www.giornalepantheon.it
il magazine di Verona e Lessinia EDIZIONE SPECIALE
Anno 6 Numero 6 - luglio/agosto 2013
Uno sguardo verso il domani...
Conosciamo i valori di un’impresa Cattolica Assicurazioni. La Compagnia vicina alla tua Azienda da oltre un secolo.
www.cattolica.it
L’ E D ITOR IALE di Matteo Scolari
il magazine di Verona e Lessinia
Immagine di copertina: “Vista mozzafiato da Bocca di Selva” di Mariagrazia Faccio
L
e persone a me più vicine, sanno che fin dai tempi dell’Università amo ripetere di tanto in tanto un aforisma di Tucidide, uno storico e generale dell’Antica Grecia, che fa così: «Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gloria come del pericolo, e tuttavia l’affrontano».
Serve coraggio. Mi rivolgo soprattutto ai giovani, ai ragazzi della mia età. Stiamo attraversando un periodo molto difficile, siamo tutti consapevoli che per la maggior parte dei casi stiamo pagando scelte del passato e del presente che non dipendono da noi. Non utilizziamo questo come alibi. La tematica lavoro è quella che sentiamo addosso quotidianamente, sembrano sfuggirci certezze, punti di riferimento, stabilità, serenità. Molti di noi stanno facendo la valigia per provare esperienze all’estero, utili se funzionali a un ritorno in Italia, pericolose per il Belpaese se poi si decide di non tornare. L’Italia sembra essere un paese per vecchi, con tutto il rispetto per gli anziani che adoro e che considero una grande risorsa. Il nostro territorio sta invecchiando. Così grande ai nostri occhi, così minuscolo agli occhi della globalizzazione. Già, la globalizzazione, fenomeno di cui dobbiamo inevitabilmente tener conto, anche a livello locale, perché, volenti o nolenti, ne siamo parte. Cosa facciamo allora di fronte a una situazione apparentemente predominante? Molliamo, ci rassegniamo all’idea che siano altri a decidere per noi o scegliamo di comportarci come suggeriva Tucidide nel V secolo a.C, ovvero di essere coraggiosi e di affrontare, nonostante le difficoltà, quello che ci aspetta? L’idea degli “Stati Generali della Lessinia e delle sue valli” nasce proprio da questa volontà, di affrontare in modo consapevole e unitario un nuovo processo culturale che deve pur iniziare, un processo che si può attuare a più livelli (in famiglia, tra famiglie; in azienda tra imprenditori e impresa; nelle relazioni sociali tra giovani e meno giovani; nelle realtà locali tra associazioni e soggetti istituzionali) e che io definisco delle tre “C”, ovvero della Collaborazione, della Cooperazione e della Compartecipazione. Tre sostantivi molto simili, le cui sfumature generano relazioni e sinergie in grado di dar vita a un nuovo modello, sicuramente più forte, equo e sano, di società. Nel progetto Stati Generali, che avrà il suo inizio venerdì 19 e sabato 20 luglio a Bosco Chiesanuova e che si articola in più fasi, abbiamo cercato di coinvolgere associazioni di categoria, enti istituzionali, società private, tutti i comuni della Lessinia e delle sue valli, la Regione, la Provincia, ospiti da altre regioni e adesso voi lettori e cittadini del territorio veronese. L’obiettivo è quello di guardarci dentro, riflettere, trovare la consapevolezza di ciò che eravamo, di ciò che siamo e di ciò che vogliamo essere nei prossimi anni come territorio. Non è facile, ma è una necessità ormai improrogabile. Giovani che non trovano lavoro, come dicevo, ma anche disoccupazione degli over 50 rimasti a casa, crisi del manifatturiero, famiglie in difficoltà, negozi che chiudono, turismo che non decolla, ambiente a rischio e cultura con uno spazio troppo limitato. Non c’è più tempo. Serve una visione lungimirante d’insieme che travalichi i singoli interessi, le lotte di paese, i campanilismi, l’atavica diffidenza, l’ostinato orgoglio e l’illusoria convinzione di potercela fare sempre e comunque da soli. Non abbiamo la presunzione di avere in mano la ricetta per risolvere le grandi questioni e le criticità che interessano il nostro territorio, ma condividendo insieme momenti come questi potremmo dire, con coraggio, di averci almeno provato.
Sommario
13 28
Il Magazine di Verona e Lessinia
Registrazione Tribunale di Verona n.1792 del 5/4/2008 Numero chiuso in redazione il 6/07/13
foto: Sigfrido Corradi
PRIMO piano
Direttore responsabile: Matteo Scolari Capo redattore: Matteo Bellamoli
Stati Generali della Lessinia Parte con una due giorni di convegni che si terrà il 19 e 20 luglio a Bosco Chiesanuova, un progetto molto complesso proposto dalla rivista Pantheon per disegnare la Lessinia del domani. Idee, esperienze e sinergie da condividere sul modello di Milano EXPO 2015.
Redazione: Matteo Bellamoli, Loretta Campedelli, Matteo Scolari, Moira Falzi. Hanno collaborato al numero di luglio/agosto 2013: Silvia Allegri,Jessica Ballarin, Marta Bicego, Giorgia Castagna, Federico Maccadanza, Francesca Mauli, Francesca Merli, Arianna Mosele, Davide Motta, Elena Livia Pennacchioni,Camilla Pisani, Emanuela Rossi, Miryam Scandola, Alessandra Scolari, Andrea Tommasi, Giovanna Tondini, Francesco Turlon, Giulia Zampieri, Mattia Zuanni, Mattia Zanini.
I comuni ribelli si “spaccano” e intanto è crisi post alluvione.
32
NOTIZIE DAL MONDO Una chiamata dall’Olanda Si chiama Fairphone, ed è un telefono che non sfrutta l’Africa.
28
POLLICE VERDE Erbe di campo
6
Trekking a Marcellise per scoprire le erbe “buone e cattive”.
31
SOCIALE Che spettacolo di Africa!
RISORSE IDRICHE Acqua pubblica e alluvioni
Copertina e progetto grafico: Loretta Campedelli
16
16
Evento super il 20 luglio a Bosco per aiutare le missioni di Voci e Volti.
32
Società editrice: InfoVal S.r.l.
SPECIALE ESTATE (2) Il Forte di Santa Viola
IDEE GIOVANI Rilanciarsi per rilanciare
via Tavigliana 1/A, 37023, Grezzana, (Vr) P.Iva:03755460239 tel. e fax. 045.8650746 mail: redazione@giornalepantheon.it web: www.giornalepantheon.it Facebook/Pantheon
Le tre start up vincitrici dello Start Up Day di Roboval.
Sviluppo commerciale e pubblicità: Moira Falzi 340 8775197 Fabio Dai Prè 340 0735137
22
EVENTO
Contributi e donazioni per Pantheon Magazine: c/c postale 93072262 intestato a: Infoval srl – via Tavigliana, 1/A – 37023 Grezzana (VR)
Locanda Anita
Seconda uscita dello Speciale Estate in diretta dal Forte di Santa Viola.
34
ANGOLO IN ROSA
La birra artigianale è sbarcata in arsenale
Scuola finita divertimento garantito!
In Arsenale il 28 e 29 luglio il tripudio della birra artigianale.
Una carrellata dei summer camps per i vostri figli durante l’estate.
26
su prenotazione
Specialità cucina istriana e selvaggina
Pranzo a menu’ fisso a partire da € 6,00
Bar: Chiuso la domenica Trattoria: Chiusa la domenica (aperta sempre su prenotazione) Stallavena (Grezzana) Via Chiesuola, 28 Tel. 045 880 18 68
36
36 34 42 50
38
Si chiama onoterapia ed è la cura assieme agli asini. Scopriamola.
“Amore ai tempi dello stage” il nuovo libro di Alessia Bottone.
38
46
PANTHEON UNDERGROUND
LETTERATURA Tracce di antichi pastori negli Alti Lessini
Allborn, new rock generation
Il nuovo libro di Ugo Sauro indaga la storia della Lessinia.
Continua l’ascesa musicale dei cinque giovani ragazzi veronesi.
40
VITA DI MONTAGNA I padroni del sentiero E5 Incontriamo i manutentori del Sentiero Europeo in Lessinia.
48
VIAGGI DAL MONDO Il viaggio metafora di vita
42
Giovanni Cobianchi ci porta attraverso le sue foto per il mondo.
50
piove miele, olio e mosto
Un asino può aiutarci a stare meglio?
GIOVANI Due cuori e un Co.Co.Pro
Se piove tra luglio e agosto,
SALUTE
STORIA Peti l’alpino senza penna
52
44
SPAZIO LETTERARIO
54 SPICCHI
Concorso
TERRITORIO A
58
SCATTI D’AUTORE II
42
Da Valdiporro ai campi di concentramento e ritorno. La storia di Peti.
Pane fresco tutte le domeniche Oro Bianco Snc - Via Roma, 86 - 37023 Grezzana (VR) - Tel. 045 8668254 Orari: lunedì 7:00 - 13:00 (pom. chiuso). Dal martedì al sabato dalle 7:00 - 13:00 e 15:30 - 18:00. Domenica 8:00 - 12:30 (pom. chiuso)
PRIMO PIANO Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli
Non c’è più tempo, bisogna agire di Matteo Scolari
6
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Venerdì 19 e sabato 20 luglio a Bosco Chiesanuova inizia la prima fase di un progetto molto complesso promosso dalla rivista Pantheon e denominato “Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli”. Coinvolti quattro Ministeri, la Regione, la Provincia, la Comunità Montana, ventidue comuni, numerose associazioni di categoria, enti istituzionali, centri di ricerca, mondo dell’Università. Obiettivi principali: fare sintesi delle criticità del territorio, ma anche dei suoi punti di forza; prendere consapevolezza di quello che eravamo, di quello che siamo e di quello che vorremmo essere nei prossimi dieci anni; rappresentare un modello di territorio, tra i pochi in Italia, in grado di auto-organizzarsi per affrontare il momento di difficoltà dovuto alla crisi. Il tutto con un ottica, finalmente, d’insieme, con uno sguardo, magari, al grande appuntamento universale EXPO 2015 di Milano.
Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli
L
o sappiamo benissimo e lo sappiamo tutti: il periodo che stiamo attraversando è uno dei più difficili dal Secondo Dopoguerra. Il boom economico degli anni Cinquanta aveva regalato agli italiani l’illusione di poter vivere per moltissimi anni in una aurea condizione di benessere in cui anche la sobrietà del giusto vivere poteva tranquillamente essere sostituita da clamorosi ed eclatanti eccessi. Bene, l’età dell’oro (anche se non per tutti), è finita. Spazzata via da una serie di fattori più o meno prevedibili, tra cui la globalizzazione, che oggi ci costringono a parlare di disoccupazione giovanile, di cancellazione di posti di lavoro, di fuga di manodopera (e non solo di cervelli) all’estero, di famiglie e di imprese in seria difficoltà, di ambiente a rischio, di mancanza di punti di riferimento, di crisi di identità, di valori e di sentimenti. All’interno di questa pericolosa deriva della società è facile perdere di vista quelle che sono le reali potenzialità di un territorio, offuscate, o per meglio dire sotterrate, dalla preoccupazione
Pernottamento
di non potercela fare o di credere che nulla o nessuno possa invertire il corso attuale delle cose. Uno dei tentativi che si possono però fare per evitare che rassegnazione, sconforto e in alcuni casi anche disperazione possano prendere il sopravvento, è quello di auto organizzarsi, prendere consapevolezza dei propri mezzi e agire per evitare che siano altri a farlo per noi, guardando magari a dei modelli di successo che esistono e che si possono emulare. Gli Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli costituiscono un progetto composto da più fasi, e della durata di alcuni mesi, fortemente voluto dalla testata giornalistica Pantheon per richiamare attorno a un tavolo di
Ristorante
confronto le parti costituenti del territorio, che vanno dall’imprenditoria all’artigianato, dall’agricoltura al turismo, dal volontariato all’associazionismo, dalla cultura allo sport. Avere una percezione di unitarietà, mettere in moto sinergie a livello locale, pensare al proprio interno ad alcune linee guida per il futuro permettono di uscire da una logica di localismo e di affacciarsi nel mercato, magari internazionale, con una dimensione più ampia, sicuramente più competitiva. Per poter coinvolgere il numero più ampio possibile di soggetti e di persone abbiamo richiesto il patrocino di quattro ministeri (Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Ambiente, Beni e attività culturali), della Re-
Buon appetito!
Loc. Dardo Erbezzo (VR) - Tel 328 4326929 - www.rifugiodardo.com
PRIMO PIANO Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli gione Veneto, della Provincia e del Comune di Verona, della Comunità Montana, del GAL, del BIM Adige e di oltre venti comuni veronesi suddivisi tra le vallate di Valpolicella, Valpantena, Val Squaranto, Valle di Mezzane, Val d'Illasi, Val Tramigna, Val d'Alpone, Val di Chiampo, tra cui Badia Calavena, Bosco Chiesanuova, Cerro, Colognola ai Colli, Dolcè, Erbezzo, Fumane, Grezzana, Illasi, Marano di Valpolicella, Monteforte d’Alpone, Negrar, Roverè, San Giovanni Ilarione, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo, Selva di Progno, Tregnago, Velo e Vestenanova. La risposta a questo primo appello, rivolto anche a numerose associazioni di categoria, numerosi istituti di credito e imprese private è stato accolto molto bene con la concessione del patrocino. Sia chiaro, nessuno ha la pretesa che da iniziative come questa possano uscire ricette definitive per risolvere le criticità che interessano
foto: Paolo Zerlotto
il territorio, ma potrebbe essere un inizio di un nuovo processo culturale che pone al centro del pensare e dell’agire quotidiani concetti quali la collaborazione, la cooperazione, la solidarietà, la sinergia, la condivi-
sione, l’inventiva, la fiducia, l’entusiasmo, l’ottimismo, la voglia di fare, lo scambio di informazioni e di esperienze. Elementi più o meno tangibili in grado di costituire seriamente una riorganizzazione sociale vincente.
I convegni per conoscere la Lessinia IERI, OGGI e DOMANI
N
on ce ne vogliano gli autori del più prestigioso e conosciuto Quaderno culturale della Lessinia (in edicola in queste settimane il nuovo numero) se per presentare la due giorni di convegni che si terrà il 19 e 20 luglio a Bosco Chiesanuova e che costituisce la fase 1 degli Stati Generali, abbiamo utilizzato il nome della prestigiosa pubblicazione. Lessinia ieri, oggi e domani ci sembrava il modo migliore per indicare come sia necessario conoscere quello che eravamo e quello che siamo per immaginare ciò che vorremmo essere in futuro.
Lessinia IERI.
Il 19 luglio alle ore 10.00 presso la Sala Olimpica, inizierà il primo convegno dedicato alla storia: una decina di relatori, amanti del territorio lessinico e delle sue valli, che nel corso degli anni, a vario titolo e con diverse finalità, si sono occupati di conoscere, scoprire, raccontare la loro terra di origine. Abbiamo chiesto ad ognuno di loro di raccontarci alcuni aspetti che hanno interessato le nostre terre nei secoli
8
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
scorsi tenendo conto di un aspetto più sociologico che naturalistico o fisico. Il nostro obiettivo, infatti, è uscire dal primo appuntamento degli Stati Generali con un’idea chiara di quelle che erano le relazioni che legavano un tempo la gente di montagna, com’erano organizzate le comunità, quali valori vi erano all’interno, quali erano le priorità, i bisogni, le paure, i desideri. Quali sono state le
evoluzioni con il boom economico, il trasferimento nelle città, poi il lento ritorno. E ancora i beni tangibili della Lessinia, come le architetture uniche al mondo in nostro possesso, e i beni intangibili come le tradizioni e i folclori. Una panoramica, quindi, su quello che eravamo e che spesso non conosciamo, per arrivare poi all’appuntamento del venerdì sera in cui parleremo del presente.
REFERENTE PER LA LESSINIA FILIPPO CANTERI: 327 8923923
CON TARIFFE PENSATE PER TE DA PERSONE VERE COME TE
CORSO MILANO 157 - 37138 VERONA - TEL. 045 6704557 VIA VENEZIA, 8/A - 37010 CAVALCASELLE (VR) - TEL. 045 6450295
VI AUGURA UNA BUONA ESTATE E VI ASPETTA NEI NEGOZI DI
Pi첫 vicini.
Dellas. Dal 1973 la tecnologia incontra l’uomo.
www.dellas.it 1973 - 2013
0% 10 LASLY L TA DEDE IN I
anniversary
MA
Da 40 anni, uniamo all’avanguardia tecnologica un fattore unico, irripetibile, distintivo: l’esperienza e la personalità dei nostri uomini. Ecco perché oggi Dellas non significa soltanto prodotti di assoluta eccellenza, ma anche organizzazione puntuale, presenza capillare, massima flessibilità, profonda specializzazione, in oltre 60 Paesi al mondo.
Dellas: il valore dei nostri prodotti nasce dai valori delle nostre origini.
Dellas S.p.A. - Via Pernisa, 12 - 37023 Lugo di Grezzana (VR) - Italy - Tel. +39 045 8801522 - Fax +39 045 8801302 - e-mail: info@dellas.it
Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli Convegno del venerdì mattina -19 luglio ore 9.30 - Sala Olimpica La Lessinia IERI Registrazione partecipanti ore 9.30 Inizio convegno ore 10.00 10.00-10.20 Professoressa Nadia Massella – Relazioni e mutamenti sociologici “Il mutamento sociale in Lessinia. Dall'economia di sussistenza al boom economico” 10.20-10.40 Professor Bruno Avesani – Economie di fondo valle “Valpantena, ponte tra la montagna e la città. Sviluppo industriale, agricolo e manifatturiero ai piedi della Lessinia” 10.40-11.00 Professor Ugo Sauro – Antropologia della montagna “Rapporto uomo ambiente: equilibri, storicità ed evoluzioni del vivere in Lessinia” 11.00-11.20 Architetto Vincenzo Pavan – L’architettura nei monti “Le costruzioni in pietra, patrimonio architettonico da valorizzare” 11.20-11.40 Professoressa Giancarla Gugole – Tra storia e territorio “Terre da scoprire: gente e società della Lessinia orientale” ricordiamo il maestro Piero Piazzola (breve filmato) 11.40-12.00 Pausa - Coffee break 12.00-12.20 Sergio Benedetti – Storie di famiglia “La Lessinia occidentale del XV sec testimoniata negli archivi parrocchiali” 12.20-12.40 Professor Angelo Andreis – Istruzione “Giovani d’un tempo e formazione scolastica nelle scuole delle Vallate negli anni 50/60” 12.40-13.00 Professor Ezio Bonomi - Studi antropologici “Usi e costumi in Lessinia: l’aspetto folkloristico e le storie ispirate alla montagna”
Lessinia OGGI.
A partire dalle 20.00 di venerdì 19 luglio, nella sala principale del Teatro Vittoria, cercheremo, invece, di scattare più foto del territorio dal punto di vista statistico, per capire anche numericamente lo stato di salute o di sofferenza del territorio. Con noi i vertici di alcune realtà rappresentative del settore delle imprese (Camera di Commercio), delle PMI (Apindustria), dell’agricoltura (Coldiretti), del mondo artigiano (Confartigianato), del Turismo, dell’Università, del Volontariato,
Saluti e conclusioni del moderatore Chiusura del convegno ore 13.00
degli Enti locali e della Chiesa. Sarà utile analizzare i trend degli ultimi anni, i settori che sono in maggiore difficoltà, quelli che stanno crescendo e che stanno offrendo più
opportunità sul territorio anche in ottica futura. Minimo comune denominatore che lega tutti i settori sarà la tematica lavoro, ma ci sarà spazio anche per parlare di solidarietà e fede.
PRIMO PIANO Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli Convegno del venerdì sera - 19 luglio ore 20.00 - Teatro Vittoria La Lessinia OGGI Registrazione partecipanti ore 20.00 Inizio convegno ore 20.30 20.00-20.15 Sua S.E. Mons Giuseppe Zenti; 20.15-20.30 Presidente della Camera di Commercio, Alessandro Bianchi 20.30-20.50 Prof. Federico Perali Università degli Studi di Verona Dipartimento di Scienze Economiche 20.50-21.10 Presidente Apindustria, Arturo Alberti; 21.10-21.30 Presidente Confartigianato, Andrea Bissoli; 21.30-21.50 Presidente Coldiretti Verona, Claudio Valente; 21.50-22.10 Assessore al Turismo per Provincia e Turismo, dott. Ruggero Pozzani; 22.10-22.30 Sindaco di Monteforte d’Alpone, Carlo Tessari; 22.30-22.50 Presidente della Comunità Montana: Guido Pigozzi; Saluti e conclusioni del moderatore Chiusura del convegno ore 23.00 foto: Loredana Zanon
Lessinia DOMANI.
Forse l’appuntamento più atteso, perché è quello che ci potrebbe dare nuovi spunti e nuove idee. Stiamo parlando del terzo convegno che si terrà sabato 20 a partire dalle ore 9.30 di nuovo nella Sala Olimpica. Al centro del dibattito il futuro delle nostre terre. Attraverso l’analisi e l’ascolto di alcune casi concreti potremmo attingere speranze ed entusiasmo per una ripartenza. Con noi l’esperienza di Trentino Network, la società a capitale pubblico che gestisce le reti per le telecomunicazioni presenti sul territorio trentino e che fornisce servizi innovativi al pubblico e al privato: il suo obiettivo è dotare il territorio di un’infrastruttura avanzata che permetta di ridurre il fenomeno del “digital divide”, ossia l’esclusione di parte della popolazione (in particolare quella che vive nelle zone periferiche, ndr) dai benefici che la cosiddetta società dell’informazione comporta. Scopriremo poi con i responsabili della rivista milanese City Life Magazine quali vantaggi ci
Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli possono essere in un’ottica di “Smart Valley”, ovvero di territorio intelligente che riesce a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, grazie anche all'impiego diffuso e innovativo delle TIC, in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell'ambiente e dell'efficienza energetica. Sulla stessa linea d’onda l’intervento di Donato de Silvestri che ci mostrerà quale sarà la scuola del futuro, la cosiddetta scuola 2.0. Spazio al manifatturiero con il presidente della Premax che ci parlerà del consorzio composto da una cinquantina di aziende del comune di Premana, in provincia di Lecco, specializzato nella produzione di forbici, cesoie, coltelli ed altri articoli da taglio, che è stato costituito con eccellenti risultati per competere nel mercato internazionale. Quale finanza sarà in grado di supportare lo sviluppo del territorio ce lo dirà Unicredit, in rappresentanza del mondo delle banche. Parola poi a Maurizio Setti presidente dell’Hellas Verona per indicare una delle possibili strade che uniscono sport e aggregazioni
foto: Sigfrido Corradi
territoriali. Introdurremo il concetto di Banca del Tempo, una nuova forma di associazionismo volontario dove al posto di soldi c’è uno scambio di prestazioni ripagate, appunto con il tempo. Andremo a chiudere con l’intervento del Sindaco di Monteveglio, uno dei cinque comuni della provincia di Bologna che hanno optato per una vera e propria fusione e che hanno portato alla nascita (dal 1 gennaio
2014), del Comune unico di 30mila abitanti della Valsamoggia. Parlando di futuro, infine, non potevamo non avere un occhio di riguardo per i giovani-: ci ha dato conferma di presenza Ruggero Frezza, presidente dal 2008 di M31, uno dei maggiori centri di Ricerca e Sviluppo in Italia, un avanzatissimo incubatore tecnologico a sostegno dell’imprenditoria giovanile e delle start up aziendali.
Vinco geom. Martina AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI Nuovo studio di amministrazioni condominiali che, attraverso un’adeguata preparazione giuridica, amministrativa e contabile, risponde con professionalità, competenza e trasparenza alle richieste del cliente
Lo studio offre Visite periodiche presso lo stabile Facile reperibilità Si dispone di un ufficio tecnico Assemblee presso lo studio, con sala riunioni Pronto intervento per emergenze con personale specializzato
Preventivi personalizzati e gratuiti Via D. Menini, 3 - 37021 - Bosco Chiesanuova VR - tel. 333.382 48 30 - fax 045. 678 00 40 - E-Mail: vinco.martina@tiscali.it
PRIMO PIANO Stati Generali della Lessinia e delle sue Valli Un progetto che prosegue in vista dell’EXPO 2015
foto: Mattia Vinco
L
a due giorni di convegni organizzata a Bosco Chiesanuova è soltanto la fase 1 di un progetto molto più ampio che prevede successivi step di avanzamento. Come anticipato sullo scorso numero del giornale, seguirà la costituzione di otto gruppi di lavoro, coordinati dal Comitato Organizzatore degli Stati Generali, che avranno il compito di approfondire alcune tematiche principali che riguardano il nostro territorio e produrre poi delle relazioni che andranno a comporre un documento unico programmatico, sottoscritto e condiviso dalle parti, in grado di fungere da linea guida per la Lessinia di Domani. Il Progetto “Stati Generali” non è un’iniziativa di natura politica, bensì a disposizione della politica, alla quale rivolgeremo le nostre intenzioni, di come immaginiamo la nostra terra nel prossimo decennio, con un’indicazione ben precisa. C’è un appuntamento, in particolare, che potremmo utilizzare come stella polare, come faro guida per procedere in modo rapido e concreto verso la direzione di unitarietà territoriale, ovvero l’Expo 2015 di Milano. Il ruolo della manifestazione universale indetta dal Bureau International des Expositions (abbreviato in BIE), alla quale partecipano 157 nazioni, è orientato all’interpretazione delle sfide collettive cui l’umanità è chiamata a rispondere. Noi iniziamo ora dalla Lessinia e dalle sue Valli.
Convegno del sabato mattina - 20 luglio ore 9.30 - Sala Olimpica La Lessinia DOMANI Registrazione partecipanti ore 9.30 Inizio convegno ore 10,00 9.30-9.50 Amministratore delegato Trentino Network – Zorer Alessandro “Telecomunicazioni e infrastrutture per la riduzione del digital divide” 9.50-10.10 Responsabile pubblicità e marketing City Life Magazine, Roberto Maietti “Vantaggi e benefici della Smart City, la cosiddetta città intelligente” 10.10-10.30 Professor Donato De Silvestri – Formazione, direttore “Formazione scolastica: il futuro con l’insegnamento 2.0” 10.30-10.50 Presidente Consorzio Premax, Battista Vittori “Manifatturiero: l’unione di più aziende per affrontare il mercato globale” 10.50-11.10 Pausa - Coffee break 11.10-11.30 Vice Area Manager Distretti Verona UniCredit, Valeria Franceschini “Il dialogo banca-territorio, tra buone pratiche e direttrici di sviluppo” 11.30-11.50 Presidente Società Hellas, Maurizio Setti “Sport e aggregazioni territoriali: la nuova stagione dell’Hellas Verona” 11.50-12.10 Presidente della Banca del Tempo della 1^ Circ.Vr, dr.ssa Elena Sonego "Una realtà da scoprire la banca del tempo di Verona: Tu per me io per te” 12.10-12.30 Sindaco di Monteveglio (BO) Daniele Ruscigno “Fusioni di piccoli comuni: il caso emiliano della Valsamoggia” 12.30-12.50 Presidente e fondatore di M31 Italia Srl, Ruggero Frezza “L’incubatoio tecnologico per l’imprenditoria giovanile e le star up aziendali” Saluti e conclusioni del moderatore Chiusura del convegno ore 13.00 Dal momento della chiusura del giornale la scaletta potrebbe subire qualche variazione.
• VETROCAMERA ANCHE CON GAS • VETRI PORTE INTERNE • LAMINATI E TEMPERATI • SPECCHI E MENSOLE • BOX DOCCIA SU MISURA
37142 POIANO (Verona) Via Valpantena, 61/A Tel. 045.550058 sas
Vetreria Bellomi
Fax 045.551733 amministrazione@vetreriabellomi.it
Via Enrico da Porto, 10/C 37023 Grezzana (VR) - TeL. 0458650274 - Fax. 045 8650445 - msartori@notariato.it - www.notaiosartori.it
«L
Notaio, molto più di una firma
a figura professionale del notaio sta cambiando, specie negli ultimi anni. Tuttavia, ciò che rimane invariata è la nostra missione, quella di un Pubblico Ufficiale “super partes” con funzione di equilibrio sociale che tutela la legalità e i diritti personali, che concilia le controversie civili e commerciali, e che garantisce sostegno soprattutto nei confronti delle parti più deboli». Ci accoglie con queste parole l’avvocato Mario Sartori, titolare dal 1995 dello Studio notarile omonimo con sede a Grezzana, sfatando immediatamente un primo luogo comune che vede il notaio come un professionista chiamato in causa soltanto per apporre delle firme costose sugli atti ufficiali. «Il notaio è molto di più di quello che si pensa nell’immaginario tradizionale» aggiunge Sartori «Il notaio è un uomo incaricato dallo Stato, in possesso di un’elevata preparazione tecnico-giuridica, che entra nella società per svolgere obbligatoriamente la sua attività a vantaggio dei contraenti negli atti più importanti e significativi. E quando si decida di rivolgersi al notaio nei casi non imposti dalla legge non si va certo incontro a un inutile costo, bensì a un investimento nella sicurezza giuridica dell’operazione che si vuole compiere». IL NOTAIO INFORMA. Per far conoscere questi ed altri aspetti importanti della professione notarile, che molto spesso si traducono in vantaggi per le imprese, per gli Enti pubblici e per i cittadini, il Notaio Mario Sartori, d’intesa con il Comune di Grezzana, ha avviato di recente un’iniziativa che lo vede presente nella mattinata del terzo venerdì del mese (venerdì di mercato) presso l’Ufficio Protocollo di via Roma 1, a disposizione di chiunque voglia ricevere gratuitamente informazioni su tematiche di interesse generale quali successioni, testamenti, donazioni, divisioni, regolamenti di rapporti patrimoniali tra coniugi, di amministratori di sostegno, preliminari, trasferimenti immobiliari (anche con agevolazioni prima casa), di aziende, trapassi generazionali, atti societari, patti di famiglia, trust, finanziamenti o mutui e imprenditoria giovanile. IL PREZZO DELLA PRESTAZIONE.Tutti gli atti che il notaio solitamente stipula vengono ispezionati e controllati uno ad uno dal conservatore dell’Archivio notarile, Ufficio del Ministero di Giustizia, incaricato di vagliare l’operato stesso del notaio; quest’ultimo è assicurato adeguatamente per la responsabilità civile e professionale ed esiste un fondo di garanzia nazionale a tutela del cliente. «Un altro luogo comune da sfatare è il prezzo della prestazione notarile» riprende Sartori «Il costo complessivo di un atto si compone di tre voci oltre l’onorario del notaio che tiene conto di tutte le attività connesse all’atto (sia preparatorie sia successive all’atto stesso), ovvero le imposte e le tasse che
costituiscono la fetta più consistente, le spese per visure ipocatastali e camerali e l’Iva. Per farvi un esempio, quando il famoso passaggio di proprietà di un autoveicolo transitava obbligatoriamente dallo studio notarile e aveva un costo medio di circa 500 euro, le competenze che rimanevano al notaio erano pari a 25 euro, il resto andava allo Stato, insieme ai 13 miliardi di euro che i notai italiani versano annualmente all’Erario quali imposte relative agli atti ricevuti». UNA SOCIETÀ IN CAMBIAMENTO. Cosa succederebbe se venisse a mancare la figura del notaio in Italia come molti propongono in un’ottica di liberalizzazione? «Sarebbe troppo semplice dire che non verrebbe più garantita la legalità, anche se questo, in fondo, è il mio pensiero. Spesso non ci rendiamo conto che le dinamiche che regolano la società nella quale stiamo vivendo stanno mutando rapidamente. Pensiamo al progressivo deterioramento della famiglia tradizionale con la conseguente complicazione dei rapporti giuridici, economici, patrimoniali basati su vincoli famigliari. Soffermiamoci sul prolungamento dell’età media e all’’aumento di persone anziane con gravi limiti psicofisici che necessitano di supporto per l’esercizio della propria volontà e la protezione dei propri diritti. Teniamo conto della necessità, molto sentita, di tutelare il patrimonio di famiglia con strumenti giuridici oppure all’incremento della popolazione di origine straniera con la conseguente difficoltà di interpretazione e gestione dei rapporti tra cittadini di nazionalità diverse. Ecco, se venisse a mancare una figura pubblica come il notaio, a mio avviso, si creerebbe una situazione di estrema conflittualità e confusione all’interno della società, in cui sarebbero i soggetti più vulnerabili quelli a pagare di più. Inizierebbe, sempre a mio avviso, un percorso di demolizione di uno Stato di diritto che molti al mondo, cinesi e russi in testa, ma anche gli americani (paese in cui non esiste la figura del notaio cosiddetto latino) ci invidiano e ci copiano». QUALITÀ DEL SERVIZIO. Lo Studio notarile Sartori, nell’ottica del continuo miglioramento della qualità della prestazione notarile e della soddisfazione/tutela della clientela, ha ottenuto dalla DNV, ente certificatore leader nel mondo, la certificazione n. 135009-2013AQ-ITA-ACCREDIA del 24 aprile 2013. «Vorrei condividere l’orgoglio e la soddisfazione di essere riusciti a ottemperare ai requisiti molto severi imposti dalla DNV» conclude Mario Sartori «poiché significa che la competenza, la preparazione, il percorso continuo di formazione che ricerchiamo con i nostri collaboratori sono premiati e rappresentano un ulteriore benefit nei confronti dei nostri clienti».
RISORSE IDRICHE Dalla gestione alla manutenzione
Acqua pubblica
i comuni “ribelli” si spaccano
Sembra che non sia realizzabile il progetto proposto da alcuni comuni di Val d'Illasi e Val di Mezzane di gestire autonomamente il servizio idrico. Illasi stessa ha già ceduto l'acquedotto ad Acque Veronesi. di Federico Maccadanza
I
l tema dell'acqua è tornato di grande attualità in Italia in particolar modo dopo il movimento di idee scaturito dall'esito referendario del giugno 2011 sulla gestione del servizio idrico. In quel frangente la netta vittoria dei “sì” ha sancito la chiara volontà di considerare l'acqua un bene comune da tutelare; la consultazione, togliendo di fatto la remuneratività del servizio idrico, ha sottolineato una sfiducia di fondo verso il controllo privato degli acquedotti. In molte zone della nostra penisola sono tuttora aperte delle controversie che vedono da una parte
schierati i comuni, decisi a mantenere un controllo totalmente pubblico e locale, e dall'altra i soggetti gestori partecipati, nuovi attori improntati su una gestione più centralizzata della risorsa idrica. La provincia di Verona non fa eccezione. Come molti di voi sapranno, i comuni di Illasi, Mezzane, Selva di Progno, Brentino Belluno e Costermano, definiti “ribelli” dalla stampa, si sono recentemente opposti, rivendicando il diritto di gestire in proprio il servizio idrico, alla delibera dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale (Aato) che imponeva il trasferimento
della gestione dei rispettivi acquedotti alle società Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi. Per chiarezza del lettore la legge vigente sancisce infatti la competenza dell'Aato nello stabilire a chi debba essere affidato il servizio di gestione degli acquedotti. Non condividendo tale scelta, i comuni ribelli della Val d'Illasi e della Val di Mezzane avanzarono successivamente una proposta innovativa: farsi accreditare dall'Autorità di bacino del veronese come gestore nuovo del servizio idrico in alternativa ad Acque Veronesi. Il bacino, secondo i piani avrebbe disposto di circa 30.000
“L’acqua resterà un bene pubblico a tutti gli effetti?”
16
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Dalla gestione alla manutenzione
Infoval srl
abitanti garantendo da un lato un servizio efficiente di gestione preservando però la territorialità dello stesso. L'idea appariva a molti attuabile poiché la legge non vieta la gestione in ambiti locali più piccoli; appariva a questo punto necessaria l'adesione dei comuni limitrofi senza la quale tale soluzione sarebbe apparsa inattuabile. Arriviamo così alla cronaca di questi giorni. Il fronte dei “ribelli” si è spaccato con la decisione del Comune di Illasi di cedere il proprio acquedotto alla società Acque Veronesi, scelta sofferta secondo il primo cittadino Paolo Tertulli e dovuta principalmente al mancato appoggio dei comuni limitrofi. L'adesione di questi al progetto dell'ambito locale ristretto era infatti tutt'altro che scontata: molti di essi avevano già ceduto i propri acquedotti ad Acque Veronesi e una ritrattazione su contratti ed accordi già presi si profilava da subito assai remota. L'esito finale non sembra scoraggiare Tertulli che in una recente intervista ha dichiarato di voler attuare una «stretta vigilanza nell'as-
semblea d'ambito per la difesa degli esiti del referendum per la ricerca di nuove forme di organizzazione in cui organizzare il gestore unico, per il controllo del servizio, sugli investimenti e sulle tariffe». A breve sarà organizzata una conferenza stampa dove Acque Veronesi rilascerà delle dichiarazioni sulla vicenda. Da molto tempo si parla di gestione dei servizi a livello intermedio, la recente normativa impone ai comuni l'associazione di funzioni e in molti si chiedono dove potrà essere individuato un punto ottimale che
garantisca da un lato l'efficienza dei servizi resi al cittadino e dall'altro la territorialità degli stessi. La vicenda dei comuni “ribelli” solleva tutte quelle questioni delle quali si dovrà tener conto specie in un periodo caratterizzato dall'accorpamento di funzioni e tagli negli enti locali. La questione rimane e interroga tutti noi. L'acqua rimarrà un bene pubblico a tutti gli effetti? Il monopolio di pochi gestori misti tra capitale pubblico e privato determinerà uno svantaggio per gli utenti finali del servizio?
STUDIO E REALIZZAZIONE di: - VETRI ARTISTICI PERSONALIZZATI - PORTE IN VETROFUSIONE-TIFFANY-SABBIATURA - COMPLEMENTI DI ARREDO-OGGETTISTICA IN VETROFUSIONE - PARAPETTI IN CRISTALLO - BOX DOCCIA - VETRATE ISOLANTI - VETRI ANTISFONDAMENTO-ANTIRUMORE-BLINDATI
Via Ponte Asse 27, Vago di Lavagno (VR) - Tel 045 8980395 - Fax 045 8980573 - e-mail: vetreriemilena@virgilio.it
RISORSE IDRICHE Dalla gestione alla manutenzione
Comuni soli
dopo l'alluvione Gli eventi straordinari dello scorso 16 maggio hanno lasciato molti corsi d'acqua in situazioni critiche, ma la pulizia e la messa in sicurezza hanno bisogno di un intervento della Regione, che fino ad ora resta muta.
È
di Matteo Bellamoli
stato protocollato lo scorso 7 giugno in Comune a San Martino Buon Albergo, con numero 12486, un documento ufficiale per chiedere alla Regione Veneto lo Stato di Crisi e Sicurezza del Territorio interessato dalle alluvioni dello scorso 16 maggio. A sottoscrivere il documento otto sin-
18
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
La forza dell’acqua alle Ferrazze (foto: montorioveronese.it)
daci dei comuni colpiti, in un'iniziativa proposta dal primo cittadino di San Martino, Valerio Avesani. Assieme a lui hanno firmato Lino Gambaretto (Soave), Antonio Casu (San Bonifacio), Giovanna Negro (Arcole), Davide Pagangriso (Belfiore), Carlo Tessari (Monteforte), Simone Albi (Lavagno) e Antonio Domenico Sella
(Mezzane). Lo scopo: ottenere un incontro urgente con il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per discutere lo stato delle zone colpite e le prossime strategie di aiuto messe in campo da Venezia. «Al momento non abbiamo ricevuto nessun segnale» ha detto sconforta-
Dalla gestione alla manutenzione to il sindaco Avesani in un'intervista rilasciata a Pantheon alla fine di giugno. «Abbiamo subito svariati danni, e una messa in sicurezza ora è fondamentale, se non vogliamo arrivare alla prossima piena a dirci “lo avevamo detto”». San Martino Buon Albergo è uno dei comuni più colpiti, in particolare nella zona delle Ferrazze (zona Cengia), dove il Fibbio è esondato creando un vero e proprio lago. Il 22 di giugno sono scaduti i termini per la raccolta delle autocertificazioni dei cittadini, che hanno consentito di stimare il danno subito dai comuni. Mentre queste richieste sono al vaglio, si leggono tra le righe le prime stime. San Martino Buon Albergo raggiunge gli 800mila Euro di solo danno privato (le stime di inizio giugno parlavano di un totale di 13milioni e 500mila Euro, ndr), Lavagno tocca circa il milione di Euro, seppure in questo caso si parli di cifre complessive: 200mila Euro i danni pubblici, 450mila Euro le stime sul privato, e 350mila Euro sulle aziende, soprattutto agricole. Il Comune di Lavagno è stato uno dei centri nevralgici delle alluvioni. Il
progno qui è esondato come non accadeva da decenni. «Devo ringraziare il senso di responsabilità dei cittadini» ha detto il sindaco Simone Albi, «perché si sono subito rimboccati le maniche per liberare le cantine e ripristinare le zone più colpite. In una notte abbiamo rimosso 50 camion di materiale, ma occorre trovare soluzioni a breve e lungo termine, perché il corso del progno presenta delle problematiche importanti, come lo stretto snodo di Vago».
Lo stesso progno ha rotto gli argini anche a Mezzane, forse per fortuna, perché la deviazione nei campi ha impedito che la portata d'acqua arrivasse a San Pietro di Lavagno carica della sua potenza distruttiva. «Se dovesse ricapitare» ha affermato il sindaco di Mezzane, Antonio Domenico Sella, «in alcuni punti potrebbe essere anche peggio. Il dialogo tra i comuni c'è stato nel momento dell'emergenza ed è proseguito anche dopo, ma abbiamo bisogno di una sinergia vera tra
Il punto in cui il Progno di Mezzane ha rotto l’argine (foto: Paolo Mezzari)
RISORSE IDRICHE Dalla gestione alla manutenzione gli enti che gestiscono il corso a monte e a valle. A livello privato stimiamo circa 2milioni di euro di danni, a cui poi dovranno aggiungersi quelli delle aziende agricole che si sono ritrovate i campi allagati». Il nodo della gestione è alla base delle opere di ripristino. Il progno di Mezzane, come quasi tutti i corsi d'acqua simili, ha una doppia competenza. Nella parte a monte la responsabilità è del Servizio Forestale, mentre nella parte bassa è del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta (ex Zerpano Adige Guà, ndr). Entrambi questi soggetti sono stati convocati all'assemblea pubblica tenutasi lo scorso 13 giugno al Circolo Primo Maggio di Montorio, altro centro colpito fortemente dalle piene di maggio, ma mentre per il Consorzio è intervenuto il presidente Antonio Nani, per il Servizio Forestale non è intervenuto nessun rappresentante. Il Comitato Fossi, organizzatore dell'assemblea, ha proposto la realizzazione di un bacino di laminazione da utilizzare come valvola di sfogo in caso di successive piene. «Un bacino» ha ricordato il sindaco di San Martino Valerio Avesani, «su cui sono già stati fatti degli studi e a cui è già stata trovata la posizione, ma mancano i fondi per procedere». Laddove mancano i fondi, si mette poi di mezzo la burocrazia e la complessità nelle responsabilità di gestione. Pulizia: le tempistiche e le modalità Il Consorzio di Bonifica ha promesso di procedere con le pulizie non appena arriveranno i dati delle analisi chimiche dei sedimenti. I cittadini chiedono «interventi mirati in urgenza», ma le tempistiche sono lunghe e sfiancanti. L'ipotesi di intervento coincide nei programmi di più sindaci. Per il Fibbio e il Progno Squaranto aprire un bacino di laminazione. Per il progno della Valle di Mezzane si parla di ripristinare gli alvei ed escogitare una deviazione nella parte bassa per evitare il gomito di Vago, che questa volta si è “salvato”, ma se dovesse verificarsi nuovamente una piena di così grande portata, senza rotture nella parte precedente, gli effetti potrebbero essere devastanti. Vale la pena ricordare che la stessa Autorità di Bacino del fiume Adige ha scritto una relazione tecnica sul rischio idrogeologico, in cui si legge: “l'alveo del torrente Squaranto a valle di Pigozzo non è sufficientemente ampio per far transitare le piene senza esondazioni”. Per metterlo in sicurezza sono stimati circa 2,5milioni di EURO necessari.
20
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Maltempo: anche a Santa Maria in Stelle situazione critica Tra i diversi incontri di queste settimane per la verifica dei danni dovuti al maltempo nella provincia di Verona, si è tenuta l’11 giugno a Santa Maria in Stelle nella magnifica cornice di Villa Ca’ Vendri un’altra assemblea cittadina convocata per chiarire la situazione della regimazione delle acque meteoriche del paese. L’incontro, promosso dalla redazione di Pantheon – Magazine di Verona e Lessinia, ha avuto lo scopo di rendere noto alla cittadinanza e alle istituzioni il percorso di canalizzazione delle acque meteoriche fino alla frazione di Vendri, di avanzare alcune ipotesi per risolvere punti di criticità rilevanti e di valorizzare la sorgente naturale di acqua del Pantheon ad oggi dispersa nel sottosuolo a fondo paese. All’assemblea hanno partecipato l’Ass. al Decentramento del Comune di Verona Antonio Lella, il Pres. della Protezione Civile di Verona architetto Pierluigi Saletti, il Resp. tecnico di Acque Veronesi ing. Giovanni Sala, il Pres. dell’8^ Circoscrizione Dino Andreoli e i consiglieri dell’8^ Circoscrizione Vittorino Formenti e Lucio Tosi. Dalla serata sono emerse oltre alle criticità legate all’eccezionalità delle precipitazioni dei mesi scorsi, altre dovute a cambiamenti strutturali operati nel corso degli anni da diversi attori. La redazione di Pantheon, dopo aver consultato alcuni cittadini e alcuni tecnici delle istituzioni presenti, ha formulato alcune ipotesi risolutive concentrandosi sugli interventi risultati più urgenti e più economici. L’assemblea si è conclusa con la promessa delle autorità presenti di riunirsi in breve tempo per verificare le possibilità di intervento e definire i ruoli operativi. Assente della serata il Genio Civile, soggetto principale in questo futuro lavoro di risanamento che non ha dato risposta all’invito.
Le piene hanno depositato sul fondo dei torrenti anche fino a un metro di materiale, normale quindi procedere con la rimozione. Niente di più complesso. Prima di chiamare le ruspe occorre infatti fare un'analisi chimica del materiale ed avendo superato i 6000m3 di materiale depositato, occorre anche un'analisi geologica. Il Consorzio Alta Pianura Veneta ha ipotizzato «almeno 8 mesi per avere i risultati delle analisi. Abbiamo chiesto alla Regione 2milioni di Euro per la sistemazione, perché sul territorio di nostra competenza abbiamo avuto 7 rotture importanti». E poi? Se nel terreno non sono state individuate tracce di inquinanti, si può procedere con la rimozione, altrimenti occorre portare il materiale in discariche specifiche, pagando un'esorbitante cifra per lo scarico. La paura è quella che la situazione vada piano piano scemando in un
silenzio assenso che potrebbe rivelarsi molto rischioso, ora che gli argini sono in molti punti al collasso (la maggior parte è degli anni Trenta, ndr) e la portata dei progni si è di molto ridotta, a causa del materiale depositato.
I danni al torrente Squaranto (foto: montorioveronese.it) Sopra: ruspe al lavoro per ripristinare il Progno a Mezzane (foto: Paolo Mezzari) e un cittadino intento a ripulire dall’acqua e dal fango
Publiredazionale in collaborazione con TDV Servizi Srl.
IL NOSTRO OBIETTIVO... LA VOSTRA SICUREZZA! TDV Servizi Srl – Via Roma, 76 Grezzana (Vr)- Tel. 349 6684527 – www.tdvservizi.it – info@tdvservizi.it
L
e normative relative al settore aziendale sono estremamente complesse e instabili, cambiano di continuo e per questo motivo affidarsi a dei professionisti è fondamentale. Lo sanno bene Valentina e Denis Todeschini, soci fondatori di TDV Servizi, una nuova attività che offre consulenza e servizi alle aziende nelle complesse fasi legate all’avvio, alla gestione e all’aggiornamento continuo. Oltre a questo, TDV Servizi è anche specializzata nell’affiancamento delle imprese in materia di rischi
ambientali, rischi per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Grazie alla convergenza delle esperienze e delle competenze dei fondatori, la gestione delle singole situazioni aziendali viene analizzata da più punti di vista per trovare soluzioni efficaci e durature, sia dal punto di vista giuridico che tecnico. Questo consente, soprattutto alle piccole e medie imprese, di sgravarsi di alcuni compiti gestionali complessi, affidandone la conduzione ad un esperto esterno.
CHI SIAMO?
Valentina, 27 anni, laurea magistrale in giurisprudenza d’impresa e master in sicurezza aziendale con abilitazione al ruolo di RSPP esterno. Denis, 33 anni, geometra libero professionista e tecnico delle costruzioni e gestione delle commesse, esperto in gestione ed organizzazione della sicurezza nella filiera delle costruzioni.
ALCUNI DEI NOSTRI SERVIZI
• Sicurezza aziendale (Testo Unico 81/2008 e s.m.i.): elaborazione e supporto alla documentazione concernente gli obblighi a carico del datore di lavoro in materia di sicurezza • Assunzione dell’incarico di Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) esterno • Individuazione dei rischi specifici ed elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), per tutte le tipologie di aziende: dalle attività commerciali alle imprese edili, dagli artigiani ai professionisti, dagli studi legali e tecnici alle officine e così via. • Corsi di formazione sulla sicurezza aziendale secondo il nuovo accordo Stato-Regioni (Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.8 del 11/2012)
Dal
1°
giugno
scatta l’obbligo del DVR per tutti
DVR e RSPP
NOVITÀ 2013
Dal 1 di giugno 2013 è stata soppressa definitivamente l’autocertificazione per la valutazione dei rischi e, di conseguenza, è diventato obbligatorio anche per le piccole e medie imprese che impiegano nel complesso almeno un lavoratore oltre al titolare (sia esso un socio lavoratore, un’apprendista o uno stagista), redigire il Documento di Valutazione dei Rischi. Il tutto dopo un’attenta analisi effettuata dal Datore di Lavoro in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP).
TDV è in grado di fornire tutti questi servizi e un supporto qualificato alle aziende grazie all’integrazione delle proprie competenze e conoscenze e mediante l’attività di studio e aggiornamento continuo sulla materia.
IDEE GIOVANI Start up premiate a Grezzana
Rilanciarsi per rilanciare Nel corso della seconda edizione di Roboval sono andate in scena le premiazioni dello Start Up Day che hanno premiato le tre migliori idee di impresa tra quasi venti idee partecipanti. Scopriamo assieme questi tre progetti di impresa.
Corri, misura, migliora e condividi Nasce Progetto SID, futuro compagno di sportivi professionisti, aspiranti tali o semplici amatori. di Francesco Turlon
S
port IDentity card (SID), ovvero carta d’identità sportiva, è un’iniziativa ideata da tre laureati in Scienze Motorie: Alberto Pasini, Alberto Locatelli e Camillo Visioli. Si tratta di una tessera sportiva personale che tiene monitorato lo sviluppo motorio della persona nel corso della propria esistenza. Attraverso un sito internet, attivo da circa un mese, è possibile monitorare i propri dati, consultare i dati di altri sportivi e condividere infine i risultati con gli amici. È questa l'idea che ha convinto la giuria dello Start Up Day a conferirgli il Primo Premio tra le quindici idee di business presentate. Ragazzi, come nasce il Progetto SID? Grazie al finanziamento di un’azienda di Garda: Garda Uno Spa, operante nell’ambito della tutela ambientale, della salute e del benessere della popolazione. In accordo con l’azienda è stato sviluppato il progetto pilota prendendo come test campione la Polisportiva Pro Desenzano, una società che vede al suo interno circa 600 atleti, divisi in 5 discipline diverse: calcio, sub, arco, volley ed atletica. L’anno prossimo questo progetto verrà portato all’interno di tutte le scuole elementari e medie della città. Come si ottiene una SID? Ci si sottopone ad una serie di valutazioni fisico-atletiche per la definizione di un profilo motorio e sportivo. In seguito a questi test viene rilasciata una carta o tessera identificativa dell'atleta e da quel momento sarà possibile consultare i propri miglioramenti sul sito www.progettosid.it. Le valutazioni riguarderanno sia l’aspetto strutturale
della persona (variabili antropometriche) che quello funzionale (capacità motorie). L’obiettivo non è un confronto verticale tra le persone, ma un confronto orizzontale con se stessi nel corso del tempo. Il lavoro di monitoraggio può essere affidato a strumenti autocertificanti? È obbligatoria la presenza di un tecnico SID. Un ulteriore obiettivo del Progetto SID è la creazione di una rete di responsabili SID dislocati su tutto il territorio nazionale, laureati in scienze motorie e formati nella realizzazione di queste particolari carte d'identità sportive. Che strumenti di monitoraggio vengono utilizzati? Optojump Next per la valutazione del-
I tre ideatori del progettto SID
22
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
le capacità di forza, potenza, coordinazione, resistenza muscolare, reazione opto-acustica e squilibri di forza. Come pensate di difendervi dal “problema doping” e da sportivi sleali? Avete modo di monitorare questo tipo di attività illecita? Non adottiamo delle misure. Nel senso che il problema doping è fortemente combattuto dagli organi specifici di riferimento. La Sport IDentity card cerca di sensibilizzare le nuove generazioni all’importanza dell’attività fisica come strumento per il miglioramento del proprio stato di salute e in questo modo si oppone categoricamente al fenomeno del doping. Supporters del progetto SID Manuel Pietropoli, campione olimpico di Snowboard; Cristian Savani, capitano della Nazionale di Pallavolo; Paul Griffen, capitano della Nazionale di Rugby; Francesca Segat, atleta olimpica della Nazionale di Nuoto; Sergio Pellissier, capitano dell’A.C. Chievo Verona.
Start up premiate a Grezzana
Quel QUID in più... Una start up di giovani veronesi, età media 27 anni, che mira ad unire il mondo del profit con quello del non profit. di Francesca Mauli
E
sistono progetti, tra le start up giovanili, che hanno un qualcosa in più, un “quid” legato sì alla capacità di creare proposte alternative in un mercato lavorativo ormai stantio, ma anche di mantenere viva l'attenzione verso il prossimo e l'ambiente. Sono questi gli aspetti che rendono unico il Progetto Quid, secondo premiato al primo Start Up Day indetto da Innoval. Quid nasce meno di un anno fa dall'idea di una venticinquenne veronese, Anna Fiscale, che da adolescente, per dare spazio alla propria creatività, elaborava modifiche sui propri abiti, rendendoli unici. Impegnata da sempre nel sociale e fresca di una laurea in cooperazione internazionale, Anna ha deciso di dedicare il proprio tempo allo sviluppo di un'idea che le girava in testa da molto: recuperare gli scarti della produzione tessile (tessuti, capi
Il team di Quid alla premiazione del Concorso Pionieri
difettati, vecchie produzioni invendute) per creare nuovi modelli attraverso il lavoro di cooperative sociali dedite all'inserimento professionale di donne in difficoltà. Con la collaborazione di alcuni amici, Lucia Dal Negro, Ludovico Mantoan, Elisabetta Stizzoli e Umberto Brambilla, a cui si sono aggiunti poi Valeria
Biasi, Marta Bortoletti, Fabio Lotti e Marco Andrioli, tutti con competenze diverse, come accade in ogni team lavorativo che si rispetti, nasce, nel settembre 2012, inizialmente solo sulla carta, Progetto Quid. Tre mesi dopo, grazie all'apporto di un’importante azienda del settore tessile veronese, che dona i primi capi, e alla fondazione San Zeno,
IDEE GIOVANI Start up premiate a Grezzana
QuiCibo
carta d’identità per le aziende Tre amici e un’idea innovativa che si sta concretizzando: offrire alle aziende agricole uno strumento immediato ed efficace per far conoscere se stesse e i loro prodotti direttamente ai consumatori. Si chiama “QuiCibo”, e ne abbiamo incontrato gli ideatori. di Francesca Merli che fornisce il capitale, ma soprattutto grazie al lavoro delle donne delle cooperative Santa Maddalena di Canossa, Vita e Comunità dei Giovani, vengono realizzate le prime T-shirt. Marchio del progetto è una molletta, «che unisce gli aspetti dell'inclusione sociale e della tutela ambientale tipici del non profit con i canali commerciali classici» spiega Lucia Dal Negro, responsabile della comunicazione. Già, perché tutto ciò che viene prodotto da Quid (T-shirt da uomo da donna, borse, sciarpe e accessori) in maniera artigianale, viene venduto in veri e propri negozi (a Verona, Bolzano, Firenze e Vicenza) in un corner dedicato, e online su Etsy.com L'obiettivo è rendere Quid autonomo nel mercato, facendo sì che non debba dipendere da donazioni, in uno «strano connubio tra sociale e profit» prosegue Lucia. A sorprendere questi ragazzi, oltre agli splendidi risultati in termini di produzione e vendita ottenuti finora, è stata la naturale capacità di questo progetto di creare attorno a sé interesse e sinergie. «Siamo entrati in contatto con re-
altà inimmaginabili» raccontano. Tra i progetti più particolari, la creazione di una linea di T-shirt con applicazioni in vela, in onore della squadra di giovani italiani in partenza per i mondiali di catamarano, che ha scelto di ospitare il marchio QUID sulla propria barca, e la collaborazione con la fondazione AIDA per la realizzazione dei costumi, sotto la guida di Alice Pezzo, dello spettacolo teatrale dedicato al Piccolo Principe, che è andato in scena lo scorso 3 luglio in Cortile Mercato Vecchio. L'obiettivo, ora, è di puntare alla collaborazione con grosse realtà del settore tessile, ottenendo un ingresso costante di capi da modificare. Questo permetterebbe di stabilizzare la struttura, dando sicurezza sia alle cooperative, sia ai fondatori stessi, che oggi si dedicano a questo progetto a titolo volontario, portando avanti parallelamente altri impieghi. «Quello che ci spinge a impegnarci così tanto» concludono «è l'idea che non lo stiamo facendo solo per noi stessi, ma soprattutto per queste ragazze, che oggi hanno finalmente, anche grazie a Quid, una concreta possibilità di riscatto».
U
n noto slogan pubblicitario recita: “Mangia sano, vivi meglio”. Mangiare sano è una scelta importante nella vita di tutti noi, e senza ombra di dubbio una sana alimentazione contribuisce ad aiutare una vita migliore. In direzione di una scelta simile, convergono soprattutto l’acquisto e il consumo di alimenti di cui si conosce il produttore e la loro esatta provenienza. Proprio da questi presupposti ha preso il via “QuiCibo”, un progetto innovativo di tre giovani ragazzi veronesi: Alessandro Vaccaro, 27 anni, ideatore dell’idea originale del progetto; Nicola Galetto, 26 anni, laureato in Giurisprudenza curriculum amministrativo presso l’Università degli Studi di Verona; Marco Grumolato, 27 anni, che ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Tre ragazzi che,
I tre ideatori di QUI CIBO
SI RICERCANO AGENTI DI COMMERCIO NELL’AMBITO DELLE TELECOMUNICAZIONI PER AGENZIA PARTNER DI TELECOM ITALIA NELLA ZONA DI VERONA 24
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Contattaci Tel. 045.6930350
Start up premiate a Grezzana
ciascuno con le proprie competenze, stanno impiegando anima e corpo per far decollare il loro sogno. «Un anno fa, a Pasquetta, abbiamo avuto una “visione”» ci racconta Nicola, che cura il lato amministrativo e di rappresentanza. «I consumatori spesso non conoscono i luoghi dove poter reperire prodotti a chilometri zero, a meno che non escano di casa e vadano a cercarseli». Proprio grazie a QuiCibo, lo strumento del web giova sia ai consumatori, nella ricerca dei prodotti che intendono acquistare, sia alle aziende agricole, che hanno la possibilità di mostrarsi al pubblico. «Tramite il sito www.quicibo.it, le aziende possono farsi conoscere costruendo un proprio profilo aziendale, “raccontando” chi sono e che cosa producono. Una sorta di “carta d’identità” dell’azienda, che concorre ad aumentare la propria visibilità e di conseguenza il numero dei clienti», ci spiega Alessandro, responsabile tecnico e incaricato di sviluppare il software. Il sito è operativo e visitabile, e le aziende possono già effettuare la registrazione. «In un secondo momento potranno compilare un profilo anche i consumatori, che effettuando l’ordine si metteranno in contatto diretto con l’azienda produttrice del bene interessato, e avranno la possibilità di conoscere dove reperire il prodotto», prosegue Alessandro. In questo modo i consumatori “incontrano” virtualmente le aziende in un unico canale di comunicazione, ma
non solo, come confida Marco: «con QuiCibo assume importanza non solo il prodotto, di cui si conosce l’origine e il metodo di coltivazione, ma anche la persona che lo ha prodotto». Quasi un social network, si potrebbe definire. “Social” anche perché l’intento di questi tre ragazzi è quello di collaborare con associazioni attente alla salute e alla promozione dei prodotti locali, come i Gruppi di acquisto solidale. «QuiCibo è una piattaforma libera e non invasiva sulle scelte, perché ogni azienda è libera di decidere cosa fare», prosegue Alessandro. «Per la spedizione dei prodotti, le aziende possono decidere di aiutarsi fra loro, e grazie a QuiCibo facilitano la compravendita e l’organizzazione delle consegne ai clienti locali, senza imporre un canone d’uso». Una vera e propria “rete” di collaborazione dunque. «QuiCibo potrà essere utilizzato anche dal consumatore in veste di turista, che trovandosi in un luogo che non conosce, ha la possibilità di essere informato su dove reperire i prodotti locali interessati». QuiCibo è davvero un progetto innovativo, e ha già avuto ampi riconoscimenti e conquiste tra cui la Business Competition “Rebound”, promossa da Confindustria Padova, il Premio Città Impresa di Vicenza, è risultato vincitore della prima fase dello StartCup Veneto 2013, competizione tra idee d’impresa innovative e ha ottenuto il terzo posto allo Start Up Day di Innoval a Roboval 2013. Non possiamo fare altro che augurare a questi tre ragazzi, e agli altri progetti che abbiamo presentato in queste pagine, tanti altri successi.
Te c n o l o g i e Partner Autorizzato:
Quando il disabile diventa imprenditore sociale Percorsi formativi a domicilio per persone con svantaggio fisico, erogati da una rete di consulenti disabili. È questo Progetto Yeah!, che intende offrire alle persone con svantaggio fisico (inclusi gli anziani) strumenti e risorse per vivere una vita autonoma e realizzare appieno le proprie potenzialità. Un progetto ambizioso, vincitore del Premio Innoval 2012 (ex progetto EticVal), frutto della passione, competenza ed entusiasmo di un gruppo di 6 ragazzi under 30 (Marco Andreoli, Fabio Lotti, Giulia Pagoni, Fabio Valentinuzzi, Valeria Zardini e Luca Zumiani) davvero con una marcia in più. Progetto Yeah! è infatti guidato da 3 ragazzi ipo e non vedenti con un brillante curriculum accademico e molta esperienza internazionale, che si sono riscoperti imprenditori sociali. Un’idea semplice quanto efficace per aggredire due criticità del nostro territorio: la mancanza di lavoro per persone con disabilità, e la carenza di servizi di formazione per persone non autosufficienti e per le loro famiglie, a causa dei continui tagli ai finanziamenti alle associazioni. Un progetto che i ragazzi di Yeah! amano definire «ad elevato impatto sociale»: a beneficiarne saranno infatti gli utenti del servizio, i disabili assunti come formatori, i familiari delle persone non autosufficienti che si vedranno sgravati degli oneri economici e di tempo legati all’assistenza, e l'intera collettività che potrà uscire da una logica meramente assistenzialista per investire in formazione e crescita dell’autonomia personale. Per conoscere i dettagli del progetto, è possibile visitare il sito www. progettoyeah.it o scrivere all'indirizzo di posta elettronica info@progettoyeah.it
Assistenza specializzata PC Riparazioni e Manutenzione Vendita Hardware e Software Soluzioni Server e Backup Sicurezza informatica
Tecnologie S.a.s. di Canteri Luca & C. Viale dell’Industria, 3 Grezzana (VR) Cell. 349 7732095 - info@computerverona.it www.computerverona.it
Consulenza tecnica Connessioni Internet Siti Web
EVENTO Una nuova idea da Verona
La birra artigianale
è sbarcata in Arsenale
Due giorni di degustazioni e promozione della birra artigianale nel cuore della città, a sottolineare un fenomeno in espansione come quello della birra prodotta da artigiani italiani, i “mastri birrai”. di Silvia Allegri
O
ltre 1500 litri di birra versati, e quasi 2500 visitatori. Questi i numeri di Luppolo&Dintorni!, la rassegna di birra artigianale andata in scena all’ex Arsenale Militare sabato 29 e domenica 30 giugno, e promossa da Italiaambiente.it. Un progetto vincente dunque, in cui ha creduto per primo il Dott. Massimo Mariotti, Presidente di Acque Veronesi, azienda idrica della città scaligera che ha contribuito alla rea-
26
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
lizzazione dell’evento. I nove birrifici presenti alla manifestazione, provenienti da Verona ma anche da altre province, hanno affascinato gli avventori non solo offrendo ottime birre, ma anche mettendosi a disposizione per raccontare la loro storia e la loro avventura aziendale. Bibita nazionale in tutto il Nord Europa, la birra sta letteralmente “invadendo” le tavole anche nei locali di tutta l’Italia, guadagnando sempre più favori, al punto che ha preso piede anche la tendenza a produrre la birra in casa propria, o a rivolgersi a piccoli birrifici sparsi sul territorio, che si sono specializzati nella produzione di birra artigianale. E se si osservano le abitudini degli sportivi, e in particolare dei podisti e amanti delle passeggiate, si noterà, non senza un certo stupore, che per rifocillarsi dalle fatiche fisiche, e durante le soste, questi grandi camminatori scelgono proprio la birra, che viene da loro battezzata il “pane liquido”. Un particolare consenso da parte del pubblico è stato riscontrato dai birrifici di Verona Baraldi, che oltre a produrre vino e birra
artigianale ha rappresentato anche la realtà dei micro birrifici tedeschi, e il birrificio Mastro Matto, una nuova realtà (se si pensa che è stato aperto appena due mesi fa), che vede impegnati quattro ragazzi sotto i 30 anni. Siamo ancora ben lontani dalla popolarità che questa bevanda gode nei paesi del Nord Europa, anche per quanto riguarda i numeri. Se i micro birrifici tedeschi, ad esempio, producono centinaia di litri di birra ogni anno, in Italia le piccole aziende hanno una produzione ancora molto limitata. Ma vi sono tutti i presupposti per intravvedere una forte crescita, soprattutto perché gli italiani, amanti del buon cibo e delle buone bevande, hanno imparato già a distinguere la birra artigianale dalle birre industriali, che vengono servite durante numerose sagre e feste di paese. «Non chiamatela sagra della birra» ha detto la Presidente di Italiaambiente Elena Livia Pennacchioni, organizzatrice dell’evento. «Siamo qui per supportare le nostre imprese rendendo loro merito per la passione con la quale sanno realizzare e far apprezza-
Una nuova idea da Verona re i loro prodotti. C’è bisogno di conoscenza per apprezzare la qualità, e i nostri nove mastri Birrai sono a disposizione del pubblico per condividere ogni caratteristica della birra che versano». Si è trattato insomma di un momento di sintesi e di incontro tra una realtà imprenditoriale in forte espansione e un pubblico non ancora esperto di birra artigianale ma molto interessato a comprenderne le caratteristiche. E la cornice dell’evento ha contribuito a renderlo ancor più suggestivo. L’Arsenale militare, spazio discusso e conteso da diversi decenni, resta ancora in attesa di una completa valorizzazione. E l’evento Luppolo&Dintorni ha saputo animarne gli spazi, altrimenti sempre poco frequentati, al di là dei cittadini che vi trascorrono qualche ora all’aria aperta nelle soleggiate giornate estive.
Le altre attività di Italiaambiente Oltre ad essere un’associazione di promozione sociale, Italiaambiente è anche un quotidiano d’informazione ambientale impegnato su tutto il territorio nazionale. Dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia alla Conferenza di Verona “Alberi in città, una risorsa da tutelare” già trattata da Pantheon, Italiaambiente.it rilancia le attività della cronaca ambientale. E lo fa stringendo un binomio inscindibile fra informazione e incontri pubblici, che promuovono la conoscenza del patrimonio ambientale italiano e stimolano la lettura critica dei problemi più attuali. Grazie alle collaborazioni instaurate proprio a Verona, città che ne ospita la redazione, Italiaambiente.it ha potuto portare all’attenzione dei propri lettori progetti importanti, come “Grifoni osservati speciali”, che ha visto il Parco Natura Viva di Bussolengo protagonista del ripopolamento di questo animale nella riserva friulana del lago di Cornino, o come l’importante partecipazione del Parco Regionale della Lessinia nella pubblicazione del libro “Il patrimonio arboreo di Verona”. Un’attenzione particolare è riservata alle eccellenze imprenditoriali d’Italia, che nella propria filosofia di produzione dedicano impegno alla salvaguardia dell’ambiente: riduzioni di emissioni di Co2, efficienza energetica e impiego di energie alternative costituiscono caratteristiche virtuose che stimolano la competitività delle nostre aziende. L’ informazione promuove la conoscenza. E’ questa la filosofia editoriale di un giornale on line di carattere ambientale, che utilizza la piattaforma digitale per stimolare la partecipazione dei lettori e la diffusione della notizie. Direttore Responsabile: Brunetto Fantauzzi Direttore editoriale: Elena Livia Pennacchioni www.italiaambiente.it press@italiaambiente.it
Infoval srl
faggio cm 25 cm 33 cm 50 rovere cm 25 cm 33
abete 100% misto abete 80% faggio 20% Via Monte Santa Viola, 13 - 37142 Verona (VR) - Tel: 045 8700582 - Fax: 045 8707059 - info@formentisas.it
sementi concimi piantine da orto
RUBRICA
Notizie dal mondo
Una chiamata dall’Olanda “Compra un telefono, e inizia la rivoluzione”. Si tratta dello spot di Fairphone, una fondazione nata con lo scopo di realizzare uno smartphone nel rispetto dei diritti umani e dell’ambiente. di Arianna Mosele
P
er noi europei, e per lo stesso continente americano, la realtà africana sembra lontana, anomala e completamente diversa dalla nostra quotidiana normalità. Molti vorrebbero avvicinarsi a quell’ambiente, dare un aiuto concreto, poter cambiare veramente questa situazione di squilibrio tra un mondo dominato dal consumismo e l’altro dalla povertà. Eppure siamo molto più vicini a quei territori di quanto possiamo immaginare. Chi, ai nostri giorni, non possiede uno smartphone? Quasi essuno. E proprio in quel piccolo cellulare ognuno di noi può trovare un pezzo di Africa. Di quell’Africa oppressa e dominata dai conflitti interni e interessi mondiali. Una compagnia olandese di giovani intraprendenti ha investito tempo e denaro per realizzare un nuovo
Qui alcuni ragazzi africani in posa con le magliette di Fairphone, sopra il cellulare Fairphone
smartphone equosolidale, nel pieno rispetto dell’ambiente e della società. La fondazione olandese “Fairphone” nasce nel marzo 2011, dall’idea del giovane Bas Van Abel, all’interno di Waag Society, un istituto d’arte, ricerca e tecnologia dei Paesi Bassi, con la collaborazione dello studio di design Action Aid. Per Fairphone, il progetto non si esaurisce solo nella produzione di un nuovo cellulare, ma rappresenta un segnale di cambiamento. Il mercato attuale dell’elettronica è in continua evoluzione ed espansione, mettendo in commercio modelli sempre più all’avanguardia, capaci di racchiudere in un piccolo
ed unico apparecchio centinaia di funzioni. Modelli che rispondono alle esigenze della moderna società, quali la praticità, velocità e funzionalità. Per soddisfare le richieste occidentali tuttavia si arriva allo sfruttamento sistematico di lavoratori e territori più deboli. I cellulari sono infatti prodotti con il Coltan (ossia, Columbite-Tantalite), minerale presente in Australia, Brasile e soprattutto nei territori africani, tra cui il Congo, il Ruanda e la Nigeria (per approfondire vedi box). In questi ultimi Paesi in particolare, l’estrazione e la vendita di tale minerale è spesso sottoposta al controllo di movimenti di guerriglia che
Coltan, ecco cos'è! Abbiamo dedicato un approfondimento a questo minerale e allo sfruttamento in atto nella Repubblica del Congo, sul numero 29, pagina 22-23. Fotografando il QR di questo box potete accedere ad un video che vi mostra lo sfruttamento in Congo.
28
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Notizie dal mondo utilizzano il ricavato per l’acquisto di armi e traffici illegali. La situazione ha raggiunto un tale livello di gravità da richiedere l’intervento dell’ONU che nel 2002 ha pubblicato un rapporto ufficiale con il quale ha condannato le società, impegnate nello sfruttamento delle risorse naturali nel paese del Congo, di favorire la continuazione della guerra civile. Grazie alla collaborazione con le Organizzazioni non governative e alle compagnie no-profit, Fairphone dunque propone la realizzazione di uno smartphone mediante l’utilizzo di minerali (più di trenta) che provengono da zone controllate e sicure, libere dallo sfruttamento dei “signori della guerra” e nel rispetto dei diritti umani dei lavoratori. L’azienda ha infatti aderito al progetto “Solution for hope”, costituito nel 2011, che si propone di reperire il minerale tantalite da zone esenti da interessi e conflitti armati. Miquel Ballester, fondatore del progetto, in un’intervista ha tuttavia dichiarato: «Non siamo al 100% conflict-free e non possiamo esserlo, poiché utilizziamo sessanta differenti
Un’immagine della campagna Fairphone (a sinistra) e la scelta dei fornitori (a destra).
fornitori, ciascuno dei quali ha a sua volta fornitori. Questo è il problema principale dell’industria mobile: il processo produttivo è divenuto troppo complicato. Ma è solo l’inizio». Il telefono inoltre verrà realizzato impiegando materiali riciclati e gli scarti della produzione verranno nuovamente trasformati, per ridurre al minimo l’inquinamento ambientale. Il telefono verrà costruito in Cina ma l’azienda ha garantito che saranno rispettate le adeguate condizioni di lavoro e retribuzione, come previste dalle Convenzioni della Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO). Inoltre, 3 Euro per ogni pezzo venduto saranno devoluti al programma per lo smaltimento dei rifiuti
0-16 anni
VIA
,1 A T OL
•
GR
L 6 L A D
V A.
Z EZ
A
• A N
L G U
• R V
IO
L
elettronici. Il nuovo smartphone avrà il sistema operativo Android 4.2, display da 4.3 pollici, 16GB di memoria interna, 1GB di RAM e due fotocamere (8 e 1,3 megapixel). Il telefono sarà venduto a 325 Euro, coprendo solo il prezzo di produzione. Nel maggio 2013 la compagnia ha raggiunto già la prenotazione di 5000 pezzi e i primi saranno distribuiti negli ultimi mesi dell’anno. Acquistando dunque un Fairphone non solo otterrete un ottimo smartphone moderno e polifunzionale ma darete anche un concreto segnale di cambiamento all’intera società. E come scrivono i partecipanti al progetto “Fairphone è più di un telefono. E’ l’inizio”.
L TE
.
045
C N A
8
47 0 5 6
1
I A I
D I F IN E S TA G IO N E
PANTHEON RIPARTONO A OTTOBRE i nuovi corsi con una NUOVA STRAORDINARIA OFFERTA
• Corso di Inglese
(base e preparazione esame livello B1)
• Corso di contabilità (base e avanzata)
• Corso di formazione e aggiornamento per subagenti assicurativi • Corso di dizione
ISCRIVITI SUBITO
info e dettagli: www.giornalepantheon.it - fabio.daipre@giornalepantheon.it
A luglio e agosto, in edicola con Pantheon! il magazine di Verona e Lessinia AN
A GR
€ 12,00
€ 9,90
CD € 4,90
!
IESTA
ICH DE R
€ 16,00
€ 18,00
RUBRICA
Pollice verde
di Matteo Bellamoli
Erbe di campo Ritorna la rubrica del Pollice Verde rivista negli spazi e nei contenuti. Per celebrare degnamente l'estate, vi proponiamo un trekking interattivo a Marcellise per conoscere e cucinare le erbe di campo. Giardino
P
asseggiate in montagna durante l'estate, una tradizione che non deve mai mancare durante i giorni di vacanza. A tutti voi, amanti di giardini e prati che leggete questa rubrichetta, potrebbe interessare una passeggiata che oltre a farvi godere di bellissimi panorami collinari, vi insegni anche a riconoscere e cucinare le erbe di campo? Forse sì. Ecco perchè vi consigliamo una passeggiata molto “verde” in quel di Marcellise. Si parte dalla storica Via Casale, dove troverete un inconfondibile pannello in legno dal titolo “La pianta amica” realizzato dal Comune di San Martino Buon Albergo in collaborazione con le scuole elementari e medie. Grazie al lavoro fatto dagli alunni dell'Istituto Berto Barbarani, durato oltre un anno, le classi hanno raccolto il materiale per descrivere le piante e il loro utilizzo, il tutto corredato da originali disegni. Lungo i sentieri che partono da qui, sono stati posti dei cartelli sui quali troverete non solo le indicazioni e le descrizioni delle varie piante, con tanto di avvisi per quelle protette (da non raccogliere), velenose o mangerecce, ma anche dei consigli su come utilizzarle grazie alla collaborazione dei nonni dei bambini e dei ragazzi. Alcuni esempi? Tarassaco saltato (nonna Maddalena), Decotto di salvia (nonna Elvia e Grazia), Crocchette di luppolo e molto altro. Tutto questo mentre godrete dei panorami di Marcellise e delle sue splendide colline.
Orto
A parte il caldo, l’orto è nel periodo più fruttifero: zucchine, fagioli, fagiolini, lattughe e melanzane, meloni e ovviamente pomodori sono i protagonisti del vostro orticello. Approfittate delle ore fresche di mattina e sera per abbeverare le piante ancora in produzione per evitare evaporazioni. Alcune piante in agosto finiscono il loro ciclo vegetativo e quindi potrebbero andare estirpate, mentre se amate i finocchi potrete seminare quelli precoci una volta passati i grandi caldi. Se raccogliete patate e cipolle, riponetele in cassette di legno (non plastica) e lasciatele a riposo in un luogo asciutto e ventilato.
Quante volte durante le vacanze vi sarà capitato di visitare i giardini di qualche bella villa o castello. Bene, non vorrete che il vostro sia meno regale? Nel periodo estivo, viste le temperature, innaffiate frequentemente (sempre il mattino o la sera) cercando di limitarvi alla base del fusto per non stancare petali e foglie. Intervenite con qualche sistema di “insetticida” naturale, come ad esempio quello che potete realizzare con il sapone di Marsiglia. Prendete una saponetta e riducetela a scaglie. Fatele sciogliere in un pentolino con 50ml di olio di semi e un litro di acqua quindi, una volta freddo, versatene circa due cucchiai (non cucchiaini) in un nebulizzatore pieno di acqua.
FASI LUNARI AGOSTO martedì 6
Luna nuova
mercoledì 14
Primo quarto
mercoledì 21
Luna piena
mercoledì 28
Ultimo quarto
Pizzeria - Birreria
in collaborazione con:
FASI LUNARI LUGLIO
lunedì 8
Luna nuova
martedì 16
Primo quarto
lunedì 22
Luna piena
lunedì 29
Ultimo quarto
Via Ponte
n °2,
a r z e r è - B o s c o c h i e s a n u oVa - Vr
t e l . 045 70 85 049
SOCIALE L’estate non ferma la solidarietà
Che spettacolo di Africa! Un evento esclusivo il 20 luglio al Teatro di Bosco Chiesanuova, che porterà le atmosfere africane in Lessinia. Verona e la sua provincia non fermano l'abbraccio della solidarietà, che lo scorso 6 luglio si è stretta anche intorno ad una famiglia di Azzago.
S
abato 20 luglio alle ore 21:00 il Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova aprirà le porte al cuore dell'Africa nera con l'evento organizzato dalla Onlus Voci e Volti. Le note della Big Band Ritmo Sinfonica “Città di Verona” e le splendide illustrazioni dell'artista veronese Gek Tessaro daranno vita ad uno spettacolo di musica e teatro disegnato per raccontare l'anima dell'Africa e sostenere i progetti cari all'associazione. «Per questa importante serata» racconta Marcello Bragantini, neopresidente di Voci e Volti, «abbiamo pensato di coniugare le magiche note del jazz a disegni che parlassero di Africa, realizzati a ritmo di musica. Come scritto sulla locandina, pensiamo che questa serata possa diventare
di Giulia Zampieri
l'abbraccio da parte della Lessinia per l'Africa e in particolare per i nostri tre attuali progetti». L'associazione è nata nel 2000 e da allora si dedica con grande umiltà a varie iniziative che coinvolgono l'Africa. Al momento, la passione e la dedizione dei volontari è diretta verso Tanzania, Guinea Bissau e Mozambico. «Il primo progetto riguarda la zona di Usa River, a pochi chilometri da Arusha, città situata nella regione turistica alle falde del Kilimangiaro» spiega Marcello. «Il nostro progetto è nato da un bisogno reale: in Tanzania il virus dell'HIV è particolarmente diffuso e colpisce molte famiglie che a causa della malattia non sono più in grado di occuparsi dei propri figli. Per questo abbiamo pensato di realizzare
Il progetto del “Villaggio Sole di Speranza” e le foto dei bambini coinvolti nei progetti di Voci e Volti.
32
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
il “Villaggio Sole di Speranza”, un vero e proprio centro formato da una casa che accoglierà 60 bambini in modo continuativo e farà da appoggio a 200 famiglie e un piccolo ostello che possa accogliere turisti e garantire il sostentamento della struttura (vedi foto). Accanto faremo anche un orto che creerà lavoro e contribuirà anch’esso all'indipendenza del centro». Il secondo progetto di Voci e Volti riguarda ancora più da vicino Verona: l’associazione già da qualche anno porta avanti una preziosa iniziativa a sostegno dei bambini della Guinea Bissau affetti da patologie cardiache. Il progetto unisce a doppio filo gli ospedali africani e il reparto di cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale di Borgo Trento garantendo una cura a quei bambini e, nei casi più gravi, degli interventi presso la struttura scaligera che riportano il sorriso su quei piccoli volti. Infine, il terzo fronte su cui è impegnata Voci e Volti è quello del Mozambico dove l’associazione è presente da tre anni per sostenere i 100 bambini della Scuola Materna di
L’estate non ferma la solidarietà Chuiba, occupandosi giorno dopo giorno della loro educazione e salute. «Con i nostri progetti cerchiamo sempre di rispondere a bisogni reali, cose di poco conto per noi che in quei luoghi, però, diventano di vitale importanza. I problemi sono sempre molti, così come le risorse necessarie. Con le nostre strutture, mattone dopo mattone, cerchiamo semplicemente di dare a quelle persone una vita migliore. Questo è tutto ciò che conta!».
Assieme contro le mucopolisaccaridosi
S Informazioni Per maggiori informazioni sulla serata del 20 luglio contattate Marcello Bragantini 3402651282 oppure il sito ufficiale www.vocievolti.it
abato 6 luglio tutta la comunità di Azzago si è unita contro le mucopolisaccaridosi, un gruppo di rare malattie metaboliche causate da deficit di enzimi specifici. Gli abitanti di Azzago, amministrazioni e enti locali hanno voluto dedicare un'intera giornata alla sensibilizzazione e alla divulgazione di una malattia che si manifesta nei bambini tra i 2 e i 4 anni di età e che in Italia colpisce circa 200 famiglie. Proprio ad Azzago vivono Corrado Zamperini con la moglie Silvia Fasoli e Giada e Anita, sorelline affette da mucopolisaccaridosi di tipo 3. È per loro che tutta Azzago si è unita per comprendere la natura della malattia ma anche per festeggiare Giada e Anita e raccogliere fondi a sostegno dell'AIMPS (Associazione Italiana Mucopolisaccaridosi e Malattie Affini, ndr).
Nel pomeriggio la manifestazione si è aperta con un evento informativo da parte dell'AIMPS a cui è seguito l'intervento e il saluto delle varie autorità presenti. La giornata si è conclusa con un intrattenimento danzante organizzato dai giovani di Azzago dal titolo “Squilibrio grida Mucopolisaccaridosi”. «Esistono vari tipi di mucopolisaccaridosi a cui sono legati vari sintomi e altrettanti problemi» ha spiegato lo stesso Corrado. «Nei casi più gravi l'aspettativa di vita di un bambino è di soli 4-6 anni. Le cure sono ancora in via di sperimentazione e proprio per questo è importante sostenere la ricerca. Io e Silvia con Giada e Anita siamo profondamente grati alla nostra comunità per il sostegno che ci è stato dimostrato».
PIÙ DI 1000 PRODOTTI A 1 EURO COLGATE DENTIFRICIO JUNIOR 50 ml.
DOLCE SAPONE LIQUIDO
1 litro
PESANTI
FELCE AZZURRA sapone intimo 200 ml.
RIO BUM BUM PIATTI 800 ml.
ACE PAVIMENTI CASA
1 litro
CIF PAVIMENTI 1 lt.
SVELTO PIATTI 1 lt.
VIDAL SAPONE LIQUIDO 300 ml.
MENTADENT DENTIFRICIO 75 ml.
SAN MARTINO B.A. Via Nazionale 58 Tel. 045 8949766 aperto 7 giorni su 7
ore 9:00 - 19:30
SACCHI CONDOMINIALI 70x100
SAN BONIFACIO seguici su Facebook
aperto dal lunedì al sabato
Via Fontanelle 81 Tel. 045 7611889 ore 8:30/12:30 - 15:00/19:30
SPECIALE ESTATE (2) Tra storia e natura
Il Forte di Santa Viola
U
Fotografa il codice QR per vedere il video di Forte Santa Viola
n detto recita : “Chi cerca, trova”. Accade proprio così quando ci si avventura nei dintorni del monte Santa Viola, che domina imperioso il piccolo paese di Azzago, frazione del comune di Grezzana. Un monte che, diciamocelo, non è comune agli altri. Lo si può riconoscere facilmente anche a lunghe distanze per la caratteristica fitta boscaglia che lo sovrasta e lo rende inconfondibile. Proprio i fitti arbusti, sembrano quasi voler nascondere e proteggere da chi la vuol cercare, una perla rara: il Forte di Santa Viola. Edificato tra il 1904 e il 1913 per opera del genio militare italiano, il forte andava a completare insieme ad altre quattro strutture collegate visivamente fra loro (Pantheon 2, pg 17-21 e Pantheon 15, pg. 16-17), un sistema difensivo utile per contrastare l’eventuale avanzata dell’Impero Austro-Ungarico. L’avanzata però, non si spinse mai fino alle zone di Valpantena e Valsquaranto, e non essendoci la necessità di contrattaccare, dal forte non partì mai un colpo. Dotato di un osservatore telescopico e di quattro pozzi coperti da cupole corazzate, si sviluppa su tre piani. Il fronte risulta interrato, mentre la facciata posteriore rivolta a sud, è scoperta e provvista di feritoie. Dal momento che non fu mai impiegato per fini bellici, venne disarmato e trasformato in magazzino. Caduto in disuso e danneggiato dall’incuria della vegetazione spontanea e dall’azione di vandali, venne ripreso in considerazione nel 2002, quando gli architetti Fiorenzo Meneghelli e Massimiliano Valdinoci iniziarono uno studio per il suo recupero. Lo scopo iniziale era quello di creare un’opera
34
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Lo speciale estate di Pantheon tratta in questo numero il Forte di Santa Viola, una meraviglia architettonica e paesaggistica dal valore storico e culturale che, nonostante i lavori di ristrutturazione, non ha ancora trovato una destinazione d’uso definitiva. di Francesca Merli
museale da inserire in un nuovo circuito turistico in Lessinia. Il progetto prevedeva un costo complessivo di 1 milione e 200mila euro da dividere in tre stralci, due dei quali sono già stati finanziati grazie all’intesa tra la Comunità Europea, il Comune di Grezzana e la Provincia di Verona. I lavori di ristrutturazione infatti, sono iniziati nel novembre del 2005. Nonostante sia stato completato anche il secondo stralcio di finanziamenti, che ha visto il coinvolgimento di Regione Veneto, Banca Popolare, Fondazione Cariverona e Comune di Grezzana, in questo momento il recupero del forte si trova in uno stato di empasse. Il terzo stralcio previsto infatti, che prevede l’allacciamento ai servizi e la bonifica dell’area circostante, non è
ancora stato completato. In questo momento, nonostante il forte sia in condizioni sicuramente migliori rispetto al momento che precede il suo recupero, si trova in uno stato di abbandono, e fintantoché il cantiere è aperto una cancellata impedisce l’ingresso ai visitatori. Purtroppo non è possibile visitarlo, e il rischio più grave
Festa di Santa Viola Ogni anno nel mese di agosto, il grande prato che si estende al di sotto della pineta del monte Santa Viola è teatro di una delle sagre più frequentate: la Festa Grande Santa Viola. Una sagra che propone un ricco programma serale di musica, oltre ai piatti tipici della tradizione. Un’ottima occasione per fuggire dal caldo cittadino, e godersi un momento di relax osservando il panorama mozzafiato di Verona by night.
Programma 2013: Sabato 10 agosto Radio Studio Più – Marzadro in Tour Domenica 11 agosto “Fortissimi in tour” - Spettacolo con Radio Company Lunedi 12 agosto “Enjoy your Life” - discoteca all’aperto Martedi 13 agosto Discoteca all’aperto con ospiti internazionali Mercoledi 14 agosto Big One - concerto tributo ai Pink Floyd Giovedi 15 agosto Prima Pagina - concerto all-around Venerdi 16 agosto Acoustic Trio - Aperitivo con stile More Blues Band - Serata con Brio Sabato 17 agosto The Veterans of Funk - Baldelli dj & Al-B.Band Domenica 18 agosto Diapason Band - concerto tributo a Vasco Rossi Lunedi 19 agosto Grandioso spettacolo piromusicale
Tra storia e natura
RAGGIUNGERE IL FORTE IN BICICLETTA Partenza : Chiesa di Grezzana / Olmo Caffè Lunghezza: 12 km (circa) Difficoltà: Media Durata: 2 ore circa Per raggiungere il Forte di Santa Viola in bicicletta, vi consigliamo un percorso adatto ad una bici da corsa. Partendo dalla chiesa di Grezzana, lasciate alla vostra destra il Cinema Teatro Valpantena e seguite i cartelli in direzione “Romagnano” e “Monte Santa Viola”. Proseguite per circa 3 km, fino ad arrivare a Romagnano. Lasciate alle vostre spalle la chiesa e proseguite lungo la strada ignorando l’incrocio con via dei Monti (da cui si sale/scende con la mtb). Proseguite ancora, fino ad arrivare ad Azzago. Superato il centro abitato, trovate un bivio con l’indicazione “Casale” e “Monte Santa Viola”. Percorrete quella strada, lasciandovi alle spalle la chiesa che incontrate sulla destra. A questo punto alla vostra destra potete già godervi l’immenso panorama sotto di voi. Dopo pochi km trovate un bivio, con l’indicazione “Casale” a destra. Ignorate il cartello, e svoltate a sinistra. La strada presenta un’accentuata pendenza, dunque serve un fisico allenato. Superato il centro abitato, la strada si trova immersa nella vegetazione, per aprirsi poi su un ampia distesa di prati. A questo punto non sarà difficile seguire l’ultimo tratto di salita per arrivare ai piedi della pineta. Se avete una mountain bike, al bivio con Via dei Monti (Romagnano) prendete a destra in salita fino all’incrocio in prossimità della pesa. Qui prendete a sinistra e godetevi la dura ma spettacolare salita sterrata che vi porterà fino sotto alla pineta di Santa Viola. Uscirete a metà tra Azzago e Loc. Casale. Consigliamo di prendere a destra, e una volta giunti a Loc. Casale salire la strada sterrata che vi porta ai piedi della pineta.
RAGGIUNGERE IL FORTE A PIEDI Partenza: Cerro Veronese Lunghezza: 3 km (circa) Difficoltà: Facile Durata: 40 minuti Partendo dalla gelateria Bucaneve di Cerro, lasciatela alle vostre spalle e percorrete la strada SP6 in discesa. Dopo pochi km la strada principale incontra un bivio che sale sulla sinistra, poco dopo la ditta Ferrais Pavimenti. Imboccate quella strada, che compie una leggera salita. Proseguite sempre diritti, non potete sbagliarvi. La strada compie una leggera discesa, e costeggia grandi prati e un’immensa vegetazione. Dopo pochi km incontrate un bivio, una strada che scende e una che sale sulla sinistra. Prendete quella che sale, vi porterà a destinazione.
è che i lavori eseguiti e i soldi spesi per effettuarli, risultino inutili. Il dibattito in merito al completamento dei lavori e ad una destinazione d’uso che tuttora manca, è ancora in corso e da più parti ci si interroga su quando sarà terminata una struttura così imponente. È già in programma il IV stralcio, che dovrebbe essere finanziato da Regione Veneto, Fondazione Cariverona e Comune di Grezzana, e che dovrebbe completare anche la ricerca storica per l'allestimento di un museo. Le proposte e le intenzioni di certo non mancano, e l’avvio di attività turistiche e culturali gioverebbero sia al Forte che all’intera Lessinia.
RUBRICA
L’angolo in rosa
Scuola finita
divertimento garantito! Sono sempre più numerose e interessanti le attività dedicate ai ragazzi durante il periodo estivo, che offrono ai più piccoli la possibilità di divertirsi in compagnia di nuovi amici, e ai loro genitori la garanzia di vederli affidati ad ambienti sicuri e protetti.
E
di Francesca Mauli
state, tempo di sole e di vacanze, soprattutto per i più giovani, che possono contare su tre interi mesi di relax, un tempo di meritato riposo, fondamentale per riprendere le energie necessarie a ricominciare un nuovo anno scolastico al meglio. E se per bambini e ragazzi l’estate è il periodo più bello dell’anno, per i loro genitori, impegnati nel lavoro, può trasformarsi in un incubo popolato di baby-sitter e corse dai nonni, con un costante ritornello in testa: e il bambino, domani, dove lo metto?
Per permettere ai genitori di dormire sonni (più) tranquilli, sono molte le realtà pubbliche e private che offrono soluzioni di accoglienza diurna per bambini e ragazzi: si va dai noti CER comunali (Centri Estivi Ricreativi) ai GREST (Gruppi ESTivi) parrocchiali, passando per una ricca serie di proposte alternative, che vanno dai corsi di teatro alle settimane di avviamento allo sport, fino ai corsi di lingua italiana e all’aiuto nello svolgimento dei compiti, pensati per bambini di origine straniera. Tutte attività svolte in ambienti protetti e curati, sotto la supervisione di educatori preparati, pronti a seguire i piccoli con competenza e passione. E per chi volesse offrire ai propri figli la possibilità di vivere una vera e propria vacanza, sono molte le realtà che si occupano di organizzare settimane al mare, in montagna e, per i più grandi, all’estero, con abbinato un corso di lingua.
Le prospettive estive per i nostri ragazzi sono, insomma, più che rosee: li aspettano attività divertenti e stimolanti, che non sono solo un “riempimento” alle giornate estive, ma che possono contribuire al cammino verso la scoperta di sé e delle proprie passioni, in contatto con nuovi amici e con realtà differenti. Quindi, cari genitori, smettetela di sentirvi in colpa se non potete passare le giornate estive a casa con i vostri figli; rilassatevi e ricaricatevi delle energie necessarie, perché nel fine settimana, le attività ricreative diurne si interrompono, e potete finalmente trascorrere del tempo con loro. Peccato (per voi… non per chi è in vacanza fino al prossimo settembre!) che arrivi così presto il lunedì!
TUTTI I LUNEDÌ SCONTO 10% AI PENSIONATI
I NOSTRI ITTICI
OFFERTE
17/07 17/08
DAL AL
- 30%
COZZE 1/2 GUSCIO
5,15 € AL KG
- 24%
FILETTO DI ORATA
11,10 € AL KG
BASE PER PRIMI
- 24%
MISTO SCOGLIO
7,90 € AL KG
Via F. Torbido 11/a - Tel 045.8408693 Via Cà di Cozzi 53/F - Tel 045.8303578 VERONA
L’angolo in rosa
Proposte per i piccoli Le iniziative per un'estate a misura di bambino non si contano sul territorio veronese. Ce ne sono davvero per tutti i gusti, ve ne presentiamo alcune delle più interessanti. di Miryam Scandola
LAVANDERIA SELF SERVICE Tutti i giorni 07.00 - 22.00
rsivi e t e D pre sempresi com
LUGLIO - AGOSTO
SEMPRE APERTO! porta la tua biancheria estiva Infoval srl
S
e i vostri bambini amano il teatro e la danza, ad esempio, l'estate del circolo Acri MAMAdanzateatro, fa davvero al caso vostro. E..state con mama è infatti un modo tutto artistico per far trascorrere a bambini delle scuole elementari e medie qualche settimana estiva all'insegna dello stimolo e della creatività. Giornate di divertimento per provare a stare sul palco seguiti da professionisti del settore, con attività tra le più svariate: da laboratori per creare con le proprie mani statuette di creta, a piccoli spettacoli che settimanalmente i giovani attori mettono in scena, a bellissime coreografie. I costi sono contenuti e prevedono 70 Euro da versare per una settimana di attività (40 Euro nel caso si scelga l'opzione mezza giornata). Per iscriversi è necessario contattare l'indirizzo mail mama.danzateatro@libero.it Ma se, invece, i vostri piccoli adorano travestirsi, non dovete assolutamente lasciarvi scappare Una settimana vestiti da antichi, originalissima proposta delle Settimane estive creative, organizzate dal Comune di Verona. Per un'intera settimana bambini dai 5 agli 11 anni saranno infatti invitati a vestirsi e vivere come veri uomini preistorici, romani e medievali. Oltre ai travestimenti, gli altri appetitosi ingredienti delle “Settimane estive creative” che si svolgono negli spazi verdi dell'Arsenale, sono moltissimi; cacce al tesoro, giochi entusiasmanti, laboratori con materiali inusuali e diversi, ma anche visite ai musei di Verona. Non per niente, il costo dei biglietti per l'ingresso nelle varie esposizioni museali è compreso nella spesa complessiva per una settimana di attività: 125 Euro per ogni bambino. Le attività ogni giorno nuove, volte a sviluppare percorsi tra divertimento e conoscenza, si
svolgono dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 16:30. Per le iscrizioni il contatto mail è aster.segreteriadidattica@comune.verona.it Se invece siete stranieri e volete che il periodo estivo sia sfruttato dai vostri figli per migliorare il loro italiano e per rendere anche più immediata e serena la loro integrazione a scuola, quella offerta dal Cestim è davvero un'ottima opportunità. Nei mesi estivi infatti l'associazione organizza diversi corsi per facilitare l'acquisizione della lingua e per rafforzare le competenze comunicative dei piccoli nuovi italiani. L'impegno prevede settimanalmente 15/20 ore ed è rivolto a bambini e ragazzi dalla seconda elementare all'ultimo anno di superiori. Con un costo simbolico di 30 Euro, l'iniziativa che si attiva previa iscrizione (mail scuola@cestim.it), utilizza le aule delle scuole veronesi che si sono rese disponibili. Esauriti in un attimo i posti disponibili per il favoloso mondo di Magic Summer 3D Camp, in scena a Bosco Chiesanuova, nel cuore della bellissima Lessinia, dal 23 giugno al 6 luglio, che offriva ai ragazzi tra i 9 e i 18 anni di trascorrere una settimana con il pallone in mano, guidati dai grandi del basket, come Roberto della Vecchia, ex capitano scaligera Basket Verona, e della pallavolo come Matteo De Cecco, allenatore della Marmi Lanza Volley A1. Giocare a basket con un giocatore di serie A come Christian Di Giuliomaria, divertirsi al parco avventura BoscoPark, rilassarsi nelle acque della nuovissima piscina comunale, svagarsi con gli intrattenimenti serali organizzati dall'animazione. Se non volete perdere l'occasione per il prossimo anno, allora contattate magicsummer@live.it per prenotarvi l'estate 2014.
ACQUARIA
Via G. Galilei, 17 -
GREZZANA
(vicino a BCC e a G.M. Detersivi) Cell. 388 7272833
SALUTE Silvia Allegri ci spiega gli aspetti positivi dell’onoterapia
Un Asino può aiutarci a stare meglio?
‘
L
Barone e Gemma
asino si sa è un animale piuttosto testardo e questo gli è costato, nel corso dei secoli, un'ingiusta fama di animale con scarsa intelligenza e, nell’antica Grecia, addirittura l'antitesi dell'armonia delle sfere celesti. Ma la svolta dei “Ciuchini” non tarda ad arrivare e se il primo a ricredersi su di essi è stato proprio il verde orco Shrek non possiamo che arrenderci e dare una possibilità in più a loro: i teneri asinelli. Ad avvallare tutto ciò, e cioè che “un asino può aiutarci a stare meglio”, sono i recenti studi tenuti sull’onoterapia: terapia pratica equestre che utilizza l’asino come strumento terapeutico e che permette di dimostra-
L'onoterapia, cioè la terapia con l'asino, è un tipo di pet therapy che si sta diffondendo anche nei centri di riabilitazione italiani. È un metodo di terapia molto coinvolgente che non consente mai di restare passivi o di isolarsi. A Stallavena, nel maneggio Basalovo Trekking, possiamo capire come metterci alla prova. di Giorgia Castagna
re come, grazie a un “complesso di tecniche di rieducazione” si possa ottenere il superamento di un danno sensoriale, motorio, cognitivo, affettivo e comportamentale. Una delle prime veronesi a puntare sul mammifero in questione è Silvia Allegri, docente di materie umanistiche, scrittrice ed educatrice professionale di onoterapia. «Mi dedico a questa attività assistita con gli animali e rivolta a bambini, ragazzi, anche con disabilità e adulti, da diversi anni», spiega Silvia che svolge i propri corsi e varie attività presso il maneggio Basalovo Trekking, con l’ausilio di asini e cavalli. «L’onoterapia è un processo di riabilitazione che consente al paziente di relazio-
Osteopatia
anche in Valpantena
L’ osteopata aiuta qualsiasi tipo di disturbo fastidioso o disequilibrio. Per neonati e bambini è consigliata in caso di: DISTURBI DEL SONNO, COLICHE, IRRITABILITÀ...
PROMOZIONE FAMIGLIA
Prenota la tua seduta, per il tuo bambino è
GRATIS
Giulia Marcolungo Osteopata D.O. M.ROI - Via Roma, 9 Grezzana (VR) Su appuntamento presso Ist. di bellezza Amelia. 38 Giornalepantheon luglio/agosto 2013 388 7267756 - giulia.marcolungo.osteopata@gmail.com
narsi con l’animale attraverso il contatto utente-equino-operatore, tra loro si instaura un importante canale di contatto corporeo attraverso cui si acquisiscono controllo e fiducia di sé. Da qui si può lavorare per risvegliare tutti i sensi e i sentimenti. Tramite l’esperienza si possono far uscire nuove emozioni e lasciarsi an-
“IL RAGLIO MAGICO, DIVAGAZIONI INTORNO ALLA FIGURA DI UN ANIMALE FRAINTESO” Il “Raglio Magico” nasce dall’esperienza di didattica con gli asini dell’autrice Silvia Allegri, educatrice e onoterapeuta. L’animale più umile e bistrattato accompagna costantemente l’uomo, ed è presente con insistenza nella letteratura, nelle tradizioni popolari, nella religione e nell’arte. Parola all’autrice: «Il Raglio Magico nasce dall’esperienza di didattica con gli asini e dalla passione per questi magnifici animali che mi accompagnano da diversi anni. Inizialmente sentivo l’esigenza di mettere su carta le impressioni e gli episodi legati alla mia attività in maneggio, insieme ai due asini Gemma e Barone e ai tanti bambini venuti a fare lezione: un’attività che mi ha dimostrato e continua a dimostrare quanto sia efficace per la crescita, l’educazione e il benessere, il rapporto di amicizia e di collaborazione con gli asini. Da una ricerca più approfondita sull’asino ho scoperto poi come questo animale accompagni costantemente l’uomo, e sia presente con insistenza nella letteratura, nelle tradizioni popolari, nella religione e nell’arte». Il libro vuole dunque offrire ai lettori una panoramica sul rapporto uomo-asino nella storia, nell’ottica di una rivalutazione di questo animale, noto a tutti per essere testardo e simbolo di ignoranza, ma in realtà intelligente, paziente e pieno di risorse da scoprire.
Silvia Allegri ci spiega gli aspetti positivi dell’onoterapia Silvia Allegri con Gemma
dare, proprio attraverso “l’incontro” con l’asino. La presenza di un animale, infatti, favorisce tanti aspetti: l’acquisizione di un senso di responsabilità, esige una presa di coscienza dei propri obblighi, è uno stimolo valido per riacquisire un’immagine positiva di sé e del proprio valore, è un efficace supporto alla crescita e alla maturazione personale» precisa Silvia, che invita a visitare il suo sito (www.silviaallegri.it) per essere aggiornati sui vari corsi attivi, non solo per gli utenti ma anche per tutti gli operatori, insegnanti o semplici amanti degli animali desiderosi di
apprendere la tecnica professionale. È proprio sfruttando le caratteristiche fisiche, strutturali e comportamentali dell’asino, la taglia ridotta, morbido da toccare e carezzare, paziente, lento nei movimenti e incline alle andature monotone e controllate che l’educatrice Allegri offre svariati corsi e attività rivolti a tutti che vanno dal trekking di gruppo a quello singolo, dai vari campi scuola ai percorsi di cura con l’asino. «In principio c’è la conoscenza dell'animale, attraverso il tatto, valorizzando la mano come strumento di comunicazione e affetto, poi esercizi in serie e giochi che favoriscono linguaggio, responsabilità e concentrazione. Inoltre, l’onoterapia è adatta anche a chi vuole semplicemente staccare la spina per una settimana dalla pressione della vita in città, rilassandosi in un ambiente piacevole. La cura antistress inizia con l'avvicinamento graduale all’animale, la pulizia, le carezze e la preparazione alla passeggiata nei boschi. Lentamente si passa a un livello di conoscenza reciproca che culmina nella salita in
sella. Instaurato un rapporto di fiducia, ci si abbandona sul dorso dell'asino e si coccola piano, con movimenti leggeri su collo e schiena. In brevissimo tempo si è pronti per fare gite, trekking, raduni, corsi e attività di maneggio. Tutto però sempre sotto la supervisione di esperti onoterapeuti» conclude Silvia.
Un’estate d a URLOOO!! ! sull’Isola V erde Erboristeria - Parafarmacia L’isola Verde - via Fusina 5/a -37023 -Grezzana (Vr) - Tel/fax 045-8650023
LETTERATURA Il nuovo libro di Ugo Sauro
«Tracce di antichi pastori negli Alti Lessini» Conoscere, rispettare e amare il territorio. Nasce da questo obiettivo un nuovo volume frutto di sette anni di ricerca di un gruppo di studiosi e innamorati della Lessinia che, attraverso i segni tangibili presenti nel paesaggio, ne descrivono le avventure umane ad essa legate. di Alessandra Scolari
L
a «storia di migliaia di pastori che sui Monti Lessini hanno espresso la loro creatività e le loro capacità strategiche e psicologiche», ha detto Ugo Sauro nel corso della presentazione del volume, porterà il lettore a scoprire la Lessinia nelle sue pietre e nelle sue molteplici attività e trasformazioni. Questa nuova ricerca sulla pastorizia ovina, promossa dal geografo Ugo Sauro già docente di Geografia Fisica all’Università di Padova, è il risultato della collaborazione tra studiosi, con specializzazioni diverse, molto legati alla Lessinia. L’analisi della vita dei pastori (nomadi per definizione) e del paesaggio, parte dal Neolitico, passa dalla protostoria alla storia, evidenziando le relazioni e i rapporti (anche economici) tra gruppi montani, collinari e della pianura. Gli studiosi affermano che «l’alta Lessinia è stata colonizzata dall’uomo per
40
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
poterne usare il suolo per il pascolo estivo degli erbivori» scegliendo «di disboscare tutte le dorsali sommitali e le loro propaggini dirette verso nord e sud, comprese le valli e le conche sottostanti» creando la sua caratteristica unica. Nell’opera di bonifica l’uomo ha conservato «le malghe» o «unità silvopastorali», creando numerose «vie per raggiungere gli alti pascoli». Alcune di queste vie sono ancora attive, grazie agli ultimi «transumanti» e soprattutto agli escursionisti. Ci riferiamo in particolare alla via che collega il gruppo del Carega alla Lessinia Centrale, attraverso il Passo Malera e località «Buso del Valon» (di recente cornice a concerti ed eventi teatrali). Quest’ultimo è stato uno dei pozzi della Lessinia considerato una «miniera» di ghiaccio fin dal medioevo. Qui i «cavatori» estraevano blocchi di varie dimensioni, il pericolo era latente, ma era una risorsa per l’uomo
e la città doveva conservare alimenti deperibili. Tanto che nel 1349 i cimbri dovettero «portare il ghiaccio ai Signori Mastino e Alberto della Scala». Un altro vero e proprio frigorifero naturale era la «Grotta del Ciabattino» (a Nord del Corno D’Aquilio), di cui nel libro si possono vedere le foto con le stalagmiti. Gli studiosi analizzano anche le strutture in pietra «casette» e «ripari», segni delle contrade e mappano le strutture legate all’attività di cava «Rosso Ammonitico», che sono servite alla costruzione delle casette, casare ed edifici descritti da Vincenzo Pavan esperto in architettura dei Monti Lessini. Per approfondire ulteriormente vi rimandiamo alla lettura del volume, al cui pregio scientifico è abbinato quello affascinante delle fotografie e della «Carta dei segni». La pubblicazione è stata curata anche da Mara Migliavacca archeologa ed esperta in pastorizia antica, Fabio Saggioro archeologo dell’età medioevale, Damiano Azzetti cultore dell’archeologica del territorio, con interventi di Luciano Salzani della Soprintendenza di Verona, Antonella Arzone specialista sulle monete antiche, Anita Casarotto, Giorgio Chelidonio, Francesco Ferrarese e Antonella Stringer. Il libro (365 pag. editore Gianni Businelli, Vago di Lavagno) è stato realizzato con il contributo del Museo Civico Etnografico di Bosco e dell’Acccademia della Lessinia, con il patrocinio del Parco della Lessinia, Fondazione Zanotto, Banca Popolare di Verona, Cassa Rurale Bassa Vallagarina e Assicurazione Toro di Rovereto.
Articolo Publiredazionale in collaborazione con Ambulatorio Veterinario Doralice
Cura e amore per gli amici animali Ambulatorio Veterinario Doralice – Dr.ssa Elisa Valeruz - Via Dante Alighieri, 14 – Corbiolo di Bosco Chiesanuova (Vr) Tel. 045 4853403 / 348 8007959 – elisavaleruz@hotmail.com
S
ia che saliate, sia che scendiate da Bosco Chiesanuova sarà difficile non notare l’Ambulatorio Veterinario Doralice che si trova proprio sulla SP6 all’altezza di Corbiolo. Aperto lo scorso aprile dalla Dr.ssa Elisa Valeruz, è oggi un centro in cui potrete trovare cure mediche ma anche consigli sul normale accudimento degli animali da compagnia. Il nome, Doralice, è un ricordo affettuoso della nonna materna, anche se in famiglia nessuno aveva mai intrapreso la strada della professione veterinaria. Eppure la passione della Dr.ssa Elisa per le cure animali è molto personale. «Gran parte della mia passione per gli animali me l’ha trasmessa mio papà. Fin da piccola mi faceva guardare assieme a lui documentari, sfogliare grossi libri, e non mancavo mai di fargli innumerevoli domande!» spiega. «Anche durante il periodo delle elementari, sfuggendo dagli allenamenti di pattinaggio artistico, mi intrufolavo in qualche stalla di vacche di qualche mio compagno di scuola, affascinata da quel mondo per me ancora sconosciuto, forse immaginando un giorno di fare proprio questa professione». Il suo cammino professionale sboccia nel 2008, quando ottiene la laurea in Medicina Veterinaria all’Università degli Studi di Parma, con votazione 107/110. Prima della laurea, il primo tirocinio importante, con il Dr. Roberto Valentini a Luzzara (RE), proprio nel settore buiatrico, con specializzazione in ginecologia ed embryo-transfer, mentre in Lessinia i primi approcci al mestiere sono a fianco del Dr. Pretto e della Dr.ssa Taioli, con i quali tutt’oggi Elisa collabora attivamente. «A sei mesi dalla Laurea, sono stata chiamata per una sostituzione in un ambulatorio a Verona gestito dalla Dr.ssa Mingardi. Al suo fianco ho trascorso 5 anni in cui ho approfondito le conoscenze nel mondo degli animali da compagnia». In questi anni la Dr.ssa Valeruz è diventata una stimata professionista, seguendo non solo alcuni allevamenti, ma attivandosi con servizio a domicilio per la cura degli animali d’affezione in Lessinia. «Non avevo mai pensato seriamente di aprirmi un ambulatorio prima di allora» prosegue Elisa, «eppure ho scoperto tutta un’altra sensibilità qui in montagna, anche verso i propri cani e gatti e non solo, e da qui la volontà di poter dare alla mia gente un servizio a 360°che non costringesse più ad aspettare e andare in città, ritardando
cure spesso urgenti». Da questo percorso nasce quindi l’esigenza di aprire l’ambulatorio veterinario a Corbiolo. Uno spazio moderno, accogliente e aggiornato con tecnologie all’avanguardia. I servizi sono infatti molto variegati. Si va dalla toelettatura degli animali da compagnia, seguita da una toelettatrice professionista, fino alle competenze mediche specifiche della Dr.ssa Valeruz: chirurgia di base, detartrase, esami del sangue, radiologia, ecografie e molto altro. All’interno dell’ambulatorio è inoltre possibile acquistare delle diete speciali (sia umido che croccantini) per i propri animali che stanno affrontando una cura particolare o che debbano rimettersi in sesto dopo un intervento. «In realtà quello che cerco sempre di far capire ai miei clienti» sottolinea Elisa, «è che la figura del veterinario non deve essere considerata come un medico tecnico specializzato a cui rivolgersi solo nel momento dell’emergenza. Il veterinario conosce la psicologia e i segnali di comportamento dei nostri animali, e quindi è anche un’importante guida come consulente per capire come muoversi o come comportarsi con i nostri amici a quattro zampe, anche nella vita di tutti i giorni. A volte basta un consiglio o una rassicurazione per far star bene non solo il pet ma anche il suo proprietario. Deve sempre esserci una perfetta sinergia in una famiglia!». La Dr.ssa Elisa Valeruz è sempre disponibile da questo punto di vista. L’ambulatorio è aperto, senza appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 13:00 e dalle ore 15:00 alle 18:00. Il sabato dalle 9:00 alle 12:00 mentre il mercoledì riceve su appuntamento.
RUBRICA
Vita di montagna
I padrini del sentiero E5 Sono i coniugi Franco ed Helene Cuoghi, affiancati oggi dalla figlia Claudia. Vivono a Montecchio di Negrar e, dal 1977, vegliano su un tratto di percorso che collega il lago di Costanza all'Adriatico. di Marta Bicego
T
abelle di legno, pennelli, barattoli di vernice bianca e rossa. Sono alcuni degli attrezzi del mestiere dei «wegepaten», i padrini del sentiero E5. Per il tratto veronese, a prendersi cura di parte del percorso che in 600 chilometri collega il Lago di Costanza all'Adriatico sono dal 1977 Franco ed Helene Cuoghi. Marito e moglie da mezzo secolo, hanno condiviso amore per la montagna e camminate all'aria aperta oltre all'impegno di
42
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
vegliare sull'E5, affinché fosse sempre percorribile e segnalato ai viaggiatori che decidano di percorrerne la via. Passione singolare con la quale hanno contagiato la figlia Claudia che ha deciso di raccogliere il testimone dai genitori e continuare la tradizione. Non è un caso se l'abitazione della famiglia Cuoghi, a Montecchio di Negrar, poggia le fondamenta sull'asse del sentiero. «Desideravo vivere nella natura. Ci siamo trasferiti qui dalla città appena ne abbiamo avuto occasione» esordisce Franco, mentre ci accoglie in una casa che di pellegrini con lo zaino in spalle ne ha visti passare parecchi. Molti hanno lasciato una firma sul grande registro che i due «wegepaten» conservano dal 1992. «Si tratta di stranieri, in particolare tedeschi. Pensionati o studenti che, dopo l'università, si regalano quest'esperienza. Si incamminano da nord a sud, sui passi di Goethe e del
suo viaggio in Italia» aggiunge Helene, con accento teutonico a rivelarne le origini. Ad aggiungere informazioni ci sono videocassette, mappe e faldoni di corrispondenza, album di foto e libri. E poi guide: in tedesco e inglese. La guida italiana, a cura dei Gruppi alpinistici veronesi, è datata al 1984: ristampata dieci anni dopo, è un volumetto introvabile. «Purtroppo» dice Franco, che prosegue raccontando com'è diventato padrino dell'E5, «ho sempre frequentato la montagna» premette. «Una domenica, andando da Giazza al rifugio Scalorbi ho visto una tabella del sentiero europeo che indicava il lago di Costanza e l'Adriatico. Ho chiesto informazioni, scoprendo che era stata collocata da un tedesco. Poche settimane più tardi, una cugina di mia moglie ci chiese se volevamo prendere in custodia un pezzo di sentiero». «Ci è stato dato il compito di segnalare sette delle ven-
Vita di montagna
Nell’altra pagina, Helene e Franco Cuoghi
tisei tappe dell'E5, da Passo Coe a Folgaria a Giazza, con un'indicazione rossa e bianca, e controllarne la percorribilità». Inizialmente, spiega, molti tratti erano abbandonati. Come pionieri e unici italiani tra i volontari segna-sentieri, i coniugi Cuoghi hanno indicato il percorso nella parte di loro competenza con segni sulle rocce o tabelle di legno, ne hanno reso percorribili i punti critici,
ad esempio sul Pasubio, ripulendoli dove necessario dalla vegetazione che ne rendeva difficile la percorribilità. «Attività che, dopo l'iniziale segnatura, ripetiamo ogni anno, aiutati ora da nostra figlia. Questo sentiero è parte della nostra vita» ammette Franco. «Era inevitabile» interviene Claudia: «io e mia sorella Elisabetta siamo cresciute sul sentiero. Due volte all'anno lo ripercorro controllandone lo stato.
Da Erbezzo al Ponte di Veja Seguire un tratto dell'E5 può essere un'occasione per conoscere il territorio della Lessinia. A questo proposito, come suggerimento per una facile escursione a piedi, vi suggeriamo un itinerario della durata di un paio di ore. Una breve escursione da affrontare con zaino sulle spalle e scarpe comode. Punto di partenza è Erbezzo, località a 1.118 metri di altitudine. Dalla piazza si segue verso sud la provinciale per Verona, che si abbrevia tenendosi a sinistra sulla via secondaria. Attraversata la provinciale per un paio di volte, si prosegue dritti, passando dalle abitazioni dei Resti. Si procede quindi lungo il crinale a ovest del Vajo dell'Anguilla, fino a raggiungere contrada Portello. Oltrepassata questa località, si segue il sentiero tra le lastre di pietra che gira a ovest, verso contrada Rocca. Qui si attraversa ancora la strada provinciale e, passando tra le case, si percorre il sentiero che aggira il Monte Castello. Per circa 500 metri, si scende tortuosamente al Ponte Basaginocchi, alla confluenza tra i due vaj della Marciora e Falconi. Dopo aver seguito il tratto di strada asfaltata, si imbocca il sentiero di sinistra che conduce ad attraversare il vaio della Marciora. Alla fine di una ripida salita, si apre allo sguardo il magnifico arco naturale del Ponte di Veja.
Sono gli escursionisti a segnalarci se un tratto richiede manutenzione. L'importanza che l'E5 ha, in termini di turismo eco-sostenibile, è sentita, ma non abbastanza. Mi auguro che le persone si sensibilizzino in questo senso». Il sentiero E5 è una delle vie escursionistiche più apprezzate d'Europa. Inaugurato nel 1972, si deve all'intraprendenza di Hans Schmidt che ne tracciò le tappe fondamentali. A partire dal tratto di località di Sonthofen in cui viveva a Colterenzio in provincia di Bolzano dove trascorreva le vacanze, che nel 1969 affrontò a piedi per attraversare le Alpi. Da lì, su suggerimento dell'associazione dei circoli escursionistici tedeschi, l'intuizione di mettere nero su bianco il percorso. Compito affidato a Schmidt che, nel 1977, fondò l'associazione dei padrini del sentiero E5: volontari con il compito di percorrere annualmente il sentiero, ritoccare la segnaletica e ripristinare i tratti danneggiati. Il tragitto finale dal Veronese a Venezia non è definito, e il viaggio si concludeva a Giazza. Dagli anni Ottanta, grazie a Franco Cuoghi e Pino Avogaro, per i pellegrini dell'E5 il sentiero giunge ad Avesa.
Infoval srl
u 24 s e r o tà 24 i l i b i r e p
Re
Cell. 348.7034334 -336.814049 Tel/fax: 045.7080531 mail: raimondozuliani@virgilio.it
io
micil o d a e Visit
STORIA Il coraggio di andare oltre la frontiera
Peti l’alpino senza penna
Giuseppantonio (a sx) e Remo Leso (a dx)
Abita a Valdiporro Giuseppantonio Leso, detto Peti, che fu Alpino nella GAF, la Guardia di Frontiera. Una storia intensa che parte dall'arruolamento e ripercorre alcuni dei momenti più drammatici della Seconda Guerra Mondiale.
D
a fuori si sente bussare. Colpi secchi, forti. Il dorso dei fucili picchia sulla porta di legno. “Aprite”, ordina una voce dall’esterno. Italo, Remo, Giulio e il papà Beniamino si nascondono dietro il muro che separa l’ingresso del ristorante dalla casa di famiglia. Gli altri fratelli, Peti e Ugo, si sono rifugiati in un luogo sicuro della casa. Pochi secondi di silenzio, interrotti dai battiti del cuore sempre più acuti. D’un tratto la porta si spalanca. Alcuni uomini invadono la stanza. Pochi secondi di terrore. I battiti del cuore si interrompono. Le mura dell’edificio sono circondate. L’unica soluzione è arrendersi. Peti ci racconta l’episodio in maniera calma e precisa nei dettagli. Il suo corpo esile si adagia su una delle sedie che arredano la sala del Ristorante Leso a Valdiporro, lo stesso in cui nel lontano 1944 Peti con i suoi fratelli veniva arrestato. Un malinteso, ma la guerra è guerra. Dove gli amici possono diventare nemici. E il nemico “ufficiale” può essere il vicino di casa. Così è stato per i Leso. Il motivo dell’arresto? Il sabotaggio di una macchina di un fascista vicino di casa e amico di famiglia, di cui furono ingiustamente incolpati. «Per noi in paese erano tutti amici. Ci si aiu-
44
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
di Giovanna Tondini
tava tutti», precisa Peti. I repubblichini portarono gli uomini della famiglia Leso nella prigione di Montorio. Era ormai passato l’8 settembre 1943. Dopo il giorno dell’armistizio una parte dell’esercito aveva aderito alla Repubblica di Salò (da qui i cosiddetti “repubblichini”). «Solitamente erano i più giovani». Altri erano tornati a casa. Altri ancora, gli “sbandati”, si nascondevano per le campagne, nei boschi. Non erano né fascisti né partigiani. Peti ci confida: «avevo scelto quest’ultima alternativa», e sbotta: «perché ne avevo due scatole piene della guerra!». Proprio lui, Giuseppantonio Leso, detto Peti, finì in prigione. Lui che nell’esercito non doveva neanche essere arruolato. «Ero stato definito debole di costituzione», ma con lo scoppio della guerra nessun giovane italiano poteva sfuggire all’arruolamento. Così il 5 febbraio del 1942 fu chiamato alle armi. Aveva 20 anni. La destinazione fu S. Pietro del Carso, allora sotto l’Italia, nel corpo militare della Guardia alla frontiera (G.A.F.), il corpo degli alpini senza penna, ma che non per questo valevano di meno. Erano loro i più esposti al pericolo nemico. Fino al 1943 Peti fece parte della batteria controaerea, con
I fratelli Leso in una foto d’epoca
il ruolo di puntatore per mitragliera da 20mm. «Per fortuna non abbiamo mai ricevuto attacchi», racconta, «ma ogni notte si sentivano gli spari dei partigiani di Tito». Le notti erano momenti inquietanti. Là sul confine, alla frontiera. «Tre ore di guardia e sei ore di riposo nel bosco». Le giornate trascorrevano senza vedere nessun borghese: «non c’era niente, non c’era riposo. Eravamo soli». Per questo motivo erano riforniti di alcuni viveri di conforto: «ricordo bene le stecche di cioccolato!». Preti si trovava tra due mari, come scrive nei suoi versetti Mia Lacomte. Ma non come scissi o appena lambiti nei margini,/ si sta come stare davvero nel mezzo del senso più profondo di stare tra due mari /consapevoli delle rocce che squarciano spiagge / della
Il coraggio di andare oltre la frontiera Gli evidenti colpi di fucile sulla porta d’ingresso, sparati dai repubblichini nella notte della cattura dei fratelli Leso.
luce che finisce più presto più tarda / del freddo dentro e fuori la grotta già caldo. Forse Peti, come i suoi compagni, avrebbe desiderato varcare la soglia della frontiera. L’avrebbe spinto l’attrazione innata dell’uomo per ciò che è sconosciuto. La frontiera è un confine, una linea che divide. Come quella che ha diviso i destini dei fratelli Leso. «Una volta arrestati», continua Peti nel suo racconto, «fummo portati nel campo di concentramento di Fossili, in Emilia Romagna». Qui transitavano i prigionieri prima di essere portati in Germania. Il treno partiva da Verona. E fu qui che il fratello Remo ebbe il coraggio di scappare. Lui stesso ci narra l’episodio. «Mentre eravamo
schierati su una linea per salire sul treno alcuni prigionieri tentarono di scappare, ma si trovarono bloccati in vicoli ciechi e furono subito catturati. Io stavo per seguirli, ma fui trattenuto da mio fratello Italo». La voce di Remo si spezza. Nel silenzio riemerge il ricordo. Una linea lo ha separato da un destino altro. Forse dalla morte. «Il secondo tentativo, invece, fu quello fortunato», conclude. Mentre Remo raggiungeva Valdiporro, per nascondersi tra i boschi fino alla fine della guerra, Peti insieme ai fratelli Italo e Ugo fu mandato in un campo di concentramento nei pressi di Berlino, dalla fine del luglio 1944 al maggio 1945. «Si mangiava poco. Le camere erano arredate con letti a castello. La paglia faceva da materasso e la giacca da cuscino. Tutto l’anno vestivamo in tuta, senza mai cambiarci». Fu grazie alle sue capacità di elettricista che Peti lavorò nella famosa fabbrica tedesca di elettrodomestici Aeg, e grazie alla sua abilità musicale entrò a far parte di un’orchestra insieme a Italo. «Avevamo formato un gruppo di musicisti tra i prigionieri di diversi campi. Eravamo circa una quindicina», ci spiega. Peti suonava la chitarra, mentre Italo il pianoforte. «Andavamo a suonare di sera nei locali. E in cambio della musica la cena era più abbondante!». Finalmente arrivò anche in Germania la liberazione dai nazisti. Era il 22 aprile del 1945 quando a Berlino entrò l’esercito russo. Il 9 maggio fu
dichiarata la fine della guerra. Peti fu così imbarcato sul treno per l’Italia. «Eravamo in quaranta persone su ogni vagone di bestiame. Dopo una settimana arrivammo in Italia: le rotaie erano spesso interrotte e distrutte e il viaggio divenne interminabile». Giunti a Pescantina, un camion portava i soldati a Verona. «Qui trovai un amico di Cerro che mi offrì una cuccetta dove passare la notte nei pressi di Porta Vescovo. Il giorno dopo chiamai all’unico telefono del Comune di Bosco e mi feci venire a prendere da un taxi». Destinazione Valdiporro. Destinazione casa. La frontiera è una linea. Come tale può essere superata. Peti lo ha fatto. I suoi fratelli pure. Si sono messi in gioco. E ne è valsa la pena.
Vignetta del periodico “l’8° Artigaf“ del 1940, con l’eterna rivalità tra Alpini e G.a.f. per la penna sul cappello
Infoval srl
Nel verde della Lessinia, a due passi dalla città
Albergo
Ristorante
Leso dal 1815
Soggiorni e weekend a prezzo speciale
CENA RUSTICA
Erbe e sapori della Lessinia € 20,00 (bevande escluse) tutti i venerdì è gradita la prenotazione P.zza XIII Comuni, 32 - Valdiporro di Bosco Chiesanuova (VR) - Tel. 0457050093 - 3484402060 - www.albergoleso.it
GIOVANI Un libro racconta il lavoro dei giovani di oggi
Due cuori e un Co.Co.Pro. La veronese Alessia Bottone, autrice del libro “Amore ai tempi dello stage”, con una sana dose di ironia, e autoironia, indaga tra dilemmi e frustrazioni dei giovani di oggi, alle prese con un senso di precarietà post-crisi che, partito dall'ambito professionale, rischia di invadere pericolosamente anche la sfera dei sentimenti.
C
onfutata per sempre la teoria del tanto millantato, ma mai accertato, principe azzurro, colui che, in barba anche al più lieve sintomo da Sindrome di Peter Pan, avrebbe giurato amore eterno fin dal primo sguardo, le donne hanno dovuto arrendersi, abbandonare a se stesso l’impavido eroe al galoppo, non tanto per la calza a maglia, quanto per l’effimera presenza, e ammettere l’ineluttabile verità: il segreto di una relazione stabile, sana e costruttiva è forse più fumoso e remoto della leggenda del Sacro Graal. Ma non se ne traggano facili conclusioni, che “non esistono più gli uomini di una volta” è una scusa ormai banale e inappropriata: l’odierna fobia da rapporto serio si inscrive in uno stato di instabilità ben più complesso, dovuto ad una crisi che è al contempo economica, sociale ed emotiva. Talvolta anche psicologica. Insomma, il cliché dell’uomo insensibile non è più valido come capro espiatorio. O, almeno, non da solo. Perché, se tutto ciò non bastasse, a complicare ulteriormente le cose, c’è
46
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
di Camilla Pisani
Alessia Bottone, in basso il suo libro
stato il provvidenziale avvento di internet e dei social media che, in pochi anni, sono riusciti a stravolgere i rapporti interpersonali, appiattiti in un legame più virtuale che reale. In altri termini, in mancanza di dialogo e confronto diretto con il partner, le relazioni si fanno sempre più indefinite, e va da sé, travagliate. Ne sono un esempio i drammi vissuti a causa di Whatsapp che, se lui non risponde entro il secondo check, è finita. Gli inconcludenti approcci su Facebook, che solo dopo mesi e mesi di scambio “like” sulle reciproche bacheche, puoi avere qualche realistica speranza che, di lì alla vecchiaia, ti chieda di uscire. E che dire della smodata pratica della comunicazione per emoticon, che, a saperlo, Chomsky si sarebbe dato al burraco da tavolo. Ma la ferale notizia è un’altra: pare, infatti, che vi sia una diretta corrispondenza tra la precarietà in amore e quella nel lavoro. E, se fosse vero, visti i tempi correnti, la situazione è a dir poco tragica. Ad avvalorare questa interpretazione, che chiama in causa giovani incapaci di instaurare rapporti più duraturi dei loro contratti a termine, è uscito anche un libro: Amore ai tempi dello stage. Manuale di sopravvivenza per coppie di precari. L’autrice è Alessia Bottone,
28enne di Verona, che, prendendo ispirazione da esperienze vissute sulla propria pelle, racconta, attraverso aneddoti dal sapore tragicomico, la sua personale, ma largamente condivisa, visione sulle relazioni 2.0. E lo fa suddividendo uomini e donne in categorie caratteriali, come la lei “Crocerossina”, in preda ad un delirio di onnipotenza nella sua convinzione di cambiare il compagno, o il lui “Forsesìforseno”, praticamente il fratello di “Ungiornosìlaltrono”. Sul banco degli imputati, però, troviamo anche le condizioni di lavoro in cui i figli della crisi si trovano oggi: contratti a progetto, a tempo determinato, a chiamata, stage e tirocini reiterati fino all'età pensionabile (ah no, quello è un concetto ormai utopico). Non stupisce che molti di loro decidano di espatriare in cerca di opportunità migliori, anche chi è in coppia, e deve quindi fare i conti con un rapporto a distanza: è così che, nel suo “Manuale di sopravvivenza”, Bottone ci descrive, con una veridicità tale che potremmo esserne noi i protagonisti, le litigate via Skype tra la donna “Cosavuoichesianosettemilachilometri” e il fidanzato “Tagliamoipontisennòsoffriamo”. Anche questa è precarietà. Non allarmante come il pensiero di dover arri-
Un libro racconta il lavoro dei giovani di oggi vare a fine mese senza reddito fisso, ma decisiva nell'aver determinato il paradosso più grande dei nostri tempi: le illimitate possibilità di restare in contatto, grazie ai mezzi di comunicazione, cozzano contro un'incomunicabilità di fondo tra le persone che molto ha a che vedere con il periodo storico che stiamo attraversando. Il perché accada tutto questo si spiega, forse, con il fatto che alla base di un rapporto solido vi debba essere prima di tutto una reciproca fiducia, e che questa si crei soltanto con il tempo e con una profonda conoscenza dell’altro. Ma come si può conoscere una persona quando non si conosce se stessi? E' proprio qui che entrano in gioco le colpe imputabili alla crisi occupazionale, perché è qui che ri-
siede il reale valore del lavoro. Senza negare l’importanza di avere uno stipendio e una sicurezza economica, la centralità che la professione occupa nella vita di un uomo deriva dalla possibilità di realizzarsi attraverso di
essa, di autodefinirsi, dotarsi di un ruolo sociale. La costruzione della propria identità, cioè sapere chi sei e che cosa vuoi, è il punto di partenza per riconoscere e scegliere, con consapevolezza, la persona giusta.
Alessia durante una delle tante presentazioni
La parola agli stagisti • “Il precariato nel lavoro può determinare una generale instabilità nella vita e, quindi, anche nelle relazioni sentimentali. Certo è che, se uno è convinto delle proprie scelte e della persona che ha accanto, precariato o meno, dovrebbe sentirsi abbastanza sicuro, anzi, dovrebbe trarre forza e stabilità proprio dal rapporto con il partner”. (Emilia, 25, studentessa di Scienze dei Beni culturali) • “Ad una minore stabilità nel lavoro corrisponde una minore stabilità sentimentale, sia sotto l'aspetto economico, perché, se non hai abbastanza soldi, i figli te li sogni, sia sotto quello psicologico, perché una coppia funziona quando entrambi sanno chi sono e cosa vogliono fare della propria vita. Poi, chiaro, ci sono le eccezioni: chi si ama alla follia anche se disoccupato, ma è complicato avere certezze sentimentali se non si hanno certezze personali e professionali”. (Francesca, 24, stagista presso l'Ufficio scambi internazionali del Comune di Verona) • “Il precariato impone una totale mancanza di stabilità. L'impossibilità di fare progetti a lungo termine non dà modo di poter far crescere le responsabilità che naturalmente sono legate al procedere di una storia, dovendo sempre essere pronti a qualsiasi possibile cambiamento. Il continuo stato di ansia rischia di logorare un possibile rapporto. Insomma, una costante fatica”. (Francesco, 27, ha un contratto a progetto presso una fondazione) • “L'andamento del lavoro, attività che occupa il tempo maggiore delle nostre giornate, ha un peso emotivo non indifferente. La tensione in questo ambito, soprattutto se relativa al precariato, si vive 24 ore su 24, e questo crea inevitabili ripercussioni nei rapporti sentimentali. Inoltre, l'impossibilità di fare ragionamenti economici a lungo termine impedisce di farne anche sulla coppia a livello pratico: comprare casa, sposarsi, avere figli”. (Giorgia, 27, ha un contatto a progetto presso un'agenzia di comunicazione) • “Credo che in un momento come quello che stiamo vivendo, dove le difficoltà nel trovare un lavoro e mantenerlo sono all’ordine del giorno, le persone abbiano la tendenza a dare la priorità a loro stessi, perdendo la voglia e la fiducia nelle relazioni sentimentali, anche per il fatto che andare via di casa e crearsi una famiglia è sempre più difficile”. (Filippo, 22 anni, studente di Economia)
TERRITORIO
OSPITALITÀ
ITINERARI
VIVI LA PROVINCIA
NEWS ED EVENTI
DIARIO
www.tourism.verona.it VISITA IL PORTALE DI VERONA E PROVINCIA - VISIT VERONA TOURISM WEBSITE - BESUCHEN SIE DAS PORTAL VON VERONA
MUSICA Viaggio tra le band underground
Allborn,
new rock generation
QR Code del video clip “Life goes on”, primo singolo degli Allborn
Hanno scelto un titolo impegnativo per il loro primo album: “New Rock Generation”, una nuova generazione rock. Eppure gli Allborn, cinque ragazzi veronesi con un’età media di vent’anni appena, sembrano avere tutte le carte in regola per potersi cucire addosso questo importante appellativo. di Matteo Scolari
L
a band nasce nella primavera del 2011 alle ceneri dei New Vintage, a luglio dello stesso anno partecipano alla compilation “Waiting For The Moon: Tribute to Jim Morrison and the Doors” con il brano “Love Me Two Times”, cover inserita anche nella loro opera prima. Iron Maiden, Ac/Dc, The Who, Led Zeppelin, Deep Purple sono solo alcuni dei mostri sacri del Rock degli anni ’70 e ’80 che hanno accompagnato la crescita musicale di Elia Zigiotto (batteria), Nicolò Frison (basso), Mattia Pasqualotto e Alberto Prando (chitarre) e Manuel Fabi (voce). È proprio quest’ultimo, cantante e frontman del gruppo, a far emergere con la sua sorprendente profondità vocale la maturità artistica degli Allborn. Nove tracce contenute nell’album pubblicato dall’etichetta Vrec (disponibile anche su ITunes), di cui una è la già citata cover dei Doors. Il primo singolo estratto, “Life goes on”, ha riscosso un grande interesse del pubblico grazie anche alla presenza di un ottimo videoclip su Youtube. Ragazzi, partiamo subito con una domanda irriverente: “New Rock Generation”, cosa c’è di nuovo nella vostra musica? In realtà cerchiamo una fusione di sonorità modernissime suonate con ispirazione anni ’70. Siamo cresciuti con i dischi del rock più "vintage", dagli Ac/Dc ai Doors e abbiamo semplicemente cer-
48
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
cato di attualizzare le nostre esperienze suonando ai giorni nostri. Da qui l'idea di una nuova generazione di rock che ascolta i capolavori del passato, ma usa l'ipad e l'ipod. Come si fa ad attualizzare uno stile già vissuto in un epoca musicale apparentemente così distante da voi? Ascoltando e riascoltando quel genere di musica, ascoltandola non solo con il cervello ma anche con il cuore; e poi certi artisti sono entrati nell'immaginario collettivo quindi probabilmente sono più vicini alla gente rispetto a tanti nuovi artisti che vivono del breve successo di qualche anno. Alcuni critici musicali potrebbero storcere il naso vista la vostra giovane età media, cosa rispondereste alle loro diffidenze? Tutti noi abbiamo maturato la nostra esperienza musicale fin da piccolissimi, c'è chi tra noi ha preso in mano il proprio strumento all'età di 4 anni. Per questo. dopo diversi anni di prove e concerti , quando abbiamo ritenuto valide le nostre canzoni, abbiamo deciso di metterle su disco. Anche perché prima si comincia a diffondere la propria musica, meglio è... Le nuove tecnologie digitali (campionatori, software di post produzione...), fatto specie che voi ve ne serviate, impoveriscono più la creatività o il suono? Credo che se usate in giusta misura possono solamente essere a vantaggio dei musicisti, basta non esagerare. Su questo ci siamo affidati al nostro produttore Fabio Cobelli che ci ha dato la sua esperienza a riguardo. Perché fate musica? Fare un disco è stata anche un'impor-
L’album Allborn in vendita su questo numero con Pantheon a 4,90 Euro.
tante occasione per imparare molte cose, poi ognuno avrà una motivazione personale. La musica permette di esprimere tutto il mondo interiore che spesso non è visibile nella realtà concreta della vita di tutti i giorni. Il nuovo album, come è stato concepito? Ha avuto tempi di incubazione lunghi o è frutto di una rapida maturazione? Raccoglie tutte le canzoni scritte tra i 14 ed i 18 anni: è un album molto sentito, suonato più con il cuore che con il metronomo. Poi nell’ultima fase abbiamo conosciuto Stefania Parks delle Cherry Lips e le abbiamo chiesto una partecipazione che si è concretizzata in pochi giorni. Sempre in pochissimo tempo la nostra etichetta ci ha proposto di partecipare alla compilation di commemorazione della scomparsa di Jim Morrison dei Doors e così abbiamo realizzato la cover che è stata inclusa nel disco. Quali sono i temi ispiratori dei vostri testi? Principalmente Amore. E tanti sogni. Come la voglia di arrivare ad obiettivi che ci siamo imposti. Quale palcoscenico vorreste calcare in futuro? Appunto, sognando in grande... Wembley Stadium!
L’UNIONE FA LA FORZA Unipav Service Srl. Via Polderin, 3 – 37014 Castelnuovo D/G (VR) Tel/Fax 045.7570294 - Cell. 349.7592778 unipav@tiscali.it - www.unipavservice.it
Impresa Edile Leso Cristiano via Berto Barbarani, 11E – 37021 Valdiporro (Bosco C/N - VR) Tel/Fax 045.7050583 - Cell. 347.2722040 info@lesocristiano.it - www.lesocristiano.it
I servizi offerti Rampe di tutte le dimensioni antiscivolo Marciapiedi Pavimenti al quarzo Sottofondi alleggeriti Pavimentazioni e muri stampati Pavimenti nuvolati e/o acidificati Ghiaino lavato Costruzioni Lavorazione delle resine Lavorazioni civili e industriali
Ghiaino
Platea
Rampa spinata Travi in legno massello Copertura in Pietra
Ristrutturazione
I servizi offerti Lavorazione della pietra Coperture (tetti) in pietra Muretti a secco Ristrutturazioni di rustici Costruzione fabbricati uso civile o industriale Lavori per privati e pubblici Mini Scavi Posa piscine prefabbricate Servizio elettrico, idraulico e di tinteggiatura Pietra invecchiata e lavorazione lastre vecchie Carotature impianti GPL e metano
VIAGGI DAL MONDO Giovanni Cobianchi si racconta attraverso i suoi viaggi
Il viaggio
metafora di vita Conoscere luoghi sconosciuti, attraverso gesti, sorrisi e quotidianità. Giovanni Cobianchi, originario di San Felice Extra, viaggiatore e fotografo, ci spiega i mille volti della parola viaggiare proprio attraverso la sua esperienza. Superare gli stereotipi della classica vacanza, del viaggio consueto per «slegarci dai nostri pregiudizi e capire che il mondo è lì fuori che ci aspetta per farsi conoscere».
Q
ualcuno sostiene che il viaggio è metafora di vita, percorso di crescita culturale e di aperture mentali e intellettive. Un mix di emozioni, sensazioni ed esperienze che stimolano ed esaltano. Ognuno sceglie per sé il proprio viaggio, in parte perfetto e comodo, che si avvicina o discosta completamente dall’immagine patinata di copertine che rimandano a luoghi esotici da favola. Viaggiare, visitare e fotografare o vagabondare, conoscere e toccare? Attraverso gli occhi e l’esperienza di Giovanni Cobianchi, viaggiatore va-
50
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
di Giorgia Castagna
gabondo e fotografo affermato, cerchiamo di capire cosa spinge tanti giovani ad affrontare nuove avventure ed esperienze forti ai “confini del mondo” per ridefinire nuovamente la parola “viaggio”. Nicaragua, Colombia, Perù, Bolivia, Panama, Mexico, Guatemala, Belize, Honduras e ancora Kosovo, Albania, Serbia, Romania, Bulgaria, Turkye, Iran, Iraq, Marocco, Kenya e tutta l’Europa: è questo l’elenco dei Paesi da lei visitati nel corso degli anni. Da dove nasce tutta questa passione e cosa significa per te la parola “viaggio”?
Viaggio non vuole dire solo spostarsi: il viaggio è e deve essere una scelta complessa, profonda e ricca. Un’esperienza piena di contenuti ed emozioni. Viaggiare è conoscere, comprendere assaporare e capire, entrare in contatto con tradizioni, con vissuti, colori e profumi. La mia storia nasce in realtà da un viaggio parecchio scontato, un pacchetto “all inclusive” in Brasile dopo il diploma, ma è da lì che tutto ha inizio. È da questa prima avventura che ne sono seguite altre, alternate da studio e lavoro: la mia laurea in Scienze dei Beni Culturali e vari corsi di fotografia. Ma la vera esperienza si fa sul campo ed io l’ho fatta nei miei viaggi, grazie ai quali ricerco e trovo sempre qualcosa. Che cosa intende? Una delle esperienze che più mi porto nel cuore è il periodo vissuto in Albania. Partito tramite un’associazione per eseguire un monitoraggio sulla situazione in Kosovo all’indomani dell’indipendenza, mi sono ritrovato a viaggiare verso l’Albania, affascinato dalle bellezze rurali di quella terra. Per quattro mesi ho vissuto in un convento a Shkodër, per poi ritrovarmi a mungere vacche e lavorare le terre di un contadino albanese in piccolo villaggio dell’entroterra. Questa esperienza ha permesso di farmi trovare ciò che cercavo in quel viaggio: conoscere le tante sfaccettature del popolo albanese, diverso, ma fatto di gente semplice e genuina e con un’ospitalità che non
Giovanni Cobianchi si racconta attraverso i suoi viaggi dimenticherò mai. È però grazie a questa, e a tante altre esperienze, che ho capito il segreto del viaggio: viaggiare è conoscere, ma per farlo bisogna capire il popolo attraverso gli occhi della sua gente, entrando nelle case. Vivendo accanto si arriva alla verità o qualche indizio. Ha mai avuto paura? No. Il mio percorso è stato graduale e non mi sono mai spinto oltre i miei limiti. Quando viaggi non devi dimostrare nulla a nessuno se non ascoltare te stesso e imparare a conoscerti. Gradualmente sono cresciuto, ho imparato a osservare, capire e muovermi non mettendo mai le mie paure davanti a me stesso. Perché sfidarmi? Quali sono le cose che non mancano mai nel suo zaino? Viaggio sempre leggero, un piccolo zaino, la mia fotocamera, un pc e una cartina, il resto lo acquisto al momento del bisogno. La fotografia è una delle sue grandi passioni, oltre ad essere fonte di sostentamento? Sì, e grazie alle foto riesco a testimoniare ciò che altri fanno scrivendo. L’obiettivo cattura storie non dette, attimi di vita, volti di gioia e sofferenza. Grazie alle mie foto riesco a guadagnare qualcosa e questo è un male. Ho collaborato con la rivista “Goods”, e il magazine di sicurezza, geopolitica e intelligence “Theorema”, con l’inserto mensile del quotidiano “Libero V&V” e per alcuni famosi web site italiani e stranieri.
Qui: Nemagon (Nicaragua) di Giovanni Cobianchi - 2006 Nell’altra pagina in alto: Albanians di Giovanni Cobianchi - 2007/2010 Nell’altra pagina in basso: Festival religioso nel Kurdistan Iraniano di Giovanni Cobianchi - 2009
Prima di salutarci non può non raccontarci del suo prossimo viaggio? Sto mettendo in piedi un progetto che mi sta particolarmente a cuore e sono certo realizzerò. In quest’ultimo anno passato in Italia ho avuto un’esperienza di collaborazione con “l’Istituto Don Calabria”, per il quale m’interfacciavo come educatore culturale con genitori di figli immigrati. Qui, fra i tanti ragazzi incontrati, ho avuto modo di conoscerne alcuni arrivati in Italia soli e per “caso”. Partiti dall’Africa centrale all’età di dodici anni si sono incamminati verso la Libia alla ricerca di un lavoro,
una vita, un sostentamento. Qui, come racconta la storia, chi più chi meno la conosciamo tutti, sono stati costretti a spingersi a Tripoli e imbarcarsi su navi fatiscenti per iniziare il loro viaggio della speranza. Voglio ripercorrere, a ritroso, quelle stesse strade vie e sentieri percorsi da loro. Dodicenni che per tre anni vagano nel mondo abbandonati a loro stessi. Partirò da Lampedusa arrivando a Tripoli e da lì mi spingerò fino a Dakar, in Senegal, passando per il Niger, Burkina Faso per andare alla ricerca delle loro famiglie e alla scoperta della loro terra.
Infoval srl
Via Cerzuni, 8/B - Azzago 37023 Grezzana Cell. 347 4218212 fabiano1971@hotmail.it
PIATTAFORMA AEREA PER Pulizie pluviali - Potatura piante - Pulizia vetrate Montaggio parapetti per manutenzione tetti
Tinteggiature Rivestimenti a cappotto Cartongessi
Il libro del mese
IL LIBRO DEL MESE
RUBRICA
recensione a cura di Alessandra Scolari
Autore: Andrea Conti Titolo: Volevo fare l’atleta Edizioni: Il Castoro Prezzo: 13 € Pagine: 90
PANTHEON BOX OFFICE
Fotografa il qr code per accedere al trailer originale di “I maghi del crimine”
Titolo: Now you see me – I maghi del crimine Genere: Thriller Durata: 115 minuti Regia: Louis Leterrier Attori: Jesse Eisenberg, Mark Ruffalo, Woody Harrelson, Mélanie Laurent Uscita (Italia): 11 luglio
Classici da non perdere Titolo: Qualcuno volò sul nido del cuculo Genere: Drammatico Durata: 129 minuti Regia: Milos Forman Attori: Jack Nicholson, Louise Fletcher, Denny DeVito, Brad Dourif
Il libro racconta, attraverso poesie e testimonianze, la storia dell’autore e dimostra che la «sportività parte prima dalla mente che dai muscoli». Inizia parafrasando i versi di una canzone «…Io non posso stare fermo con le mani nelle mani…». Già perché un incidente col motorino a 18 anni, a pochi passi da casa, ha cambiato la vita di Andrea, ma non ha fermato la sua voglia di vivere e di fare. Dopo un mese di sala di rianimazione cantò «Margherita», scoprendo una nuova passione, che lo portò a cantare nei matrimoni, nelle scuole e nelle feste. L’intento di Andrea? «Con la mia voce ho cercato di portare sempre un po’ di positività malgrado tutto». Ciò non dimenticando la corsa che avrebbe dovuto vincere, due giorni dopo quel fatidico giorno, né la gente che lo avrebbe incitato «Forza! Forza!» mentre «Desso più forte de ti va anca un bogon/e dentro de ti resta solo rabia/e un grosso magon» (poesia del 1990). Ma non c’è tempo da perdere: occorre «cogliere tutti gli attimi» e, ciascuno come può deve «diffondere positività e metterla a disposizione degli altri, per cercare non di migliorare il mondo, ma almeno un pezzettino: “quello che ci sta intorno”». Negli anni ha scoperto l’handbike che lo ha portato a rivivere l’adrenalina delle gare e quella del podio Mondiale. L’autore, nato a Verona (28/01/1970), risiede a Cerro dove ora vive con la moglie Elena e la figlia Veronica: dal suo sguardo spicca il ragazzo coraggioso che non ha mai rinunciato ai suoi sogni. Andrea ha la capacità di entrare in empatia con tutti anche quando dice «La vita può provocarti grandi sofferenze e proprio allora, se riesci a tirare fuori la forza e l´energia che hai dentro, può riservarti anche grandi gioie. Bisogna coltivare una passione e credere in un ideale». Egli ha saputo reinventarsi, con la musica, nel 1993 ha ricevuto il premio della Bontà dal comune di Verona per la sua animazione agli anziani, l’uso del computer (che gli ha consentito di trovare un lavoro), e soprattutto con gli affetti della sua famiglia. «Un fuori classe di sport e di vita», ha titolato Pantheon, il magazine di Verona e Lessinia, a settembre 2009. Curiosità: È un libro che emana forti emozioni. Lo consigliamo a tutti, ma specialmente ai ragazzi (e adulti) che hanno bisogno di staccare quando la quotidianità diventa troppo grigia. Nella prefazione Mons. Bruno Fasani sottolinea «il miracolo fiorito dalla fede e dalla tenace intelligenza di Andrea: quello di trasformare una sfortuna in una vocazione». Anche dalle testimonianze di professori, studenti e giornalisti (che lo seguono) traspare la forza, il coraggio, la generosità e l’ottimismo di Andrea e la sua nuova filosofia di vita. Il suo è messaggio di speranza «l’importante è provarci sempre e comunque e non partire sconfitti. Tutti abbiamo una piccola missione, in questo “Cammino”. Chi a piedi, chi in bici e chi seduto...». a cura di Mattia Zuanni
Il film. I Quattro Cavalieri, un super-gruppo di maghi guidato dal carismatico Atlas, si esibiscono in un paio di spettacoli di magia di alto profilo, prima strabiliando il pubblico rapinando una banca di Parigi da Las Vegas, poi smascherando un colletto bianco criminale e convogliando i suoi milioni sui conti bancari dei membri del pubblico, confondendo le autorità con i loro colpi grossi pianificati in modo intricato. L’agente speciale dell’FBI Dylan Hobbs è determinato a far pagare i maghi per i loro crimini, e a fermarli prima che portino a termine quella che promette di essere una rapina ancora più ardita. Il cast è di prim’ordine: tra tutti, spiccano le due co-partecipazioni degli eterni Morgan Freeman e Michael Caine. Curiosità. L’America ha (finalmente) lodato un film di Louis Leterrier. Dopo i precedenti (definiti pessimi) “L’incredibile Hulk” e “Scontro tra Titani”, il regista, a detta della critica, è riuscito «a confezionare un lungometraggio che regala al pubblico una notevole dose di intrattenimento». Due dei protagonisti quattro cavalieri sono già apparsi insieme nel film “Benvenuti a Zombieland”: si tratta di Jesse Eisenberg (il Mark Zuckenberg di “The Social Network”) e Woody Harrelson (attore nominato già due volte agli Oscar). Le riprese del film si sono svolte tra Las Vegas e Parigi, passando per New Orleans e New York.
Commento. Uscito negli Stati Uniti il 31 maggio scorso, ha riscosso un buon successo di pubblico, facendogli incassare più di 122 milioni di dollari. Sicuramente un bel gruzzoletto, anche se non sono poi molti visto che il budget riservato alla pellicola è stato di 75 milioni di dollari. Sarà il pubblico italiano a far galoppare verso le gloria questi quattro cavalieri? Che dire, vedendo il trailer, noi gli 8 Euro per il biglietto li spenderemo volentieri.
Quando l’indomabile teppistello Randle P.McMurphy (Jack Nicholson) fa il suo ingresso nel manicomio di Stato, il suo contagioso senso di ribellione turba la routine. Nella guerra di complotti da una parte c’è lui, dall’altra la perfida infermiera dai toni suadenti Ratched (Louise Fletcher). In gioco c’è il destino di tutti i pazienti del reparto. Questo splendido adattamento del famoso best-seller di Ken Kesey si aggiudicò nel 1975 tutti e cinque gli Oscar più ambiti: Miglior Film, Miglior Attore Protagonista, Miglio Attrice Protagonista, Miglior Regia e Sceneggiatura. Duro, scottante e popolato da un cast di talenti quali Brad Dourif, Denny DeVito e Christopher Lloyd al suo debutto cinematografico. Un film che fa volare!
52
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
l’idropittura superlavabile che profuma di primavera
C
on l’arrivo della bella stagione vien voglia di spalancare le finestre di casa rimaste chiuse durante l’inverno e di respirare aria nuova di primavera. Ad accompagnare questo passaggio stagionale, nelle case di moltissimi italiani è arrivata TIFFANY, la nuova idropittura vinil-silossanica super lavabile ideata, prodotta e commercializzata dal Colorificio Casati Spa di Verona. Questa pittura superlavabile opaca, ad alta copertura e con ottime caratteristiche di dilatazione, è un prodotto ideale sia per interni che per esterni. Si può utilizzare per intonaci civili, cartongesso, pareti rasate a stucco e supporti minerali in genere. Uno dei suoi punti di forza, che la distinguono dagli altri prodotti che l’hanno preceduta, è senza dubbio l’ottima ripresa sulle mani intermedie, che permette di mascherare perfettamente le imperfezioni dell’intonaco evitando fenomeni cosiddetti di “lumacatura”. Sia per le tinteggiature interne che esterne è consigliabile applicare due mani di TIFFANY diluite al 40 per cento circa con acqua dopo aver comunque applicato sulla parete il supporto isolante più indicato. Altri punti di forza sono il punto bianco davvero eccezionale, l’ottima copertura, la traspirabilità, l’alta resistenza all’abrasione, l’eccellente pennellabilità e la facilità di ritocco. TIFFANY è una superlavabile formulata con le più recenti tecnologie disponibili sul mercato, rappresenta un fiore all’occhiello
nella moderna industria chimica e rispetta a pieno le norme vigenti nella Comunità europea. La sua altissima resa incide sul costo finale del lavoro quanto una normale traspirante ed è disponibile in confezioni da 0,75 - 2,5 - 5 e 14 litri. TIFFANY viene fornita di colore bianco, ma grazie al sistema tintometrico Casati Evolution è possibile personalizzare a piacimento l’idropittura e ottenere la colorazione che si adatta di più alla vostra abitazione. A lavoro completato, le pareti tinteggiate con TIFFANY rilasceranno per qualche tempo un gradevole profumo di pulito, accompagnandovi, come dicevamo, verso la primavera e oltre.
Colorificio A&B CASATI S.p.A. Via Valpantena, 59/B - 37142 Verona, Poiano - Tel. 045 550 244 (r.a.) - Fax 045 550 414 - www.casati.it - casati@casati.it
Speciale
ERRITORto A SPIkkI
54
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
BOSCO CHIESANUOVA
Letteratura e vino in teatro Sabato 3 agosto 2013 alle 17:30 presso la sala Olimpica (c/o Teatro Vittoria) a Bosco Chiesanuova, la Cantina Valpantena presenterà il volume Valpantena: dal Vinum Raeticum all’Amarone a cura di Bruno Avesani. Il libro, in un accurato excursus storico, condotto dai più preparati studiosi veronesi (Ugo Sauro, Giorgio Chelidonio, Giovanni Rapelli, Alfredo Buonopane, Gian Maria Varanini, Bruno Avesani, Fernando Zanini, Giuseppe Franco Viviani e Giovanni Zalin) presenta la lunga durata della viticoltura nelle valli Pantena e Squaranto, dimostrando come queste valli esercitarono nei secoli una funzione trainante nella viticoltura veronese fino ad assumere negli anni conclusivi dell’Ottocento e nel Novecento il ruolo di protagoniste della qualificazione produttiva della viticoltura veronese e veneta. Alla facile e piacevole lettura dei testi si accompagna una ricchissima documentazione fotografica che illustra sia la peculiarità agricola sia le preziosità artistiche del territorio. La parte conclusiva del volume con gli scritti del presidente, Luigi Turco, del direttore, Luca Degani e dello staff tecnico (Lorenzo Caramazza e Stefano Casali) presenta l’attuale organizzazione della Cantina. Al termine della presentazione verrà offerta una degustazione dei vini della Cantina Valpantena. L’entrata all’evento è libera. di Camilla Pisani
NEGRAR
Il rilancio della Valpolicella parte dal grande schermo
Il cast di Peto (FIN) film vincitore dell’ultima edizione
A testimonianza di come aspiranti registi e filmaker di tutto il mondo credano in questa iniziativa che, partita dal basso grazie ad un gruppo di appassionati cinefili, sembra racchiudere in sé un potenziale creativo e attrattivo di portata globale, ci sono le centinaia di candidature pervenute ad oggi da Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Portogallo, Romania e Usa. Il Valpolicella Film Festival, rassegna dedicata ai cortometraggi inediti, è un progetto nato nel 2009 da un’idea di Gianluca Lo Tartaro, Massimiliano Zantedeschi, Philipp Rauch e Rossano Trenti. Nel 2011 passa in gestione a Valpolicella Fiction, associazione di promozione sociale nata per dotare la rassegna di una struttura autonoma e stabile, e dare vita ad un festival di ampio respiro nazionale ed internazionale. Come spiega Philipp Rauch, presidente dell’Associazione «Per prima cosa vogliamo incrementare l’offerta culturale per i residenti, dal momento che, tra Parona e la zona del Lago di Garda, non è presente un solo cinema. Ma lo scopo è anche quella di trovare un mezzo che alimenti il dialogo tra la Valpolicella e il resto del mondo, aprendoci ad un pubblico estero con proiezioni in lingua originale e accogliendo, quindi, anche corti firmati da registi stranieri». In occasione del Festival dei corti 2013, in scena tra novembre e dicembre, sono state approntate alcune modifiche al bando di partecipazione, pubblicato sul sito www.valpolicellafilmfestival.it, insieme alle date di scadenza per la presentazione delle domande. Da quest’anno è possibile inviare il proprio corto on-line e verrà, inoltre, inserito un premio speciale dedicato esclusivamente alla produzione italiana.
ROVERÈ VERONESE
Risplende il Teatro San Nicolò Un lavoro certosino durato cinque anni che finalmente è arrivato al compimento. Anche Roverè ha il suo teatro, perché il San Nicolò grazie all’opera di alcuni cittadini, rivede finalmente la luce in una conformazione tutta nuova. Si deve all’impegno di Antonio Trevisani (direttore dei lavori), Anselmo Aganetti (presidente dell’attuale circolo di gestione) e Don Giorgio Boninsegna (parroco del paese) il completamento di questa opera, molto attesa non solo dai cittadini, ma da tutta la Lessinia. La nuova struttura è stata realizzata nello stesso stabile in cui sorgeva il teatro (anche cinema dal 1954) inaugurato nel 1933, ma in nuovi spazi ricavati appositamente sopra alle stanze dove sorgeva il teatro originale. Bellissimo, tra il colore del legno e il rosso acceso delle poltrone, rispecchia a pieno lo stile montano, anche per il bellissimo panorama che si gode dalle finestre. 14 agosto - ore 21:00 27 luglio - ore 21:00 Raffaello Canteri presenta “Pura per Sempre”. Serata di poesia dialettale con il “Cenacolo dei poeti” di Verona. 23 agosto - ore 21:00 28 luglio - ore 21:00 Cabaret con Zelig Lab “Bella gente d’Appennino” di Giovanni Lindo Ferretti. 31 agosto - ore 21:00 3 agosto - ore 21:00 Nino Pozzo presenta “Le parabole in teatro”. “La Nogara” presenta “Amor e baticor”, commedia brillante. GREZZANA
Il Circolo Artisti sugli scudi Grande successo, dal 21 al 30 giugno scorso, per la mostra allestita in Sala Birolli “Gocce di colore sui Quartieri di Verona”, organizzata in collaborazione con il Circolo Artisti di Grezzana. Un evento che testimonia il grande periodo di forma del gruppo artistico, che negli scorsi mesi ha raccolto molti risultati importanti, a partire dalla vittoria di Rino Merzari (foto) che ha conquistato il primo premio nel concorso “L’Arte Racconta i Quartieri”. Oltre a questo, Merzari ha poi staccato il secondo premio del concorso nazionale Premio Giulietto Accordi, tenutosi a Sanguinetto, dal tema “La donna, musa ispiratrice nelle arti”. Altre soddisfazioni anche da Marisa Spinelli (foto), vincitrice del premio “Storia e tradizioni” all’interno de “Luoghi, arti e mestieri dei Quartieri di Verona”. La premiazione è avvenuta in Gran Guardia il 26 maggio, e le opere sono rimaste poi esposte per una settimana. GREZZANA
Educazione visiva a scuola La Dirigente Scolastica dot.ssa Maria Luisa Aguiari e le insegnanti di prima elementare hanno dato un importante segnale di apertura, facendo rientrare nella proposta didattica il progetto “Imparare con occhi nuovi”, un percorso relativo all’apprendimento ed alle capacità visive del bambino. Dal mese di aprile, ogni giovedì mattina nella scuola primaria G.Pascoli di Grezzana, le Insegnanti Maria Teresa Trettene, Patrizia Castellani e Rita Di Marco, si sono avvalse delle competenze professionali specifiche dell’Ottico Optometrista Emanuela Poffe. Con un linguaggio adatto all’età degli alunni, fornendo nozioni di igiene visiva, cui sono seguiti esercizi specifici, preparatori per una corretta impugnatura della matita, l’impostazione della pre-scrittura che il bimbo deve eseguire alla distanza corretta, chiamata dai bimbi stessi “la distanza magica”, alla quale gli occhi lavorano riposati. Con vari esempi visivi ed esperimenti sensoriali, è stata trasmessa l’esperienza della buona visione dove la visione stessa rappresenta una funzione da acquisire e il suo utilizzo può avere influenza diretta sulle capacità d’apprendimento scolastico. Il progetto dovrebbe essere confermato anche per il prossimo anno scolastico, con l’intento di presentarlo anche alla scuola materna.
SPECIALE CANTIERI
VERONETTA (Rif. 773) Nella zona più antica della città di Verona, a pochi passi da Piazza Erbe e attorniata da splendidi palazzi gotici, rinascimentali e da chiese monumentali come San Nazaro e Santa Maria In Organo, proponiamo in fase di ristrutturazione totale luminosi e confortevoli appartamenti di varie metrature. Possibilità di acquistare anche come investimento sicuro MONOLOCALI, BILOCALI, oppure TRILOCALE. La consegna è prevista entro il mese di Novembre 2013. Il palazzetto di sole 5 unità abitative si trova ai piedi della collina di San Pietro e nelle vicinanze dell’università degli studi di Verona. Prezzi a partire da € 1700.000
SAN MARTINO B.A. località MAMBROTTA (Rif. 452) in fase di realizzazione proponiamo in vendita VILLETTE A SCHIERA A RISPARMIO ENERGETICO in contesto bifamiliare oppure trifamiliare completamente indipendenti. Il contesto è oggetto di un’accurata costruzione dallo stile architettonico moderno. “Classe A” Prezzi a partire da € 300.000 NESSUNA PROVVIGIONE A CARICO ACQUIRENTE.
VILLAFRANCA DI VERONA (Rif. 586) Vicinanze centro del paese prossima realizzazione in contesto di sole 7 unità abitative proponiamo in vendita APPARTAMENTI AD ALTO RISPARMIO ENERGETICO CLASSE A + . Possilità di piani terra con giardino ed ingresso indipendente, intermedi con spaziosi balconi e ultimo piano maestoso e luminoso attico con ampia terrazza esterna abitabile. QUANDO LA TECNOLOGIA SI CONIUGA CON IL DESIGN. Info in ufficio prezzi a partire da € 230.000
LAVAGNO (Rif. 706 A) Prossima realizzazione in contesto trifamiliare prenotiamo VILLE SINGOLE ANGOLARI A RISPARMIO ENERGETICO di 160 metri quadrati a risparmio energetico completamente indipendente. Il contesto è oggetto di un’accurata di sole 3 unità abitative dallo stile architettonico moderno. la metratura è di 160 metri quadrati ed è ancora possibile suddividerla in base alle esigenze dell’acquirente “A” prezzi a partire da € 450.000
VAGO DI LAVAGNO (Rif. 756) VILLA SINGOLA libera su 4 lati allo stato grezzo avanzato (già installato impianto elettrico e idraulico, mancano i pavimenti e serramenti). La villa è posta su un lotto di c.a. 700 metri quadrati. “A” € 450.000
Via Provinciale 67 – 37030 Vago Di Lavagno (VR) - Tel. 045.8980907 – Fax 045.8980578
Speciale
ERRITORto A SPIkkI
56
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
ROSARO
Sagra del Centenario della Parrocchia Sabato 20 Luglio ore 20.00 Santa Messa ore 21.00 Serata con il Coro “Ensemble Antica Pieve” Venerdì 26 Luglio ore 19.30 Apertura chioschi ore 21.00 Disco Dance con i “Kriss GrooveBand” Sabato 27 Luglio ore 15.00 Ritrovo Auto d’Epoca ore 16.00 Partenza Sfilata ore 18.45 Rientro auto sul piazzale della Chiesa ore 19.00 Apertura Chioschi GREZZANA
ore 22.00 Disco Dance con “The Passavant DJs” Domenica 28 Luglio ore 10.00 Banda di Grezzana e Santa Messa con il Vescovo ore 11.30 Inaugurazione del Centro Giovanile ore 12.00 Presentazione del libro sulla storia di Rosaro ore 12.30 Pranzo ore 16.00 Giochi per Bambini e Ragazzi ore 19.00 Spettacolo con “Scuola Dimensione Danza 2” ore 19.30 Apertura chioschi ore 20.30 Estrazione Lotteria ore 21.00 Live orchestra “Lorella Group”
di Mattia Zuanni
LUGO
L'addio al presidente Just Italia
Torna la Sagra a Lugo
È scomparso uno dei Soci Fondatori dell’azienda Just di Grezzana (VR) leader nel settore dei cosmetici svizzeri venduti a domicilio.
Dal 19 al 22 luglio torna la sagra a Lugo di Grezzana, quattro serate di musica e divertimento per grandi e piccini. Abbiamo chiesto al nuovo presidente del comitato festeggiamenti, Nicolò Brunelli, cosa si aspetta da questo evento. «Quest’anno per motivi organizzativi ed economici abbiamo ridotto di un giorno la nostra sagra» spiega. «Dispiace, ma è stata una scelta non voluta, ma dovuta. Nonostante questo, la voglia di festeggiare rimane, quindi vi aspetto numerosi». Ecco il programma completo dell’evento. ore 21:30 Orchestra Melody Venerdì 19 Lunedì 22 ore 19:00 Torneo Baccalino ore 19:00 Finale Torneo Baccalino ore 21:00 University party con DJ Set by WHITE 4.2 ore 20:30 Rock n Roll live con i Guastafestival Sabato 20 ore 21:30 Sin City Afro Tour con DJ Phoenix e Jimor DJ ore 21:30 Live Abbashow, tributo italiano agli ABBA ore 23:30 Spettacolo Pirotecnico Pirolux Domenica 21 Domenica 21 stand aperti anche a mezzogiorno ore 9:00 Ebensaghè Bike 2013 Giochi gonfiabili per i più piccoli ore 9:00 “Sanpolley” torneo volley misto 3+1 Info www.facebook.com/cfllugo oppure comitatolugo@gmail.com ore 15:00 Torneo Ping Pong
Angelo Salvatori se n'è andato lo scorso 21 giugno, all'età di 80 anni.
NOVAGLIE
In bicicletta con il Gruppo Sportivo Novaglie Proseguono con grande successo e partecipazione le biciclettate estive per cicloamatori organizzate dal Gruppo Sportivo Novaglie. Dopo la verdissima Val di Sole attraversata domenica 2 giugno per circa 40 km di leggera discesa, è toccato alla suggestiva Valsugana ospitare sulla sua ottima pista ciclabile i 50 partecipanti accompagnati dall’impeccabile staff organizzativo composto dal presidente Giancarlo Pernigo e dai simpaticissimi Isidoro Bertagnoli e Viviana Morbioli. Il calendario del Gruppo prevede altre due tappe da non perdere: il 21 luglio in Val Venosta, con partenza da Malles e arrivo nella splendida Merano e l’1 settembre con una pedalata lungo il fiume Adda, all’interno del parco omonimo. Per informazioni e iscrizioni Isidoro (045.8700094) oppure Viviana (347.7201440). La partenza è in pullman mentre le biciclette verranno caricate sull’apposito carrello bici. di Francesca Mauli
POIANO
I cittadini a tutela della ex scuola elementare
In seguito all’intenzione mostrata da parte dell’8^ Circoscrizione di vendere gli spazi della ex scuola elementare del paese (all’angolo tra via Poiano e via Segorte), utilizzata come centro polifunzionale e ora chiusa perché pericolante, per ricavare il denaro necessario alla realizzazione di un nuovo centro, un gruppo di cittadini di Poiano si è unito spontaneamente in un comitato, per dare vita a una proposta alternativa, che faccia rimanere in centro paese la struttura, giudicata quanto mai necessaria vista l’assoluta assenza di spazi di aggregazione per giovani e adulti, ed eviti nuove costruzioni abitative in un’area già altamente edificata e trafficata. «Utilizzando il “credito edilizio”, cioè vendendo il volume della scuola e facendo sì che nuove edificazioni con pari volume possano essere costruite non nella stessa sede, ma in altre aree già predisposte all’edificazione, sarebbe possibile ottenere la cifra necessaria per procedere con la realizzazione del centro polifunzionale nell’antica sede» spiega il portavoce del gruppo, Giulio Saturni. La proposta prevede inoltre la demolizione del vecchio stabile e la realizzazione di un edificio a un solo piano e una piazza antistante. Il comitato, che è attivo in questi giorni anche con una raccolta firme che su 1700 aventi diritto al voto ha raccolto già oltre 1000 adesioni, chiede alla Circoscrizione, che finora ha scartato la proposta, di valutare il progetto e demandarne poi all’amministrazione comunale la verifica della fattibilità. «Se dopo un’attenta analisi dovesse emergere l’impossibilità di dare concretezza a questa proposta» chiarisce Saturni «a quel punto non avremo più nulla da ribadire e accetteremmo la soluzione proposta dalle istituzioni». GREZZANA
Auto da corsa e solidarietà Torna domenica 1 settembre, nel corso della Sagra di Grezzana, la giornata dedicata ai ragazzi disabili e alle auto da corsa. Grazie alla collaborazione di un gruppo di amici, all’organizzazione del Comune di Grezzana e del Sindaco Mauro Fiorentini, i ragazzi potranno salire su alcune auto d’epoca da rally per godere di una giornata da veri protagonisti. Dopo la messa delle 9:30 tutti in macchina per il primo giro dalle 10:30 alle 12:30. Pranzo offerto dalla Pro Loco di Grezzana per poi ripartire dalle 14:30 alle 17:30 sui colli di Grezzana. Il percorso sarà sviluppato da Grezzana ad Azzago, e la strada sarà chiusa come per una gara ciclistica. Il gruppo di circa 30 autovetture sarà scortato dalla Polizia Municipale, e i Carabinieri in congedo chiuderanno le vie di accesso durante il transito grazie anche alla collaborazione della Pro Loco di Azzago. Poi la strada verrà riaperta fino al passaggio successivo. Il progetto coinvolgerà molte associazioni di volontariato tra cui la Piccola Fraternità di Grezzana, quella di Corbiolo (che ha realizzato anche le medaglie per i ragazzi), la Casa Ciclamino di Azzago, la Monteverde di Badia Calavena, Il Paese di Alice di San Bonifacio, la Opero Silente di Villafranca. Alla giornata dovrebbe partecipare anche Umberto Scandola, mentre una lettera di invito è stata inviata persino ad Alex Zanardi. Gli organizzatori ringraziano anche il comandante dei Carabinieri di Grezzana Roberto De Razza e il comandante della Polizia Municipale Vincenzo Esposito.
57
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
Speciale
ERRITORto A SPIkkI
SANTA MARIA IN STELLE
Le elementari vincono 1700 Euro
I bambini della classe terza della scuola primaria “Pietro Caliari” di Santa Maria in Stelle hanno vinto il primo premio del concorso fotografico indetto dalla Regione Veneto “Scatta l’ambiente”, nato per sensibilizzare il mondo della scuola sui temi della salvaguardia del territorio. Gli alunni della classe terza lo scorso marzo sono stati ospitati per una giornata a Villa Nichesola Rigo di Caprino Veronese, sede del centro regionale della Guardia Forestale, specializzata nella tutela dell’ambiente e nella lotta contro gli incendi boschivi. Tra le tante attività proposte, sono state scattate le fotografie, una delle quali ha convinto la giuria a dare all’unanimità il primo premio. L’immagine realizzata dall’insegnante Daniela Pellegrini è intitolata “Lezione di scienze: Vuoi provare? Così proteggiamo i nostri boschi”. La dirigente dell’Istituto comprensivo Valpantena, Nicoletta Morbioli, riceverà dalla Regione Veneto il premio, un assegno di 1700 Euro, che servirà per comprare materiale didattico.
LUGO
Torneo dei tifosi, con dedica speciale
Si è svolto sabato 15 giugno scorso presso gli impianti sportivi di Lugo il torneo di calcio “dei tifosi” organizzato come da cinque anni a questa parte dai ragazzi e dalle ragazze del paese. Edizione particolare quest’ultima, e non solo perché si trattava della quinta. Tutti i partecipanti delle quattro squadre, Juventus, Inter, Milan e Verona, insieme a un numeroso pubblico di appassionati e non, si sono stretti col parroco don Michele in un grande abbraccio e in una preghiera seguita da un minuto di silenzio per ricordare gli amici Luigino Zanini (Gigi) e Guglielmo Dal Corso (Gume), ex dirigenti dell’ A.s. Lugo recentemente scomparsi. A loro due, tifosi di Hellas e Milan, è stato dedicato il torneo che dal punto di vista prettamente sportivo ha visto trionfare i tifosi dell’Inter che hanno battuto di misura in finale per 1 a 0 i cugini rossoneri. Terzo posto per i ragazzi dell’Hellas che hanno avuto la meglio su quelli della Juve dopo i calci di rigore. L’intero incasso della giornata è stato devoluto interamente in beneficenza alla associazione Vip Verona Onlus che si occupa di portare la Clown-terapia negli ospedali, nelle case di riposo e nelle scuole. Quest’anno Vip Verona Onlus farà la sua prima missione in Libano per far conoscere questa realtà ad un paese ancora provato dalla guerra. Durante la missione i volontari oltre a far visita alle strutture ospedaliere formeranno nuovi gruppi per fare in modo che la terapia del sorriso possa una volta terminato il viaggio essere portata avanti dalle persone del posto. Gli organizzatori vogliono ringraziare tutti i volontari che hanno collaborato, il Comune di Grezzana, il Sindaco Mauro Fiorentini, il comando dei carabinieri di Grezzana, il Real Grezzana Lugo, la Pro Loco di Lugo, i clown di Vip Verona Onlus e un grazie particolare agli sponsor (Ferrari BK, Elettroimpianti Bertoldi, Dellas spa, Turnover Sport, Mr. Willy Cafè, F.lli Scala Marmi, Officina Bertagnoli, Tacchella F.lli e For Green).
GREZZANA
SporteIlo “Il Notaio Informa” Il notaio Mario Sartori di Grezzana, nel giorno di mercato nel capoluogo, ogni terzo venerdì di ogni mese, presso il Comune in un locale adiacente all’Ufficio Protocollo, è a disposizione dei cittadini per dare gratuitamente consulenza e informazione su alcune tematiche di interesse generali quali: testamenti, successioni, eredità, acquisti prima casa, acquisti agevolati trasferimenti di terreni agricoli, incapacità, amministratori di sostegno ecc... Questa convenzione rientra nel più ampio progetto voluto dal Comune di Grezzana nella persone del Sindaco Geom. Fiorentini Mauro e dal notaio Sartori che da molti anni opera in Grezzana, per far conoscere alla cittadinanza la funzione del notaio e per dare risposte concrete alle esigenze e ai bisogni dei cittadini. Altre informazioni a pagina 13 di questo numero di Pantheon MONTORIO
17ma Sagra dell’Assunta Torna dal 14 al 17 agosto nel piazzale della chiesa vecchia, la Sagra di Montorio affacciata sulle acque del Laghetto Squarà. Consigliamo il risotto col tastasal e la polenta con pastissada de musso. Piazza coperta da wi-fi, e per i più piccoli trucca-bimbi e animazione. Quest’anno anche lo stand dei cocktail “più gusto meno alcool” gestito dai giovani per i giovani. Venerdì 16 Serata Gospel con Trisha Mercoledì 14 Sabato 17 Pop cover con “Kavour Live On Tour” Serata migliore live con i Radiostar Giovedì15 Domenica 18 Montorio’s Talent Karaoke con Luca Dj BOSCO CHIESANUOVA
“CamminaBosco”: ecco le nuove mappe dei sentieri È disponibile allo IAT di Bosco e nei vari rifugi, in vendita a 5€, la nuova mappa con profili altimetrici, distanze e varianti, delle 21 nuove sentieristiche allestite in Lessinia dal Comune di Bosco Chiesanuova. Dall’intenzione condivisa anche con il sindaco di Velo di creare itinerari per gli escursionisti a piedi, in MTB e a cavallo 4 anni fa è partito un lavoro che ha posizionato sui sentieri 20 bacheche 150x130cm, pali e frecce in legno perfettamente abbinate all’ambiente in tutto il territorio di Bosco. Da evidenziare la sinergia con una quindicina di aziende locali le quali hanno contribuito alla realizzazione di questo “servizio turistico e non” fortemente richiesto dai frequentatori della Lessinia. Il lavoro continua per tutti i “manutentori” degli itinerari, e della sentieristica del CAI sul territorio. Entusiasta il sindaco Saccardi: «un vero e proprio lavoro di squadra. Grazie a tutti!».
SCATTI D aUTORE
'
Il concorso fotografico per i nostri lettori Il tema di questo mese era: “Giallo e Blu” Suggerimenti critici a cura di Gianluca Stradiotto (www.gianlucastradiotto.it)
Giulia Bergamasco AMMIRANDO IL GRANO
PARIMERITO
COMMENTO CRITICO Nonostante il giallo e blu non siano così accesi come in altre fotografie, è uno scatto difficile da realizzare che denota una preparazione e una cura nella scelta del soggetto. È una foto preparata, pensata più di altre. Bello quindi l’effetto finale, sia per quanto riguarda le dinamiche sia per la composizione.
PARIMERITO
Ilario Fiore AMARCORD
COMMENTO CRITICO Selezioniamo anche questa foto perché molti lettori e partecipanti si aspettano anche un vincitore più “gialloblu”, dato che il tema si sposava anche con il mondo calcistico. In questo caso la regola dei terzi è rispettata, la rete rimanda lo sguardo dall’altra parte dando un certo dinamismo e il cielo cupo alle spalle lancia anche un certo pathos cromatico.
Mattia Cisamolo GIALLO BLU COMMENTO CRITICO Non è male come inquadratura. Essendo così perfettamente geometrica, forse si poteva essere un po’ più perpendicolari al soggetto, anche se la linea obliqua della strada sbilancia un po’ questo bilanciamento. Un po’ tanto spazio sopra, dopo la porta e la finestra. Provando infatti a ritagliare a sinistra e in alto, l’effetto cambia migliorando leggermente.
Informazioni generali sul concorso Tutte le foto pervenute su www.giornalepantheon.it nello spazio dedicato al Concorso
Manuel Campedelli FIOR DEL CIELO BLU COMMENTO CRITICO L’idea è buona, ma l’inquadratura è troppo centrale e banalizza un po’ il soggetto. Altre foto come questa sono arrivate in redazione, e sono state escluse per questo motivo, nonostante alcuni soggetti molto validi.
58
Giornalepantheon luglio/agosto 2013
NB: Preghiamo i concorrenti di inviare sempre le foto almeno di 1MB e senza copyright. Il copyright sarà inserito a richiesta solo sulle foto pubblicate online.
PER I MESI DI LUGLIO e AGOSTO IL TEMA SARÀ “FESTE TRADIZIONALI IN LESSINIA” inviate i vostri scatti a matteo.bellamoli@giornalepantheon.it entro il 24 AGOSTO regolamento completo su www.giornalepantheon.it/download/concorso.pdf
www.cantinavalpantena.it info@cantinavalpantena.it
QUINTO DI VALPANTENA
Via Colonia Orfani di Guerra, 5/b Tel. 045/550032 - Fax 045/550883 Orari: Lu-Ve 8.00-12.00 14.00-18.00 Sa 8.00-12.00
VERONA
S. GIOVANNI LUPATOTO
Orari: Lu 15.00-19.30 Ma-Sa 9.00-12.30 15.00-19.30
Orari: Lu 15.00-19.30 Ma-Sa 8.30-12.30 15.00-19.30
Viale Manzoni, 11 (Borgo Milano) Tel. 045/8186086
Via Garofoli, 177/a Tel /Fax 045/545488
LE MIGLIORI MARCHE A PREZZI IMBATTIBILI PIÙ DI 1000 PRODOTTI A 1 EURO
PREZZO CONTINUATIVO
SVELTO PIATTI 1 lt.
€ 1,00
-1€
50% DI SCONTO
SCOTTEX IGIENICA 32 rotoli
€ 6,90
€ 5,90
LISTERINE COLLUTTORIO 500 ml.
€ 5,20
€ 2,60
20% DI SCONTO
ECCEZIONALE
RIO BUM BUM PAVIMENTI 750 ml.
€ 1,40
PHYTOTHERMAE crema corpo massaggio 500 ml.
€ 1,00
€ 13,50
€ 10,80
OFFERTE VALIDE FINO AL 26/07/13
SAN MARTINO B.A.
SAN BONIFACIO
Via Nazionale 58 Tel. 045 8949766 60 Giornalepantheon luglio/agosto 2013 aperto 7 giorni su 7
ore 9:00 - 19:30
Via Fontanelle 81
seguici su Facebook
Tel. 045 7611889 aperto dal lunedì al sabato ore 8:30/12:30 - 15:00/19:30