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Pantheon Economia
Vinitaly 2013
TUTTO FIERA
Tradizione, natura e passione
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7ma edizione per Vinitaly, fiera che il mondo invidia a Verona. L’edizione 2013, in programma dal 7 al 10 aprile 2013si ripropone per la seconda volta nella formula domenica-mercoledì, per dare maggiore spazio agli operatori del settore. In concomitanza grande attesa anche per Enolitech e Sol&Agrifood (di cui potete leggere sulle prossime pagine) con una kermesse che punta in alto, e lo fa soprattutto guardando con fiducia all’amore quasi bramoso del mercato estero per il prodotto italiano. Tante conferme sono attese dalla rassegna dopo un’annata in chiaroscuro per il vino. Il territorio di Verona e provincia si prepara a scendere nuovamente in campo per far vivere una tre giorni densa, intensa e inebriante. Eventi, rassegne, degustazioni, workshop e contatti diretti produttore consumatore saranno protagonisti nei padiglioni espositivi. Riflettori accesi anche sui due concorsi annessi a Vinitaly: il Concorso Enologico Internazionale, tra i più prestigiosi al mondo, e l’International Packaging Competition che premia il miglior confezionamento non solo dei prodotti vinicoli, ma anche dei distillati o liquori ricavati da frutta diversa dall’uva (vedi box). Cancelli aperti orario continuato dalle 9:30 alle 18:30. Biglietti in vendita a 50 Euro (45 Euro se acquistati online) e possibilità di pacchetti abbonamento alle quattro giornate complete a 90 Euro (80 Euro online). Ingresso riservato agli operatori del settore.
LE BOTTIGLIE GRIFFATE DI SIMONETTA PERLINI Nell’ambito del premio al Packaging merita di essere accennata anche Simonetta Perlini, artista, restauratrice e decoratrice nata e residente a Verona, e una delle più apprezzate decoratrici di bottiglie del settore. Diplomata in pittura all’Accademia delle Belle Arti di Bologna dopo aver studiato al liceo artistico della nostra città, Simonetta ha partecipato a numerose mostre d’arte contemporanea in Italia, anche con le sue bottiglie griffate, che esprimono un connubio estremamente interessante tra vino, stile e un pizzico di maliziosa provocazione.
Foto Veronafiere
Un’altra love story (di numeri) a Verona
94.862 mq di area espositiva 4255 espositori oltre 140mila visitatori 2500 giornalisti accreditati
Vino italiano: export in crescita del 7%
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ontrariamente alla tendenza recessiva che caratterizza la quasi totalità del comparto industriale italiano, bicchieri, barriques, bollicine e bottiglie sono ancora un marchio di successo, seppure con qualche precisazione. Indubbia la potenza del prodotto all’estero: le esportazioni 2012 sarebbero cresciute circa del 7% per un valore complessivo intorno ai 4700milioni di Euro (dati inumeridelvino.it su base Istat, ndr). Un po’ meno positiva la produzione: volumi in calo, per mancanza di disponibilità di prodotto, soprattutto di fa-
scia bassa. Le previsioni 2013, grazie alla debolezza dei colossi monetari internazionali (Dollaro e Yen) spiana la strada per un ulteriore impenno che fa ben sperare coltivatori e produttori. Tutto questo per dimostrare che l’estero è sempre più avido del prodotto vitivinicolo italiano. Lo confermano anche le esposizioni programmate legate al titolo Vinitaly. Oltre alla fiera madre, dal 28 al 30 gennaio è andata in scena la prima uscita di Vinitaly in The World (New York e Miami), mentre tra ottobre e novembre il vino italiano sbarcherà anche in Russia (Mosca) e in Cina (Hong Kong).
MENEGOTTI
loc. Acquaroli, 7 - 37069 Villafranca (Vr) - Tel 045 7902611 - www.menegotticantina.com
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Vinitaly 2013
TUTTO FIERA
Vendemmia 2012 minimo storico
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i tratta di dati ancora non del tutto certi, poiché le prime stime ufficiali arriveranno con la metà di marzo, dopo l’attento screening sulla vendemmia 2012. Come ampiamente discusso anche sulle pagine di Pantheon, la vendemmia dell’anno passato ha registrato in alcune zone dei minimi storici: poche precipitazioni, particolari varietà d’uva in grande crisi con cali regionali di raccolta/quintale anche del -15% (Rovigo). L’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) ha parlato di un calo generale vicino all’8% (Veneto -12%). Se consideriamo che anche il 2011 non fu un anno fantastico, la situazione ci appare in tutta la sua criticità. In Italia è andata peggio all’Umbria (-20%) e al Friuli Venezia Giulia, che ha calato la produzione di oltre 150hl. Entrambe queste regioni, seppure abbiano avuto un calo molto alto, non arrivano nemmeno a produrre un sesto di quanto viene imbottigliato in
Veneto, questo per dimostrare che in termini assoluti le percentuali vanno reinterpretate sulla zona di riferimento. Va poi riscontrato che questo calo non è solo italiano, ma globale. In Francia le piogge e le grandinate hanno distrutto circa 1000 ettari su 33mila coltivati a Champagne; in Spagna «c’è stato troppo caldo e una situazione molto complessa» come ha sottolineato Juan Antonio Martinez, direttore della viticoltura per l’azienda Vitistop.
LARGO ANCHE A ENOLITECH É ormai un appuntamento imperdibile anche Enolitech, dedicato alle aziende che lavorano, innovano e commerciano l’attrezzatura e la tecnologia per migliorare il lavoro nel campo, in cantina e in frantoio. Per questo 2013 sarà ancora ospitato nel Padiglione F (ingresso Giulietta e Romeo) e si estenderà su una superficie espositiva coperta di 12mila mq, oltre alla parte esterna allestita a supporto. Come nelle scorse edizioni, anche quest’anno sarà attivo il Servizio Anticontraffazione, che tutelerà la proprietà dei prodotti esposti controllando chi esporrà contraffazioni.
Area espositiva aumentata del 150% Previsti oltre 170 espositori da 11 Paesi Almeno 30mila visitatori dedicati (dati autenticati FKM)
www.cantinavalpantena.it - info@cantinavalpantena.it
Siamo presenti alla 47^ edizione di Vinitaly Pad. 5 Stand E3
Nell’ambito della manifestazione fieristica si terrà il convegno con degustazione dal titolo
“Irrigazione responsabile del vigneto e qualità dell’amarone”
La Cantina Valpantena, cosciente dell’insostituibile ruolo dell’acqua, ha avviato una ricerca che parte proprio dalla degustazione di vini Amarone ottenuti con diversi livelli di stress idrico, a testimoniare l’urgenza di avviare strategie irrigue idonee all’ambiente della Valpantena e dei suoi vitigni. Proprio la degustazione guidata di questi Amaroni proposta durante l’incontro, chiarirà anche al consumatore quanto l’acqua sia fondamentale per raggiungere livelli di eccellenza nel prodotto finale.
Martedì 9 Aprile 2013 1° piano Pad. 8/9 sala C
Gli ampi punti vendita propongono una ricca gamma di vini e oli della nostra tradizione veronese. QUINTO DI VALPANTENA
Via Colonia Orfani di Guerra, 5/b Tel. 045/550032 - Fax 045/550883 Infoval srl
Orari: Lu-Ve 8.00-12.00 14.00-18.00 Sa 8.00-12.00
VERONA
S. GIOVANNI LUPATOTO
Orari: Lu 15.00-19.30 Ma-Sa 9.00-12.30 15.00-19.30
Orari: Ma-Sa 8.30-12.30 15.00-19.30
Viale Manzoni, 11 (Borgo Milano) Tel. 045/8186086
Via Garofoli, 177/a Tel /Fax 045/545488
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Vinitaly 2013
A
groalimentare di qualità. Si raccoglie in questo denso concetto lo spirito del salone nel salone, la chicca nell’eccellenza. Per la verità, e a ragione, con Sol&Agrifood si intende prevalentemente la parte della fiera riservata ai produttori e coltivatori d’oliva. Del resto se c’è una terra dove l’olio ha acquisito sempre maggiore prestigio negli ultimi dieci anni, questa è la provincia di Verona. L’olivicoltura è radicata qui da generazioni, ma in tempi relativamente recenti ha trovato spazi ragguardevoli nel mercato nazionale e ancor di più in quello internazionale. A livello mondiale la produzione 2011/2012 è aumentata del 3%, con un totale di circa 3,1
SOL&AGRIFOOD
Settore olio protagonista
milioni di tonnellate raccolte, ma oltre 2 milioni di queste vengono dall’Unione Europea. Il primo produttore è ancora la Spagna (62% sul totale), e l’Italia, nonostante sia al secondo posto, copre solo il 20% delle produzioni continentali. Questo non deve però sviare l’attenzione sui consumi, che spostano notevolmente l’ago della bilancia. L’UE infatti attinge al prodotto mondiale per oltre il 60%, e più della metà finisce sulle tavole degli italiani (dati Consiglio Oleicolo Internazionale, ndr). Questo vuol dire che l’Italia è il primo consumatore, e quindi anche uno dei Paesi dove si concentrano i maggiori interessi dei produttori, che qui trovano un ampio mercato di acquisto e di vendita. Motivo in più per avvalorare la presenza degli operatori italiani al Sol 2013.
AGRIFOOD, PERCHÈ? Combinare il gusto del vino e dell’olio con la sfiziosità preparata con i prodotti agro e agro-bio di eccellenza. Tra degustazioni promozionali, convegni e una nutrita schiera di espositori e buyer si creerà una piccola cittadella del gusto rurale, legato al lavoro dei campi e della terra. Inserito all’interno di questo salone, anche il Concorso Oleario “Sol d’Oro”. Questo speciale premio, deciso e valutato da una giuria di esperti, selezionerà la migliore produzione oleicola nazionale e internazionale tra tutti i partecipanti al Sol&Agrifood. Gli olii vincitori saranno disponibili al ristorante Sol Goloso, verranno utilizzati nei minicorsi di cucina, avranno un’apposita area self-service a loro dedicata. Tutto questo all’interno del Padiglione C dedicato, appunto, a Sol&Agrifood.
Foto Veronafiere
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Agricoltura e cultura
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ome detto la provincia di Verona ospita alcune delle eccellenze più importanti nella raccolta e spremitura delle olive. L’avventura dei Frantoi Redoro, fra i più antichi e longevi, ha inizio addirittura nel 1895. Di padre in figlio, il frantoio ha perdurato fino ad oggi, con la sua sede centrale a Grezzana, capoluogo della Valpantena, dove vengono raccolte le olive di oltre 750 produttori agricoli delle sette valli vicine. Nel frantoio si esegue la molitura delle olive con le macine in pietra e con il sistema a freddo, seppure attraverso un macchinario iper evoluto, installato pochi anni fa, che cura ogni aspetto della produzione rispettando i dogmi per una spremitura che non perde la sensibilità che fu delle mani esperte dei primi
agricoltori. Nell’antico frantoio di Mezzane, invece, la molitura delle olive è effettuata ancora con le tecniche tradizionali e privilegiando l’oliva di Lessinia e Alto Garda, da cui vengono imbottigliate diverse etichette di olio. Ma questa non è l’unica struttura d’eccellenza. Proseguite nella lettura di questo speciale per scoprire cosa nasconde il territorio di Verona e provincia nello speciale “Dentro e fuori dal Vinitaly” (da pg. 10).
Mappa del quartiere 2013 Vinitaly 2013 Vinitaly LA MAPPA
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Mappa del quartiere Vinitaly 2013
F1
- Centrocongressi / Congress Centre Arena - Sale / Rooms: Bellini, Puccini, Rossini
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G F1
EN OL ITE CH
INGRESSO / ENTRANCE “GIULIETTA E ROMEO”
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F INGRESSO / ENTRANCE “GIULIETTA E ROMEO”
- Sale degustazioni Pad. 8-9 Tasting Rooms Hall 8-9: A, B, C, D
- Sale degustazioniPIEMONTE Pad. 8-9 Tasting Rooms Hall 8-9: A, B, C, D
Centroservizi “Bra”
INGRESSO / ENTRANCE “RE TEODORICO”
Centroservizidei Signori
EN OL ITE CH
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Centroservizi “Bra”
NEW POSITION
TOSCANA
PUGLIA
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- Trendy Oggi Big Domani
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Centroservizi “Castelvecchio” FRIULI
TOSCANA
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LAZIO
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A2 LOMBARDIA A1
2 EMILIA ROMAGNA 1
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EMILIA B ROMAGNA1
M
- Desk Convegni
PALAZZO UFFICI
INGRESSO / ENTRANCE “CANGRANDE”
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INGRESSO / ENTRANCE “SAN ZENO”
- Desk Convegni
PALAZZO UFFICI
PALAEXPO
M N
A2 LOMBARDIA A1 PALAEXPO
- Area Stampa Tecnica / Wine Press Hall
- Area Stampa Tecnica / Wine Press Hall
LAZIO B
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SICILIA
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SICILIA
SOL&AGRIFOOD
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SOL&AGRIFOOD
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CAMPANIA
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3 Centroservizi “Castelvecchio”
VENETO
ALTO ADIGE 8
TRENTINO 5
Centroservizi “delle Erbe”
VENEZIA GIULIA
VENETO
CAMPANIA
- Coffee Experience C - Grappa Tasting - Ristorante Sol Goloso - Sala / Room Mantegna - Workshop FIPE - International Meeting Point
- Trendy Oggi Big Domani
Centroservizi “delle Erbe”
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Centroservizi Arena
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VENETO
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ALTO ADIGE
TOSCANA
I
TRENTINO
5 TOSCANA
FRIULI VENEZIA GIULIA - Taste Italy by Doctor Wine - Self Service d’ Autore
- Taste Italy by Doctor Wine - Self Service d’ Autore
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NEW POSITION Centroservizi Arena
PUGLIA
7B
MARCHE
VENETO
7
Centroservizi dei Signori
10vineyards, wine-makers, terroir
vigne, vignaioli, terroir vineyards, wine-makers, terroir
- Area Stampa Tecnica / Wine Press Hall - Sala Stampa / Press Center
H
BASILICATA CALABRIA MOLISE SARDEGNA UMBRIA VENETO
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MARCHE ABRUZZO VALLE D’AOSTA LIGURIA 11
vigne, vignaioli, terroir
- Area Stampa Tecnica / Wine Press Hall - Sala Stampa / Press Center
PIEMONTE
ABRUZZO VALLE D’AOSTA LIGURIA 11
B
ENTRANCE A1 - Ristorante d’ Autore - Sale Degustazioni Palaexpo / Tasting Rooms Palaexpo: Iris, Tulipano, Orchidea - Centrocongressi / Congress Centre Europa - Sale / Rooms: Salieri, Vivaldi, Mozart, Auditorium Verdi
INGRESSO / ENTRANCE “CANGRANDE”
ENTRANCE A2
INGRESSO ENTRANCE - Sala degustazione / Tasting Room/ Argento “SAN ZENO” - Vip Lounge NEW POSITION - Area Blogger NEW - ICE Business Area NEW
- Coffee Experience - Grappa Tasting - Ristorante Sol Goloso - Sala / Room Mantegna - Workshop FIPE - International Meeting Point
ENTRANCE A1
ENTRANCE A2 - Sala degustazione / Tasting Room Argento - Vip Lounge NEW POSITION - Area Blogger NEW - ICE Business Area NEW
Cittadella della Gastronomia Citadel of Gastronomy
Edicola Newsagent
Ristorante Restaurant
Vip Lounge
Centro Congressi Congress Centre
Check-in online
Telefoni Telephones
Self Service
Sala Stampa Press Centre
Fermata navetta Shuttle stop
Pronto Soccorso First Aid
Toilette
Deposito bagagli Left luggage
Bar
Bancomat
Self Service
Polizia di Stato Police
MENEGOTTI
Pad 4 (stand C6)
- Infopoint - Sate: Servizio Assistenza Tecnica Espositori - Vendita Catalogo e Guida Sale Catalogue and Guide
Servizi Veronafiere Cittadella della Gastronomia Citadel of Gastronomy
Vip Lounge
Pad 7B (stand H2/H3) Centro Congressi Congress Centre
Self Service
Sala Stampa Press Centre
Pad 5 (stand E3)
Servizi Veronafiere
Degustazioni Tastings
Servizi Vinitaly Degustazioni Tastings
- Ristorante d’ Autore - Sale Degustazioni Palaexpo / Tasting Rooms Palaexpo: Iris, Tulipano, Orchidea - Centrocongressi / Congress Centre Europa - Sale / Rooms: Salieri, Vivaldi, Mozart, Auditorium Verdi
Servizi Vinitaly
Ristorante Restaurant
Ristorante Restaurant
G
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BASILICATA CALABRIA MOLISE SARDEGNA UMBRIA VENETO
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INGRESSO / ENTRANCE “RE TEODORICO”
-
- Centrocongressi / Congress Centre Arena - Sale / Rooms: Bellini, Puccini, Rossini
F
- Infopoint - Sate: Servizio Assistenza PadEspositori 7B (stand 21) Tecnica - Vendita Catalogo e Guida Sale Catalogue and Guide
Ristorante Restaurant
Edicola Newsagent
CONSORZIO TUTELA VINO CUSTOZA DOC CUSTOZA | IL VINO BIANCO ITALIANO
Pad CCheck-in online
DELLE COLLINE TRA VERONA E IL GARDA LEGGERO | DELICATAMENTE AROMATICO PER L’APERITIVO | GLI ANTIPASTI | I SALUMI I TORTELLINI | LA PASTA | IL PESCE LE VERDURE | LE CARNI D’AIA
Pad C (stand 30) Telefoni
Telephones
WWW.VINOCUSTOZA.IT
Fermata navetta Shuttle stop Toilette Bar
Pad C (stand 25) Self Service
Pronto Soccorso First Aid
Eccellenze Deposito bagagli Left luggage
in fiera
Bancomat Polizia di Stato Police
Azienda Agricola Scriani Via Ponte Scrivan, 7 - 37022 Fumane (VR) - Tel: 045.6839251 - Fax: 045.6801071
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Dentro e fuori dal Vinitaly
Attraverso la magia della tradizione A pochi passi dalla fiera
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rendetevi qualche ora di tempo, e puntate verso la pianura. Vi troverete presto immersi in un contesto avvolgente, che porta su di sé gli anni del duro lavoro in campagna. Se nelle colline il paesaggio morbido lascia quasi presagire un rapporto di fiducia tra uomo e ambiente, la sconfinata estensione della pianura rende l’idea della fatica che in molti secoli gli agricoltori hanno portato sulle loro spalle. Sospesa a metà tra questi due paesaggi è la zona di Custoza, da un lato collinare dall’altro pianeggiante, e un esempio di questo rapporto di rispetto per il lavoro della
terra è l’Azienda Agricola Menegotti, condotta da Vittorino e Giorgio, che tramanda da generazioni la cura minuziosa dei vigneti, la selezione delle migliori uve, e la vendemmia rigorosamente manuale, unendo tutto questo alle nuove tecnologie in cantina per esaltare la tipicità dei prodotti. Capirete la bellezza di questa zona salendo sul monte Mamaor, che domina una buona parte del territorio, su cui sono collocati molti dei vigneti da cui la famiglia Menegotti mosta il Bardolino Chiaretto, tenue rosè dal sapore delicato che sa conquistare anche i palati più esigenti e sensibili, come quelli delle donne.
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Dentro e fuori dal Vinitaly La Valpantena
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iattraversiamo la città e spostiamoci verso le colline. Il paesaggio cambia radicalmente non appena raggiungiamo le valli. La prima è la Valpantena, docile conca che sale da Porta Vescovo, rivolta a Venezia, fino alle affascinanti cime della Lessinia. L’insediamento dell’agricoltura qui fa risalire il pensiero a tempi immemori. Viti e ulivi dominano la prima parte della vallata, fino a Stallavena, dove poi l’insediamento umano e manifatturiero ha per certi versi snaturato il paesaggio, che torna protagonista più in alto, nei pascoli di montagna. In vallata l’ulivo si scorge in ogni angolo, soprattutto nella bassa valle, come a Nesente, dove la famiglia Salvagno, di antiche origini veneziane, si trasferì ai primi dell’Ottocento dedicandosi alla coltivazione degli ulivi. Con il passare del tempo l’oleificio crebbe in volume fino a servire, oggi, 700 aziende agricole. A differenza dei grandi brand spagnoli, qui
Villa Arvedi in Valpantena
La Val d’Illasi
O
ra proseguiamo verso Soave. All’ombra del castello medievale datato almeno 1200 e protagonista della storia della città (fu residenza del Sindaco nella seconda metà dell’Ottocento) prende piede la Val d’Illasi. Le linee della vallata, fin dai primi metri, delineano la forte tradizione vitivinicola di queste zone, e la potenziale espansione del settore avuta negli ultimi anni. Si riconoscono i restauri, le cantine ampliate, i campi coltivati in ordine e, stagionalmente, l’inconfondibile profumo del mosto. La Tenuta Chiccheri, a Tregnago, rappresenta questa eccellenza già dal nome. “Chic-
cheri” era il nome che venne dato decenni fa a coloro che abitavano dove ora crescono le viti, padroni di un territorio rurale e agreste oggi al servizio dell’agricoltura. Impossibile non notare l’assonanza con i “chicchi d’uva”, che legano la tradizione con un pizzico di magia. Il consiglio, qui, è di assaggiare i vini neri speciali che saranno presentati proprio al Vinitaly di quest’anno. Il primo, un metodo classico millesimato 2009 Pinot nero vinificato rosè che ben si sposa sia con i piatti forti che con i sapori più attenuati. Il secondo, un metodo classico millesimato 2009 al 50% blend chard e al 50% Pinot nero con tutta un’altra tonalità.
l’azienda segue direttamente tutto il ciclo produttivo, fino al marketing, senza sottovalutare la ricerca orientata a valorizzare sempre più l’equilibrio con il territorio, come dimostrato dal progetto “Olivicoltura Pulita” iniziato nel 1978, da cui nasce l’olio a etichetta biologica che potrete degustare anche in fiera. La produttività di queste terre è confermata anche dalla Cantina Valpantena, che nonostante di recente si sia attivata anche nel campo dell’olio, nacque nel 1958 orientata solo all’aspetto vitivinicolo. Forte di questa tradizione, oggi raggruppa 300 soci conferitori che coltivano circa 600 ettari di vigneti. Diversamente da quanto potrete trovare in altre zone, i vini della Valpantena vi stupiranno per un gusto particolare, a tratti fruttato, a tratti rude e corposo, che ha meritato premi prestigiosi nei più importanti concorsi enologici internazionali. Questo perché i terreni valpantenati rendono possibile alla vite una crescita caratteristica e unica, aspetto monitorato dalla Cantina Valpantena prima di decidere qualsiasi nuovo impianto. Il castello di Soave
chiccheri
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Dentro e fuori dal Vinitaly La Valpolicella
S
postandoci qualche chilometro più a ovest vi ritroverete all’inizio della Valpolicella. Fra tutte le valli di Verona, questa è senza dubbio quella la cui tradizione si lega indissolubilmente alla coltivazione della vite e alla produzione di buon vino. Persino il suo nome è plasmato dal latino cellae ovvero cantina. Capirete subito di essere entrati nel regno della vite, perché vi circonderà dal primo metro di strada sino ad incontrare le pendici dei Monti Lessini. Fra le tante eccellenze che hanno qui la sede da generazioni, la Cantina Scriani della famiglia Cottini ha fondato la propria identità sulla produzione dell’Amarone, vino per eccellenza di queste terre. L’azienda si trova a Fumane, e dispone di una superficie coltivata a pergolato di 8 ettari con una densità di quasi 3mila piante per ettaro. Come vuole la tradizione dell’Amarone, gli spazi interni della cantina vi sembreranno pregni di una lunga collezione di barriques di rovere, dove il pregiato vino deve rimanere per ben otto mesi, per poi passare ad altri sei mesi di affinamento in bottiglia. Anche la gestione dei vigneti è attentissima: la produzione, per non affaticare i filari, è di circa 8/10 tonnellate per ettaro e potatura e raccolta vengono eseguite rigorosamente a mano. Le etichette qui sono quelle internazionalmente famose: dal Valpolicella Classico al Superiore, dall’Amarone al Recioto.
Botte di Rovere: segreto dell’Amarone
Tornando verso la realtà
D Valpolicella, terra storica del vino
Custoza, vino leggero e delicato
opo aver assaporato la tradizione lungo le vallate della provincia di Verona, e prima di fare ritorno alla quotidianità torniamo nei pressi dell’aeroporto, pronti per allontanarci da Verona al termine del 47mo Vinitaly. Siamo ancora a Custoza, questo paese sospeso a metà tra le colline e le sconfinate campagne venete. Nato dall’amore di chi vive qui da sempre, anche il Consorzio di Tutela del vino Custoza Doc. che unisce oltre trenta produttori del tipico bianco amabile dal colore giallo paglierino e ricavato da uve pregiate locali come il Trebbiano, il Garganega, il Trebbianello e il Pinot Bianco. Perfetto per l’abbinamento con antipasti leggeri, risotti, tortellini, carni bianche il Custoza, che arriva a 11° di livello alcolico prende il nome da una zona che era un’antica stazione di guardia e custodia che controllava dall’alto le colline e i passaggi sulla via postumia: Custoza appunto, che avrete il piacere di visitare e di scoprirne la forte tradizione vitivinicola.
Vinitaly 2013
SAPERNE DI PIÙ
“Custoza e solo Custoza” parla il bianco di Verona
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ualche mese fa i vignaioli, ma anche i ristoratori, gli albergatori e gli enti del territorio collinare fra Verona e il Garda, hanno ricevuto una lettera che chiedeva una piccola ma sostanziale modifica, qualora necessario, dei loro siti internet: si domandava che anziché come Bianco di Custoza il vino della zona venisse presentato semplicemente come Custoza. La richiesta era a firma di Carlo Nerozzi, presidente del Consorzio di tutela. Spiegava che con un decreto del 2005 la doc Bianco di Custoza era stata riconosciuta anche col solo nome di Custoza e che «a seguito di questa modifica, la maggior parte degli imbottigliatori ha optato
per la dicitura Custoza in etichetta». Dunque, questo è il nome da usare: Custoza, solo Custoza. Lo stesso Consorzio ha modificato la propria intitolazione: adesso è, appunto, il Consorzio di tutela del vino Custoza doc. «Un’indagine di posizionamento che abbiamo commissionato a Doxa Advice» spiega Nerozzi «ha dimostrato che, insieme con la piacevole leggerezza, la delicata aromaticità e l’estrema abbinabilità del vino, uno dei punti di forza della nostra denominazione è proprio il nome Custoza, molto conosciuto sul territorio nazionale per la sua forte connessione con la storia italiana. Noi siamo orgogliosi di chiamarci Custoza. Del resto, tutte le più importanti zone vinicole del mondo non hanno bisogno di specificazioni per affermare la loro identità. Noi ci chiamiamo Custoza perché vogliamo che in nostri vini parlino del nostro territorio collinare, che ruota attorno a Custoza». Con una produzione annua di circa 12 milioni di bottiglie ed un vigneto totale intorno ai 1200 ettari «quasi tutti irrigui, elemento essenziale per garantire qualità anche in annate caldissime come il 2012», sottolinea Chiara Turazzini, responsabile dell’area tecnica del Consorzio, «il Custoza ha un mercato fortemente focalizzato sul territorio nazionale. I soci del Consorzio producono circa il 90% del totale delle uve dell’area e il ruolo erga omnes all’ente consortile è evidente. Tra le doc storiche del panorama dei vini bianchi nazionali, il Custoza ha poi una
prerogativa abbastanza rara: non dipende infatti da un vitigno prevalente, ma nasce dal sapiente mix di varie uve, fra le quali spiccano quelle autoctone». «Il savoir faire dei produttori» ha detto Nerozzi «consente all’uvaggio del Custoza di esaltare il profumo delicato, floreale e fruttato della Garganega, il colore caratteristico del Trebbianello ed i sentori leggermente aromatici della Bianca Fernanda. Ne deriva un Custoza dalla forte connotazione territoriale, facilmente riconoscibile per la sua freschezza e la sua bevibilità, fattori che lo rendono estremamente moderno». Una modernità e una classe che trova riscontro tra la critica enologica: il Custoza è da alcuni anni tra i vini bianchi più premiati dal Gambero Rosso coi suoi ambitissimi “Tre Bicchieri”. E di recente i wine writer stanno scoprendo una
per certi versi inattesa attitudine del Custoza: quella per l’invecchiamento, con bottiglie di otto, dieci anni in grande spolvero. «In realtà» ha detto Nerozzi «non c’è da sorprendersi, perché quando un vino bianco è rispettoso del proprio territorio, allora può tranquillamente varcare gli anni, anche se il Custoza è e resta un vino da bere soprattutto giovane».
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