2.2 Conoscenze di base sui file multimediali
Obiettivo del capitolo Questo capitolo ci introduce alla multimedialità, in particolare vedremo gli strumenti base per usare e caratterizzare i file audio e video più diffusi. Verranno presentati anche i software per la riproduzione di tali file. In particolare verranno approfonditi gli strumenti per l'ascolto della musica, sia da una propria raccolta di brani, sia da un CD audio, sia dalla radio su Internet. Verranno anche descritte le funzionalità di un generico video player e verranno approfondite quelle offerte da Apple QuickTime, uno dei più diffusi.
Nuove abilità Alla fine del capitolo sarai capace di: Conoscere le caratteristiche dei più importanti file audio e video più diffusi; Utilizzare i file MP3, in particolare saprai con quali mezzi possono essere ascoltati;
Fase Due ◊ 2 Vivere in connessione Utilizzare gli strumenti offerti dal software di lettura Windows Media Player, sia per ascoltare brani memorizzati in una raccolta, sia per ascoltare le emittenti radio su Internet; Utilizzare gli strumenti offerti da Apple QuickTime, uno dei video player più usati.
Nuove parole Alla fine di questo capitolo conoscerai i seguenti termini: Algoritmo; Streaming; Ripper; Encoder; Media player; Video Player; Audio Player; Timelime.
Conoscenze di base sui file multimediali 3 ◊ Fase due Prima di iniziare la descrizione dei vari formati audio e video è opportuno fare una breve introduzione alla multimedialità, oggetto di studio di questo capitolo, e all'uso che ne viene fatto enfatizzando l'ambito scolastico nel quale assume notevole importanza. Con il termine Multimedialità ci riferiamo a tutte quelle forme di comunicazione che impiegano contemporaneamente più mezzi: testo, immagini, video, audio, animazioni e interazioni. Si pensi alle pagine di un sito Internet, composte da testo e da immagini, che possono contenere collegamenti a file audio o video e che in certi casi possono anche offrire la possibilità di interagire con il contenuto della pagina tramite pulsanti o specifiche digitazioni. Altro esempio: i CD spesso allegati a riviste o a libri contenenti corsi su determinati argomenti o anche complete enciclopedie. Essi in genere sono composti da elementi di vario tipo che contribuiscono a migliorare l'apprendimento e la trattazione dell'argomento. Come vedremo nel prosieguo di questo capitolo, la multimedialità si è così diffusa che possiamo trovarla in diverse fonti: Internet, nella memoria locale del PC, in un CD-Rom, in un DVD e altro. Essendo così ricca di elementi riesce a comunicare in modo molto ricco e efficace, per cui non è difficile immaginare l'uso che ne viene fatto in vari ambiti, in particolare nella didattica. A tale proposito è opportuno riportare ciò che ha asserito Roberto Maragliano, docente di Tecnologia dell'Istruzione al Dipartimento di Scienza dell'Educazione all'Università di Roma: un prodotto multimediale dovrebbe essere: "ricco, profondo e mobile, avvincente come un film….sistematico come un libro…interattivo come un videogioco". Stabilito che un prodotto multimediale (e l’insegnamento a sua immagine) dovrebbero avere le doti di un libro, di un film e di un videogioco insieme, il termine è arrivato a riassumere in sé le caratteristiche delle più diverse moderne tecnologie di comunicazione. Quanto segue è ciò che il professor Maragliano ha affermato nell'intervista "La nuova didattica multimediale": Quando si parla di multimedialità, bisogna pensarla come uno spazio entro il quale confluiscono gli incroci tra i diversi linguaggi, tra i diversi temi, tra i diversi media. Il rischio che si corre è costituito dal trasferire la logica analitica, lineare, sistematica del libro, dentro il contesto multimediale. Questo è un grave errore perché la multimedialità partecipa necessariamente di categorie e strutture diverse da quelle tradizionali. Nel pensare al salto dal libro al multimediale va tenuto in considerazione il punto intermedio rappresentato dall'audiovisivo, ossia da uno strumento la cui articolazione è completamente diversa da quella esclusivamente visiva del libro.
2.2.0 Introduzione ai formati audio più diffusi
Non tutti i suoni che arrivano al timpano umano vengono uditi; il che vuol dire che l'uomo riesce a percepire molti meno dei 44.100 campioni al secondo contenuti in un file WAV di massima qualità. Nasce così l'idea dei formati lossy (i più diffusi tra gli utenti comuni) che prevedono una perdita dei dati, al contrario dei no lossy che non la prevedono. Nei lossy vengono tagliate le alte frequenze, quelle che sembra che non vengano percepite dall'orecchio umano. All'aumentare del "taglio" delle frequenze, diminuisce lo spazio occupato dalla nostra traccia (per esempio 3 MB al posto di 6 MB per un
Fase Due ◊ 4 Vivere in connessione brano di alcuni minuti), diminuendo ovviamente anche la qualità del suono. Sono esempi di formati lossy gli MP3, gli OGG e i WMA. I formati senza perdita (no lossy) invece cercano di diminuire lo spazio occupato dalla traccia senza andare a toccare il suono; la compressione sarà decisamente inferiore rispetto ai lossy, ma non ci sarà perdita di qualità. Se riconvertito in WAV (magari per essere elaborato), il suono sarà identico a prima. Vediamo una breve panoramica delle caratteristiche dei vari formati audio. AAC È il formato più recente e attualmente è il miglior formato lossy. La qualità è estremamente elevata, anche se i tempi di conversione sono un po' più lenti rispetto agli altri formati. È nato come l'evoluzione dell'MP3 ed utilizza procedure molto più evolute per la conversione. Può essere ascoltato solo su quei computer in cui è installato iTunes, WinAmp o iPod. Non tutti i lettori MP3 riescono a leggere questo formato. MP3 La sigla MP3 è l'abbreviazione di MPEG 1 layer III e identifica i file audio che utilizzano l'algoritmo con questo nome. Prima di procedere facciamo una breve parentesi sul significato del termine algoritmo che incontreremo spesso nel corso dei prossimi capitoli. Col temine algoritmo, si indica la procedura che viene usata per svolgere una certa operazione. Come sappiamo per ottenere lo stesso risultato possiamo "seguire diverse strade" a seconda dell'approccio con cui ci avviciniamo all'argomento; una specifica sequenza di operazioni viene definita algoritmo. Tornando all'MP3, è uno standard che elimina i suoni non udibili dall'orecchio umano. Un brano MP3 a 128 kbps occupa uno spazio pari a 1/11 rispetto allo stesso in formato .wav o cd audio. Fino a qualche anno fa la qualità dell'MP3 era considerata elevata, ma attualmente, nonostante si stiano affermando schede audio più avanzate, si continua a preferire l'MP3 rispetto ad altri formati migliori più per la sua diffusione e compatibilità che non per la qualità del risultato. OGG Ottimo codec open source. Riesce a dare risultati migliori dell'MP3 offrendo maggior qualità in minor spazio. Il codec è un componente software che comprime i file audio o video e li decomprime per ottimizzarli. WAV il formato Wave non è altro che la registrazione in digitale di suoni reali, suoni che hanno avuto origine da una fonte esterna al computer. In un brano musicale WAV, la batteria, il pianoforte, la chitarra, il basso o la voce si sentono allo stesso modo indipendentemente dal computer su cui il file viene ascoltato (a parità di qualità acustica dei componenti hardware, naturalmente). Possiamo sentir parlare anche di file AIFF, che hanno le stesse caratteristiche di WAV, con la differenza che gli AIFF sono stati creati per i computer Mac della Apple, mentre i WAV per i PC. WMA
Conoscenze di base sui file multimediali 5 ◊ Fase due formato Windows Media Audio, compresso e molto simile a un MP3. Formato di compressione audio della Microsoft. I file compressi in questo formato sono più piccoli degli MP3 di circa il 20%. MIDI Il MIDI (Musical Instrument Digital Interface) è lo standard creato per lo scambio di dati digitali fra strumenti musicali elettronici. Esso permette una stretta comunicazione tra gli strumenti musicali elettronici e i computer. È solo grazie ai Midi che possiamo registrare gli eventi musicali, programmare i mixer e usare i computer in sala di registrazione. In un file MIDI vengono memorizzati solo piccoli segnali che specificano le caratteristiche del suono. Per questo motivo il file Midi occupa poco spazio. Può essere modificato nota per nota, ma non si può riprodurre una canzone come l'originale in quanto non si può includere la voce umana nel file. RA (RealAudio) È uno dei formati di compressione di file audio e video più utilizzati per trasmettere contenuti multimediali sul Web. Il file ha dimensioni ridotte ma ha una qualità audio nettamente inferiore ai file MP3. I file RealAudio generalmente si ascoltano in streaming, cioè senza necessità di doverli scaricare sul disco fisso del proprio computer; la riproduzione della musica o del video inizia e continua mano a mano che il computer la riceve dalla rete come si trattasse di una trasmissione radio o tv, ma con in più la possibilità di scegliere quale musica ascoltare o quale filmato vedere. Per ascoltare un brano musicale o vedere un file RealAudio, è necessario disporre del lettore RealPlayer. Tale lettore ha un'interfaccia molto semplice (Figura 2.2.1) e offre molte possibilità nella riproduzione e nella creazione di file multimediali.
Figura 2.2.1 - Interfaccia del programma RealPlayer.
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2.2.1 Utilizzo del formato MP3
Come abbiamo introdotto nella sezione precedente, gli MP3 sono file audio digitali di dimensioni relativamente ridotte grazie a una compressione dei dati che prevede l’eliminazione di tutte quelle frequenze che l’orecchio umano non riesce a percepire. L'eliminazione delle frequenze impercettibili abbassa la qualità dell’audio, ma riduce notevolmente la quantità di memoria richiesta per la memorizzazione di un brano. Per questo è possibile memorizzare molti più brani nello stesso supporto di memoria e si riducono le difficoltà, causate da file troppo grandi, nel salvataggio di un brano da Internet. I file MP3 sono attualmente i più usati per diversi motivi. Vediamoli brevemente: -
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Essendo file di piccole dimensioni sono facili da distribuire su Internet, quindi sono facilmente accessibili a tutti; Nelle loro piccole dimensioni l'audio che riescono a restituire è di alta qualità; Possono essere registrati con programmi di facile uso; Oltre che sul PC possono essere ascoltati su molti tipi di lettori, anche quelli più comuni; possiamo ascoltarli con la maggior parte degli attuali lettori portatili e degli stereo di casa; Gli attuali lettori portatili sono di piccole dimensioni, anche della dimensione di un pendrive, quindi possiamo ascoltarli ovunque ed eventualmente "scambiarli" facilmente con altre persone; Essendo uno standard non controllato da una particolare società, è stato personalizzato da più sviluppatori, per cui la creazione dei dispositivi per la creazione e la riproduzione è in continua evoluzione; Il salvataggio degli MP3 da Internet è legale; Si possono convertire i nostri CD audio in file MP3 in modo che nella stessa quantità di memoria possano essere contenuti molti più brani; la conversione avviene utilizzando i programmi di estrazione (ripper) e di codifica (encoder). Per completezza di informazioni possiamo brevemente dire che il ripper o estrattore, è un programma in grado di salvare una traccia da un CD audio su hard disk, in uno dei formati digitali come MP3 o wav, senza passare per la scheda audio del computer e l'encoder è il codificatore che converte un qualsiasi file audio in MP3; Si possono modificare i brani, abbassando o alzando il volume della registrazione o creando effetti particolari.
Il player gratuito più famoso è WinAmp, la cui interfaccia è costituita da una semplice finestra (Figura 2.2.2) in cui può essere definita la propria compilation di MP3, selezionandoli nella finestra che viene aperta facendo clic sul pulsante ADD nella parte inferiore sinistra della finestra oppure eliminando i selezionati premendo il pulsante DEL.
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Figura 2.2.2 - Interfaccia di WinAmp. Nel display presente nella parte superiore della finestra viene visualizzato lo stato di avanzamento dell'esecuzione della canzone.
2.2.2 Il software di lettura
Esistono molti software per la lettura dei file multimediali, detti appunto Media Player. In generale un software Media Player supporta vari formati, sia audio che video; se un software riesce a leggere solo i video, viene detto Video Player, analogamente se il software riesce a leggere solo l'audio, viene detto Audio Player. Prenderemo in esame Windows Media Player che è il software integrato nel sistema operativo Windows; per questo tutti i lettori potranno seguire meglio quanto descritto seguendo tutte le operazioni sul proprio computer. I formati tipicamente supportati da Windows Media Player sono il WMV (Windows Media Video & Audio), WMA (Windows Media Audio) e ASF (Advanced Streaming Format); il primo tipo di formato è stato introdotto nella sezione 2.2.0, mentre gli altri due formati verranno illustrati nella sezione 2.2.5. Noi vedremo la versione 10 del software che offre, oltre agli strumenti per la riproduzione dei media, anche quelli per copiare brani musicali su CD, sincronizzare il contenuto del PC con un lettore MP3 e acquistare musica da uno dei tanti siti di vendita on-line. Come accennato precedentemente, sono molti i programmi per la riproduzione di Media, i più usati dei quali sono: -
RealPlayer, cui abbiamo fatto cenno nella sezione 2.2.0; WinAmp, di cui abbiamo parlato nella sezione 2.2.1; QuickTime della Apple che illustreremo nella sezione 2.2.7.
Il programma Windows Media Player viene avviato facendo clic sull'icona che può essere presente nel menu di Avvio veloce, può avere il collegamento sul desktop oppure nel menu di Avvio.
Fase Due â—Š 8 Vivere in connessione
La schermata principale del programma (Figura 2.2.3) è il punto iniziale per la scelta dell'operazione da svolgere.
Figura 2.2.3 - Schermata iniziale del programma. Nella parte superiore della finestra (Figura 2.2.4) sono contenuti i pulsanti relativi alle operazioni che possono essere svolte.
Figura 2.2.4 - Pulsanti per la gestione delle operazioni. In particolare dal piccolo triangolo associato al pulsante Informazioni esecuzione viene visualizzato un menu a discesa dal quale può essere selezionata l'unità da cui vogliamo che venga letta la musica, la selezione della musica in base a criteri come il nome dell'album, dell'artista o altro e la visualizzazione di tutti i file musicali e video che abbiamo eventualmente catalogato (Figura 2.2.5).
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Figura 2.2.5 - Selezione dell'origine della musica. Il "nostro catalogo", sia musicale che video, lo impostiamo agendo nella finestra associata al pulsante Catalogo multimediale (Figura 2.2.6).
Figura 2.2.6 - Creazione del proprio catalogo musicale e video. Un elemento viene aggiunto selezionando il pulsante Aggiungi al catalogo multimediale, presente nella parte inferiore sinistra della finestra e operando nel menu a esso associato. Ogni operazione su un singolo brano può essere richiamata attivando la voce opportuna dal menu di scelta rapida, attivato con il tasto destro del mouse, associato al brano stesso (Figura 2.2.7).
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Figura 2.2.7 -Menu di scelta rapida associato a un brano del catalogo multimediale. Nella sezione Copia da CD sono riportati tutti i brani presenti sul CD precedentemente inserito nel lettore del PC (Figura 2.2.8).
Figura 2.2.8 - Copia delle tracce di un CD all'interno della cartella locale predefinita del programma, per la definizione del proprio catalogo. I brani selezionati in tale finestra vengono copiati nella cartella personale, da cui possiamo prelevarli per il nostro catalogo multimediale. Facendo clic sul pulsante Copia musica da CD viene aperta una finestra di dialogo (Figura 2.2.9) in cui viene richiesta la nostra conferma per convertire i file del CD in un formato proprio del programma.
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Figura 2.2.9 - Richiesta di conversione in nuovi formati. Nella sezione relativa al pulsante Masterizza viene aperta la finestra per l'impostazione della masterizzazione, ovvero del trasferimento e salvataggio su di un CD dei brani selezionati dal proprio catalogo multimediale. Nella sezione Sincronizza viene impostata la sincronizzazione dei contenuti del catalogo multimediale con un eventuale dispositivo esterno (come i lettori musicali digitali portatili); è infatti possibile trasferire i brani musicali preferiti o altri tipi di file multimediali digitali in una vasta gamma di dispositivi. Nella sezione Guida multimediale viene avviata una guida per la ricerca di qualsiasi informazione reperibile in locale e su Internet. Vedremo come esempio di applicazioni presenti nella Guida sia la riproduzione di un CD (nella sezione 2.2.3) sia l'ascolto di un'emittente radiofonica (nella sezione 2.2.4). L'attivazione di tutti gli strumenti per la gestione della finestra di Media Player e di particolari opzioni per le varie funzionalità, viene effettuata selezionando l'opportuna voce nel menu di scelta rapida associato a un punto qualsiasi della barra del titolo della finestra del programma (Figura 2.2.10).
Figura 2.2.10 - Menu di scelta rapida associato alla barra del titolo del programma. Vediamo come esempio, tra le tante funzioni che possono essere richiamate da tale menu, quella che ci permette di modificare l'interfaccia, l’aspetto grafico del programma. Selezionando Visualizza →Selezione interfaccia da tale menu, viene aperta una finestra da cui deve essere scelta una delle interfacce proposte. Come possiamo vedere in Figura 2.2.11, per ciascuna selezione viene visualizzata un'anteprima nella parte destra della finestra.
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Figura 2.2.11 - Modifica dell'interfaccia del programma. L'interfaccia impostata in questo passaggio sarà quella che verrà applicata selezionando la voce Visualizza → Modalità interfaccia dal menu di scelta rapida associato alla barra del titolo della finestra stessa. Per tornare alla visualizzazione standard della finestra del programma dobbiamo selezionare la voce Passa alla modalità estesa nel menu di scelta rapida associato a qualsiasi punto dell'interfaccia stessa. Durante la riproduzione dei brani possiamo selezionare uno dei tanti effetti grafici che vengono visualizzati all'interno della finestra; gli effetti grafici seguono l'andamento della musica riprodotta. In generale, tutte le impostazioni del programma possono essere effettuate nella finestra Opzioni (Figura 2.2.12) che viene aperta selezionando la voce Strumenti → Opzioni nel menu di scelta rapida associato ala barra del titolo.
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Figura 2.2.12 - Impostazione delle opzioni per la personalizzazione del programma. All'avvio del programma viene aperta una finestra di dialogo (Figura 2.2.13) in cui viene richiesto se desideriamo di visualizzare la finestra nella modalitĂ minima, che riduce a icona la finestra fornendo una accesso rapido e veloce al lettore.
Figura 2.2.13 - Richiesta della visualizzazione del programma in modalitĂ minima.
Fase Due ◊ 14 Vivere in connessione Quando il programma è in modalità minima, è possibile visualizzare nella barra delle applicazioni la barra con i pulsanti per la gestione dell'ascolto (play, pausa, stop, volume, avanzamento rapido ecc.). Per attivare questa funzionalità attiviamo, dal menu di scelta rapida associato a un punto libero della barra delle applicazioni, la visualizzazione della barra degli strumenti Windows Media Player.
2.2.3 Riprodurre un CD audio
Una volta inserito il CD audio nel lettore del nostro PC, dobbiamo selezionare l'unità di lettura nella lista che viene visualizzata facendo clic sul pulsante a forma di piccolo triangolo sulla destra del pulsante Informazioni esecuzione (Figura 2.2.15).
Figura 2.2.14 - Selezione dell'unità da cui deve essere letto il CD. Una volta avviata la lettura del CD, nella parte destra della finestra vengono riportate tutte le tracce contenute nel disco. L'avvio della riproduzione del brano avviene selezionando la traccia da ascoltare. Nella parte centrale della finestra viene riportata l'animazione secondo gli effetti grafici impostati, che segue l'andamento della musica riprodotta (Figura 2.2.15).
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Figura 2.2.15 - Riproduzione del CD inserito nel lettore. Nella parte inferiore della finestra sono presenti i pulsanti per la gestione della riproduzione; nell'ordine servono per mettere in pausa e per arrestare, per leggere la traccia precedente e la successiva e per disattivare e controllare il livello del volume.
Per spostarsi all'interno della traccia possiamo usare la barra di avanzamento, immediatamente al di sopra dei pulsanti per la gestione della riproduzione.
2.2.4 Radio via Internet
Molte emittenti radiofoniche trasmettono in forma digitale il proprio palinsesto, risultando accessibili da qualsiasi apparecchiatura connessa a internet. Il flusso dei dati viene compresso in modo che arrivi sotto forma di Streaming al lettore multimediale, che provvede a decodificarlo. Se vogliamo ascoltare la radio possiamo accedere al sito Internet della nostra emittente preferita e attivare il collegamento al servizio che ci permette di ascoltare la radio on-line. A puro titolo di esempio, ricordando che sono molte le emittenti radio che offrono questo servizio, proviamo ad accedere al sito di Radio Capital. Nella home page del sito troviamo il collegamento a Accendi la radio, se facciamo clic su di esso si apre un'altra finestra (Figura 2.2.16) in cui ci viene chiesto di selezionare il programma che vogliamo utilizzare per effettuare l'ascolto.
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Figura 2.2.16 - Finestra per la scelta del formato per l'ascolto. Al clic sul pulsante relativo al software di cui disponiamo, viene avviato l'ascolto della radio e nel riquadro nella parte inferiore sinistra della finestra (Figura 2.2.17) vengono visualizzati i pulsanti per la gestione dell'avanzamento dell'ascolto e del volume.
Figura 2.2.17 - Attivazione del riquadro per la gestione dell'ascolto. Oltre che dal sito dell'emittente radiofonica, possiamo ascoltare i programmi anche dalla finestra di Windows Media Player. Un comodo strumento di aiuto è presente nella sezione Guida multimediale che viene attivata facendo clic sul pulsante omonimo nella parte superiore della finestra. Nella parte superiore destra della scheda che viene attivata dobbiamo selezionare la categoria Radio (Figura 2.2.18).
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Figura 2.2.18 - Attivazione della ricerca delle emittenti radio. In seguito a tale selezione nella parte principale della finestra vengono riportati i collegamenti ai principali eventi da seguire e ascoltare e a sezioni interessanti su un determinato argomento e altro, che ovviamente varia di momento in momento. Sono presenti anche i collegamenti a tutte le stazioni radio che possono essere ascoltate via Internet. Facciamo un esempio: se attiviamo il collegamento al sito Live 365.com stations viene aperta una finestra (Figura 2.2.19) che ci dĂ la possibilitĂ di ascoltare moltissime emittenti radio.
Fase Due ◊ 18 Vivere in connessione
Figura 2.2.19 - Finestra contenente i collegamenti a emittenti radio. Questo è uno strumento molto interessante anche per conoscere nuove emittenti in base ai nostri interessi. Come durante la riproduzione di un CD, anche durante l'ascolto della radio viene visualizzata l'animazione da noi scelta. Nella parte superiore della parte centrale della finestra vengono attivati anche i pulsanti per la navigazione tra i siti visitati, che sono gli stessi analizzati per la navigazione in Internet Explorer. Nell'ordine, servono per tornare indietro e andare avanti nella navigazione tra le pagine, interrompere o chiedere di nuovo il caricamento della pagina e per visualizzare la pagina iniziale.
2.2.5 Introduzione ai file video più diffusi
Come nella sezione 2.2.0 per i file audio, in questa sezione diamo una panoramica sui file video più diffusi, senza pretendere di entrare nel dettaglio delle caratteristiche di ciascuno di essi. ASF - Advanced Streaming Format Formato di streaming avanzato proprio della Microsoft. Ricordiamo che lo streaming è una tecnologia che permette la fruizione in tempo reale degli audiovisivi, eliminando la necessità di salvare i file sul proprio computer. AVI Audio Video Interleaved. Estensione dei file Video introdotto dalla Microsoft per la gestione di contenuti audio e video su sistemi Windows '9x, divenuto poi standard per le applicazioni di desktop video. L'AVI è un "formato contenitore", cioè può contenere video/audio compressi
Conoscenze di base sui file multimediali 19 ◊ Fase due usando moltissime combinazioni di codifiche. Essendo diffusi già con la versione 3.1 di Windows costituiscono probabilmente il formato video più comune. DVX Il DVX è un formato video ottenuto con un efficace algoritmo di compressione, che permette di ridurre di molto le dimensioni di un video, un po' come avviene con l'MP3 per l'audio. Possiamo ridurre la grandezza di un video anche del 90%, quindi un intero film in DVD (5-6 GB di spazio, come minimo) può essere memorizzato su un solo CD da 700MB, con una minima perdita di qualità, soprattutto nelle ultime versioni di codec divx. Grazie a internet, in pochi anni, il DVX si è imposto come lo standard video per eccellenza. SWF È il formato proprio del programma Macromedia Flash che costituisce ormai uno standard per la creazione di contenuti animati ed interattivi. Gli oggetti animati creati con Flash sono così diffusi che quasi tutti i browser supportano questo formato.
WMV - Windows Media Video È un formato proprietario sviluppato dalla Microsoft per lo streaming e la compressione video. MPEG - Motion Picture Expert Group È la risorsa per antonomasia dei formati video in generale. Questo gruppo definisce gli standard per il video digitale; tra di essi c'è lo standard MPEG-1 (usato nei Video CD), lo standard MPEG-2 (usato sui DVD e SVCDs), lo standard MPEG-4 (usato nella tecnologia video DivX) e altri standard per l'audio tra i quali l'MP3 e l'AAC.
2.2.6 Video player
Nella sezione 2.2.2 abbiamo analizzato il software Wimdows Media Player che è appunto un programma per la riproduzione di file multimediali. La maggior parte dei media player supporta vari formati, includendo sia file audio che file video. Ci sono anche media player che possono eseguire solo audio o solo video, questi sono conosciuti rispettivamente come audio player e video player. Questi, in ogni modo, possono dare il meglio per l'esperienza dell'utente, in quanto vengono specificamente adattati al tipo di multimedia, che esso sia solo audio o solo video. Un Video Player molto conosciuto e diffuso è QuickTime della Apple, che analizziamo nella seguente sezione (2.2.7).
2.2.7 Apple Quick Time
QuickTime è il programma creato dalla Apple (una delle principali società per lo sviluppo di materiale informatico), molto diffuso su sistemi Macintosh. Con il termine QuickTime si indica anche il file proprietario, creato con tale tipo di software. Viene
Fase Due ◊ 20 Vivere in connessione quotidianamente utilizzato dagli sviluppatori di pagine web per creare video clip, brevi filmati, che possono essere scaricati da Internet o visualizzati in streaming. QuickTime è un formato che può racchiudere video, audio, immagini virtuali e altri tipi di informazioni multimediali come per esempio un filmato Flash. Un file QuickTime è suddiviso in tracce composte da audio, video, effetti o testo. Il programma Quicktime ha associata l'icona , ha un'interfaccia non molto complessa (Figura 2.2.20) ed è molto semplice da usare.
Figura 2.2.20 – Finestra generica di Apple QuickTime. Prima di guardare alcune funzioni nel dettaglio diamo una panoramica sulle generalità del programma. Le possibilità offerte sono molte, le più importanti delle quali sono riportate nel seguente elenco: - La riproduzione di filmati, anche a tutto schermo; - Il salvataggio di filmati da Internet; - La possibilità di modificare i filmati, sia nell'audio che nel video, aggiungendo anche effetti speciali; - Se abbiamo la possibilità di lavorare su un sistema Macintosh possiamo anche registrare sia audio che video; - Se necessario possiamo anche convertire il filmato, oppure l'audio e le immagini in diversi formati standard; - Riproduzione di media archiviati sul nostro disco fisso o in una memoria esterna, oltre che su Internet. Visualizzazione di un filmato Per aprire un filmato memorizzato in locale, possiamo trascinare l'icona relativa al filmato sopra l'icona del programma, oppure, usando il metodo comune a tutte le applicazioni, lavorando nella finestra di dialogo che viene aperta selezionando la voce
Conoscenze di base sui file multimediali 21 ◊ Fase due di menu File → Apri. Se il filmato è su Internet dobbiamo attivare la voce di menu File → Apri URL e digitare l'indirizzo della pagina che contiene il filmato. L'avanzamento della riproduzione può essere gestito con gli strumenti presenti nella parte inferiore della finestra (Figura 2.2.21).
Figura 2.2.21 - Strumenti per l'avanzamento della riproduzione. Sulla barra (timeline) viene riprodotto lo stato di avanzamento della riproduzione. Con i cinque pulsanti possiamo passare all'inizio o alla fine del filmato (con i due più esterni), possiamo andare indietro o avanti velocemente (con i due interni) e attivare o interrompere l'avanzamento della riproduzione. In pratica sono gli stessi pulsanti presenti su tutti i lettori CD e DVD. Per posizionarsi in un punto specifico del filmato possiamo fare clic sulla freccia indicatrice dello scorrimento (sulla timeline) e trascinare fino al punto desiderato. Possiamo spostarci all'interno di un filmato, facendo ricorso all'elenco dei capitoli visualizzato in un menu. Salvataggio di un filmato da Internet Con QuickTime possiamo salvare (scaricare) un filmato visualizzato nel browser web sul disco rigido. Se è un filmato streaming, QuickTime registrerà un piccolo "filmato di riferimento" che ha un collegamento allo stream. Una volta caricato il filmato sul browser, esso viene visualizzato all'interno di una finestra nella pagina del sito (Figura 2.2.22) .
Fase Due â—Š 22 Vivere in connessione
Figura 2.2.22 - Esempio di un filmato visualizzato all'interno del browser. Per salvarlo in locale dobbiamo selezionare la voce Salva come filmato QuickTime dal menu a discesa associato al pulsante a forma di triangolo presente nell'angolo in basso a destra della finestra contenente il filmato (Figura 2.2.23).
Figura 2.2.23 - Salvataggio di un filmato da Internet. Se il filmato è protetto da diritti di autore non ci viene data la possibilità di richiamare tale funzione.