4 Conoscenze intermedie sull’archiviazione dei file: la masterizzazione
Obiettivo del capitolo In questo capitolo analizzeremo le diverse tipologie di supporti di memorizzazione di tipo ottico, in particolare approfondiremo la descrizione dei CD e dei DVD. Vedremo anche dei dettagli sulla masterizzazione, rimanendo a un livello teorico della descrizione, rimandando ad altri contesti la descrizione degli strumenti di un particolare software per la masterizzazione sia di CD che di DVD. Conosceremo le varie tecniche di masterizzazione, in particolare vedremo come definire un drive immagine creato con una utilità del software Nero.
Nuove abilità Alla fine del capitolo sarai capace di:
Conoscere le caratteristiche delle memorie di massa fisse e removibili;
Fase Due ◊ 2 Vivere in connessione
Conoscere gli strumenti di base offerti da un masterizzazione CD e da un masterizzatore DVD;
Scegliere fra i vari supporti di memorizzazione CD e DVD in base alle tue esigenze;
Riconoscere l'importanza di effettuare copie di sicurezza (Backup e ripristino) di un qualsiasi supporto e in particolare di un DVD;
Conoscere le caratteristiche di un Drive Immagine.
Nuove parole Alla fine di questo capitolo conoscerai i seguenti termini:
Memorie di massa;
Masterizzatori;
Interfaccia EIDE;
Interfaccia SCSI;
Buffer;
Traccia;
Sessione;
Decriptare;
Rippare;
Drive Immagine.
Conoscenze intermedie sull’archiviazione dei file:
la masterizzazione 3 ◊ Fase due
Nella sezione 2.2 abbiamo introdotto i file multimediali e in particolare abbiamo dato qualche informazione sulla dimensione approssimativa di ciascun tipo di file. Essendo file complessi occupano una notevole quantità di memoria, per questo devono essere memorizzati su supporti abbastanza capaci da contenerli. In questo capitolo studieremo i supporti ottici, i CD e i DVD e daremo un'introduzione alla masterizzazione, la tecnica necessaria per la memorizzazione dei dati su tali supporti.
2.4.0 La gestione e l’archiviazione dei file nelle memorie di massa fisse e removibili
Sono diversi i supporti di memoria in cui possiamo memorizzare i dati. Le memorie in cui andiamo a memorizzare i dati in modo definitivo, fino a una successiva cancellazione, sono le memorie di massa che si differenziano in interne ed esterne al PC. La memoria interna è l'hard disk. Quando parliamo di salvataggio di un file, di un documento o di una cartella "nella memoria del nostro PC", intendiamo il salvataggio dell'oggetto all'interno del disco fisso. La memorizzazione in tale dispositivo di memoria è "diretta", nel senso che non abbiamo bisogno di alcun dispositivo aggiuntivo per effettuare il salvataggio. I tipi di memoria di massa esterna sono molti: il floppy disk, il pendrive, il CD-ROM, il DVD, gli zip e altri. In questo contesto tralasciamo la descrizione delle caratteristiche dei vari supporti per lasciare lo spazio alla descrizione dei dischi ottici (CD e DVD) e all'operazione di scrittura dei dati all'interno di essi. Rimandiamo a successive sezioni la descrizione delle caratteristiche degli altri supporti. Il contenuto dei supporti di memoria attualmente attivi nel nostro computer si visualizza nella finestra Esplora risorse, che viene aperta selezionando la voce Programmi → Accessori → Esplora risorse dal menu di Avvio oppure premendo la combinazione di tasti + E. Il contenuto dell'unità selezionata nella parte sinistra della finestra viene visualizzato nella parte destra della finestra stessa. In Figura 2.4.1 è riportata la lettura del contenuto del CD inserito nel lettore.
Fase Due ◊ 4 Vivere in connessione
Figura 2.4.1 - Lettura del CD dalla finestra Esplora risorse. Abbiamo visto come dobbiamo fare per leggere il contenuto di un qualsiasi supporto di memoria inserito nell'apposito lettore del nostro PC, nella prossima sezione vediamo in teoria cosa è necessario per scrivere all'interno dei supporti di memoria ottici, rimandando ad altri contesti la descrizione degli strumenti propri di un programma di masterizzazione.
2.4.1 Informazioni di base sulla masterizzazione di CD e DVD
La scrittura dei dati su un CD (o un DVD) può essere effettuata solo utilizzando un masterizzatore CD (o masterizzatore DVD). Possiamo memorizzare tutti i tipi di dati, dai documenti alla musica, ai filmati, alla copia di riserva di giochi, software originali, DVD video originali o DVD ROM contenenti files o tracce audio. Un CD ha capacità variabile tra i 650 Mb ed i 900 Mb, un DVD tra 4,7 Gb e 17 Gb. Nella sezione 2.4.2 verranno illustrate le varie tipologie di supporto CD e DVD. Sono due tipi di masterizzatori diversi quelli che scrivono su CD e quelli che scrivono su DVD. Vediamo di seguito i punti chiave della masterizzazione di CD e DVD e dei due tipi di masterizzatori. -
Un masterizzatore (CD o DVD) può essere installato all’interno del PC oppure può essere collegato esternamente al PC. I dispositivi interni dialogano con il PC tramite un’interfaccia EIDE o SCSI. In passato i masterizzatori SCSI erano preferiti agli EIDE per la loro maggiore velocità. Attualmente quasi tutti i
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la masterizzazione 5 ◊ Fase due
masterizzatori in commercio sfruttano l'interfaccia EIDE in quanto sono stati risolti molti problemi grazie all'introduzione di uno standard definito UltraDma33. È preferibile l'interfaccia EIDE in quanto tutti i PC dispongono di un bus di tale tipo, quindi non è necessario aggiungere niente, al contrario del caso in cui si acquista un masterizzatore SCSI, per il quale deve essere acquistata una scheda apposita, chiamata controller SCSI. Anche per i drive esterni esistono vari sistemi di collegamento: i più attuali garantiscono un collegamento sufficientemente veloce per trasferire "grandi" quantità di dati nell'unità di tempo. Un parametro di fondamentale importanza per un masterizzatore è la velocità: per i masterizzatori CD questa è espressa da 3 numeri (esempio 52x24x52) che indicano la velocità rispettivamente di scrittura sul CD, di riscrittura sul CD e di lettura. Durante la masterizzazione a 52x, tipica velocità dei masterizzatori CD attuali, vengono masterizzati 6,3 Mbyte al secondo. La velocità di 1x, per un masterizzatore CD, corrisponde infatti a un trasferimento di 150Kbyte al secondo, pari alla velocità di riproduzione di un CD Audio. Per un masterizzatore DVD vengono di solito indicate le velocità di masterizzazione DVD attraverso diciture tipo DVD+R/-R 8x4x, il che significa che il masterizzatore è in grado di masterizzare DVD+R alla velocità di 8x, e DVD-R a 4x. Si consideri che per un masterizzatore DVD, la velocità di 1x corrisponde a un flusso di 3.380 MByte al secondo, pari alla velocità di riproduzione di un DVD Video. Vedremo nella sezione 2.4.2 nel dettaglio le caratteristiche dei DVD+R e dei DVD-R. Buffer: è una sorta di memoria "tampone" del masterizzatore che è stata introdotta per risolvere problemi spesso riscontrati durante la registrazione dei dati che talvolta "rovinavano" il supporto di memorizzazione. I masterizzatori meno attuali registravano un flusso continuo di dati in arrivo dal PC. Se tale flusso veniva interrotto, per esempio dall'attivazione di un programma, la masterizzazione non andava a buon fine e il supporto non era più in condizione di poter essere scritto. L'introduzione di un buffer, con buona capacità di memoria, ha aiutato ad evitare l'interruzione del flusso di dati dal PC al masterizzatore. Oltre allo sfruttamento del buffer, i masterizzatori di nuova generazione implementano una tecnologia chiamata "burn proof" (o tecnologie simili anche con nomi diversi) che consente di interrompere la scrittura per "aspettare" i dati dal PC. In pratica durante la memorizzazione con un masterizzatore che si basa su tale tecnologia, viene costantemente monitorato lo stato del buffer dalla logica di controllo del drive e, nel caso in cui vengono rilevate circostanze critiche, che potrebbero causare lo svuotamento del buffer stesso (con l'inevitabile fallimento della masterizzazione), arresta momentaneamente l'operazione, memorizza l'indirizzo degli ultimi dati scritti e mette il drive in stato di attesa. Non appena il drive riprende il suo corretto funzionamento, con la regolare alimentazione del buffer, può riprendere il processo di scrittura. Prima di procedere con la scrittura, il driver deve effettuare una sincronizzazione per riprendere la registrazione dal punto esatto in cui era stata interrotta. In tali tipi di masterizzatore possiamo risparmiare sulla dimensione del buffer, ma
Fase Due ◊ 6 Vivere in connessione in ogni caso è sempre opportuno avere un masterizzatore dotato di un generoso buffer. In generale la dimensione minima è di 2MB. -
Quando si parla di masterizzazione è importante sapere che esistono 3 modalità fondamentali usate per la scrittura del supporto: Copie al volo: si mette l'originale in un lettore CD o DVD, e mentre lo si legge si copia il suo contenuto su di un altro supporto; Masterizzazione in modalità DAO (Disk At Once): è una modalità di masterizzazione con la quale dopo la masterizzazione il supporto viene "finalizzato", non sarà possibile aggiungere dati in seguito; Masterizzazione in modalità TAO (Track At Once): è una modalità di masterizzazione con la quale dopo la masterizzazione il supporto non viene "finalizzato", cioè in esso sarà possibile aggiungere dati anche dopo la scrittura, a patto che non abbiamo raggiunto la sua capacità massima. Un supporto masterizzato in questa modalità si dice anche "multisessione". Prima di procedere con le prossime sezioni è opportuno introdurre i due termini Tracce e Sessioni per meglio comprendere quanto appena detto e quanto verrà illustrato nel prosieguo del capitolo. Ciascun brano di un CD musicale occupa una Traccia. Per i CD che contengono i dati invece viene creata una singola registrazione, denominata Sessione. La sessione quindi può essere vista come un'unica traccia. Attualmente esistono alcuni tipi di CD, anche audio (i CD Digital Audio), che devono essere scritti in un'unica sessione e altri in cui possono coesistere diverse sessioni, detti appunto multisessione. Esistono molti software che aiutano nella masterizzazione dei CD e dei DVD. Noi studieremo Nero Burning Rom nella versione 6, perché pur essendo a pagamento è uno dei software più diffusi in quanto è spesso compreso nel kit del masterizzatore acquistato.
2.4.2 La scelta e le differenze fra i vari supporti CD Un CD (acronimo di Compact-Disc) è un supporto di memorizzazione digitale composto da un disco di resina termoplastica trasparente, generalmente di 12 centimetri di diametro, ricoperto da un sottile foglio di materiale metallico. Su tale foglio sono memorizzate le informazioni come successioni di "pits" e "lands" ("buchi" e "terre") che rispettivamente identificano i valori digitali 1 e 0. I valori vengono letti per mezzo di un laser, motivo per cui i CD vengono anche detti dischi ottici. I dati sono memorizzati lungo un'unica traccia a forma di spirale, che parte dal centro e procede verso l'esterno (al contrario di quanto avviene nei dischi in vinile), permettendo così di avere CD più piccoli dello standard, come i mini-CD o i CD a forma di carta di credito. Una caratteristica dei CD è data dalla velocità di lettura costante (CLV). Il principio stabilisce che la testina deve leggere i dati a velocità uniforme, sia che si tratti della parte esterna sia quella interna del disco. Questo si ottiene variando la velocità di rotazione del disco, che passa 500 giri al minuto al centro e 200 giri al minuto
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all'esterno. In CD musicali questo non è un problema, ma nei CD-ROM è necessario cambiare costantemente la velocità di rotazione, causando pause di lettura e rumori. CD-ROM (Compact Disk - Rea only Memory) È il tipo più diffuso e viene usato per la memorizzazione di dati di vario tipo. Questo supporto di memoria può essere soltanto letto, è possibile scrivere un CD ROM solo con metodi professionali, infatti vengono stampati con appositi macchinari industriali. I CD-ROM di più larga distribuzione hanno capienza di 74 minuti/650 MB e di 80 minuti/700 MB, mentre più rari sono i formati da 90 minuti e da 100 minuti/870 MB. CD-R (CD recordable - registrabile) È un CD vuoto, cioè non presenta avvallamenti sulla superficie. Al posto dello strato di alluminio, il CD-R ha una pellicola colorata speciale su cui si possono incidere gli avvallamenti con il calore; questo avviene dando al laser una potenza maggiore, tale da bruciarne la superficie. La scrittura dei CD-R si basa dunque su una tecnologia ottica. È un'azione che si può fare solo una volta su ogni CD-R, cioè una volta inciso su tale strato non sarà possibile cancellare i dati né riscriverli: chiusa la sessione ed esaurito lo spazio su disco il CD-R non potrà più essere modificato. Si possono però lasciare delle aree vuote e scriverle in seguito, creando un cosiddetto CD multisessione. CD-R RW (CD rewritable - riscrivibile) Su tale tipo di supporto possiamo non solo memorizzare, ma anche cancellare e riscrivere i dati (in teoria per un migliaio di volte circa). Differenze tra i vari tipi di supporto CD La principale differenza tra un CD-ROM e un disco CD registrabile o riscrivibile consiste nel fatto che mentre nei primi i dati sono memorizzati in maniera permanente su un supporto d’alluminio, tramite un processo industriale di stampaggio, nei secondi la registrazione avviene riscaldando un substrato depositato all’interno del disco stesso. Una seconda differenza è rappresentata dallo spazio disponibile sul disco. I dischi CD-R e CD-RW hanno una porzione addizionale di area dati, non presente nei CD ROM, all’interno della quale sono memorizzati i dati di PMA (Program Memory Area) e PCA (Program Calibration Area). La Program Memory Area contiene tutte le informazioni necessarie a identificare le tracce registrate: il numero delle tracce e i rispettivi punti di inizio e fine. La Program Calibration Area è utilizzata per determinare la corretta potenza da utilizzare in fase di registrazione (OPC, Optimun Power Calibration). Ogni volta che il disco viene inserito nel masterizzatore, questo esegue una brevissima prova di registrazione nell’area PCA, per modulare la potenza del fascio laser. Questa fase è molto importante perché non tutti i supporti CD-R/CD-RW hanno le stesse caratteristiche; inoltre la potenza del laser va modificata in base alla temperatura di esercizio e alle condizioni della superficie del disco (polvere, graffi ecc.).
Fase Due ◊ 8 Vivere in connessione Sia i dischi CD-R sia quelli CD-RW hanno all’incirca la stessa struttura. Entrambi i dischi sono costituiti esternamente da un substrato trasparente di policarbonato, all’interno del quale è depositato un film di polimero organico (CD-R) o inorganico (CD-RW). I CD-R hanno inoltre uno strato di materiale riflettente costituito da una sottilissima lamina d’oro 24K o d’argento. I fenomeni fisici sfruttati per la memorizzazione dei dati sono però differenti a seconda che si utilizzi un disco scrivibile oppure uno riscrivibile. Entrambi i processi utilizzano un raggio laser per "incidere" la pellicola polimerica racchiusa al centro del supporto plastico. Per la registrazione di un CD-R viene sfruttato il fenomeno della dilatazione termica dei metalli, mentre per registrare un CD-RW viene sfruttato il mutamento della struttura molecolare in un solido policristallino. Il secondo metodo di registrazione, a differenza del primo, è reversibile. Per cancellare un disco CD-RW è sufficiente riscaldare il polimero a una temperatura di 200°C per un periodo di tempo abbastanza lungo, riportando la lega al suo stato policristallino originario. Altri tipi di supporto CD CD-I (Compact Disk Interactive) Può essere definito il progenitore del DVD, in quanto è un supporto in grado di contenere audio, video ed altra multimedialità integrata seppur di qualità comparabile alle cassette VHS (quindi ridotta). Non ha avuto molta diffusione in Italia ma soprattutto nell'oriente e negli Stati Uniti. Video-CD Si tratta di un formato in grado di memorizzare audio e video in formato MPEG1, con qualità più o meno equivalente a quella di una videocassetta VHS. Può contenere sino a 74 minuti di video a schermo pieno, quindi un generico film non può essere contenuto in un supporto di tale tipo, ma ne sono necessari almeno due. È stato sostituito quasi completamente dal DVD. CD-XA (CD Extended Architecture) Permette di registrare sia tracce audio che dati secondo standard diversi, ottenendo CD multimediali. Una delle caratteristiche di questo formato, fondamentale per il multimedia, è la tecnica dell'interleaving: le informazioni vengono memorizzate fisicamente in modo diverso dall'ordine logico, minimizzando il movimento della testina. DVD (Digital Versatile Disk) Il DVD rappresenta l'evoluzione naturale della tecnologia del Compact Disk. Utilizzando una tecnologia di memorizzazione digitale su dischi ottici, il DVD è in grado di sostituire gli attuali CD audio, CD-ROM, PHOTO CD e VHS. È capace di memorizzare diversi Gb di dati, garantendo una piena compatibilità in lettura con i maggiori dispositivi di archiviazione ottica.
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Possiamo cancellare e riscrivere i dati grazie a una particolare tecnologia chiamata "Phase Change". Il DVD è il prodotto della cooperazione di alcune fra le maggiori aziende nel campo della ricerca e dell'elettronica: il cosiddetto DVD forum, ovvero l'istituzione, formata da Philips, Sony, Matsushita, Hitachi, Warner, Toshiba, JVC, Thomson e Pioneer, che si è incaricata di redigere le specifiche del nuovo supporto. L'intento era quello di creare un formato di memorizzazione di grandi quantità di video digitali che fosse accettato da tutti i maggiori produttori, evitando quindi tutti i problemi dovuti alla concorrenza fra formati che si erano presentati al tempo dell'introduzione delle videocassette per uso domestico. Il DVD forum individua 3 principali campi d'applicazione per il DVD: DVD-Video, destinato a contenere film, in sostituzione della videocassetta. DVD-Audio, destinato a sostituire il CD Audio grazie a una maggiore fedeltà. DVD-Rom, destinato a sostituire il CD-ROM. Sia nel DVD-Video che nel DVD-Audio sono previsti sistemi di protezione in grado di disincentivare la duplicazione illegale dei contenuti. Proprio a causa di problemi nello sviluppo dei codici di sistemi di protezione adeguati, lo standard DVD-Audio sembra essere l'applicazione meno fortunata del formato DVD. Al contrario, lo standard DVD-Video e DVD-ROM sono apparsi sul mercato sin dal 1997, ottenendo un enorme successo commerciale. I dati risiedono su un supporto trasparente nel quale è inserita una superficie riflettente costituita da una lega che varia il proprio stato quando è riscaldata dal raggio laser del DVD. Durante la scrittura, il raggio laser ad alta temperatura incide la lega del supporto creando una struttura amorfa con un punto poco riflettente che equivale a un bit pari a 1. La cancellazione dei dati si effettua utilizzando il raggio laser con una temperatura leggermente inferiore, che riporta il punto a un aspetto cristallino che viene interpretato come un bit pari a 0. Per la lettura dei dati, il raggio laser colpisce la superficie del disco a una debole potenza, interpretando le aree più o meno riflettenti come 1 e 0. Le dimensioni dei DVD di produzione industriale sono di quattro tipi: DVD-5: 4.7 GB Lato unico e singolo strato DVD-9: 8.5 GB Lato unico e doppio strato DVD-10: 9.4 GB Due lati e singolo strato DVD-18: 17 GB Due lati e doppio strato DVD-R Formalizzato nel 1999 dallo stesso DVD Forum, il formato DVD-R è lo standard ufficiale per i DVD Registrabili. Esso si suddivide nei formati "DVD-R for authoring" e "DVD-R for general use". I primi sono destinati alla creazione di copie di video protette da diritto d'autore, necessitano di uno speciale masterizzatore e sono in grado di implementare i sistemi di protezione dalla duplicazione. I secondi sono in grado di contenere qualunque tipo di materiale, ma non sono compatibili con i sistemi di protezione utilizzati nei DVD-Video. DVD-RW
Fase Due ◊ 10 Vivere in connessione Formalizzato nel 2000, ricalca le caratteristiche dei DVD-R "for general use", ma con la possibilità di essere riutilizzato fino a mille volte (teoricamente). DVD+R DVD +RW e DVD-RAM Il DVD+R e DVD+RW sono stati formalizzati dal consorzio Sony-Philips, ed il formato DVD-RAM, supportato da Matsushita e JVC. Questi formati differiscono notevolmente dal formato DVD-R in termini tecnici, anche se i più moderni lettori e masterizzatori sono in grado di supportare DVD registrabili in qualunque formato (con qualche riserva per il DVD-RAM). Possiamo dire che i DVD+R sono, a livello tecnico, l'evoluzione dei secondi. Sono nati per garantire una maggior compatibilità sui lettori DVD di casa e su altre apparecchiature commerciali. Il DVD-Video I DVD-Video sono supporti digitali in grado di contenere fino a 240 minuti di materiale video in formato MPEG2. I DVD-Video in commercio possiedono un codice detto codice regionale per poter essere riprodotto, usando un lettore DVD da casa, solo in una determinata zona del mondo. I codici regionali dei DVD-Video sono i seguenti: 0 - Tutto il mondo (nessuna restrizione) 1 - Canada, USA e suoi territori 2 - Europa, Giappone 3 - Sudest asiatico 4 - Australia, Nuova Zelanda, America centrale e meridionale 5 - Asia nordovest e Africa del nord 6 - Cina 7 - Riservato 8 - Speciali sedi di riunioni (aeroplani, navi, hotel, etc.) DVD Audio Come accennato precedentemente il formato DVD-Audio ha subito numerosi slittamenti per problemi tecnici. Come sappiamo il DVD Audio (DVDA) è stato progettato per fornire una qualità sonora notevolmente migliore di quella del CD Audio (CDDA). I sistemi di protezione dalla copia illegale implementati nei DVDA si sono rivelati molto efficaci dal punto di vista della sicurezza, ma hanno provocato una notevole perdita della qualità del suono ottenendo risultati nettamente inferiori a quelli dei CDDA. Mentre si cercavano altri sistemi di protezione che avessero un effetto meno marcato sulla qualità del suono, è stato introdotto il formato concorrente Super Audio CD (SACD), del consorzio Sony-Philips, in grado di fornire prestazioni ancora migliori. Altro elemento che concorre al fallimento di questo formato è la totale incompatibilità degli attuali lettori DVD-Video col formato DVD-Audio.
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2.4.3 Archiviazione permanente dei dati
Nei supporti di memoria descritti in questo capitolo, essendo memorie di massa, la memorizzazione avviene in modo permanente. Abbiamo visto che nei supporti ROM non possono essere eliminati i dati registrati. Quindi i dati memorizzati in tale tipo di supporto vengono archiviati permanentemente. In generale comunque possiamo affermare che anche nei tipi di supporto in cui è prevista la possibilità di cancellare e riscrivere, la memorizzazione è permanente, fino all'eventuale cancellazione.
2.4.4 Copie di sicurezza (Backup e ripristino)
Può essere effettuata, anzi in certi casi è vivamente consigliata, la copia di sicurezza di alcuni oggetti e, quando necessario, anche di interi supporti di memoria. La copia di backup è importante perché, nonostante le memorie siano solide, i dati in esse contenuti possono essere persi per svariati motivi. A seconda della dimensione dell'oggetto da copiare, dobbiamo usare il supporto di memorizzazione con le capacità adeguate a contenerlo. Se dobbiamo fare la copia di backup di un documento di ridotte dimensioni, possiamo usare un floppy disk, la cui capacità massima è di 1,44 Mb. Se la dimensione dell'oggetto aumenta tanto da non rientrare nelle capacità di un floppy, dobbiamo ricorrere all'uso di un altro supporto, come un CD. Fatta la copia di backup su un altro supporto, siamo più sicuri che i dati non vengano persi, anche se viene danneggiato il supporto in cui l'oggetto era originariamente memorizzato. Se questo avviene, possiamo ripristinare il nostro oggetto, effettuando una copia nel supporto in cui l'oggetto risiedeva in origine, dal supporto che abbiamo usato come backup. Copia di un DVD Una nota particolare deve essere fatta nel caso in cui è un DVD a dover essere copiato. Quando compriamo un DVD è conveniente farne una copia di sicurezza per evitare l'inevitabile perdita dei dati in caso di rottura o avaria del supporto. Prima di procedere e vedere come possiamo fare una copia di backup di un DVD, precisiamo che la copia di sicurezza di un generico prodotto tutelato da copyright è legale ai sensi della Legge n. 57-298 dell'11 Marzo 1957, Articolo 40, purché la copia sia esclusivamente a uso personale. Per la precisione l'articolo è il seguente: "Qualunque rappresentazione o riproduzione integrale o parziale eseguita senza il consenso esplicito dell'autore o degli aventi diritto è da ritenersi atto illecito. È fatto divieto inoltre di eseguire traduzioni, adattamenti o trasformazioni, arrangiamenti e riproduzioni con qualunque mezzo e metodo." (Legge n°57-298, 11 marzo 1957, articolo 40). Ciononostante la legge autorizza i possessori di un DVD a effettuare una copia di riserva: "Dopo la divulgazione di un'opera, l'autore non può impedire: 1. Le rappresentazioni private e gratuite effettuate in ambito familiare;
Fase Due ◊ 12 Vivere in connessione 2.
Le copie o le riproduzioni a uso privato di chi esegue la copia e non destinate a un utilizzo collettivo, ad eccezione delle copie delle opere d'arte destinate ad essere utilizzate con finalità identiche a quelle per le quali è stata creata l'opera originale e delle copie di un software diverse dalla copia di riserva..(...)" In pratica quindi siamo autorizzati ad effettuare una sola copia di sicurezza, per ciascuna opera originale acquistata, purché questa non venga né rivenduta né utilizzata per la riproduzione pubblica. Ciò, in definitiva, sancisce la tutela di un concetto fondamentale, ovvero il diritto d'acquisto. In pratica Per effettuare la copia di un DVD dobbiamo procedere con la realizzazione delle seguenti quattro operazioni: - Decriptare il DVD, cioè decodificarlo escludendo ogni eventuale protezione applicata al DVD; in genere i film su DVD vengono protetti da una codifica chiamata CSS (Content Scrambling System) che ostacola la copia. - Rippare il DVD, cioè copiare contestualmente le informazioni decriptate sul disco fisso; - Comprimere il contenuto se la dimensione del file risultante dalle due fasi precedenti è superiore alla capacità di memorizzazione del DVD, altrimenti dobbiamo passare alla masterizzazione. - Masterizzare il DVD. Un esempio di Software atto all'esecuzione delle prime due operazioni è DVD Decripter. La compressione può essere fatta con un programma freeware denominato DVD Shrink, oppure, se abbiamo la versione Ultra di Nero possiamo utilizzare anche il programma Nero recode.
2.4.5 Utilizzare i supporti riscrivibili come unità di memorizzazione
Quando è possibile, è preferibile usare supporti riscrivibili piuttosto che scrivibili, in quanto i primi possono essere formattati e riscritti come se fossero nuovi, mentre i secondi, una volta masterizzati, non possono più essere modificati. L'unico neo è che non tutti i lettori DVD da casa sono compatibili con i dischi riscrivibili, soprattutto per quelli non di ultima generazione.
2.4.6 Gestire drive immagine Il drive immagine è un comodo e utile aiuto che ci viene dato per la masterizzazione di un CD o DVD. Consiste nella creazione di un unità virtuale aggiuntiva in cui può essere effettuata una copia di quanto dovrà essere masterizzato. Prima di procedere con la masterizzazione del supporto, inseriamo in tale unità virtuale tutto ciò che vogliamo memorizzare, che abbiamo preventivamente salvato come file immagine nel programma di masterizzazione. Tale file ha estensione .nrg se abbiamo usato il programma Nero. Questo ci aiuta molto nella gestione di quanto verrà memorizzato.
Conoscenze intermedie sull’archiviazione dei file:
la masterizzazione 13 ◊ Fase
due Lavoriamo come se l'unità esistesse realmente, inserendo, eliminando, spostando in cartelle tutti i file da inserire nel nuovo supporto, con il vantaggio che, essendo una fase "preliminare" della masterizzazione, possiamo verificare la correttezza dei dati che desideriamo copiare su supporto prima di effettuare la masterizzazione vera e propria. Vediamo come procedere. Nel pacchetto di Nero è compresa una piccola utility, "Nero Image Drive", che viene avviata selezionando la voce omonima dal sottomenu Programmi del menu di Avvio. All'avvio dell'applicazione viene visualizzata una finestra di dialogo (Figura 2.4.2) per avvertire della possibilità di mancato riconoscimento della funzione da parte di Windows, ma possiamo procedere con l'esecuzione.
Figura 2.4.2 - Finestra di avvertimento da parte di Windows. Dopo una seconda finestra di avvertimento, viene terminata l'attivazione e aperta una finestra (Figura 2.4.3) in cui viene richiesta l'attivazione dell'unità virtuale.
Figura 2.4.3 - Attivazione di un'unità immagine. Attivata l'opzione per l'abilitazione dell'unità, Nero provvede ad aggiungere un lettore in più nel nostro sistema.
Fase Due ◊ 14 Vivere in connessione Il programma identifica la nuova unità immagine con una lettera. Tale unità verrà visualizzata anche nella finestra dell'Esplora risorse, come se tale risorse esistesse fisicamente nel nostro sistema. Nel nostro caso è stata assegnata la lettera K all'unità virtuale. L'aggiunta del file immagine preventivamente salvato con il programma di masterizzazione, avviene selezionando tale file dalla finestra che viene aperta facendo clic sul pulsante con i puntini (Figura 2.4.4) sulla destra della casella Immagine presente nella scheda Prima unità.
Figura 2.4.4 - Aggiunta del file immagine nell'unità virtuale. Una volta inserito nell'unità virtuale il file immagine, possiamo gestirlo come vogliamo prima di procedere con la masterizzazione. Per disabilitare l'unità virtuale è sufficiente fare clic sul pulsate Disabilita nella parte inferiore sinistra della finestra e confermare l'operazione nella finestra di dialogo che viene automaticamente aperta (Figura 2.4.5).
Figura 2.4.5 - Conferma di disabilitazione dell'unità virtuale. Dopo tale richiesta, l'unità virtuale non è più presente tra le risorse del nostro computer.