Catechisti parrocchiali - Febbraio 2024 - Estratto

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FEBBRAIO 2024 Anno 2023-2024 Anno LX – Poste Italiane s.p.a. – Sped. in abb. post. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB - ROMA - € 3,00

E DANT ale I v F e S n A r TUR di Ca Festa : UN’AVVEN A a LA VIT resim a u Q la o per LA FEDE i r a r e L Itin RE DE O U C NEL

SPECIALE QUARESIMA

Dossier • Ragazzi 12-16 anni

Con- tatto


Gesù, luce e Parola del Padre, guidaci nella via del tuo amore, in questa Quaresima TI SEI FATTO CON NOI PELLEGRINO Pane santo dei pellegrinanti, o Gesù, nostro Dio e fratello, celebriamo il tuo dono esultanti nella fede che vive di te. Ti sei fatto con noi pellegrino, tu divino Pastore, nostra guida e via d’amore verso il Padre.

Tu, compagno di strada inatteso, sei Parola che spiega la croce; come fuoco tra noi sempre acceso ci fai ardere insieme con te. Rit. La tua voce che in cuore risuona è una luce che i passi rischiara, il tuo amore che tutto perdona è la forza del viaggio con te. Rit. Sulla terra noi siamo stranieri, portatori di gioie e dolori, tu ci guidi sui nuovi sentieri dell’eterna splendente città. Rit.

(Il buon Pastore, Claudio Pastro, Brasile)

Sei la manna del nostro deserto, dolce viatico all’arduo cammino; il tuo Corpo e il tuo Sangue hai offerto per nutrirci, Signore, di te. Rit.

Fabio Massimillo - Anna Maria Galliano MISTERO DELLA FEDE - Canti per l’Eucaristia Paoline, Roma - Cd € 15,00 - Spartito € 14,00 Una proposta musicale da valorizzare nelle celebrazioni liturgiche, adorazione eucaristica e preghiere, per cantare la bellezza della fede con il popolo di Dio. I 10 brani sono indicati per il Tempo Ordinario, Quaresima, Tempo Pasquale e Tempo di Natale.


Editoriale

M. Rosaria Attanasio

CON GESÙ

PELLEGRINI NEL TEMPO

C

arissimi catechisti e catechiste, il Signore ci attende, nel mese di febbraio, per celebrare diversi eventi e ci invita a non scoraggiarci, ma a renderci attenti a lui, presente, che continua a operare nella nostra vita e nella storia, anche dentro le calamità e le situazioni di guerra e di violenza. Ne è segno l’emergere della solidarietà, del volontariato, dell’impegno per la vita, che coinvolge molti, la capacità di superare il male, trasformandolo in bene, con iniziative di sostegno e di accompagnamento dei fratelli e delle sorelle (vedi p. 18; Dossier, pp. 3 e 16). Soprattutto ne è segno e sacramento l’offerta che Gesù fa di sé nel cammino che lo conduce alla croce. Lui ha percorso le nostre strade, come novello pellegrino, incontrando le persone, ascoltandole e guarendole dalle loro malattie e fragilità, e ridonando la vita (vedi il percorso degli itinerari, pp. 8-21). Non gli è bastato ciò per dimostrare il suo amore e quello di Dio Padre per noi, ma ha scelto di donare se stesso, per comunicarci la sua stessa vita, non quale «vestito esterno», ma innestando in noi i suoi dinamismi di amore, fino a identificarci con lui, come afferma san Paolo: «… finché Gesù si formi in voi» (cfr. Gal 4,19) e «Non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). Tale trasformazione la attua attraverso la sua Parola e i sacramenti. Accogliamo con gioia e prontezza il suo invito e lasciamoci condurre dallo Spirito Santo al «cuore della fede» e, cioè, nel cuore stesso di Gesù, condividendo la sua Passione e, oggi, assieme a lui, quella di tanti fratelli e sorelle. Nell’itinerario per la Quaresima ci sintonizziamo con il messaggio del Vangelo delle domeniche, al ritmo delle «parole di salvezza» che Gesù attua per noi: pace, libertà, purezza, amore, sacrificio, festa, dono di sé (vedi pp. 26-31). Che meraviglia se tutta la Chiesa e la maggioranza delle persone del mondo assumessero tali parole trasformative, come stile di vita! La società arriverebbe a una svolta per costruire la civiltà dell’amore! Intanto iniziamo ognuno di noi, accogliendo e testimoniando il grande messaggio di salvezza: il kerigma, cioè l’annuncio della morte e risurrezione di Gesù, in tutti i contesti sociali che frequentiamo. Con questi sentimenti e desideri viviamo gli altri eventi di questo mese: il 2 la festa della Presentazione di Gesù al Tempio (Candelora), in cui si celebra la Giornata Mondiale della Vita Consacrata; preghiamo per i consacrati e le consacrate, e perché si moltiplichino, nella Chiesa, le vocazioni alla vita di consacrazione al Signore; il 5 la 46a Giornata per la vita, che ci impegna al rispetto e alla custodia della vita, fin dal suo concepimento; la preghiera si estenda alle famiglie e, in particolare, alle donne, perché siano valorizzate e rispettate nella loro dignità; il carnevale, da vivere quale festa di vita e di responsabilità (pp. 44-46). Come pellegrine e pellegrini, liberi nel cuore e nello spirito, eliminando quanto ci è di peso, continuiamo il cammino, assieme ai nostri catechizzandi, anche in preparazione al Giubileo (pp. 42-43), con leggerezza e dedizione, consapevoli che non siamo stabili su questa terra. Buona Quaresima in comunione con Gesù, vivificati dalla sua Parola e dal suo amore! Catechisti parrocchiali • febbraio 2024

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Indice

Proprietà: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo Direttrice responsabile: M. Rosaria Attanasio Consiglio di redazione: A.T. Borrelli, G. Collesei, B. Corsano, T. Lasconi, E. Salvatore, M. Tassielli Progetto grafico e impaginazione: Clara Esposito Copertina Catechisti parrocchiali: Alida Massari Foto Catechisti parrocchiali: F. Zubani, pp. 5, 8, 9, 11, 19; C. Esposito, pp. 10, 15; Ground Picture/Shutterstock.com, p. 12; wavebreakmedia/Shutt. com, p. 17; photofilippo66/Shutt.com, p. 18; denayunebgt/Shutt.com, p. 21; Thoom - BeataGFX/Shutt.com, pp. 22-23; A. Massari, pp. 26-31; Nikolamirejovska - grafikwork - Rvector - Photoongraphy/Shutt.com, pp. 26-31; B. Lopez, pp. 32, 34, 36, 38; G. Barbon, pp. 40-41; Freedom Studio/Shutt.com, pp. 42-43; Pixel-Shot/Shutt.com - funidelia.ch/it - festemix.com pp. 44-46. Copertina Dossier: WaiveFamisoCZ/Shutterstock.com Foto Dossier: R. Moussa, p. 3; DimaBerlin/Shutt.com, pp. 4-5; Dobo Kristian/Shutt.com, p. 8; Bondart Photography/Shutt.com, p. 12; rudall30/ Shutt.com, p. 15. Per immagini legate a eventuali diritti di autore, informarne la Direzione che provvederà a saldare il corrispettivo dovuto. Direzione e amministrazione: Via Antonino Pio, 75 - 00145 Roma email: ed.riviste@paoline.it - telefono: 06.54.956.416 - fax: 06.54.956.578 Stampa: Abilgraph2.0 srl Via Pietro Ottoboni, 11 - 00159 Roma (RM) - tel. 06.4393933 Finito di stampare il 4 dicembre 2023 Spedizione: Poste Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004) art. 1 comma 1 DCB ROMA

PER ABBONARSI

Una copia € 3,00 Abbonamenti - Da set./ott. 2023 a maggio 2024: € 15,00 Paesi europei: € 32,00 - Altri Paesi: € 36,50 Da set./ott. 2023 a maggio 2025: € 26,00 Paesi europei: € 59,00 - Altri Paesi: € 67,50 Cumulativi: ogni 6 abbonamenti sottoscritti, inviati a un unico indirizzo, 1 è in omaggio. Fuori tempo di scadenza saranno inviati i numeri arretrati. Un numero arretrato: € 5,00 - Cambio indirizzo: € 0,55 Digitale € 2,00 • Bonifico bancario: IBAN IT61T0100503204000000003388 Intestato a: Istituto Pia Società Figlie di San Paolo Causale: Catechisti parrocchiali • Conto corrente postale n. 822007 intestato a: Via Verità e Vita - Catechisti parrocchiali Via Antonino Pio, 75 - 00145 Roma Nella causale del versamento indica se l’abbonamento è nuovo o rinnovato. Per un servizio più celere invia un fax al numero 06.54.956.578 o email a: abb.riviste@paoline.it con la tua richiesta, la fotocopia del versamento, il numero telefonico ed eventuale email. Oppure abbonati online su paolinestore.it / Riviste. Puoi rivolgerti anche alle librerie Paoline e San Paolo. PER INFORMAZIONI Servizio abbonati telefono 06.54.956.590 • fax 06.54.956.578 email: abb.riviste@paoline.it • paoline.it • paolinestore.it Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana INFORMATIVA SULLA PRIVACY. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/2016 l’Istituto Pia Società Figlie di San Paolo desidera informare che, secondo la normativa indicata, il trattamento dei dati personali degli abbonati è improntato ai principi di correttezza, liceità, trasparenza, tutela della riservatezza e dei loro diritti. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE n. 679/2016 vengono fornite pertanto le seguenti informazioni: 1. Il Titolare del trattamento dei dati personali è l’Istituto Pia Società Figlie di San Paolo, in persona del legale rappresentante p.t., con sede in Roma, Via Antonino Pio n. 75, P. Iva: 00891451007, tel. 06.549561, pec: istpiasocfsp@postecert.it. 2. Finalità del trattamento: I dati personali forniti dagli abbonati sono finalizzati all’esecuzione di rapporti contrattuali in essere o instaurandi. 3. Modalità del trattamento: Il trattamento dei dati avviene con modalità manuali e informatiche; sono adottate misure di sicurezza, atte a evitare rischi di accesso non autorizzato, di distruzione o perdita, di trattamento non consentito o non conforme alle finalità della raccolta. 4. Diritti degli abbonati: L’abbonato può avvalersi in ogni momento della possibilità di ottenere dal titolare la conferma dell’esistenza o meno dei dati che lo riguardano, la logica e la finalità del trattamento, l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, attraverso l’invio di una richiesta al seguente indirizzo email: privacy@paoline.it. Per ulteriori informazioni: consultare la privacy policy sul sito paoline.it o paolinestore.it.

CONFRONTIAMOCI Editoriale Con Gesù pellegrini nel tempo ........... M. Rosaria Attanasio

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Spazio dialogo Parliamone! ............................................. Tonino Lasconi

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ITINERARI DI VITA E DI FEDE I ragazzi nel Vangelo Risvegliare la vita ................................. Emilio Salvatore Affàcciati alla vita con Gesù… … Perché sei curato! ............................ Per voi catechisti I care - Ti ho a cuore .............................. E. Salvatore - B. Corsano

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Itinerario per i genitori Nelle tue braccia! .................................. Barbara Corsano

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Itinerario per i bambini È grande il suo amore per noi ........ Anna Teresa Borrelli

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Seguici e interagisci


Itinerario per i ragazzi Gesù ci salva anche oggi ................... Isabella Tiveron Colora il disegno Gesù si prende cura di noi! .............. Redazione RaccontAMI Gesù Custoditi da un amore più grande ............................................... Dino Mazzoli

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PERCORSO DI FEBBRAIO 20

SUSSIDI LITURGICI E PASTORALI Gesti e parole della fede A ogni tempo il suo colore ................ Davide Penello Catechisti protagonisti Nonno Angelo è un catechista ....... Crescere e agire da catechisti ......... Redazione Itinerario per la Quaresima Nel cuore della fede ............................. Emilio Salvatore Il Vangelo della Domenica V-VI Domenica del T.O. I-II Domenica di Quaresima - B ........ P. della Peruta - A.M. Pizzutelli

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APPROFONDIAMO E ATTIVIAMOCI Cantiere di sinodalità Il buon leader ......................................... Francesco Vanotti In cammino con la Chiesa Nel segno della preghiera Giubileo 2025 ........................................ Roberto Laurita Festa di Carnevale Carnevale. La vita: un’avventura sfidante ........................ Matteo Zorzanello VISUALIZZA LE RUBRICHE ONLINE SU

paoline.it

con noi su

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«Talità kum»! La fanciulla si alza e ritorna alla vita. In questo risuscitamento, che opera Gesù, si manifesta l’identità del Maestro: presenza di Dio, portatrice di vita. Il Nazareno ha a cuore la vita dei ragazzi e di tutti noi, non solo fisica, ma integrale (I ragazzi nel Vangelo). Le ragazze di ieri: «Aprii gli occhi. Mi trovai di fronte altri grandi occhi. La mano di Gesù prese la mia e mi tirava su! Che bello quel volto, quello sguardo, così intenso». I ragazzi di oggi: «Anche io sono stato male…; però la mia mamma, il mio papà e i dottori si prendono cura di me, e mi sento coccolato, amato, curato!» (Affàcciati alla vita con Gesù…). Atteggiamenti, parole, attenzione alla persona, e non solo agli obiettivi da raggiungere, sono il primo messaggio da offrire ai nostri interlocutori: cioè che il Signore ha cura di noi sempre (Per voi catechisti); l’itinerario per i genitori conduce, con dinamiche, a vivere la Quaresima come tempo di salvezza, in cui il Signore si prende cura di loro e li chiama a prendersi cura dell’altro; per i bambini orienta, alla luce di personaggi del Vangelo, a incontrare intimamente Gesù, durante la sua Passione, e a raccontare agli altri che Gesù si prende cura di noi; per i ragazzi conduce all’esperienza meravigliosa di ascolto del Maestro, tramite la drammatizzazione e la vita, così da entrare nella Parola, che li disseta, li cura e li guida; per i piccoli fa sperimentare la bellezza del «prendersi cura», come attenzione, amore e simpatia verso l’altro/a. Si costruisce insieme il manufatto: «Gesù ci ama e ci guarisce». Colora il disegno: «Gesù si prende cura di noi». Gesti e parole della fede introduce al significato dei colori nella liturgia e nell’Anno liturgico. Sussidi: Itinerario per la Quaresima, ritmato sui Vangeli delle domeniche, con simboli, impegni e preghiere; festa di carnevale, per mettersi in gioco da protagonisti, con momento celebrativo, attività e giochi. Gli altri contributi focalizzano: chi ha creato il mondo, i linguaggi della parola e dell’immagine, i dubbi del catechista; Vangelo della domenica, con riflessioni, giochi, dinamiche, preghiere; Giubileo 2025: la preghiera; il catechista leader e sinodale; dalle parrocchie: catechisti collaborativi per una catechesi creativa; il nonno catechista. Catechisti parrocchiali • febbraio 2024

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RaccontAMI Gesù

Dino Mazzoli

CUSTODITI DA UN AMORE

PIÙ GRANDE

Canto: MA CHE GIOIA (G. e G. Tittarelli, È la musica di festa, Paoline) OBIETTIVO. Comunicare, in maniera semplice, il significato del «prendersi cura» come attenzione, amore e simpatia verso l’altro/a. Catechiste/i o insegnanti adattano la proposta agli incontri di gruppo.

TI RACCONTO UNA STORIA Fra le tante cose belle che il nostro amico Gesù ha compiuto ci sono sicuramente i miracoli. Segni piccoli o grandi per far capire a tutti quanto Dio ci ama. I miracoli sono proprio questo. Ne ha realizzati tantissimi: ha moltiplicato pani e pesci, ha guarito i malati, ha risuscitato il suo amico Lazzaro… e non per essere il primo della classe, ma semplicemente per essere strumento vero dell’amore di Dio. Ogni giorno, nella nostra vita e nella storia, avvengono «miracoli», ma tante volte, presi dagli impegni, dai problemi, dalle preoccupazioni non riusciamo a vederli… Qualche volta ci arrabbiamo perché il buon Dio non ci dona quello di cui pensiamo di aver bisogno, senza accorgerci che, prima ancora che noi lo chiediamo, ci ha già donato molto di più. Mamma. Hai presente quando sei raffreddato, hai la tosse e la mamma ti dà lo sciroppo? Ecco anche Gesù fa così con noi e non solo: ci dà un caldo abbraccio che toglie via tutte le paure. Papà. Tutto quello che riceviamo, quando siamo un po’ tristi e preoccupati ci fa superare i momenti di sofferenza; ecco perché anche tu devi aiutare e sostenere le persone che, quan20

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do sono tristi, cercano la serenità; un po’ come fa il medico che ci rassicura e come fa Gesù con il suo amore… Adesso ascoltiamo e guardiamo il video, che racconta di Gesù che guarisce il cieco Bartimeo: Marco 10,46-52 (cerca su YouTube: Il cieco Bartimeo - Bibbia per bambini). INSIEME CON MAMMA E PAPÀ La malattia è sempre una realtà difficile da spiegare ai bambini… Un modo diverso potrebbe essere quello di raccontare che, nella vita, ci sono tante stagioni: la primavera in cui tutto si sveglia e rinasce; l’estate che, con i caldi raggi del sole, fa maturare il grano e tanta varietà di frutta; l’autunno in cui, lentamente, cadono le foglie e porta tanta frutta, la vendemmia, la raccolta delle olive…; l’inverno in cui tutto sembra addormentarsi, ma che ci proietta di nuovo verso la primavera. Così anche nella nostra vita attraversiamo periodi di benessere, di serenità e periodi di debolezza, di malattia, di difficoltà. Ma Gesù è sempre con noi per proteggerci e donarci la sua gioia. PreghiAMO Gesù, sostieni tutti i bambini, in modo particolare quelli che sono ammalati e sofferenti, dà loro il coraggio di sorridere, la forza di affidarsi e le cure di cui hanno bisogno. Amen.


È una preghiera che intende aiutare a prendere consapevolezza che, nella vita, ci sono momenti difficili: lo strumento per affrontarli è sicuramente la preghiera. Canto: PRENDIMI PER MANO (Gabriella Locuratolo, Caro Gesù, Paoline) SperimentiAMO Abbiamo parlato della malattia come una stagione della vita; insieme con i nostri bambini realizziamo i quadretti delle quattro stagioni e invitiamoli a creare la «5a stagione», per raccontare o disegnare «le cose belle e quelle brutte» che vivono. Sarà interessante cogliere cosa significa per loro la sofferenza e soprattutto, attraverso le forme, come la interpretano.

PRIMAVERA

ESTATE

AUTUNNO

INVERNO

FACCIAMO ARTE ASSIEME A GESÙ

Gesù ci ama e ci guarisce Un manufatto da realizzare, per riflettere con i bambini su uno dei miracoli più conosciuti: la guarigione del cieco nato. Didascalia. Ingrandisci e fotocopia il disegno, ritaglialo e coloralo. La striscia con gli occhi andrà posizionata dietro, tramite la costruzione di due piccoli binari che, attraverso i fori, faranno apparire gli occhi chiusi… e gli occhi aperti. Per la realizzazione: GUARDA IL VIDEO sul canale YouTube Paoline: Tutorial «CUSTODITI DA UN AMORE PIÙ GRANDE - RaccontAMI Gesù», playlist Catechisti parrocchiali.

DISPONIBILE ONLINE DA FEBBRAIO

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Emilio Salvatore

NEL CUORE DELLA FEDE

DISPONIBILE ONLINE DA FEBBRAIO

Sussidi liturgici e pastorali

Itinerario per la Quaresima La Quaresima è il tempo della riscoperta dell’essenziale nella fede e nella vita del cristiano, sia come singoli sia come comunità. Il percorso di quest’anno è come un viaggio al cuore della nostra fede, rappresentato dal kerygma, ossia dall’annuncio della morte e risurrezione di Gesù. Già nel mondo classico il kerygma era un genere di comunicazione particolare, con carattere pubblico e ufficiale. Paolo ci offre diverse formulazioni di esso: le brevi; le confessionali; gli inni e, infine, le esposizioni narrative. Tra le formule confessionali prendiamo un esempio illuminante: «Perché se con la tua bocca proclamerai: “Gesù è il Signore!”, e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza» (Rm 10,9-10). In questo testo c’è un parallelismo tra la professione di fede pubblica e l’adesione di fede intima. Nel v. 9 è messa in evidenza prima la dichiarazione pubblica, fatta con la bocca, e poi l’atto di fede, legato al cuore, in quanto nel linguaggio biblico esso è la sede delle decisioni, dell’intenzionalità del credente (cfr. Dt 30,14). Nel v. 10 si specifica che la fede concepita nel cuore e la professione compiuta con la bocca conducono alla condizione giusta dinanzi a Dio che genera la salvezza. Il cuore della fede è credere in Gesù che, messo a morte dagli uomini, è risorto per opera del Padre, il quale ha anticipato in lui la sorte gloriosa riservata a tutti noi che gli apparteniamo. La fede irrora di novità il cammino quaresimale, cadenzato sulle letture delle domeniche, indicate nel poster, e fa dei quaranta giorni il tempo per ritrovare ciò che conta e che rende la nostra vita cristiana un’esperienza straordinaria di salvezza: la pace, la libertà, la purezza, l’amore, il sacrificio, la festa, il dono di sé. Non si tratta di concetti astratti, ma di manifestazioni dell’unico kerygma che, con la bocca, annunciamo e, con il cuore, crediamo. Canti: Aa.vv., SEI L’AMICO CHE PERDONA, Paoline

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1 PACE - Gesù, nuovo Adamo, in pace con il creato, servito dagli angeli (Mc 1,12-15) Dal Vangelo secondo Marco E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano (1,12-13). Per riflettere. I conflitti appartengono alla nostra vita. Anche Gesù li ha sperimentati, in particolare nella tentazione del Maligno che lo spinge ad allontanarsi dal Padre e dalla missione ricevuta. Egli risponde restando nel deserto e ritrovando la comunione fraterna con le altre creature, anche con le bestie selvatiche. Una nuova umanità nasce dalla sua fedeltà al Padre, riconosciuta dal servizio degli angeli, che gli offrono le loro cure amorevoli. Il KERYGMA dona pace, perché ci fa comprendere che Dio vuole rinnovare l’umanità, attraverso la persona di suo Figlio. In Quaresima siamo invitati a curare la nostra umanità, eliminando i conflitti segnati dal male, riconciliandoci con noi stessi, con i fratelli e le sorelle, immergendoci nella relazione con tutte le creature. Simbolo. Si realizza un grande filo sul quale appendere le figurine di Gesù, di tutti i presenti, di angeli e di animali. Preghiera. Signore Gesù, stendi l’arco della pace con le tue braccia, tu che accogli e poni angeli e persone, bambini e adulti, animali e piante in un unico straordinario mosaico di armonia. Amen.

2 LUCE - Gesù, trasfigurato, ci illumina con la sua Parola (Mc 9,2-10) Dal Vangelo secondo Marco Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui…». Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!» (9,2-5a.7). Per riflettere. Pietro, Giacomo e Giovanni ricevono luce nella tristezza dei loro dubbi, dopo gli annunci di Gesù della sua passione e morte. La luce che investe Gesù, le sue vesti contrassegnate da uno splendore senza pari, e la presenza di Mosè ed Elia, testimoni dell’Antico Testamento, ci dicono che la sofferenza non è l’ultima parola da ascoltare, ma la croce si trasformerà in segno luminoso di risurrezione. Catechisti parrocchiali • febbraio 2024

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Anno 2023-2024

#cambia-menti

DOSSIER

Con-tatto FEBBRAIO 2024

inserto da stacca re


Con-tatto.

indice … GIULIA PAOLA NIEDDU A tu per tu con… Barbara Corsano

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............................................

TOCCARE ED ESSERE TOCCATI Io - Tu - Noi

Franca Feliziani Kannheiser

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ACCOLTI E ACCOGLIENTI Bibbia nella vita Tonino Lasconi

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#HOUNCORPOPERAMARE! Musica e fede Matteo Zambuto

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LASCIARSI TOCCARE PER CREDERE Bibbia nell’arte Manuela Pitterà

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ETICA DIGITALE

Infosfera e Vangelo Marco Sanavio

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QUESTO SONO IO! Test

Maria Teresa Panico

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L’AMORE È “SERVIZIO” Celebrazione

Francesca Langella

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UNA DONNA LUNGIMIRANTE DELL’OTTOCENTO GIULIA COLBERT DI BAROLO

Testimone

Fernanda Di Monte

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Si può vivere senza contatto? Certamente, no. Cambia, però, la modalità per adeguarsi ai bisogni evolutivi dell’adolescente: non deve essere un modo forzato e intrusivo. L’adolescente ha bisogno di allontanarsi e può far­lo se sa di poter torna­re, di avere una base sicura… Un cenno, una carezza, un bacio diventano i segni tangibili di questa certezza (Io - Tu - Noi). Tre canzoni per far scoprire il significato del corpo, espressione alta della natura umana, in quanto sede dell’intelligenza, dei sentimenti, della volontà, dello spirito: tramite esso amiamo (Musica e fede). I laboratori sul digitale propongono il manifesto che evidenzia i sei processi atti a mantenere una soglia etica e di rispetto dell’altro: comprendere, percepire, verificare, rispettare, ri­conoscere bene e male, ren­dersi conto che la violenza è tale anche se mediata dall’elettronica (Infosfera e Vangelo). Guardando a Gesù, al suo agire, impariamo da lui, profon­damente «incarnato» nella realtà, attentissi­mo a ciò che lo circondava: le persone, le cose, le situazioni. Egli con la sua mano accoglie e soccorre e, spesso, per guarire tocca le persone (Bibbia nella vita). Così con il cieco nato: Gesù prende l’iniziativa, gli va incontro, mescola la sua saliva con un po’ di terra e la applica sugli occhi, per ridargli la vista (Bibbia nell’arte). Anche oggi i discepoli di Gesù continuano a toccare le piaghe e le ferite delle persone, per prendersene cura, tale è Giulia Colbert di Barolo (Testimone) e Giulia Paola Nieddu (A tu per tu con…). E tu cerchi di rispettare te stesso e gli altri? Verificati con il Test. Nella Celebrazione contempliamo Gesù che, nel gesto della lavanda dei piedi, si abbassa con umiltà per raggiungerci e comunicarci la sua misericordia infinita.

In ascolto dei ragazzi (12-16 anni) e attenti ai valori e disvalori della società attuale, che li segnano, si propone un itinerario di gruppo che, alla luce del Vangelo, li orienti verso una crescita integrale, a livello di corporeità, pensieri-mentalità, affetti e relazioni. L’utilizzo dei diversi linguaggi, che li coinvolge da protagonisti, rende il percorso fruibile nella catechesi, nei ritiri, nei campiscuola e a scuola.

TEMA: #cambia-menti

1. Online-Onlife 2. Ballo-sballo 3. Dentro-fuori 4. Attiva-mente 5. Con-tatto 6. Fisica-mente 7. Coraggiosa-mente 8. Grazie-prego 2

Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • febbraio 2024


… GIULIA PAOLA

NIEDDU

A tu per tu con… Barbara Corsano

barbara.corsano@gmail.com

Ciao Giulia, scegli 3 aggettivi per presentarti ai nostri ragazzi. R. Buongiorno, ragazzi e ragazze! Sono Giulia, ho 28 anni e mi descriverei come una persona solare, empatica e gioviale. Ti alterni tra le classi di italiano per stranieri e lo sportello lavoro del Centro Astalli di Roma, il servizio dei Gesuiti che assiste i rifugiati: perché questa scelta? R. Lo Spazio Inclusione del Centro Astalli, che è il luogo in cui lavoro, ospita la Scuola di italiano e lo Sportello lavoro. Questi due servizi operano in strettissima collaborazione con l’obiettivo di rafforzare le competenze pregresse e offrire ai rifugiati gli strumenti necessari per ricostruirsi una vita nel nostro Paese. Imparare una nuova lingua è come una specie di magia: significa mettersi in gioco, scomporsi e ricostruirsi, trovando un nuovo modo di comunicare con l’altro. Allo stesso tempo l’inclusione lavorativa è fondamentale per poter raggiungere l’inclusione sociale. Scelgo, quindi, di essere testimone ed essere parte di questo processo estremamente gratificante. Cosa ti hanno insegnato e ti insegnano i migranti e i rifugiati? R. Credo che l’incontro con l’altro sia una delle dimensioni più preziose di cui possiamo fare esperienza, perché, allo stesso tempo, incontriamo anche noi stessi. Attraverso lo scambio, le persone crescono insieme. Sento di aver imparato – e di stare ancora imparando – ad ascoltare, a guardare il mondo con altri occhi e ad apprezzare maggiormente le piccole cose.

Entrare in contatto con l’altro è più che accettarne la presenza, è riconoscere nell’altro, diverso da me, il volto di Dio: quanto spazio ha Dio nella tua vita e nelle tue scelte? R. Mi piace molto fare esperienza di Dio nel «riconoscere nell’altro, diverso da me, il volto del Signore». Io sento di riconoscere quotidianamente nell’altro anche una parte di me e percepisco la forza e l’armonia di ciò che ci lega. Quale consiglio daresti ai nostri ragazzi per stimolarli a fare propria la scelta del rispetto dell’altro e della custodia reciproca? R. Ai ragazzi e alle ragazze che ci leggono mi piacerebbe dire che prendersi cura e portare un impatto positivo sull’esistenza delle persone, che sfioriamo in questa vita, anche se non rientrano nella cerchia dei nostri affetti, è uno dei regali più preziosi che possiamo fare a noi stessi. CENTRO ASTALLI Accompagnare, servire e difendere i diritti dei rifugiati è l’impegno del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati. Un impegno che si rinnova in una sfida nuova e originale da affrontare al fianco di chi si rivolge al Centro Astalli in cerca di aiuto per ricostruirsi una vita in un Paese straniero. Dal 1981, quando nacque, di strada se ne è compiuta molta: una mensa che distribuisce 300 pasti al giorno, un ambulatorio, 4 centri di accoglienza e 3 appartamenti, una scuola d’italiano e tanti altri servizi di prima e seconda accoglienza (centroastalli.it).

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TOCCARE ED ESSERE TOCCATI Io - Tu - Noi

Franca Feliziani Kannheiser

felizianikannheiser@hotmail.com

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anno bene le mamme quando, a un tratto, il figlio «coccolone» si sottrae, vergognoso, alle effusioni e ai baci: «Fammi scendere qui. Non baciarmi davanti ai miei compagni. Mi prendono in giro!». Oppure «la bambina di papà» che evita, infastidita, qualsiasi contatto fisico. Che cosa sta accadendo? Il proprio corpo diventa mio, una proprietà privata da difendere gelosamente. Per quanto possa essere disturbante per i genitori, il figlio adolescente sta realizzando il suo necessario processo di autonomia, che si esprime anche attraverso il bisogno di separatezza fisica. D’altra parte le lamentele: «Non starmi addosso»; «Non starmi sul collo» di tanti figli adolescenti, riferite all’atteggiamento dei genitori, mostrano come fisico e psichico siano modi di sentire correlati, spesso confusi tra loro. Ma si può vivere senza contatto? Sappiamo bene che non si può. La modalità, però, cambia per adeguarsi ai bisogni evolutivi dell’adolescente.

NEL CONTATTO: LA VITA Un vecchio proverbio insegna: «Ho bisogno che tu mi tocchi, per sentirmi vivo». Ed è proprio così: «Il tatto, la prima sensorialità che si sviluppa nel corpo della mamma, costituisce una sorta di pietra angolare dell’esperienza e della comunicazione umana. La pelle ci contiene, crea il nostro confine, ma è insieme uno dei più potenti veicoli per il mondo esterno, per ricevere sensazioni piacevoli e dolorose, per comunicarle e manifestare affetti: la pelle, infatti, è dotata di recettori tattili. Data l’importanza della pelle per la sopravvivenza, è il primo organo di senso a raggiungere la maturazione. A una maturazione così precoce corrisponde anche un ambiente ideale per la stimolazione tattile: il liquido amniotico rappresenta una costante delicata stimolazione, alla quale si affianca quella ingenerata dalla madre con i suoi movimenti, i cambiamenti di posizione, la pressione volontaria e le contrazioni uterine» (P. Manfredi - A. Imbasciati, Il feto ci ascolta… e impara, Borla, Roma 2012, pp. 20-21). Il neonato vive se viene toccato, stretto, tenuto in braccio. Lo psicoanalista Renè Spitz riporta nel suo saggio, Il primo anno di vita del bambino, l’impressionante racconto di neonati che non sono riusciti a sopravvivere alla mancanza di contatti, carezze, abbracci. Per lo psichiatra e filosofo Eugène Minkowski (1999), il toccare è «un miracolo». E il con-tatto si appoggia all’organo di senso più primitivo: al tatto, cioè a quella forma sensoriale che quando fa ingresso nella nostra vita cambia il volto del mondo nel suo insieme. Attraverso il tatto, i fenomeni esterni acquisiscono consistenza, coesione e forma, e le cose cominciano a «stare insieme». E noi stessi possiamo «trovare un sostegno» nel mondo, possiamo «toccare terra».

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È sempre grazie al tatto che nasce tutto ciò che è palpabile e consistente, così come nasce il senso del contatto immediato fra gli esseri umani. Il tatto serve, infatti, da base a tutti gli altri sensi, non solo perché è biologicamente precedente agli altri, ma perché, in senso fenomenologico, come sostiene Minkowski, ha in sé qualcosa di basale, essendo necessario per introdurre la consistenza nel mondo e per rendere, così, più compiuta ogni altra qualità sensoriale. Il tatto, però, non è solo base, è anche toccare ed è reciprocità. C’è qualcosa di tattile, in effetti, in ogni percezione e ciò che distingue la percezione dalle altre funzioni mentali (pensiero, astrazione, immaginazione) è il fatto che ci fa «toccare terra», ci fa «toccare con mano» tutto quanto sostanzia il mondo e lo rende percepibile.

VICINANZA E DISTANZA Il contatto può avere diverse modalità e, soprattutto, non deve essere forzato e intrusivo, ma una risposta adeguata al bisogno dell’altro. Se l’adulto, educatore o genitore, impara a riconoscere nei cambiamenti dell’adolescente i suoi bisogni evolutivi, saprà rispettare le strade su cui camminare per incontrarlo. Forse non sarà la coccola dell’infanzia, ma la pacca sulla spalla, lo sguardo, l’ascolto attento dei suoi pensieri e dei suoi progetti. Imparerà a uscire dai suoi schemi, riconoscendo, ad esempio, che per l’adolescente il contatto digitale è reale. Proprio il bisogno di contatto spinge il preadolescente/adolescente ad essere sempre connesso. I contatti instaurati in rete gli permettono di esporsi solo in parte, diminuendo il rischio di essere rifiutato, come egli teme possa accadere con un gruppo di nuovi amici. Protetto dall’anonimato, può dare voce al suo bisogno di visibilità. L’adolescente ha bisogno di allontanarsi, ma può farlo solo se sa di poter tornare. È la consapevolezza di avere una base sicura, un porto sempre accessibile, a permettergli di affrontare il nuovo e l’incerto. Un cenno, una carezza, un bacio possono diventare i segni tangibili di questa certezza. Ragazzi & Dintorni | Catechisti Parrocchiali • febbraio 2024

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QUESTO SONO IO! Test

Maria Teresa Panico

mt.pan@iol.it

Ognuna/o si costruisce, sempre più spesso, un’idea di sé, in base a ciò che gli altri pensano e dicono di lei/lui. Conoscere e rispettare se stessi, essere autentici è una sfida quotidiana. La stai vivendo anche tu? Le tue scarpe sono: a. alla moda. b. comode. c. costose.

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La tua stanza: a. ha sempre la porta chiusa. b. racconta chi sei. c. è in disordine.

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Usi spesso parole volgari, offensive, aggressive? a. Sì, le usano tutti! b. A volte, ma non è un’abitudine. c. Raramente, non ti piace offendere. Ti senti incompreso? a. Sempre, nessuno ti capisce. b. A volte, è difficile farsi accettare. c. No, sei pronto al confronto con tutti.

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Prima di uscire di casa: a. saluti i tuoi. b. ti guardi allo specchio. c. fai un selfie.

Il primo bacio: a. non si scorda mai. b. che delusione… c. l’inizio dell’amore.

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Lacrime: a. di rabbia. b. d’amore. c. di gioia.

Uno sguardo: a. gioioso. b. accogliente. c. indifferente.

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da 9 a 14 punti:

da 15 a 21 punti:

da 22 a 27 punti:

I tuoi comportamenti, le tue scelte, il tuo modo di agire sono una conseguenza di ciò che gli altri pensano di te, di ciò che si aspettano che tu sia. Preferisci farti accettare senza mostrare il tuo vero volto. Fai quello che fanno tutti, scegli secondo la moda del momento, senza rispetto per i tuoi sentimenti, il tuo corpo e i tuoi pensieri: stai mettendo all’angolo il tuo vero io.

Tu, come tutti, vorresti essere rispettato, apprezzato e accettato, insomma considerato importante e unico dai tuoi amici. Sai benissimo, però, che non è sempre possibile, che, spesso il giudizio degli altri ferisce; proprio per questo non riesci a mostrare il tuo volto più vero, e ti capita di assumere comportamenti che non ti appartengono, per sentirti rassicurato e adeguato.

Il tuo corpo, la tua anima e il tuo cuore sono in armonia; non hai timore di mostrare il tuo io autentico. Anche se non tutti ti accolgono e ti capiscono, anche se a volte sei rifiutato, mostri comunque ciò che sei, senza farti influenzare. Sei una persona in crescita, fai tesoro delle esperienze che vivi ogni giorno, e non permetti ai giudizi e alle imposizioni esterne di condizionarti.

B A

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OLTRE L’APPARENZA

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UN GIUDIZIO CHE FERISCE

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LO SGUARDO DELL’ALTRO

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La chirurgia estetica: a. cambia i connotati. b. migliora la vita. c. ormai la fanno tutti.


L’AMORE È

“ SERVIZIO SERVIZIO”” Celebrazione Francesca Langella

fransua80@libero.it

Si prepara l’angolo della preghiera: Bibbia aperta e lampada accesa. Ci si dispone in cerchio e al centro si pongono i segni della lavanda dei piedi: catino d’acqua, asciugatoio, un grembiule bianco e un cesto di pennarelli per tessuto.

Canto: SERVIRE È REGNARE (Gen Verde, cerca su YouTube: Official Lyric Video)

Preghiera. Signore, riempi il nostro cuore dei tuoi sentimenti di bontà, mitezza, pace, generosità e amore, perché in mezzo a noi e verso gli altri si realizzi la tua carità, che è magnanima, benevola, gratuita, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non gode dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. Essa tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta (cfr. 1Corinzi 13,4-7). Così possiamo collaborare con te per realizzare il tuo Regno di giustizia e di pace. Amen. Catechista. La Quaresima è il tempo favorevole che Dio ci dona per riscoprire il suo amore per noi; per verificare a che punto è il nostro cammino di fede e di amore; se siamo sintonizzati con lui. È il tempo di grazia per un incontro più profondo con lui, così da ricevere il suo perdono e perdonare i fratelli e le sorelle. La strada che il Signore ci indica è quella del servizio gratuito, verso tutti, disinteressato e incondizionato; una strada che possiamo percorrere solo insieme, nel rispetto e nell’accoglienza reciproca.

DISPONIBILE ONLINE DA FEBBRAIO

IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Gv 13,1-15 1 Ragazzo. Signore, i nostri occhi spesso sono chiusi: non riescono a vedere il tuo amore per noi; le nostre orecchie ascoltano altre voci, le nostre mani fanno gesti vuoti e senza carità.

2 Ragazzo. Signore, tu ti metti a servizio della nostra vita in ogni momento, attraverso le persone che ci metti accanto e che ci vogliono bene. Insegnaci a rispettare l’altro per quello che è, ad accoglierlo con gioia, come un fratello o una sorella. 3 Ragazzo. Signore, tu ci chiami ad abbassarci con umiltà per lavarci i piedi gli uni gli altri, così da riconoscerci Chiesa in cammino con te e testimoniare il tuo amore. Catechista. L’evangelista Giovanni ci racconta l’ultima Cena di Gesù attraverso il gesto della lavanda dei piedi, immagine concreta di Dio che, per amore, si dona «fino alla fine»; si abbassa con umiltà per raggiungere ogni persona, salvarla e farle conoscere la sua misericordia infinita. Ciascuno di noi è destinatario di questo amore che, con piena libertà, può accogliere o rifiutare. Dio rispetta sempre i nostri tempi e le nostre scelte; aspetta con pazienza che il nostro cuore ritorni a lui. Gesto. Ogni ragazzo scrive sul grembiule, con i pennarelli per tessuto, un gesto concreto di amore che ha ricevuto e uno che si impegna a vivere nel tempo di Quaresima. Preghiera. Signore, accogli i nostri gesti concreti di amore che, oggi, abbiamo assunto davanti a te. Desideriamo imparare a servirti in ogni fratello e sorella, a rispettarli e ad accoglierli con bontà. Insegnaci a credere ogni giorno che il noi è sempre più forte dell’io. Amen. Canto: È TEMPO DI ANNUNCIARE (F. Buttaz-

zo - P. Dargenio, Sorgente di vita, Paoline, cerca su YouTube)

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