il sacramento della Cresima hanno ricevuto lo Spirito Santo che li sosterrà nella loro avventura di vita. E’ stato per noi un momento molto emozionante vedere i nostri ragazzi raggiungere questa tappa! Anche se per loro non sarà sempre facile dimostrare come sia bello avere una fede che dona significato alla vita, noi come comunità cristiana continueremo ad incoraggiarli e a sostenerli, anche quando il loro viaggio li condurrà in altri luoghi. L’augurio che facciamo loro è di realizzare la loro vita affidandosi alla forza dello Spirito Santo, incoraggiati dalle belle parole di San Giovanni Paolo II che disse:

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catechesi

Insieme

Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dall’Ufficio Catechistico Nazionale della CEI Papa Francesco, 30 gennaio 2021 Sintesi di don Paolo

“RAGAZZI PRENDETE IN MANO LA VOSTRA VITA E FATENE UN CAPOLAVORO”.

RINGRAZIAMENTO NEL GIORNO DELLA CRESIMA

Cari fratelli e sorelle, Vorrei condividere tre punti che spero possano aiutarvi nei lavori dei prossimi anni. Il primo: catechesi e kerygma. La catechesi è l’eco della Parola di Dio. Nella trasmissione della fede la Scrittura è «il Libro; non un sussidio, fosse pure il primo». La catechesi è dunque l’onda lunga della Parola di Dio per trasmettere nella vita la gioia del Vangelo. Grazie alla narrazione della catechesi, la Sacra Scrittura diventa “l’ambiente” in cui sentirsi parte della medesima storia di salvezza, incontrando i primi testimoni della fede. La catechesi è uno spazio privilegiato per favorire l’incontro personale con Gesù. Perciò va intessuta di relazioni personali. Non c’è vera catechesi senza la testimonianza di uomini e donne in carne e ossa. Questo esige dall’evangelizzatore alcune disposizioni che aiutano ad accogliere meglio l’annuncio, vicinanza, apertura al dialogo, pazienza, accoglienza cordiale che non condanna». Il secondo punto: catechesi e futuro. La catechesi ispirata dal Concilio è continuamente in ascolto del cuore dell’uomo, sempre con l’orecchio teso, sempre attenta a rinnovarsi. Questo è magistero: il Concilio è magistero della Chiesa. O tu stai con la Chiesa e pertanto segui il Concilio, e se tu non segui il Concilio o tu l’interpreti a modo tuo, come vuoi tu, tu non stai con la Chiesa. Per favore, nessuna concessione a coloro che cercano di presentare una catechesi che non sia concorde al magistero della Chiesa. Dalla radice della Parola di Dio, attraverso il tronco della sapienza pastorale, fioriscono approcci fruttuosi ai vari aspetti della vita. Non dobbiamo avere paura di parlare il linguaggio della gente. Non dobbiamo aver paura di ascoltarne le domande, quali che siano, le questioni

irrisolte, ascoltare le fragilità, le incertezze: di questo, non abbiamo paura. Non dobbiamo aver paura di elaborare strumenti nuovi. Terzo punto: catechesi e comunità. In questo anno contrassegnato dall’isolamento e dal senso di solitudine causati dalla pandemia, più volte si è riflettuto sul senso di appartenenza che sta alla base di una comunità. Il virus ha scavato nel tessuto vivo dei nostri territori, soprattutto esistenziali, alimentando timori, sospetti, sfiducia e incertezza. Ha messo in scacco prassi e abitudini consolidate e così ci provoca a ripensare il nostro essere comunità. Abbiamo capito, infatti, che non possiamo fare da soli e che l’unica via per uscire meglio dalle crisi è uscirne insieme – nessuno si salva da solo, uscirne insieme –, riabbracciando con più convinzione la comunità in cui viviamo. Perché la comunità non è un agglomerato di singoli, ma la famiglia in cui integrarsi, il luogo dove prendersi cura gli uni degli altri, i giovani degli anziani e gli anziani dei giovani, noi di oggi di chi verrà domani. Solo ritrovando il senso di comunità, ciascuno potrà trovare in pienezza la propria dignità.

Mentre oggi per la nostra comunità si rinnova l’evento della Pentecoste e tutti siamo qui riuniti alla mensa del Padre, noi catechiste vogliamo porgere al Signore un ringraziamento particolare che nasce dal profondo del cuore, per ciò che questi ragazzi hanno saputo darci durante il lungo cammino di preparazione fatto assieme: grazie per il dono dell’amicizia candida, per l’affetto sincero, per il rapporto fraterno e collaborativo con le famiglie, per l’ incentivo a migliorare insieme. Ringraziamo e preghiamo affinché lo Spirito Santo ci guidi nel nostro e nel loro cammino di fede. Marina (Catechista)

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Liturgia d’inizio catechesi 7


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formazione

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I VENERDÌ TEOLOGICI

PALATA PEPOLI, DODICI MORELLI, GALEAZZA e BEVILACQUA

I VENERDI TEOLOGICI Percorso formativo sugli articoli del credo ANNO PASTORALE 2021-2023 Obiettivo del percorso: Il progetto è rivolto non solo agli operatori pastorali delle nostre parrocchie – catechisti, operatori Caritas, animatori della liturgia, ecc. – ma anche ai giovani e agli adulti che desiderano approfondire i contenuti della propria fede. Per questo, nei prossimi anni focalizzeremo la proposta formativa sugli articoli del Credo. Ci faremo aiutare da alcune teologhe e bibliste che da tempo riflettono su questi temi e che, di conseguenza, ci possono aiutare nel nostro cammino. I primi tre incontri NATO DA MARIA con prof. Selene Zorzi 12 novembre: Pulire gli occhiali 19 novembre: Maria biblica 26 novembre: I dogmi di Maria

Relatrice: Selene Zorzi, autrice di importanti studi di teologia e Orario: 20,30-21,30 Dove: gli incontri si terranno in meet: https://meet.google.com/bsi-kzzr-ssx

Il coraggio di dire io

Si è svolta a Rimini, dal 20 al 25 agosto, la 42ª edizione del meeting di Comunione e Liberazione dal titolo Il coraggio di dire io. Una settimana dove, attraverso mostre ed incontri, si è messo a tema questo argomento. Personalmente mi sono messo in gioco facendo il volontario per una settimana per la prima volta. È stata una settimana dove ho centellinato i secondi e l’ho vissuta a pieno incontrando vecchi e nuovi amici. La cosa straordinaria è che con i nuovi amici ci siamo subito trovati, nonostante il divario di età . Era come se ci conoscessimo da sempre. Questa amicizia è per Cristo +. Grato al Signore per avermi fatto fare questa esperienza e avermi fatto incontrare persone speciali come Simone, Matteo e Cristina. Paolo Testoni

Preghiera spontanea e preghiera tradizionale La preghiera è un elemento indispensabile della nostra vita spirituale. A volte ci si chiede quale tipo di preghiera sia meglio adottare per mantenere personale, schietto e proficuo il nostro colloquio con il Signore. I modi per pregare sono tanti; la nostra religione ha un ricchissimo patrimonio di preghiere insegnateci dal Vangelo e dai Santi che su di esse si sono formati. Quando prego, mi trovo a mio agio nel ripetere e nel riflettere sulle formule tradizionali imparate quando ero bambina. Le recito con convinzione, grata a coloro che, nella mia infanzia, me le hanno insegnate: la mamma, le maestre dell’asilo e della scuola elementare, le suore, le catechiste… A volte rimango perplessa quando sento chiamare preghiera “parolaia” quella che quotidianamente recitiamo da una vita, per attribuire più valore alla cosiddetta preghiera spontanea. Credo che sia la disposizione dell’animo che conta, al di là di qualsiasi formula. Il Padre nostro è la più bella preghiera che ci è stata insegnata. Nonostante sia “vecchia” di duemila anni quando la recito non pronuncio solo parole ma entro in filiale confidenza con Dio. E così per le altre preghiere del catechismo della nostra infanzia. Non considero la recita quotidiana delle preghiere una

specie di “tesoretto” depositato per ottenere il “premio fedeltà” della vita eterna, ma uno strumento che mi permette di rivolgere al Signore, alla Madonna, ai Santi il cuore, esprimendo lode, ringraziamento, richiesta di protezione, di aiuto, di conforto…. Senza le preghiere tradizionali e le cosiddette “devozioni”, il mio cammino spirituale sarebbe stato più lento e difficoltoso. In questo colloquio con Dio mi sento sorretta e confortata dalla comunione dei Santi che supplisce a tutto ciò che a me manca. In qualunque modo formulata la preghiera è la base della vita spirituale.

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Germana Vancini

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formazione

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Esercizi spirituali a Galeazza

Quando mi è stato proposto di partecipare agli esercizi spirituali, sono stata colta di sorpresa. Ne avevo sempre sentito parlare ma non avevo mai avuto il “coraggio” di andare. Quest’anno invece ho detto SÌ, LO VOGLIO FARE, carica di emozione ma anche di paura soprattutto per i momenti di silenzio e solitudine che avrei dovuto affrontare. Oggi, dopo averli “vissuti” in maniera piena , mi porto dentro una grande gioia. Volutamente mi sono staccata dai rumori del mondo e mi sono immersa nel silenzio, nella preghiera e nella contemplazione di Gesù. Durante i momenti di silenzio, che si svolgevano sia alla mattina sia al pomeriggio, mi mettevo davanti a Gesù Eucarestia senza dire una parola, Lui guardava me e io guardavo Lui e una grande pace e tranquillità mi avvolgeva. Un ruolo fondamentale in quei giorni è stato svolto da Don Paolo e dalle sue meditazioni. Prendeva spunto da passi della Bibbia per farci conoscere, riflettere e meditare non tanto su”ciò che facciamo”ma piuttosto su “chi siamo”in questo periodo della nostra vita. La parola di Dio deve essere la nostra guida! Barbara T.

Galeazza 22 – 26 settembre

Giorni importanti quelli passati a Galeazza per partecipare agli Esercizi spirituali tenuti da don Paolo Cugini, faticosi, ma bellissimi. È un regalo che ci siamo fatti, ma soprattutto una grazia di Dio. Per tre giorni fermarsi, interrompere le solite corse di ogni giorno, per invocare lo Spirito, ascoltare la Parola di Dio e nel silenzio confrontarla con la nostra vita. Darsi il tempo per capire davanti a Gesù Eucaristico di essere parte di un progetto d’amore, un amore gratuito che noi dobbiamo solo accogliere. Don Paolo ci ha guidati a riflettere sulla figura di Gesù che è “immagine del Dio invisibile” (Col 1, 15), perché la nostra conoscenza di Dio avviene attraverso la sua “carne”, la sua umanità, i suoi gesti, il suo stile. E questo stile dev’essere il nostro e della Chiesa tutta che si fa vicina a ogni uomo. Se la

Testimonianze

Non avevo mai partecipato agli Esercizi Spirituali e non sapevo bene cosa fossero così ho provato. È impossibile spiegare cosa abbiamo fatto durante questa esperienza, di certo è stata una bella opportunità, molto impegnativa e anche parecchio faticosa: fisicamente perché ha richiesto concentrazione e perseveranza, e moralmente perché ci ha chiesto di abbandonare la routine di tutti i giorni, di fermarci per scardinare e rivedere le nostre idee e farsi domande, tanta roba, sembra quasi impossibile eppure… Don Paolo ci ha aiutati a leggere quella Parola scritta 2000 anni fa, magari ascoltata per tanti anni “perché si è sempre fatto così” e l’ha resa attuale. Il confronto con Gesù ci impegna a fare pulizia e a togliere le cose inutili per lasciare spazio a ciò che conta davvero, il Vangelo: l’unica verità che ci fa stare bene e ci dona quella pace e quella libertà che poi possiamo donare agli altri. Certo è che il percorso non finisce qui, ho la consapevolezza di dovere e potere fare qualcosa di più perché dopo questa esperienza non si può essere come prima. Vale la pena provare. Michela L.

nostra vita è innestata in Cristo allora sapremo portare a tutti quella pace, dono di Gesù la sera della sua risurrezione e che Lui ha portato nel mondo rispondendo all’odio con l’amore. Diventare persone in pace con se stesse e segno di pace in famiglia, nelle nostre comunità, negli ambienti che frequentiamo. Gli Esercizi spirituali sono stati un’occasione propizia per riflettere su ciò che conta veramente nella nostra vita e per cercare di riorganizzarla a partire dal Vangelo. Il Vangelo è quel vino nuovo che ha bisogno di otri nuovi, per questo nella Liturgia penitenziale ognuno di noi, nel suo cuore, ha messo davanti al Signore tutto quello che ci tiene ancorati al passato per fare spazio a quelle “sorprese” di Dio che cambiano la nostra vita. “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza” ( 2 Cor, 6,2). Grazie don Paolo!!!

Nelle giornate da giovedì 23 a domenica 26 settembre, presso la chiesa di Galeazza, si sono tenuti gli Esercizi Spirituali dedicati ai fedeli delle quattro parrocchie, che hanno visto anche la partecipazione di persone provenienti da altre zone. Abbiamo deciso di partecipare a questi incontri per ritagliarci un momento da dedicare alla cura della nostra anima. Nel corso di queste giornate, oltre a momenti iniziali e finali di preghiera comunitaria, Don Paolo ci ha guidato con riflessioni su vari argomenti, partendo dalla lettura della Parola di Dio che, per ogni cristiano, dovrebbe essere il punto di riferimento sul quale basare la propria esistenza. Durante i prolungati momenti di silenzio che hanno caratterizzato gli incontri, di fronte alla presenza del Santissimo Sacramento, ognuno di noi ha potuto esaminare il proprio percorso di vita e metterlo a confronto con quello che Gesù ci insegna. Questa esperienza, per noi nuova, ci ha fatto capire quanto sia importante fare spazio attorno a noi, liberarci dalle ansie e dalle preoccupazioni di tutti i giorni e porci all’ascolto della Parola per provare a vivere sempre più una vita simile a quella del Signore. Ringraziamo il Signore per questo momento di grazia che vorremmo poter ripetere. Cristina e Carlo

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pastorale giovanile

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I GIOVANI E LA BIBBIA

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pastorale giovanile

Insieme

CAMPI INVERNALI A MINOZZO

Spesso si dice che ai giovani di oggi non interessa la Bibbia, oppure che è un libro troppo difficile per loro e bisogna fare qualcos’altro per attrarli. L’esperienza che da circa un mese sto facendo dice, però, esattamente il contrario. Con i ragazzi delle superiori (per lo più di prima e seconda) ho proposto loro di leggere il vangelo per comprendere la proposta di Gesù e le prime reazioni sembrano positive. È vero che, a parte Bevilacqua che partecipa in massa, nelle parrocchie i ragazzi e ragazze che partecipano sono pochini, ma non importa. Infatti, in una di queste parrocchie, quando ho chiesto loro se volevano incontrarsi anche se pochi, hanno risposto prontamente: va bene lo stesso! Del resto, il Vangelo è un cammino che si compie non nelle masse anonime, ma in una risposta personale ad un appello del Signore. In questo cammino si comprende meglio non solo la proposta di Gesù, ma anche si percepisce con più profondità quello che abbiamo nel cuore e questo non è poco nella delicata età dell’adolescenza. Don Paolo

I campi invernali sono una proposta della pastorale giovanile rivolta ai giovani per un’esperienza di condivisione. L’obiettivo consiste nell’imparare a vivere insieme, conoscersi meglio, attraverso un’esperienza in cui tutti coloro che partecipano sono coinvolti nelle varie attività proposte durante il campo. Il luogo in cui verrà svolto il Campo è un piccolo paesino sulle colline di Reggio Emilia: Minozzo. A pochi Km da Minozzo c’è il comune di Villa Minozzo, che fornisce tutti i servizi indispensabili. Per quanto riguarda le informazioni specifiche su costi e altro rimandiamo al prossimo numero. Per ora forniamo le date: 27-30 dicembre: giovani delle superiori. 2-5 gennaio: ragazzi della 2-3 media. Le iscrizioni verranno aperte a metà novembre.

APERTURA ORATORIO DODICI

I giovani a Bevilacqua sulla proposta di Gesù 10

Da lunedì 25 ottobre gli spazi dell’oratorio vengono aperti per i ragazzi. Al primo piano stiamo predisponendo le sale in modo tale da essere accoglienti per i ragazzi e ragazze che vogliono trascorrere qualche ora in compagnia. Il salone più grande l’abbiamo attrezzato con uno schermo gigante, un nuovo tavolo di ping pong, che verrà utilizzato anche per un corso specifico, un mobiletto con i giochi di società e le carte. La sala più piccola la stiamo organizzando affinché diventi uno spazio in cui i giovani possano trovarsi per parlare, discutere tranquillamente. Sarà una sala con qualche divanetto e tavolini. L’ultima sala è predisposta per studiare. Stiamo, infatti, mettendo un tavolo da studio per 6-8 persone. In questa sala verranno attivati alcuni laboratori, uno dei quali sarà un laboratorio d’inglese. In tutto l’oratorio ci sarà la possibilità di accedere ad internet, anche perché, come potrete leggere dall’articolo di Salvatore nel giornale del mese di ottobre, sarà attivato un corso per imparare a navigare su internet (aperto soprattutto ai bambini). Nella sala in fondo al secondo piano sarà adibita a sala musicale. C’è un genitore che ci sta aiutando a finalizzare il progetto, in modo tale da creare uno spazio musicale per i giovani di Dodici Morelli. A partire, dunque, da lunedì 25 ottobre l’oratorio di Dodici Morelli sarà aperto al lunedì e martedì dalle 16,30 alle 19. In queste due giornate garantisco la mia presen-

za (don Paolo). L’oratorio viene aperto solamente con la presenza di un adulto che si assume la responsabilità. Non apriamo degli spazi incustoditi. La presenza dell’adulto vuole soprattutto significare lo stile di accoglienza, il saluto a coloro che vi entrano, l’attenzione materna e paterna nei confronti delle nuove generazioni. L’oratorio potrà essere aperto anche in altre giornate quando vi sarà la disponibilità di qualche genitore. Per meglio gestire il progetto oratorio abbiamo costituito un coordinamento che si trova mensilmente. Chiunque può sentirsi coinvolto in questo progetto e partecipare al coordinamento. Ringraziamo le persone che hanno liberato e pulito gli spazi: che Dio vi benedica. Don Paolo

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pastorale giovanile

Il DivertInglese

Nell’ambito delle attività proposte nel progetto “Oratoriando” ci sarà anche il DivertInglese. Rivolto alle bambine e ai bambini di età compresa tra 7 e 10 anni, il DivertInglese sarà uno spazio in cui, tramite l’ausilio di materiale audiovisivo, potremo trascorrere un po’ di tempo insieme divertendoci con l’inglese. Faremo giochi, canteremo canzoni e daremo libero sfogo alla nostra creatività con le piccole creazioni che realizzeremo in occasione delle festività. Un’occasione, quindi, per fornire alle bambine e ai bambini che vorranno partecipare, uno strumento per approcciarsi in modo divertente all’inglese. Diana

Il ritorno dei Trinity Angels

momenti che abbiamo l’immenso piacere di rivivere ora con la ripresa dei nostri incontri settimanali per le prove e la messa. Il nostro coro è sempre pronto ad accogliere tutti i bambini ed i ragazzi che desiderano partecipare attivamente alla messa. E quale modo migliore di essere parte attiva nelle celebrazioni se non quello di cantare insieme ai propri amici in allegria? Aspettiamo quindi con piacere i bambini e ragazzi che vorranno unirsi a noi, con nel cuore le parole di Papa Francesco: “Siate animatori del canto di tutta l’assemblea e non sostituitevi ad essa. La vostra musica e il vostro canto sono un vero strumento di evangelizzazione nella misura in cui vi rendete testimoni della profondità della Parola di Dio che tocca il cuore delle persone. La musica dunque sia uno strumento per rendere efficace il vangelo nel mondo di oggi, attraverso la bellezza che ancora affascina e rendere possibile credere affidandosi all’amore del Padre”. Diana

E’ trascorso un anno da quando l’idea di accompagnare la messa prefestiva con canti e musiche rivolti in particolare ai bambini del catechismo è diventata una piacevole realtà nella nostra parrocchia di XII Morelli. Ciò è stato possibile grazie al grande entusiasmo dei bambini e dei ragazzi che, con le loro voci e con i loro strumenti hanno aderito all’iniziativa, animando con gioia le messe del sabato durante tutto il corso del catechismo dell’anno scorso e di parte di quest’anno. In concomitanza con la pausa estiva di questo consueto appuntamento settimanale dei bambini in parrocchia, anche il nostro piccolo coro è andato in vacanza, ma ora, con la ripresa del catechismo e della messa prefestiva, è di nuovo pronto a vivere e far vivere la messa come un incontro allegro e gioioso con il Signore. L’attiva partecipazione anche alle prove dei nostri Trinity Angels è sempre stata per noi educatori un forte stimolo a proseguire questa attività, regalandoci momenti di grande soddisfazione;

TECNOLOGIA……IN PARTENZA

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Pronti a metterci in gioco? Nel mese di novembre vorremmo far partire una serie di incontri finalizzati a prendere confidenza con la tecnologia. Incontriamoci e confrontiamoci con chi con la tecnologia vuole giocare: attività di coding e programmazione, ma anche grafica e scrittura creativa per i bambini dai sei ai dieci anni. Incontriamoci e realizziamo con chi con la tecnologia vuole: completare i lavori scolastici in word, realizzare una pagina di giornale con publisher, preparare una mappa concettuale o una tesina in PowerPoint, navigare in sicurezza per i ragazzi dai dieci ai sedici anni. Incontriamoci e operiamo insieme con chi è del parere che la tecnologia non ha età, avviciniamoci al computer senza timori e facciamo di lui un mezzo di inclusione generazionale: apriamo mail, alleghiamo file, scambiamo foto, scriviamo, stampiamo e molto altro, per gli adulti di ogni età. Gli incontri si terranno, settimanalmente, a Dodici Morelli presso i locali della parrocchia in orario pomeridiano per i bambini e i ragazzi ed eventualmente in serata per gli adulti. A presto! Salvatore Dimilta

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Insieme

pastorale giovanile

COMPITIAMO A PALATA PEPOLI

Palata Pepoli è un po’ così, riesce sempre a sorprenderti, sembra quasi che non conosca asserzioni come “ non si può fare”, “ è troppo complicato” oppure “ è troppo tardi”. ,Quando pensi che si è già fatto tanto, in un’estate ancora in emergenza sociosanitaria, Palata Pepoli riesce a realizzare 4 settimane di centri estivi dedicati a bimbi appartenenti al mondo della Scuola dell’Infanzia fino alle Scuole Medie. Quando pensi che lo sport è bello in TV e solo lì si possa vivere, Palata Pepoli concretizza la 38° edizione delle Olimpiadi per Ragazzi! Quando infine pensi “L’estate è finita e Settembre è alle porte…la scuola inizierà” Palata Pepoli cosa escogita? Un paio di settimane di potenziamento e controllo dei compiti delle vacanze! Per preparare al meglio i nostri bimbi al rientro a Scuola! Ecco, questa è la genesi di “Compitiamo”, questa iniziativa degli instancabili protagonisti di Palata e dintorni che, in collaborazione con la Parrocchia, ha realizzato questa opportunità, totalmente gratuita a disposizione delle famiglie con bimbi frequentanti la Scuola Primaria della frazione. Dal 30 di Agosto al 10 Settembre tanti bambini si son ritrovati al pomeriggio in oratorio, trascorrendo tempo insieme, finalizzato a controllare i compiti delle vacanze e a fare schede di consolidamento relative a materie trattate nelle classi di appartenenza. Ore di apprendimento, ma anche divertimento, con giochi e tanta allegria, indispensabili dopo mesi così poveri di interazioni sociali. Che dire, come genitori non avremmo potuto chiedere di più, è stato un bel dono per i nostri bimbi che han potuto ritrovare quel senso di comunità ed apprendimento, ancor prima dell’inizio ufficiale delle lezioni. Ringraziamo quindi di cuore le volontarie che hanno permesso questo progetto e che hanno donato tempo, professionalità ed emozioni ai bambini. Alla prossima estate! Genitori Classe quinta A di Palata Pepoli

PING- PONGANDO

Conosci il PING PONG o meglio il TENNIS TAVOLO? ti piacerebbe imparare a giocare a questo bellissimo e divertentissimo sport da praticare con i tuoi amici in allegria? Se sei interessato, ti aspettiamo il sabato pomeriggio dopo la Messa dalle 18,30 alle 19,30 nel salone dell’oratorio di Dodici Morelli. Gianfranco Diaco (istruttore di tennis tavolo a Reno Centese) e Andrea Passerini saranno a tua disposizione per insegnarti questo stupendo sport. Se ci sarà un sufficiente interessamento, si organizzeranno anche incontri periodici infrasettimanali nell’ambito del progetto ORATORIO (date e orari da definirsi). Mi raccomando, non perdere questa bellissima occasione per imparare questo sport in allegria ed amicizia per info: Andrea Passerini manda un messaggio whatsapp ad ANDREA PASSERINI cell. 3402722530

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consiglio pastorale

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Il cuore della comunità. Il Consiglio Pastorale.

Il cuore della comunità. Il Consiglio Pastorale. Piatto ricco mi ci ficco. In effetti non sono mancati gli argomenti nell’ultimo consiglio pastorale parrocchiale svoltosi in settembre. Anche se parecchi parrocchiani hanno disertato, probabilmente alle prese con gli ultimi giorni di ferie, eravamo in una trentina di persone. Abbiamo esaminato principalmente gli ambiti della comunità cristiana: catechesi, liturgia, Caritas e formazione permanente. La Catechesi quest’anno

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si sviluppa in tre fasi. Nella prima che è iniziata il 18 settembre e che durerà fino al 21 novembre, si lavorerà sulla formazione, l’ascolto e la cura dei rapporti. Nella seconda fase, che inizia il 28 novembre con la prima Domenica di Avvento, si porrà particolare attenzione alla conoscenza del Vangelo, questo grande sconosciuto (!). Infine, negli ultimi giorni di maggio ripartirà l’esperienza di Oratoriando, parte propedeutica all’introduzione ai misteri cristiani di un anno non ancora terminato. Qui abbiamo toccato con mano un grosso problema: la penuria di catechisti! Si è poi passati a discorrere di liturgia, il centro verso cui si indirizza l’azione della Chiesa. Come rendere la liturgia più partecipativa? Non ci sono soluzioni preconfezionate. Occorre pensarci ma soprattutto mettersi in gioco. Lodi, vespri, adorazione eucaristica possono essere realizzati in assenza del prete. Ce lo ha ricordato anche il card. Zuppi. Ma soprattutto, occorre prendere in mano la Bibbia. Per questo don Paolo ha preparato per l’ultimo fine settima-

Palata Pepoli

Sintesi: la proposta del consiglio pastorale è:  definizione del progetto;  presentazione dello stesso all’ordinario diocesano, per capire gli eventuali margini di manovra;  una volta avuto l’ok, intraprendere l'iter burocratico;  valutazioni sull’ opportunità degli interventi al piano superiore, con un confronto su idee e forze in campo.

Giulio Bedendi Roberto Cintori, Rita Cremonini, Rita Lamberti, Angela Balboni, Carlo Malaguti, Cristina Vincenzi, Marina Bratti, Tommaso Borghi, Fabio Borghi, Samuele Ferranti, Andrea Nannetti.

-VARIE ED EVENTUALI Si sono evidenziate una serie di problematiche relative ad alcune strutture parrocchiali, in particolare il problema relativo al tetto del garage, fatiscente, una serie di perdite del tetto della chiesa e della canonica, per questo si propone di chiedere un sopralluogo a un lattoniere. -Cristina: sottolineo come sia più che mai necessario un regolamento per l’utilizzo degli spazi cortilivi e annessi, al fine di evitare di usare due pesi e due misure. Resta infine il discorso relativo alla realizzazione della sagra paesana nei prossimi anni, possibilità legata alla realizzazione di una cucina a norma, la proposta è di realizzarla nella sala TV del “Bettolino” possibilità che richiede dei lavori e un progetto. L’incontro termina alle ore 23

I lavori del CPP Iniziano alle ore 21:00 con lapreghiera. -Apre l'incontro Giulio che legge le motivazioni tecniche del progetto presentato da Agnese nel CPP dell’8 settembre. -Marina: propongo di fare il bagno invece che nella cucina, nella camera dove c'è la fotocopiatrice e, se possibile, utilizzando metà della finestra presente.

Il segretario Giulio

-Andrea: condivido il progetto di Agnese, si pone la domanda dell'opportunità di fare un intervento del genere. Pur avendo sostenuto, fin dall'arrivo di Don Paolo, la necessità di sistemare il bagno esistente e condividendo l’intervento al piano terra, che potrebbe tra l’altro consentire di rinnovare gli ambienti, al contrario ho delle perplessità sui lavori previsti al piano superiore- Quali idee ci sono e quali progettualità per sfruttare gli spazi una volta ristrutturati? -Roberto:, extracomunitari, famiglie ecc. -Andrea: ammesso che questo progetto vada in porto chi lo gestisce? Aggiungo che questo è un atto di straordinaria amministrazione per il quale serve il via libera dell'ordinario solo per partire. - Rita: la proposta di progetto elaborata da Agnese sulla base delle indicazioni di Don Paolo, a mio parere, è valida e la

bozza di spesa ipotizzata non è esorbitante. Credo quindi che il nostro impegno debba concentrarsi sulla possibilità di dare vita e continuità ad un progetto di ospitalità/accoglienza così come abbozzato da Don Paolo. Questa sorta di “delega” che ci è stata data comporta una grande senso di responsabilità soprattutto nel valutare se esistono le forze e le energie necessarie anche in prospettiva futura. Pertanto procederei con l’iter burocratico per verificare la fattibilità dell’intervento e nel mentre approfondirei maggiormente la sostenibilità complessiva.

-Andrea: vorrei fare una precisazione dal punto di vista economico, al momento abbiamo una disponibilità di €200.000, per vari motivi, perché le entrate delle messe, delle benedizioni, della stessa sagra non ci sono più o sono limitate, le uscite degli ultimi anni hanno superato le entrate, quest'anno, ad esempio, ad agosto le uscite ammontavano a €13.000; per chiudere il bilancio in pareggio dobbiamo attingere dal fondo. -Rita: a questo punto se noi volessimo andare avanti con questo progetto senza prendere decisioni definitive cosa dovremmo fare? -Andrea:Il primo passo è informare l'ordinario diocesano, questo lo dovrebbe fare Don Paolo, con un progetto in mano e valutare di volta in volta i costi e programmare interventi a stralci, considerando che ci sono anche altre problematiche relative al garage, al tetto della chiesa e della canonica.

202003232 Verbale CPP 2020-03-23.doc

aarte e fede

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Arte e attualità

Fig.2: Installazione di Giovanni de Gara, giugno 2018

Parrocchia “San Giovanni Battista” Anno Pastorale 2021-2022 Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale Mercoledì 15 settembre 2021

Presiede: Presenti:

na di settembre gli Esercizi spirituali a Galeazza. In novembre ci saranno i venerdì teologici in cui Selene Zorzi, una bravissima teologa, ci aiuterà a scoprire un articolo del Credo apostolico: Nato da Maria. La prima domenica di Avvento, ritiro spirituale a Galeazza. Si è poi affrontato il tema dei ministri istituiti nella Chiesa. Lettore, accolito, diacono. Chi si mette a disposizione per intraprendere questo percorso? Per ultimo si è affrontato il tema della Caritas. Attualmente nelle quattro parrocchie è attivo il centro d’ascolto Caritas a Dodici Morelli con un servizio quindicinale. Periodici resoconti di quanto avviene li si trova qui nel giornale parrocchiale. Viste al momento le esigue richieste, è stata cassata l’idea di aprire un centro per la distribuzione di alimenti e indumenti in una delle quattro parrocchie ma ci si appoggerà alla Caritas di Renazzo. L’ultima domenica di ogni mese, raccoglieremo alimenti non deperibili da distribuire a chi ne ha bisogno. Last but not least, sono stati proposti e approvati all’unanimità un paio di interventi per abbellire la nostra chiesa e gli spazi attigui. Su sollecitazione del Cardinale, che quando è venuto a trovarci in visita pastorale è rimasto entusiasta del sagrato, si è pensato di proseguire l’intervento rifacendo i marciapiedi laterali. Altro intervento che da più parti veniva richiesto e che don Paolo ha proposto è la pittura della facciata del palazzo parrocchiale. Che serva da stimolo all’amministrazione entrante per una riqualificazione del centro del paese. Massimiliano Borghi

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Fig.1: Ruota di bicicletta, 1913, andata perduta. Rifacimento del 1964 esposta nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma

Trovandosi davanti a una pala d’altare medievale, o a un dipinto del Rinascimento, o a una chiesa barocca o neoclassica a pochi, probabilmente a nessuno viene il dubbio se l’oggetto in questione sia arte o meno. I problemi iniziano ad arrivare agli inizi del Novecento quando gli artisti - primo tra tutti Marcel Duchamp (1887-1968) con Bicycle Wheel, 1913 (fig.1) - hanno rivendicato il diritto di battezzare come opera d’arte qualunque cosa. Questo spostamento sull’asse concettuale permette di definire arte, tutto ciò che un artista considera tale. È possibile l’arte se e solo se non è fine a sé stessa: necessita sempre di un pubblico di fruitori. Questi fruitori però possono trovarsi a disagio davanti all’arte contemporanea, ed è forse lecito avere dei dubbi riguardo all’artisticità di opere composte da una semplice ruota di bicicletta; ma nel contemporaneo ha davvero senso chiedersi cos’è l’arte? Oppure come si fa a capire se mi trovo davanti a un’opera d’arte o un banale oggetto? Probabilmente è più produttivo e interessante domandarsi: a cosa serve l’arte (contemporanea)?, qual è la sua funzione? A cosa serve l’arte degli artisti vivi? Vediamo di iniziare a rispondere con un esempio concreto. Giovanni de Gara (1977), nel 2018 a Firenze, decise di intervenire sulla basilica romanica di San Miniato a Monte (fig.2) rivestendo le tre porte della chiesa con una superficie dorata. In questo

intervento, non invasivo e facilmente rimovibile, l’oro di de Gara è completamente diverso da quello che si trova nel mosaico bizantino al centro della facciata della basilica. È l’oro delle coperte termiche che vengono date ai migranti quando vengono salvati in mare, uno dei più grandi temi che l’Italia e l’Europa stanno affrontando negli ultimi anni. Grazie all’artista le porte della basilica sono diventate un discorso nuovo, che parla del senso della porta, del senso del confine e della frontiera tra Stati, ma anche tra umanità e disumanità. A questo serve l’arte, serve a porre delle questioni in modo collettivo. Da alcune settimane gli occhi del mondo sono puntati sulla cosiddetta crisi afgana, a seguito della decisione del presidente americano Joe Biden di ritirare le truppe americane dall’Afghanistan, i talebani che hanno perso il potere hanno istituito la Shari’a, una riforma di governo che riduce drasticamente le libertà di tutti i cittadini afgani e in particolare modo delle donne. In questo periodo così drammatico sui social sono diventate virali le opere della graffitista Shamsia Hassani (1988) (fig. 3-5). Le opere dell’artista afgana, da una decina di anni, testimoniano la resistenza delle donne e denunciano le discriminazioni del regime patriarcale che le opprime. Protagonisti dei suoi graffiti sono sempre ritratti di personaggi femminili che indossano burqa colorati e dissimulano la paura. Giulia Galeotti

Fig. 3-5: Graffiti di Shamsia Hassani

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la nostra storia

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cicloturismo culturale

teggere Cento dalle esondazioni del Reno o del Samoggia a monte di Cento. Giunti alla fine dell’argine traversante, svoltiamo a sx su via Santa Liberata , dove incontreremo dopo non più di un km, sulla sx, la Chiesa (ora privata) di Santa Liberata, aperta al culto per occasioni speciali. Seguendo poi la via Santa Liberata, superata la nuova rotonda su via Bologna, utilizzando la nuova pista ciclabile, raggiungiamo il Castello della Rocca. La Rocca di Cento fu edificata ex novo nella seconda metà del ‘300. La sua struttura definitiva deriva dagli interventi ordinati dal Vescovo di Bologna Giuliano della Rovere, futuro Papa Giulio II° ( 1480-1500). Subito dopo e fino al 1598, Rocca e Città di Cento vennero portati in dote agli Este da Lucrezia Borgia andata in sposa ad Alfonso 1° d’Este, erede del Duca di Ferrara. Dalla fine del ‘700 la Rocca venne destinata a carcere, e questa funzione venne svolta fino al 1969. Visitata la Rocca e procedendo verso il centro città su Corso del Guercino, incontriamo immediatamente sulla dx la Chiesa della Rocca. Poi proseguendo a dx incontriamo la Chiesa di San Filippo, poi il Teatro Borgatti sempre sulla dx e poco dopo la Piazza del Guercino con la statua del Grande Pittore (solo pochi anni orsono la stessa statua era situata davanti al Castello della Rocca, attorniata da un bel giardino). Qui finisce l’itinerario di oggi, e ci possiamo riposare sulle belle panchine di recente sistemate sotto il bellissimo Palazzo del Governatore.

mo collaborato fornendo supporto durante lo svolgimento della Festa del Nome di Maria… per ora possiamo ancora fare poco ma speriamo sempre che a breve tutto abbia fine e che possa essere un nuovo inizio per proporre nuove attività rivolte alla cittadinanza… Vi aspettiamo presto!

La Madonnina della Valle

La Madonnina della Valle

Uno scorcio di fede nella campagna emiliana a cura di Fausto Chiari

Uno scorcio di fede nella campagna emiliana a cura di Fausto Chiari dei fanciulli, la cui gioia di vivere si trasfigura in un canto di lode alla Madonna. All’interno altre due opere del Vincenzi, due tondi raffiguranti San Leopoldo Mandic e Santa Clelia Barbieri. La Madonnina della Valle si festeggia fin dal 1888 la seconda domenica di ottobre ed è meta ancora oggi di un intenso pellegrinaggio da tutti i comuni limitrofi, ferraresi, bolognesi e modenesi. L’oratorio è sempre aperto per quanti desiderano

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L’oratorio dedicato alla Madonna della Valle sorge nelle campagne di Bevilacqua, una piccola cittadina divisa a metà tra le province di Ferrara e di Bologna. Ubicato a poco più di un chilometro dalla Chiesa madre di Bevilacqua, verso Palata Pepoli, in uno slargo a ghiaia al termine di una strada sterrata (via Provane), appare isolata tra i campi e i canali. Il culto Si narra che all’inizio del XIX secolo un giovane pastore trovò una tavoletta di ceramica con l’effigie della Madonna mentre portava al pascolo il suo gregge nella valle delle risaie (da cui il nome che fu dato all’immagine). La tavoletta fu inizialmente appesa ad un albero e subito oggetto di venerazione, poi, attorno ai primi anni del 1800 su un pilastro e ancora nel

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La Spirale della Curiosità

Il Circolo MCL di Palata Pepoli… la ripresa

Abbiamo passato momenti difficili dove vedere la luce in fondo al tunnel sembrava a dir poco un miraggio… durante i mesi di chiusura abbiamo cercato di curare i locali provvedendo alla manutenzione… per quanto possibile abbiamo cercato di coccolare i nostri ospiti esaudendo anche a distanza le loro richieste… poi finalmente abbiamo intravisto uno spiraglio di luce in fondo al tunnel. Abbiamo riaperto e sono riprese, sempre nel pieno rispetto delle normative, le attività per i nostri ospiti… abbia-

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L’effigie in ceramica, risalente al XVIII secolo, rappresenta una dolcissima Madonna con Bambino, non incoronata e protetta da un’elegante cornice in legno dorato con raffinati motivi decorativi su sfondo rosso. Il presbiterio presenta un percorso devozionale di ascesa verso l’immagine della Madonna e l’altare è mobile e può essere spostato all’occorrenza in adesione alle norme conciliari. In un contesto tutto molto sobrio, in ingresso prevale un vistoso e bel portale bronzeo realizzato nel 1990 dallo scultore e pittore bolognese Cesarino Vincenzi (1914 – 2011). Nel portale sono raffigurati episodi che esaltano la vita campestre del passato, scene agresti, bambine che corrono ma una rimane impigliata nei rovi e l’amica cerca di aiutarla. Traspare la serenità e la spensieratezza

1847 in una più decorosa edicola sorretta da due colonne. Solo nel 1902, per celebrarne il mito e la devozione, venne eretto l’Oratorio grazie alla munificenza di una signora del posto: Ester Padovani Cremonini. In seguito, alla fine degli anni trenta, fu completato e decorato. Nel 1987 la cappella fu restaurata alla memoria dei coniugi Sisto e Mimma Bergonzoni di San Matteo della Decima, come documenta una lapide al suo interno. Nel corso del tempo quindi, attorno a questa immagine, si è raccolta sempre più una profonda devozione popolare, alimentata dai numerosi miracoli che, si dice, la sacra immagine ha compiuto anche recentemente. La Madonnina della Valle

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riunirsi, in genere la sera, per la recita del Rosario. portale bronzeo Il Luogo: Via Provane, Bevilacqua di Crevalcore (Bo) Fonti d’informazione: Prof. Luigi Fabbri di Bevilacqua Bevilacqua tra cronaca e storia di G.P.Borghi e altri Bevilacqua di Crevalcore, la Madonna della Valle Le Chiese delle Diocesi Italiane Oratorio della Madonna della Valle di Al Bernardon Oratorio della Madonna della Valle di Carlo Contegno

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Da San Matteo della Decima a Cento Lasciando la località Cavone (nel precedente numero de: Camminiamo), ci dirigiamo verso il Centro di Decima seguendo Via Fossetta (si incrocia un tratto della Vecchia Ferrovia ora dismessa Cento-Modena) ed in seguito svoltiamo a dx su via Nuova. Svolteremo poi a sx in viale Minezzi ed in seguito a dx su via Bolina. Dopo poco in via Bolina troviamo il Chiesolino della Decima. Si tratta di un Oratorio che deve la sua presenza alla devozione popolare per una immagine in terracotta di “Madonna con Bambino” presente fin dal ‘700. Venne realizzata nel 1782 dal frate minorita Angelo Baranzoni. Si decise poi di costruire un Oratorio e venne scelto il progetto di Antonio Ungarelli. Già nel 1820 l’Oratorio venne terminato. Visitato l’Oratorio, ci spostiamo verso il centro del paese raggiungendo in breve la Chiesa Parrocchiale situata in via Cento. Essa venne costruita a partire dal 1570 (in sostituzione di quella dei Ss.mi Giacomo e Filippo in via Levratica, nei pressi di Villa Fontana). Il 4 giugno 1575 l’Arcivescovo di Bologna Gabriele Paleotti consacrò la nuova Chiesa (dedicata a San Matteo Apostolo) ma venne ultimata nel 1588. Vi erano (ma ora non ci sono più!!) ben 15 tavole (i Misteri del Rosario, dipinti dal “ Guerzino da Cento”). Visitata la Chiesa di San Matteo, ci portiamo in via P. Togliatti , poi in via degli Olmi ed infine in via Pioppe. All’incrocio con via Samoggia Vecchia svoltiamo a sinistra e percorriamo un tratto del vecchio fiume Samoggia e del vecchio fiume Reno, fino ad incontrare, subito dopo via Mussolina, la “ VIA DEI 7 MACERI” (o argine traversante) lungo un po’ più di 1 km e costruito per pro-

Itinerario di km. 10 Tempo di percorrenza: 2 ore. Antonio Gallerani

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cicloturismo culturale

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“LA CICLOVIA DELLE FRAZIONI DI CENTO”

due belle pedalate alla scoperta degli angoli più caratteristici del Territorio del Comune di Cento

Ciao!! Che ne dici di accompagnarmi con la tua bici (eh sì, oggi si pedala) per vedere ciò che di interessante ha da raccontarmi il mio paesello? Sì, paesello, anche se Papa Benedetto XIV nel ‘700 promosse Cento al rango di Città!!! Ma la mia Cento rimane un dolce paesello per l’affetto che mi lega a lei ed alle sue vicende. Io qui ci sono nato e ogni scorcio di un palazzo, ogni angolo di strada, ogni pezzo di campagna oppure ogni veduta sul fiume Reno o sul nostro Canalino mi rammentano un episodio od un momento della vita che qui ho vissuto. Ed a quasi 70 anni ne avrei in quantità da raccontare. “Ma allora, andiamo??” Dai che il Guercino è stanco di vederci ai suoi piedi e dice: “Aloura, andegna!!!” Va bene, sono pronto: ma attenti che me an son minga Gimondi!!! Andiamo piano?? E finalmente lasciamo il Guercino e la sua Piazza, dopo aver gustato il panorama sempre suggestivo del Corso del Guercino e lo sfondo del Castello della Rocca. Con fare guardingo ci dirigiamo verso nord-ovest sfiorando la Pinacoteca e la Chiesa di San Biagio (con un occhio ancora triste verso via Ugo Bassi e la Chiesa del Rosario, vero scrigno di tesori del Guercino, ancora da ristrutturare dopo 10 anni dal terremoto!) e raggiungiamo il luogo dove alla fine dell’800 era ancora presente e funzionante la Porta Chiusa, una della 4 porte che attorniavano e proteggevano Cento. Per parlare di “CIÒ CHE NON C’È PIÙ”, sotto la porta, a guisa di un pezzo di regalità scomparsa, possiamo ancora sentire sferragliare il treno Ferrara-Cento-Modena. Una meraviglia che forse non tornerà più, ma che anche io ho visto nei suoi ultimi giorni di vita e di gloria. Con mio padre nel 1956 abbiamo visto le cataste di binari e di traversine di legno che costituivano l’essenza della Ferrovia Stessa. A due passi verso ovest per fortuna rimangono gli stabili serviti da Stazione, magazzino utensili e deposito carrozze. Grazie Treno!! Hai fischiato anche qui. Sulla strada che porta fuori Cento (Via Giovannina) sulla destra dopo poco c’era la antica casa Natale del Guercino, ora sostituita da uno stabile moderno. Seguendo la via in fondo, in territorio persicetano, riconosciamo la sagoma della stupenda Villa Giovannina, assolutamente da visitare appena i lavori post-terremoto saranno finiti. Ma la nostra strada ritorna per circa un km sui suoi passi e in via Penzale incontriamo prima la Chiesa del Penzale e dopo la Chiesa della Crocetta. A metà strada fra le due chiese c’è via Monteborre che porta in lieve salita al vecchio argine del Reno, quando questi si dirigeva verso Renazzo passando di qui (via Reno Vecchio). Poco prima dell’Agriturismo Monteborre, sulla sinistra, stupendo e ben tenuto Macero (piccolo-medio invaso utilizzato fino agli anni “60 per lavare e macerare la canapa). Un altro bellissimo macero (ma ce ne sono decine e devono essere mantenuti e custoditi) si trova in via Penzale nei pressi della Chiesa della Crocetta. Ma continuiamo a pedalare e da via Monteborre, sempre su sterrato, proseguiamo su via Pecore e superata via Modena proseguiamo su vie Stradellazzo, via delle Basse, Via Cristoforo Colombo, via Chiarelli e via Vespucci. In questa via, poco prima di raggiungere Renazzo, sulla dx, troviamo la Casa Natale di Ferruccio Lamborghini, grande imprenditore e “padre” della casa automobilistica “LAMBORGHINI”. Senza fermarci troppo e battere la fiacca, raggiungiamo in breve il bel centro di Renazzo. “Ma non facciamo mai salite ?” mi dici. Va bene, l’hai voluto tu! Ed in men che non si dica, superando in direzione Cento lo stabilimento di Molino Pivetti, svoltiamo a dx su via Lamborghini, (breve tratto in leggera salita) e raggiungiamo un bellissimo parco (PARCO DEI GORGHI) , che è stato disegnato e forgiato dalla corrente impetuosa del Reno quando passava da questi territori ed era contenuto dall’argine Paratore che impediva che tutti i terreni (Terre Alte) venissero allagati nei momenti di “piena” per poi andare a spagliare più avanti verso Casumaro, Sant’Agostino e San Carlo. I terreni che abbiamo appena attraversato hanno la caratteristica di essere più bassi rispetto la maggior parte del territorio comunale di Cento. Evidentemente l’opera di “riempimento” delle paludi centesi e re-

nazzesi non si è compiuta appieno e l’opera di bonifica dell’uomo ed in particolare la spontanea deviazione del corso principale del Reno hanno influito su questo processo di “livellamento “ delle Terre. Proprio partendo da Renazzo e dalla sua Chiesa Parrocchiale, ci spostiamo verso via Taddia e raggiungiamo via Maestra Monca, bell’esempio di strada ricavata all’interno dei terreni della Partecipanza Agraria, con andamento perpendicolare alle strade che delimitavano i terreni coltivabili. Qui in poche centinaia di metri incontriamo la Casa Storica della Partecipanza Agraria ed il Parco del Malaffitto ( v.) Ritornati su via Paratore incontriamo al confluire di via Paradisi, la Grande Quercia, un albero veramente maestoso, che speriamo venga descritto, censito e tutelato. Poi arriviamo finalmente a XII Morelli, paese vivace e laborioso con una struttura caratteristica ed inserito perfettamente nel territorio della Partecipanza, con tutte le vie (stradelli o MORELLI) ad identica distanza l’uno con l’altro ( 200 metri) a disegnare regolarmente il territorio, struttura adatta a produrre una giusta e facile suddivisione dei terreni durante la Divisione ventennale a favore dei figli maschi delle famiglie originarie di questi luoghi. (la definirei “LA PICCOLA CENTURIAZIONE DEI TERRENI DI CENTO”). “Forza che viene sera” dico al mio amico: basta soste! Quindi riprendiamo a pedalare in direzione Alberone seguendo “La Maestrola” ed in seguito la Maestra Grande. Appena usciti da via Pieve vediamo sulla dx un terreno coltivato a vista d’occhio con ogni verdura e frutta. Segno che la coltivazione intensiva ha prodotto (ora ed in passato) una buona fetta di ricchezza del territorio (ancora adesso si incontrano Aziende che vendono i loro prodotti al dettaglio). Migliorabile il transito della bici su via Maestra Grande. C’è lo spazio per ricavare una pista ciclopedonale. Giunti ad Alberone possiamo ammirare la stupenda Chiesa intitolata a S. Maria del Salice. Continuiamo a pedalare con l’obiettivo di giungere a Casumaro e cerchiamo di evitare via Finalese che è molto trafficata. Prendiamo quindi via Colombarina Imperiale e giungiamo in breve a Reno Centese (Chiesa stupenda di Sant’Anna) e dopo poco all’Area Verde di ripopolamento faunistico e al Bosco della Partecipanza (IMPORTANTE AREA VERDE, da valorizzare). Pedaliamo leggermente a ritroso per poi raggiungere la frazione di Casumaro attraverso la pista ciclopedonale di recente ripristinata. Interessantissima la chiesa di San Lorenzo. Prendiamo la riasfaltata Via Ex Dogana fino ad incrociare via Maestra e superare il Canale di Cento (questo canale andrà poi ad incrociare il Cavo Napoleonico e si porterà fino nel Po di Volano nei pressi di Porotto). Nei pressi della Discarica di Molino Boschetti, prima su via Pioppeti e poi su via Villani raggiungiamo Buonacompra per trovare ancora nelle stesse condizioni del post-terremoto la Chiesa di S. Martino. Ci aspetta ancora un buon tratto di strade di campagna prima di incontrare la frazione di Molino Albergati e poi Dosso attraverso la via Prampolini. Qui incontriamo la Chiesa di San Giovanni Battista prima di iniziare la facile via Banche per arrivare a Cento oppure possiamo inoltrarci nella via più impervia ma più simpatica di via Ramedello (vicino al ponte sul Reno), via Lanzoni ed ancora via Ramedello per arrivare a Corporeno. Questa è una antica via ancora adesso mantenuta aperta dagli abitanti che consentiva alle genti di raggiungere la Parrocchiale di Corporeno (San Giorgio) dalla zona di Dosso-Galliera (un tempo vi era soltanto un servizio di ponte su barche per attraversare il fiume Reno. Io lo ho attraversato con mio padre un paio di volte nel 1960!!). Quindi il nostro giretto volge al termine? mi chiede il mio amico. Direi proprio di sì, con la bici già avviata verso via Canale, in un ambiente ora reso bellissimo dalla ciclabile, dalle staccionate di protezione, dall’argine del Reno che sempre ci accompagna e dalle vasche da poco realizzate che fungono da cassa di espansione per accogliere le acque in eccesso dopo temporali esagerati o durante una piena pericolosa del Reno. E da qui in poco più di 5 minuti arriviamo nella zona del Cimitero di Cento e subito dopo in Corso del Guercino. Poco più di 40 km che rendono giustizia di un territorio ricco di storia ed arte, accompagnate da una campagna rigogliosa. Potete pedalare in tranquillità in questo territorio. Si sta proprio bene!!

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musica, poesia e fede

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Musica, la gioia di comunicare da quella del nostro quotidiano, quando fra mille differenze si ha persino la difficoltà nel farsi comprendere a causa di lingue a noi sconosciute, quando si è costretti a fare i conti con delle sofferenze tanto profonde da farti mettere in dubbio tutto il senso della vita, nasce il desiderio di comunione nella gioia. Ebbene sì, può sembrare strano, ma la voglia di sorridere e far sorridere qualcuno diventa una priorità, come prioritaria è la felicità di ogni singolo individuo. Ecco allora che sbattere insieme due legnetti, agitare dei semi in una noce vuota o intonare un allegro ritornello crea musica e a quel suono, più o meno melodioso, gli occhi si illuminano e le bocche sorridono. “... Tu hai vinto il mondo, Gesù, Tu hai vinto il mondo, Gesù, Liberiamo la felicità! E la morte, no, non esiste più, l’hai vinta Tu E hai salvato tutti noi, Uomini con Te, Tutti noi, Uomini con Te”

La musica è di certo un linguaggio universale che accomuna chiunque, divertendo, unendo o addirittura separando; è sempre presente anche quando non la si cerca e spesso necessaria per allietare o lenire gli stati d’animo. Quando si giunge in luoghi come quelli in cui sono presenti le comunità missionarie, dove la realtà è così diversa

Elisa Ardizzoni

Antonio Gallerani

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L’ANGELICA TROMBA

Questo è il titolo, che ha acceso le fantasie represse di qualche buontempone, dello spettacolo andato in scena lo scorso 26 agosto, nella bella cornice del cortile parrocchiale di Palata Pepoli, nell’ambito delle celebrazioni dantesche, organizzato dall’Associazione Palata…e dintorni con il patrocinio del Comune di Crevalcore. Marco Muzzanti voce recitante, timpani barocchi, salterio, percussioni e regia, accompagnato da un ensemble di trombe barocche e cornette storiche, con Michele Santi tromba solista e concertatore, ci hanno accompagnato nel mondo di Dante e della Divina Commedia. Gli strumenti a fiato, in Dante, hanno coinvolto il numeroso pubblico presente. Michele Santi ha sottolineato l’importanza delle trombe, in particolare nel ‘6/’700, in quanto rappresentavano per le corti uno status symbol, più alto era il numero di suonatori di questo strumento e più la corte era prestigiosa, importante e riconosciuta, a tal punto che quando i principi dei Paesi europei andavano in delegazione si portavano dietro i trombettisti. Bologna, ha aggiunto, è stata una grande capitale di questo strumento, perché a San Petronio sono stati scritti importanti concerti per tromba.

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Santi, mentre mostrava una tromba di tipo barocco, ha annunciato che ad inizio anno inizierà un corso su questo strumento, durante il quale da una lastra di ottone si costruirà lo strumento e una volta realizzato lo si utilizzerà per fare dei concerti sul territorio; “perché non importa andare a Milano o a Parigi per ascoltare della buona musica”. Per Palata…e dintorni Giulio Bedendi

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CONCERTO A PALATA PEPOLI

La Parrocchia di Palata Pepoli, in occasione della Festa nel nome di Maria, ha ospitato domenica scorsa il concerto di inaugurazione dell’ottocentesco organo storico A. Verati, ripristinato a seguito di importanti lavori di straordinaria manutenzione eseguiti dall’organaro veneziano Gastone Mezzarobba e sostenuti dall’Associazione Palata e dintorni. L’Organista Marco Arlotti, il trombettista Michele Santi e la soprano Ginevra Schiassi hanno tenuto il concerto che è seguito alla gremita liturgia officiata da Don Paolo con la presenza del coro di Palata Pepoli diretto da Samuele Ferranti. Ha fatto da cornice la piacevolissima e deliziosa iniziativa della cena a base di polenta organizzata dai volontari. La possibilità di assaporare i suoni degli organi storici presenti nel territorio parrocchiale prosegue sabato 9 ottobre p.v. alle ore 21:00 presso la parrocchia di Bevilacqua con il concerto per i festeggiamenti della Madonnina della Valle che conclude il festival organistico tenutosi presso la chiesa di San Giacomo e che vedrà esibirsi una ventina di musicisti. Michele S.

38° EDIZIONE DELLE OLIMPIADI DI PALATA

IL NUOVO CAMPETTO DA CALCIO DI PALATA

Lo scorso 30 agosto, in concomitanza con l’apertura delle olimpiadi di Palata Pepoli, di cui potrete leggere un articolo dedicato, è stato inaugurato il nuovo campo di calcetto. All’indomani degli eventi sismici del 2012 e con la scuola materna ed elementare rese inagibili, si pensò di costruire un polo scolastico individuando il campo da calcio parrocchiale come il luogo più ido-

neo. La cosa sollevò parecchi malumori, ma l’alternativa sarebbe stata la chiusura delle stesse scuole e sappiamo bene quanto, in un paese piccolo come il nostro, queste rappresentino una grande ricchezza. Poiché anche il campo da calcio è luogo di aggregazione e spazio dove fare attività sportiva, è iniziato un confronto con l’Amministrazione Comunale di Crevalcore per trovare un’area dove poter realiz-

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zare un eventuale impianto. Finalmente il campo da calcetto è diventato realtà, realizzato a fianco della palestra e del campo da basket. Chi ha seguito le varie fasi della realizzazione ha potuto notare come ci sia stato il grande coinvolgimento di giovani i quali hanno prima tolto i sassi che qua e là erano presenti, poi hanno irrigato il campo durante la torrida estate, lo hanno segato, ecc. e, prima dell’inaugurazione ufficiale, una domenica, lo hanno aperto per permettere ad un gruppo di adolescenti di provarlo e, dall’alba al tramonto, questi hanno giocato ininterrottamente; collaudo riuscito! Lunedì 30 agosto, alla presenza del Sindaco di Crevalcore Marco Martelli, dell’Assessore allo sport Donatello Poluzzi e di un folto pubblico si è tagliato il nastro e inaugurato ufficialmente il campetto. Alla cerimonia era presente Sandro Preti, fratello di Massimo al quale è stato intitolato il campo. Massimo era un giovane sportivo, giocava nelle giovanili del Palata, difensore centrale, una volta si diceva “stopper”, prematuramente scomparso. Come si suole dire “Abbiamo fatto 30 facciamo 31”, per questo ci auguriamo che il campo venga dotato dell’impianto di illuminazione, così da poter giocare anche di sera. Dall’inviato Giulio Bedendi

Fu all’indomani delle olimpiadi del 1980 che si disputarono a Mosca, che l’allora parroco di Palata Don Giorgio Ghirardato, pensò di realizzarle per i bambini, nella settimana che precedeva l’inizio della scuola. Fu un grande successo, per gli atleti e per tutti i ragazzi che si impegnarono nell’organizzazione: segnare il campo, preparare le liste delle discipline, degli atleti per categoria, riportare i risultati per poi essere esposti in bacheca, insomma una vera e propria organizzazione a livello… olimpionico! Lunedì 30 agosto u.s., con la cerimonia inaugurale: alza bandiera, lettura

del giuramento di atleti e giudici, è ufficialmente iniziata la 38° edizione delle Olimpiadi. Questa manifestazione, organizzata dall’Associazione Palata…e dintorni e dalla Parrocchia, ha un fascino particolare in quanto, nonostante le tante primavere, riesce a coinvolgere nell’organizzazione giovani di tutte le età, dalle scuole superiori all’università, ma anche adulti e pensionati! La grande sorpresa è per l’ospite/i d’onore che nella serata finale, dedicata alle premiazioni, incorona i giovani atleti, quest’anno abbiamo avuto il piacere di avere con noi Asia Lan-

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zi, 19enne centese che col suo skateboard ha partecipato alle Olimpiadi di Tokyo, ma tanti atleti sono passati negli anni; i fratelli Gennari, il motociclista Cadalora, il pugile Cassanelli, il “mitico” Villa, terzino del Bologna, l’arbitro Agnolin e tanti altri ancora. Concludo assegnando la medaglia d’oro agli amici dello stand gastronomico per i saporitissimi gnocchi fritti; da primato mondiale! Non li avete assaggiati? Male! Ma l’anno prossimo potete recuperare con gli interessi; per cui arrivederci all’edizione 39°! Dall’inviato Giulio Bedendi


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VENEZIA, ARTE E SACRALITÀ

Domenica 26 settembre, assieme ad un piccolo gruppo di famiglie e ragazzi, abbiamo organizzato una gita a Venezia, dove abbiamo avuto il piacere di assistere ad una messa accompagnata da un’orchestra che ha suonato musiche di Mozart e Vivaldi. Uno dei componenti dell’orchestra, nonché nostro carissimo amico, era il musicista Michele Santi. Abbiamo accolto con grande piacere il suo invito a partecipare a questa iniziativa e gli siamo grati per averci dato la possibilità di vivere questa esperienza unica. La celebrazione ha avuto luogo presso la “Grande Scuola di San Rocco”, una location davvero suggestiva, nella quale ci si ritrova completamente avvolti nella bellezza delle opere del Tintoretto. La Messa è stata davvero una grande emozione, e, assieme alle musiche che l’hanno accompagnata, ci ha permesso di immergerci in una dimensione sonora stupefacente; le musiche di Mozart e Vivaldi, eseguite in maniera magistrale dall’orchestra, hanno arricchito ed esaltato la spiritualità della funzione, e ovunque rivolgevi lo sguardo rimanevi abbagliato nell’ammirare le rappresentazioni bibliche raffigurate nei dipinti. La liturgia ha emozionato tutti noi, adulti, ragazzi e bambini, e ci ha fatto vivere con meraviglia e stupore l’incontro con la Parola di Dio. Dopo la messa, Elena, moglie di Michele, è stata la nostra preziosa guida nel breve tour di Venezia che ci ha permesso di inoltrarci nei vicoli della città e di ammirarne i numerosi ponti, rimanendo sempre affascinati dai colori che si riflettevano nelle

acque dei suoi canali. È stata una domenica davvero speciale e piacevole, con una compagnia eccezionale. Bellissima iniziativa che ha messo al centro l’incontro con Gesù. Grazie a tutti coloro che hanno reso questa esperienza indimenticabile. Cristina e Diana

GITA DEGLI ADULTI DELLE QUATTRO PARROCCHIE

-SABATO 11 SETTEMBRE È stata la prima gita per gli adulti delle quattro parrocchie che, da alcuni mesi, stanno camminando insieme. L’obiettivo, dunque, era quello di realizzare un evento che permettesse di conoscersi un po’ meglio vivendo un’esperienza particolare, una gita in una fattoria biologica. Siamo partiti alle 7,02 minuti, un minuto di ritardo rispetto al tempo prefissato e annunciato, in direzione colline di Reggio Emilia dove, nella frazione di san Bartolomeo, si trova una fattoria agricola - BIOGOLD - che, da più di quarant’anni lavora con il biologico. Siamo stati prima a visitare una latteria sociale che lavora il formaggio Parmigiano Reggiano. Cesare, colui che è all’origine, assieme a sua moglie Annamaria, del progetto messo in piedi sin dagli anni ’70, dell’Azienda Agricola Biogold, ci ha aiutato a capire tutto il processo della lavorazione che dal latte porta al Parmigiano Reggiano. Il latte utilizzato per questo formaggio è un latte speciale che viene lavorato separatamente presso la Latteria soc.coop. ”La Rinascente” di San Bartolomeo : è il latte dell’Azienda Agricola Biogold, convertita ad agricoltura biologica nel 1987 e che fonda i suoi sistemi di produzione sul rispetto del terreno, delle piante e degli anima-

mica in Italia (per saperne di più: https:// www.biogold.org/ ). In seguito la visita è proseguita all’Azienda Agricola Biogold, dove Cesare, dopo averci offerto un assaggio di ottimo Parmigiano Reggiano, ci ha condotto a conoscere l’Azienda. Abbiamo così, potuto vedere le vacche rosse da cui proviene il latte che è all’origine del famoso formaggio. Dopo essere passati dal negozio di Biogold per comprare prodotti genuini e biologici, siamo stati a pranzo in un’altra fattoria: Nonno Contadino (https://www.nonnocontadino.com/ ). Chi volesse mangiare cibi di prima qualità consigliamo questo posto stupendo. Pomeriggio trascorso a conoscere la città di Reggio Emilia, le sue piazze e le sue chiese. Vi attendiamo alla prossima gita.

li, sull’impiego di concimi e di alimenti esclusivamente naturali, senza l’apporto di alcun prodotto chimico. Tutto il ciclo di produzione (foraggio, animali, latte e formaggio) è garantito dall’ente certificante ICEA, che controlla l’osservanza del regolamento di produzione biologica. Come ulteriore impegno verso la terra, gli animali ed i consumatori, l’Azienda Agricola Biogold pratica il metodo biodinamico, certificato dal marchio Demeter, che tutela la qualità biodina-

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LE INIZIATIVE DELLA FESTA DELLA MADONNINA In occasione della festa della Madonnina di Bevilacqua, nelle giornate dall’8 all’11 ottobre, come ogni anno si svolgerà la tradizionale pesca di beneficenza presso l’ex asilo del paese. All’interno della pesca saranno presenti molti premi donati da aziende e privati che contribuiscono sempre sensibilmente alla buona riuscita di questa iniziativa che ha come scopo quello di raccogliere fondi destinati alle iniziative parrocchiali. Per la stessa buona causa, nelle medesime giornate verranno inoltre riaperte le iscrizioni alla Madonnina che consistono in una raccolta di denaro sempre a sfondo benefico, tale iniziativa era stata sospesa a causa della pandemia, quindi il suo riavvio è sicuramente un segnale di una ritrovata normalità. La pesca di Bevilacqua oltre ad essere solidale, è anche l’occasione per un momento di incontro e di condivisione, infatti lunedì 11 ottobre, terminata la processione che prevede l’accompagnamento della Madonnina presso la sua “Chiesetta”, verrà offerto un rinfresco a base di

gnocco fritto e salumi nel giardino antistante le sale in cui si svolge la pesca. Nell’augurare una buona festa della Madonnina a tutti, si ricorda quindi quanto sia importante partecipare a

queste iniziative che oltre ad essere a sfondo benefico servono a mantenere vive le tradizioni ed ad alimentare i rapporti sociali tra i compaesani.

FESTIVAL ORGANISTICO A BEVILACQUA

In occasione della festa della Madonnina della Valle della parrocchia di Bevilacqua, il direttore artistico e nostro parrocchiano, Michele Santi ha organizzato un “Festival Organistico” di pregevole valore. A partire da domenica 19 settembre e per le due domeniche seguenti, alcuni organisti di grande qualità artistica, si esibiranno all’organo della chiesa parrocchiale di Palata. L’idea che è alla base di questa significativa iniziativa è quella

di valorizzare, in momenti opportuni dell’anno liturgico, i preziosi organi presenti nelle nostre chiese ed offrire, in questo modo, la possibilità alle persone delle nostre comunità, di poter apprezzare il valore artistico di questi preziosi tesori nascosti nelle nostre chiese. Il momento più altro di questo “Festival Organistico” sarà sabato 9 ottobre, alla vigilia della festa della Madonnina della Valle, quando, alle ore 21, si esibirà Alessandro Mazzanti

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con la partecipazione dei cori parrocchiali di Bevilacqua, Dodici Morelli e Sant’Agostino e l’ensemble delle classi di Tromba e Tromba Barocca dei Conservatori” B. Moderna” di Cesena e “G. Frescobaldi” di Ferrara. Tutti pronti, dunque, per gustare questa bella proposta culturale che permetterà a tutti i partecipanti di preparare lo spirito alla celebrazione della festa della Madonnina della Valle.


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TORNA LO STUDIO BIBLICO

A partire da MARTEDÌ 5 OTTOBRE alle ore 20,30, ogni martedì studieremo il libro degli Atti degli Apostoli. L’obiettivo di questo momento settimanale è quello di crescere insieme nella conoscenza della Parola di Dio perché, come ci ricorda san Paolo, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo (Rom 10,17). Durante l’anno approfondiremo il libro degli Atti degli Apostoli, per conoscere meglio i primi passi della Chiesa e la vita delle prime comunità cristiane. Gli incontri saranno in meet, nello stesso indirizzo dello scorso anno.

Servizio di pulizia e decoro della Chiesa

Un servizio umile ma fondamentale, ispirato al Vangelo, riguarda la pulizia della nostra chiesa. È una forma di volontariato, forse poco visibile alla comunità dei fedeli, ma indispensabile per la parrocchia. Si tratta di tutte quelle persone che provvedono a pulire periodicamente la chiesa, a lavare e stirare a casa loro le tovaglie dell’altare, i camici del sacerdote e le tuniche dei chierichetti, la biancheria della sagrestia. Come dicevamo, si tratta di un servizio molto utile e pieno di spirito evangelico. Basti ricordare quanto detto da Gesù ai suoi discepoli: «Chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve» (Luca 22,26) e «chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. Il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Marco 10,43-45). In virtù di questo ammonimento, anche sabato 18 settembre, alcuni parrocchiani e alcuni genitori dei ragazzi che il 10 ottobre riceveranno il sacramento della Santa Cresima, hanno fatto una pulizia approfondita della chiesa. Vetri, banchi e pavimento, sono state le vittime privilegiate dei “volontari del pulito”. C’è chi ha spazzato il sagrato, chi ha spolverato le panche e gli altri arredi, chi si è preso cura delle piante, chi ha sistemato e lucidato l’altare. Non si sono fatti mancare niente. Grazie all’opera silenziosa e discreta di questi volontari, la nostra chiesa si mantiene sempre pulita, accogliente e decorosa, come si addice alla casa del Signore. A loro va tutto il nostro ringraziamento e la nostra riconoscenza! Davide Luppi

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FESTA DELLA MADONNINA DELLA VALLE Lunedì 4 ottobre Martedì 5 ottobre Mercoledì 6 ottobre Giovedì 7 ottobre Venerdì 8 ottobre Sabato 9 ottobre

ore 20.30 Liturgia della parola (Eugenio) ore 20.30 Liturgia della parola (Antonella) ore 20.30 Liturgia della parola (Giovanni) ore 20.30 Santa messa (Don Paolo) ore 20.30 Celebrazione comunitaria della penitenza (Don Paolo) ore 10.00 Rosario ore 21.00 Concerto in chiesa Domenica 10 ottobre ore 10.00 Santa messa (Don Paolo) ore 16.00 Solenne messa e processione per le vie del paese con la banda di Crevalcore (Don Pietro) Esibizione della banda nel piazzale della chiesa e momento conviviale organizzato dai ragazzi di E.R. Lunedì 11 ottobre ore 10.00 Rosario Ore 18.00 Solenne messa e processione dalla chiesa al santuario della Madonnina (Don Paolo) Al ritorno saluto con gnocchini nel cortile dell’ex scuola materna con sbanco della pesca La pesca di beneficenza sarà aperta nelle giornate di Venerdì Sabato Domenica Lunedì Obbligo di mascherina ad ogni evento

PASTORALE DEL BATTESIMO

I battesimi nelle parrocchie di Dodici Morelli, Palata Pepoli e Bevilacqua saranno realizzati all’interno della penultima domenica del mese. Per stabilire la data del battesimo è necessario entrare in contatto con don Paolo (3319183700) e realizzare un colloquio di conoscenza reciproca, o al sabato mattina nello studio di Dodici Morelli, o nei giorni in cui è presente nelle parrocchie. Per il battesimo del primo figlio è necessario un incontro di preparazione con la presenza dei padrini, che sarà concordato durante l’incontro di conoscenza.

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avvisi CALENDARIO PASTORALE 2021-2022 Insieme

MARZO Mercoledì 2: le Ceneri. Inizia la quaresima Domenica 6: ritiro spirituale di quaresima per giovani e adulti a Galeazza

(provvisorio) SETTEMBRE Domenica 19 ore 17 sagra Galeazza 18-19 inizio della catechesi nelle parrocchie Domenica 26 sagra Palata Pepoli

APRILE Domenica 10: le palme. Inizio quarant’ore nelle 4 parrocchie e inizio della settimana santa Mercoledì 13: ore 21 Celebrazione penitenziale con assoluzione comunitaria (4 P a Galeazza) Domenica 17 PASQUA Domenica 24 prime eucarestie nelle parrocchie Venerdì 29: i venerdì teologici CREDO NELLA RESURREZIONE DELLA CARNE E NELLA VITA ETERNA con prof. Cristina Simonelli Sabato 30 inizia oratoriando

OTTOBRE Domenica 3 congresso diocesano catechisti Domenica 3 prima Eucarestia Bevilacqua Martedì 5 ore 20,30 inizio studio biblico settimanale fino al 24 maggio Domenica 10 festa Madonnina della Valle Giovedì 21 ore 21 Consiglio Pastorale Unificato a Dodici Morelli NOVEMBRE Venerdì 12: i venerdì teologici, tema. NATO DA MARIA con Selene Zorzi Venerdì 19: i venerdì teologici, tema. NATO DA MARIA con Selene Zorzi Venerdì 26: i venerdì teologici, tema. NATO DA MARIA con Selene Zorzi Domenica 28 inizia l’Avvento Domenica 28 ritiro spirituale a Galeazza per gli adulti delle 4 parrocchie

MAGGIO Domenica 1° maggio: ore 10 prima Eucarestia a Galeazza Venerdì 6: i venerdì teologici CREDO NELLA RESURREZIONE DELLA CARNE E NELLA VITA ETERNA con prof. Cristina Simonelli Venerdì 13: i venerdì teologici CREDO NELLA RESURREZIONE DELLA CARNE E NELLA VITA ETERNA con prof. Cristina Simonelli Martedì 24 maggio termina lo studio biblico settimanale Giovedì 26: Consiglio Pastorale unificato Dodici Morelli Domenica 29: ore 15 chiusura del mese di maggio alla Madonnina della Valle (4 P)

DICEMBRE Mercoledì 8 Solennità Immacolato Concezione, orario festivo delle messe Mercoledì 8 ore 17,30 Solennità Immacolato Concezione, Messa delle quattro parrocchie Sabato 11 dicembre: i sabati culturali di Palata. Conoscere il Concilio Vaticano II. Studio del documento Sacrosanctum Concilium sulla liturgia (dalle 9 alle 17 nella canonica di Palata Pepoli). Mercoledì 22: ore 20,30 Celebrazione penitenziale con assoluzione generale (4 P a Galeazza) Sabato 25 Natale del Signore 27-30 campo invernale superiori quattro parrocchie a Minozzo

GIUGNO Sabato 4: ore 21 Veglia di Pentecoste (4 P a dodici Morelli) Domenica 12: Santissima Trinità festa della parrocchia di Dodici Morelli Estate Ragazzi a Dodici Morelli e Bevilacqua Venerdì 24: San Giovanni Battista. Festa della Parrocchia di Palata Pepoli LUGLIO Venerdì 1: festa del Beato Ferdinando Baccilieri a Galeazza Estate Ragazzi a Palata Pepoli Campo Estivo a Dodici Morelli Lunedì 25: San Giacomo. Festa della parrocchia di Bevilacqua

GENNAIO 2-5 campo invernale 2-3 media quattro parrocchie a Minozzo Giovedì 27: ore 20,30 Consiglio Pastorale Unificato a Dodici Morelli Lunedì 31: san Giovanni Bosco, festa dell’oratorio

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NOTIZIE DAL VICARIATO Si sa: settembre è mese di riprese e di cambiamenti, oltre che di mezze stagioni. Riparte la Scuola, a pieno ritmo, per certi versi riparte il lavoro - dove c’è -, riparte la quotidianità del nostro correre - chissà dove poi - e riparte pure la vita più organizzata della Parrocchia. Meglio: delle Parrocchie. Il respiro di Chiesa, infatti, è e deve essere più grande di una singola Comunità e quindi è sempre giusto parlare di Parrocchie, al plurale o, in maniera più ufficiale e corretta, è bene parlare di Zona Pastorale e di Vicariato. E sia! A settembre riparte pure la vita quotidiana delle Parrocchie, nella Zona Pastorale e nel Vicariato nella continua ricerca di consolidare il tutto sul fondamento della Comunione, che è resa solida da Gesù e dallo sforzo continuo di crescere insieme. Si riprende, dunque, da dove si era rimasti: dal crescere insieme. Eppure non sarà tutto come prima e guai, per altro se lo fosse. La meta resta certo la stessa, la Guida pure, la mappa è ancora e sempre quella tracciata dalla Parola con le coordinate scritte dal Vescovo ma cambiano alcuni interpreti ed alcuni pastori. Mirabello prima di tutto vivrà davvero un nuovo inizio più forte del solito: ha salutato don Roberto Castaldi, dopo 7 anni di condivisione e di servizio e si lascerà accompagnare da don Gabriele Porcarelli che pure continuerà a camminare con S. Agostino. Al suo fianco ci sarà don Victor, pur risiedendo in un primo momento ancora a Cento mentre di Buonacompra, prima accompagnata da don Gabriele Porcarelli, si occuperà don Marco, senza però lasciare le altre quattro Comunità. Ma non

Nuovi orari SEGRETERIA

LUNEDÌ 9 - 12 MARTEDÌ Chiusa MERCOLEDÌ 9 - 12 GIOVEDÌ 15.30 - 18 VENERDÌ 15.30 - 18 SABATO 9-12 15.30 - 17.30

Tel. 051 6841027 (orari apertura segreteria).

CAPIRE FRANCESCO ASSOCIAZIONE PALATSA E DINTORINI ORGANIZZA INCONTRO SUL TEMA: CAPIRE FRANCESCO Perché il Papa è così criticato? DOMENICA 14 NOVEMBRE 2021 L’obiettivo dell’incontro consiste nel fare il punto della situazione

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sull’andamento della Chiesa cattolica attuale, soprattutto a partire dalle recenti dichiarazioni di Papa Francesco che accennava ad una forma di complotto interno alla Chiesa nei suoi confronti. Cercheremo, dunque, di capire, alla luce delle parole e delle scelte del Papa, quali sono i contenuti che stanno provocando la reazione della corrente conservatrice della Chiesa. Luogo: l’incontro si terrà nel salone del secondo piano della casa parrocchiale di Palata Pepoli. Orario: ore 15,30-16,45 Relatore: don Paolo Cugini

CELEBRAZIONI DEI SANTI E DEI MORTI LUNEDI 1 Ore 10 GALEAZZA Ore 15 DODICI MORELLI al cimitero (don Giacinto) Ore 15: BEVILACQUA al cimitero (don Paolo)

AGOSTO 25-28: esercizi spirituali parrocchiali a Galeazza SETTEMBRE Domenica 18: festa dell’Addolorata a Galeazza Domenica 25: festa del nome di Maria a Palata Pepoli

FEBBRAIO CREDO NELLO SPIRITO SANTO con la biblista Maria Soave Buscemi (date ancora da decidersi)

sono solo le periferie a cambiare e fare esperienza, in maniera forte, di una Chiesa che deve essere sempre più ministeriale e compartecipe: anche la città di Cento vedrà il suo nuovo inizio pastorale più intenso di quello scorso: San Biagio e San Pietro salutano dopo 12 anni don Stefano Guizzardi, a cui sarà affidata la cura di San Giovanni in Monte, parrocchia del centro città di Bologna. Al suo posto, a fine Ottobre, si attende l’arrivo di don Paolo Marabini che proprio a Cento fece una delle sue esperienze di viceparroco. Agli uni e agli altri, ai Sacerdoti e alla Gente non ci resta che augurare un buon cammino. Qualcuno le chiama novità ma questi avvicendamenti e cambiamenti sono solo espressione di un periodo storico chiaro da tempo, di una stagione dello Spirito diversa da quelle vissute nei decenni scorsi di cui si ha consapevolezza da tempo per quanto a volte sia stato più facile sperare in un Miracolo spazio temporale! Questo tempo ecclesiale dello Spirito è quello in cui la Provvidenza ci riporta alla primaria vocazione battesimale di ciascun Cristiano e alla necessità di essere nei fatti ciò che siamo per dono: discepoli-missionari. E’ il tempo Provvidenziale, per quanto faticoso e devastante, in cui sperimentiamo sempre meglio che Chiesa è più che Sacerdote, al di là di ogni congettura o deriva polemica. Il Sacerdote compie il suo Ministero che non esaurisce però in sé stesso tutta la vita della Chiesa o la declinazione di tutta la Pastorale. Occorre crescere insieme e formarci perché questi cambiamenti siano comunque capaci di portare frutti buoni. Don Marco Ceccarelli

MARTEDI 2 Ore 10: GALEAZZA al cimitero (don Remo) Ore 15: PALATA PEPOLI al cimitero (don Paolo)

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ANNO PASTORALE 2021-2023

I VENERDI TEOLOGICI

PALATA PEPOLI, DODICI MORELLI, GALEAZZA e BEVILACQUA

Percorso formativo sugli articoli del credo I primi tre incontri

NATO DA MARIA

con prof. Selene Zorzi

12 novembre: Pulire gli occhiali 19 novembre: Maria biblica 26 novembre: I dogmi di Maria

Relatrice: Selene Zorzi, autrice di importanti studi di teologia Orario: 20,30-21,30

Gli incontri si terranno in meet: https://meet.google.com/bsi-kzzr-ssx

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