D O S S I E R
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#inconnessione
Inserto da e staccar
Anno 2019-2020
Ragazzi &
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2019
Novembre
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Ragazzi & dintorni
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Nella nostra società siamo sempre connessi: le connessioni attraversano il nostro pianeta, e non solo, in lungo e in largo… E noi tutti, assieme ai nostri ragazzi, siamo sempre più social perché forniti di account in diverse app. Ma cosa significa essere «social»? Lasciamolo dire ai ragazzi (Focus). Le nuove tecnologie di comunicazione offrono immense possibilità di relazioni e informazioni, ma presentano anche pericoli, contro i quali esistono alternative (Attualità). Il film ci pone di fronte a rischi informatici di vario tipo, che è bene considerare, per non farsi ingannare (Ciak si gira). Con le canzoni entriamo nel mondo digitale per diventare protagonisti, veramente liberi, in tutti gli ambiti di vita (Musica e fede). I laboratori sul digitale ci aiutano a potenziare l’intelligenza connettiva (Etica nel digitale, in CP, pp. 38-39). Con il percorso educativo ci è indicata una mappa per abitare i territori digitali e un processo di negoziazione, come pedagogia di dialogo, consapevolezza e responsabilità (EducAzione). Gesù ne è il più alto modello, lui che è sempre connesso con Dio e gli altri, e ci apre alla relazione (Bibbia nella vita). E lo Spirito Santo ci mette in connessione e in comunione fra noi, facendoci superare ogni individualismo e narcisismo (Bibbia nell’arte). Ne è testimone Carlo Acutis che a 15 anni è in relazione con tutti e comunicatore di valori e bellezza nel web. E tu ti muovi più tra la saggezza o la stupidità digitale? Verificati tramite il Test. Con la Celebrazione lasciati connettere e innestare in Gesù.
SOMMARIO
Focus Bibbia nella vita Attualità EducAzione Musica e fede Ciak, si gira Bibbia nell’arte Test Celebrazione Testimoni
Social-izziamoci! - Barbara Corsano . . . . . . . . . . . . . . . . pag. Connessione e sconnessione con Dio e gli altri Tonino Lasconi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Per caso sei «in orbita»? - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . » Mappa per i territori digitali - P. Riccieri, C. Pirrone . . . » Con il naso all’ingiù - Matteo Zambuto . . . . . . . . . . . . . . » Una buona connessione - Alberto Anile . . . . . . . . . . . . . » In connessione nello Spirito Santo - C. Alfano . . . » Umano&Digitale - Maria Teresa Panico . . . . . . . . . . . . . . » Io sono la vite, voi i tralci - Francesca Langella . . . » «Comunicatore di valori nel web» - F. Di Monte . . »
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RAGAZZI & DINTORNI - «La generazione dell’#» estrinseca, tramite il segno #, un grido di aiuto, per emergere dal proprio mondo sommerso. In ascolto di questi ragazzi (12-16 anni), insoddisfatti, instabili e, spesso, schiacciati dalla pressione sociale e social, si propongono tematiche esistenziali, per far scoprire il senso della vita alla luce del Vangelo. L’utilizzo di tutti i linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, in campiscuola, ritiri, e a scuola.
Tema: #iostoconlavita 1. #sospianetaterra • 2. #inconnessione • 3. #glialtrisiamonoi 4. #questionedicuore • 5. #noalbullismo 6. #nonmivendo • 7. #iocicredo • 8. #vivoalmassimo
Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, novembre 2019
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Attualità
Fausto Negri - fausto.negri@libero.it
PER CASO SEI «IN ORBITA»? Papa Francesco, rivolgendosi ai giovani, ha affermato: «Quando tu usi troppo i social media, tu “entri in orbita”». Singoli e gruppi, famiglie e associazioni, tutti hanno la possibilità, oggi, di essere connessi all’istante con tutto il mondo. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che ha stravolto le vite di tanti, cambiando radicalmente i modi di comunicare, di relazionarci, di informarci, di aggiornarci a tutti i livelli.
Le nuove tecnologie di comunicazione offrono immense possibilità, ma includono anche pericoli. Da WhatsApp e Messenger, che sono le due app di messaggistica tra le più usate nel mondo, come pure in Italia, sono inviati 100 miliardi di messaggi al giorno, mentre sono più di 2 miliardi i minuti di chiamate vocali e video effettuate ogni giorno: una quantità enorme. Molte persone, poi, sono diventate personaggi grazie alla rete. Si chiamano youtubers, quasi sempre ragazzi/e che, mediante video di vario tipo, si impongono all’attenzione di migliaia di loro coetanei. Ancora più amati, seguiti, criticati o osannati sono gli influencers, personaggi che hanno trasformato i loro account social in strumenti di business (affare), a suon di scatti fotografici, video e like. Capaci di influenzare i propri seguaci, hanno milioni di followers. Nomi noti ai più (come Chiara Ferragni – moglie di Fedez –, o Elisabetta Canalis…) si definiscono imprenditrici digitali. Sui social, però, il pericolo è che l’ipertrofia dell’io conPAROLE duca a una mancanza di socializzazione e a quella BENEVOLI solitudine da cui si cerca di fuggire. Nel giugno 2019 ha fatto scalpore la circolare del prof. Andrea Bortolotti, preside di una scuola secondaria a Settimo Milanese, che ha proposto agli alunni del suo Istituto i compiti per le vacanze, tra i quali: «Coltivate amicizie, anche nuove; se potete viaggiare, fatelo; ascoltate musica, guardate film, leggete romanzi e parlatene con gli amici; tenete un diario; dimenticate spesso il cellulare da qualche parte. Nei casi disperati dimenticatelo una sola volta. Nel secchiello del ghiaccio, con molto ghiaccio». La conclusione è questa: non è lo strumento in sé buono o cattivo, sono gli utilizzatori a fare la differenza. Sei tu, sono io… E le alternative esistono!
POSSIBILI ALTERNATIVE
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Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, novembre 2019
LA VIT A
AMIAM
O
UNA REALTÀ COMPLESSA
• Scaricate dal sito «paroleostili.it» il «Manifesto della comunicazione non ostile» ed esaminatene il decalogo, traducendolo con proposte ed esempi concreti. • Cercate su internet di conoscere le virtù eroiche del venerabile Carlo Acutis, approfondendo come ha usato positivamente i social (vedi p. 16). • Sui social possiamo imbatterci in pettegolezzi, truffe, immagini, video offensivi; o essere addirittura vittime di cyberbullismo e di molestie. È mai successo a qualcuno di voi o a un vostro amico/a? Come difendersi?
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Testimoni
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Fernanda Di Monte - ferdimonte@gmail.com
«COMUNICATORE DI VALORI NEL WEB» - Carlo Acutis
arlo Acutis, un ragazzo di Milano, è morto nel 2006 a soli 15 anni per una leucemia fulminante. Da quando ricevette la prima Comunione, a 7 anni, continuò a riceverla ogni giorno. Tutte le mattine partecipava alla Messa ed era solito dire: «L’Eucaristia è l’autostrada per il cielo». Era anche molto bravo nelle nuove tecnologie, tanto che uno dei suoi appellativi è «patrono di internet». È appassionato, come tanti giovani, di animali, sport, playstation e film d’azione. Un’altra sua espressione è: «Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie». «Per non diventare schiavo delle tecnologie», spiega la madre, «si era imposto dei tempi per l’utilizzo». Usava il web per diffondere il bene. Sensibile e attento agli amici, è sereno e vivace, e vive una normalità tale da diventare eccezionale. In casa è libero di esprimere la fede e sceglie, fin da piccolo, di non abbandonare mai, per altro bene, l’amicizia che da subito stringe con Gesù. Costi quel che costi. Carlo Acutis, alunno di un liceo classico di Milano, riesce a essere se stesso senza timori. Sa andare controcorrente rispetto ai suoi amici, ma li attira a sé. AMICO DI TUTTI. A scuola lo conoscono tutti,
anche perché è sempre disponibile. Molti sono i compagni che Carlo invita a casa sua quando li vede stanchi, spesso per le difficoltà familiari. Sulla via di casa Carlo si ferma a chiacchierare con i portinai dei palazzi, i negozianti e le loro famiglie. Ama andare alla mensa per i poveri di viale Piave, dove sta fra gli ultimi con molta spontaneità. Alla morte il suo corpo è vegliato da un pellegrinaggio continuo e, al funerale, partecipano centinaia di persone di ogni religione e nazionalità. Da quel momento la fama di Carlo va oltre i confini italiani. Attualmente ci sono più di 200 siti e blog che parlano di lui e in diverse lingue. Le conversioni avvenute dopo la sua morte sono molte e riguardano sia chi lo ha conosciuto, sia chi non lo ha mai incontrato. È una testimonianza, questa di Carlo Acutis, di cui è in corso la causa di beatificazione, che stupisce non solo per la sua giovane età, ma per la forza della fede, dell’interiorità e per l’attenzione al prossimo. Papa Francesco lo ha citato nell’Esortazione post-sinodale ai giovani e a tutti per la sua capacità di usare internet per il bene: «Lui ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere il Vangelo, per comunicare valori e bellezza» (cfr. CV 105-106).
Nicola Gori
CARLO ACUTIS. Un giovane per i giovani San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013 - pp. 344
Carlo Acutis è un ragazzo del nostro tempo: moderno, spigliato, esperto di computer. Pieno di vita e di fede; una malattia improvvisa e maligna se l’è portato via in poco tempo; ma continua a vivere proprio per la sua fede e la sua modernità, che ne hanno fatto un esempio per i ragazzi della sua età. EDITORIALE LIBRI - paoline.it - nelle Librerie