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D O S S I E R
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#senzacatene
Inserto da e a t s ccar
Anno 2020-2021
Ragazzi &
Dintorni
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Febbraio
2021
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Ragazzi & dintorni
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#senzacatene: tutti desideriamo vivere liberi, senza impedimenti, ma ciò non significa andare a briglie sciolte, anzi, la forza di volontà, la grinta e l’impegno sono di spinta nella vita per superare se stessi e realizzare grandi cose (Musica e fede). E, come fanno gli sportivi, bisogna darsi alcune regole, per raggiungere i propri obiettivi con coraggio e determinazione (Attualità). Realizzano i loro sogni le «piccole donne», soprattutto Jo la quale, nonostante i pregiudizi che gravavano sulle donne, segue le aspirazioni personali (Ciak si gira). Non c’è da spaventarsi di fronte alle crisi di pigrizia di preadolescenti e adolescenti, che nei momenti di noia, «stanno lavorando» per far fronte ai cambiamenti fisici e ormonali; è bene far sentire loro una vicinanza discreta, per sostenerli (EducAzione). Anche il lavoro è indice di libertà e realizzazione personale: con «Gesù falegname» il lavoro manuale passa da umiliazione a dignità. Ogni tipo di lavoro ci rende concreatori con Dio, della sua opera nel mondo (Bibbia nella vita). La fede libera dalle catene del fuoco i tre giovani nella fornace, che sono pronti a tutto per Dio (Bibbia nell’arte). Nella scelta dell’amore e del dono totale al Signore, dal quale si sente fortemente amata, si pone la vita di suor Clare (Testimone); e quella del pediatra D’Antiga, che si dedica ai malati di Covid in questo tempo di pandemia (A tu per tu con...). Con la Celebrazione chiediamo al Signore di riconoscere i talenti ricevuti e di valorizzarli per il bene degli altri. Verifica, con il Test, se vivi con libertà e dignità il tuo quotidiano. Si offrono indicazioni per incontri online.
SOMMARIO A tu per tu con… Attualità EducAzione Bibbia nella vita Musica e fede Ciak, si gira Bibbia nell’arte Test Celebrazione Testimoni
... Lorenzo D’Antiga - Barbara Corsano . . . . . . . . . . . . pag. Datti una regola - Gigi Cotichella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Tra entusiamo e noia - Franca Feliziani Kannheiser » Il lavoro è dignità - Tonino Lasconi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » #forzadivolere - Matteo Zambuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Il talento di Jo - Alberto Anile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Come un vento pieno di rugiada - Caterina Bruno . » A testa alta - Maria Teresa Panico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Liberi di amare! - Francesca Langella . . . . . . . . . . . . . . . . » Per «un amore più grande» - Fernanda Di Monte . . »
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RAGAZZI & DINTORNI - Attenti alla «generazione dell’#», formata da ragazzi (12-16 anni) spesso insoddisfatti, instabili, condizionati dai social, e non tutti credenti, la nostra proposta verte sui valori «in controtendenza», per provocare e illuminare, interpellandoli a partire da influencer «al positivo»: giovani o adulti significativi, modelli di nuova umanità e di fede. L’utilizzo di tutti i linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, in campiscuola, ritiri, e a scuola.
Tema: #DIVERSAmenteINFLUENCER 1. #controcorrente • 2. #sognidivita • 3. #occhinuovi 4. #sopraognicosa • 5. #senzacatene 6. #70volte7 • 7. #unacarezza • 8. #unicimauguali
Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, febbraio 2021
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EducAzione
Franca Feliziani Kannheiser - felizianikannheiser@hotmail.com
TRA ENTUSIASMO E NOIA
Nei nostri gruppi è bene alternare momenti di attività, finalizzati a scopi condivisi, in cui i ragazzi esprimono il loro spirito di iniziativa e mettono a frutto le loro competenze, ad altri di
CRESCERE AL TEMPO DEL COVID-19 I tempi difficili che stiamo vivendo impongono nuovi compiti alle nostre attività di animazione e formazione, non solo nel ricercare nuove modalità di incontro – in presenza, a distanza –, ma soprattutto nel rispondere ai bisogni psicologici e spirituali dei ragazzi, costretti al distanziamento, privati di spazi da condividere, con accentuati sentimenti di smarrimento e di solitudine. Non sono rari in questa fase disturbi di ansia, che possono evolvere in stati depressivi. Noia, rabbia, frustrazione possono generare confusione emotiva, che rende più necessario il contatto con i coetanei e adulti pazienti e comprensivi. Tali emozioni sono «domande di senso», che urgono e turbano, e hanno bisogno di essere riconosciute e accolte. Il gruppo è uno di questi luoghi di accoglienza dove confrontarsi con la visione cristiana degli eventi attuali.
PER USCIRE DALLO SMARRIMENTO
• Mi succede spesso di sentirmi «spento» o annoiato? In quali situazioni? Di che cosa sento la mancanza in questo periodo di lockdown? Che cosa o chi mi aiuta a trovare la voglia di reagire?
CI DONIA MO
I
O
riflessione su loro stessi, magari con l’aiuto di un video, di un gioco, di una canzone. In questi casi, l’animatore assume il ruolo di «regista», crea, cioè, le condizioni perché si sviluppi un confronto aperto e rispettoso.
LIBER
gni adulto che si relaziona con gli adolescenti fa l’esperienza, per certi versi inquietante, di trovarsi di fronte a qualcuno che, a volte, è carico di energia ed entusiasmo e poi, repentinamente, si trasforma in «un divano», di cui l’unica cosa viva è il dito che digita svogliatamente la tastiera del cellulare. Queste crisi di «pigrizia» spaventano gli adulti, che lo incitano a «svegliarsi», «studiare», «fare qualcosa»; eppure, proprio in questi momenti, l’adolescente è impegnato nel compito più importante di tutti, quello della costruzione della sua nuova identità: non più bambino, non ancora adulto. Quel ragazzino semiaddormentato sta lavorando duramente per far fronte ai cambiamenti fisici, alle tempeste ormonali, all’arduo compito di essere accettato dal gruppo dei pari. Non a caso si possono manifestare, proprio negli anni della scuola media, crisi d’ansia o vere e proprie fobie scolari o sociali. Sebbene il preadolescente o l’adolescente possa attingere a una riserva di vitalità e di risorse mentali ed emotive, deve aver tempo e tranquillità per organizzarle. Così l’ascolto della musica, il chattare con gli amici, il visionare un film servono ad alleviare la tensione. E, quando ci sembrano troppo «spenti», facciamo sentire loro una vicinanza discreta. Se non si sentono pressati o giudicati, spesso si confidano. Hanno bisogno, però, di sentirsi presi sul serio, per fidarsi e capire il perché dei loro stati d’animo.
Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, febbraio 2021
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Bibbia nella vita
Tonino Lasconi - toninolasconi@gmail.com
IL LAVORO È DIGNITÀ esù torna a Nazaret quando le notizie su di lui sono clamorose, perciò la sinagoga dove «il compaesano» sta leggendo il profeta Isaia è superaffollata e i presenti sono attentissimi. Terminata la lettura, Gesù si siede e, con «gli occhi di tutti fissi su di lui», si identifica con il personaggio della profezia: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato» (Lc 4,20).
isto, Del Parson Infanzia di Gesù Cr
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Meraviglia, incredulità, sconcerto. Le domande si rincorrono: «Non è costui il figlio del falegname?» (Mt 13,55); «Non è costui il falegname?» (Mc 6,3). Poi, invece dei complimenti e degli applausi, come ci si sarebbe aspettati – forse da parte dello stesso Maestro –, c’è il rifiuto violento: «Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma passando in mezzo a loro, si mise in cammino». Avrebbero voluto una dimostrazione delle sue capacità? Servita! La folla che credeva di fare chissà che cosa contro di lui, lo vede allontanarsi tranquillo.
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Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, febbraio 2021
UNA SVOLTA NELLA CULTURA… Il brano si presta a tante riflessioni. A noi interessa quel meravigliato, incredulo, provocatorio: «Non è costui il falegname?». Esso rappresenta, infatti, un’altra di quelle svolte che Gesù ha provocato nella cultura e nella storia dell’umanità. • I greci e i romani ritenevano che il lavoro manuale fosse per gli schiavi e i servi. Per i liberi c’erano la politica, la guerra, la cultura. • Gli Ebrei, non potendo ignorare che il Creatore aveva posto l’uomo «nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gn 2,15), non la pensavano proprio così, ma ci andavano vicino, come traspare da quel «non è costui il falegname?», che significa: «uno che ha i calli sulle mani come può pretendere di essere “il compimento della Scrittura”? Fosse un maestro, un guerriero, un potente, gli si potrebbe anche credere, ma uno che lavora a bottega, no». E invece sì. Con Gesù falegname si cambia: il lavoro, qualunque esso sia, passa da umiliazione a dignità, da inferiorità a realizzazione di se stessi. Così recita il Catechismo degli adulti: «Il lavoro è nello stesso tempo necessità vitale e affermazione di libertà, segno di dipendenza e di trascendenza rispetto alla natura. Solo l’uomo lavora perché, a differenza degli animali, è soggetto intelligente, capace di progettare e operare creativamente. Mentre produce cose utili, sviluppa anche la sua umanità, un insieme di importanti valori: iniziativa, coraggio, realismo, tenacia, ordine, solidarietà. Esprime e attua la sua dignità di persona» (1115).