Pantheon Economia n.1

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Allegato trimestrale di informazione economica

k o o l t u O e s e r p Im umeri n Dati e resa p dell’im se verone rno

all’inte

Giovani e lavoro Partiamo dalle start up

Alberto Ferrari

Così sono tornato bambino

Giulio Pedrollo

“Giovani non scoraggiatevi”

Sandro Veronesi

Vicino al cuore delle donne


2

Pantheon Economia

Sommario 3

BUSINESS VERONESE NEL MIRINO

Inizia la nuova avventura di Pantheon Business, allegato trimestrale di PantheonMagazine di Verona e Lessinia

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VICINO AL CUORE DELLE DONNE

Sandro Veronesi svela qualche dettaglio della mission imprenditoriale che ha reso i marchi Calzedonia celebri in tutto il mondo

6-7

COSÌ SONO RITORNATO BAMBINO

Alberto Ferrari, della Ferrari Granulati Sas. racconta, assieme alla moglie Nadia Vallenari la nuova avventura dei Sabbiarelli.

8-9

OUTLOOK IMPRESE

Alberto Ferrari, della Ferrari Granulati Sas. racconta, assieme alla moglie Nadia Vallenari la nuova avventura dei Sabbiarelli.

10-11

GIOVANI E LAVORO: PARTIAMO DALLE START UP

Una serie di iniziative nuove proposte dai giovani della Valpantena che uniscono tecnologia e innovazione

12

DONNEIMPRESA

Inizia la nuova avventura di Pantheon Business, allegato trimestrale di PantheonMagazine di Verona e Lessinia

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BACK TO THE FUTURE

L’editoriale

I

nauguriamo su questo numero del giornale un nuovo allegato che molto semplicemente abbiamo deciso di chiamare Pantheon Economia. Si tratta di un supplemento trimestrale che col tempo vorremmo diventasse una vera e propria testata indipendente. Alla vigilia di questo debutto editoriale ci siamo chiesti quale fosse il modo più originale, o comunque più vicino allo stile di Pantheon, per affrontare temi economici e legati all’impresa. La risposta che si siamo dati è quella di prendere in considerazione quelle storie di imprenditori e di professionisti che grazie al loro ingegno, alla loro fantasia, al loro coraggio e alla loro tenacia sono riusciti e riescono tutt’ora, in un momento delicato per l’economia, ad emergere con la propria realtà aziendale. Casi concreti, casi vincenti, casi che lasciano un messaggio di fiducia. Soprattutto ai giovani. Leggeremo in questa prima edizione un’intervista a Sandro Veronesi, presidente e fondatore del Gruppo Calzedonia: un “self made man”, partito da zero, il quale, aprendo un paio di piccoli negozi in centro a Verona, è riuscito a diventare in meno di vent’anni uno degli imprenditori più importanti del panorama nazionale e internazionale. Scopriremo poi l’intuizione di Alberto Ferrari, della Ferrari Granulati di Grezzana, che dalla materia prima lavorata dalla sua azienda, ovvero dai granulati e dalle polveri di marmo bianche e colorate, ha inventato un gioco per bambini che sta avendo un successo straordinario: i Sabbiarelli. Abbiamo incontrato anche Giulio Pedrollo, presidente giovani industriali di Confindustria e fondatore e amministratore unico di Linz Electric. Il suo è un intervento rivolto alle nuove generazioni, un invito a non scoraggiarsi in un momento di particolare attenzione dal punto di vista occupazionale. Attorno alle interviste tutta una serie di dati, numeri, esperienze, indicazioni per orientarsi nel mondo dell’impresa che mai come oggi diventa fulcro di un nuovo rilancio e di nuove speranze per il futuro. Matteo Scolari

Cosa ci aspetta nel 2013? Quali linee di business entreranno a far parte di usi e costumi d’azienda?

14-15

IL CORAGGIO DELL’IDEA GIOVANE

Giulio Pedrollo svela i segreti di come essere a capo di una grande azienda anche in età “non sospetta”

Pantheon Economia periodico trimestrale in allegato a Pantheon-Magazine di Verona e Lessinia Direzione: Matteo Scolari Redazione: Matteo Bellamoli Hanno collaborato a Pantheon Economia novembre 2012 Jessica Ballarin, Francesca Mauli Progetto grafico e copertina: Mattia Vinco Sviluppo commerciale: Infoval Srl. 045.8650746


3mila

Imprese che hanno delocalizzato all’estero gli impianti o parte di essi periodo 2001-2006 (Istat)

+9.668

Saldo tra imprese aperte e chiuse bimestre luglio-agosto (Unioncamere)

Business veronese nel mirino Parte un nuovo progetto editoriale collegato a Pantheon per approfondire i temi di impresa, business e mercato, tra attualità e tendenze.

di Matteo Bellamoli

S

criveva qualche anno fa Giovanni Paolo II: “Oggi, forse più che in passato, si riconosce con maggior chiarezza l’intrinseca contraddizione di uno sviluppo limitato soltanto al lato economico. Esso subordina facilmente la persona umana e le sue necessità più profonde alle esigenze della pianificazione economica o del profitto esclusivo”. È per smembrare questa impeccabile descrizione di una tendenza diffusa quanto rischiosa che parte l’avventura editoriale di Pantheon Economia. Per ora solo un inserto di Pantheon-Magazine di Verona e Lessinia, ma con tanti spunti e proposte, idee e progetti. In primo piano l’economia delle persone, quella che parte dalle azioni concrete, dalle fabbriche, dai capannoni, dalle macchine e dagli investimenti. L’economia raccontata da quelle persone che hanno messo al centro necessità ed esigenze per crearsi spazio all’interno del mercato saturo degli anni Duemila. Dalle esperienze degli imprenditori, storie che a volte dimostrano che sognare appaga. Ma non saranno solo le storie a trovare posto su questo inserto. Anche l’analisi dei dati e delle tendenze. Da una parte la fotografia delle aziende veronesi, uno specchio in grado di riflettere, quanto più chiaramente possibile, lo stato di

salute del business scaligero, dall’altra parte le tendenze future. Cosa ci riserva il mercato mondiale di qui ai prossimi mesi? Che spazio avranno le grandi technology researchs nei mercati locali come quello della nostra città? Troveranno spazio i giovani avventurosi dell’impresa, così come le Giovanna d’Arco delle moderne business companies, ovvero quelle donne che hanno deciso, per scelta o per naturale passaggio di consegne, di occuparsi di sviluppo economico direttamente sul territorio. A loro la bacheca “Donneimpresa” che aggiorna sugli appuntamenti e le iniziative che colorano l’impresa di rosa. Tutto questo è Pantheon Economia, che sarà allegato a Pantheon con cadenza trimestrale.

LEGGERE D’IMPRESA

Focus

Impresa è sfida dietro l’angolo. Uno dei libri caposaldo che ha appassionato ed ispirato i lavori di moltissimi visionari e non solo è “Strategia Oceano Blu” di W. Chan Kim e Renéè Mauborgne che attraverso uno studio condotto in oltre trenta settori industriali ed economici hanno elaborato un modello estremamente interessante. Replicabile da qualsiasi impresa (media, piccola, grande, ancora in fase di start up) prospetta livelli di crescita interessanti. Principi per neutralizzare la concorrenza e creare uno spazio di mercato autosufficiente ed illimitato come quelle di un oceano blu, appunto. Questo libro porta un messaggio molto interessante “il successo non dipende dalla concorrenza spietata né da costosi budget di marketing e R&D, ma da mosse strategiche” nelle quali è inclusa senza dubbio anche la rete di relazione con il territorio di appartenenza.

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Pantheon Economia


1295 milioni

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Pantheon Economia

Fatturato in euro del Gruppo Calzedonia nel 2011 (Calzedonia, Intimissimi, Tezenis, Falconeri)

3000

Il numero di negozi in Italia e nel mondo. Le previsioni indicano che si arriverà a 3400 a fine 2012

Nel cuore delle donne È senza dubbio uno degli imprenditori italiani di maggior fama. La sua storia professionale ci coinvolge, ci appassiona, ci fa sognare. Sandro Veronesi, con il Gruppo Calzedonia, continua a stupire i mercati segnati in questi anni dalla recessione. Numeri, idee, progetti di “un’impresa” tutta italiana.

S

di Matteo Scolari

arà perché ha il fascino del “self made man”, ovvero di chi è arrivato al successo utilizzando solo le sue capacità, il suo spirito d’iniziativa, la forza delle sue idee. Sarà perché i ricavi dell’azienda che ha fondato nel 1986, a soli 27 anni, hanno raggiunto l’anno scorso i 1295 milioni, in aumento del 15%, per il terzo anno consecutivo sopra il miliardo di euro. Sarà perché, tutto sommato, Sandro Veronesi è rimasto una persona umile, sempre pronta all’ascolto e al confronto. Classe 1959, nato ad Ala (Tren-

to), ma cresciuto nel comune di Brentino Belluno, Veronesi si è laureato nel 1983 in Economia e Commercio all’Università di Verona e dopo qualche anno di esperienza nel Gruppo Golden Lady, come dicevamo, a metà degli anni Ottanta ha fondato Calzedonia. «Vi dico subito che si può nascere in Valpantena o in Valdadige (luogo da cui provengo), e non necessariamente nella Silicon Valley, per fare qualcosa di grande nel mondo delle imprese» ci confessò l’anno scorso durante la serata organizzata da Innoval e dedicata ai Campioni dell’Innovazione

presso la Just Italia di Stallavena «È capitato a me, e potrebbe essere che anche per qualcuno di voi si realizzi il sogno di fare un mestiere, quello

dell’imprenditore, che dal mio punto di vista è straordinario». «Ricordo la mia sfida più difficile quando iniziai con i primi punti vendita di Calzedonia in


92%

dipendenti donne: 750 a Verona. 2.100 in Italia e 18.600 in tutto il mondo.

via San Paolo e in via Fama, a Verona. Non andarono benissimo, e mi chiedevo se i nostri clienti avessero mai accettato l’idea che un negozio potesse vendere solo ed esclusivamente calze. Poi arrivò il terzo negozio a Legnago e lì capimmo che eravamo sulla strada giusta. Perseverare, mettersi in discussione, guardare la concorrenza e conoscere il mercato in cui si opera: elementi fondamentali per un imprenditore che ha il suo equilibrio tra il piacere di ciò che fa e il non accontentarsi dell’obbiettivo raggiunto». Da quei primi timidi tentativi è nato un impero che conta oggi circa 3mila negozi suddivisi nei quattro marchi del Gruppo: Calzedonia, Intimissimi, Tezenis e Falconeri, metà dei quali all’estero. «A fine 2012 contiamo di arrivare a 3.400, investendo soprattutto fuori dall’Italia, dove pensiamo di avere ormai una copertura capillare» ha dichiarato in una recente intervista al Sole 24 Ore il Cavaliere del lavoro, aggiungendo «La maggior parte dei nuovi punti vendita sarà a insegna Calzedonia, che ha chiuso il 2011 con un fatturato di 420 milioni, in crescita del 12 per cento. Solo Intimissimi ha fatto meglio, in termini di vendite, con 444 milioni. Il record di crescita spetta a Tezenis: le vendite hanno raggiunto i 321 milioni, con un balzo del 26% rispetto al 2010». Segreto del successo del Gruppo Calzedonia è senz’altro la donna, target di riferimento principale dei prodotti dell’azienda: «Le collezioni femminili contano per l’80% del fatturato» ha proseguito Veronesi «Ma in realtà ci sono le donne anche dietro alla maggior parte degli acquisti delle collezioni bambino e a una parte degli acquisti di prodotti da uomo». E per quanto riguarda il processo di internazionalizzazio-

ne ha aggiunto: «Nel 2011 ci siamo concentrati sui mercati che, in particolare nel primo semestre, avevano accelerato, come Francia, Germania e Russia, che già oggi è il nostro secondo mercato dopo l’Italia ed è un Paese con enormi prospettive di crescita per il gruppo Calzedonia, perché di fatto non esistono catene specializzate di intimo, calzetteria o beach wear». Il Gruppo è sostenuto da rete internazionale di negozi molto complessa che, come ha precisato Veronesi, «viene gestita per lo più in modo diretto o comunque da affiliati che spesso sono gestiti da ex dipendenti, persone che hanno voglia di trasformarsi in imprenditore di sé stessi, ma che allo stesso tempo dimostrano di credere nel progetto Calzedonia, che conoscono dall’interno». E a chi chiede come mai l’azienda non si sia spinta ancora Oltreoceano, in particolare negli Stati Uniti e in Cina, il presidente risponde così: «Nel nostro settore il mercato americano fa un po’ storia a sé: per affrontarlo seriamente dovremmo mettere a punto un sistema di taglie differente e per ora non vogliamo farlo. Ci concentriamo sull’Europa, perché per ora siamo molto forti nel Sud e nell’Est del Vecchio Continente, ci manca il Nord. Sono sfide interessanti: in Francia, ad esempio, esistono già molti marchi di intimo e costumi, di cui i francesi sono molto fieri, ma pensiamo comunque che la nostra formula possa avere successo. In Germania ci sono anche questioni culturali: le donne spesso non sono abituate a investire nell’abbigliamento intimo. In questo caso la carta vincente sarà il rapporto qualità-prezzo». L’azienda è un modello che va oltre all’aspetto commerciale, da moltissimi anni è presente l’asilo nido per le mamme e una Fondazione che finanzia

80%

5

Pantheon Economia

fatturato del Gruppo Calzedonia derivante dalle Collezioni femminili

programmi di istruzione in Italia e all’estero: «Il 92% dei nostri dipendenti sono donne: 750 lavorano a Verona, che salgono a 2.100 se consideriamo tutta l’Italia e a 18.600 in tutto il mondo. La maggior parte delle donne continua ad avere un doppio lavoro, in azienda e a casa: non potrà mai essere una vita facile, ma è dovere di un’azienda fare tutto il possibile per agevolarle. Perché l’equazione è molto semplice: se i lavoratori non sono soddisfatti, saranno anche meno efficienti». E per quanto riguarda giovani e formazione? «Se escludiamo l’Italia, il 74% dei nostri dipendenti nel mondo ha meno di 30 anni» ha concluso Sandro Veronesi «Vorrei che tutti avessero la possibilità di viaggiare, di ricoprire mansioni diverse all’interno dell’azienda: si divertiranno di più e avranno una visione più completa di quello che facciamo, sapranno comprendere meglio le esigenze dei vari reparti con cui si troveranno a collaborare. Perché ogni azienda è un organismo complesso, che fun-

ziona bene solo se tutti si parlano o almeno si rispettano. Almeno una volta all’anno organizziamo corsi più o meno lunghi di formazione proprio per i giovani. Abbiamo una sorta di accademia nella sede principale di Verona e persone che girano per i negozi o le filiali per aggiornare su ogni aspetto dell’organizzazione del lavoro, dalle vetrine alla logistica, dall’informatica alla comunicazione e al marketing». Anche da questo passa il futuro e la crescita del Gruppo.


+5%

77,8%

6

Pantheon Economia

La percentuale dei bambini e bambine dai 3 ai 5 anni che adorano i giochi di manipolazione (Istat)

Il trend europeo di crescita annuale nella vendita di giocattoli nel periodo natalizio 2011 (NPD Group)

Così sono ritornato bambino

Dal mondo dei granulati a quello delle sabbie colorate per bambini: la capacità di rinnovamento di una famiglia, la sfida di un’azienda. Alberto Ferrari racconta lo switch della sua azienda.

N

on è facile, in periodi di crisi, trovare le energie fisiche, mentali ed economiche necessarie a intraprendere una nuova attività. Eppure è in momenti come questi che la creatività trova il modo per farsi strada, trasformando quella una buona intuizione in un prodotto pieno di potenzialità. Lo sa bene la famiglia Ferrari che, impegnata da generazioni nel mondo dei granulati, ha scelto di indirizzare parte dei propri sforzi verso un nuovo percorso, quello delle sabbie colorate per bambini, offren-

di Francesca Mauli do nuove possibilità di gioco alle famiglie italiane. «La Ferrari Granulati è nata nel 1986 con mio padre» racconta Alberto Ferrari. «Per oltre vent’anni abbiamo sviluppato il settore dei granulati, introducendo importanti innovazioni attraverso la creazione di prodotti specifici. Quattro anni fa, spinti da un mercato che richiedeva materiali per il settore decorativo, abbiamo iniziato uno studio sulla colorazione artificiale del granulato. A livello europeo, però, i competitors erano già ben radicati. È stato a quel punto che abbiamo cambiato direzione,

muovendoci verso il mondo del gioco con le sabbie colorate, che presentava un mercato vergine» prosegue. È in questa fase che nuove componenti femminili entrano a far parte del team della famiglia Ferrari: Nadia Vallenari, moglie di Alberto, e sua

sorella Stefania che, dopo una pausa dedicata alla cura dei figli, sentivano il bisogno di rimettersi in gioco nel mondo del lavoro. «I nostri bambini si divertivano moltissimo con le sabbie colorate. È stato osservando loro che abbiamo pensato di dar vita ai Sabbiarelli»

È bello sapere di aver creato un modo per dare un’emozione nuova ai bambini


LEGO

Nel 2011 si è confermato il gioco più venduto in quasi tutte le nazioni d’Europa. (NDP Group)

racconta Nadia. Una nuova branca della Ferrari Granulati, che trae origine e forza dall’esperienza ventennale dell’azienda, ma con lo spirito rivolto verso un nuovo target e la consapevolezza di esser davanti a un mercato tutto da creare, potenzialmente molto interessante. «All’inizio è stato un salto nel buio, ma il fatto di arrivare da un’esperienza aziendale ci ha aiutati molto. Ora», spiega Ferrari «il processo produttivo è completamente ingegnerizzato, i nostri prodotti sono certificati e ne abbiamo avviato la promozione e la vendita sia attraverso i canali tradizionali, negozi di giocattoli in primis, sia attraverso un sito internet molto curato, con tanto di applicazioni per Ipad e Iphone, e l’impiego attivo dei social network». Le sabbie usate per i Sabbiarelli sono il prodotto della macinazione della “materia prima secondaria” estratta dalle cave di marmo di Carrara, ovvero quella parte derivata dall’estrazione del blocco ornamentale non sufficientemente grande per essere tagliata in mattonelle o lastre. Un materiale recuperato, quindi, e poi colorato con materiali atossici a base d’acqua. Poco diffuso in Europa, l’impiego delle sabbie colorate è più comune altrove,

ma la tecnica di utilizzo, piuttosto complessa, non ne ha consentito la diffusione tra i più piccoli. «Abbiamo reso il procedimento più facilmente fruibile con la creazione di un distributore a forma di matitone, impugnabile con facilità, che aiuta la corretta erogazione del materiale. Le sabbie possono essere usate su disegni adesivi, creati dalle nostre illustratrici, e ricoperti da una pellicola trasparente, pretagliata seguendo le forme del disegno. Basta togliere un pezzetto di pellicola alla volta e versarvi sopra la sabbia colorata» spiega Nadia. Un modo di colorare completamente nuovo, che deve essere spiegato sia ai bambini che ai geni-

+22%

La crescita dal 2005 al 2011 della vendita al dettaglio di giochi negli Stati Uniti (Statista)

tori. «Cerchiamo di diffondere la conoscenza dei Sabbiarelli attraverso laboratori pratici in negozi di giocattoli e aree gioco dei centri commerciali, e con l’utilizzo di video esplicativi diffusi su internet» spiega Nadia. «Per andare incontro alle mamme, ogni kit è venduto con un vassoio di plastica su cui colorare, che impedisce alla sabbia di finire in giro». I kit proposti sul mercato variano per dimensioni e numero di pezzi, ma comprendono gli stessi elementi di base: matitoni pieni di sabbia colorata, fogli da colorare, lo “spellicolino” per togliere la pellicola dalla carta, e il vassoio. Ogni kit è ricaricabile con nuova sabbia e nuovi disegni. «Tutti

i materiali che li compongono sono al 100% italiani e di prima qualità. Crediamo molto nella possibilità di creare un indotto sul territorio, quindi lavoriamo in stretto contatto con aziende della zona, che hanno appoggiato questo progetto, collaborando attivamente per trovare soluzioni adatte alla sua produzione» racconta Alberto Ferrari. «Siamo all’inizio del nostro percorso e cerchiamo di cogliere tutti i consigli che ci arrivano dall’esterno, dal negoziante che distribuisce i Sabbiarelli, al bambino che li usa. La soddisfazione, lo ammettiamo, è tanta: è bello sapere di aver creato un modo per dare un’emozione nuova ai bambini!».

7

Pantheon Economia


15mila

26.184

8

Pantheon Economia

Le imprese registrate nel Comune di Verona al II trimestre 2012 (CCIAA Verona)

Numero di laureati in meno richiesti tra 2011 e 2012. Ma incidono sulle assunzioni (Excelsior)

Outlook P

artire dal dato per capire il settore. È questa la filosofia dell’Outlook imprese presentato su queste pagine. In collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Verona, Unioncamere ed Infocamere andiamo a presentare alcuni dei dati registrati sul secondo trimestre 2012 a riguardo sia delle imprese del territorio che delle tendenze nazionali.

REPORT ONE: SEDI DI IMPRESA VERONA E PROVINCIA

Sedi di impresa Verona e Provincia (II trimestre 2012) Comune di riferimento

Registrate

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo Iscrizioni/Cessazioni**

VERONA

26.284

479

264

+ 215

BADIA CALAVENA

306

5

5

0

BOSCO CHIESANUOVA

464

11

8

+3

CERRO VERONESE

217

2

6

-4

ERBEZZO

125

1

1

0

GREZZANA

1.235

15

8

+7

ILLASI

675

8

1

+7

LAVAGNO

735

11

9

+2

MEZZANE DI SOTTO

270

3

3

0

MONTEFORTE D’ALPONE

1.061

8

4

+4

SAN MARTINO B.A.

1.808

36

9

+ 27

SAN MAURO DI SALINE

102

1

0

+1

SANT’ANNA D’ALFAEDO

379

4

2

+2

SELVA DI PROGNO

158

1

2

-1

TREGNAGO

510

7

1

+6

VELO VERONESE

145

0

0

0

VESTENANOVA

268

4

2

+2

* fonte: dati Ufficio Studi e Ricerca CCIAA Verona su dati Infocamere

R

isulta importante in questa sede sottolineare l’importanza dell’economia in Valpantena. La sola Grezzana raggiunge il terzo posto per imprese registrate, seconda solo a San Martino Buon Albergo ma decisamente più avanti di Tregnago e Illasi (importanti valori della valle adiacente). Se andiamo a guardare le registrate a Negrar, corrispondente in Valpolicella, i numeri sono poco sopra: 1.786, con un saldo però più convincente tra iscritte/cessate: + 19.


+23,2%

Aumento percentuale dell’export veronese 2012 verso il Belgio (dati CCIAA su Istat)

18mila

Numero degli occupati diretti e nell’indotto nel porto commerciale di Venezia (Venice Port Authority)

Imprese di Matteo Bellamoli in collaborazione con Camera di Commercio di Verona

REPORT TWO: IMPORT/EXPORT VARIAZIONI 2011-2012

*dati Servizio Studi CCIAA di Verona su base Istat. Elaborazione grafica Infoval Srl. Scala in miliardi di euro.

A

nalizzando il grafico sopra riportato stupiscono le variazioni percentuali dei valori. Verona è la città con l’import regionale più alto, seppure calato di -14,9% rispetto al 2011. Sale l’export della città scaligera (+6,4%) ma siamo ancora distanti dai valori di Vicenza, seppure l’aumento rispetto al

2011 sia stato qui molto meno marcato (3,8%). Complessivamente, perdono sull’import 2001 oltre a Verona anche la stessa Vicenza (-8,8%), Belluno (-19,9%), Treviso (-13,2%), Padova (-11,9%) e Rovigo (-9,7%). Sale solo Venezia (+4,4%) che salva in qualche modo la media regionale ve-

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Pantheon Economia

neta (-10,7%) tutto sommato non troppo bassa, considerando che la media del calo import nazionale nel II trimestre 2012 si è fermata a -5,8%. Veniamo all’export, dove i valori sono in salita. Crescono infatti, oltre a Verona, anche Vicenza (+3,8%), Venezia (+0,6%), Padova (+8%) e Rovi-

go (+9,4%). Calo drammatico a Belluno (-22,8%) e Treviso (-8,3%). Questi ultimi abbassano la media regionale vicinissima allo zero (+0,7%) su una media di crescita export nazionale al +4,2%.


19mila vs 18mila I ventenni che hanno avviato un’impresa nei primi

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mesi del 2012 vs i giovani che hanno trovato un lavoro a tempo indeterminato (La Repubblica.it)

A 466mila pps

i posti di lavoro dedicati al settore delle App (Technology Android)

Giovani e Lavoro: partiamo dalle start up

M

ai come oggi fare impresa significa partire dalla tecnologia e dal digitale. Mai come oggi sono soprattutto i giovani a voler fare impresa, ad innovarsi e reinventarsi per creare nuove opportunità per il proprio futuro. Dalla creatività, la curiosità e la progettualità del gruppo di ragazzi e ragazze di Innoval, l’associazione economico–imprenditoriale di Valpantena e Lessinia, nascono così tante interessanti iniziative che, diventando a breve delle autentiche start up, permetteranno alla provincia veronese di rimanere al passo con le novità tecnologiche già d’avanguardia all’estero.

di Jessica Ballarin

AUTOCONTROL: L’APP CHE CAMBIERÀ IL MODO DI GUIDARE È un giro economico di milioni di dollari quello generato dalle Applications, meglio note come Apps, che negli ultimi tempi hanno dato vita ad una vera e propria “app–economy” che vede coinvolti produttori, clienti e proprietari. Sulla scia di quanto accade nel mercato mondiale, anche i giovani di Innoval creeranno e commercializzeranno presto la loro prima App: Autocontrol, l’applicazione software per Smartphone (iOS e Android) che sarà in grado di registrare e controllare lo stile di guida degli utilizzatori e consumatori, fornendo consigli utili su come ottimizzarlo. «Il funzionamento di Autocontrol si basa su una serie di algoritmi matematici e alcuni dati inseriti dall’utente, che permetteranno all’applicazione di tenere sotto controllo lo stile di guida partendo, ad esempio, dal monitoraggio di accelerazioni-decelerazioni o dalla velocità tenuta in curva‫ »‏‬spiega Federica Maria Veronesi, responsabile del progetto, che aggiunge: «Sulla base dei dati raccolti, l’App restituirà all’utente dei consigli al fine di permettergli di migliorare i propri comportamenti al volante, guidare in più sicurezza e, soprattutto, spendere meno benzina». Oltre a quella Free saranno poi realizzate anche delle versioni Premium, che consentiranno di registrare le tratte, calcolare in base al proprio stile di guida il percorso più veloce ed economico, controllare i mezzi aziendali e conoscere la strada percorsa da una certa auto. «La realizzazione dell’app al momento è in fase di progettazione» ha aggiunto la Federica Maria Veronesi. «Una volta raccolti i fondi necessari, si potrà procedere con la realizzazione di Autocontrol e successivamente verrà resa disponibile sul mercato. Si arriverà così alla fase di avvio di una vera e propria start up».

Focus


30milioni di dollari

Angry Birds

la cifra raccolta in 18 mesi da Kickstarter attraverso il Crowdfunding (Reporter.it)

l’App più scaricata (Tecnology Android)

Crowdfunding: una folla di finanziatori sul web

C

onsapevoli del fatto che buona volontà e creatività non sono sufficienti per avviare una start up, i giovani di Innoval hanno deciso di sperimentare un innovativo metodo di finanziamento, il Crowdfunding. Sconosciuto ai più per la sua scarsa diffusione in Italia, questa pratica non è altro che una raccolta di fondi diffusa tra gli utenti del web. «Il Crowdfunding consiste in un processo collaborativo attivato da un gruppo di persone che intendono utilizzare il proprio denaro in comune per sostenere iniziative e progetti di singoli e organizzazioni» ha

commenta Federica Maria Veronesi, che spiega come «per la prima volta in Valpantena, il CF verrà utilizzato per finanziare un progetto completamente digitale, l’App Autocontrol». Una vera innovazione, che potrebbe fare dell’iniziativa di Innoval un modello d’eccellenza per la nascita di nuove imprese nel territorio. A favorire la diffusione del Crowdfunding, sono anche le novità a livello legislativo. Il recente Decreto Sviluppo, all’interno del pacchetto start up, prevede infatti la possibilità di finanziare le attività imprenditoriali attraverso questa pratica, rendendola finalmente legale anche in Italia.

Pyrotop:

la tecnologia al servizio dell’ambiente START UP AL VIA PER INNOVAL Nei mesi scorsi si è costituita società la Birreria della Lessinia, autorizzata a produrre ma non ancora a vendere, L’obiettivo è quello di creare sul territorio una filiera della birra che vada dalla materia prima al prodotto finale, per esportare una bionda e un marchio territoriale anche fuori dalla provincia veronese. All’inizio del 2012 nasce invece Plumake, una delle iniziative più tecnologiche ed innovative sostenute da Innoval. L’idea del gruppo di ragazzi che ha dato vita a quella che diventerà a breve una start up è costruire e commercializzare macchine per la prototipazione rapida, ovvero la possibilità di sviluppare prototipi in tempi brevi e a bassi costi. Infine, il 2 giugno 2012 ha debutatto con la prima Fiera della Robotica e Nuove Tecnologie, Roboval, di cui Innoval ha seguito la start up con interesse e partecipazione. L’obiettivo di Roboval è quello di risolvere problemi, di portare innovazione, mettere al servizio conoscenze e competenze tecnologiche e permettere alle aziende di migliorare i propri processi di lavoro. Una mission, quindi, orientata completamente sul problem solving ad alta tecnologia.

I

n linea con la tendenza “green” che si sta sempre più affermando anche nella provincia veronese, alcuni soci di Innoval hanno deciso di abbracciare il progetto di un impianto innovativo di pirogassificazione che permetterà di ricavare energia e calore dal cippato. Pyrotop, questo il nome del progetto che mette la tecnologia al servizio dell’ambiente, è attualmente in fase di definizione. L’obiettivo è quello di portare nel territorio di Valpantena e Lessinia impianti di micro-pirogassificazione (10 – 20 KW). Nelle intenzioni dei promotori, Pyrotop permetterebbe di utilizzare al meglio le risorse esistenti nel rispetto del terri-

torio, creare valore distribuito e una filiera specializzata, e favorire le realtà locali. Si tratta inoltre di un progetto poco costoso, che potrebbe diventare un modello esportabile anche al di fuori dei comuni valpantenati, che diverrebbero così un importante esempio d’avanguardia.

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Pantheon Economia


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+13%

Incremento della presenza femminile nei CDA d’impresa dal 2001 al 2009 (CervedGroup)

1.531.200

Imprenditrici e lavoratrici autonome in Italia (Ufficio Studi Confartigianato)

Donneimpresa Lo spazio dedicato all’impresa “rosa”. In questa prima bacheca un sommario delle web platforms e delle associazioni dedicati alle donne d’impresa. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA IN ITALIA AIDDA, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda [www.aidda.org] Affiliata di FCEM (Femmes Chefs d’Entreprises Mondiales, fondata in Francia nel 1945, www.fcem.org), con le sue quasi 1.300 iscritte rappresenta un importante punto di riferimento per tutte le donne che rivestono ruoli di responsabilità nelle imprese italiane. Impresa donna – Coordinamento Nazionale dell’Imprenditoria Femminile Confesercenti [www.impresadonna.it] Al Coordinamento Nazionale dell’Imprenditoria Femminile spetta il compito di accreditarsi come guida di rappresentanza fornendo servizi e assistenza all’imprenditoria femminile, definire il programma di attività ed iniziative politiche-sindacali nonché di collaborare in stretto contatto con le istituzioni politiche, in particolare, con il Ministero delle Pari Opportunità e con il Dipartimento Pari Opportunità del Ministero del Lavoro. Terziario Donna – Confcommercio [www.terziariodonna-confcommercio.it] È l’organizzazione rappresentativa delle imprenditrici del Commercio, dei Servizi, del Turismo e delle piccole e medie imprese associate al sistema Confcommercio. Rappresenta oltre 350.000 imprese femminili (sede anche a Verona).

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA IN VENETO Portale del programma regionale imprenditoria femminile e giovanile – Regione Veneto [www.imprenditoriafemminile.regione. veneto.it] Il programma Regionale Imprenditoria Femminile e Giovanile è un Progetto integrato per promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile e giovanile nella nostra Regione. Il sito riporta i link ai bandi promossi a favore dell’imprenditoria giovanile e femminile e sezioni con consigli dedicati ai futuri imprenditori.

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA VERONA Comitato per l’imprenditorialità femminile di Verona – Camera di Commercio di Verona [www.vr.camcom.it] Il Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile ha il compito di favorire, supportare e incentivare il rilancio e la qualificazione dell’imprenditoria femminile locale nell’ambito dell’attività istituzionale della Camera di Commercio e in collaborazione con enti pubblici e privati, creando una rete di servizi a supporto delle imprenditrici, neo imprenditrici e aspiranti imprenditrici, promuovendone il coinvolgimento attivo e l’inserimento concreto nel mondo delle Istituzioni al fine di amplificare le azioni positive e sviluppare un network di relazioni nel territorio attraverso la realizzazione di progetti specifici e qualificanti. Donne Impresa – Coldiretti Verona [www.verona.coldiretti.it] Coldiretti Donne Impresa promuove lo sviluppo delle attività delle donne in agricoltura e nel mondo rurale, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori, elabora proposte per le politiche sociali attinenti al mondo agricolo, rappresenta la Coldiretti nelle istituzioni della parità, promuove la presenza femminile negli organismi decisionali della Coldiretti. Vi possono aderire le iscritte alla Coldiretti. Il Coordinamento fa parte di importanti organismi che operano in ambito nazionale ed europeo. Verona Donna – La rete per le Pari Opportunità della Provincia di Verona Centro Risorse On line per le Pari Opportunità della Provincia di Verona [veronadonna.provincia.vr.it] Strumento di informazione e aggiornamento per tutti e tutte coloro che si occupano e si interessato di Pari Opportunità. Confartigianato donne impresa [www.upaverona.it] Confartigianato Donne Impresa si propone di sostenere la diretta partecipazione delle donne artigiane all’attività sindacale, economica e sociale nel settore dell’artigianato; incoraggiare la loro assunzione in incarichi rilevanti in organismi economici, sociali e culturali, nonché ad assumere la rappresentanza della categoria presso enti; favorire lo sviluppo della imprendito-

rialità femminile e delle pari opportunità; svolgere azioni finalizzate alla formazione professionale e al miglioramento delle condizioni generali di lavoro delle donne, imprenditrici e non; essere attivamente presente con proprie proposte e iniziative nell’ambito delle tematiche sociali per un consesso civile in cui sia prioritario il valore della famiglia, della solidarietà, del rispetto della dignità dell’uomo.

SU FACEBOOK E SUL WEB Su Facebook e sul web Segnaliamo Donne Imprenditrici Verona facebook.com/donne.verona la pagina di tutte le donne che hanno un’attività o vogliono costruire la propria attività, di impresa o professionale a Verona. Dol’s Magazine DONNE & NEW MEDIA [www.dols.it] Attivo dal 1999, riporta notizie e interviste legate al mondo femminile, anche imprenditoriale Technédonne [www.technedonne.it] Progetto finanziato nell’ambito dell’Iniziativa Comunitaria EQUAL, intende contrastare lo spreco dei saperi e delle pratiche delle donne nelle ICT, affrontando in modo innovativo il gender digital divide.


54.604

+7,7%

Differenza di retribuzione per gli italiani impiegati in società ICT estere rispetto alla stessa area italiana (CNI, Manpower)

Numero previsto dei dipendenti Google nel 2013 (Wolfram Mathematica)

Back to the future? MEDIAZIONE, PROTAGONISTA DELLO SVILUPPO

Alcuni la dipingono come la professione del futuro, anche se per il momento se ne parla molto poco. Colpa della guerra fredda instauratasi con parte della categoria forense? Nel frattempo Unioncamere ha pubblicato una lunga ed esauriente nota stampa secondo cui sarebbero stati 123 milioni gli euro risparmiati ad un anno e mezzo dall’introduzione di mediazione obbligatoria su, tra gli altri, condominio, successioni, comodato, affitto d’azienda e locazioni. Ciò significa che oltre 60mila persone sono state convocate a risolvere un contenzioso civile al di sopra dei 90mila euro di valore al di fuori dei tribunali. Questo solo per le mediazioni made in CCIAA, che sono il 12% sul totale degli Organismi iscritti a Registro (931). Durante la settimana Nazionale della Conciliazione, che si tiene dall’8 al 14 ottobre sono emersi dati di visual molto positivi per questo settore in crescita.

Focus

C’è chi ipotizza che per uscire dalla crisi occorrerà puntare a risolvere le conseguenze non economiche della crisi, ammesso che tutto ha un ritorno sul portafogli. L’insofferenza, la non collaborazione, il mancato dialogo, gli effetti delle tensioni sociali sulla crescita della nuove generazioni. Fare squadra serve anche a questo, ad evitare le ricadute su chi verrà dopo. Veneto Responsabile, Rete Regionale per la Responsabilità Sociale di Impresa e Territorio ha pubblicato un bilancio in cui focalizza sulla Responsabilità Sociale nelle Piccole e Medie Imprese. Dalla gestione delle relazioni con gli stakeholder, alle operazioni di coinvolgimento dei collaboratori industriali. Un manuale operativo per strutturare in modo responsabile l’attività di impresa, conforme alla tendenza europea di lavoro nell’ottica di un reasonable development.

PREVISIONI ECONOMICHE

Focus

Estrema attenzione nel campo “tendenze” alle previsioni che CSC ha calzato sull’Italia in base ai dati Istat e Banca d’Italia, calcolando le variazioni rispetto all’anno precedente.

Tutte le variazioni sono da intendersi in % 2010

2011

2012

2013

1,8

0,4

-2,4

-0,6

1,2

0,2

-3,2

-1

2,1

-1,9

-8,8

-0,5

ESPORTAZIONI BENI E SERVIZI

11,6

5,6

0,7

1,2

IMPORTAZIONI BENI E SERVIZI

12,7

0,4

-7,7

0,9

SALDO COMMERCIALE1

-1,3

-1,1

1

1,4

-0,9

0,1

-1,2

-0,6

8,4

8,4

10,7

12,1

1,5

2,8

3,1

2,3

2,3

1,4

1,1

0,9

0

1

3,1

4

4,6

3,9

2,1

1,4

118,6

120,1

125,6

126

PIL CONSUMI FAMIGLIE RESIDENTI INVESTIMENTI FISSI LORDI

OCCUPAZIONE TOTALE (ULA) TASSO DISOCCUPAZIONE2 PREZZI AL CONSUMO RETRIBUZIONI TOTALE ECONOMIA3 SALDO PRIMARIO DELLE PA4 INDEBITAMENTO PA4 DEBITO PA4

Tuffiamoci negli scenari economici dei prossimi mesi: se chi sogna non produce, chi produce sognerà ancora? CONSEGUENZE NON ECONOMICHE DELLA CRISI

Focus

1 Fob-fob valori in percentuale del PIL; 2 valori percentuali; 3 per addetto; 4 valori in percentuale del PIL

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34,5%

Disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) ad agosto. - 0,5 punti percentuali su luglio, + 5,6 punti su base annua (Istat).

593mila

Le persone che sempre nella fascia di età compresa tra i 15 e 24 anni cercano attualmente lavoro.

I «Giovani, non scoraggiatevi…» «

Giulio Pedrollo, presidente dei giovani industriali di Confindustria Veneto e fondatore di Linz Electric, esorta le nuove generazioni a non rinunciare ad avere coraggio, perché il mondo dell’impresa, se vuole evolvere, ha bisogno proprio di loro. Intanto un nuovo accordo quadro con la Regione aiuterà gli studenti a orientarsi meglio nel lavoro. di Matteo Scolari

giovani sono curiosi, hanno l’umiltà di chi è consapevole di avere ancora tutto da dimostrare, sono flessibili e aperti ad esplorare nuove idee e nuovi orizzonti con la velocità e l’istintività proprie della gioventù. E ai giovani di oggi e di domani che hanno scelto e sceglieranno la via dell’impresa io dico: “non lasciatevi andare, con vi scoraggiate…tenete ben stretti i vostri progetti e concentrate le vostre energie. Il paese ha bisogno di voi e crescerà e prospererà solo in virtù della forza dei vostri sogni». È con queste incoraggianti parole che Giulio Pedrollo ama esortare i tanti ragazzi e ragazze che incontra durante le sue giornate di lavoro o durante i momenti istituzionali. Veronese, classe 1972, Giulio Pedrollo è Presidente dei giovani industriali di Confindustria Veneto e amministratore unico e fondatore di Linz Electric, azienda operante nel settore della produzione di alternatori, mini turbine eoliche e lampade a led.


10,7%

Tasso di disoccupazione in Italia. Stabile rispetto a luglio 2012 e in aumento di 2,3 punti percentuali nei dodici mesi. Ing. Pedrollo, nei periodi di recessione sembrano essere proprio le nuove generazioni a dover pagare il prezzo più alto, soprattutto in termini di occupazione. Perché i giovani, come dice lei, non dovrebbero scoraggiarsi? In un periodo di crisi le imprese favorite, che hanno possibilità di crescere ed emergere, sono quelle che internazionalizzano, che innovano e che tengono conto di un fattore ormai determinante: la velocità. Per puntare all’innovazione e anticipare i bisogni di un mercato sempre più caratterizzato da una rapida evoluzione, non possiamo prescindere dai giovani, in particolare da quelli preparati con grande capacità di problem solving. Per questo non si deve perder la fiducia, il mondo dell’impresa necessita oggi più che mai della freschezza di idee e progettualità proprio delle nuove generazioni. Cosa significa per lei innovare? Innovare significa saper guardare con occhi nuovi gli assetti organizzativi delle proprie aziende per metterle nelle condizioni di acquisire flessibilità e maggiore capacità di individuare soluzioni e nuove proposte. E qual è l’atteggiamento che dovrebbe avere un ragazzo che si affaccia per la prima volta sul mondo del lavoro e dell’imprenditoria? Sono tre, a mio avviso, gli elementi di successo: formazione, umiltà e coraggio. Avendo la delega di “Education” all’interno di Confindustria non posso non ribadire l’importanza della formazione che deve essere accompagnata però da un programma serio, e a più livelli, di orientamento. Proprio in queste settimane abbiamo firmato un accordo quadro con la Regione Veneto per attivare quattro percorsi: il primo di orientamento per gli studenti della scuola secondaria di primo livello, il secondo

di accompagnamento all’inserimento lavorativo dei ragazzi della scuola secondaria di secondo grado (patto di prima occupazione), il terzo di placement scolastico e il quarto di verifica dell’efficacia di apprendimento scolastico. In che senso verifica di efficacia di apprendimento? Non esistono strumenti efficaci che diano alla scuola un feedback dei propri “clienti”, ovvero degli studenti una volta entrati in azienda. A nostro avviso, se fornissimo alla scuola, ai genitori e agli insegnanti dei parametri di valutazione potremmo accorciare il gap scuola/mondo del lavoro. Recentemente abbiamo avviato un progetto, VERA (Verifica dell’Efficacia dei Risultati dell’Apprendimento scolastico) insieme a Veneto lavoro e all’Ufficio scolastico regionale, distribuendo dei questionari ai datori di lavoro e agli studenti. I risultati, incrociati, potrebbero essere davvero utili alla scuola per aggiornare il metodo di insegnamento e avvicinarlo sempre di più alle reali esigenze delle aziende. Lei prima parlava anche di coraggio, cosa intende? Mi riferisco a quel coraggio consapevole e responsabile che ci permette di prendere decisioni importanti, velocemente, e mai in condizioni ottimali. Sempre valutando la ricaduta delle nostre scelte e sempre con la piena responsabilità delle conseguenze delle nostre azioni. Non certo all’av-

56,9%

Tasso di occupazione in Italia. In diminuzione di 0,2 punti percentuali.

GIULIO PEDROLLO Giulio Pedrollo è nato a Verona il 18 ottobre del 1972, è sposato e ha tre figli, Marco, Nicole e Filippo. Dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica, si è laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli studi di Padova e ha successivamente ottenuto un master al Politecnico di Milano. Conclusi gli studi, nel 1998 ha intrapreso un’esperienza formativa e operativa durata quattro anni nel management del Gruppo Pedrollo di San Bonifacio, all’interno del quale opera tuttora come componente del board direttivo. Nel 2002 ha fondato ad Arcole Linz Electric, innovativa azienda operante nel settore della produzione di alternatori e di mini turbine eoliche, della quale è amministratore unico. Sul piano della rappresentanza imprenditoriale le esperienze associative dell’Ing. Giulio Pedrollo si sono svolte nell’ambito di Confindustria, sia a livello territoriale di Verona, che con costanti contributi agli organismi regionali del Veneto e nazionali a Roma.

ventatezza e all’impulsività che troppo spesso si associano al concetto di giovinezza. Lo stesso coraggio che ha avuto lei dieci anni fa quando fondò Linz Electric? La mia formazione “sul campo” l’ho iniziata all’interno dell’azienda di famiglia che è grande e ben strutturata, ma sia io che mio padre ci siamo accorti che non c’era spazio per la mia crescita personale e professionale. Ho deciso di intraprendere una strada nuova, legata inizialmente al settore degli alternatori e ai gruppi elettrogeni, che poi col tempo si è evoluta anche con nuovi prodotti legati al risparmio energetico. Abbiamo realizzato un progetto di microturbina eolica, chiamato Free Tree, che ha coinvolto uno staff giovanissimo per circa tre anni, il quale si è occupato di meccanica, elettronica e aerodinamica ad

altissimo livello e a fine anno lanceremo un altro progetto di illuminazione denominato My Led Design, ovvero delle lampade innovative e colorate a led destinate, ci auguriamo, a creare una nuova tendenza nel mercato.

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“Social Network e Internet 2.0:

facciamo affari con il Business Digitale” Un ciclo di 3 esclusivi appuntamenti con

PIETRO BAZZONI

Ideatore, AD e direttore esecutivo di KNOW NET (centro di ricerca, formazione e consulenza all’innovazione d’impresa)

e il TEAM di OFFICINE ITALIANE INNOVAZIONE Social Network degli Imprenditori

17 novembre 2012

“Innovation Day: come fare Business in tempo di crisi”

1 dicembre 2012

“Facebook, Twitter, Linkedin: fare Business con i Social Networks”

15 dicembre 2012

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