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LA FINESTRA SU ‘IL TEMPIO DEL LUPO’:
PERCORSI DI FORMAZIONE PER UN PROGETTO DI RESPIRO EUROPEO
Il profondo impegno da parte dell’associazione ‘Il Tempio del Lupo, comunità etenista italiana’ profuso nella costruzione e sviluppo di diversi percorsi di approfondimento per fedeli e neofiti che si avvicinano alla tradizione del paganesimo nordico, sta dando i suoi frutti. Le adesioni e le richieste di iscrizione a livello territoriale italiano ed europeo pervenuteci negli ultimi mesi confermano ad oggi che la visione estensiva della divulgazione formativa e spirituale prospettata nelle prime fasi del progetto si è ufficialmente discostata, per un ulteriore salto di qualità, dalla proiezione unicamente ‘onirica’ dell’iniziativa religiosa e culturale da noi messa in piedi negli anni, per proiettarsi nella dimensione di un successo reale del tutto inatteso. E questo anche dal punto di vista della ricerca e della divulgazione storico sociale inerente ai diversi aspetti della cultura pagana nordica, in una rete che sta man mano allargando le sue trame. Il paganesimo non è morto e con lui restano vivi i principi e l’etica assieme all’inconsapevole, ma preziosa ed insostituibile eredità di quel pensiero radicato, solido e permeante dell’essere eteni, tramandatoci dai popoli germanici.
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di Siegfried Blazesson
Da quando abbiamo deciso, in unione con il Direttivo della nostra associazione ‘Il Tempio del Lupo’ di proporre dei corsi di formazione rivolti oltre che ai membri più stretti della nostra comunità anche agli esterni ed ai neofiti, siamo felici di ammettere che questi hanno riscosso un pregevole successo verso tutte le fasce della popolazione etena.
I percorsi formativi da noi proposti sono nati inizialmente per istruire ed aggiornare i membri interni e anziani del Tempio, ma successivamente si è deciso di aprire a tutti la possibilità di informarsi. Molti hanno già colto con entusiasmo e partecipazione questa opportunità non solo come viatico per la propria istruzione post-scolastica ma anche come metodo di ampliamento dei propri orizzonti spirituali, sia singolarmente che in forma comunitaria e questo non può che essere motivo di orgoglio per noi.
Siamo partiti lo scorso anno con il corso base di storia germanica che ha avuto da subito un exploit che noi stessi abbiamo faticato a prevedere. Quest’anno, in collaborazione con il Gothi, abbiamo invece avviato il primo corso di etica etena in Italia.
Lo spunto per quest'ultimo tipo di formazione è arrivato direttamente dall’Islanda, ove da anni ormai l'Associazione Asatrù propone questo corso al fine di formare sia i membri interni che i nuovi prospects.
Bisogna ammettere che inizialmente avevamo scartato questa ipotesi per evitare di proporre una attività troppo simile alla catechesi di cattolica memoria ma in seguito, dopo aver iniziato a tracciare le linee guida del corso, abbiamo tratto un sospiro di sollievo: ciò che stava nascendo non aveva nulla a che vedere con l'indottrinamento ma assomigliava sempre più ad una guida per affrontare la modernità con i mezzi della fede antica che è poi l'obiettivo che tutti i gruppi eteni dovrebbero porsi.
In primavera prenderà il via anche il livello due del corso di storia germanica. Di questo siamo molto soddisfatti, infatti la risposta lo scorso anno è stata molto positiva e per questo motivo non abbiamo potuto fare a meno di proporre un livello più avanzato per l’anno in corso che andrà a toccare molte tematiche.
Senza anticipare troppo, possiamo dire che saranno trattati gli impatti culturali che hanno avuto le popolazioni germaniche nel territorio italiano nel corso della storia. Come avranno intuito i più arguti si parlerà principalmente dei Longobardi e del regno fondato da Re Alboino dopo la traversata delle Alpi ma non solo. Parleremo anche di Goti, dell'augusto re Teodorico da Verona e di molteplici altri aspetti della cultura germanica in Italia.
Dal canto nostro non possiamo che restare a vedere come procederanno questi progetti, in ogni caso cercheremo di affrontarli con serenità e soddisfazione, dato che l'assidua frequentazione di queste formazioni è sintomo di benessere per la nostra comunità, in primis, e di vivacità culturale nell'intero ambiente eteno italiano.