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NON SOLO BUSINESS

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IN NORVEGIA È STATO BANDITO CON LEGGE L’USO DI FILTRI SOCIAL E APP PER RITOCCARE IL CORPO. IN UK CI ERANO GIÀ ARRIVATI. ORA ANCHE PINTEREST SI È SCHIERATA A FAVORE DI UNA BELLEZZA REALE CON UNA NUOVA POLICY DI BODY NEUTRALITY.

NUOVE FRONTIERE DI BELLEZZA

di Chiara Dainese

Apparire è più importante che essere? Oppure no? “Se non avete nulla da nascondere mostratevi senza filtri”. Questo è il monito della campagna #filterdrop lanciata da Sasha Pha colpito nel segno e in Gran Bretagna ha imposto alle influencer di dichiarare l’uso dei filtri per le pubblicità di prodotti cosmetici. E non è la sola. Sulla stessa lunghezza d’onda la decisione della Norvegia che ha redatto un provvedimento, che modifica una legge esistente ed è stato approvato il 2 giugno dal parlamento e stabilisce che in tutte le pubblicità fotoritoccate con filtri o altri sistemi per modificare forme e dimensioni del corpo, ma anche colore e grana della pelle, dovrà essere presente un avviso standard che sarà realizzato dal Ministero della Famiglia. Vale in generale per tutte le pubblicità, anche se se ne sta parlando soprattutto in relazione ai social network e al settore della bellezza. Era da tempo che in Norvegia si discuteva della cosiddetta ‘kroppspress’, espressione che letteralmente significa ‘pressione riguardo al corpo’. Presentando la modifica della legge sulla pubblicità al parlamento il Ministro della Famiglia Kjell Ingolf Ropstad aveva detto che “gli standard di bellezza diffusi dalla pubblicità contribuiscono alla bassa autostima tra le persone giovani”. Ropstad ha ammesso che contrastarne l’influenza è

difficile ma pensa che l’obbligo di segnalare i ritocchi possa aiutare. “Si spera che la misura dia un contributo utile e significativo per arginare l’impatto negativo che tale pubblicità ha in particolare sui bambini e sui giovani”, sottolinea la Ministra norvegese Erna Solberg. Questa legge, tra le prime al mondo, tiene conto di come la continua (sovra)esposizione di giovanissimi e adolescenti soprattutto a canoni di bellezza irraggiungibili possa essere causa di un rapporto conflittuale con il proprio corpo. L’obiettivo infatti, è quello di combattere i contenuti che giocano sull’insicurezza sociale, la cattiva coscienza, la bassa autostima o contribuiscono alla pressione sul corpo. “I filtri dovrebbero essere una cosa divertente, qualcosa che usi per ridere o perché ti piace l’idea di avere una farfalla sul viso - ha dichiarato l’influencer Annijor Jørgensen al quotidiano locale Verdens Gang - e non dovrebbero servire a creare un falso ideale di bellezza”. Molti influencer norvegesi, come Janka Polliani che ha 185mila follower su Instagram e Kristin Gjelsvik che ne ha 202mila, hanno detto di essere favorevoli alla nuova legge; alcuni, tra cui Polliani, pensano che dovrebbe riguardare tutte le immagini ritoccate e non solo quelle pubblicitarie, ma lo stato può regolamentare solo le seconde.

INFLUENCER SENZA RITOCCO Si chiama Rebecca Ferguson, vive a Dubai ed è un’influencer che ha capito come fare qualcosa di buono e giusto per chi la segue. In un video, Rebecca ha mostrato come oggi sia facile modificare non solo le foto ma anche i filmati attraverso apposite app, migliorando così il proprio corpo: “Posso rendere la mia vita più piccola, allungare le mie gambe, cambiare il mio viso... Per questo quando guardate un profilo ricordate che la perfezione non esiste e ricordate chi siete: voi stessi”. Il video è effettivamente impressionante e dimostra quanto ormai la mania di ritoccarsi per tendere a una inesistente perfezione stia degenerando. Star senza make-up che postano i loro scatti al naturale ormai non si contano. Antesignano di questo approccio è stato il brand Dove che nel 2004, da tre anni in Italia, ha lanciato il Progetto Autostima per promuovere programmi atti a generare un cambiamento, educare, e ispirare le ragazze, verso una definizione più ampia della bellezza e aiutarle a sentirsi più sicure di sé.

In alto, un post dal profilo Instagram di Giulia De Lellis e un’immagine senza trucco di Huda Kattan

Ricerche dimostrano che la scarsa autostima è un ostacolo per i giovani nella loro vita quotidiana e per ricostruire la fiducia in loro stessi bisogna cambiare i modelli di bellezza più autentici, non ritoccati. Con il supporto di genitori, insegnanti, mentori e organizzazioni giovanili, Dove offre programmi di costruzione dell’autostima e della fiducia in se stessi ai giovani di tutto il mondo. Sempre in Italia Clio Zammatteo in arte ClioMakeUp si schiera contro i ‘bagliori’ artificiosi dei filtri Instagram e sul pericolo dell’uso dei filtri soprattutto per i più giovani. In un post che la ritraeva al naturale ha scritto: “Non è tutto oro quello che luccica. Inizialmente non sembra ci sia molta differenza: solo la pelle un po’ più chiara, il naso leggermente più stretto, i pori meno dilatati, l’incarnato più luminoso, gli occhi più brillanti... Alla fine sono sempre io non c’è molta differenza, e allora perché quando quel filtro così apparentemente innocuo scompare mi sento più brutta, meno adeguata? E ancora perché le altre sono meglio di me? Non basta

Dall’alto, un post di Clio Zammatteo in arte Cliomakeup e una petizione contro le immagini modificate dal profilo Instagram di Huda Beauty

che la loro vita sia migliore della mia, hanno tutto: amore, soldi, successo, fama, vestiti, trucchi, viaggi e anche la bellezza... Quante cose che passano nella testa sopratutto di persone più fragili, come i più giovani gli adolescenti, o gli insicuri, i timidi... Pensieri che con il tempo posson far male, tanto male... E per cosa? Per realtà distorte”. E non è l’unica a farsi paladina di una vera bellezza. Tra le skininfluecer italiane, ovvero chi non ha timore di mostrare il suo viso non ritoccato da filtri o da app di face morphing sui social, più seguite ci sono l’attrice Matilda De Angelis e la conduttrice televisiva Aurora Ramazzotti, nonché l’influencer Giulia De Lellis che sui social non hanno nascosto la loro acne. A livello internazionale, prima di ClioMakeUp un’altra beauty guru si era schierata contro l’abuso dei filtri Instagram, soprattutto nelle pubblicità di creme e trucchi. Si tratta di Huda Kattan, fondatrice del brand Huda Beauty. “Quando abbiamo lanciato la linea skincare Wishful abbiamo deciso che volevamo fare una campagna senza trucchi, senza Photoshop, senza modelli famosi e senza filtri: dopotutto parliamo di cura della pelle, quindi non ha senso usare make-up ed editing. Quando ci siamo guardati intorno alla ricerca di altri marchi per vedere chi altro lo stesse facendo ne abbiamo trovati pochissimi”, ha raccontato Kattan in un post Instagram.

Prima di loro, paladina di una bellezza più reale era stata Alicia Keys con il movimento social #nomakeup: da anni la cantante ha messo da parte eyeliner, rossetti, mascara e polveri presentandosi alla maggior parte degli eventi pubblici al naturale, per dire basta a un’immagine femminile sempre ‘perfetta’, dando avvio anche su Instagram alla moda di mostrarsi senza trucco e senza filtri. Nel 2020 poi è passata dalla teoria alla pratica entrando nel mondo della bellezza con la linea di skincare e “soulcare” SoulKeys. “Ho imparato che è lo spirito a rendere bella una persona. La bellezza riguarda il modo in cui ci connettiamo, il modo in cui controlliamo il nostro spirito, il modo in cui accettiamo e amiamo noi stessi; è prestare attenzione a ciò che non puoi vedere, ma che senti dentro”, ha detto la cantante. Infine, anche la nuova linea skincare Luce lanciata da Alessia Marcuzzi è nata con l’invito social a mostrarsi senza trucchi e senza filtri, per liberare e mostrare la propria luce. Ed è così, al naturale, che la stessa Marcuzzi si mostra nelle foto social e di campagna del marchio, che ha appena aggiunto alle referenze viso una nuova linea pensata “per tutti i tipi di corpo”, senza distinzioni di genere. “Valorizza la tua unicità, allontanati dagli stereotipi, prenditi del tempo da riservare a quello che ti fa sentire bene. Sono le nostre particolarità a renderci speciali! Sii felice di non assomigliare a nessuno stereotipo. Sii orgoglioso di essere quello che sei. Metti in luce la naturale bellezza del tuo corpo”, si legge in un post del marchio.

EFFETTO PINTEREST Pinterest, il social che propone immagini che sono d’ispirazione per creare la vita che si ama, ha scelto di abbracciare una politica che dia spazio a tutti, indipendentemente dalla taglia o dalla corporatura. A partire dal 1 luglio 2021, Pinterest ha aggiornato le policy sugli annunci e vieta qualsiasi annuncio che contenga immagini o frasi riguardanti la perdita di peso. “Come la nostra comunità di Pinners cresce - riporta una nota - così fanno le ricerche di argomenti come l’alimentazione sana, lo stile di vita sano e i consigli di fitness. Continueremo a fornire contenuti utili e pertinenti per coloro che li cercano, vietando al contempo i contenuti che mostrano, razionalizzano o incoraggiano i disturbi alimentari e altri tipi di autolesionismo. Per esempio, ogni volta che gli utenti cercano parole chiave relative ai disturbi alimentari, blocchiamo i risultati della ricerca e li indirizziamo a organizzazioni esperte, in modo che possano trovare ulteriori risorse”. La speranza è che, grazie a questa politica globale, altre organizzazioni e aziende inizino a riflettere sui danni che possono comportare certi tipi di annunci e adottino politiche che promuovano un cambiamento significativo.

Da sinistra,un post dal profilo Instagram di Alicia Keys e Alessia Marcuzzi senza trucco con i prodotti della linea Luce Beauty

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