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Greta è una bambina solitaria che ama stare in compagnia solamente dei suoi libri di fiabe e della sua pecorella, Fiocco di Neve. Gli amici di scuola, alla vigilia di Natale, cercano invano di convincerla a fare festa insieme. Uno di loro le porta via il suo libro preferito e per di più, la sera stessa, sparisce Fiocco di Neve. Disperata, Greta riceverà un aiuto inaspettato e quella notte di Natale si trasformerà in un evento incantato e indimenticabile. E proprio allora scoprirà l’importanza dell’amicizia e della condivisione.
Una magica storia natalizia con sei trascinanti canzoni, immersa in un paesaggio da fiaba, tra musica, teatro, fantasia, buffe pecore parlanti e fiocchi di neve da sogno.
LE CANZONI 1. CHE FREDDO CHE C’È • 2. IL BALLO DELL'INVERNO 3. NATALE È UNA FESTA • 4. LA MAGIA DELLA NEVE 5. COME AL TEMPO DI BETLEMME • 6. ORA CHE È NATALE
COPIONE TEATRALE TESTI E SPARTITI DELLE CANZONI Per bambini dai 5 ai 10 anni
Illustrazione di copertina: Sara Benecino Grafica: Erika Serafini
CONTIENE CD EDITORIALE AUDIOVISIVI © Figlie di S. Paolo, Roma 2015 www.paoline.it - ed.audiovisivi@paoline.it DIFFUSIONE - Via Antonino Pio, 75 - 00145 ROMA
PLD 264 € 17,50
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INDICAZIONI PER LA MESSA IN SCENA Partecipanti Lo spettacolo può essere realizzato, fedelmente al copione, con un minimo di 15 fino a 30 e più partecipanti. Con il sistema delle doppie parti e con piccole modifiche si può ridurre ulteriormente il numero di attori.
Scenografia La storia è ambientata in un ipotetico paese del nord. Potremmo prendere come modello un paesaggio nord-europeo, quello tipico delle fiabe, che si sposa bene anche ad alcuni riferimenti musicali che richiamano ballate irlandesi. Conviene utilizzare pochi elementi di scena, solo qualcosa di evocativo: una staccionata ed eventualmente un angolo di casa (ma non è necessario) per la fattoria, con uno sfondo di foresta (sagome di cartone, o pannello dipinto). L’altra ambientazione, che verso la fine dello spettacolo sostituisce la precedente, richiede la rimozione della staccionata e l’inserimento (fattibile a scena aperta, è descritto in didascalia nel copione) di una sagoma di edifici di paese, un campanile o altro. Volendo ridurre al minimo l’impegno per l’allestimento, si può anche scegliere di adottare una scena neutra.
Costumi Lo spettacolo si svolge ai nostri giorni. Quindi, come abbigliamento generale per i piccoli protagonisti, immaginando l’ambientazione nordica, utilizzare jeans, pantaloni e gonne di velluto, maglioncini di lana, cappelli e sciarpe. Volendo, si può dare un tocco di stile omogeneo limitando per tutti i colori da utilizzare: per esempio solo bianco-arancio-rossoverde (o altre combinazioni, scegliendo alcuni colori e attenendosi a quelli). I personaggi del presepio vivente avranno ovviamente le classiche tuniche con gli elementi che li caratterizzano (ali, copricapi, anfore, ecc). Le fatine potranno indossare maglia e calzamaglia bianche, con un piccolo gonnellino di tulle bianco e ali, sempre di tulle bianco. Eventualmente una coroncina di fiocchi di neve bianchi sul capo. La regina delle nevi potrà avere un costume simile ma più sontuoso, con gonna di tulle lunga e mantello. Per i folletti basterà realizzare delle tunichette verdi, da indossare sopra maglia e calzamaglia verdi (o bianche, o nere). Gli uccelli migratori (nella canzone d’apertura) potrebbero indossare calzamaglie nere (o bianche) e maglie (nere o bianche, come la calzamaglia), con delle ali di cartone applicate lungo le maniche.
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Suggerimenti per le coreografie Che freddo che c’è. Se c’è un sipario, all’effetto di vento iniziale si può scuotere dall’interno quando è ancora chiuso, e farlo aprire all’improvviso con la seconda folata. Alla strofa entrano le fatine. Mentre una di loro canta, le altre eseguono una danza, facendo svolazzare delle foglie attaccate a fili appesi a un bastoncino (simile a quello che si usa per la ginnastica artistica). Il tutto deve simulare il movimento del vento. Con il ritornello, «Che freddo che c’è», entrano gli uccelli migratori, che simulano il volo. Alla fine del ritornello salutano le fate e vanno via. Nella seconda strofa le fatine si riuniscono e danzano vicine. Poi, al ritornello, si aggiungono dei bambini che fanno un girotondo intorno a loro. Alla fine tutti escono di scena. Il ballo dell’inverno. Questo ballo dovrà essere buffo. Le pecore potranno danzare saltellando a due a due, o in fila, tenendosi per le mani incrociate, o in girotondo, andando avanti e indietro in modo alternato. Per prendere fiato ogni tanto, potranno anche battere le mani sulle gambe e poi tra loro, da ferme, e fare movimenti fingendo di scaldarsi. Le oche potrebbero solo battere le mani nella prima strofa e poi intervenire in modo anche “fuori tema”, per esempio con un tipo di ballo alla Tony Manero de La febbre del sabato sera. Loro elemento catalizzatore sarà il gallo Gengis Khan, che nel frattempo si atteggerà mostrando i muscoli come un body builder. Natale è una festa. Questo brano potrebbe essere coreografato un po’ alla maniera di “Grease”: il gruppo degli amici in linea, da una parte, che si rivolge a Greta, dall’altra, cercando di convicerla a partecipare e poi coinvolgendola, quasi afferrandola, in trenini e girotondi, mentre lei continua a mostrarsi scettica. La magia della neve. Canta la fata-regina delle nevi, attorniata dalle sue fatine e folletti. Qui si deve creare una situazione di grande atmosfera. Se si dispone di qualche mezzo tecnico, si possono realizzare effetti di luce (per esempio la sfera di specchietti rotante, o fili di lucette a intermittenza pendenti dall’alto). Più semplicemente, possono essere le fatine a spargere verso l’alto pezzettini di carta bianca, prendendoli da tracolline o ceste. Se c’è la possibilità di inserire un maggior numero di partecipanti, si potrebbe organizzare una coreografia con dei bambini vestiti da fiocchi di neve. Come al tempo di Betlemme. Appena inizia la musica, gli amici aiutano Greta a indossare il costume da angelo. Poi, cantando, il gruppo si dispone sulla scena, creando un centro in cui si andranno a collocare i personaggi di Giuseppe e Maria col bambino. Dietro di loro altri personaggi del presepio vivente, che possono muoversi come se fossero statuine. Ora che è Natale. In questo pezzo finale, gradualmente entrano in scena tutti i personaggi e, singolarmente, in coppia o a gruppetti, passano davanti al pubblico, in proscenio, dandosi la mano, battendo le mani, abbracciandosi. Con la frase conclusiva («Sarà Natale insieme a voi»), tutti indicheranno il pubblico.
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Fiocco di N.: Beeee, me l’ha detto l’asino dei vicini: anche lui fa parte del cast. Pecora 1:
Aaahhh, beeee, e il signor Martin che parte fa?
Fiocco di N.: San Giuseppe, naturalmente! Tutte:
Ah, beee beeee.
Fiocco di N.: Anche a me piacerebbe partecipare. Pecora 1:
E per fare cosa?
Fiocco di N.: Beee, la pecora, no? Tutte:
Beeeee beeeee…
Pecora 3:
Sei ancora troppo giovane Fiocco di Neve…
Pecora 2:
E Greta non partecipa?
Pecora 1:
Macché, se ne sta sempre chiusa in casa a leggere i suoi libri…
(Greta si affaccia all’improvviso da una finestra vicina, o da una porta. Ha un libro stretto a sé). Greta:
Buongiorno pecorelle!
Pecore:
(Insieme, salutandola con la zampa) Beeeeeee!!!
Greta:
Ciao Fiocco di Neve!
Fiocco di N.: (Salutandola) Beeee!!! (Greta subito si ritira). Pecora 3:
È una strana bambina, le piace troppo stare da sola.
Fiocco di N.: Beeee, ma è gentile e ha molta fantasia! Pecore:
Ah, sì, questo sì, beee…
Pecora 3:
Anche noi abbiamo molta fantasia… soprattutto con questo freddo!
Pecora 2:
Forza ragazze, scaldiamoci un po’, bbbbeeeeee.
Pecora 1:
Sì, col nostro ballo!
(Arrivano di corsa Oca Lia e Oca Lea).
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Oca Lia:
Ballo avete detto?
Oca Lea:
Qua qua qua qua!
Pecora 2:
Ciao Lia! Ciao Lea!
Oca Lea:
Noi siamo ballerine… (improvvisano un balletto tipo quelli delle gemelle Kessler) “Hello boy… qua qua qua qua qua qua quaquaqua”…
Pecora 1:
(Mettendosi in mezzo alle due e spostandole ai lati) Non questo, Lea… un altro ballo.
Pecora 2:
Noi facciamo il nostro… ballo dell’inverno!
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(Inizia la musica). CANZONE: IL BALLO DELL’INVERNO Se l’inverno ti pungerà lo sai, sai che si fa? Se vorrai riscaldarti un po’ dovrai muoverti sai. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Se nel vento tu tremerai lo sai, sai che si fa? Fai un passo, un salto e poi vedrai freddo non hai. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Ballerai e io ballerò l’inverno poi se ne andrà. E sarà sempre insieme a noi felice chi più ballerà. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Uoh oh oh oh uoh oh oh balla dai, balla con noi. Balla dai, balla con noi. Balla dai, balla con noi.
(Cantata e ballata dalle pecore e in seguito dalle due oche, cui si aggiunge più avanti anche un gallo, Gengis Khan, che fa ballare le due oche. Alla fine del brano il gallo, atteggiandosi come un macho, esce di scena). Oca Lia:
(Alle pecore) Funziona questo ballo! Io non ho più freddo! Qua qua!
Pecora 1:
Beee! Che ti dicevo, Lia?
Pecora 2:
Ma chi era quello?
Oca Lea:
Gengis Khan, il nuovo gallo della fattoria. Niente male, vero?
Pecora 3:
Beee… Sei e mezzo.
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Oca Lia:
Eccoci qua qua!
Oca Lea:
Che succede?
Pecora 1:
Guardate Greta… laggiù!
(Le due oche mettono entrambe la mano sulla fronte per guardare lontano). Oca Lia:
Ah, è chiaro, qua qua qua.
Oca Lea:
Segue le impronte!
Pecore:
Le impronte?!
Oca Lia:
Sta seguendo le tracce di Fiocco di Neve, ovvio.
Oca Lea:
Ovvio. Qua qua.
(Le pecore, ammutolite, le guardano in silenzio per qualche secondo). Pecora 2:
Ma… non si dice in giro che le oche siano stupide?
Oca Lia:
(Con atteggiamento snob) Un volgare e diffuso luogo comune non suffragato dalla realtà.
Oca Lea:
Noi abbiamo seguito tutte le puntate di “CSI Scena del crimine” in televisione insieme alla mamma di Greta.
Oca Lia:
E non ci sfugge niente, qua!
Oca Lea:
Ora andiamo, seguiamola prima che si metta nei guai.
(Pecore e oche escono di scena).
SCENA VI (Intanto parte la base musicale del brano “La magia della neve”. Rientrano fatine e folletti – o anche i bambini-fiocchi di neve – che spargono la neve e contemporaneamente tolgono gli elementi di scena che caratterizzavano la fattoria. Rientra anche Greta, che avanza cercando le impronte in terra, seguita a distanza e senza farsi vedere, dopo un po’, da pecore e oche. A un certo punto, la musica sfuma. Greta si ferma e guarda a un lato della scena). Greta:
Fiocco… Fiocco di Neve… sei tu?
(La pecorella entra in scena a piccoli passi e si avvicina alla bambina. Si guardano per qualche secondo in silenzio). Fiocco di N.: Beee… Greta:
Finalmente ti ho ritrovata! (La abbraccia).
(Le due vengono raggiunte da altri personaggi in costume. Sono tutti quelli del presepio vivente: pastorelli, contadine, pescatori, angeli… Tra loro, gli amici di scuola di Greta, che le vanno subito incontro. Solo Tommy rimane un po’ in disparte). Lisa:
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Greta!
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Rose:
Che bello, ci sei anche tu allora!
Kevin:
Brava Greta!
Greta:
Posso tenere con me Fiocco di Neve? È lei che mi ha portato qui.
Lisa:
Certo, sarà la nostra mascotte.
Kevin:
E brava Fiocco di Neve!
Rose:
(Le mostra un costume) Presto, è quasi mezzanotte, stiamo per cominciare. Qui c’è il costume per te.
(Inizia la musica. Inizialmente si inscena una sorta di vestizione: Greta, aiutata dagli amici, indossa una tunica e le ali da angioletto. Poi, cantando, il gruppo si dispone sulla scena, creando un centro in cui si andranno a collocare i personaggi di Giuseppe e Maria col bambino. Dopo un po’ si aggiungono anche le altre pecorelle e le oche). CANZONE: COME AL TEMPO DI BETLEMME E noi siamo tutti qui come al tempo di Betlemme. Ci mancavi solo tu: ecco, arrivi finalmente. Tunica di raso, ali di chiffon metti tutto in fretta e poi con il tuo sorriso resta insieme a noi e così una grande festa Natale diverrà. C’è la stella con la scia sopra il tetto di una stalla. C’è Giuseppe con Maria e un bambino sulla paglia. Vesti di velluto, veli di taffetà angeli e pastori noi tutti questa notte insieme per la via ricordando quel Natale di tanti anni fa. Quando è mezzanotte che felicità ritrovarsi tutti qui come un quadro antico più che mai ricordiamo che l’amore è sceso proprio qui tra noi. (Finita la canzone, i personaggi del presepio vivente si disperdono gradualmente uscendo di scena in varie direzioni. Restano solo Greta e Tommy).
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Greta è una bambina solitaria che ama stare in compagnia solamente dei suoi libri di fiabe e della sua pecorella, Fiocco di Neve. Gli amici di scuola, alla vigilia di Natale, cercano invano di convincerla a fare festa insieme. Uno di loro le porta via il suo libro preferito e per di più, la sera stessa, sparisce Fiocco di Neve. Disperata, Greta riceverà un aiuto inaspettato e quella notte di Natale si trasformerà in un evento incantato e indimenticabile. E proprio allora scoprirà l’importanza dell’amicizia e della condivisione.
Una magica storia natalizia con sei trascinanti canzoni, immersa in un paesaggio da fiaba, tra musica, teatro, fantasia, buffe pecore parlanti e fiocchi di neve da sogno.
LE CANZONI 1. CHE FREDDO CHE C’È • 2. IL BALLO DELL'INVERNO 3. NATALE È UNA FESTA • 4. LA MAGIA DELLA NEVE 5. COME AL TEMPO DI BETLEMME • 6. ORA CHE È NATALE
COPIONE TEATRALE TESTI E SPARTITI DELLE CANZONI Per bambini dai 5 ai 10 anni
Illustrazione di copertina: Sara Benecino Grafica: Erika Serafini
CONTIENE CD EDITORIALE AUDIOVISIVI © Figlie di S. Paolo, Roma 2015 www.paoline.it - ed.audiovisivi@paoline.it DIFFUSIONE - Via Antonino Pio, 75 - 00145 ROMA
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