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Felici i puri di cuore
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Ragazzi
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Dintorni
Marzo 2015
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Ragazzi & dintorni
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«Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio»: è una Beatitudine che richiede umiltà di cuore per essere colta nella sua profondità e bellezza. Si riferisce alla persona nella sua integralità. È bene, con i ragazzi, partire dal prendere coscienza come la sincerità, espressione della purezza di cuore, è desiderata da tutti, ma poco praticata (Focus). Per considerare, poi, i rischi che vengono dalla nostra società e dai media, che possono deturpare semplicità e limpidezza di cuore (Attualità). Con «cuori semplici e puri», capaci di sintonizzarsi con gli altri, ci si può confrontare attraverso i personaggi del film (Ciak si gira). Le canzoni aprono alla visione del positivo, del limpido, del bello, presente anche nelle persone, e a coltivare una coscienza sincera, onesta, trasparente (Musica e fede). A questo punto ci si può lasciare attrarre da Gesù, «l’uomo del sì», che si distingue per «la sua sincerità e verità» nelle relazioni con gli altri; egli è la Luce e fa di noi «i figli della Luce» (Bibbia nella vita). Due sue discepole e amiche, Marta e Maria, sono pronte ad ascoltarlo e a servirlo (Gesù nell’arte). Un altro testimone, coetaneo dei ragazzi, che li affascinerà, è san Domenico Savio (Testimoni). Il web offre sia approfondimenti sulla Beatitudine sia sussidi multimediali (In rete). Con il Test si può scoprire se il proprio cuore è una sorgente limpida o inquinata. La Celebrazione aiuta a sintonizzarsi con il cuore limpido del giovane Daniele e, in definitiva, di Dio.
SOMMARIO Focus
Sincerità ammirata e poco praticata - T. Lasconi
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pag.
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Bibbia nella vita Beati i puri di cuore - Tonino Lasconi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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Attualità
Beati i limpidi, non gli spudorati - Fausto Negri
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In rete
Puri di cuore online - Alessia Cambi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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Musica e fede
Trasparenti, ma non invisibili - M. Tassielli
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Ciak, si gira
Quando i bambini credono… - Cecilia Salizzoni . . . . . . . »
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Gesù nell’arte
Un cuore pronto ad ascoltare e a servire - F. Negri . . . »
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Test
Cuore cristallino - Maria Teresa Panico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . »
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Celebrazione
Vediamoci chiaro - Dalia Mariniello
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Testimoni
Domenico Savio - Redazione
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RAGAZZI & DINTORNI - In sintonia con papa Francesco che ha indicato le Beatitudini come tema per le GMG, entriamo in questo «Vangelo sfidante», per assumere atteggiamenti e comportamenti evangelici che, sulla scia di Gesù, facciano vivere la gioia vera. La vivacità di proposte, con l’utilizzo di tutti i linguaggi, caratterizza il percorso per ragazzi/e di 12-16 anni. Da valorizzare in itinerari di catechesi, campiscuola, ritiri…
Tema: Porta della felicità Felici voi… - Felici gli afflitti - Felici i nonviolenti Felice chi cerca la giustizia - Felici i misericordiosi - Felici i puri di cuore Felici i costruttori di pace - Felice chi è ad «alta fedeltà»
Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2015
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Focus
Tonino Lasconi - toninolasconi@gmail.com
SINCERITÀ AMMIRATA E POCO PRATICATA
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o abbiamo sperimentato tutti, a cominciare da noi stessi, che la purezza di cuore, limitata anche alla sincerità, ha un fascino assoluto. Non c’è persona che ammetta di essere falsa. Tutti – e sarà capitato anche a noi – dichiarano: «Io ho mille difetti, però una dote ce l’ho: sono sincero. Quello che ho nel cuore ho sulla lingua»; «Io non sono uno che parla dietro le spalle. Quello che ho da dire lo dico in faccia»… Tutti diciamo così, ma magari fossimo davvero così: il mondo cambierebbe in un istante. Sappiamo bene, purtroppo, quanta falsità e ipocrisia si covano in tutti gli ambienti, anche in quelli che dovrebbero essere come «lampade sul candelabro», o come «città che sta sopra un monte» (Mt 5,14).
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alsità e ipocrisie trovano le compagne nelle mezze parole, nelle allusioni, nelle voci riportate e ampliate, nelle «chiacchiere», così antipatiche a papa Francesco, e inquinano tutti gli ambienti, spesso spingendoli verso vigliaccheria e omertà. a bugia è dei bambini piccoli. È, quindi, importante educare i bambini fin da piccoli alla sincerità, traguardo che non si raggiunge con l’invitare a non dire bugie – cosa che genitori, insegnanti, educatori fanno da sempre –, se non si crea ammirazione per la bellezza della sincerità. Per cui è utile ed efficace far comprendere che la sincerità è segno di crescita. I bambini piccoli non sono in grado di capire il principio di causalità; se il bambino, infatti, getta il piatto giù dal seggiolone e questo si rompe, non riesce a collegare il suo gesto alla rottura del piatto. Chi ricorre alle bugie rimane bambino, perché non ha il coraggio di riconoscere le sue responsabilità. A tutti i ragazzi, ma anche ai bambini delle elementari, piace dire: «Non sono più un bambino piccolo!». «Bene! Dimostralo, dicendo la verità».
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a verità è bella. È altresì importante lodare la bellezza della sincerità, che permette di andare a testa alta, mentre la bugia ne chiama un’altra, e un’altra ancora, finché la catena si rompe e tutto è scoperto.
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a spia. Un problema particolare per bambini e ragazzi è la spia. Succede spesso che a scuola, in parrocchia, o in casa, se si verifica un danno, e si chiede chi è stato, in casa i figli si accusano a vicenda: «È stato lui!», «Non è vero, bugiardo. Sei stato tu!». A scuola o in parrocchia: tutti zitti. Allora arriva il classico: «Se, entro domani, non mi dite chi è stato, la colpa sarà data a tutti». Questo tipo di intervento, in genere, non serve, anzi crea più problemi di quello che si vuole risolvere, perché non tiene conto della paura di essere tacciati da spioni, e del timore di rappresaglie da parte dei colpevoli.
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È
opportuno fare un’operazione preventiva, spiegando che «le mafie» nascono proprio così. È brutto essere tacciati da spioni, ma è più brutto diventare «mafiosi». Tale convinzione può far trovare il coraggio che la sincerità richiede. «E se dopo uno ci rimette?». Sarà compensato dalla stima per sé e da quella degli altri. Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2015
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Dalia Mariniello - d.mariniello@yahoo.it
Celebrazione
VEDIAMOCI CHIARO Tour of happiness - VI tappa Al centro della sala la Bibbia aperta; un cartellone sul quale è disegnata una strada su cui è scritto «Beati i puri di cuore» e su cui porre tanti cuori in cartoncino (da attaccare con patafix) quanti sono i ragazzi e, infine, un cestino con occhiali di cartone.*
Catechista: In questo tour of happiness Maria, Giuseppe, il cieco Bartimeo, Pietro, il buon samaritano, sono diventati nostri compagni di viaggio, sono stati esempio di povertà, misericordia, mitezza, giustizia. Ci hanno insegnato che, seppur nelle difficoltà, essere felici è possibile. Oggi incontriamo un nuovo compagno, il giovane Daniele, che ci aiuterà a comprendere e a vivere la sesta Beatitudine: «Beati i puri di cuore». BRANO BIBLICO: Daniele 13,1-64* Catechista: I due anziani, che incontriamo nel brano, hanno un cuore impuro, torbido, così offuscato dal desiderio di «avere» Susanna, da mentire e accusarla per il suo rifiuto.
INVOCAZIONI 1R. Fra i nostri compagni, fra coloro che ci vivono accanto, molti hanno il cuore offuscato dal male, mentono pur di avere quanto desiderano e agiscono per i propri interessi anche calpestando gli altri. T. Signore, tanti sono i desideri del nostro cuore, aiutaci a realizzarli onestamente, senza sfruttare o calpestare altri; aiutaci a capire che l’altro, più che un ostacolo, può essere un amico con cui correre ancora più velocemente. 2R. Daniele ha la capacità di guardare nel cuore di Susanna, scoprendo in lei il bene e la verità. T. Signore, insegnaci ad avere un cuore limpido, cristallino, puro come quello di Daniele; liberaci dall’invidia, dall’odio, dalla paura e colmaci di onestà, sincerità e perdono.
SEGNO: Che occhiali indossi? Sulle note di Beati voi (F. Buttazzo - D. Scarpa, Vieni, Soffio di Dio, Paoline), VI strofa* Catechista: Durante l’ascolto del canto, ognuno prende un paio di occhiali dal cesto, un cuore dalla strada e colloca, al suo posto, il proprio tandem. • Dal cuore nascono le scelte importanti, la capacità di distinguere il bene dal male, di amare, di entrare in relazione con l’altro. • Indossare lenti scure, cioè avere il cuore «impuro» a causa dell’egoismo, del peccato, non rende ciechi, ma non fa vedere in modo chiaro. Scegliamo di indossare gli occhiali della purezza, quelli che ci aiutano a «vedere chiaro», a guardare Dio e a imparare da lui come agire. Preghiera Signore, desideriamo vederci chiaro, desideriamo liberare il cuore dall’odio, dall’egoismo, dall’invidia, da ciò che offusca la vista e non ci permette di guardare te, per imparare ad amare come ci ami tu. * Dal 2 Marzo su www.cantalavita.com si potrà scaricare: il video, le immagini per il segno con una spiegazione più ampia, la storia semplificata di Daniele; inoltre spunti per un incontro pre-celebrazione. Daniele scagiona Susanna, Maestro del Giudizio di Paride, Collezione privata Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2015
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