L'italiano canta e gioca 2

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L’italiano canta

e gioca

Una collana di laboratori ludico-musicali dedicati ai bambini, per l’apprendimento delle basi della lingua italiana in modo divertente, attraverso il canto, il gioco e altre attività. Un modo per avvicinare, incuriosire, appassionare i più piccoli all’uso corretto dell’italiano. Nel secondo volume si prosegue con L’ABC DELL’ITALIANO: l’apostrofo e l’accento, gli articoli, le sillabe, l’uso dell’acca.

Le canzoni

L’alfabeto della scuola Apostrofo e accento Sillabiamo Che articolo ci va Ghirigoro d’oro L’acca muta

GUIDA DIDATTICA, TESTI E SPARTITI DELLE CANZONI Per bambini dai 5 agli 8 anni Spartito Guida PSG 1551 Le canzoni di questo Spartito Guida sono incise su Compact Disc PCD 455 che contiene anche le Basi Musicali. Sono disponibili gli Spartiti, la Guida e le Basi Coro in digitale su paolinestore.it Illustrazioni: © iStockphoto.com - Progetto di copertina e grafica: Erika Serafini © FSP, 2019 P PAOLINE EDITORIALE AUDIOVISIVI Distribuzione: PAOLINE DIFFUSIONE - Via A. Pio, 75 - 00145 ROMA paoline.it - paolinestore.it - ed.audiovisivi@paoline.it

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L’ALFABETO INTORNO A NOI

Re Abbiccì e il ritorno di Zuzù (prima parte) Il Re Abbiccì finalmente poteva godersi il suo splendido giardino ricco di colori e letterine. I bambini entravano a giocare tutti i pomeriggi finita la scuola e il sabato e la domenica accompagnati da mamma e papà. La principessa Italiana era in viaggio di nozze con il suo amato sposo Silver e sarebbe ritornata prima delle vacanze scolastiche. E Zuzù, il terribile vecchietto trasformista? Che fine aveva fatto? Non si era più visto in paese, ma qualcuno giurava di averlo visto in un grande circo in un villaggio vicino. «Meno male, speriamo che sia felice», sospirò nonna Rosa, la nonna più vecchia del paese. «Quando una persona è felice, non fa dispetti». «Mah, io non mi fido di quello», borbottò nonno Anselmo, marito di nonna Rosa. E aggiunse «Quasi quasi vado da re Abbiccì per dirgli di stare in guardia». Nonno Anselmo si avviò verso il castello, ma fu fermato dal castellano. «Non ora, il re non può riceverti, sta giocando in giardino con i bambini e non vuole essere disturbato». «Posso entrare e vedere?», chiese nonno Anselmo. «E va bene», acconsentì il castellano,«ma solo per guardare e in silenzio!». Re Abbiccì aveva appoggiato una grande scala sul tronco dell’albero più grande e stava appendendo dei coloratissimi disegni fatti dai bambini. «Bene, siete stati bravissimi. Devo dire che conoscete proprio bene la vostra scuola», diceva contento il re ai bambini che ai piedi dell’albero guardavano soddisfatti i loro capolavori. «Diamo un nome all’albero!». E tutti saltellando gridarono «L’albero della scuola!». Nonno Anselmo si avvicinò, si aggiustò gli occhiali e disse sottovoce: «Scusate… mi sembra che manchi una letterina». I bambini spalancarono gli occhi e cominciarono a leggere “A come armadio, B come banco, C come cestino…” Il re Abbiccì recitava con loro, ma arrivati alla fine si accorsero che… «manca la Z!». Luca, il bambino più vivace di tutti, prese un bastoncino e agitandolo come una spada gridò: «Zeta come Zorro!». Tutti scoppiarono a ridere, mentre nonno Anselmo ritagliava tante mascherine nere da regalare a ognuno.

o Comprensione del test

• Chi è nonna Rosa? e nonno Anselmo? er ev ric ò pu n no cì ic • Perché il re Abb i disegni dei bambini? ne e nt ca an m a er tt le • Qual è la

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Attività L’alfabeto della scuola. Su tanti cartoncini ritagliati si scriveranno le lettere dell’alfabeto. Ogni lettera doppia, ma di due colori diversi (per esempio blu e rosso). Si formano due squadre, la squadra rossa e la squadra blu. Il bambino di ogni squadra avrà una lettera diversa. Quando l’insegnante darà il via, i bambini correranno a sistemare il cartoncino sugli oggetti che iniziano con la lettera che hanno in mano. Vince la squadra che riesce a sistemare i cartoncini nel modo giusto e più velocemente. Esempio:

A

C F

M

P

Q Z

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GLI ARTICOLI

Re Abbiccì e il ritorno di Zuzù (quarta parte) Il re Abbiccì si avvicinò ad Alessandro e Margherita, e stringendo loro la mano, disse: «Bravi, avete vinto questo prezioso premio: le sillabe d’oro». Il castellano si avvicinò con due scatolette rosse e le consegnò ai bambini. Alessandro e Margherita sorridenti mostrarono orgogliosi il premio agli amici, che improvvisarono un coro di “urrà urrà!”. Anche maestro Lino e maestra Anna si congratularono con i due bambini. Il re Abbiccì alzò una mano in segno di attenzione: «Ancora una cosa. Zuzù tenterà in tutti i modi di rubare la nostra bellissima lingua». «Perché?» chiesero Mattia e Cesare preoccupati. «Perché la lingua serve per comunicare e se parliamo bene, ci capiamo benissimo», intervenne nonno Anselmo. «Eh sì», proseguì re Abbiccì «ecco perché Zuzù ha imbrattato i manifesti e gli abitanti non capivano nulla». «Mettiamoci al lavoro e risistemiamoli!», concluse il castellano. Nonno Anselmo chiamò al cellulare nonna Rosa: «Vieni qui, abbiamo bisogno anche del tuo aiuto!». Compito di nonna Rosa era di controllare gli scritti dei manifesti, ma leggendo il decimo manifesto, esclamò: «Fermi, fermi bambini, ci sono degli errori! Forse è meglio fare una pausa e spiegare alcune cose». Nonna Rosa si mise al centro del gruppo di bambini, chiese un po’ di spazio e cominciò a danzare cantando: «Senza casa /senza tetto / senza articolo perfetto / non va bene, non va male / senza articolo non vale». Il bambino più piccolo chiese: «Cos’è l’articolo?». E nonna Rosa: «Gli articoli sono importantissimi e indicano il genere maschile o femminile e il numero plurale o singolare! Per esempio qui qualcuno ha scritto: “Basta Zuzù fare lo dispetto”, oppure “Riuniamo la forze”, e ancora: “Dov’è un gatto di Zuzù?». Il maestro Lino e la maestra Anna erano già pronti con la penna rossa per sottolineare gli errori. Serena, una simpatica bambina di sette anni, alzò la mano per parlare: «Nonna Rosa, la mia mamma mi ha insegnato una filastrocca, posso dirla ai miei amici?». «Ma certo», rispose la nonna, «Vieni qui al centro!” Filastrocca bla bla bla che articolo ci va basta poco per capire maschile o femminile. Filastrocca bla bla che articolo ci va basta poco per capire plurale o singolare. E così iniziò il gioco di botta e risposta. Serena elencava dei nomi di oggetti e animali e i bambini rispondevano aggiungendo l’articolo: ROSA LA ROSA CANI I CANI UN LIBRO DEI LIBRI Il gioco sembrava non finire mai. 18

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Attività o Comprensione del test

andro e Margherita? ss le A o nt vi o nn ha io • Quale prem la lingua italiana? re ba ru e ol vu zù Zu hé • Perc recita la filastrocca? e ch na bi m ba la a m ia • Come si ch

Articolo determinativo. Si predispongono delle figure con soggetti diversi (singoli o coppie). Su dei cartoncini verranno scritti gli articoli determinativi (IL, LO, LA, L’, I, GLI, LE). Esempio: il singolare colore blu, il plurale colore rosso. Si dovrà collegare l’immagine con l’articolo corrispondente.

MANO

MANI

Il

I

Lo

Gli

La

Le

Articolo indeterminativo. Abbiniamo alle figure il corrispondente articolo indeterminativo.

TOPO

FARFALLA Un

Una

Uno

Un’

Articolo partitivo. Abbiniamo alle figure il corrispondente articolo partitivo.

Vorrei ____ PANE

del

Mi passi ____ LIBRI

dei

dello

degli

della

delle

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Filastrocche Filastrocca dell’acca sciocca L’ACCA muta è un po’ sciocca e le dita presto schiocca, il vestito poi ti macchia e di certo non è una pacchia.

HOTEL

Sulla schiena poi ti picchia, col fischietto forte fischia, non è muta ma chiacchierona, sulla testa ha una chioma. Chiudi e apri con la chiavetta, ma chi è quella vecchietta? E se un’acca tu mi chiedi tutto chiaro intorno vedi.

CHI

HO

CHI AVE

I H C O I G

CHIODO ARCHI

I H C SAC 28

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Cantiamo! L’acca muta Testo e musica di Dolores Olioso

L’acca muta non si sente vale molto, non vale niente. È l’amica di tante parole scopri l’acca dove ci vuole. Occio speccio maccia piccio. Cos’hai dimenticato? Cos’hai dimenticato? Cos’hai dimenticato? L’acca! E allora… Occhio specchio macchia picchio… Giusto! L’acca muta non si sente vale molto, non vale niente. È l’amica di tante parole scopri l’acca dove ci vuole. Ciodo spagetti bicciere citarra.

Chiodo spaghetti bicchiere chitarra… Bravi! L’acca muta non si sente vale molto, non vale niente. È l’amica di tante parole scopri l’acca dove ci vuole. Forcetta cucciaio oreccio barce. Cos’hai dimenticato? Cos’hai dimenticato? Cos’hai dimenticato? L’acca! E allora… Forchetta cucchiaio orecchio barche… Okay! L’acca muta non si sente vale molto, non vale niente. È l’amica di tante parole scopri l’acca dove ci vuole.

Cos’hai dimenticato? Cos’hai dimenticato? Cos’hai dimenticato? L’acca! E allora…

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L’italiano canta

e gioca

Una collana di laboratori ludico-musicali dedicati ai bambini, per l’apprendimento delle basi della lingua italiana in modo divertente, attraverso il canto, il gioco e altre attività. Un modo per avvicinare, incuriosire, appassionare i più piccoli all’uso corretto dell’italiano. Nel secondo volume si prosegue con L’ABC DELL’ITALIANO: l’apostrofo e l’accento, gli articoli, le sillabe, l’uso dell’acca.

Le canzoni

L’alfabeto della scuola Apostrofo e accento Sillabiamo Che articolo ci va Ghirigoro d’oro L’acca muta

GUIDA DIDATTICA, TESTI E SPARTITI DELLE CANZONI Per bambini dai 5 agli 8 anni Spartito Guida PSG 1551 Le canzoni di questo Spartito Guida sono incise su Compact Disc PCD 455 che contiene anche le Basi Musicali. Sono disponibili gli Spartiti, la Guida e le Basi Coro in digitale su paolinestore.it Illustrazioni: © iStockphoto.com - Progetto di copertina e grafica: Erika Serafini © FSP, 2019 P PAOLINE EDITORIALE AUDIOVISIVI Distribuzione: PAOLINE DIFFUSIONE - Via A. Pio, 75 - 00145 ROMA paoline.it - paolinestore.it - ed.audiovisivi@paoline.it

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