Nawal è un nome arabo che in italiano potremmo tradurre con «donata». E, di fatto, quella in cui stiamo per entrare, sfogliando ogni singola pagina, è la storia vera e concreta di un angelo donato: "l'angelo dei profughi" appunto. Così Daniele Biella, giornalista, ha definito Nawal Soufi, giovane donna di 28 anni, nel libro che le ha dedicato.
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